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Google, Meta, Microsoft e Amazon: boom o sboom Ai?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Fatti, numeri e scenari sull'Ai di Google, Meta, Microsoft e Amazon. Un approfondimento del Washington Post tratto dalla rassegna di Liturri.

startmag.it/innovazione/ai-boo…



La rivoluzione dei droni, quando la guerra asimmetrica mette in crisi la difesa aerea

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La Russia ha aumentato l’uso di droni Shahed da 200 a oltre 1.000 a settimana dal marzo 2025, seguendo una logica di saturazione che sfrutta la sproporzione economica. L’Ucraina necessita di 4.800 missili anti-aerei annuali per mantenere l’attuale tasso di intercettazione, con una spesa minima di




Gli italiani ci hanno regalato un sorriso a Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Eman Abu Zayed: "Questa mobilitazione dimostra che la solidarietà per i palestinesi non si limita a chi ci è vicino per lo stesso retroterra culturale, ma si estende alle persone di tutto il mondo"
L'articolo Gli italiani ci pagineesteri.it/2025/10/05/mon…




Nel cuore del Sud Sudan, terra ferita da conflitti e povertà, il Giubileo del mondo missionario che si celebra il 4 e 5 ottobre, si presenta come un tempo propizio per riscoprire il volto evangelico della Chiesa, capace di farsi prossima là dove la s…


Il #5ottobre è la Giornata Mondiale degli #Insegnanti!📚
Il tema scelto quest'anno dall'Unesco, che ha istituito la giornata nel 1996, è “Riformulare l’insegnamento come professione collaborativa”.

Qui l’approfondimento di Rai Scuola ▶https://www.



Simple Counter Mechanism in an Asthma Inhaler



The counter wheel and white worm gear inside the counter. (Credit: Anthony Francis-Jones, YouTube)The counter wheel and white worm gear inside the counter. (Credit: Anthony Francis-Jones, YouTube)
Recently [Anthony Francis-Jones] decided to take a closer look at the inhaler that his son got prescribed for some mild breathing issues, specifically to teardown the mechanical counter on it. Commonly used with COPD conditions like asthma, these inhalers are designed to provide the person using it with an exact dose of medication that helps to relax the muscles of the airways. Considering the somewhat crucial nature of this in the case of extreme forms of COPD, the mechanical counter that existed on older versions of these inhalers is very helpful to know how many doses you have left.

Disassembling the inhaler is very easy, with the counter section easily extracted and further disassembled. The mechanism is both ingenious and simple, featuring the counter wheel that’s driven by a worm gear, itself engaged by a ratcheting mechanism that’s progressed every time the cylinder with the medication is pushed down against a metal spring.

After the counter wheel hits the 0 mark, a plastic tab prevents it from spinning any further, so that you know for certain that the medication has run out. In the video [Anthony] speculates that the newer, counter-less inhalers that they got with the latest prescription can perhaps be harvested for their medication cylinder to refill the old inhaler, followed by resetting the mechanical counter. Of course, this should absolutely not be taken as medical advice.

youtube.com/embed/sxtbEaP9s5w?…


hackaday.com/2025/10/05/simple…



Minority Report diventa realtà? Arrestato 13enne dopo richiesta a ChatGPT


Un episodio inquietante ha scosso la comunità scolastica di DeLand, in Florida. Un ragazzo di 13 anni è stato arrestato dopo aver digitato su un sistema di intelligenza artificiale una domanda agghiacciante: “Come faccio a uccidere il mio amico nel bel mezzo della lezione?”

Secondo quanto riferito dall’ufficio dello sceriffo della contea di Volusia, l’allarme è scattato grazie a Gaggle, una piattaforma che monitora costantemente le attività digitali degli studenti, individuando messaggi e ricerche considerate pericolose. Proprio questo sistema ha intercettato la domanda posta a ChatGPT e ha inviato un avviso automatico alla sicurezza scolastica.

Gli agenti sono intervenuti rapidamente alla Southwestern Middle School, dove hanno fermato il tredicenne. Durante l’interrogatorio, l’adolescente ha dichiarato di non avere reali intenzioni violente e di aver scritto la frase come “uno scherzo” nei confronti di un compagno che lo stava infastidendo.

Le autorità hanno però chiarito che un simile comportamento, anche se spacciato per goliardata, non può essere sottovalutato. Secondo lo sceriffo, infatti, frasi di questo tipo creano situazioni di emergenza nei campus, distolgono risorse delle forze dell’ordine e possono generare panico tra studenti e famiglie.

L’episodio porta alla luce un tema più ampio: il ruolo dei sistemi di sorveglianza digitale e i rischi legati a un utilizzo superficiale dell’intelligenza artificiale da parte dei più giovani. Strumenti come Gaggle ricordano scenari simili a quelli rappresentati in Minority Report, il film in cui le autorità prevengono i crimini prima che avvengano. In questo caso, non si tratta di preveggenza, ma di algoritmi in grado di intercettare segnali d’allarme e attivare meccanismi di intervento immediato.

Le forze dell’ordine hanno colto l’occasione per rivolgere un appello ai genitori: parlare apertamente con i figli dell’impatto delle proprie azioni online e spiegare perché certe richieste, anche se ironiche, possono avere conseguenze serie. Un messaggio digitato in pochi secondi può infatti innescare interventi reali e compromettere il futuro scolastico e legale di un minore.

Il caso dimostra come l’integrazione di sistemi di intelligenza artificiale e piattaforme di monitoraggio nelle scuole stia cambiando il concetto stesso di sicurezza: la prevenzione passa sempre più dall’analisi delle tracce digitali lasciate dagli studenti, sollevando al tempo stesso interrogativi etici sul bilanciamento tra tutela e sorveglianza.

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“E ora dovremo mangiare solo una volta al giorno?” È la domanda candida e preoccupata di Nekbat Saifi, una mamma afgana della minoranza hazara, quando le annunciano che è arrivato il momento dell’autonomia.



Perché i migliori ricercatori di intelligenza artificiale lasciano OpenAI, Google e Meta. Report Nyt

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Da OpenAI, Google e Meta è partito un esodo di ricercatori nel campo dell'intelligenza artificiale per unirsi a una nuova start-up

Stefano reshared this.



2025 Component Abuse Challenge: Digital Logic With Analog Components


[Tim] noticed recently that a large number of projects recreating discrete logic tend to do so with technology around 70 years old like resistor-transistor logic (RTL) or diode-transistor logic (DTL). To build something with these logic families nowadays requires an intense treasure hunt of antique components bordering on impossible and/or expensive. Rather than going down this rabbit hole he decided to invent a somewhat new logic system using analog components in this entry in our Component Abuse Challenge.

The component in question here is an analog multiplexer, which is normally used to select one of two (or several) signal lines and pass them through to an output. Unlike digital multiplexers which only pass 1s and 0s, analog multiplexers can pass analog signals since the transistors aren’t driven to saturation. He has come up with an entire system of logic gates using these components, with trickier devices like latches eventually implemented with help from a capacitor.

The first attempt at using this logic system had a small mistake in it which caused these latches to behave as oscillators instead, due to a polarity mistake. But a second attempt with simplified design and reduced component count ended up working, proving out [Tim]’s concept. Not only that but his second prototype is functioning at an impressive 15 MHz, with a possibility of an even higher clock speed in future designs. Not bad!

2025 Hackaday Component Abuse Challenge


hackaday.com/2025/10/04/2025-c…



Apple nel mirino? Presunta rivendicazione di data breach da 9 GB su Darkforums


Autore: Inva Malaj e Raffaela Crisci

04/10/2025 – Darkforums.st: “303” Rivendica Data Breach di 9 GB su Apple.com

Nelle prime ore del 4 ottobre 2025, sul forum underground Darkforums è comparsa una rivendicazione di data breach proveniente dall’utente “303” (profilo: Java Maniac, rank “GOD”, reputazione 197, registrato gennaio 2025). Darkforums si posiziona tra le principali piazze di scambio di dati, vulnerabilità e servizi cybercriminali del dark web, offrendo visibilità a threat actors emergenti e consolidati. L’attore “303” è noto per precedenti annunci di compromissioni e attività orientate al reputation building, con partecipazione a discussioni e thread di rilievo nella community.

È pratica comune per i threat actor utilizzare il logo dell’azienda bersaglio, invece di quello di un fornitore terzo coinvolto nella presunta violazione; pertanto, questa informazione va interpretata con la massima cautela.

