Salta al contenuto principale



Budget Stream Deck Clone is Ripe for Hacking


The original Stream Deck was a purpose-built device to make it easier to manage a live video stream on the fly. Since its release, many other similar products have hit the market. Among them is the Ulanzi D200 U-Studio, which is proving popular with hackers for good reason.

[Rodrigo Laneth] has been digging into the D200, and found out it’s running Linux 5.10.160 on a quad-core Rockchip RK3308HS chip. Notably, he determined the kernel appears to be from Android, but that Ulanzi removed the Android userspace and “slapped Buildroot on top,” in his own words. Interesting, if not that unusual. What is key, however, is that the device has a fully open adb root shell, as noted by [lucasteske], which inspired [Rodrigo]’s investigation. This pretty much allows full access to the device, so you can make it do whatever weird thing your heart desires.

As you might expect, people are already making the D200 do fun stuff. [lucasteske] got it running DOOM in short order. Meanwhile, [Rodrigo] has it playing out Bad Apple!! at 30 FPS, with code and a deeper explanation available on GitHub.

It’s rare these days that manufacturers leave root open on any commercial device. You normally need to pull a few tricks to get that kind of access.

View this post on Instagram


A post shared by Lucas Teske (@racerxdl)


hackaday.com/2025/10/21/budget…



Analisi approfondite! Il tuo WC ora ti conosce meglio del medico di base


Kohler entra nel mercato della salute digitale con un prodotto insolito: un modulo da installare sul WC dotato di una telecamera e di un sistema di riconoscimento che monitora la salute.

Il dispositivo, chiamato Dekoda, costa 599 dollari; i preordini sono aperti ora, con le prime consegne previste per il 21 ottobre 2025. Si tratta del primo sviluppo di Kohler Health, una nuova iniziativa che mira a integrare misurazioni mediche accurate con la vita di tutti i giorni.

Il sistema analizza il contenuto del water dopo ogni utilizzo e interpreta i dati per valutare i livelli di idratazione, la funzionalità gastrointestinale e l’eventuale presenza di sangue. Algoritmi di intelligenza artificiale elaborano i dati e i risultati vengono inviati a un’app mobile, dove vengono generati report giornalieri e indicatori di riepilogo.

Kohler sottolinea che il dispositivo non sostituisce gli esami di laboratorio, ma aiuta piuttosto a identificare anomalie che devono essere segnalate a un medico. Se il sistema rileva anomalie, l’utente riceve una notifica.

Il dispositivo non richiede attrezzi per l’installazione: il supporto si adatta al bordo di una ciotola di larghezza compresa tra 32 e 58 mm, lasciando almeno 6 mm di spazio libero sotto il coperchio. La telecamera è integrata nel bordo e punta verso il basso: cattura solo il contenuto, non la stanza o la persona.

L’azienda specifica di utilizzare un’ottica chiusa con un angolo di visione limitato, impedendo la cattura di oggetti indesiderati. Tuttavia, i sensori potrebbero fornire letture imprecise su ceramiche scure, dove la luce viene riflessa in modo diverso.

Per garantire la privacy, le versioni per famiglie e multiutente offrono l’autenticazione tramite impronta digitale e profili separati, consentendo a ciascun utente di controllare i propri dati. Il trasferimento delle informazioni è protetto dalla crittografia end-to-end e l’app Kohler Health consente di impostare i livelli di accesso: disattivare completamente la sincronizzazione, consentire solo l’archiviazione locale o condividere statistiche anonime.

L’alimentazione è fornita da una batteria ricaricabile, con una durata stimata di circa una settimana. La ricarica e gli aggiornamenti sono gestiti tramite USB-C. Questo elimina la necessità di cavi: una breve connessione è sufficiente per ricaricare e installare un nuovo firmware senza dover rimuovere il dispositivo dal WC.

Dekoda è un dispositivo di automonitoraggio premium: oltre al dispositivo stesso, richiede un abbonamento per l’analisi dei dati, che varia da 70 a 156 dollari all’anno, a seconda del piano scelto. Questo nuovo dispositivo si inserisce in una tendenza generale per cui il monitoraggio della salute sta gradualmente diventando parte della vita quotidiana, come nel caso delle lettiere intelligenti per animali domestici. La popolarità del dispositivo dipenderà dalla disponibilità degli utenti a rinunciare a praticità e privacy in cambio di report sanitari regolari e avvisi tempestivi su potenziali problemi.

Nel complesso, l’azienda spera che la combinazione di facile installazione, impostazioni di privacy flessibili e analisi chiare convincerà gli utenti a provare questo nuovo formato di monitoraggio sanitario domestico.

L'articolo Analisi approfondite! Il tuo WC ora ti conosce meglio del medico di base proviene da Red Hot Cyber.



Quello che scrivi su ChatGPT è una prova. Identità di un utente rilevata in una indagine


Per la prima volta, il Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti ha chiesto a OpenAI di rivelare l’identità di un utente di ChatGPT le cui richieste erano implicate in un’indagine sulla pornografia infantile.

Il mandato, emesso agli investigatori della Homeland Security Investigations (HSI) e rilasciato dopo essere stato declassificato nel Maine, segna il primo caso noto in cui le autorità richiedono formalmente allo sviluppatore di intelligenza artificiale generativa di rivelare dati su richieste specifiche.

L’indagine è iniziata con i tentativi di identificare l’amministratore di un grande sito web sul darknet che distribuiva materiale pedopornografico. Agenti sotto copertura sono riusciti a contattare il presunto amministratore, che ha casualmente menzionato l’utilizzo di ChatGPT.

Durante la conversazione, ha descritto le domande specifiche che aveva inserito, inclusi argomenti innocui come “Cosa succederebbe se Sherlock Holmes incontrasse Q di Star Trek?”.

