The Bus Pirate 5 Sure Can Glitch
Own a Bus Pirate 5? Now, it can do power glitching, thanks to [Matt Brugman’s] demo and contributions to the stock code. This is also a great demo of Bus Pirate’s capabilities and programmability! All you need is the Bus Pirate and a generic Arduino – load a glitch-vulnerable code example into the Arduino, get yourself a generic FET-based glitching setup, and you too can play.
The Arduino board outputs data over UART, and that’s used as a trigger for the Bus Pirate’s new glitch feature – now mainline, thanks to [Matt]’s pull request. It’s pretty feature-complete, too — all parameters are configurable, it can vary the glitching interval, as one would want, and the code checks for success conditions so that it can retry glitching automatically.
In this demo, it only took six consecutive attempts to successfully glitch the ATMega328P – wouldn’t you know it, the code that got glitched was pulled almost wholesale from an IoT device. Glitching remains an underappreciated vector for reverse-engineering, and there’s really no shortage of hacks it allows you to do – get yourself a FET, a Bus Pirate, or maybe just an ESP8266, and join the glitching-aware hackers club!
Want to know more about the Bus Pirate 5? Check out our hands-on review of the hacker multi-tool from last year.
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Iniziando a pensare alle alternative ai social che appoggiano le politiche di Trump
Iniziando a pensare alle alternative ai social che appoggiano le politiche di Trump
Per chi si chiedesse come fare ad allontanarsi dai social network dei broligarchi di Trump, un po' di alternative: 1. Fiendica, la cosa ...Sebastiano Cuffari (Blogger)
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Why Are Cassette and CD Players So Big Now?
The early 2000s were the halcyon days of physical media. While not as svelte as MP3 players became, why are those early 2000s machines smaller than all the new models popping up amidst the retro audio craze?
We’ve bemoaned the end of the electromechanical era before, and the Verge recently interviewed the people at We Are Rewind and Filo to get the skinny on just why these newer cassette and CD players aren’t as small as their predecessors. It turns out that all currently produced cassette players use the same mechanism with some small tweaks in materials (like metal flywheels in these higher quality models) because the engineering required to design a smaller and better sounding alternative isn’t warranted by the niche nature of the cassette resurgence.
A similar fate has befallen the laser head of CD mechanisms, which is why we don’t have those smooth, rounded players anymore. Economies of scale in the early 2000s mean that even a cheap player from that era can outperform a lot of the newer ones, although you won’t have newer features like Bluetooth to scandalize your audiophile friends. A new Minidisc player is certainly out of the question, although production of discs only ended this February.
If you’re looking to get back into cassettes, this masterclass is a good place to start. If you don’t fancy any of the players the Verge looked at, how about rolling your own incarnation with the guts from a vintage machine or just going for the aesthetic if cassettes aren’t your jam?
youtube.com/embed/2DWtkSVNvTg?…
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AVETE MAI SENTITO PARLARE DEL KUSH? UNA DROGA SINTETICA PIU' POTENTE DEL FENTANYL
Il "kush" è una droga sintetica devastante emersa nel 2022, che ha causato migliaia di morti in Africa occidentale, con epicentro in Sierra Leone. Questa droga contiene nitazeni, oppioidi sintetici estremamente potenti, e cannabinoidi sintetici. I nitazeni possono essere fino a 25 volte più potenti del fentanyl.
La droga è stata identificata per la prima volta in Sierra Leone, ma si è rapidamente diffusa in Liberia, Guinea, Gambia, Guinea-Bissau e Senegal. La sua produzione e traffico coinvolgono rotte marittime e servizi di corriere postale, con ingredienti provenienti da Cina, Paesi Bassi e Regno Unito.
Il mercato del kush, inizialmente controllato da pochi gruppi criminali organizzati, si è frammentato, rendendo più difficile il contrasto. La sintesi locale della droga è aumentata, aumentando i rischi per la salute.
La crisi del kush in Africa occidentale ha avuto impatti sociali devastanti. Ecco alcuni dei principali effetti:
- Aumento della criminalità: La diffusione del kush ha portato a un aumento della criminalità organizzata e delle attività delle bande di strada. Questi gruppi controllano la produzione e la distribuzione della droga, alimentando la violenza e l'instabilità nelle comunità locali.
- Problemi di salute pubblica: Il kush ha causato un aumento significativo dei casi di overdose e delle morti correlate alla droga. Gli ospedali e le strutture sanitarie sono sovraccarichi e spesso incapaci di gestire l'afflusso di pazienti.
- Impatto sui giovani: Gran parte dei consumatori di kush sono giovani tra i 18 e i 25 anni. La dipendenza da questa droga ha effetti devastanti sulla loro salute fisica e mentale, compromettendo il loro futuro e le loro opportunità di istruzione e lavoro.
