This Bedtime Bot Enforces Better Sleep Hygiene
[Will Dana] is engineering his way to better sleep hygiene. Not satisfied with a simple bedtime reminder notification — such things are easily dismissed, after all — [Will] is offloading self-control onto a robot which will take his phone away at bedtime.
Scrolling in bed is allowed up to a prescribed time. At that time, a rack and pinion-mounted arm rises up from behind his mattress, presenting an open hand, ready to accept the object of his addiction. At this point, a countdown begins. If he does not hand over the device in a matter of seconds, the robot escalates by flashing obnoxiously bright lights in his face.
The nocturnal technology detox is not absolute, however. A button allows [Will] to temporarily retrieve his phone after it has been confiscated. This safety override accounts for the Inevitable situation where he will need to send a last-minute text before nodding off. The flashing light disincentive countdown is restarted upon retrieval, ensuring that [Will] does not cheat his own system for additional scroll time.
As a brief sidebar, [Will] does a nice job explaining how pulse-width modulation works for the purpose of controlling the speed of the rack and pinion mechanism.
For more of [Will’s] projects see this iPad suspension system a Lamp that tracks the location of the ISS and a drum that uses the piezoelectric effect to charge mobile devices.
youtube.com/embed/8yEsae6zbFg?…
KiDoom Brings Classic Shooter to KiCad
As the saying goes: if it has a processor and a display, it can run DOOM. The corollary here is that if some software displays things, someone will figure out a way to make it render the iconic shooter. Case in point KiDoom by [Mike Ayles], which happily renders DOOM in KiCad at a sedate 10 to 25 frames per second as you blast away at your PCB routing demons.
Obviously, the game isn’t running directly in KiCad, but it does use the doomgeneric DOOM engine in a separate process, with KiCad’s PCB editor handling the rendering. As noted by [Mike], he could have used a Python version of DOOM to target KiCad’s Python API, but that’s left as an exercise for the reader.
Rather than having the engine render directly to a display, [Mike] wrote code to extract the position of sprites and wall segments, which is then sent to KiCad via its Python interface, updating the view and refreshing the ‘PCB’. Controls are as usual, though you’ll be looking at QFP-64 package footprints for enemies, SOIC-8 for decorations and SOT-23-3 packages for health, ammo and keys.
If you’re itching to give it a try, the GitHub project can be found right here. Maybe it’ll bring some relief after a particularly frustrating PCB routing session.
Italia: allarme intelligenza artificiale, cliniche e referti falsi circolano online
i ricercatori di Check Point Software, hanno recentemente pubblicato un’indagine sull’aumento delle truffe farmaceutiche basate sull’intelligenza artificiale. È stato rilevato come i criminali utilizzano l’intelligenza artificiale generativa per produrre interi ecosistemi contraffatti: medici fittizi, referti di laboratorio, confezioni, trasformazioni fisiche, recensioni e approvazioni.
L’interesse globale per i farmaci GLP-1 come Ozempic, Wegovy e Mounjaro ha creato qualcosa di molto più pericoloso di una semplice tendenza culturale, ovvero l’occasione perfetta per i criminali informatici di far leva sulla disperazione, la scarsità e la disinformazione. Mentre le cliniche lottano con la carenza di farmaci e i produttori avvertono che i limiti di fornitura si protrarranno fino al 2026, la domanda di alternative “più facili”, più veloci o più economiche è esplosa. In questo vuoto, i gruppi criminali si sono mossi con straordinaria rapidità.
In Italia, Regno Unito, Spagna, Francia, e Germania, sono stati individuati diversi esempi di usurpazione dell’identità di istituzioni sanitarie nazionali. I criminali non si limitano a vendere prodotti GLP-1 contraffatti, stanno anche clonando l’identità delle organizzazioni su cui milioni di persone fanno affidamento per la sicurezza medica e la fiducia pubblica. Lo fanno con precisione, attenzione linguistica, stimoli emotivi specifici tarati sulle differenze culturali, utilizzando sistemi di IA generativa in grado di produrre varianti illimitate della stessa menzogna.
Non si tratta più solo di medicinali contraffatti, ma di medicinali contraffatti forti del benestare di un’autorità contraffatta.
Esempio in Italia: l’imitazione dell’AIFA e soluzioni “cliniche” a base di erbe
In Italia, i criminali adottano un approccio ibrido, in parte clinico e in parte naturale. Le campagne imitano lo stile visivo dell’AIFA, l’agenzia italiana per il farmaco, promuovendo al contempo formule a base di erbe, “delicate” o “non invasive”.
Il messaggio fa leva sull’affinità culturale con la fitoterapia e la medicina naturale, ma lo maschera sotto al cappello della supervisione farmaceutica ufficiale.
Immagine 1: sito che riposta il logo di AIFA contraffatto
Ciò che rende questo fenomeno particolarmente allarmante è la sua sofisticatezza riportano i ricercatori di sicurezza. I criminali non si limitano a tradurre gli annunci, ma li ricostruiscono da zero per adattarli al contesto culturale, linguistico e normativo di ciascun Paese:
- Il Servizio Sanitario Nazionale è un punto di riferimento particolarmente potente nel Regno Unito.