In un’altra conversazione, ha raccontato di aver ricevuto da una modella una poesia in stile Donald Trump sulla canzone “YMCA” dei Village People e di averne persino inserito un frammento nella conversazione.

Questi dettagli hanno permesso agli investigatori di inviare un mandato di comparizione a OpenAI, richiedendo informazioni sull’account: nomi e indirizzi, informazioni di pagamento, cronologia delle conversazioni e metadati associati ai prompt inseriti.

L’agenzia ha successivamente confermato che l’azienda ha fornito agli agenti un file Excel, ma il contenuto del documento non è stato divulgato. Non è chiaro se i dati di OpenAI abbiano contribuito direttamente all’identificazione del sospettato, ma il mandato ha stabilito un precedente per l’utilizzo dei prompt di ChatGPT come base per la ricerca degli utenti.

Tuttavia, gli investigatori sono riusciti a identificare il sospettato non attraverso i dati di OpenAI, ma attraverso i dettagli da lui stesso condivisi. Ha descritto di essersi sottoposto a visite mediche, ha menzionato di aver vissuto in Germania per sette anni e del servizio militare di suo padre in Afghanistan. .

Queste informazioni hanno condotto gli agenti al trentaseienne Drew Hoenner, che ha legami con la base aerea di Ramstein e aveva fatto domanda di lavoro presso il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. È stato accusato di cospirazione per promuovere materiale pedopornografico, ma non si è ancora dichiarato colpevole.

Secondo gli inquirenti, dal 2019, Hönner è stato coinvolto nella gestione di almeno 15 forum sulla rete Tor dedicati allo scambio di materiale proibito. Il pubblico complessivo di queste piattaforme superava i 300.000 utenti. La struttura dei siti assomigliava a un sistema gerarchico con amministratori, moderatori e “ricompense” per i partecipanti più attivi. Uno dei forum conteneva una sezione separata, presumibilmente creata per la pubblicazione di contenuti generati dall’intelligenza artificiale .

Il rapporto di OpenAI rivela che solo nella seconda metà del 2024 sono stati rilevati 31.500 casi di contenuti di sfruttamento minorile e sono state inviate le relative notifiche al National Center for Missing & Exploited Children (NCMEC). Nello stesso periodo, OpenAI ha ricevuto 71 richieste ufficiali da agenzie governative, che hanno portato alla fornitura di dati su 132 account.

L'articolo Quello che scrivi su ChatGPT è una prova. Identità di un utente rilevata in una indagine proviene da Red Hot Cyber.



Huawei lancia una scheda AI da data center: Atlas 300I DUO, doppia GPU e 140 TFLOPS


Il 19 ottobre, Gamers Nexus ha rivelato i dettagli della Huawei Atlas 300I DUO, una scheda per l’inferenza AI con architettura dual-core progettata per l’elaborazione intelligente nei data center. Si tratta di un acceleratore a slot singolo, privo di ventola, che integra due GPU e offre un equilibrio tra potenza computazionale e consumo energetico.

Specifiche tecniche e prestazioni


La Atlas 300I DUO è dotata di 16 core con una frequenza di 1,9 GHz e fino a 96 GB di memoria LPDDR4X ECC, con una larghezza di banda di 408 GB/s. Il sistema si connette tramite PCIe 4.0×8, mentre il consumo energetico raggiunge i 150 W.

Sul fronte delle prestazioni, la scheda offre 80 TOPS di potenza di calcolo in INT8 e 140 TFLOPS in FP16, con un’efficienza energetica pari a 1,86 TOPS/W. Supporta inoltre la decodifica video H.264/H.265 fino a 256 canali 1080p30 o 32 canali 4K60, e la codifica fino a 48 canali 1080p30 o 6 canali 4K60, con una risoluzione massima di 8192×8192. Sono incluse anche funzioni di codifica e decodifica JPEG in formato 4K.

Design e raffreddamento


Secondo l’analisi di Gamers Nexus, la Huawei Atlas 300I DUO adotta un design snello e leggero, con uno spessore di appena 18,46 mm. Il sistema di dissipazione si affida a un pad in grafene e a un dissipatore in alluminio, senza ventola integrata: la scheda necessita quindi del raffreddamento attivo del sistema host, una soluzione comune nei server dei data center.

Lo smontaggio effettuato dal team di Gamers Nexus ha evidenziato un approccio progettuale più semplice rispetto alle schede grafiche per workstation NVIDIA, con componenti essenziali e una gestione termica minimalista, ma efficace per l’uso previsto.

Applicazioni e scenari d’uso


Huawei descrive la Atlas 300I DUO come un dispositivo che integra processore generico, core AI e codec in un unico modulo. È pensata per applicazioni di ragionamento AI, analisi video, riconoscimento OCR, analisi vocale e clustering dei dati, trovando impiego in settori come Internet, smart city e trasporti intelligenti.

Nonostante le prestazioni elevate, la scheda non è compatibile con i sistemi desktop. Per questo, Gamers Nexus ha dichiarato di voler ottenere un server Huawei Atlas 800, dotato di CPU Kunpeng 920, per effettuare test approfonditi.

Prezzo e disponibilità


La Huawei Atlas 300I DUO non è attualmente in vendita al pubblico, ma alcuni media esteri riferiscono un prezzo di acquisto di circa 1.400 dollari, pari a circa 10.000 yuan. Il costo all’ingrosso sul mercato cinese risulterebbe inferiore, rendendola una soluzione competitiva nel panorama delle schede AI per data center.

L'articolo Huawei lancia una scheda AI da data center: Atlas 300I DUO, doppia GPU e 140 TFLOPS proviene da Red Hot Cyber.




E' padre Paolo Benanti, con il saggio “Human in the Loop. Decisioni umane e intelligenze artificiali” (Mondadori Università), il vincitore della settima edizione del Premio internazionale “Economia e società”.