- Disgregazione sociale: La crisi del kush ha portato alla disgregazione delle famiglie e delle comunità. Le persone dipendenti dalla droga spesso perdono il lavoro e le relazioni, creando un ciclo di povertà e emarginazione.
- Sovraccarico dei servizi sociali: Le strutture di assistenza sociale e i programmi di recupero sono insufficienti per far fronte alla crescente domanda di aiuto. Questo rende difficile fornire supporto adeguato alle persone colpite dalla dipendenza da kush
La crisi del kush in Africa occidentale ha suscitato una serie di reazioni internazionali. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito la diffusione del kush un'epidemia e ha espresso la volontà di supportare i governi dei paesi maggiormente colpiti, come Liberia, Guinea e Sierra Leone. Il presidente della Sierra Leone, Julius Bio, ha dichiarato che il paese si trova di fronte a una minaccia esistenziale a causa dell'impatto devastante dell'abuso di droghe1.
Per combattere questa crisi, è necessaria un'azione urgente e coordinata su tre fronti:
- Migliorare il monitoraggio, l'allarme rapido, i test e la condivisione delle informazioni in Africa occidentale.
- Interrompere le catene di approvvigionamento dai paesi di origine e nei punti di ingresso della Sierra Leone.
- Mitigare i danni del consumo di kush, ampliando l'accesso al trattamento e ai farmaci per l'inversione dell'overdose da oppioidi.
La situazione è critica e richiede un impegno internazionale coordinato per affrontare efficacemente questa emergenza.
Inoltre, la crisi del kush ha attirato l'attenzione delle organizzazioni internazionali che si occupano di criminalità organizzata e traffico di droga. L'UNODC (Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine) ha evidenziato l'aumento dei sequestri di cocaina nel Sahel, suggerendo la presenza di un traffico di droga su larga scala attraverso la regione.
La comunità internazionale sta cercando di affrontare la crisi attraverso un'azione coordinata che include il miglioramento del monitoraggio, l'interruzione delle catene di approvvigionamento e la mitigazione dei danni causati dal consumo di kush.
L'UNODC (Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine) svolge un ruolo cruciale nella crisi del kush in Africa occidentale. L'organizzazione si concentra su diverse aree chiave per affrontare il problema:
- Monitoraggio e Analisi: L'UNODC raccoglie e analizza dati sul traffico di droga e sull'uso di sostanze, fornendo informazioni essenziali per comprendere l'entità della crisi e identificare le tendenze emergenti.
- Supporto ai Governi: L'UNODC collabora con i governi dei paesi colpiti, come la Sierra Leone, la Liberia e la Guinea, per sviluppare strategie efficaci di contrasto al traffico di droga e di riduzione del danno.
- Formazione e Capacità: L'organizzazione offre formazione e supporto tecnico alle forze dell'ordine e agli operatori sanitari locali, migliorando le loro capacità di affrontare la crisi del kush.
- Cooperazione Internazionale: L'UNODC promuove la cooperazione tra i paesi di origine, transito e destinazione del kush, facilitando lo scambio di informazioni e il coordinamento delle operazioni di contrasto al traffico di droga.
- Sensibilizzazione e Prevenzione: L'UNODC lavora per aumentare la consapevolezza sui pericoli del kush e promuovere programmi di prevenzione e trattamento per le persone colpite dalla dipendenza.
Questi sforzi sono fondamentali per affrontare la crisi del kush e ridurre il suo impatto devastante sulla salute pubblica e sulla sicurezza in Africa occidentale.
Per saperne di più
globalinitiative.net/wp-conten…
#kush #UNODC #SierraLeone
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Spero che possa incominciare ad essere più conosciuto che arrivi qualche finanziamento serio, dato le ultime notizie di tutti i giorni. Non sarà una battaglia facile per il vecchio continente ma uniti si può.
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@Andrea non sapevo che Sailfish dipendesse in qualche modo da Nokia.
Sì, speriamo davvero. Di progetti ce ne sono e ce ne sono stati molti, a mio avviso per ora tutti molto promettenti ma non utilizzabili nel concreto. Non sarebbe male se, davvero, si cominciasse ad investire anche istituzionalmente in progetti di questo tipo.
Questo manca all'Europa, la volontà di farcela da sola e la consapevolezza di quanto sia indispensabile!
Addio ai Cavi in Fibra! Alphabet vuole rivoluzionare internet con emettitori di fasci luminosi
Alphabet ha annunciato lo sviluppo di una nuova tecnologia, chiamata Taara, che garantirà l’accesso a Internet a basso costo e ad alta velocità anche negli angoli più remoti del pianeta. Il responsabile del progetto Mahesh Krishnaswamy ha presentato il chip Taara, un chip fotonico al silicio che trasmette dati via etere utilizzando la luce.