- La Germania associa la sicurezza agli standard di produzione
- L’Italia risponde a una combinazione di medicina naturale e linguaggio clinico
- Il marchio AEMPS spagnolo è ampiamente riconosciuto
- La dipendenza della Francia dai farmacisti li rende figure autorevoli ideali
L’IA generativa rende questo livello di localizzazione estremamente semplice. Una singola campagna può essere reinventata in pochi minuti per un altro Paese: nuovi nomi, nuove uniformi, nuovi distintivi, nuove testimonianze sintetiche.
“Stiamo assistendo alla fase successiva del crimine informatico basato sull’intelligenza artificiale“, afferma Cristiano Voschion, Country Manager per l’Italia di Check Point Software Technologies. “I gruppi criminali sono ora in grado di generare interi ecosistemi fraudolenti, siti web, recensioni, marchi e approvazioni normative, su una scala che solo un anno fa era impossibile immaginare. Le organizzazioni e le istituzioni pubbliche hanno bisogno di una sicurezza basata sulla prevenzione che sia in grado di identificare i contenuti sintetici, rilevare le usurpazioni di marchio e bloccare i domini malevoli prima che raggiungano i cittadini”.
L’industrializzazione delle realtà mediche false
Il punto di partenza di quasi tutte le truffe è visuale. I criminali hanno compreso, inoltre, che le immagini di confronto, come le foto che mostrano il “prima” e il “dopo”, sono tra i formati più persuasivi nella categoria della perdita di peso. E l’intelligenza artificiale ha reso tutto questo facilmente riproducibile.
Immagine 2 – trasformazione di SlimPure UK
Queste immagini non provengono da pazienti reali. Sono state create combinando fotografie d’archivio, rimodellamento sintetico del corpo e manipolazione assistita dall’intelligenza artificiale. La pelle, l’illuminazione, le proporzioni del corpo, tutto è stato generato per imitare un “percorso” plausibile, spesso mostrando una donna tra i 40 e i 50 anni, la fascia demografica che attualmente sta guidando l’interesse per il GLP-1 in Europa. L’effetto è esattamente quello che vogliono i criminali: creare identificazione, aspirazione e urgenza.
Le immagini non sono comunque l’unica esca. Una volta che un utente clicca, viene attirato in un mondo che sembra completamente medico, completamente approvato e completamente plausibile, perché l’intelligenza artificiale rende semplicissimo creare:
- Medici
- Farmacisti
- Storie di successo dei pazienti
- Diagrammi scientifici
- Timbri dei medici di base
- Certificati “rilasciati” dalle autorità di regolamentazione europee
- Interi blog medici che si fingono giornalismo sanitario
- Pagine di checkout che imitano gli standard dell’e-commerce
I criminali non stanno più falsificando un prodotto. Stanno falsificando un intero ecosistema di legittimità.
La nuova fase: copiare le istituzioni sanitarie europee
Una delle scoperte più inquietanti è l’uso deliberato e improprio delle identità sanitarie pubbliche nazionali. La fiducia che gli europei ripongono nei loro sistemi sanitari, viene ora utilizzata contro di loro.
In tutti i Paesi esaminati, i criminali hanno riprodotto:
- Loghi
- Sigilli normativi
- Tavolozze di colori
- Tipografia istituzionale
- Divise
- Ambienti medici
- Bandiere nazionali
- Immagini cliniche
Un altro esempio di queste truffe si basa sull’uso malevolo di personaggi pubblici reali. In un video sponsorizzato destinato al Regno Unito, i truffatori sembrano imitare l’aspetto e lo stile di comunicazione di un noto esperto di nutrizione britannico, una persona con una presenza mediatica di lunga data e una forte credibilità pubblica. Sebbene l’identità dell’individuo sia qui sfocata, il formato dell’annuncio è deliberatamente studiato per assomigliare al contenuto originale: un ambiente cucina, un discorso diretto alla telecamera e un tono calmo e autorevole. L’obiettivo è chiaro: far credere agli spettatori che un professionista rispettato stia promuovendo il falso prodotto GLP-1. Non c’è alcun legame tra l’esperto e la pubblicità; l’imitazione è completamente inventata. Questa tattica è particolarmente pericolosa perché unisce un video sintetico alla familiarità di un personaggio affidabile e riconoscibile, aumentando notevolmente la probabilità che i consumatori vengano fuorviati.
Conclusione: un nuovo tipo di truffa online a cui l’Europa deve prestare attenzione
L’aumento dei prodotti GLP-1 contraffatti mostra come stiano cambiando le truffe online nel 2025. I criminali non si limitano più a rubare password o dati bancari, ma copiano interi prodotti sanitari, completi di confezioni, “recensioni” di medici, farmacie false e persino loghi sanitari nazionali contraffatti. L’intelligenza artificiale ha reso incredibilmente facile per i truffatori rendere questi siti realistici in poco tempo.
Le persone che cercano di perdere peso o migliorare la propria salute stanno diventando bersaglio di pubblicità altamente convincenti sui social media. Il logo del Servizio Sanitario Nazionale o quello del Ministero della Salute possono essere aggiunti a un sito web contraffatto in pochi secondi. Per molti consumatori diventa quasi impossibile distinguere il vero dal falso.
Come proteggersi
La migliore protezione è la consapevolezza. Alcune semplici abitudini possono fare la differenza:
- Acquistare esclusivamente da farmacie ufficiali, verificando che il sito sia autorizzato.
- Meglio essere scettici nei confronti delle pubblicità sui social media, in particolare quelle che promettono risultati rapidi senza sforzo.