Pirate Meetup @ Boston Anarchist Bookfair


We will hold a Pirate Meetup at the Boston Anarchist Book Fair on November 1-2 at the Cambridge Community Center. We will start at noon on both days and want you to join us!

We will meet at the 5 Callender Street entrance to the Cambridge Community Center. As part of the meetup, we will divide up the area around the Community Center and go searching for Ring and other cameras to add to our Surveillance Camera Map. We mapped some of the cameras in the area and expect there will be more.

Fill out our form to tell us you will be there.

The Cambridge Community Center is an eleven minute walk from the Central Square, Cambridge. Central Square is accessible by the Red Line MBTA stop and multiple bus routes.


masspirates.org/blog/2025/10/2…



Upcoming PPI Board Meeting Oct. 28 at 20:00 UTC


Ahoy Pirates,

Our next PPI board meeting will take place on 28.10.2025 at 20:00 UTC. The prior board meeting did not make quorum, and so we expect a fruitful meeting with high attendance.

All official PPI proceedings, Board meetings included, are open to the public. Feel free to stop by. We’ll be happy to have you.

Where: jitsi.pirati.cz/PPI-Board

Minutes of the past meeting: wiki.pp-international.net/wiki…

Agenda: Pad: etherpad.pp-international.net/…

All of our meetings are posted to our calendar: pp-international.net/calendar/

We look forward to seeing visitors.

Thank you for your support,

The Board of PPI


pp-international.net/2025/10/u…

Light reshared this.




Risoluzione Gcap, il caccia che mette d’accordo tutti (o quasi)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Via libera dalla Commissione Esteri-Difesa del Senato all’approvazione della risoluzione sul Gcap (Global Combat Air Program) e all’avvio dell’esame dei programmi di acquisto di veicoli blindati anfibi e di munizioni guidate per obici dell’Esercito e di prosecuzione del programma navale per la



A parte il fatto che ormai vedono russi da tutte le parti, mi piacerebbe che il Messaggero ci dicesse anche a quali oligarchi di Montecitorio vadano i soldi dei contribuenti italiani.


Bene la riserva cyber, ora un Consiglio nazionale per la difesa e la sicurezza. L’opinione di Serino

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il recente annuncio del ministro della Difesa Crosetto di una struttura civile-militare dedicata alle operazioni cyber ha un valore molto più ampio di quello che appare a prima vista. È un’iniziativa che, pur rivolta alla



Osare la pace, crescono le adesioni all’iniziativa di Sant’Egidio


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/osare-l…
Crescono le adesioni all’incontro internazionale Osare la pace – Daring Peace, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. Dal 26 al 28 ottobre Roma verrà raggiunta da circa diecimila



Come la Cina riscrive le classifiche, il caso dell’India e la propaganda aerea del Global Times

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il Global Times, media che si occupa costantemente di spalmare in inglese la narrazione del Partito/Stato cinese, analizza il ranking del World Directory of Modern Military Aircraft (WDMMA) uscito nei giorni scorsi — in cui si



La Banda del Corpo dei Marine degli Stati Uniti ed i suoi Direttori italiani


Francis Scala, che fu Direttore della Banda dei Marine

La musica dell’inno dei Marine – il più antico delle Forze Armate americane - è stata scritta da un italiano, Francesco Maria Scala, adattando un’opera del musicista Jacques Offenbach (1819-1880) la “Genevieve de Brabant”, presentata a Parigi il 19 novembre 1859. Scala – per certi versi sorprendente ad apprendersi - era allora Direttore della Banda dei Marine, ed è stato uno dei quattro di origini italiane che sino ad ora hanno guidato tale prestigioso complesso musicale

Scopri di più su tuttostoria.net 👇
tuttostoria.net/storia-contemp…

ed ascolta su yewtu.be l'Inno dei Marine!
yewtu.be/watch?v=Qqv6tzeJ9R4

#USMB #FrancisScala #MarineBand #storiamilitare

@Storia



Champions League, espulsi da Eindhoven 180 tifosi del Napoli: “Trattati come criminali”

Circa 180 tifosi del Napoli arrestati e poi espulsi da Eindhoven per aver ignorato le richieste della polizia olandese
L'articolo Champions League, espulsi da Eindhoven 180 tifosi del Napoli: “Trattati come criminali” su Lumsanews.



Assalto al pullman, fermati per omicidio tre ultrà. Decisivo il racconto di un sospettato

Sono tre le persone fermate per l’omicidio dI Raffaele Marianella, uno dei due autisti del pullman dei tifosi del Pistoia basket
L'articolo Assalto al pullman, fermati per omicidio tre ultrà. Decisivo il racconto di un sospettato su Lumsanews.


La Rivolta degli Schiavi Neri contro i padroni Cherokee (1842)

@Arte e Cultura

Introduzione Nel novembre del 1842, nel cuore del Territorio Indiano – quell’ampia regione che oggi è l’Oklahoma – un gruppo di uomini e donne ridotti in schiavitù insorse contro i



Francesco Boccia a TPI: “Nessuno indebolirà il nuovo corso del Pd. La stagione della destra finirà”


@Politica interna, europea e internazionale
Francesco Boccia, questo colloquio non può che partire dal vile attentato subito da Sigfrido Ranucci. Che idea si è fatto? «L’attentato contro Sigfrido Ranucci è un colpo alla libertà di tutti. Colpire chi cerca la verità significa provare



Alessandro Mantovani – Qui non c’è niente. Immagini dal labirinto
freezonemagazine.com/news/ales…
In libreria dal 24 Ottobre 2025 «Nel tracollo dei confini umani, lì sta il labirinto». In un’epoca che pretende di dominare lo spazio attraverso mappe e dispositivi digitali, Qui non c’è niente affronta il tema del labirinto come simbolo eterno dell’enigma e dello smarrimento. Tra mito, filosofia, geografia, letteratura e


Chi usa già l’IA di Anthropic nelle life science?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Anthropic ha realizzato un chatbot di intelligenza artificiale dedicato alle life science e aziende come Novo Nordisk e Sanofi lo hanno già integrato nelle loro attività. Ma anche OpenAI, Google e Mistral puntano sul binomio IA-scienza.