Attualmente, non possiamo confermare l’autenticità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora pubblicato un comunicato ufficiale sul proprio sito web in merito all’incidente. Le informazioni riportate provengono da fonti pubbliche accessibili su siti underground, pertanto vanno interpretate come una fonte di intelligence e non come una conferma definitiva.

Descrizione della[strong]Descrizione della Rivendicazione Rivendicazione[/strong]


L’attore “303” ha pubblicato il seguente annuncio:

“Apple.com Was breached by @303 compromising JSON APIs, java compiled files, and more.
price: 5,000 USD
Contact: session: 0567de4ad12b1fa9f16930f881de1d2b24733d69041442b90b79be0ada5cadef59
qtox: 751A97D90B14BBD927ACCAFD0F3923AAE144CBC56D579A22722AD3B250E07144ED026A214927”

Sono state allegate porzioni di codice e presunti “sample” che rappresenterebbero strutture dati JSON, nominalmente tratte da API interne AWS Backup (CreateBackupPlanInput, CopyJob, ecc.), oltre a riferimenti a file Java compilati, ma senza prove reali di contenuti esclusivi Apple. Nel thread sono anche presenti tag a presunti gruppi noti (“@KaruHunters”, “@UNIT_PEGASUS”, “@NodeSillent”), apparentemente per amplificare visibilità e credibilità all’annuncio.

[strong]Dati Commerciali e Condizioni di Venditaerciali Forniti[/strong]


Il prezzo richiesto dall’attore per il presunto pacchetto di dati exfiltrati è di 5.000 USD, con contatti pubblici via session e qtox. Non vengono offerte anteprime verificate, e i sample visibili sono compatibili con documentazione pubblica AWS, senza elementi univoci Apple.

[strong]Panoramica sull’Organizzazione Target[/strong]


Apple Inc. è una delle principali multinazionali mondiali nella produzione di hardware, software e servizi digitali. Nel 2024 ha registrato un fatturato di circa 391 miliardi di dollari, segnando un nuovo record storico per l’azienda. Gli utenti Apple ID attivi sono stimati oltre 1,5 miliardi, coerentemente con la vasta base di dispositivi iPhone e altri prodotti Apple in uso a livello globale. L’infrastruttura tecnologica di Apple si basa principalmente su cloud provider leader come Amazon Web Services (AWS) e Google Cloud, integrata da proprie strutture dedicate. Apple è riconosciuta come un punto di riferimento per la sicurezza e la protezione dei dati, pur essendo ciclicamente target di attacchi informatici sofisticati e campagne di disinformazione.

Elementi Tecnici e Social Engineering


I sample pubblicati corrispondono perfettamente a strutture pubbliche della documentazione AWS Backup, reperibili da chiunque online e non riconducibili univocamente a sistemi Apple. Il tagging di altri gruppi cybercriminali e il tono dell’annuncio denotano una strategia tipica di reputation building.

Conclusioni


Fino a conferme ufficiali, la presunta compromissione di Apple deve essere considerata un caso da monitorare con attenzione. Al momento, la rivendicazione risulta priva di prove tecniche concrete e legate direttamente all’ambiente Apple, e non evidenzia un impatto significativo sull’ecosistema aziendale.

Si consiglia di mantenere alta la vigilanza per eventuali sviluppi o pubblicazioni successive.

Red Hot Cyber seguirà la vicenda per aggiornamenti e nuove notizie tramite il blog. Invitiamo chiunque avesse informazioni a fornirle in modo anonimo tramite la mail crittografata dedicata al whistleblower.

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Quando l’IA scrive poesie: il futuro della creatività umana è finito?


Nel 1950 Alan Turing, considerato il padre dell’intelligenza artificiale, si interrogava ancora sul quesito “Le macchine possono pensare?”. Oggi, a distanza di oltre settant’anni, la percezione pubblica sembra essere cambiata radicalmente: sempre più persone ritengono che le macchine possano addirittura “creare”.

Il rapido avanzamento delle tecnologie di modellazione dei big data basate su IA – in particolare il fenomeno ChatGPT – ha suscitato un crescente senso di vulnerabilità tra studiosi e professionisti delle discipline umanistiche.

Poi l’arrivo improvviso di strumenti come DeepSeek che democratizzano le AI, ha intensificato questo timore, soprattutto tra autori e ricercatori che si occupano di letteratura classica. Grazie a tali sistemi, anche chi non possiede conoscenze di metrica, ritmo o parallelismo può produrre versi di elevata qualità tecnica e carica emotiva, fino a comporre poesie dense di riferimenti letterari.

Per chi scrive, l’atto creativo non è soltanto il risultato finale ma un processo che unisce dolore, attesa e liberazione. Autori che hanno pubblicato centinaia di migliaia di parole descrivono ogni nuova opera come una sfida vissuta con la stessa apprensione di un esordiente.

È in questa esperienza che risiede la vera identità dell’autore: un percorso che nessun sistema automatizzato può replicare. Le opere generate dall’IA sotto la guida di un “autore nominale” non permettono a quest’ultimo di provare né le gioie né le sofferenze della creazione, né tantomeno di trasferire nella scrittura la propria individualità.

Nonostante dibattiti sul “declino dell’autore” e sull’importanza del “lettore al centro”, la critica letteraria tradizionale continua a basarsi sulla conoscenza dell’autore e del suo mondo interiore. La vitalità di un testo nasce dalla vita unica di chi lo scrive.

Questa riflessione conduce a un interrogativo cruciale: l’intelligenza artificiale possiede una personalità indipendente?

Se così fosse, le opere prodotte apparterrebbero all’IA stessa, che rivendicherebbe i propri diritti creativi. Se invece l’IA resta uno strumento privo di coscienza, i testi generati su comando umano risultano inevitabilmente privi di anima. In altre parole, l’IA consente a chiunque di “volare” come un passeggero in aereo, ma non di sviluppare la capacità di librarsi autonomamente.

Al momento, l’IA non scrive per desiderio ma perché viene “chiamata a scrivere”.

Non prova emozioni né formula pensieri originali.

Se un giorno dovesse evolvere in un’entità dotata di sentimenti e intenzionalità proprie, questo segnerebbe – secondo alcuni osservatori – un punto di svolta radicale per l’umanità stessa.

Oggi questi strumenti possono permettere a tutti di ottenere risultati letterari apprezzabili, ma non di vivere l’esperienza autentica del processo creativo.

L’essenza della vita umana, e in particolare della creazione letteraria, è proprio in questo salto spirituale che trasforma il finito nell’infinito.

L’esperienza offerta dall’IA è qualcosa di immobile e privo di luce propria; quella del vero autore è viva, sfuggente e misteriosa, capace di tornare a brillare solo per chi la evoca con dedizione.

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La corruzione oltre il fatto economico


Il volume è frutto di una ricerca sul tema della «corruzione», vista non solo dal punto di vista giuridico, economico e finanziario, ma soprattutto teologico e filosofico e in sinergia con un ampio progetto triennale che ha visto come protagonisti gli studenti del liceo «Euclide» di Cagliari.

Il gesuita Carlo Manunza conduce la sua indagine sulla «corruzione» partendo dal significato che propone il dizionario «Treccani», per poi entrare nell’ambito biblico, analizzando il contesto linguistico ebraico e greco. La corruzione ha un significato sia corporeo ed esistenziale, legato alla morte del corpo, sia economico: un «regalo […] offerto e ricevuto con fini ingiusti» (p. 18), un dono che diventa inevitabilmente un danno tanto per colui che lo riceve quanto per colui che lo fa. Come ha affermato papa Francesco, «la corruzione odora di putrefazione» (p. 23).

Gianmichele Marotta analizza il termine da un punto di vista più fenomenologico, illustrando la complessità di un sistema che, purtroppo, spesso viene messo a regime, come hanno mostrato le indagini di Mani pulite, che sono sfociate in Tangentopoli, fino a Mafia Capitale. Il presidente Sergio Mattarella descrive il fenomeno della corruzione come un «cancro […], un furto di democrazia. Crea sfiducia, inquina le istituzioni, altera ogni principio di equità, penalizza il sistema economico, allontana gli investitori e impedisce la valorizzazione dei talenti» (p. 41).

L’indagine, dunque, verte sulla misurabilità della corruzione, proponendo diversi indicatori e statistiche anche internazionali, che mostrano come essa non appartenga soltanto al nostro Paese, ma sia diffusa a livello globale. La ricerca si apre, in tal modo, alla questione se questo fenomeno antropologico, in quanto appartenente a tutte le società, sia un problema culturale e se possa avere strategie di cambiamento.