È notevolmente più compatto rispetto alle soluzioni precedenti: le sue dimensioni sono paragonabili a quelle di un’unghia, mentre la prima versione della tecnologia Taara Lightbridge era paragonabile a un semaforo. Mentre Lightbridge utilizzava specchi e sensori per controllare fisicamente il segnale luminoso, il nuovo chip lo fa tramite software.
Il progetto Taara fa parte di X, la divisione di ricerca di Alphabet focalizzata sugli sviluppi avanzati. La tecnologia di comunicazione ottica wireless è stata originariamente creata per il Progetto Loon, un’iniziativa volta a distribuire Internet tramite palloni aerostatici, ma dopo la sua chiusura nel 2021, l’attenzione si è spostata su Taara. In precedenza, Alphabet aveva testato la trasmissione di dati basata sulla luce in India, per poi utilizzarla per distribuire Internet lungo il fiume Congo e a Nairobi.
Taara trasmette i dati utilizzando un fascio di luce stretto e invisibile, raggiungendo velocità fino a 20 Gbps su distanze fino a 20 km. La tecnologia funziona in modo simile alla fibra ottica, ma senza cavi: i dispositivi trasmettono segnali luminosi direttamente.
Per funzionare, Lightbridge necessitava di un controllo direzionale preciso, pertanto è stato utilizzato un sistema di controllo meccanico. Il nuovo chip risolve questo problema in modo diverso: centinaia di emettitori in miniatura sono controllati da un software, che regola automaticamente la direzione dei fasci.
Secondo Krishnaswamy, l’installazione dei trasmettitori di luce di Taara richiederà solo pochi giorni, mentre la posa della fibra ottica potrebbe richiedere mesi o anni.
Nei test di laboratorio è stato possibile raggiungere una velocità di 10 Gbit/s a una distanza di 1 km. Il team Taara sta ora lavorando per aumentare la portata e le prestazioni del chip, creando una versione con migliaia di emettitori. Si prevede che la nuova tecnologia verrà lanciata nel 2026.
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SteamVR Controller Controlling Addressable LEDs
[Chris] had an idea. When playing VR games like BeatSaber, he realized that spectators without headsets weren’t very included in the action. He wanted to create some environmental lighting that would make everyone feel more a part of the action. He’s taken the first steps towards that goal, interfacing SteamVR controllers with addressable LEDs.
Armed with Python, OpenVR, and some help from ChatGPT, [Chris] got to work. He was soon able to create a mapping utility that let him create a virtual representation of where his WLED-controlled LED strips were installed in the real world. Once everything was mapped out, he was able to set things up so that pointing the controller to a given location would light the corresponding LED strips. Wave at the windows, the strips on that wall light up. Wave towards the other wall, the same thing happens.
Right now, the project is just a proof of concept. [Chris] has enabled basic interactivity with the controllers and lights, he just hasn’t fully built it out or gamified it yet. The big question is obvious, though—can you use this setup while actually playing a game?
“I just found the OpenVR function/object that allows it to act as an overlay, meaning it can function while other games are working,” [Chris] told me. “My longer term goals would be trying to interface more with a game directly such as BeatSaber, and the light in the room would correspond with the game environment.”
We can’t wait to see where this goes next. We fully expect flashy LED room setups to become the norm at VR cafes hosting BeatSaber competitions in future. We’ve featured plenty of other coverage of VR lately, too.
youtube.com/embed/jRTiu2mgVi0?…
Vi presento la mia scuola 😊
Un altro passo prima di chiudere definitivamente il mio account G💩gle: migrare tutti i (pochi) video del mio canale su #Peertube Uno Italia!
Tra questi, ecco la breve presentazione che ho realizzato qualche anno fa per l'Indirizzo Musicale dell'I.C. "Leonardo da Vinci", di #Ciampino dove insegno ormai da una decina d'anni.
Abbiamo ben 8 strumenti (caso unico nel Lazio e molto raro anche in tutta Italia!) e da noi la musica e le emozioni non mancano mai!
(indiscrezione... sto portando avanti la proposta di aprire il canale ufficiale della scuola su peertube.uno... 😉🤞)
P.S.: tutti i brani che sentite sono stati registrati dal vivo durante i concerti dei nostri ragazzi (tranne l'ultimo, montato in pandemia con le loro riprese inviate da casa).