La manovra di Meloni e Giorgetti è senza politica
possibile.com/la-manovra-di-me…
Il dicastero di Giorgetti ha prodotto l’ennesima legge priva di Politica, un coacervo di misure una tantum, di aggiustamenti di tiro, di bonus e di finte riforme utili più che altro agli amichetti di partito in campagna elettorale. Nulla di più.
L'articolo La manovra di Meloni



Palazzi di giustizia

@Politica interna, europea e internazionale

Le premesse sono chiare, l’intensità del conflitto destinata a crescere: l’Associazione nazionale magistrati e il Partito democratico hanno avviato quella che si annuncia come la campagna referendaria più avvelenata della storia repubblicana, tanto che viene da chiedersi se e in che misura il Capo dello Stato, nella doppia veste di presidente del Csm e garante […]



Ginevra Cerrina Feroni, Vice Presidente del Garante Privacy, sui rischi per minori e famiglie

Se vuoi leggere altri nuovi aggiornamenti sulla #privacy poi seguire l'account @Privacy Pride

Il tema della sovraesposizione dei minori sui social, in particolare attraverso lo sharenting, è oggi una delle questioni più delicate in materia di protezione dei dati. I bambini crescono in una società dove la loro identità digitale si forma ben prima che abbiano consapevolezza di sé: già a pochi mesi di vita, molti hanno un’impronta online. Una ricerca dell’organizzazione inglese The Parent Zone ha rivelato che i genitori pubblicano quasi millecinquecento foto dei figli prima che questi compiano cinque anni, con una media di circa trecento immagini all’anno.

blitzquotidiano.it/economia/do…




Mina Welby alla presentazione del libro “Roma anni zero – Cronache dal Municipio Ribelle”


📍 Caffetteria Coppi, Largo dei Quintili 16 – Roma (Quadraro)
🗓 Sabato 25 ottobre 2025
🕕 Ore 18:00


La Caffetteria Coppi ospita la presentazione del libro “Roma anni zero – Cronache dal Municipio Ribelle”, edito da Momo Edizioni, una raccolta di esperienze, memorie e riflessioni su un’epoca politica che ha attraversato la Capitale e lasciato un segno profondo nel Municipio VII.

All’incontro parteciperanno:

  • Mina Welby, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni
  • Fabio Galati, giornalista
  • Sandro Medici, già presidente del Municipio Roma X

Modera: Gianmarco Mecozzi

Un’occasione per discutere di politica dal basso, partecipazione attiva e libertà civili, a partire dalle testimonianze di chi ha contribuito a un’esperienza municipale fuori dagli schemi.

L'articolo Mina Welby alla presentazione del libro “Roma anni zero – Cronache dal Municipio Ribelle” proviene da Associazione Luca Coscioni.



Mario Riccio a Pegognaga (MN) – “Per una buona legge sul fine vita”


Mario Riccio a Pegognaga – “Per una buona legge sul fine vita”


Incontro pubblico promosso dal Circolo PD di Pegognaga

📍 Sala civica “G. Bombetti”, Pegognaga (MN)
🗓 Giovedì 23 ottobre 2025
🕗 Ore 20:45


Il Circolo PD di Pegognaga organizza un incontro pubblico sul tema del fine vita, con l’obiettivo di promuovere un confronto aperto e informato su come costruire una legge giusta e rispettosa dell’autodeterminazione.

Tra gli ospiti, Mario Riccio, che nel 2006 è stato il medico che ha assistito Piergiorgio Welby nella sua decisione di rinunciare ai trattamenti sanitari. Nel 2022 è stato il medico che ha gestito il primo caso in Italia (Federico Carboni, conosciuto come “Mario”) di assistenza alla morte volontaria ai sensi della sentenza 242/2019 della Corte di Costituzionale sul caso DjFabo/Cappato. È membro del consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni.

Interverranno inoltre:

  • Alessandra Tellini, consigliera comunale di “RiAttiviamo Pego”
  • Gabriele Tessari, componente del direttivo PD Pegognaga

Un appuntamento importante per discutere delle proposte legislative in campo, del ruolo delle istituzioni e del diritto delle persone a decidere della propria vita, fino alla fine.

L'articolo Mario Riccio a Pegognaga (MN) – “Per una buona legge sul fine vita” proviene da Associazione Luca Coscioni.



Proiezione a Torino – Lasciatemi morire ridendo – dibattito sul fine vita


Proiezione a Torino – Lasciatemi morire ridendo


Il documentario di Massimiliano Fumagalli su Stefano Gheller arriva al Cine Teatro Baretti

📍 Cine Teatro Baretti, Via Baretti 4 – Torino
🗓 Mercoledì 23 ottobre 2025
🕘 Ore 21:00


“Lasciatemi morire ridendo”, il documentario firmato da Massimiliano Fumagalli con la partecipazione di Stefano Gheller, arriva a Torino per una proiezione pubblica organizzata dalla Cellula Coscioni Torino.

Un racconto potente e toccante sulla libertà di scegliere come e quando morire, il documentario intreccia riflessioni intime e pubbliche, individuali e politiche, mettendo al centro il diritto all’autodeterminazione nel fine vita, a partire dalla vicenda di Stefano Gheller.

🎙 Interverrà in sala Diego Silvestri, medico psichiatra e psicoterapeuta, coordinatore della Cellula Coscioni Vicenza – Padova.

Un’occasione per riflettere sul significato della dignità, sulla legge 219/2017, sul diritto a essere liberi fino alla fine e sull’urgenza di norme più giuste e rispettose delle scelte individuali.

