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Doing 1080p Video, Sort Of, On the STM32 Microcontroller


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When you think 1080p video, you probably don’t think STM32 microcontroller. And yet! [Gabriel Cséfalvay] has pulled off just that through the creative use of on-chip peripherals. Sort of.

The build is based around the STM32L4P5—far from the hottest chip in the world. Depending on the exact part you pick, it offers 512 KB or 1 Mbyte of flash memory, 320 KB of SRAM, and runs at 120 MHz. Not bad, but not stellar.

Still, [Gabriel] was able to push 1080p at a sort of half resolution. Basically, the chip is generating a 1080p widescreen RGB VGA signal. However, to get around the limited RAM of the chip, [Gabriel] had to implement a hack—basically, every pixel is RAM rendered as 2×2 pixels to make up the full-sized display. At this stage, true 1080p looks achievable, but it’ll be a further challenge to properly fit it into memory.

Output hardware is minimal. One pin puts out the HSYNC signal, another handles VSYNC. The same pixel data is clocked out over R, G, and B signals, making all the pixels either white or black. Clocking out the data is handled by a nifty combination of the onboard DMA functionality and the OCTOSPI hardware. This enables the chip to hit the necessary data rate to generate such a high-resolution display.

There’s more work to be done, but it’s neat to see [Gabriel] get even this far with such limited hardware. We’ve seen others theorize similar feats on chips like the RP2040 in the Pi Pico, too. Video after the break.

youtube.com/embed/jpltZa2un9g?…


hackaday.com/2024/09/30/doing-…



Von der Leyen über alles

La riconfermata presidente della Commissione UE punta a costruire un’Europa ancor più filo-atlantica e visceralmente anti-russa, sotto lo sguardo compiaciuto di Washington.

Malgrado il declino economico a cui sta andando incontro l’Unione Europea, e due conflitti alle porte che ne rendono ancor più precaria la situazione geopolitica, Ursula von der Leyen (al suo secondo mandato alla guida della Commissione UE) sta vivendo il suo momento di gloria.

Con Francia e Germania, i due paesi leader dell’Unione, indeboliti dalle rispettive crisi interne, von der Leyen può usufruire di un ulteriore margine di manovra. Se il Parlamento europeo approverà la nuova Commissione presentata la scorsa settimana, ben pochi potranno farle ombra.

Come ha osservato il politologo Alberto Alemanno, professore di Diritto europeo a Parigi, la riconfermata presidente sarà circondata da “yes men”, mentre le principali figure del suo primo mandato – l’olandese Frans Timmerman (Commissario per il clima), la danese Margrethe Vestager (Commissario per la concorrenza) – si apprestano a uscire di scena.

Anche il francese Thierry Breton, Commissario per il mercato interno e uno dei principali avversari della von der Leyen, ha dovuto gettare la spugna, sostituito dall’ex ministro degli esteri, e fedelissimo di Macron, Stéphane Séjourné.

Nominata “la donna più potente del mondo” da Forbes nel 2022, von der Leyen ha organizzato la nuova Commissione in un modo che, secondo molti osservatori, è una lezione di “accentramento del potere”.

Secondo Sophia Russack, ricercatrice presso il Centre for European Policy Studies di Bruxelles, la leader tedesca ha utilizzato l’approccio del divide et impera, proponendo la creazione di sei vicepresidenti esecutivi, ognuno dei quali sarà responsabile di un gruppo di commissari, con una catena di comando che rimane tuttavia vaga e confusa.

Le posizioni chiave (economia e produttività, commercio e sicurezza economica) sono andate a due suoi fedeli alleati del precedente mandato, il lettone Valdis Dombrovskis e lo slovacco Maroš Šefčovič, che riferiranno direttamente a lei.

L’olandese Wopke Hoekstra, un altro fedelissimo, conserverà la poltrona di Commissario per il clima acquisita alla fine del 2023 subentrando a Timmerman.

“La nuova struttura della Commissione europea, confondendo i portafogli tra i membri e declassando lo status di vicepresidente a posizioni esecutive, lascia intendere una trasformazione da organo collegiale in ufficio presidenziale”, ha sostenuto Alemanno.

L’accentramento di poteri compiuto dalla von der Leyen è in realtà frutto di un processo in atto da anni. La presidente della Commissione “sta completando un processo di ‘presidenzializzazione’ che era iniziato con Barroso ed era proseguito con Juncker”, ha aggiunto lo stesso Alemanno.

Come ha spiegato ottimamente il giornalista Thomas Fazi nel suo recente report “The silent coup: the European Commission’s power grab”, fin dalla sua nascita la Commissione fu creata come un’istituzione sovranazionale scarsamente soggetta al controllo democratico.

Il problema si è accentuato allorché essa si è trasformata da mero organismo tecnico in attore pienamente politico che gioca un ruolo chiave all’interno dell’Unione.

Negli ultimi anni la Commissione ha sfruttato una serie di “emergenze” (la crisi dell’euro, la Brexit, il Covid-19, la guerra in Ucraina) per accrescere in maniera incontrollata la propria autorità attraverso l’adozione di “misure straordinarie”.

I maggiori sconfitti nel suo processo di trasformazione in organismo verticistico e non democratico, chiarisce Fazi, sono i popoli europei.

In particolare, von der Leyen ha utilizzato la crisi ucraina per espandere i poteri esecutivi della Commissione, sottolinea ancora Fazi, arrivando a definire una politica estera sovranazionale dell’Unione – anche in tema di difesa e sicurezza, materie sulle quali l’organismo da lei presieduto non ha formalmente giurisdizione.