- Controllare attentamente le approvazioni mediche. Spesso i truffatori inventano nomi di medici, di cliniche o del personale del Servizio Sanitario Nazionale.
- Fare attenzione ai segnali di allarme, come per esempio gli sconti elevati, timer per l’acquisto e avvisi del tipo “ne rimangono solo pochi”. Sono trucchi utilizzati per spingere ad acquisti rapidi.
Questo problema non riguarda solo i consumatori. Le agenzie sanitarie, le piattaforme online, i fornitori di servizi di pagamento e gli esperti di sicurezza informatica devono collaborare per identificare e rimuovere questi prodotti contraffatti prima che raggiungano il pubblico.
L’intelligenza artificiale ha reso più facile che mai per i truffatori creare imitazioni convincenti, ma con la giusta consapevolezza e collaborazione è ancora possibile restare un passo avanti a loro.
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ENISA assume il ruolo di Root nel programma CVE per la sicurezza informatica europea
L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha assunto il ruolo di Rootall’interno del programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE), diventando il principale punto di riferimento per le autorità nazionali, i CSIRT dell’UE e i partner che rientrano nel suo mandato.
Il nuovo incarico amplia le funzioni già svolte dall’Agenzia come Autorità di Numerazione delle Vulnerabilità (CNA), alla quale è affidata l’assegnazione degli identificatori CVE e la pubblicazione dei relativi record per le segnalazioni gestite dai CSIRT europei, un ruolo operativo attivo da gennaio 2024.
Il direttore esecutivo dell’ENISA, Juhan Lepassaar, ha evidenziato come questo cambiamento rafforzi la capacità dell’Agenzia nel sostenere la gestione delle vulnerabilità all’interno dell’Unione, contribuendo a una risposta più coordinata e omogenea alle criticità di cybersecurity. Il nuovo status di Root rientra in un più ampio impegno dell’UE volto a migliorare la cooperazione nella gestione delle vulnerabilità, in linea anche con le recenti iniziative legislative, come ilCyber Resilience Act, che introduce nuovi obblighi per produttori e sviluppatori.
Il contesto del programma CVE
Nato nel 1999, il programma CVE fornisce un modello standardizzato per identificare e descrivere le vulnerabilità divulgate pubblicamente. Ogni vulnerabilità riceve un ID univoco (CVE), consentendo a organizzazioni, ricercatori e operatori della sicurezza di comunicare in modo coerente e contribuire alla risoluzione dei problemi individuati. I record CVE vengono pubblicati da una rete globale di organizzazioni partner, attive nel monitoraggio e nella gestione delle minacce.
Le nuove responsabilità dell’ENISA
Con l’ingresso tra i Root, l’ENISA assume compiti ulteriori, tra cui la supervisione delle CNA presenti nel proprio perimetro istituzionale, la verifica dell’aderenza alle linee guida del programma CVE e la definizione di procedure e standard per l’assegnazione degli identificatori. L’Agenzia continuerà inoltre a sostenere i CSIRT dell’UE attraverso il proprio servizio di registro, fungendo da intermediario per la gestione coordinata delle vulnerabilità scoperte o notificate all’interno della rete.
L’ENISA entra così a far parte del Consiglio Root del Programma CVE, che coordina le attività operative tra i Root a livello internazionale. Oltre ai partner europei già presenti, tra cui INCIBE-CERT, Thales Group e CERT@VDE, il consiglio comprende anche realtà come MITRE, CISA, Google e Red Hat negli Stati Uniti, oltre a JPCERT/CC in Giappone.
La fase di transizione
Il nuovo perimetro di responsabilità dell’ENISA interesserà tutte le organizzazioni soggette al suo mandato. Le CNA che intendono passare sotto la supervisione dell’Agenzia potranno farlo attraverso un processo volontario e collaborativo, supportato dal Programma CVE per garantire una migrazione progressiva e senza interruzioni operative.
Una strategia europea per la gestione delle vulnerabilità
L’acquisizione del ruolo di Root consolida la posizione dell’ENISA nella gestione coordinata delle vulnerabilità a livello europeo, facilitando la standardizzazione delle pratiche, il miglioramento della qualità dei record CVE e una divulgazione più rapida e armonizzata delle vulnerabilità. L’obiettivo è ridurre la frammentazione e rafforzare la cooperazione transfrontaliera, promuovendo maggiore trasparenza e affidabilità per CSIRT, industria e istituzioni.
Il lavoro dell’Agenzia si inserisce in un ecosistema più ampio di iniziative europee per la sicurezza digitale, tra cui:
- EUVD – Banca dati europea delle vulnerabilità, sviluppata in attuazione della direttiva NIS2 e attualmente operativa sotto la gestione dell’ENISA.
- Single Reporting Platform (SRP) prevista dal Cyber Resilience Act, che entro settembre 2026 diventerà il sistema unico di segnalazione per i produttori in caso di vulnerabilità sfruttate attivamente.
- Supporto alla divulgazione coordinata delle vulnerabilità (CVD) attraverso la rete dei CSIRT dell’UE, nei casi in cui un problema di sicurezza possa interessare più Stati membri.
Fondata nel 2004 e rafforzata dal Cybersecurity Act europeo, l’ENISA sostiene gli Stati membri nello sviluppo di politiche di cybersecurity, promuove schemi di certificazione e contribuisce a incrementare la resilienza delle infrastrutture digitali europee.