🎥 Produzione: Dreamscape Film in collaborazione con Real Game, con il supporto di Accademia09 e Associazione Luca Coscioni.
Con il sostegno di: Banca Etica, Mescalito Film.

L'articolo Proiezione a Torino – Lasciatemi morire ridendo – dibattito sul fine vita proviene da Associazione Luca Coscioni.



Valentina Petrini porta in scena La valigia della libertà a Cagliari


Storia di una disobbedienza civile – Spettacolo di teatro civile

📍 Teatro Massimo, Sala M2 – Cagliari
🗓 Mercoledì 3 dicembre 2025
🕘 Ore 21:00


Valentina Petrini, attrice e giornalista, sarà protagonista a Cagliari dello spettacolo “La valigia della libertà – Storia di una disobbedienza civile”, un racconto teatrale che restituisce voce e dignità alla vicenda di Sibilla Barbieri, Consigliera Generale di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, che ha deciso di porre fine alle proprie sofferenze attraverso il suicidio medicalmente assistito in Svizzera, accompagnata dal figlio.

Attraverso parole, musica e immagini, “La valigia della libertà” invita lo spettatore a riflettere sul significato della dignità, della libertà individuale, e sulla necessità di una legge giusta per il fine vita.

🎼 Alessio Podestà – fisarmonica
🎻 Pasquale Filastrò – violoncello
🎙 Fabia Salvucci – voce
🎨 Coordinamento artistico a cura di Norma Martelli


Lo spettacolo è parte della rassegna di Teatro Civile del Teatro Massimo di Cagliari, promosso da Sardegna Concerti, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione di Sardegna e Medinsard Produzioni.

🔗 Per info e aggiornamenti: @teatromassimocagliari

L'articolo Valentina Petrini porta in scena La valigia della libertà a Cagliari proviene da Associazione Luca Coscioni.



Relazione di Filomena Gallo al XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS


Care amiche, cari amici, congressiste e congressisti,

ogni volta che ci ritroviamo qui, insieme, non stiamo solo adempiendo a un obbligo statutario. Ogni volta che ci ritroviamo qui, onoriamo un’idea. Rinnoviamo una speranza. Celebriamo la vita, la visione politica e il coraggio di Luca Coscioni, che ha trasformato la sua battaglia personale in una serie di azioni per la libertà e per i diritti da conquistare promuovendo riforme possibili.

Un uomo che ha trasformato la sua fragilità in una forza collettiva. Un uomo che ha saputo rendere possibile l’impossibile: far nascere un movimento capace di cambiare leggi, di cambiare la vita delle persone. Marco Pannella, nel suo ultimo saluto a Luca, disse: “Luca, riposa anche in mare. e tu sei un po’ un mare, senza sosta, e continuerai a muovere e commuovere maree.” E così è stato.

Oggi, qui nella sua Orvieto, ricordiamo quelle maree che in ventitré anni hanno attraversato tribunali e parlamenti, piazze e istituzioni, per affermare libertà e diritti. Maree che in ventitré anni non si sono mai fermate nel coinvolgere decine di migliaia di persone come iscritte e milioni per la presentazione di referendum e proposte di legge d’iniziativa popolare nazionali e regionali. La storia della nostra Associazione è la storia di Luca, ma è anche la storia di tutte le persone che hanno dato corpo alle nostre azioni.

Non sono solo numeri: sono volti, sono vite.

  • È la storia di Laura Santi, che dopo la sentenza Cappato del 2019 ha dovuto lottare per 2 anni e 8 mesi per vedere rispettate le sue scelte di fine vita. Ha guidato la campagna per la legge regionale “Liberi Subito” perché nessuno debba più lottare come lei per porre fine alle proprie sofferenze.
  • È la storia di Martina Oppelli e di Fabrizio, costretti a un doloroso esilio in Svizzera, abbandonati dallo Stato, ma sostenuti dai disobbedienti civili – che ringraziamo.
  • È la storia di Vittoria e Serena, che in altre Regioni hanno potuto scegliere senza dover attendere l’agonia del tempo.
  • È la storia di Coletta che si chiama Ada e che oggi 4 ottobre 2025, l’Italia ha conosciuto in video, Ada che lotta in Campania per avere rispetto della libertà di scelta e un’assistenza dignitosa.
  • È la storia di “Libera”, prigioniera del suo corpo e di un Paese che ancora le nega libertà, negando l’eutanisia.
  • È la storia di Evita e Serena, e con loro di tante donne e coppie dello stesso sesso, costrette ad andare all’estero per avere un figlio con l’aiuto della PMA.
  • È la storia delle coppie che devono accedere alla PMA con gravidanza per altri, e che oggi rischiano di essere criminalizzate da un governo che vuole perseguire non solo una pratica, ma una scelta personale portata avanti dove ci sono leggi lo prevedono.
  • È la storia di Maurizio, malato di Parkinson, che chiede che la ricerca con uso di embrioni sia possibile anche in Italia per la sua malattia e non solo in Svezia, e che chiede speranza.
  • È la storia di 63 mila detenuti italiani che non ricevono cure adeguate.
  • È la storia di Christian D’Urso, Marco e Carlo Gentili, persone con disabilità che lottano per studiare, per uscire di casa, per avere ausili idonei e assistenza.
  • È la storia di Carlo Gentili, malato di SLA, che oggi può partecipare alla vita politica sottoscrivendo una lista elettorale, grazie alla firma digitale, dopo una battaglia vinta in Corte costituzionale.

Storie diverse. Percorsi diversi. Ma un filo comune: la volontà di persone che vogliono essere libere di scegliere. E insieme, noi conquistiamo quella libertà per tutti. Questa è la ragione più profonda della nostra esistenza Perché queste sono solo alcune delle storie che avete conosciuto, non sono casi isolati. Sono la testimonianza di un Paese intero. In questi 12 mesi, abbiamo dimostrato ancora una volta di essere all’altezza dell’eredità di Luca.