Subito dopo averne assunto la presidenza nel 2019, von der Leyen stabilì velleitariamente che l’UE sarebbe dovuta diventare un “attore geopolitico” che avrebbe contribuito a plasmare l’ordine mondiale. A tal fine, l’Unione avrebbe dovuto imparare a “parlare il linguaggio del potere”.

Ancora una volta, si trattava di un processo di centralizzazione che sottraeva autorità ai governi nazionali, in assenza di qualunque controllo democratico da parte delle popolazioni teoricamente rappresentate da tali governi.

Kubilius e la “squadra baltica”
Espandendo il mandato della Commissione alle politiche di sicurezza e difesa grazie al conflitto ucraino, von der Leyen ha in realtà assicurato un allineamento ancor più stretto dell’Unione alle politiche degli USA e della NATO.

La novità del suo secondo mandato è la creazione di un Commissario per la difesa, la cui poltrona andrà ad Andrius Kubilius, ex primo ministro della Lituania. Kubilius non avrà delle forze armate a propria disposizione, ma si occuperà dell’industria della difesa europea cercando di spingere verso una maggiore integrazione della produzione.

Egli si dedicherà anche alla costruzione di corridoi per facilitare il trasporto di materiale bellico sul territorio europeo, e si impegnerà ad aggregare la domanda di equipaggiamento militare fra i diversi paesi membri.

Lo scorso giugno, von der Leyen ha stimato che il settore europeo della difesa avrà un fabbisogno di 500 miliardi di euro nel prossimo decennio, anche se non è chiaro da dove proverrà una simile quantità di denaro.

Kubilius farà parte di un’ampia “squadra baltica”, visceralmente russofoba, all’interno della nuova Commissione. Fra i suoi ranghi figurano Kaja Kallas, ex premier estone, che sarà responsabile della politica estera e di sicurezza europea oltre che vicepresidente esecutivo (VPE) della Commissione, la finlandese Henna Virkkunen, a sua volta VPE e Commissario per la tecnologia, il polacco Piotr Serafin, Commissario al bilancio, e il già citato Dombrovskis.

Della nascita di questa squadra si è compiaciuto l’Atlantic Council, uno dei think tank più influenti negli USA, e fra i più attivi a sostegno dell’Ucraina in chiave anti-russa.

Diversi articoli da esso pubblicati sostengono che la creazione di questa “squadra” segnala il fatto che l’UE considera la Russia come la sua “principale minaccia”. Tali articoli affermano che appoggiare Kiev è per l’Unione un investimento essenziale nella propria sicurezza.

L’auspicio americano è che Kubilius raccolga un sostanziale appoggio militare e finanziario a favore dell’Ucraina, in quanto la “resilienza” di quest’ultima sarebbe parte integrante di una più ampia architettura di sicurezza per l’Europa.

Una UE al servizio degli USA

L’Atlantic Council sottolinea però anche che la nomina di Kubilius non segna la nascita di una nuova alleanza militare: l’UE non deve invadere il campo della NATO, né la sua leadership militare né la sua esclusiva competenza nel definire i piani di difesa.

Il compito dell’Unione deve essere invece quello di creare una struttura complementare alla NATO, in particolare stilando norme giuridiche, incentivando i paesi membri a rafforzare le proprie capacità militari, e consolidandone il coordinamento.

Un altro articolo dello stesso think tank afferma che l’UE dovrà trovare la volontà politica per “riallocare risorse” sottraendole ai settori tradizionali, come l'agricoltura e i fondi regionali, a vantaggio dell’industria della difesa, delle tecnologie emergenti, e dell'innovazione.

Gli autori del pezzo osservano che personaggi come Kaja Kallas, Andrius Kubilius e Piotr Serafin sono

irriducibili atlantisti che apprezzano l'impegno di Washington in Europa e sono convintamente concordi nel sostenere l'Ucraina. Essi provengono da stati membri storicamente orientati verso Washington, e probabilmente continueranno a promuovere questa filosofia nei loro nuovi incarichi a Bruxelles.

L’articolo auspica inoltre che

con atlantisti in ruoli rilevanti di politica estera ed economia, Washington possa vedere una UE desiderosa di promuovere un più ambizioso programma di sicurezza e difesa, che includa – e non escluda – gli Stati Uniti in tale sforzo, soprattutto nel finanziamento di progetti industriali di difesa.

In altre parole, l’Atlantic Council ritiene che la nuova Commissione possa favorire una militarizzazione dell’Unione (anche a scapito di altri settori economici), in stretta collaborazione con l’industria bellica statunitense.

Lo stesso articolo sostiene che la riconferma di “volti familiari” come Valdis Dombrovskis e Maroš Šefčovič nella nuova Commissione fa ben sperare in tema di coordinamento delle politiche commerciali ed industriali con Washington, in particolare per quanto riguarda le politiche di “de-risking”, ovvero di divorzio economico dalla Cina.

L’articolo prosegue affermando che la composizione e i programmi della nuova squadra lasciano presagire che von der Leyen sia seriamente intenzionata a realizzare la visione di una “Commissione geopolitica” le cui priorità saranno probabilmente gradite a Washington.

In conclusione, scrivono gli autori, “la crescente apprensione dell’Europa nei confronti della Cina, e l’attenzione rivolta a una maggiore competitività e innovazione, richiederanno probabilmente una maggiore collaborazione con gli Stati Uniti”, e la nuova squadra della von der Leyen dovrebbe spingere Washington a considerare l’UE come un partner sempre più “collaborativo”.

In altre parole, gli USA vedono nell’Unione guidata dalla von der Leyen un docile partner, che asseconderà le politiche statunitensi di guerra commerciale contro Pechino e di dura opposizione militare contro Mosca.