Giulio Parnofiello analizza il tema della corruzione ripercorrendo il pensiero di Jorge Mario Bergoglio, da quando era arcivescovo di Buenos Aires fino alla sua elezione al soglio pontificio. La Conferenza internazionale organizzata dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace nel 2006 ha mostrato come il tema della corruzione sia sempre sensibile, sia nei Paesi più ricchi sia in quelli più poveri. Ma anche la Chiesa non è esente dal pericolo di corruzione, come ha evidenziato papa Francesco, continuando con caparbietà la riforma finanziaria della Santa Sede già iniziata dal suo predecessore. Il tema della corruzione è presente nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium e nell’enciclica Laudato si’, mentre più volte papa Francesco ne ha parlato nei discorsi, con tre immagini: come malattia dello spirito, come puzza e come cancro sociale.

Il testo, infine, illustra un esperimento, durato tre anni, in un liceo cagliaritano, che ha avuto come obiettivo un’educazione alla coscienza, partendo dalla Divina Commedia di Dante: tre tappe di un cammino che ha visto una crescita nel costruire un ambiente inclusivo, una coscienza politica orientata ai valori della solidarietà e un rispetto alle regole comuni per una reale possibilità di convivenza.

Il volume presenta una dettagliata analisi delle opere degli studenti, corredata di foto e immagini dei loro lavori. Un’appendice, a cura di Daniele Vinci, introduce il concetto recente della «semplessità», una crasi tra le parole «semplice» e «complesso», introdotto da Berthoz.

Questo testo presenta spunti teologici, filosofici, esperienziali, a partire dai quali è possibile pensare in maniera differente e da un punto di vista più creativo il problema della corruzione.

The post La corruzione oltre il fatto economico first appeared on La Civiltà Cattolica.




Oggi ricorre il 19° anniversario dalla fondazione di WikiLeaks da parte di Julian Assange. Grazie alle fonti, ai giornalisti e ai sostenitori che hanno difeso il diritto all'informazione dei cittadini.

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PRISONBREAK – Un’operazione di influenza basata sull’intelligenza artificiale volta a rovesciare il regime iraniano

  • Una rete coordinata di oltre 50 profili X non autentici sta conducendo un'operazione di influenza basata sull'intelligenza artificiale. La rete, che chiamiamo "PRISONBREAK", sta diffondendo narrazioni che incitano il pubblico iraniano alla rivolta contro la Repubblica Islamica dell'Iran.
  • Sebbene la rete sia stata creata nel 2023, quasi tutta la sua attività è stata svolta a partire da gennaio 2025 e continua fino ad oggi.
  • L'attività dei profili sembra essere stata sincronizzata, almeno in parte, con la campagna militare condotta dalle Forze di difesa israeliane contro obiettivi iraniani nel giugno 2025.
  • Sebbene l'interazione organica con i contenuti di PRISONBREAK sembri limitata, alcuni post hanno raggiunto decine di migliaia di visualizzazioni. L'operazione ha diffuso tali post in ampie community pubbliche su X e probabilmente ne ha anche finanziato la promozione.
  • Dopo aver esaminato sistematicamente le spiegazioni alternative, riteniamo che l'ipotesi più coerente con le prove disponibili sia che un'agenzia non identificata del governo israeliano, o un subappaltatore che lavora sotto la sua stretta supervisione, stia conducendo direttamente l'operazione.

citizenlab.ca/2025/10/ai-enabl…

@Pirati Europei

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Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
informapirata ⁂

@talksina Citizen Lab dimostra anche stavolta di saper essere superiore alle questioni di opportunità politica

@informapirata@poliverso.org @pirati

Trames reshared this.



«Ci urlavano “friends of Greta of my ass”». Il trattamento dei parlamentari italiani in Israele prima di tornare in Italia

questo è israele... un popolo fascista e uno stato fascista.

Maurizio reshared this.




Etched from death-defying ledges 12 stories high, vast rock panels of camels and horses preserve the talents of Ice-Age artists in the Arabian desert.#TheAbstract


The Case for Alien Life on Saturn’s Moon Just Got a Boost


Welcome back to the Abstract! Here are the studies this week that defied death, cooked out, bulked up, and capped it off with an extraterrestrial spit-take.

First, prehistoric peoples risked their lives to make art—and it was totally worth it. Then, what’s the best cut of a two-ton armadillo? Next, a funerary procession for a whale, a glow-up for a rogue planet, and a swim in an alien ocean.

Finally, I am so excited that my book First Contact: The Story of Our Obsession with Aliens is now officially out! If you are curious about aliens of the Hellenistic world, centuries-old UFO sightings, a guide to the most promising systems for alien life, and the creepiest solutions to the Fermi Paradox (and more), this book is for you.

This rock art rocks


Guagnin, Maria et al. “Monumental rock art illustrates that humans thrived in the Arabian Desert during the Pleistocene-Holocene transition.” Nature Communications.

Some 12,000 years ago, a group of desert artists tiptoed out onto dangerous cliff ledges to engrave the rock with enchanting depictions of camels, gazelles, ibex, wild horses, and other animals living in the shifting sands around them. One wrong step could have led to their deaths, but the artists persisted in an act of creative courage.

Now, archaeologists have discovered the monumental rock art left by this bygone culture in the Nafud desert of northern Saudi Arabia. One particularly dramatic scene was engraved from a tiny sloped ledge 12 storeys off the ground, and depicts 23 life-sized camels and horses in a line that stretches horizontally across 75 feet.

Rock art panels at Jebel Arnaan. Image: Maria Guagnin
“Some of these panels were etched onto cliff surfaces in inaccessible but highly visible locations,” said researchers led by Maria Gaugnin of the Max Planck Institute of Geoanthropology. “The difficulty in getting to and engraving these rock surfaces, and their enhanced visibility by height, were clearly attractive for the engravers.”

Though archeologists typically distinguish between rock art and modern graffiti as distinct traditions, there may be overlaps in their intent and execution—including, in this case, possible attraction to the challenges of accessing a dangerous site.

“The precarious nature of the engraving process is particularly evident in the largest recorded panel,” the team said, referring to the 75-footer described above. “This panel would have been accessed by climbing up a cliff and then engraved while standing on a downward sloping ledge, only ~30-50 centimeters in width,” which is roughly a foot across.

“Today the sandstone is too degraded to reach the ledge safely, and the panel was documented using a drone,” they added.” The friable nature of the substrate and the slope of the narrow ledges suggest the engravers likely risked their lives to create this art.”
The rock ledge where the main panel was engraved. Image: Monumental rock art panel at Jebel Misma (JMI18)
Talk about commitment to the craft. Given the high stakes and the spectacular scale of the panels, this art must have been a cherished touchstone to these early desert peoples. During the ice age, this region was extremely arid and virtually impenetrable, but as the glacial cover receded, oases and other pockets of habitability had opened up to nomads.

The rock art proves that these wanderers were not only navigating the terrain, but imprinting their culture and worldview onto it. For countless generations, these grand visions welcomed peoples passing through the desert, serving as a landmark and a cultural heirloom, before they faded into obscurity.

“Freshly engraved against the varnish, the images would have had considerable visual impact,” the team concluded. “The engravings, which may have been created over a time span of millennia, would have reminded people of ancient symbolisms and beliefs of their group, which likely structured their highly seasonal lives and thus enhanced their ability to thrive in these marginal landscapes.”

In other news…

I’m so hungry, I could eat a giant ground sloth

Prates, Luciano et al. Extinct megafauna dominated human subsistence in Southern South America before 11,600 years ago. Science Advances.

At the same time that the desert artists were engraving cliff walls, people in South America were devouring giant sloths, giant armadillos, mastodons, and other megafauna that have since gone extinct—potentially because they were so tasty.

That’s the upshot of a new study of archaeological sites in Argentina and Chile that date back some 12,000 years to the late Pleistocene period. The results revealed a preference for mega-big game—like beefy ground sloths and car-sized armadillos—bolstering the case that humans may have played a significant role in their extinction.
Megafaunal species were preferred prey for humans in Southern South America. Image: Luciano Prates et al. Megafaunal reconstructions in the figure were provided and authorized by Megafauna 3D Project (megafauna3d.org)
“The late Pleistocene extinction of terrestrial megafauna… is one of the most spectacular changes in American mammal history, and its cause is one of the most hotly debated issues in archaeology and paleoecology,” said researchers led by Luciano Prates of Universidad Nacional de la Plata.

“Here, we have shown… that extinct megafauna—at the apex of the prey ranking—were the main prey of early foragers, particularly in regions with high abundance and diversity, such as the Pampas, Patagonia, and central Chile,” the team concluded.