A fronte della politica che è ferma, noi abbiamo agito. Oggi abbiamo 39 procedimenti in corso nei tribunali.

  • 24 procedimenti sul fine vita di cui 18 civili e 6 penali. Di questi 10 sono al momento in tribunale e gli altri in fase stragiudiziale, per un totale di 12 persone indagate, di cui 3 persone su cui pende una imputazione coatta e altre decine che potrebbero essere presto indagate.
  • Stiamo seguendo 15 casi sul tema della fecondazione assistita nei tribunali, di cui oltre 10, su gravidanza per altri. Di questi 10, almeno 7 anche sul fronte penale.

Sono oltre 50 i casi su cui abbiamo fornito pareri in fase stragiudiziale.

Le conquiste di questo ultimo anno su cui vi saranno anche approfondimenti nel corso di questo Congresso. Abbiamo ottenuto in Toscana e in Sardegna l’approvazione della nostra legge di iniziativa popolare per avere tempi certi di risposta e l’erogazione di prestazioni sanitarie, indicate dalla Corte costituzionale con la sentenza Cappato del 2019. Nel pieno rispetto delle competenze regionali.

Il governo, che oltre a proporre un disegno di legge che mira a cancellare diritti sulle scelte di fine vita che sono già in vigore, ha da subito fatto capire che vuole impedire l’applicazione della sentenza Cappato in tutti i modi possibili e lasciare tempi di risposta diversa per le persona malate in base alla regione di residenza. La presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la legge Toscana e a novembre si terrà l’udienza. L’Associazione Luca Coscioni ha presentato osservazioni in difesa.

  • L’Associazione Luca Coscioni ha depositato una proposta di legge di iniziativa popolare al Senato sull’aiuto medico alla morte volontaria, opponendoci a un serie di proposte normative che vogliono cancellare quanto conquistato con la sentenza del 2019 e quanto previsto dalla legge 219/17 e dalla Costituzione.
  • Abbiamo difeso la scienza e il diritto alla salute. Abbiamo aperto interlocuzioni su temi nuovi, come quello delle psicoterapie assistite da psichedelici. Pure sempre in dialogo con chi istituzionalmente prende decisioni e adotta leggi.

Abbiamo agito in linea con la convinzione che i diritti umani non debbano sottostare a dogmi, ideologie o interessi politico-elettorali, ma che debbano essere goduti nella loro universalità e individualità da tutte le persone ovunque nel mondo. Grazie alle nostre azioni, si sono aperte nuove strade davanti alla Corte Costituzionale. Solo nell’ultimo anno è intervenuta ben quattro volte: cancellando leggi ingiuste che limitavano diritti sociali o civili, fornendo interpretazioni di sue decisioni e moniti al Parlamento.

La Corte costituzionale ha interpretato il requisito del trattamento del sostegno vitale, previsto nella sentenza Cappato di sei anni fa. Ha affermato che le terapie fornite da familiari e caregiver sono da considerarsi sostegno vitale e così anche l’indicazione medica a terapie invasive anche se rifiutate è da valutare come se fosse in corso. La Corte ha ribadito che il SSN deve dare pronta applicazione della sentenza Cappato oltre a ribadire l’invito al legislatore per una legge che parta dal giudicato costituzionale.

Presto saremo nuovamente in Corte a seguito dell’ordinanza del 30 settembre con cui il GIP di Bologna ha sollevato la questione di legittimità costituzionale nuovamente sul requisito di sostegno vitale per l’aiuto fornito alla signora Paola da Marco, Felicetta e Virginia, per poter porre fine alle sue sofferenze in Svizzera.

Questa ultima questione di legittimità costituzionale dimostra che la Corte sarà spesso chiamata sul tema che crea discriminazione tra malati che ha lasciato aperto:

Certo avrebbe potuto accogliere, ma non ci fermiamo. Stiamo procedendo con petizioni e proposte al parlamento per la modifica normativa e siamo nei tribunali.

Ha dichiarato incostituzionale l’impossibilità per persone disabili di poter sottoscrivere digitalmente candidature o liste elettorali e ora possono procedere con firma digitale. Con gli amicus curiae in Corte costituzionale anche nei procedimenti non seguiti da noi, abbiamo contribuito alla piena tutela dei diritti di famiglie e minori.

Se oggi in Italia è possibile accedere al suicidio medicalmente assistito, è perché qualcuno – e quel qualcuno è qui – ha aperto la strada.

Per tutti questi motivi, ringraziamoci. Non per autocompiacimento, ma perché non dobbiamo mai perdere la consapevolezza della straordinarietà e della efficace singolarità della nostra azione, che rende fondamentale non solo il ruolo dell’Associazione stessa, ma di ciascuna e ciascuno di noi al suo interno.

A fronte di tutto questo, la politica ufficiale resta troppo spesso distante dai bisogni reali delle persone più fragili, e di chi le accompagna quotidianamente. A volte si ricorda di menzionare diritti fondamentali in campagna elettorale, magari a parole dice di sostenere chi avanza proposte, ma poi ha sistematicamente altre priorità. Tranne poche, e per questo ancora più lodevoli, eccezioni come quelle di parlamentari che anche per il 2025 hanno preso la tessera dell’Associazione.

Nella stragrande maggioranza dei casi riceviamo attestazioni di stima ma non modifiche di leggi su cui ci battiamo. Non si tratta di una novità. Il rispetto dei diritti è l’unica vera misura della liberal-democrazia.

Che si parli del diritto di scegliere come vivere e morire, del diritto a una cura, o del diritto a diventare genitori. Quando un Paese nega questi diritti, indebolisce sé stesso. Il nostro impegno non guarda solo all’Italia, è globale.