-di Roberto Iannuzzi-

[Fonte: https://robertoiannuzzi.substack.com/p/von-del-leyen-uber-alles]



Come mettere in guardia gli adolescenti dai pericoli dei social network? - Giornalismo Libero
giornalismolibero.com/come-met…


@RaccoonForFriendica nuova versione 0.1.0-beta03 rilasciata!

  • fix inserimento ritorno a capo nei post,
  • possibilità di inserire emoji custom nei post, nel nome utente e nella biografia,
  • miglioramento al caricamento delle emoji custom nelle intestazioni delle risposte e nelle liste di utenti,
  • aggiunta possibilità di escludere le risposte dalle timeline principali,
  • fix rendering liste HTML (doppia riga vuota),
  • fix modifica dei post che sono stati ricondivisi,
  • fix selettore tab in schermata "Explora",
  • miglioramenti al caricamento e iniziale dei contenuti con introduzione cache locale,
  • fix paginazione in modalità forum,
  • possibilità di cambiare rapidamente istanza in modalità anonima e possibilità di selezionare l'istanza da un elenco di quelle più attive.

Tengo monitorati i report di crash, fatemi sapere se qualcuno vuole fare altri test.

#friendica #friendicadev #fediverseapp #androiddev #androidapp #kotlin #kmp #compose #multiplatform #opensource #livefasteattrash

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iPhone 15 Gets Dual SIM Through FPC Patch


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It can often feel like modern devices are less hackable than their thicker and far less integrated predecessors, but perhaps it’s just that our techniques need to catch up. Here’s an outstanding hack that adds a dual SIM slot to a US-sold eSIM iPhone 15/15 Pro, while preserving its exclusive mmwave module. No doubt, making use of the boardview files and schematics, it shows us that smartphone modding isn’t dead — it could be that we need to acknowledge the new tools we now have at our disposal.

When different hardware features are region-locked, sometimes you want to get the best of both worlds. This mod lets you go the entire length seamlessly, no bodges. It uses a lovely looking flexible printed circuit (FPC) patch board to tap into a debug header with SIM slot signals, and provides a customized Li-ion pouch cell with a cutout for the SIM slot. There’s just the small matter of using a CNC mill to make a cutout in the case where the SIM slot will go, and you’ll need to cut a buried trace to disable the eSIM module. Hey, we mentioned our skills needed to catch up, right? From there, it appears that iOS recognizes the new two SIM slots seamlessly.

The video is impressive and absolutely worth a watch if modding is your passion, and if you have a suitable CNC and a soldering iron, you can likely install this mod for yourself. Of course, you lose some things, like waterproofing, the eSIM feature, and your warranty. However, nothing could detract from this being a fully functional modkit for a modern-day phone, an inspiration for us all. Now, perhaps one of us can take a look at building a mod helping us do parts transplants between phones, parts pairing be damned.

youtube.com/embed/FHqtbzT4OMc?…


hackaday.com/2024/09/30/iphone…



Quelli che si dichiarano attendibili, imparziali, veritieri e Politically correct. Com'è andato in basso Mentana...
lindipendente.online/2024/09/3…


Gli sceriffi del mondo sono dappertutto, l'importante è che ci sia guerra
lindipendente.online/2024/09/3…


@Per sfizio @⚠️ 🅿️erl🅰️ ⚠️

Ciao Perle!
mi sapreste dire se una di voi è questa perla qui?

https://x.com/per_sfizio

Potreste farmi un salutino "ciao ciao" dal profilo twitter, per capire se entrambe le perle sono autentiche? Oppure se lo è solo una? O nessuna?

Unknown parent

@Bronson.Uno 🦋 sai che sono un fautore dell'anonimato e quindi non ho nessuna pietà nei confronti di chi pensa di sfruttare l'anonimato per impersonare altri account anonimi, oltretutto in un momento di debolezza, visto che quell'account era stato ricreato da poco e quindi non aveva ancora la possibilità di crearsi una rete reputazionale di persistenza.

Fortunatamente @:fedora: filippodb :cc: :gnu: si è accorto di alcuni comportamenti anomali e da quel momento in poi ci siamo concentrati su questo caso con particolare attenzione. Se non fossimo intervenuti in tempo, nel giro di qualche giorno avremmo avuto l'account vero con una manciata di follower e quello falso con centinaia di follower. E a quel punto quello con centinaia di follower avrebbe oscurato l'account vero

@⚠️ 🅿️erl🅰️ ⚠️

Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
Informa Pirata
@Bronson.Uno 🦋 eh... è gratificante moderare un'istanza quando vedi che le cose funzionano, ma ci sono alcuni momenti in cui può essere una discreta rottura di ca**i... 🤣
@:fedora: filippodb :cc: :gnu: @⚠️ 🅿️erl🅰️ ⚠️


Supercon 2023 – Going into Deep Logic Waters With The Pico’s PIO And The Pi’s SMI


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The Raspberry Pi has been around for over a decade now in various forms, and we’ve become plenty familiar with the Pi Pico in the last three years as well. Still, these devices have a great deal of potential if you know where to look. If you wade beyond the official datasheets, you might even find more than you expected.

Kumar is presently a software engineer with Google, having previously worked for Analog Devices earlier in his career. But more than that, Kumar has been doing a deep dive into maxing out the capabilities of the Raspberry Pi and the Pi Pico, and shared some great findings in an excellent talk at the 2023 Hackaday Supercon.