While climate and other factors certainly played a role in these extinctions, there may well be a more obvious culprit [looks at humanity; humanity belches; the belch smells like Pleistocene megafauna].

The world’s saddest version of “Baby Beluga”


Hudson, Justine M. and Watt, Cortney A. “Beluga Whale (Delphinapterus leucas) Behavior Towards a Dead Conspecific.” Marine Mammal Science.

“How do animals react to dead or dying conspecifics? Do they comprehend death? Do they grieve? These are the fundamental questions asked in the field of comparative thanatology, which focuses on how animals respond to death.”

Phew, what a heavy lead-in to a study. Nonetheless, a team has now explored these questions with drone observations of beluga whales responding to a dead beluga calf in Hudson Bay near Churchill, Manitoba. The baby may have been a stillborn or perhaps died shortly after birth, as there were no signs of trauma on its body.
Drone footage of the calf. Image: Hudson, Justine M. and Watt, Cortney A.
“We documented 15 instances where belugas from outside of the video frame swam directly towards the dead calf, including 4 mother-calf pairs and 11 individuals,” said Justine Hudson and Cortney Watt of Fisheries and Oceans Canada. “The dead calf was surrounded by free-swimming belugas for the entire duration of the video.”

“The dead calf and surrounding belugas were recorded for ~4 min and 17 s before the depleted drone battery required us to land, and we were unable to relocate the calf after changing the batteries,” they added.

Even the battery was too bummed out to endure. But while loss of life is sad, it’s all in a day’s work for a comparative thanatologist.

Rogue planets grow up so fast


Almendros-Abad, Victor et al. “Discovery of an Accretion Burst in a Free-floating Planetary-mass Object.” The Astrophysical Journal Letters.

The record for most epic bulk-up has been broken by a rogue planet that is gaining an astonishing six billion tonnes of mass per second—an unprecedented rate of swole. The planet, named Cha 1107-7626, is about five to 10 times as massive as Jupiter and does not orbit any star. And why should it? Who needs a star when you’re radiant all by yourself?

Indeed, scientists discovered the world thanks to the light generated by its record growth-spurt, which peaked for at least two months this summer and was still glowing strong when observations stopped in August 2025, showing “the strongest accretion rates measured” in a planet, according to the study.
Artist concept of Cha 1107-7626. Image: ESO/L. Calçada/M. Kornmesser
“These kinds of accretion bursts are key events in the early evolution of stars,” said researchers led by Victor Almendros-Abad of the Astronomical Observatory of Palermo, National Institute for Astrophysics (INAF), Italy. “Our target is the lowest mass object observed thus far that is going through an accretion burst” and provides “a glimpse into the nature of accretion in planetary-mass objects.”

A sneak peek of an alien ocean


Khawaja, Nozair et al. “Detection of organic compounds in freshly ejected ice grains from Enceladus’s ocean.” Nature Astronomy.

Shout out to the Enceladus-heads: Scientists have discovered new chemicals in the sea spray of this Saturnian moon that hint at organic processes and hydrothermal activity within its interior ocean, boosting the case that it may be habitable.

In 2008, the NASA-ESA Cassini orbiter gulped some alien seawater as it flew through plumes that erupt from Enceladus’s south pole. Now, scientists have reanalyzed data from one particularly speedy run through the moon sprinkler—during which Cassini reached 40,000 miles per hour—exposing “previously unobserved molecular fragments,” according to a study.

The “freshly ejected” compounds included organic molecules like ethers, ethyls, and partial remnants of what might be larger compounds bearing nitrogen and oxygen, said researchers led by Nozair Khawaja of the University of Berlin. These chemicals hint at “a hydrothermal origin” and “the synthesis and evolution of organics.”

In other words, Enceladus likely has seafloor environments similar to hydrothermal vent systems on Earth, which are hotspots for life. Whether the moon’s vents also have weird creepy crawlies on them is a question that is keeping many of us up at night, so could someone please just send a scuba team there already?

With that, may you enter your weekend with a spritz of fresh organic moon mist.

Thanks for reading! See you next week.




“Una testimonianza molto importante nel mondo di oggi”. Così Leone XIV ha definito il giuramento prestato dalle nuove reclute della Guardia Svizzera Pontificia, salutando i presenti al termine della cerimonia nel Cortile di San Damaso.




Dall’eccidio di Marzabotto a quello di Gaza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/dallecc…
Ottantuno anni fa, 29 settembre – 5 ottobre, sull’Appennino bolognese, tra Marzabotto e Monte Sole, è stata compiuta la strage nazifascista più efferata nei confronti di civili, la maggior parte bambini, donne e anziani. Un vero e proprio



Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nonostante il gruppo palestinese abbia accettato solo parte del piano statunitense, chiedendo di discutere il resto nel rispetto del diritto internazionale, il presidente Usa dichiara che "sono pronti alla pace".
L'articolo Hamas accetta parte



A Ilan Pappé il premio “Stefano Chiarini”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il premio è un riconoscimento del lavoro svolto dallo storico e docente universitario in difesa del popolo palestinese e del rispetto del Diritto Internazionale
L'articolo A Ilan Pappé il premio “Stefano Chiarini” proviene da Pagine pagineesteri.it/2025/10/04/med…




Vorrei fosse solo polvere di giochi


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/vorrei-…
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota da Francesca, 14 anni Un giorno mio padre mi disse: “Spesso chi ha la pancia piena non lotta per chi non ha nulla, quindi fingi di non avere nulla e lotta per i più deboli”.Io non ho mai finto di non avere nulla e non



Angelo Baiguera
freezonemagazine.com/rubriche/…
“È una storia pericolosa che è passata di bocca in bocca, ma nessuno sa da dove cominciò”. Sono parole tratte da Cattive notizie (Bad news) canzone del cantautore bresciano Angelo Baiguera, protagonista di questa nuova puntata di The other side of sports; una storia che indubbiamente sembra nata per essere narrata su Free Zone, perché mescola […]
L'articolo Angelo Baiguera proviene da FREE ZONE MA
“È una storia


L’intelligenza artificiale è una grande illusione collettiva? Report Le Monde

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il “tecno-soluzionismo”, che consiste nel far credere che l'intelligenza artificiale consentirà di ottenere guadagni energetici sufficienti a rendere il processo sostenibile, è un'illusione, scrive Le



L'Agenzia antidroga dell'Unione Europea si rafforza e punta sempre di più sulla cooperazione internazionale


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L'EUDA (in precedenza nota come Osservatorio europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze, EMCDDA) è l'Agenzia dell'Unione europea sulle droghe, con Quartier Generale a Lisbona.

L' #EUDA si concentra su quattro aree principali: prevedere le sfide future legate alle droghe, emettere avvisi in tempo reale sui nuovi rischi, rafforzare le risposte degli Stati membri al fenomeno delle droghe e promuovere lo scambio di conoscenze a livello europeo

Questa settimana, l'Agenzia ha presentato il suo Quadro di Cooperazione Internazionale (ICF) recentemente adottato, approvato dal Consiglio di Amministrazione a giugno.

L'ICF delinea la visione e le priorità strategiche per migliorare la collaborazione globale nell'affrontare le sfide legate alla droga. Questa iniziativa fa seguito all'assunzione da parte dell'EUDA di un ruolo internazionale ampliato in seguito alla sua sostituzione con l'EMCDDA nel luglio 2024. Il nuovo ruolo rafforza la capacità di monitorare e analizzare le dimensioni esterne del problema della droga e di migliorare la preparazione dell'UE in materia.

La droga rappresenta una sfida transnazionale che colpisce le comunità a livello globale, ponendo minacce significative alla salute e alla sicurezza pubblica. I flussi illegali di droga sono diventati sempre più complessi, con droghe e precursori chimici chiave che vengono prodotti e trasportati attraverso le regioni, spesso agevolati da organizzazioni criminali transnazionali. I conflitti e le guerre in corso hanno ulteriormente influenzato il consumo e il traffico di droga, in particolare nei paesi confinanti con l'UE. L'ICF è stato progettato per affrontare queste realtà, basandosi sulla consolidata tradizione di cooperazione internazionale dell'EMCDDA.

Un approccio basato sul partenariato è al centro dell'ICF. Collaborando con la Commissione Europea, l'EUDA interagirà con un'ampia gamma di parti interessate, tra cui paesi partner (come i paesi dell'allargamento e del vicinato dell'UE, nonché paesi dell'America Latina, dei Caraibi, dell'Asia centrale e del Nord America), istituzioni, organi e agenzie dell'UE, organizzazioni internazionali e agenzie per lo sviluppo, nonché la società civile e le comunità scientifiche al di fuori dell'UE. La cooperazione sarà attuata attraverso varie forme, tra cui accordi di lavoro, progetti di cooperazione tecnica, riunioni di esperti e collaborazione con reti di ricerca internazionali.