Buona visione! 😊
L’Indirizzo Musicale dell’I.C. “Leonardo Da Vinci” di Ciampino
Otto strumenti, concerti, concorsi, gemellaggi... Tanti stili musicali, sfide, traguardi! Tutto questo ti aspetta alla "Leonardo Da Vinci" di Ciampino. Energia, passione, emozione... scoperta, cond...PeerTube Uno Italia - Video Streaming italiano libero e federato
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La leggenda di Johnny PeeBack
#raccontobreve
iyezine.com/la-leggenda-di-joh…
La leggenda di Johnny PeeBack
La leggenda di Johnny PeeBack - Vi presentiamo il primo capitolo del nostro libro "La leggenda di Johnny PeeBack", intitolato "Ti crescerà addosso, come una verruca". Un titolo intrigante, vero? -krk dominguez (In Your Eyes ezine)
Practice While You Work
This week, I had to do something I haven’t done in a long, long time: make myself a custom PCB the old-fashioned way, with laser toner and etchant. The reason? I bought a horrible K40 laser cutter, and the motion controller doesn’t seem to be able to do acceleration control, which means the machine rams full speed into and out of 90 degree corners, for instance. It sounds awful, and it dramatically limits how fast the laser cutter can run.
The plan, then, is to use a controller based on the wonderful FluidNC, but that meant making an adapter board for the flat-flex cable that connects to the X carriage, and the connector has 2 mm pin spacings instead of the usual 2.54 mm, and it just doesn’t fit into any prototyping boards that I have lying around. Besides, a custom PCB adapter board just looks neater.
I wasn’t confident that I could align and drill the dozen small holes for the flat-flex connector; they didn’t have much extra space around them for the copper pads. These holes had to be dead on, or risk ripping them up. And this is where I heard the voice of my old Jedi master.
When you have a tricky operation coming up that requires more precision than you’re immediately comfortable with, you can practice on the other parts of the project that don’t demand that much precision. Pretending that they do, and taking all the care that you can, gets you in shape to tackle the truly critical bits, and if you mess up a little on the easy stuff, it’s not a problem. I had more than a few pin-headers and other random holes to drill for practice anyway.
Now of course, you could always be giving all of your projects 100% all of the time, if time is never of the essence and effort is free. In the real world, you don’t always want to work at maximum precision. Good enough is often good enough.
But there’s also a time and a place for practicing precision, especially when you see a need for it up ahead. Drilling the big holes dead center got me back in the swing of things, and they needed to get drilled one way or the other. I find it useful to think about the job first, plan ahead where the tricky bits are going to be, and then treat the “easy” stuff along the way as practice for the more demanding operations. Hope you do too!
This article is part of the Hackaday.com newsletter, delivered every seven days for each of the last 200+ weeks. It also includes our favorite articles from the last seven days that you can see on the web version of the newsletter. Want this type of article to hit your inbox every Friday morning? You should sign up!
Non è stato così facile. Ho cominciato cancellando tutte le foto e i post condivisi negli ultimi 15 anni. Ho cercato di cancellare tutto il cancellabile anche dal cestino e poi ho chiuso il profilo. Già trovare il tastino per eliminare è stato macchinoso poi, quando finalmente trovato, son cominciate la serie di “Ma sei sicura? Ma non vorresti, invece, prenderti solo una pausa? Perderai tutto quello che hai condiviso, ne sei proprio sicura? Ma sei davvero sicurasicura?” Arrivata alla fine della lunga procedura mi hanno dato comunque 30 giorni per ripensarci.
Sono uscita dal metaverso sociale e son contenta. Come quando sono uscita dalla grande distribuzione o come quando sono uscita dalla grande città.
Nella mia paginetta non stavo particolarmente scomoda: un centinaio di contatti selezionati con cui condividevo pensieri, scatti particolarmente riusciti e i risultati di attacchi di creatività. Ricevevo feedback che mi stimolavano il continuare a farlo.
Ma da qualche tempo ho cominciato a sentirmi scomoda come quella volta che ho partecipato a un mercatino artigianale dentro a un centro commerciale.
Qui, in questo nuovo verso, in cui ho cominciato ad affacciarmi qualche anno fa grazie a certi raduni di genuino clandestino, sto prendendo confidenza. Comincio a dare un mio primo timido contributo. Qui, dove, senza lucine e aria condizionata le coccinelle respirano l’avvicinarsi della primavera e giocano all’amore.
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Libsophia #10 – Diversità con Ermanno Ferretti
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Libsophia #10 – Diversità con Ermanno Ferretti proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
freezonemagazine.com/articoli/…
Poetica La storia poetica di Maria Rosaria Madonna è davvero singolare nel panorama della poesia contemporanea. Nata a Palermo nel 1940 e scomparsa nel 2002 a Parigi, pubblica una sola raccolta, dal titolo Stige, apparsa nel 1992 (con la prefazione della grande Amelia Rosselli; nel 2020 verrà data alle stampe un’antologia comprendente anche sue composizioni […]
L'articolo Maria Rosaria Madonna pro
Poetica La
Un pensiero personale su un problema collettivo
Quando l’Europa smetterà di guardare oltreoceano come se ogni risposta arrivasse da lì? Quando gli europei torneranno a usare la propria testa, senza prendere a modello Stati e leader che hanno già mostrato i loro limiti? È tempo di tagliare il cordone ombelicale, di maturare, di sciogliere dipendenze che ci rendono fragili.