Under The Hood


youtube.com/embed/0yNb_4VnbCI?…

Kumar begins by noting that a great many resources went into the creation of this talk. Worthy of note are Jeremy Bentham’s blog, which provided plenty of details on the Raspberry Pi and the workings of the Secondary Memory Interface (SMI). Beyond that, the Pi Pico documentation proved fruitful, as did several logic analyzer projects from out in the wild. Kumar collated this knowledge along with plenty of research, and put together a guide to some of the deeper functionality of the hardware with regards to the concept of a Pi Pico-based logic analyzer capable of running at 100 megasamples per second.
21331286Kumar’s concept is for a hat that has an RP2040 connected to the Raspberry Pi via the SMI interface. It in turn is controlled via its debug pins.
Kumar notes the RP2040 chip at its heart has the useful Programmable I/O (PIO) subsystem, which allows for doing various I/O and data tasks quickly and efficiently. However, the chip is still limited to just 256 KB of RAM and a 1.5 MB/sec max data speed over USB. However, by combining the Pico with a Raspberry Pi 4, Kumar reckons its possible to create a 16 bit, 100 megasample/sec logic analyzer by using the right techniques. For looking at 3.3 V logic, the minimum hardware required would just be a Raspberry Pi and a single RP2040 microcontroller.

However, a little extra functionality never goes astray. Kumar talks about building a prototype HAT add-on that adds a separate LDO regulator for the RP2040, 5 V tolerant logic buffers, and an I2C input expander to create a pretty useful little logic analyzer. Kumar’s original idea was to use the Pi Pico itself, but there was a problem. With only 26 usable GPIOs, it’s not possible to get 16-bits in and out of the device very easily. Hence, the idea to use the raw RP2040 for direct access to all the necessary pins. However, there was still a problem. The PIO subsystem can only control 30 pins.
21331289Kumar was hacking on the prototype up to the last minute.
To get around this, Kumar noted that the less-flexible SIO subsystem can control all 36 GPIO pins. Kumar found a way to use the dual cores of the Pi Pico to sample the GPIOs via the SIO hardware every clock cycle while remaining in sync. Basically, the SIO hardware samples the inputs, puts the results in RAM, and then the DMA subsystem trucks this over to the PIO. The PIO then handles clocking the data out to the attached Raspberry Pi as required. Combining this technique with overclocking the Pi Pico would help Kumar nail the 100 megasamples/sec target; at the stock clockrate, it wouldn’t be fast enough.

Things only get more complicated from there. Kumar explains issues around bus contention within the Pico, as well as how to clock data into the Pi via the SMI interface. It’s poorly documented, but Jeremy Bentham’s blog was a big help. The talk gets into the nitty gritty here, diving into the precise conditions needed to pipe lots of data out of the RP2040 and into the Pi itself. Meanwhile, the Pi itself gets control over the RP2040 via the SWD pins and GDB debugging with OpenOCD. Everything was then laced together with some code crafted with the aid of ChatGPT.
21331291There were some kinks left to work out, with some aberrations that aren’t quite right in the data marked in red in Kumar’s testing.
By the time Supercon rolled around, Kumar was still tangling with some details. The system was passing data from RP2040 to the Raspberry Pi at 41.666 MHz, though there were some aberrations. There was work left to be done on flow control and some other details to get the thing more functional. Kumar also speculated that the Pi 5 might open up new avenues to further improve the project.

It’s always interesting to see a project that pushes the limits of existing hardware. Kumar might not have finished his project just yet, but this talk gives us a great look at the challenges you face when you start trying to truck masses of data into and out of an RP2040, and in to a Raspberry Pi to boot!


hackaday.com/2024/09/30/superc…



Escalation Hezbollah-Israele. Cresce la tensione, ma i Caschi blu italiani restano

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Nonostante la criticità della situazione, il contingente italiano di Unifil non è in discussione. A sancirlo è stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo sull’evoluzione della crisi lungo il confine tra Israele e Libano, dove in



3D Printer Swaps Build Plates to Automate Print Jobs


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[Andre Me] has long-standing interest in automating 3D print jobs, and his latest project is automating build plate changes on the Bambu A1 Mini.

21326726Here’s how it works: each build plate gets a sort of “shoe” affixed to it, with which attachments on the printer itself physically interact when loading new plates and removing filled ones.

When a print job is finished, custom G-code causes an attachment on the printer to wedge itself under the build plate and peel it off until it is freed from the magnetic bed, after which the finished plate can be pushed towards the front. A stack of fresh build plates is behind the printer, and the printer slips a new one from the bottom when needed. Again, since the printer’s bed is magnetic, all one has to do is get the new plate to reliably line up and the magnetic attraction does the rest.

Some methods of automating print jobs rely on ejecting the finished parts and others swap the print beds. [Andre]’s is the latter type and we do really like how few moving parts are involved, although the resulting system has the drawback of requiring considerably more table space than just the printer itself. Still, it’s not at all a bad trade-off.

Watch it in action in the two videos embedded below. The first shows a time-lapse of loading and ejecting over 100 build plates in a row, and the second shows the whole system in action printing bowls in different colors.

youtube.com/embed/JmvMXlC8NsI?…

youtube.com/embed/WWLAxwAwhJo?…


hackaday.com/2024/09/30/3d-pri…



Academics to chair drafting the Code of Practice for general-purpose AI


A range of academics, from Turing award-winner Yoshua Bengio to PhD candidates have been named chairs and vice-chairs of working groups that will draft a Code of Practice on general-purpose artificial intelligence (GPAI), according to a Monday (30 September) Commission press release.


euractiv.com/section/tech/news…



Il Libano, Gaza e tutti i fronti aperti di Israele


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Israele è in grado di gestire la guerra con il suo vicino del nord e, insieme, di continuare gli attacchi a Gaza, i bombardamenti in Yemen, in Siria e l'occupazione della Cisgiordania.
L'articolo Il Libano, pagineesteri.it/2024/09/30/med…