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Attacco Supply Chain a OpenAI: compromesso Mixpanel, il fornitore degli analytics
OpenAI ha confermato un incidente di sicurezza a Mixpanel, un fornitore di analisi di terze parti utilizzato per le API. Secondo le indagini, la causa dell’incidente di sicurezza che ha coinvolto OpenAI e Mixpanel è stata identificata come una violazione dei sistemi di Mixpanel, escludendo qualsiasi coinvolgimento dell’infrastruttura di OpenAI.
Dall’indagine preliminare risulta che un soggetto malintenzionato sia riuscito ad accedere ad una sezione dell’ambiente Mixpanel senza autorizzazione, estraendo un insieme di dati comprendente informazioni identificative limitate relative ad alcuni utenti dell’API OpenAI. La società OpenAI ha reso noto che l’incidente non ha coinvolto gli utenti di ChatGPT e altri prodotti destinati ai consumatori.
Incidente a Mixpanel: cosa è successo
L’ incidente di sicurezza di OpenAI Mixpanel ha avuto origine il 9 novembre 2025, quando Mixpanel ha rilevato un’intrusione nei suoi sistemi. L’aggressore è riuscito a esportare un set di dati contenente informazioni identificabili sui clienti e dati analitici. Mixpanel ha informato OpenAI lo stesso giorno e ha condiviso il set di dati interessato per la revisione il 25 novembre.
Il set di dati esfiltrato era strettamente limitato ai dati analitici raccolti tramite la configurazione di tracciamento di Mixpanel su platform.openai.com, l’interfaccia frontend per il prodotto API di OpenAI.
OpenAI ha sottolineato che, nonostante la violazione, nessun sistema OpenAI è stato compromesso e che informazioni sensibili come contenuti di chat, richieste API, prompt, output, chiavi API, password, dettagli di pagamento, documenti d’identità governativi o token di autenticazione non sono state esposte.
Le informazioni potenzialmente esposte
OpenAI ha confermato che il tipo di informazioni potenzialmente incluse nel set di dati comprendeva:
- Nomi forniti negli account API
- Indirizzi email associati agli account API
- Dati di posizione approssimativi (città, stato, paese) basati sui metadati del browser
- Informazioni sul sistema operativo e sul browser
- Siti web di riferimento
- ID organizzazione o utente collegati agli account API
Risposta e misure di sicurezza di OpenAI
In risposta all’incidente di sicurezza di Mixpanel, OpenAI ha immediatamente rimosso Mixpanel da tutti i servizi di produzione e ha iniziato a esaminare i set di dati interessati. L’azienda sta attivamente informando le organizzazioni, gli amministratori e gli utenti interessati tramite comunicazioni dirette.
OpenAI ha dichiarato di non aver trovato alcuna indicazione di impatto al di fuori dei sistemi Mixpanel, ma continua a monitorare attentamente la situazione per individuare eventuali segnali di uso improprio.
Per rafforzare la fiducia degli utenti e potenziare la protezione dei dati, OpenAI ha:
- Ha interrotto l’utilizzo di Mixpanel
- Ha iniziato a condurre revisioni di sicurezza avanzate su tutti i fornitori terzi
- Maggiori requisiti di sicurezza per partner e fornitori di servizi
- Ha avviato una revisione più ampia del suo ecosistema di fornitori
OpenAI ha ribadito che la fiducia, la sicurezza e la privacy restano al centro della sua missione e che la trasparenza è una priorità quando si affrontano incidenti che coinvolgono i dati degli utenti.
Rischi di phishing e ingegneria sociale per gli utenti interessati
Sebbene le informazioni esposte non includano dati altamente sensibili, OpenAI ha avvertito che i dettagli interessati, come nomi, indirizzi e-mail e ID utente, potrebbero essere sfruttati per attacchi di phishing o di ingegneria sociale.
L’azienda ha invitato gli utenti a prestare attenzione ai messaggi sospetti, in particolare a quelli contenenti link o allegati. Si raccomanda agli utenti di:
- Verifica i messaggi che affermano di provenire da OpenAI
- Fai attenzione alle comunicazioni indesiderate
- Abilitare l’autenticazione a più fattori (MFA) sui loro account
- Evita di condividere password, chiavi API o codici di verifica
OpenAI ha confermato che fornirà ulteriori aggiornamenti qualora emergessero nuove informazioni dalle indagini in corso. Gli utenti interessati possono contattare mixpanelincident@openai.com per supporto o chiarimenti.
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L’Assemblea legislativa dell’Umbria dichiara “Liberi subito” ammissibile
Si avvia formalmente l’iter in Commissione
Mai più casi Laura Santi: la legge prevede tempi certi per un diritto già stabilito dalla Corte Costituzionale
L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria ha deliberato l’ammissibilità del progetto di legge regionale di iniziativa popolare “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”, promossa dall’Associazione Luca Coscioni e depositata grazie a 4.801 firmatari umbri.
Il testo può ora avviare formalmente l’iter in Commissione consiliare, dove i delegati promotori saranno convocati e potranno intervenire in presenza per illustrare il progetto e presentare documenti e relazioni. La Commissione redigerà poi una relazione finale da trasmettere al Consiglio regionale. Se entro sei mesi dalla presentazione il Consiglio non si sarà pronunciato, il progetto sarà automaticamente iscritto come primo punto all’ordine del giorno della prima seduta utile, con priorità su altri temi, e per rispettare i termini il testo dovrà approdare in Aula entro la seconda metà di marzo 2026.