Negli ultimi anni, il pensiero americano ha dimostrato di essere malato, intrappolato in una spirale di estremismi, conflitti interni e illusioni di grandezza. Eppure, nonostante i segnali d’allarme, c’è ancora chi in Europa guarda a certi movimenti con ammirazione, senza comprendere il pericolo. Il fenomeno MAGA, con la sua retorica aggressiva e la sua nostalgia per un passato idealizzato, non è solo un problema americano: è una minaccia che rischia di contaminare anche noi.
L’Europa non può permettersi di importare modelli fallimentari, di lasciarsi trascinare in guerre culturali che non le appartengono, di diventare un’eco di una società che fatica a tenersi in piedi. Dobbiamo difendere il nostro spazio politico e culturale, riaffermare i nostri valori, costruire una visione autonoma del futuro. Il mondo non ha bisogno di copie sbiadite dell’America: ha bisogno di un’Europa forte, consapevole, indipendente.
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@CDN p1 è davvero un discorso molto ampio ma che merita di essere affrontato. Deve essere affrontato.
Per quanto riguarda i viaggi, sul mio canale dico sempre che non occorre andare dall'altra parte del mondo: abbiamo qualsiasi cosa in Europa, e sarebbe anche bene conoscere il nostro Paese (l'Europa) per sentirci davvero cittadini europei.
Eppure, questo non avviene. È forse l'ultima delle cose, ma sempre un esempio del fatto che ragioniamo in maniera poco coesa, come si goli più che come comunità.
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Mi sto chiedendo cos'altro debba succedere perché capiamo che Trump è, nella migliore delle ipotesi, parte di un piano tutto suo e di Putin per soggiogare Ucraina ed Europa, e tante altre cose.
Nella peggiore delle ipotesi è proprio sul libro paga di Putin.
Per me è la seconda, mi sembra sempre più evidente.
Statunitensi, che vogliamo fare?
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L'IMPEGNO DEI CARABINIERI ALL'ESTERO: DA 27 ANNI LE MULTINATIONAL SPECIALISED UNIT (MSU) ED IL LORO IMPIEGO IN AMBITO NATO
In questi ultimi giorni di febbario-inizio marzo, ricorre un significativo anniversario per l’Arma dei Carabinieri: ventisette anni fa nasceva il Reparto Carabinieri MSU (Multinational Specialized Unit), un’unità che avrebbe rivoluzionato il concetto stesso di peacekeeping internazionale.
La storia dell’MSU ha le sue radici nel complesso scenario post-bellico della Bosnia-Erzegovina. Nel febbraio 1998, di fronte a una situazione sempre più critica nei Balcani, i sedici Ministri degli Affari Esteri della NATO presero una decisione storica: costituire una forza di polizia professionale a ordinamento militare, specificamente addestrata per operare in contesti di grave instabilità.
La necessità nasceva da una lacuna operativa evidente: la SFOR (Stabilization Force della NATO), pur nella sua efficacia militare, non possedeva gli strumenti per gestire crisi di natura civile, mentre la appositamente costituita IPTF (International Police Task Force), operando disarmata, poteva solo monitorare e addestrare le forze di polizia locali, senza reali poteri operativi.
Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri assunse un ruolo centrale nella progettazione della nuova unità. Il 20 gennaio 1998 venne istituita una Cellula di Pianificazione che, in stretta collaborazione con lo SHAPE (Supreme Headquarters Allied Powers Europe della NATO), definì la struttura di quella che sarebbe diventata una forza portatrice di un nuovo concetto operativo nel panorama internazionale.
La peculiarità dell’MSU risiedeva infatti nella sua natura ibrida, che è la medesima dell'Arma dei carabinieri: una forza militare con competenze di polizia, capace di muoversi agilmente tra il mantenimento dell’ordine pubblico e le investigazioni criminali. L’Italia, attraverso l’Arma, ne assunse il comando con un contingente di 300-400 unità, fornendo non solo il personale ma anche la maggior parte delle risorse logistiche e dell’equipaggiamento.
Così il 2 agosto 1998 il contingente MSU approdò nel porto croato di Ploce. La base operativa venne stabilita a Butmir, nelle immediate vicinanze di Sarajevo, da dove l’unità iniziò a svolgere la sua complessa missione.
I compiti assegnati dal Comandante Supremo delle Forze Alleate in Europa erano tanto ambiziosi quanto delicati: garantire la sicurezza pubblica, facilitare il ritorno dei profughi, supportare l’insediamento dei governi locali e gestire situazioni di crisi, il tutto in coordinamento con le altre forze internazionali presenti sul territorio.