Il pianeta nano Cerere potrebbe esser stato un mondo oceanico, in passato l AstroSpace

"Questa scoperta non solo trasforma la nostra comprensione di Cerere, ma apre anche nuove prospettive sullo studio dei mondi ghiacciati nel nostro Sistema Solare, offrendo potenzialmente un obiettivo più accessibile per future missioni spaziali dedicate all’esplorazione di antichi oceani extraterrestri."

astrospace.it/2024/09/30/il-pi…



Dal decreto sicurezza al bavaglio per i giornalisti: così il Governo Meloni ci porta verso il modello Orbán


@Politica interna, europea e internazionale
“Signori! è tempo di dire che la Polizia va, non soltanto rispettata, ma onorata. Signori! è tempo di dire che l’uomo, prima di sentire il bisogno della cultura, ha sentito il bisogno dell’ordine. In un certo senso si può dire che il poliziotto ha




Julian Assange e famiglia sono atterrati in Francia per partecipare domani all' udienza a Strasburgo 👇

https://x.com/wikileaks/status/1840701510910349637

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A Paolé, non è che forse è l'UE che ha rotto il cazzo a tutti?


L’Est rispose con un’alleanza militare tra l’Unione Sovietica e i suoi paesi satellite bigarella.wordpress.com/2024/0…


Il 5 marzo 1953 morì Iosif Stalin <19. La politica del dittatore aveva condizionato l’Unione Sovietica fin da prima della Seconda guerra mondiale. Con il conflitto – e la successiva vittoria – il culto dell’eroe comunista che combatteva e sconfiggeva con le sue stesse forze i nazisti invasori venne subito collegata alla figura di Stalin. Le celebrazioni del suo funerale ebbero un certo successo e sembravano nascondere la durezza repressiva che continuava anche dopo la morte del dittatore. Il sistema post-staliniano vide un’ulteriore ricostruzione degli apparati produttivi, in particolare quelli militari. Dopo il primo test atomico del 1949, i sovietici riuscirono a mettere a punto un’altra arma di grande potenza: la bomba a idrogeno (detta “bomba H” <20). L’evento venne celebrato come grande successo del socialismo, portando l’arsenale militare dell’URSS ad un potenziale distruttivo che arriva alla relativa parità con quello americano. Si aggiungeva poi il rafforzamento dell’ideologia comunista in Asia, dopo la fine della Guerra di Corea e l’affermazione della Cina di Mao Tse-tung.
Il 1955 fu l’anno in cui la Repubblica Federale Tedesca aderì al Patto Atlantico, e quindi alla Nato. Ma era anche l’anno in cui l’Est rispose con un’alleanza militare tra l’Unione Sovietica e i suoi paesi satellite (Bulgaria, Romania, Cecoslovacchia, Ungheria, Polonia, Albania e Germania Orientale), costituendo così il “Patto di Varsavia” <21.
Il nuovo Segretario del PCUS, Nikita Chruščëv, al XX° Congresso del partito il 14 febbraio 1956, presentò un rapporto segreto in cui si denunciavano i crimini commessi da Stalin. Tale documento lasciava sperare che l’URSS si sarebbe aperta ad un processo di liberalizzazione e di distensione sul piano internazionale <22.
Nel frattempo, in Occidente venne fatto un altro passo a favore dell’integrazione europea. La conferenza di Messina, nel giugno del 1955 <23, avrebbe condotto alle firme dei Trattati di Roma e alla creazione del “Mercato Comune Europeo” (con l’approvazione degli americani) e della “Comunità Europea dell’Energia Atomica”, l’EURATOM.
Le prime tendenze riformatrici nei paesi dell’Est trovarono spazio in Polonia e soprattutto in Ungheria, dove, sotto il governo riformista di Imre Nagy, queste tendenze diventarono centrifughe. Nell’ottobre 1956 ci fu un primo intervento militare sovietico, tuttavia i movimenti di protesta ungheresi che ne seguirono richiederanno un’ulteriore azione dell’Armata Rossa, il successivo 4 novembre. La resistenza dei centri operai locali si fece accanita, ma non riuscirono comunque a fermare l’invasione, che provocherà 60.000 morti e la deposizione (e l’arresto) del Presidente Nagy <24 .
La Nazioni Unite questa volta si astenevano dall’intervenire nella questione ungherese, in quanto il rappresentante sovietico nel Consiglio di Sicurezza aveva opposto il suo veto. Contemporaneamente la situazione stava precipitando anche in Medio Oriente, dove dal luglio precedente il presidente egiziano Gamal Abdel Nasser, salito al potere con un colpo di Stato nel 1952 <25, aveva provveduto alla nazionalizzazione dell’antica Compagnia del Canale di Suez, colpendo
gli interessi degli azionisti e dei paesi occidentali. La mossa era stata un atto di ritorsione contro la promessa americana non mantenuta dei finanziamenti all’imponente progetto della diga di Assuan <26.
L’obiettivo di Nasser era modernizzare l’Egitto e rilanciarne il ruolo egemonico nell’area mediorientale. Il governo inglese, dopo mesi di inutili trattative, decise di intervenire militarmente per far cadere il dittatore egiziano. Trovò presto il sostegno del governo francese. Il 29 ottobre 1956 iniziò l’“Offensiva di Tsahal” <27. Ma presto si aprì una crisi interna all’Alleanza Atlantica, dato che l’amministrazione USA di Dwight “Ike” Eisenhower (divenuto presidente nel 1953 <28) disapprovava fortemente l’azione armata anglo-francese, portando al fallimento dell’operazione e il successivo ritiro delle truppe europee. La situazione in Medio Oriente tornò a quella pre-conflitto. La duplice crisi del 1956 aveva strutturato ulteriormente il “bipolarismo” internazionale, dato che nessuno dei maggiori attori poteva ormai inserirsi in modo attivo nella sfera d’influenza avversaria.
Le proteste americane per l’Ungheria e quelle sovietiche per Suez rientrarono infatti in tempi piuttosto rapidi <29.