La proposta umbra fa parte della campagna nazionale “Liberi Subito” promossa dall’Associazione Luca Coscioni per garantire tempi certi e procedure definite per l’accesso al suicidio medicalmente assistito, nel rispetto della sentenza 242/2019 sul caso Cappato/Antoniani, che ha riconosciuto il diritto a ricevere aiuto a morire in determinate condizioni cliniche verificate dal Servizio Sanitario Nazionale. Toscana e Sardegna hanno già approvato il medesimo progetto di legge.
Filomena Gallo e Marco Cappato dichiarano: “Questa è una battaglia iniziata con Laura Santi, quindi il pensiero va a lei e al marito Stefano Massoli, che ne ha raccolto il testimone. In Italia esiste già, grazie alla Corte Costituzionale, il diritto a essere aiutati a morire quando ricorrono determinate condizioni. Questa legge regionale non aggiunge nuovi diritti, ma definisce tempi certi per esercitare un diritto già riconosciuto, affinché le persone che soffrono non siano costrette ad attendere mesi o anni senza una risposta, come accaduto a Laura Santi per 2 anni e 8 mesi. Si tratta di una competenza del servizio sanitario, e quindi della Regione. Salutiamo positivamente la decisione di ammissibilità dell’Ufficio di Presidenza di Regione Umbria e attendiamo l’avvio a breve della discussione”.
L'articolo L’Assemblea legislativa dell’Umbria dichiara “Liberi subito” ammissibile proviene da Associazione Luca Coscioni.
EDRi-gram, 27 November 2025
What has the EDRi network been up to over the past few weeks? Find out the latest digital rights news in our bi-weekly newsletter. In this edition: Digital Omnibus rolls back rights, age verification misses the mark, data workers behind AI, & more!
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Pirati.io reshared this.
Europe is dismantling its digital rights from within
The European Commission’s new Digital Omnibus is presented as simple “streamlining”, but in practice it dismantles key safeguards in the GDPR, ePrivacy rules and the AI Act. It would make access to device data easier, weaken limits on automated decision-making and lower protections against discriminatory AI.
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Artificial intelligence is not as artificial as you might think
AI systems involve a huge amount of human effort at the hands of millions of workers, often in Global South countries, working in precarious conditions. In this blog, EDRi member SUPERRR Lab dive into the lives of data workers, how they are exploited and undermined by tech companies, and how these workers are now collectively advocating for their rights.
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Lobbyismus: Palantir-Mitarbeiterin saß beim Souveränitätsgipfel mit Macron und Merz am Tisch
La lenta morte della Palestina
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/la-lent…
Ogni ora, ogni giorno, senza aiuti avvicinano la popolazione di Gaza alla fine. È a rischio la sopravvivenza dei superstiti di due anni di bombardamenti, 2 milioni di palestinesi che vagano alla ricerca di aree nelle quali poter trovare rifugio. Il popolo di Gaza è un popolo di
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
Meloni e le incognite del dopo voto
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/meloni-…
Occhio, perché adesso, probabilmente, perderanno la testa. Non si daranno una calmata, come sostengono alcuni osservatori, incredibilmente benevoli nei confronti di questa maggioranza; accadrà l’opposto, dateci retta (il fatto che si parli nuovamente di premierato
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“Unità” e “pace”. Le parole d’ordine del primo viaggio apostolico di Leone XIV
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/unita-e…
Il primo viaggio apostolico di Leone XIV, che lo porta in Turchia ed a Beirut, forse può essere riassunto in due parole; “unità” e “pace”. Nicea, oggi
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
linkiesta.it/2025/11/giustizia…
"E questo è un notevolissimo salto di qualità, che non andrebbe sottovalutato, anche rispetto ai tempi di Silvio Berlusconi, che le campagne contro i magistrati le riservava solo a quelli che indagavano lui."
"Il modello è sempre quello – e non è né Mario Draghi né Mario Pannunzio – ma Viktor Orbán (cioè Vladimir Putin) o se preferite Donald Trump, ultimo e più capace interprete dello stesso spartito che minaccia la democrazia liberale in ogni angolo del mondo."
Hp assume l’Intelligenza artificiale e taglia il personale?
Per vedere altri post come questo, segui la comunità @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Si allunga la lista di colossi statunitensi hi-tech che, pur avendo i conti in ordine, approfittano dell'arrivo in azienda dell'Intelligenza artificiale per licenziare. Soltanto lo scorso ottobre Amazon aveva annunciato il taglio di circa 14.000
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Anche l'Italia partecipa alle operazioni delle Forze di Polizia europee per sequestrare giocattoli contraffatti e pericolosi
Le operazioni #LUDUS IV e V hanno coordinato gli sforzi delle forze dell'ordine dell' #UE, che hanno portato al sequestro di 16,6 milioni di giocattoli contraffatti per un valore di 36,8 milioni di euro e alla segnalazione di 555 persone alle autorità.
Questi giocattoli falsi presentano gravi rischi per la salute dei bambini, tra cui l'esposizione a sostanze chimiche tossiche, rischi di soffocamento, livelli di rumore eccessivi che causano danni all'udito e rischi di incendio dovuti a componenti elettrici non conformi.