Tale unità di carabinieri, composta quindi da una forza di polizia a status militare, fornisce tuttora ai Comandanti della Forza NATO una cruciale capacità per operazioni, tra cui si evidenziano intelligence criminale, il controllo della folla, nonché la raccolta e la valutazione di informazioni.
La MSU – così come previsto in molte circostanze dai propri mandati – può anche fornire consulenza, formazione e supporto alle forze di polizia locali su un’ampia gamma di questioni di polizia, tra cui la prevenzione della criminalità e la sicurezza pubblica.
Oggi, ventisette anni dopo la sua costituzione, il concetto MSU rappresenta ancora un modello di riferimento per le operazioni di stabilizzazione internazionale. La sua capacità di combinare efficacemente competenze militari e di polizia sotto un comando unificato ha creato un precedente seguito in numerose altre missioni internazionali.
Si guardi all'esempio del dispiegamento in Kosovo, tuttora operativo: una missione NATO sotto egida ONU che svolge, oltre funzioni prettamente militari, mediante una forza di polizia a status militare (in questo caso, i carabinieri) anche compiti propri di polizia con una attività di collaborazione con la Forza di Polizia locale e con quelle comunque presenti in Teatro Operativo che, oltre l’addestramento e la consulenza, si risolve in uno scambio informativo a carattere operativo che può assumere aspetti informali o formali a seconda delle necessità.
Si tratta, in sostanza, di quella che viene definita “forma di cooperazione non intergovernativa” , ricomprendente i rapporti informali personali diretti e rapporti tra corpi di polizia. La stessa ONU-UNMIK, inoltre, prevede al proprio interno la presenza di una decina di police officers.
Il successo dell’MSU non solo ha confermato il ruolo dell’Italia come protagonista nelle operazioni di peacekeeping, ma ha anche dimostrato come l’innovazione nella gestione delle crisi internazionali possa nascere dalla tradizione secolare dell’Arma dei Carabinieri, capace di adattarsi e rispondere alle sfide della sicurezza globale con soluzioni all’avanguardia.
La storia dell’MSU continua a essere un esempio tangibile di come professionalità, flessibilità operativa e visione strategica possano combinarsi per creare uno strumento efficace al servizio della pace e della stabilità internazionale.
Per saperne di più
carabinieri.it/arma/arma-all%2…
#Armadeicarabinieri #MSU #Kosovo #KFOR #ONU #NATO #cooperazioneinternazionaledipolizia
Attualità, Geopolitica e Satira reshared this.
@RaccoonForFriendica version 0.4.1 has been finally released! I was waiting to fix a couple of old issues but I realized I was keeping people waiting too much since almost 2 months had passed since the previous stable version.
If you were on the latest beta, the only new feature is the possibility to see in every timeline the "source platform" each post is coming from (Friendica, Mastodon, Lemmy, Misskey/Sharkey, Pleroma/Akkoma, Kbin/Mbin, WordPress, GNU Social, Pixelfed, Peertube, GoToSocial, Diaspora, generic ActivityPub and more are coming).
If you were using 0.4.0 there are a ton of improvements, the most important of which are:
- feat: add per-user rate limits;
- feat: suggest hashtags while typing;
- feat: swipe navigation between posts;
- feat: exclude stop words from timelines;
- feat: add shortcuts to other instances ("guest mode");
- feat: open post detail as thread;
- feat: post translation;
- feat: followed hashtag indication;
- feat: show source protocol for posts;
- enhancement: support for embedded images.
This version is also available in the production track on Google Play, so you don't have to participate in the beta program any more to get it.
Let me know what you think about it, enjoy your weekend and as always #livefasteattrash
#friendica #friendicadev #androidapp #androiddev #fediverseapp #raccoonforfriendica #kotlin #multiplatform #kmp #compose #cmp #opensource #foss #procyonproject
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Ok seen it. It is due to encrypted shared preferences (used to store on device your auth token). It fails to open after you restore the app, probably due to failure to decrypt them because the key changes when you reinstall it. I'll investigate more to see if there are workarounds.
Seemingly it is a known issue.
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DRM and big tech's war on ownership has led me to make my own media libraries, and you should too.
DRM and big techx27;s war on ownership has led me to make my own media libraries, and you should too.#Streaming #DataHoarding
The Digital Packrat Manifesto
DRM and big tech's war on ownership has led me to make my own media libraries, and you should too.Janus Rose (404 Media)
Ministero dell'Istruzione
📣 Dal 12 al 14 marzo 2025 si svolgerà l’ottava edizione di Didacta Italia a Firenze, presso la Fortezza da Basso! Il #MIM sarà presente all’importante appuntamento dedicato alla formazione e all’innovazione scolastica con oltre 130 eventi, organizzat…Telegram
Ieri il Ministro Giuseppe Valditara si è recato nelle Marche per una visita istituzionale in alcune scuole del territorio e per incontrare studenti, docenti e amministratori locali.