[NOTE]19 Formigoni Guido, Storia d’Italia nella guerra fredda (1943-1978), Bologna, il Mulino, 2016, p. 200.
20 Banti Alberto Mario, L’età contemporanea: dalla grande guerra a oggi, Bari, Laterza, 2009, p. 275.
21 Banti Alberto Mario, L’età contemporanea: dalla grande guerra a oggi, Bari, Laterza, 2009, p. 266.
22 Giannuli Aldo, La strategia della tensione: servizi segreti, partiti, golpe falliti, terrore fascista, politica internazionale: un bilancio definitivo, Milano, Ponte alle Grazie, 2018, p. 37.
23 Varsori Antonio et al., La politica estera italiana nel secondo dopoguerra (1943-1957), Milano, LED, 1993, p. 357.
24 Giannuli Aldo, La strategia della tensione: servizi segreti, partiti, golpe falliti, terrore fascista, politica internazionale: un bilancio definitivo, Milano, Ponte alle Grazie, 2018, p. 37.
25 Banti Alberto Mario, L’età contemporanea: dalla grande guerra a oggi, Bari, Laterza, 2009, p. 286.
26 Formigoni Guido, Storia d’Italia nella guerra fredda (1943-1978), Bologna, il Mulino, 2016, p. 236.
27 Idem, p. 237. 28 Banti Alberto Mario, L’età contemporanea: dalla grande guerra a oggi, Bari, Laterza, 2009, p. 307.
29 Formigoni Guido, Storia d’Italia nella guerra fredda (1943-1978), Bologna, il Mulino, 2016, p. 242.
Daniele Pistolato, “Operazione Gladio”. L’esercito segreto della Nato e l’Estremismo Nero, Tesi di laurea, Università degli Studi di Padova, Anno Accademico 2023-2024

bigarella.wordpress.com/2024/0…

#1953 #1955 #1956 #DanielePistolato #Egitto #Suez #Ungheria #URSS #USA




I risultati elettorali austriaci non sono sorprendenti. Non è la prima volta che votano i fasci, anche in tempi recenti.
A differenza della Germania, in Austria i nazisti non sono stati realmente stigmatizzati.
Qualche tempo fa quest'articolo me l'ha messo bene in luce.

theguardian.com/world/article/…



#NotiziePerLaScuola
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

🔸 La riforma del voto in condotta e della valutazione alla primaria è legge.



In arrivo in Israele i mezzi militari ordinati agli Stati Uniti


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Una sessantina di Heavy Duty Tank Trailers per il trasporto di carri armati e blindati sono giè stati consegnati da DRS Leonardo Land Systems all’Esercito USA a seguito di un contratto firmato nel maggio 2020 del valore di 12,2 milioni di dollari. Anche in questo caso i sistemi



Com’è possibile che la fast fashion finisca nei fondi sostenibili


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
I fondi articolo 8 e articolo 9 investono miliardi nei grandi marchi della fast fashion, nonostante il gigantesco impatto ambientale e sociale del settore
L'articolo Com’è possibile che la fast fashion finisca nei fondi valori.it/fast-fashion-fondi-s…



Phishing verso Enti pubblici in Germania. La truffa partiva dall'Italia


Recentemente autorità tedesche e italiane hanno condotto un'operazione in cui sono stati sequestrati tecnologia e beni, e sono stati eseguiti mandati di perquisizione contro cinque sospettati.
Per oltre un anno, gli indagati hanno gestito un piano fraudolento in Germania che ha fatto loro guadagnare milioni. Diverse istituzioni pubbliche, aziende, città e comuni sono state colpite dalla truffa.
Utilizzando tecniche di #phishing, i sospettati hanno ottenuto l'accesso a fatture reali indirizzate a istituzioni pubbliche e aziende. I truffatori le hanno manipolate con le proprie informazioni finanziarie. Le fatture manipolate sono state quindi inviate alle vittime, che le hanno pagate ai truffatori invece che ai loro partner commerciali.

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Le indagini hanno identificato cinque sospettati con cittadinanza italiana e tedesca. Poiché le autorità avevano bisogno di perquisire proprietà in Germania e Italia, è stato aperto un caso transfrontaliero presso #Eurojust. Il coordinamento tramite Eurojust ha definito la strategia dell'indagine tra le autorità tedesche e italiane. Le autorità hanno deciso di eseguire perquisizioni simultanee nei due paesi per raccogliere prove della frode e sequestrare i beni ottenuti tramite lo schema fraudolento.

#Europol ha fornito uno sviluppo continuo dell'intelligence per mappare i diversi obiettivi e la loro attività criminale. Sono stati eseguiti quindi i mandati di perquisizione contro cinque sospettati in Germania e Italia, e sono state perquisite dieci proprietà.
I beni sono stati sequestrati assieme a telefoni cellulari, computer e dispositivi di archiviazione dati. Verrà ora esaminata la tecnologia sequestrata mentre le indagini proseguono.

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Sono state coinvolte nelle attività: in Germania: Procura della Repubblica di Lipsia - Ufficio centrale per la criminalità informatica, Dipartimento investigativo criminale di Lipsia - Commissariato 33 (criminalità informatica); in Italia: Procura della Repubblica di Napoli; Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della #guardiadifinanza di Finanza di Napoli, Verona, Treviso e Bolzano.