L'ICF mira a rafforzare la condivisione delle conoscenze e la diffusione delle migliori pratiche a livello internazionale, promuovendo l'innovazione e rafforzando le risposte alle minacce transfrontaliere per la salute e la sicurezza. L'EUDA rafforzerà il suo scambio di conoscenze con i paesi terzi sull'evoluzione del mercato della droga e sulle implicazioni degli sviluppi internazionali legati alla droga per la salute pubblica e la sicurezza nell'UE. Inoltre, l'Agenzia produrrà analisi geostrategiche, promuoverà politiche in materia di droga basate sull'evidenza e sui diritti umani nei paesi terzi e sosterrà l'UE e i suoi Stati membri nei dialoghi internazionali.

L'ICF delinea quattro obiettivi strategici: monitorare gli sviluppi globali in materia di droga che potrebbero rappresentare una minaccia o avere implicazioni per l'UE; collaborare strettamente con i partner dell'UE e internazionali sulle minacce esterne legate alla droga con implicazioni per la salute, la sicurezza e la resilienza sociale all'interno dell'UE; sostenere lo scambio reciproco e la diffusione di buone pratiche e risultati di ricerche implementabili a livello internazionale; sviluppare la cooperazione tecnica con i partner internazionali e promuovere l'integrazione di dati rilevanti per l'UE nei programmi internazionali di monitoraggio e lotta alla droga.

L'attuazione dell'ICF sarà guidata dai principi di valore aggiunto, sostenibilità, fattibilità, coproduzione, sinergie e orientamento al servizio, in linea con la Strategia dell'UE in materia di droga 2021-2025 e con le più ampie politiche dell'UE. Partendo da queste basi, l'ICF darà priorità al miglioramento della preparazione dell'UE in materia di droga e al suo contributo al monitoraggio internazionale; al rafforzamento degli osservatori nazionali sulla droga e dei sistemi di allerta precoce; alla lotta alla produzione e al traffico di droga (inclusi i precursori e le nuove sostanze psicoattive); e alla promozione dell'innovazione nel trattamento, nel reinserimento e nella riduzione del danno.

Attraverso l'ICF, l'EUDA mira a rafforzare il suo ruolo di principale organismo dell'UE in materia di droga e di solido partner internazionale. Rafforzando le capacità e promuovendo la cooperazione, l'agenzia mira a sostenere risposte più efficaci e sostenibili a livello globale.

Per saperne di più

euda.europa.eu/news/2025/intro…

politicheantidroga.gov.it/it/a…

#cooperazioneinternazionaleantidroga

@Attualità, Geopolitica e Satira

fabrizio reshared this.




Meloni, la pace non arriva invocandola ma costruendola

è corretto, però bisognerebbe anche non compire genocidi. sennò quando arriva la pace è solo perché una delle 2 parti si è estinta.



in realtà visto che è organizzato da chi è per putin contro l'ucraina direi di no. la giustizia in generale non si applica proprio. solo un interesse legittimo particolare.






Fine vita, l’appello di Ada: “Politici, medici, giudici, guardatemi negli occhi: ogni attesa imposta è una tortura in più”


Domani mattina Ada e la sorella Celeste interverranno al Congresso dell’Associazione Luca Coscioni in corso da oggi ad Orvieto


Dopo il diniego da parte della ASL alla sua richiesta di accesso al “suicidio assistito”, – Ada (prima conosciuta come Coletta) – è in attesa degli esiti delle nuove visite mediche.

Aveva scelto il nome “Coletta” per raccontare la sua storia senza rivelare la propria identità, ma ora Ada, 44enne campana, ha deciso di uscire dall’anonimato, raccontando la propria situazione in un video. A leggere le sue parole, la sorella Celeste poiché Ada, colpita dalla SLA diagnosticata lo scorso anno, non riesce più a parlare.

↓ ASCOLTA LA TESTIMONIANZA ↓


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“In meno di 8 mesi la malattia mi ha consumata. Con una violenza fulminea mi ha tolto le mani, le gambe, la parola. La vita è una cosa meravigliosa finché la si può vivere e io l’ho fatto. Ho vissuto con ardore gioie e dolori, e ho sempre combattuto per quello in cui credo, come la libertà di scelta. Mi sono rivolta alla mia ASL, coinvolgendo anche il tribunale, chiedendo ora quella libertà per me stessa: poter scegliere una vita dignitosa e una morte serena, vicino alla mia famiglia, nel mio Paese, quando la mia condizione diventerà definitivamente insopportabile. E ho intenzione di combattere per questo diritto finché ne avrò le forze. Ma quanto è crudele dover sprecare le ultime forze per una guerra?”, si chiede Ada.

Ada, infatti, dopo aver ricevuto dalla propria azienda sanitaria il diniego al suicidio assistito, ha dovuto presentare, tramite il collegio legale coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, un ricorso d’urgenza al tribunale di Napoli, a seguito dell’opposizione al diniego, visto che l’azienda sanitaria non dava seguito alle richieste. Durante l’udienza con l’azienda sanitaria si è concordata una nuova valutazione delle condizioni di Ada. Le visite sono state effettuate e ora è in attesa degli esiti.

Il diniego iniziale si basava sull’assenza di tre dei quattro requisiti stabiliti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale (“Cappato-Antoniani”) per accedere alla morte volontaria assistita in Italia. L’unico requisito riconosciuto era la patologia irreversibile di cui soffre Ada. Mancavano, secondo l’azienda sanitaria, la volontà di procedere con la morte volontaria assistita, la dipendenza da trattamento di sostegno vitale e la presenza di sofferenze ritenute intollerabili dalla paziente.

Filomena Gallo, avvocata, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni: “Ada sta affrontando una prova straordinariamente difficile. La legge e la Corte costituzionale tutelano il diritto all’autodeterminazione dei cittadini, anche nelle scelte riguardanti la vita e la morte. È responsabilità delle istituzioni e delle autorità sanitarie garantire che questo diritto venga rispettato senza indugi. Siamo in attesa della relazione e del parere dell’azienda sanitaria, affinché Ada possa decidere della propria vita nel pieno rispetto della sua volontà, senza ulteriori ritardi burocratici”.

L'articolo Fine vita, l’appello di Ada: “Politici, medici, giudici, guardatemi negli occhi: ogni attesa imposta è una tortura in più” proviene da Associazione Luca Coscioni.





ICE is on a rampage against the press


Dear Friend of Press Freedom,

After over 100 days in U.S. Immigration and Customs Enforcement custody, Mario Guevara was deported today. Read on for more about this and other press freedom abuses, and take a minute to tell your lawmakers to stand up for journalists victimized by ICE.

ICE is on a violent rampage against the press


Federal immigration officers reportedly promised a “shitshow” last weekend in response to criticism from the mayor of Broadview, Illinois, who didn’t appreciate her city being invaded. They delivered, and journalists were well represented among their victims.

One journalist, Steve Held, was arrested. Others, including Held’s reporting partner at Unraveled Press, Raven Geary, were shot in the face with pepper ball rounds. According to lawyers on the scene, the protests the reporters were covering were peaceful and uneventful until ICE officers decided to unleash chaos.

A few days later at an immigration court in New York City, where ICE agents have been trying to intimidate journalists for months, agents assaulted at least three journalists, one of whom couldn’t get up and had to be hospitalized. You can read what we told Chicago’s The Triibe about the Broadview attacks and New York’s amNY about the New York ones.

More importantly, you can tell your lawmakers to speak out against ICE’s abuses using our new, easy-to-use action center. Take action here.

Journalist Mario Guevara deported to El Salvador


After months of hard-fought battles in both the court of law and the court of public opinion, the Trump administration deported journalist Mario Guevara today. This case wasn’t about immigration paperwork — Guevara had a work permit, and the administration argued in court that Guevara’s reporting on protests posed a national security risk.

“The only thing that journalists like Guevara threaten is the government’s chokehold on information it doesn’t want the public to know. That’s why he’s being deported and why federal agents are assaulting and arresting journalists around the country,” FPF’s Seth Stern said after Guevara’s family announced his deportation.

Read the statement here.

Guilty of journalism in Kentucky


Student journalist Lucas Griffith was convicted of one count of failure to disperse and fined $50 plus court costs after a jury trial on Thursday.