Qui tutti i dettagli ➡️ mim.gov.
Ministero dell'Istruzione
Ieri il Ministro Giuseppe Valditara si è recato nelle Marche per una visita istituzionale in alcune scuole del territorio e per incontrare studenti, docenti e amministratori locali. Qui tutti i dettagli ➡️ https://www.mim.gov.Telegram
Welcome to the bi-weekly tech-focused update on everything that is happening on Bluesky and the wider ATmosphere. The theme continues to be: “can ATProto scale down“? Next week will be focused again on Bluesky and it’s surrounding ecosystem of media apps. The News Constellation is a project that recently released that provides a database of […]
6 momenti notevoli del disastroso incontro fra Zelensky e Trump
Il presidente statunitense ha trattato con grande sufficienza quello ucraino, accusandolo di voler rischiare una Terza guerra mondiale, tra le altre coseIl Post
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Il 28 febbraio 2017 ci lasciava Leone di Lernia.
Ricordo quella mattina di ottobre del 1998 a Milano, all'altezza di viale Bligny, quando io e il Pierre fermi al semaforo, veniamo avvicinati da un'auto con sopra Leone e due giovani ragazze. Guarda il nostro cabriolet bianco, con la capote aperta, si alza in piedi e dice:"Permettete che ci piscio dentro?"
Magari un'altra volta.
"Trenta chili" Leone di Lernia e il Complesso l'Universo (1968)
(Stuart Kauffman "Reinventare il sacro" Codice Edizioni)
Qui sulla Terra, una buona metà di noi crede in un Dio creatore. Qualche altro miliardo crede in un Dio abramitico soprannaturale, e alcuni altri negli antichi dei indù. Tradizioni di saggezza, come il buddismo, sono spesso senza Dio. Circa un miliardo di persone è laico, ma privo di spiritualità e semplice consumatore materialista in una società laica. Se c'è qualcosa a cui noi laici teniamo è l'umanesimo. Ma l'umanesimo, in un'accezione ristretta, è troppo esile per nutrirci come agenti umani nel vasto universo che in parte co-creiamo. Abbiamo bisogno, credo, di un dominio per la nostra vita, ampio come la realtà. Se la metà di noi crede in un Dio soprannaturale, la scienza non confuterà quella fede. Abbiamo bisogno di un luogo per la nostra spiritualità, e un Dio creatore è uno di quei luoghi. Siamo noi, sostengo, ad aver inventato Dio, il più potente dei nostri simboli. E' una nostra scelta la saggezza con cui usare il nostro simbolo per orientare la nostra vita e la nostra civiltà. Credo che possiamo reinventare il sacro. Possiamo inventare un'etica globale in uno spazio condiviso, uno spazio sicuro per noi tutti, dove Dio va inteso come creatività naturale nell'universo.
questa cosa non ha alcun senso...
considerando che il costo di una polizza si bassa sulla statistica di quanto costa un evento per l'assicurato e quale sia la probabilità che un evento generico si realizzi, in uno specifico arco di tempo.
ora sappiamo che l'incidenza di questo tipo di eventi, diventato "frequente" negli ultimi anni, e pure destinato a salire nell'arco dei prossimi anni, facciamo qualche calcolo
opzione 1) un'assicurazione che mettiamo debba "contabilizzare il rischio" di dover rimborsare il 25% degli assicurati entro i prossimi 2-3 anni, dovrò far pagare un premio che è l'ammontare dei danni programmati per i prossimi anni + un guadagno. e in questo caso il costo dell'assicurazione sarà molto salato per le imprese. alcune potrebbero dover chiudere per l'impossibilità di pagare. quale azienda può assumersi il rischio statistico di perdere l'intera struttura ogni 2-3 anni?
opzione 2) il rischio è così elevato che nessuna assicurazione accetterà di stipulare polizze del genere, perché anti-economiche. perché eventi di questo genere sono diventati la norma e non più l'eccezione.
per capire il problema basti pensare al fatto che sono già sparite le polizze di protezione cristalli sulle auto, a causo della maggior incidenza statistica di questo genere di danno.
opzione 3) magari per legge le aziende assicurative saranno costrette a offrire le polizze a prezzi fattibili, e in questo caso alla prima calamità assisteremo al fallimento dell'assicurazione e quindi a nessun pagamento...
il fatto che secondo l'ottica di qualcuno le assicurazioni sono ladre ed hanno tanti soldi, non significa che offrire una garanzia del genere sia comunque fattibile, di fronte al futuro che ci attende poi. e neppure pare che il mondo voglia davvero preoccuparsi dei cambiamenti climatici... ditelo a cina, brasile, india, usa e urss....
a chiunque scaricherai la patata bollente alla fine, non sarà in grado di pagare. che sia l'azienda, un'assicurazione, o lo stato. e detti questi 3 non mi viene in mente nessun altro che possa pagare.