@Notizie dall'Italia e dal mondo



Eni sponsorizza la cultura per raccontare un mondo che non esiste


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Eni: la multinazionale del fossile investe nella cultura per nascondere le proprie responsabilità nei disastri ambientali
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Equa, l’app che ti guida a un consumo responsabile


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Equa ti guida tra gli scaffali del supermercato, per acquisti etici e sostenibili
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valori.it/equa/



Una lettera aperta invita gli accademici a opporsi al regolamento proposto dall'UE sugli abusi sessuali sui minori #chatcontrol

@Privacy Pride

Scienziati e ricercatori di tutta Europa hanno pubblicato una lettera aperta, esprimendo profonda preoccupazione per l'ultima proposta dell'UE per la regolamentazione degli abusi sessuali sui minori, che impone la scansione lato client sulle piattaforme di messaggistica crittografata per rilevare materiale pedopornografico (CSAM).

La lettera evidenzia significativi difetti tecnici e potenziali violazioni della privacy nella proposta, sostenendo che minaccia la crittografia end-to-end e potrebbe portare a una sorveglianza di massa senza affrontare efficacemente l'abuso sui minori. Nonostante alcune concessioni nella bozza di agosto 2024, la lettera sostiene che il regolamento rimane sproporzionato, inefficace e pone gravi rischi per la privacy e la sicurezza individuali.

Gli accademici sono invitati a unirsi a questa iniziativa e a firmare la lettera per proteggere la privacy digitale e sostenere canali di comunicazione sicuri.


Per leggere la lettera completa e dare il tuo supporto, visita il link alla lettera aperta.

Ecco i primi accademici italiani ad averla firmata:
Prof. Stefano Calzavara Università Ca' Foscari Venezia
Dr. Igino Corona Pluribus One
Dr. Daniele Cono D'Elia Sapienza University of Rome
Prof. Giorgio Giacinto University of Cagliari
Dr. Marco Giraudo University of Turin
Dr. Angelo Jr Golia LUISS University
Prof. Emmanuela Orsini Bocconi University
Prof. Stefano Zanero @Stefano Zanero Politecnico di Milano

Link al post originale

#chatcontrol




Burnout, perdita di lavoro e una nuova vita


Cominciare a vivere a 41 anni è una sensazione strana. A quanto pare avevo seguito la strada sbagliata, dal momento che ero costretta a prendermi un lavoro qualsiasi per arrivare a fine mese.
Notizia flash: noi autistici questo lusso spesso non ce l'abbiamo.
Adesso però viene il bello: dal momento che mi devo reinventare e devo seguire le mie inclinazioni, sono "condannata" a trovare la mia strada in un lavoro che mi piace.
Trovarlo sarà una sfida, ma una parte di me è contenta di dover provare.


E qui facciamo i cortei contro la giusta eliminazione di questo pericoloso terrorista e massacratore di civili in Siria (dove giustamente festeggiano) 🤬
Forza Israele, uno dopo l'altro 💪


se qualcuno te ne fa di cotte e di crude, ti vengono legate le mani, quando ti liberi fai una strage, l'unica responsabilità è di chi fa la strage? davvero un pacifista italiano riesce a chiamare pace la reclusione del violento?

Adrianaaaa reshared this.



è brutto quando "coni" per ignoranza una nuova parola per affinità e senso, e scopri tuo malgrado che la parola già esiste, che è un termine tecnico preciso, magari pure legale, e allora tutti ti danno contro per il tuo utilizzo improprio.


che la gente è scema si capisce dal fatto che in campo alimentare si parla di scarti e che automaticamente la gente pensa che equivalga a mangiare schifezze. invece chi ha ricordi antichi di una cultura contadina (oppure la capacità di pensare) potrebbe ancora capire che uno scarto è una parte poco pregiata ma non per questo nutrizionalmente inferiore. alla fine se una cosa costa di meno ma mi nutre lo stesso me ne dovrebbe fregare qualcosa?

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in reply to simona

neppure io mangio quello che non mi piace. prendi ad esempio il surimi. è fatto con gli scarti del pesce. ma nutrizionalmente rimane un buon prodotto e molti lo trovano buono. a me piace molto. quindi perché definito "scarto", pure correttamente, ha senso fare le guerre e definirlo cibo spazzatura? secondo me no. è il mondo è pieno di prodotti fatti con gli scarti che sono buoni e nutrizionalmente corretti ma è lo stesso "cibo spazzatura". che secondo alcuni non dovrebbe essere neppure venduto.


in un'epoca in cui tutto sembra essere portato alla sua massima realizzazione, il pensiero si è perso. siamo tornati al puro istinto. e quindi chi sostiene che l'uomo è una specie animale un po' speciale e diversa da tutto il resto esattamente a quale caratteristica si riferisce? perché l'uso di strumenti tecnologicamente evoluti non basta a giustificare presenza di pensiero coerente. qualunque animale può essere addestrato a usare una tecnologia, che la capisca o pensi sia magia, o non si ponga neppure il problema della sua struttura costruttiva. non siamo molto diversi da quei primitivi ominidi che vedevano un'eclissi e pensavano fossero gli dei, per pura e sola paura. nello studio dell'etologia animale, anzi, man mano che si svelano sempre più veli, saltano fuori sempre nuove funzioni cognitive, che riducono ulteriormente il margine di differenza, qualitativo e non quantitativo, tra uomo e resto degli animali. in sostanza la nostra idea di uomo dotato di anima e resto del creato no pare sempre più una forzatura dettata esclusivamente da ignoranza. ci si può anche porre la domanda filosofica, se sia in realtà in corso, un processo, ossia una sorta di "travaso funzionale", tra uomo e animali che impoverisce il primo, e arricchisce i secondi. un po' come se la consapevolezza fosse una risorsa limitata.