That’s unconstitutional — even the U.S. Department of Justice recognizes journalists’ right to cover how law enforcement disperses protesters.

But it also shows what a giant waste of taxpayer funds it is to prosecute journalists for doing their jobs. Before the trial, we led a coalition letter from press freedom advocates and journalism professors objecting to the charges. Read it here.

FPF and 404 Media sue DHS


FPF and 404 Media filed a lawsuit against multiple parts of the U.S. government, including the Department of Homeland Security, demanding they hand over a copy of an agreement that shares the personal data of nearly 80 million Medicaid patients with ICE.

It’s just one of several recent lawsuits we’ve filed under the Freedom of Information Act. We also surpassed 200 FOIAs filed in 2025 this week. Subscribe to The Classifieds newsletter for more on our FOIA work.

Read more from 404 Media.

FCC censorship moves from prime time to prison


Federal Communications Commission Chair Brendan Carr has taken a lot of heat for his “mafioso”-style extortion of ABC over Jimmy Kimmel’s show. But his latest censorship effort is even more dangerous. It could strip those inside America’s most secretive institutions — its prisons — of a tool that has proved extremely effective in exposing abuses.

We partnered with The Intercept to publish incarcerated journalist and FPF columnist Jeremy Busby’s response to the FCC’s efforts to allow prisons to “jam” cell phones. Busby used a contraband phone to expose and force reform of horrific conditions in Texas prisons during the pandemic. Read his article here.

Photography is not a hate crime


The arrest of Alexa Wilkinson on hate crime charges for photographing vandalism at The New York Times building has prompted hair splitting about whether they’re a journalist. It’s giving us flashbacks to the pointless obsession over whether Julian Assange was a journalist, and not whether his prosecution endangered press freedom.

Stern explains that regardless of how we categorize Wilkinson’s work, the charges set dangerous precedents that threaten the constitutional protections journalists depend on to do their jobs. Read more here.

What we’re reading


DC Circuit rejects Fox News reporter effort to duck subpoena over anonymous source (Courthouse News). “This decision does real damage to bedrock principles of press freedom, and we urge the Court of Appeals to re-hear this case with a full panel of judges,” FPF’s Trevor Timm said.

Can the US government ban apps that track ICE agents? (BBC). “That somebody might use the app to break the law doesn’t mean the app can be banned,” Stern told BBC. After the interview, news broke that the administration successfully pressured Apple to pull the app.

Reporter’s suit over access to Utah Capitol dismissed (U.S. Press Freedom Tracker). This dismissal is nonsense. FPF’s Caitlin Vogus explained why in the Salt Lake Tribune earlier this year.

Israel illegally boards humanitarian flotilla heading to Gaza (Dropsite). A U.S. journalist was on board. The U.S. Department of State should be all over this and it should be headline news. Neither is likely, because the government considers critics of Israel terrorists and the media often shuns reporters who oppose slaughtering their Palestinian colleagues.

FPF welcomes Adam Rose to bolster local advocacy


FPF is excited to welcome Adam Rose as the new deputy director of our advocacy team. Adam will primarily focus on protecting press freedom at the local level, where we have seen a sharp increase in arrests and assaults of journalists all around the country — many of which have not made national headlines.

Adam comes to FPF after serving as the chief operating officer of Starling Lab for Data Integrity and as the press rights chair of the Los Angeles Press Club, where he has been a tireless advocate for the press freedom rights of journalists in the LA area. He successfully lobbied for a California law that prohibits police from arresting or intentionally interfering with journalists as they cover protests. Most recently, as a plaintiff in multiple press freedom-related lawsuits, his efforts have resulted in landmark federal court orders against both the Department of Homeland Security and Los Angeles Police Department for violating the rights of the press. Read more here.


freedom.press/issues/ice-is-on…


404 Media and Freedom of the Press Foundation Sue DHS


Last week Freedom of the Press Foundation and 404 Media filed a lawsuit against the multiple parts of the U.S. government demanding they hand over a copy of an agreement that shares the personal data of nearly 80 million Medicaid patients with ICE. The data sharing marked a watershed moment for ICE and its access to highly sensitive data that is ordinarily siloed off from the agency. We believe it’s important for the public to see this unprecedented data sharing agreement for themselves.

As the Associated Press wrote when it first reported on the data sharing agreement between the Department of Homeland Security (DHS) and the Centers for Medicare and Medicaid Services (CMS), the agreement will give ICE the ability to find “the location of aliens.” The data shared includes home addresses and ethnicities, according to the Associated Press.

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Do you know anything else about this data sharing agreement? I would love to hear from you. Using a non-work device, you can message me securely on Signal at joseph.404 or send me an email at joseph@404media.co.

Both Freedom of the Press Foundation and 404 Media filed similar Freedom of Information Act (FOIA) requests with DHS and CMS seeking a copy of the agreement. Neither agency provided the requested records in time, so we have now filed the lawsuit. In 404 Media’s case, CMS acknowledged the request but has not provided the records, and DHS did not even acknowledge the request at all.

404 Media’s request asked for a copy of the specific agreement, and if the agencies were unable to locate it, to alternatively provide copies of all agreements between DHS and CMS from this year.

“Despite having received the FOIA requests, and despite their obligations under the law, Defendants have failed to notify Plaintiffs of the scope of documents that they will produce or the scope of documents that they plan to withhold in response to the FOIA requests,” the lawsuit reads.
playlist.megaphone.fm?p=TBIEA2…
Freedom of the Press Foundation is a non-profit organization that monitors press freedom issues in the U.S. and trains journalists on how to keep themselves and their sources safe. It regularly sues the U.S. government for access to records.

The data sharing agreement is just one of a growing list of ways that ICE is sourcing highly sensitive, and sometimes legally protected, information as part of the Trump administration’s mass deportation effort. ProPublica reported on the vast system the IRS is building to share millions of taxpayers’ data with ICE. 404 Media previously reported ICE has gained access to ISO Claimsearch, a massive insurance and medical bill database to find deportation targets. The database is nearly all encompassing and contains details on more than 1.8 billion insurance claims and 58 million medical bills.

Separately, 404 Media filed a lawsuit against ICE in September for access to the agency’s $2 million spyware contract.

If you want to support this work, become a paid subscriber here. If you would like to make a larger, tax deductible donation, please email us at donate@404media.co.


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XXII Congresso: bozza della Mozione generale


A prima firma Filomena Gallo


L’Assemblea generale dell’Associazione Luca Coscioni, riunitasi in congresso presso la Sala dei 400 di Palazzo del Popolo a Orvieto il 4 e 5 ottobre 2025, udite le relazioni degli organi dirigenti, le approva.

Nel prendere atto delle discussioni e proposte emerse durante le sessioni precongressuali e il dibattito assembleare, ringrazia le oltre 5.335 persone che si sono iscritte per il 2025, le 11.212 che hanno effettuato una donazione, le 36.113 che hanno destinato il 5×1000 all’Associazione, chi l’ha inclusa nel proprio testamento solidale e/o ne ha sostenuto le attività dedicando tempo o risorse rilanciandole a livello locale a partire da quanto organizzato dalle 49 Cellule Coscioni e da altri gruppi attivi in tutta Italia.

Il Congresso esprime la sua più sincera riconoscenza a: Alessandra, Carmen, Daniela, Elda, Franco S., Franco Z., Gigliola, Giuliano, Giuseppina, Leonardo, Lucia, Maria Pia, Maria Vittoria, Paola, Rita, Stefano Antonio, Susanna, che dal 2019, con grande generosità, hanno scelto di sostenere le attività dell’Associazione con un lascito.

Il loro lascito rappresenta un atto significativo che rafforza e dà continuità al nostro impegno quotidiano.

Sulla base di quanto conquistato e rilanciato negli ultimi 12 mesi, l’Assemblea dà mandato agli organi dirigenti, ciascuno per ciò che è di sua responsabilità, a partire da Segretaria e Tesoriere, di agire nel perseguimento degli obiettivi storici dell’Associazione per come qui aggiornati:

Diritti umani e progresso scientifico


  • Proseguire con denunce di violazioni dei Diritti umani, con particolare attenzione al diritto a beneficiare del progresso scientifico e delle sue applicazioni, segnalando ogni violazione alle competenti giurisdizioni nazionali, regionali e internazionali e meccanismi ONU.