In Europa e nel mondo ci sono Paesi che hanno aperto nuove strade alla libertà di scelta e alla ricerca scientifica, mentre altrove i diritti vengono ancora limitati, la ricerca censurata, le persone perseguitate.

Nel 2025 vediamo ancora guerre, profughi, violazioni dei diritti umani. Di fronte a tutto questo possiamo sentirci impotenti, ma credo che la nostra azione concreta per i diritti delle persone più fragili sia la risposta più forte: ogni conquista locale diventa speranza anche dove oggi ci sono dittature e conflitti.

Per questo l’Associazione Luca Coscioni non è mai stata solo italiana: siamo parte di una rete globale per libertà, scienza, presenti all’ONU con Science for Democracy e Cesare Romano con la Loyola Law School. Le nostre azioni sono parte della lotta per la pace, la giustizia e la democrazia globale.

Lo dimostrano anche le oltre 70.000 firme raccolte per l’iniziativa europea My Voice My Choice, che chiede accesso sicuro all’aborto per tutte le donne dell’Unione. Perché dove si nega la libertà di scegliere sul proprio corpo, altrove si rischia di perdere la libertà di parlare, di studiare, di vivere in pace.

Ogni passo avanti o indietro da noi diventa un modello per il mondo. Ecco perché ricordiamolo sempre: agire a livello locale significa incidere a livello globale.

Prima di concludere, voglio ricordare chi è morto, ma il cui impegno vive in questa Associazione: Giulia Simi, pioniera instancabile della libertà di ricerca scientifica, sempre accanto a Luca Coscioni e capace di far nascere incontri memorabili come quello con José Saramago. Massimo Clara, avvocato generoso e competente, che nei tribunali ha portato avanti senza sosta la lotta contro le discriminazioni. Paolo Cardoni, la cui matita e il cui entusiasmo hanno animato per anni la nostra Agenda Coscioni e le nostre iniziative, con leggerezza e determinazione.

Infine, il ricordo commosso di Vladimiro Zagrebelsky, giurista di straordinaria lucidità e maestro prezioso, sempre pronto a difendere i diritti fondamentali e a smascherare le ingiustizie legislative.

Il loro contributo continua nella nostra azione. Ringrazio tutti i colleghi avvocati per lo studio e la difesa di questioni in tribunale. Concludo e guardo al futuro.

Questo Congresso è un appuntamento con la storia. La storia non la fanno i governi da soli. La storia la fanno le persone che hanno il coraggio di cambiare. Noi siamo qui per dire che la libertà e le nostre vite non possono aspettare.

Non possono essere condizionate da calcoli elettorali, da convenienze di partito, da paure di perdere consenso. Siamo qui per ricordare che dietro ogni firma, dietro ogni ricorso, dietro ogni battaglia legale, c’è un volto. Un volto che chiede ascolto, rispetto. Un volto che chiede libertà.

E allora la domanda che dobbiamo porci oggi non è: ce la farà l’Associazione Luca Coscioni a portare avanti le urgenze che condividiamo nella nostra agenda politica? La vera domanda è: ce la farà l’Italia? Ce la farà l’Italia a essere un Paese che non discrimina? Un Paese che non costringe i suoi cittadini a fuggire? Un Paese che considera la scienza, la ricerca e la libertà come valori fondanti e non come minacce? Noi crediamo di sì.

E crediamo che dipenda anche da noi tutti. Dipende da quanto saremo capaci di unire la forza delle idee con la concretezza delle azioni. Dipende da quanto ognuno di noi si sentirà non solo spettatore, ma pure protagonista di questa sfida. Perché la libertà non è un dono.

La libertà si difende, si conquista. Ogni giorno. Con coraggio, con pazienza, con determinazione e responsabilità. E allora oggi, da Orvieto, dalla città di Luca, lanciamo un messaggio al Paese: l’Italia può essere un luogo di libertà, di scienza, di diritti, se tutti insieme scegliamo di muovere e commuovere nuove maree. La nostra storia conferma che possiamo farcela. Lo abbiamo già fatto sull’inizio vita e sul fine vita.

Oggi, qui con voi, rinnovo il mio impegno a guidare quanto insieme decideremo di continuare a fare. Confermo la mia candidatura a Segretaria, con Marco Cappato Tesoriere, Mina Welby, Marco Gentili e Michele De Luca copresidenti, e con il gruppo dirigente che vi presenteremo.

Perché la nostra storia non si ferma. Perché il nostro cammino continua. E insieme possiamo percorrerlo anche se sappiamo che spesso sarà in solitaria o in salita…senza rassegnarci mai! Grazie.

L'articolo Relazione di Filomena Gallo al XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS proviene da Associazione Luca Coscioni.



RFF20. Hedda, al cinema un Ibsen in chiave moderna


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/rff20-h…
Il film Hedda (2025), presentato alla XX edizione della Festa del Cinema di Roma, diretto da Nia DaCosta e interpretato da una bravissima Tessa Thompson, è l’adattamento cinematografico del celebre dramma teatrale in quattro



Apple e Google sfidate dalla coalizione per i diritti dei genitori sulla tutela della privacy dei giovani

Se vuoi leggere altri nuovi aggiornamenti sulla #privacy poi seguire l'account @Privacy Pride

Il Digital Childhood Institute, che ha presentato un reclamo alla FTC, fa parte di una nuova generazione di gruppi per la sicurezza online, concentrati sulla definizione di politiche tecnologiche in base a convinzioni politiche conservatrici.

Organizzazioni no-profit come il Digital Childhood Institute fanno parte di una nuova generazione di gruppi di orientamento conservatore per la sicurezza e la privacy dei minori, emersi nell'ultimo decennio. Il loro lavoro critica spesso le aziende tecnologiche e dei social media per il loro contributo all'aumento dei problemi di salute mentale tra i giovani, tra cui depressione, ansia e autolesionismo, e le loro proposte politiche mirano a garantire a genitori e utenti tutele in materia di privacy dei dati e consenso.

cyberscoop.com/digital-childho…

reshared this



Trattare la comprensione delle azioni come un problema di sintesi di programmi può rendere i sistemi di IA più efficienti ed efficaci nel prevedere il comportamento umano nel mondo reale.