Polizze catastrofali, decreto attuativo in GU sul filo di lana: scadenza il 31 marzo
Polizze catastrofali, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio il decreto attuativo. Confermata la scadenza del 31 marzo 2025 per le imprese. Assicurazioni già in essere da adeguareAnna Maria D'Andrea (Informazione Fiscale)
Da Londra a Bruxelles, la settimana della verità per la difesa europea
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Occhi puntati su Londra questa domenica per il vertice sulla Difesa europea indetto dal primo ministro britannico, Keir Starmer, al rientro dal suo incontro con Donald Trump alla Casa Bianca. Invitati a partecipare non solo istituzioni e Paesi membri dell’Ue, ma anche Norvegia, Turchia e vertici
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PEDOPORNOGRAFIA ONLINE. LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE FUNZIONA, MA INDAGINI DIFFICILI PER UTILIZZO DELLA INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Mentre la Polizia Postale e delle comunicazioni italiana dà notizia di una vasta operazione nazionale (denominata Hello) contro la pedopornografia on line (commissariatodips.it/notizie/a…), Europol fornisce la comunicazione di una vasta attività internazionale, denominata Cumberland.
Sono 25 gli arresti in 19 paesi (l'Italia non è compresa) per sfruttamento sessuale infantile, in una operazione coordinata da Europol ed iniziata dalle forze dell'ordine danesi. Nel corso dell'azione, sinora, sono stati 273 i sospetti identificati, 33 le perquisizioni svolte e 173 dispositivi elettronici sequestrati.
Il principale sospetto - un cittadino danese arrestato a novembre 2024 - gestiva una piattaforma online per distribuire materiale generato da AI.
Gli utenti potevano accedere al contenuto dopo aver effettuato un pagamento simbolico per ottenere una password.
La crescente facilità di creazione di immagini AI ha complicato l'identificazione di vittime e colpevoli, rendendo difficile per le autorità identificare se ci siano vittime reali coinvolte. Infatti le immagini generate da AI possono sembrare autentiche, rendendo difficile distinguere tra contenuti reali e artificiali. Inoltre la crescente facilità di creazione di tali immagini consente anche a individui con scarse competenze tecniche di produrle. Infine la mancanza di legislazione nazionale specifica rende complicata l'indagine e l'identificazione delle vittime.
Europol lancerà quindi una campagna per prevenire futuri crimini legati all'uso illegale dell'AI: la campagna mira a raggiungere i potenziali acquirenti di contenuti illegali attraverso messaggi online e altre strategie, come visite dirette e lettere di avviso.
L'obiettivo è educare e dissuadere i criminali, oltre a fornire supporto a chi cerca aiuto.
#operazioneHello #operationCumberland #pedopornografia #cooperazioneinternazionaledipolizia #Europol #poliziapostaleedellecomunicazioni
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GRECIA: sciopero generale e manifestazioni oceaniche contro il governo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Enormi manifestazioni in Grecia nel giorno dello sciopero generale proclamato contro il governo, accusato di aver insabbiato le indagini contro i responsabili del disastro ferroviario di Tempes
L'articolo GRECIA: sciopero generale e manifestazioni oceaniche contro
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Quale futuro per la Us Navy. Le sfide tra cantieristica e Cina nell’era Trump
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Durante l’audizione di conferma davanti alla Commissione per i servizi armati del Senato Usa, John Phelan, indicato da Donald Trump come prossimo segretario alla Marina (SecNav), ha esposto quelle che saranno le sue priorità come nuovo capo della US Navy e del Corpo dei Marine. Ridurre i
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UE e India pongono le basi per un accordo di libero scambio entro l’anno
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Di fronte alla guerra commerciale innescata dagli Stati Uniti e alla sfida posta dal rallentamento dell’economia cinese e della conseguente sovra produzione,
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Ddl Spazio, Pandolfo (Pd): “Nessuna crociata anti-Musk e Starlink. Ma non possiamo affidarci a un monopolista”
@Politica interna, europea e internazionale
Nessun inciucio tra Partito Democratico e Fratelli d’Italia e nessuna crociata contro Elon Musk né tantomeno pregiudizi verso il servizio Starlink di SpaceX ma solo un’attenzione alla salvaguardia della sicurezza nazionale e della capacità
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I femminismi di fronte alla cultura woke
@Politica interna, europea e internazionale
8 marzo 2025, dalle ore 10:00 alle ore 18:00 presso l’Aula Malagodi della Fondazione Luigi Einaudi Introduce Lucetta Scaraffia Contro la strumentalizzazione del diritto, di Silvia Niccolai Maternità fra parto, aborto e gravidanza per altri, di Adriana Cavarero Le difficili alleanze tra i femminismi contemporanei, di Olivia
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RFanciola
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