Le operazioni hanno coinvolto 26 paesi (Italia compresa), coordinate da #Europol, con il supporto di #EUIPO e #OLAF, e hanno preso di mira le reti criminali che sfruttano il mercato globale dei giocattoli (300 miliardi di euro,) che risulta essere il secondo settore più colpito dalla contraffazione al mondo. E'0 stato calcolato che il commercio di giocattoli contraffatti causa annualmente circa 1 miliardo di euro di mancate vendite nell' UE e comporta una perdita di 3.600 posti di lavoro, evadendo al contempo ingenti entrate fiscali.
Per saperne di più sulla contraffazione dei giocattoli e come difendersi:
uibm.mise.gov.it/attachments/c…
fabrizio reshared this.
Ecco i piani di Merz per far germogliare innovazione e digitale in Germania
Per vedere altri post come questo, segui la comunità @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Merz accelera su uno degli eterni cantieri tedeschi, l'innovazione e il digitale. Il cancelliere ha deciso di creare un nuovo “Gruppo strategico per la tecnologia e l’innovazione” per recuperare il ritardo tedesco su digitale e AI,
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freezonemagazine.com/articoli/…
Poteva essere una coferma, ma anche il rischio di finire nelle sabbie mobili di una ciclicità ripetitiva. E invece questo Love To Death di Bebaloncar è un vero e proprio salto in avanti verso una qualità di canzoni strutturalmente ineccepibili, nelle quali trovare un qualche motivo per poter eccepire viene meno, spazzato via da un […]
L'articolo Bebaloncar – Love To Death proviene da FREE ZONE MAG
NON SANNO PIÙ COSA INVENTARSI😂😂😂
"Incidente" in Moldavia. Un drone adagiato su un tetto di eternit con una Z scarabocchiata male sull'alettone.
L'avrà fatta Calenda con la bomboletta spray rubata a suo figlio.
Sinceramente come false flag mi aspettavo qualcosa di molto più serio. Invece se ne sono usciti con una pagliacciata ridicola per venire incontro al QI dei fan di Pina Picierno e Calenda.
In Puglia un progetto corale per dire no alla violenza di genere
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/in-pugl…
Chiamala violenza. Dal Salento per chiamare i femminicidi col loro nome. Dieci donne, dieci volti, dieci storie diverse. Nasce così “Chiamala Violenza”, il nuovo video di
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
La nuova base per sottomarini a Cipro servirà alla sicurezza energetica. Ecco perché
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un’altra base (dopo Souda Bay a Creta) per fregate e sottomarini alleati nella fascia più delicata del Mediterraneo orientale. Nella parte sud di Cipro che si affaccia in linea d’aria con il porto di Limassol, stanno per partire i lavori di
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
la giustizia si vede da quello che ottieni dal materiale umano che ha sbagliato. il tempo trascorso deve servire a ottenere qualcosa di giusto. se neppure cerchiamo di ottenere la vera giustizia, ossia chi ha commesso il crimine che si ravvede, cosa rimane di costruttivo di tutto il sistema. se siamo contro la pena di morte ma non contro un carcere inumano e distruttivo, quale differenza c'è fra uccidere subito o togliere comunque la vita a una persona.esiste l'esigenza di autodifesa di una società che non può permettersi una delinquenza diffusa quanto un'eventuale società sana (se esiste). ma tolto quello quale è l'utilità di tutto quello che quasi sempre viene dopo? una faida familiare può essere considerata" giustizia"? certo il perdono va cercato e non concesso, deve riguardare 2 persone, ma alla fine se uccidiamo o maltrattiamo chi ci ha fatto del male (cosa purtroppo automatica e naturale) cosa rimane di elevato e speciale della nostra esistenza? non è che a volte l'idea di impotenza che ci "costringe" a reazioni inconcludenti ed eccessive, è costruita dal di fuori proprio per farci perdere la testa? per costruire un caso? per indignare quando il delitto è chiaro, e alla fine rimane un caso umano tragico, dove l'inadeguatezza e imperfezione umana è l'unico dato che emerge davvero?