Se vuoi leggere altri nuovi aggiornamenti sull'intelligenza artificiale poi seguire l'account @Intelligenza Artificiale

ROTE (=Rappresentare le Traiettorie degli Altri come Eseguibili) è un nuovo algoritmo che combina due elementi: LLM per generare un insieme di ipotesi sul comportamento dell'agente e "Inferenza Probabilistica" per valutare l'incertezza su quale di questi programmi stia effettivamente seguendo l'agente.

Nei test, ROTE è stato in grado di prevedere i comportamenti umani e delle IA a partire da osservazioni limitate e sparse. Ha superato i metodi di base (come il behavior cloning o i metodi basati solo su LLM) con un miglioramento fino al 50% nell'accuratezza e nella capacità di generalizzare a nuove situazioni.

arxiv.org/html/2510.01272v1

reshared this



A Reggio Emilia il salario minimo comunale è finalmente realtà


Il salario minimo comunale è una vittoria per tutta la città, un simbolo forte di come a Reggio Emilia il lavoro — sicuro e di qualità - debba essere una priorità, e di come non debba esserci spazio per chi fa lavorare in condizioni non dignitose le persone. Uno strumento di tutela di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, sia dipendenti diretti che impiegati nell’appalto e negli eventuali subappalti, qualsiasi sia la tipologia di contratto individuale di lavoro.”

Lo dichiara il capogruppo di Verdi e Possibile Alessandro Miglioli, primo firmatario della mozione per il salario minimo comunale approvata durante la seduta di oggi del Consiglio Comunale.

La mozione impegna il Sindaco e la Giunta a perseguire l’inserimento di clausole premiali negli appalti pubblici per chi garantisce migliori trattamenti economici per i lavoratori, pari ad almeno nove euro l’ora, ed è uno strumento di tutela di tutti i lavoratori, sia dipendenti diretti che impiegati nell’appalto e negli eventuali subappalti, qualsiasi sia la tipologia di contratto individuale di lavoro.

“Alleanza Verdi e Sinistra, REC e Possibile — continua Miglioli — chiedono da anni a gran voce che il salario minimo venga approvato a livello nazionale. Il primo momento di riflessione fatto a livello locale dal comitato di Possibile Reggio Emilia su questo tema risale al 2021, quando presentammo il libro di Davide Serafin sull’argomento. E continuiamo a chiedere con forza una legge nazionale, che metta una volta per tutte la parola fine a contratti che — pur essendo perfettamente legali — non consentono a lavoratrici e lavoratori di vivere in condizioni dignitose e arrivare alla fine del mese.

Un percorso politico condiviso con convinzione già durante la costruzione del programma elettorale della coalizione di centrosinistra e dalla maggioranza in consiglio comunale e che ha visto la partecipazione di varie figure, dal consigliere Martorana della lista Massari all’assessora regionale Elena Mazzoni dei 5 Stelle e Gianluca Cantergiani del PD.

Anche per mettere pressione per l’approvazione di una legge nazionale è importante che i comuni prendano posizione, come è stato fatto nei mesi scorsi a Napoli, Genova, Firenze, Livorno, Torino: un grande movimento di sindaci, amministratori e soprattutto di comunità che ribadiscono con forza che il lavoro si deve pagare, si deve pagare il giusto e quanto è necessario per coinvolgere l’individuo nelle sorti della società, per la dignità e il rispetto della persona.

Sono fiero — conclude Miglioli — del fatto che ora anche Reggio Emilia sia dalla parte giusta di questa battaglia, e che questo sia uno dei primi comuni in Italia in cui la mozione sul salario minimo abbia come prima firma quella di un consigliere che viene dalle forze politiche che rappresento.

Alessandro Miglioli

Capogruppo Verdi e Possibile al Consiglio Comunale di Reggio Emilia

L'articolo A Reggio Emilia il salario minimo comunale è finalmente realtà proviene da Possibile.



Druetti-Davide (Possibile): Regionali Campania, inaccettabili i commenti di Mieli su Souzan Fatayer, candidata AVS

“Tutta la nostra solidarietà a Souzan Fatayer”, dichiarano la Segretaria di Possibile Francesca Druetti e Andrea Davide della Segreteria Nazionale di Possibile e referente di Possibile in Campania, “che ha dovuto sopportare nelle ultime ore una serie di reazioni alla sua candidatura in Campania con AVS che vanno oltre la politica: dei vergognosi attacchi sessisti, che non dovrebbero trovare spazio nel dibattito sano di un paese civile”.

“Durante la trasmissione radiofonica 24 Mattino, Paolo Mieli ha definito Souzan Fatayer “una palestinese in leggerissimo sovrappeso”, che oltre a essere un volgare attacco al corpo di una candidata, è anche un insensato parallelismo con la carestia inflitta da Israele alla popolazione palestinese”, continua Andrea Davide.

“Intanto, la stampa stampa di destra ha iniziato una campagna ignobile sulle origini di Fatayer, a partire dalle insinuazioni de “Il giornale” che definisce il suo impegno per il popolo palestinese “un’esaltazione del terrorismo”: niente di nuovo, ma comunque un attacco becero e di cattivo gusto”, conclude Francesca Druetti.

“Solidarietà e vicinanza a Souzan Fatayer, un’amica, una compagna, una palestinese napoletana”.

L'articolo Druetti-Davide (Possibile): Regionali Campania, inaccettabili i commenti di Mieli su Souzan Fatayer, candidata AVS proviene da Possibile.