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"un po' come se la consapevolezza fosse una risorsa limitata"


CASCHI BLU DELLA CULTURA. CONCLUSO IL CORSO PER CIVILI DEL MINISTERO E CARABINIERI TPC


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Nel nostro blog parliamo ancora di "Caschi blu della cultura" e "CoESPU" (Centro di Eccellenza per le Stability Police Units)dell'#Armadeicarabinieri .
L'occasione viene dalla Cerimonia e consegna dei diplomi del 4° corso “Caschi Blu della Cultura” a Vicenza , proprio presso il Center of Excellence for Stability Police Units

Il corso è stato promosso dal Ministero della Cultura e dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

L’attività didattica si è articolata su due fasi di una settimana ciascuna (on-line e in presenza) ed ha visto la partecipazione di 23 esperti civili del Ministero della Cultura (Mic), 24 Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) nonché, per la prima volta, di due specialisti Piloti di elicotteri e droni del Raggruppamento Aeromobili Carabinieri e un sommozzatore del Centro Subacquei di Genova.

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Il Corso s’inserisce nella strategia di rafforzamento della componente Caschi Blu della Cultura: un’Unità Operativa multidisciplinare composta da Carabinieri e funzionari civili del Ministero della Cultura (archeologi, architetti, archivisti, ingegneri, restauratori e storici dell’arte), concepita per intervenire in Italia e all’estero in aree colpite da emergenze, calamità o crisi prodotte dall’uomo, comunque in contesti stabilizzati.

Nella vasta area addestrativa del CoEPSU nel Comune di Longare (VI), è stata realizzato lo scenario di una situazione di crisi dovuta a un evento sismico con atti di sciacallaggio sui beni culturali. Ha avuto luogo una realistica esercitazione pratica.

Oltre a testare le capacità acquisite per le attività di rilievo del danno e messa in sicurezza del patrimonio culturale immobile e mobile, l'attività addestrativa si è potuta avvalere del supporto di un drone ad ala fissa RADON X dei Carabinieri elicotteristi, che ha fornito supporto nella ricognizione dell’area interessata all’evento.

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Le squadre dei Caschi Blu hanno gestito beni culturali di diversa natura, quali reperti archeologici, opere pittoriche, sculture, materiale archivistico e librariointeressato anche da allegamenti e fango. Militari dell’Arma specializzati in attività di sopralluogo e repertamento hanno raccolto tracce di reati di furto commessi all’interno di una struttura danneggiata. Terminate le operazioni di schedatura e imballaggio, le opere d’arte sono state scortate presso appositi depositi temporanei allestiti con specifici criteri organizzativi e di sicurezza preliminarmente progettati dai corsisti.

La cerimonia di chiusura è stata Introdotta dal Generale di Brigata Giuseppe De Magistris, Comandante del CoESPU, ha visto la partecipazione del Dott. Luigi La Rocca, Capo del Dipartimento Tutela del Patrimonio culturale del Ministero, e del Generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante dei Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. In rappresentanza del Capo Dipartimento per l’Amministrazione Generale del Ministero della Cultura è intervenuto inoltre il Dott. Marco Puzoni.

Le Autorità, dopo un saluto ai partecipanti del corso, hanno proceduto alla consegna degli attestati di frequenza. Al termine della cerimonia è stato presentato un nuovo veicolo acquistato dal Ministero della Cultura in fase di allestimento. Si tratta di un veicolo dotato di attrezzature speciali per operare nello specifico settore della messa in sicurezza dei beni culturali in situazioni di emergenza. Sarà assegnato entro la fine dell’anno alla Task Force “Caschi Blu della Cultura”.

#Caschibludellacultura #CoESPU #carabinierielicotteristi #carabinierisubacquei #ministerodellacultura

@Notizie dall'Italia e dal mondo



Strategia anti-Usa di Pechino, che ruolo ha il sottomarino affondato

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]La rivalità tra Cina e Stati Uniti non si manifesta solo a colpi di veti incrociati alle Nazioni Unite e dazi sulle importazioni, ma anche sotto forma di una decisa corsa agli armamenti, specialmente nel dominio marittimo. I poderosi sforzi di Pechino per potenziare, sia sul piano



Oggi, 29 settembre, nel 1935


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Nasce a Ferriday, Luisiana, USA, Jerry Lee Lewis, un cantante e pianista americano.
Il suo virtuosismo e una personalità esplosiva lo hanno reso un leggendario pioniere della musica rock&roll.

poketube.fun/watch?v=lgCNOsSYP…

@Storia
@Storiaweb
#otd



Una valutazione ecologica dei messaggi vocali


Mi sono mandato un vocale di 30 secondi su WA, poi l'ho sbobinato.
Il file audio scaricato sul pc (*.ogg) pesa 60,1 KB
Il file *.txt pesa 293 byte
L'audio pesa 205 volte il file di testo.
Magari in transito WA usa un formato più compresso, ma tant'è.



ambièntáli 20240916(2): school


slowforward.net/2024/09/24/amb…


la parola ambientáli può legittimamente vedersi anticipato l’accento: ambièntali, autoesortazione del registrante affinché centri/colga cronotopicamente i cittadini, o i concittadini. (dove non altrimenti specificato, s’intenda dunque: Roma).

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16 set 2024 (2)

slowforward.net/2024/09/24/amb…

#ambientali #audio #podcast