facebook.com/567822830/posts/1…
Christian Raimo
L'ergastolo a Marco Bianchi non è una buona notizia. Nessun ergastolo è una buona notizia. Se la pena è rieducativa come sta scritto nella costituzione, l'ergastolo dovrebbe essere abolito. E dopo...www.facebook.com
freezonemagazine.com/rubriche/…
Quando fu morto, Albert Moindre considerò la sua nuova situazione con perplessità. Non soffriva per le spaventose ferite che avevano quasi istantaneamente causato il suo trapasso e persino l’eventualità sempre preoccupante di penosi postumi con annessi handicap sembrava dover essere scartata. Si sentiva in piena forma e, a dirla tutta, più vispo rispetto a prima […]
L'articolo Éric Chevillard – Sa
freezonemagazine.com/news/hala…
In libreria dal 4 Dicembre 2025 I Nasr sono sparsi per il mondo: tra Beirut, Brooklyn, Austin e il deserto della California. Una madre siriana, un padre libanese, tre figli americani. Tutti cresciuti tra migrazioni e nostalgie, con un unico punto fermo: la casa di famiglia a Beirut, simbolo di ciò che li tiene uniti – […]
L'articolo Hala Alyan – La città di fuoco proviene da FREE ZONE MAGAZINE
Ben(e)detto del 27 novembre 2025
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Ben(e)detto del 27 novembre 2025 proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
PODCAST. CINA. Oscurate le app simbolo della comunità LGBTQ
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Blued e Finka erano il punto di riferimento per milioni di persone queer. La loro chiusura rischia di farle ripiombare nell'isolamento. Da Shanghai la corrispondenza di Michelangelo Cocco
L'articolohttps://pagineesteri.it/2025/11/27/asia/podcast-cina-oscurate-le-app-simbolo-della-comunita-lgbtq/
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PALESTINA. Campo di Jenin: “Questa Nakba è più dolorosa della prima”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Parlano gli sfollati che furono costretti ad abbandonare le loro case nel febbraio 2025 dopo settimane di incursioni dell'esercito israeliano
L'articolo pagineesteri.it/2025/11/27/med…
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Demoverbotszone Gießen: DGB legt Beschwerde gegen Beschluss des Verwaltungsgerichts ein
“It was like playing the lottery,” said astronomer Tomonori Totani, adding that he hopes other scientists will verify the possible detection of a new dark matter signature.#TheAbstract
Artist Tega Brain is fighting the internet’s enshittification by turning back the clock to before ChatGPT existed.#AISlop #GoogleSearch #searchengines
Il Risarcimento per Danno Biologico non è Reddito! Il TAR Napoli dà ragione ai cittadini disabili.
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania, Sezione Nona, con la recente Sentenza N. 06288/2025, ha stabilito un principio fondamentale a tutela delle persone con disabilità, accogliendo il ricorso di un cittadino che si è visto revocare l’assegno di cura a causa di un ISEE gonfiato.
La Controversia: Assegno di Cura Revocato per ISEE “Falsato”
Il caso ha origine dalla revoca dell’assegno di cura da parte del Comune di Teano (Comune capofila dell’Ambito territoriale dei servizi sociali C03) nei confronti del coniuge del ricorrente. La misura era stata revocata a seguito di un’attestazione ISEE rilasciata dall’INPS ritenuta errata.
L’errore risiedeva nell’aver incluso nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) le somme percepite a titolo di risarcimento per danno biologico. Secondo l’INPS, tale risarcimento avrebbe dovuto figurare come componente reddituale o patrimoniale mobiliare.
I ricorrenti hanno impugnato tale decisione, lamentando la violazione dell’art. 4 del DPCM 159/2013. La loro tesi era chiara: le somme risarcitorie non sono tassabili e non sono reddito. In ricorso, si è dedotto che la dicitura “ogni altro componente reddituale esente da imposta” si riferisce ad un reddito e non già ad un risarcimento per perdite “non reddituali”.
Il Principio Giuridico: Funzione Compensativa, Non di Arricchimento
Il TAR della Campania ha dato pieno accoglimento al ricorso, aderendo all’orientamento consolidato del Consiglio di Stato (sentenza n. 838/2016).
Il Collegio ha ribadito che il regolamento ISEE (D.P.C.M. 5 dicembre 2013 n. 159) è illegittimo nella parte in cui include, tra i trattamenti fiscalmente esenti ma rilevanti, l’indennità o il risarcimento a favore delle situazioni di « disabilità ». Tali somme, inclusi gli indennizzi da danno biologico invalidante, devono essere considerate per ciò che essi sono, perché poste a fronte di una condizione di disabilità grave e già in sé non altrimenti rimediabile.
Il TAR ha respinto la tesi dell’INPS secondo cui il risarcimento del danno costituirebbe comunque componente patrimoniale mobiliare nell’ambito dell’attestazione ISEE.
Il ragionamento seguito dal Giudice di appello e fatto proprio dal TAR è il seguente:
- Le forme risarcitorie e l’indennità di accompagnamento non servono a remunerare alcunché, né all’accumulo del patrimonio personale.
- La loro funzione è compensare un’oggettiva ed ontologica situazione d’inabilità che provoca in sé e per sé disagi e diminuzione di capacità reddituale.
- Il risarcimento viene accordato per pervenire in una posizione uguale rispetto a chi non soffre di quest’ultimo ed a ristabilire una parità morale e competitiva.
Di conseguenza, lo strumento ISEE, che misura il livello economico del nucleo familiare, non può definire reddito ma neppure patrimonio un’indennità o un risarcimento.
Ripercussioni e Normativa Successiva
L’accoglimento del ricorso comporta che il coniuge dei ricorrenti ha diritto ad essere reinserito nell’elenco degli ammessi alla erogazione dell’assegno di cura. Il Collegio ha altresì condannato l’INPS e il Comune di Teano al pagamento delle spese di lite.
È importante sottolineare, come rilevato nella sentenza, che l’orientamento giurisprudenziale è stato recepito anche a livello normativo dal d.P.C.M n. 13 del 14 gennaio 2025. Tale decreto ha modificato l’art. 4 del D.P.C.M. 159/2013, escludendo esplicitamente dal calcolo dell’ISEE i trattamenti percepiti in condizione di disabilità laddove non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF.
In sintesi: La sentenza del TAR conferma che i risarcimenti per danno biologico e le indennità di disabilità non sono strumenti di arricchimento, ma di ristoro, e pertanto la loro inclusione nell’ISEE penalizza ingiustamente le famiglie che già vivono una condizione di svantaggio, distorcendo l’accesso alle prestazioni sociali agevolate.