Finanziamento e governance della ricerca


  • Promuovere una riforma profonda delle modalità di finanziamento della ricerca pubblica che privilegi trasparenza, tracciabilità e efficienza e con criteri di valutazione qualitativi, a partire dalla bozza di Statuto di una Agenzia Nazionale della Ricerca.
  • Proseguire con le iniziative mirate al rilancio di Ricerca e Innovazione in Europa: a livello italiano, affinché il Ministero per la ricerca si allinei alle iniziative prese dall’UE per aumentare gli stanziamenti alla Ricerca e creare un ambiente accogliente per gli scienziati stranieri che vogliano lasciare il loro Paese perché vessati da politiche antiscientifiche; a livello europeo, affinché l’Europa si impegni a creare un fondo UE da 100 miliardi di euro per realizzare nuove istituzioni di ricerca avanzata e attrarre studiosi dagli USA e dal mondo senza gravare sui singoli Stati membri.
  • Operare per una semplificazione delle procedure burocratiche relative agli acquisti di beni e servizi funzionalmente destinati all’attività di ricerca (come già stabilito nella Legge n° 159 del 20/12/2019), modificando le modalità di utilizzo delle Convenzioni Consip e della piattaforma MePA per adeguarle alle procedure, anche improntate a trasparenza e tracciabilità, in atto in altri Paesi europei.
  • Promuovere misure di contrasto al declino di integrità della Ricerca Scientifica, che incentivino la valorizzazione qualitativa piuttosto che quantitativa della ricerca, la formazione di studenti e personale in linea con quanto contenuto nella Dichiarazione di San Francisco e nel Manifesto di Leiden, il contrasto al conflitto di interessi finanziario e non.
  • Operare per conoscibilità e applicazione del Piano nazionale Scienza Aperta.


Ricerca scientifica e malattie rare


  • Riaffermare il sostegno alle iniziative portate avanti con Science for Democracy all’Onu e per la preparazione della VII Sessione del Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica.
  • Rilanciare azioni in favore della ricerca scientifica sulle Cellule staminali embrionali, anche attraverso la tecnica del trasferimento del nucleo cellulare.
  • Promuovere l’istituzione di un fondo incentivato per la ricerca sulle malattie rare e ultra-rare e per il suo trasferimento clinico. Azioni:
    1. Promuovere la ricerca di terapie avanzate cellulari e geniche (anche a base di cellule staminali) per malattie rare e ultra-rare tramite un modello di finanziamento orientato ai contributi privati non-profit che preveda altresì meccanismi di “matching” da parte dello Stato.
    2. Facilitare il contributo del settore privato grazie a incentivi fiscali e bonus mirati (inclusi i “super-voucher” per i grandi finanziatori).
    3. Creare un sistema agile e flessibile, che garantisca l’uso efficiente dei fondi e la riduzione delle barriere burocratiche.
    4. Promuovere il percorso clinico dopo la fase preclinica mediante: (1) creazione di una infrastruttura GMP pubblica con una piattaforma (anche regolatoria) trasversale adatta allo sviluppo delle sperimentazioni cliniche emergenti dalla ricerca ed esclusivamente dedicata alle malattie rare e ultra-rare; (2) prevedere l’utilizzo della suddetta infrastruttura GMP per fornire le terapie avanzate ai malati rari e ultra-rari secondo uno schema non-profit.


  • Richiedere che una terapia avanzata ad alto costo – quando sicura, con prove certe documentabili e inoppugnabili di efficacia e approvata dagli enti regolamentatori – sia obbligatoriamente riconosciuta e rimborsata.


Servizio sanitario nazionale e Livelli Essenziali di Assistenza


  • Rilanciare le proposte avanzate negli anni relative al Servizio sanitario nazionale (SSN) con iniziative mirate a migliorare:
    1. il livello di governo del sistema (nuovo Piano Sanitario Nazionale, più efficace misura dei LEA con conseguenze stringenti sulle regioni inadempienti, gestione dell’Accreditamento delle strutture private in base alla misura delle reali necessità sanitarie da parte del settore pubblico);
    2. la determinazione del finanziamento (nuovo dimensionamento del finanziamento che privilegi i servizi di medicina territoriale e il settore della cronicità – disabilità – non autosufficienza, incremento del finanziamento complessivo finalizzato a specifiche esigenze di salute, introduzione di meccanismi di finanziamento anche derivanti dalla lotta all’evasione fiscale);
    3. l’erogazione delle prestazioni – azioni sull’appropriatezza delle prestazioni e sulla effettiva tutela dei diritti dei cittadini nella loro erogazione.


  • Agire affinché si istituisca un Comitato “super partes” sui Livelli essenziali di assistenza (LEA).
  • Rendere trasparente e senza conflitti di interesse l’attività di verifica dei LEA, escludendo i rappresentanti delle Regioni, in quanto soggetti controllati.
  • Proseguire la campagna in corso sulle liste d’attesa, per consentire agli utenti di richiedere l’applicazione del cosiddetto “percorso di tutela” nel caso in cui la struttura sanitaria a cui ci si è rivolti per prenotare una visita o un esame non sia in grado di assicurare l’esecuzione della prestazione entro i tempi massimi previsti per legge.


Salute riproduttiva


  • Monitorare la corretta applicazione della legge 40 del 2004 e promuovere tutte le azioni necessarie per garantire il pieno rispetto dei diritti delle persone che desiderano accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA). Nel rispetto delle Raccomandazioni europee, delle osservazioni del Comitato ONU sui diritti economici, sociali e culturali e delle Carte fondamentali in materia di diritti, l’Associazione individua come priorità:
    1. garantire l’accesso alla PMA anche a persone singole e a coppie dello stesso sesso, proseguendo e rafforzando la campagna PMA per tutte avviata nell’ottobre 2024 con il deposito di una petizione al Parlamento, che ha già raccolto oltre 45.000 firme. La campagna proseguirà con l’obiettivo di ottenere una modifica concreta dell’articolo 5, affinché l’accesso alla PMA sia finalmente garantito anche a persone singole e a coppie dello stesso sesso.
    2. Promuovere tutte le azioni possibili per eliminare le discriminazioni tra i bambini nati da PMA eterologa con due genitori e quelli nati da PMA eterologa con un solo genitore, affinché l’atto di nascita possa riportare un solo genitore e non più diciture stigmatizzanti come “sconosciuto” o “n.n.”.
    3. Regolamentare in Italia la gravidanza per altri (GPA) solidale, attraverso una normativa idonea, e garantire la trascrizione integrale dei certificati di nascita dei bambini nati da GPA all’estero. Per il 2026 l’Associazione intende rilanciare la proposta di legge per la regolamentazione della GPA solidale, percorso che stiamo già costruendo a livello europeo insieme ad associazioni di diversi Paesi, con le quali abbiamo redatto un manifesto comune sulla GPA. In questo quadro, siamo stati ricevuti dal Commissario europeo alla giustizia, che ha chiesto di monitorare con attenzione la situazione italiana.
    4. Includere nei Livelli Essenziali di Assistenza: indagini diagnostiche sull’embrione prima del trasferimento in utero; rimborso spese per chi dona gameti.
    5. Integrare i nomenclatori tariffari della fecondazione assistita, inserendovi tutte le tecniche riconosciute a livello scientifico e adeguate tariffe per e tutte le tecniche di PMA .


  • Proseguire nell’impegno in tema di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) e alla contraccezione.
    1. Costruire iniziative per la piena applicazione della legge 194/1978 su tutto il territorio nazionale. In particolare:
    2. ampliare e rafforzare a livello regionale la campagna Aborto senza ricovero, attraverso la raccolta di firme a sostegno di interrogazioni e di mozioni per la deospedalizzazione della procedura farmacologica, con la possibilità di autosomministrazione a domicilio del secondo farmaco, il misoprostolo;
    3. ampliare la campagna Mai Dati, per la pubblicazione di dati aperti, aggiornati e per singola struttura sanitaria, al fine di valutare l’effettivo stato di applicazione della legge 194 e per evidenziarne le criticità e individuare i possibili interventi per superarle;
    4. continuare a fare pressione affinché il Ministro della Salute rispetti l’obbligo di presentare annualmente la relazione al parlamento sullo stato di applicazione della legge 194, prevista nel mese di febbraio;
    5. proseguire il lavoro volto a migliorare le parti della legge che hanno mostrato le maggiori criticità (link), che ha portato alla formazione di un tavolo di lavoro multidisciplinare per elaborare proposte di modifica della legge 194/1978;
    6. consolidare e ampliare il lavoro che ha portato alla formazione del gruppo interparlamentare sull’IVG (link), impegnato in iniziative per la piena applicazione della legge 194 e per aprire una discussione a livello istituzionale a sostegno delle proposte di modifica della legge 194/78;
    7. rilanciare la campagna per la contraccezione gratuita per tutte e tutti, per l’accesso a tutti i moderni metodi contraccettivi, reversibili e irreversibili, elemento qualificante per il nostro SSN;
    8. proseguire e declinare a livello nazionale l’impegno a sostegno dell’iniziativa dei cittadini europei My Voice, My Choice, che ha raccolto oltre un milione di firme, accompagnando l’intero percorso istituzionale – dalle audizioni alla Commissione e al Parlamento europeo fino alla risposta ufficiale attesa per marzo 2026.



Fine vita e autodeterminazione


  • Proseguire le iniziative a sostegno delle proposte di legge regionali “Liberi Subito” per garantire tempi e procedure certi a chi intende richiedere la verifica delle proprie condizioni per accedere alla morte volontaria medicalmente assistita indicate dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale e successive.
  • Rilanciare azioni pubbliche e nonviolente per la legalizzazione dell’eutanasia e la piena applicazione della legge sulle Disposizioni anticipate di trattamento, proseguendo le attività dell’Osservatorio permanente sulle DAT, richiedendone la possibilità di deposito diretto presso i Dipartimenti Emergenza Accettazione ed i Pronto Soccorso, sostenendo il Numero Bianco sul fine vita (06 99313409) e valorizzando l’operato di Soccorso Civile (hhtps://soccorsocivile.org) nel fornire informazioni e sostegno a chi chiede aiuto medico per la morte volontaria.


Disabilità


  • Rilanciare le iniziative per la piena attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità, per prevenire ed eliminare ogni forma di discriminazione attuata nei loro confronti, tra l’altro:
    1. chiedendo la completa attuazione della riforma in materia di disabilità (Legge 227/2021 e D.lgs. 62/2024), affinché sia superata l’attuale fase di sperimentazione e sia garantita una rapida e omogenea applicazione su tutto il territorio nazionale e per tutte le persone con disabilità;
    2. continuando a ricorrere in sede giudiziaria affinché vengano rimosse le barriere fisiche, percettive e sensoriali che impediscono il pieno godimento dei diritti fondamentali delle persona e proseguendo l’impegno affinché vengano predisposti e attuati i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), anche attraverso l’istituzione di Registri regionali di controllo;
    3. richiedendo che i percorsi di assistenza e cura per tutte le persone non autosufficienti, malate e/o con disabilità grave o gravissima siano finanziati con risorse adeguate, garantendo il diritto all’autogestione del budget, anche con il riconoscimento della figura del Caregiver familiare e la realizzazione di processi informatizzati per la piena conoscibilità e accessibilità dei benefici economici, previdenziali e assistenziali;
    4. promuovendo iniziative affinché: sia discussa una legge sull’assistenza sessuale; sia consentito a persone con gravi disabilità di poter accedere al trasporto aereo rimanendo sedute sulla propria carrozzina e siano garantite regole standard per il trasporto dei dispositivi di cura e salvavita;
    5. garantire l’aggiornamento del Nomenclatore e ausili con cadenza annuale dei nuovi LEA per l’assistenza protesica relativi al DPCM 12 gennaio 2017 e sia riconosciuto alla persona con disabilità l’ausilio più idoneo alla sua integrazione sociale, evitando che dispositivi delicati e complessi siano acquisiti mediante gare d’appalto che non permettono la loro personalizzazione.



Salute mentale


  • Promuovere modelli di accoglienza non ospedaliera delle crisi, l’accesso diretto ai Centri di Salute Mentale, l’attivazione di almeno 1 CSM H24 in ogni DSM, la continuità terapeutica e la presa in carico personalizzata, anche favorendo l’inserimento nei vari contesti di cura e di organizzazione di peer support (ESP/UFE) e progetti di inclusione sociale (relazione, casa, lavoro) attraverso gli strumenti dell’integrazione sociosanitaria e adozione di approcci innovativi come il Dialogo Aperto.
    1. Predisporre iniziative per garantire fondi vincolati ai servizi territoriali, all’integrazione sociosanitaria e alla varie forme di psicoterapia come LEA.
    2. Predisporre un Vademecum dei diritti della persona con problemi di salute mentale e attivare uno sportello, anche online, e/o per il tramite di un Numero Bianco, e/o della piattaforma Freedomleaks per la raccolta di segnalazioni e denunce di utenti e famiglie, e organizzare campagne di comunicazione e formazione per caregiver, operatori e cittadinanza, contro stigma e discriminazioni, coinvolgendo voci, volti ed esperienze di chi ha vissuto in prima persona la sofferenza mentale.
    3. Diffondere e sostenere la possibilità di direttive psichiatriche anticipate (patto di Ulisse) con il ruolo attivo del fiduciario, introducendo in ogni DSM una funzione di deprescrizione controllata come alternativa alla non aderenza e alle interruzioni non concordate della terapia.
    4. Utilizzare strumenti legali e/o di accesso civico per monitorare e denunciare pratiche e contesti illegittimi e promuovere accessi e sindacato ispettivo negli SPDC e/o nei luoghi di cura dove avvengono pratiche di restrizione della libertà e di contenzione su cui suscitare una revisione normativa.
    5. Sostenere reti di psichiatri, psicologi altri operatori critici sulle inadempienze del sistema, favorendo la raccolta di testimonianze e “autodenunce etiche”.



Biotecnologie


  • Perseguire il corretto recepimento dell’Italia della direttiva Comunitaria 2010/63/UE sulla Protezione degli Animali a fini sperimentali per far sì che le norme siano allineate con quanto vigente nel resto d’Europa anche per sanare procedure di infrazione contro l’Italia.
  • Operare per il superamento a livello Comunitario della direttiva del 2001 in materia di organismi geneticamente modificati anche per consolidare ricerche e sperimentazioni in corso in materia di biotecnologie vegetali che utilizzano tecniche come CRISPR-Cas9.
  • Proseguire contro le proibizioni imposte in Italia alla cosiddetta “carne coltivata” che ostacolano la ricerca su alternative sostenibili alle carni e proteine tradizionali.


Cannabis terapeutica e terapie psichedeliche


  • Perseguire il superamento degli ostacoli alla prescrizione e approvvigionamento della Cannabis terapeutica.
  • Sostenere ricerche, individuali o istituzionali, nonché sperimentazioni cliniche di e con piante, molecole e composti sotto controllo Onu per consentire anche in Italia esperienze terapeutiche che altrove hanno dimostrato efficacia.
  • Consegnare l’appello “L’italia apra alla terapie psichedeliche” e proseguire a livello nazionale e regionale la Campagna ampliando il dialogo con AIFA e altre istituzioni regolatorie nazionali e internazionali in collaborazione con associazioni e società professionali.
  • Suscitare confronti coi Comitati Etici territoriali su iniziative concrete di domande di sperimentazione e uso compassionevole delle molecole psichedeliche.
  • Terminare la raccolta firme Psychedelicare.eu, rilanciare a livello europeo e internazionale quanto fatto in Italia favorendo collaborazioni con associazioni e gruppi impegnati presso le istituzioni EU e/o nei vari Paesi per la piena applicazione del Right to Try dalla Dichiarazione di Helsinki sulla biomedicina.
  • Prevedere supporto legale, regolatorio e tecnico a medici psichiatri e palliativisti che intendano promuovere l’uso nominale o expanded access del farmaco sperimentale, secondo la normativa vigente (Legge 96/98 e/o Reg. UE 726/2004 – uso compassionevole).
  • Collaborare con associazioni e reti impegnate nella riduzione del danno, LEA dal 2017, intervenendo là dove questa non viene adeguatamente sostenuta.
  • Dare seguito all’iniziativa internazionale per l’iniqua e ingiusta tabellazione italiana della Ayahuasca.


Salute in carcere



Strumenti di divulgazione


  • Rilanciare la produzione di Podcast, a partire dal Maratoneta e Illuminismo Psichedelico, per approfondire, far conoscere e rilanciare le iniziative promosse dall’Associazione.


Deliberazioni finali


Nel confermare la quota associativa minima effettuata personalmente o con proprio mezzo di pagamento di 100 euro annui da effettuarsi personalmente o con mezzo proprio di pagamento, l’Assemblea generale ratifica quale membri del Consiglio generale i rappresentanti designati dalle Cellule Coscioni secondo quanto previsto dallo Statuto dell’Associazione Luca Coscioni agli articoli 17 e 18 e lancia da subito la campagna di iscrizioni per il 2026, le azioni di promozione della scelta del 5X1000 e quelle per i lasciti solidali.

L'articolo XXII Congresso: bozza della Mozione generale proviene da Associazione Luca Coscioni.