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Ministero dell'Istruzione
Da oggi e fino al #29novembre il #MIM parteciperà alla 34ª edizione di JOB&Orienta con un ampio programma di eventi, laboratori, seminari, per un totale di circa 70 appuntamenti dedicati a scuole, studenti e famiglie e cinque dedicati a temi di maggi…Telegram
Reality Check: EU Council Chat Control Vote is Not a Retreat, But a Green Light for Indiscriminate Mass Surveillance and the End of Right to Communicate Anonymously
Contrary to headlines suggesting the EU has “backed away” from Chat Control, the negotiating mandate endorsed today by EU ambassadors in a close split vote paves the way for a permanent infrastructure of mass surveillance. Patrick Breyer, digital freedom fighter and expert on the file, warns journalists and the public not to be deceived by the label “voluntary.”
While the Council removed the obligation for scanning, the agreed text creates a toxic legal framework that incentivizes US tech giants to scan private communications indiscriminately, introduces mandatory age checks for all internet users, and threatens to exclude teenagers from digital life.
“The headlines are misleading: Chat Control is not dead, it is just being privatized,” warns Patrick Breyer. “What the Council endorsed today is a Trojan Horse. By cementing ‘voluntary’ mass scanning, they are legitimizing the warrantless, error-prone mass surveillance of millions of Europeans by US corporations, while simultaneously killing online anonymity through the backdoor of age verification.”
The Three Hidden Dangers of the Council’s “Voluntary” Deal
The Council’s mandate stands in sharp contrast to the European Parliament’s position, which demands that surveillance be targeted only at suspects and age checks are to remain voluntary. The Council’s approach introduces three critical threats that have largely gone unreported:
1. “Voluntary” Means Indiscriminate Mass Scanning (The Chat Control 1.0 Trap)
The text aims to make the temporary “Chat Control 1.0” regulation permanent. This allows providers like Meta or Google to scan all private chats, indiscriminately and without a court order.
- The Reality: This is not just about finding known illegal images. The mandate allows for the scanning of private text messages, unknown images, and metadata using unreliable algorithms and AI.
- The Failure: These algorithms are notoriously unreliable. The German Federal Police (BKA) has warned that 50% of all reports generated under the current voluntary scheme are criminally irrelevant.
- Breyer’s comment: “We are talking about tens of thousands of completely legal, private chats being leaked to police annually due to faulty algorithms and AI. This is no more reliable than guessing. Calling this ‘voluntary’ does not make the violation of the digital secrecy of correspondence any less severe.”
2. The Death of anonymous communications: Age Checks for Everyone
To comply with the Council’s requirement to “reliably identify minors,” providers will be forced to verify the age of every single user.
- The Reality: This means every citizen will effectively have to upload an ID or undergo a face scan to open an email or messenger account.
- The Consequence: This creates a de facto ban on anonymous communication—a vital lifeline for whistleblowers, journalists, political activists, and abuse victims seeking help.
- Unworkable alternative: Experts have warned that other methods for “Age assessment cannot be performed in a privacy-preserving way with current technology due to reliance on biometric, behavioural or contextual information… In fact, it incentivizes (children’s) data collection and exploitation. We conclude that age assessment presents an inherent disproportionate risk of serious privacy violation and discrimination, without guarantees of effectiveness.”
3. “Digital House Arrest” for Teenagers
Under the guise of protection, the Council text proposes barring users under 17 from using apps with chat functions—including WhatsApp, Instagram, and popular online games—unless stringent conditions are met.
- The Reality: This amounts to a “Digital House Arrest,” isolating youth from their social circles and digital education.
- Breyer’s comment: “Protection by exclusion is pedagogical nonsense. Instead of empowering teenagers, the Council wants to lock them out of the digital world entirely.”
A Dangerous Road to 2026
Today’s vote was far from unanimous, with the Czech Republic, the Netherlands, and Poland voting against, and Italy abstaining, reflecting deep concerns within the EU about the legality and proportionality of the measure.
Negotiations (“Trilogues”) between the Council and the European Parliament will soon begin, with the aim of finalizing the text before April 2026.
“We must stop pretending that ‘voluntary’ mass surveillance is acceptable in a democracy,” Breyer concludes. “We are facing a future where you need an ID card to send a message, and where foreign black-box AI decides if your private photos are suspicious. This is not a victory for privacy; it is a disaster waiting to happen.”
Background Information & Contact
About the Vote: The Council mandate was today endorsed by the Committee of Permanent Representatives (COREPER).
About the Procedure: The text will now be negotiated with the European Parliament. The Parliament’s mandate (adopted in Nov 2023) explicitly rules out indiscriminate scanning and demands targeted surveillance based on suspicion.
More information: chatcontrol.eu
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#Cina e #Giappone, guerra per #Taiwan
Cina e Giappone, guerra per Taiwan
Sono bastate poco più di due settimane alla neo-premier giapponese, Sanae Takaichi, per precipitare le relazioni del suo paese con la Cina al punto più basso almeno degli ultimi dieci anni.www.altrenotizie.org
Il caso Bose e l'appello alla UE
Lampi di Cassandra/ Abituarsi alla morte nell'IoT, reloaded. La morte degli oggetti informatici è diventato un fatto comune e ricorrente. (ZEUS News)ZEUS News
Come leggere la trasformazione dell’accordo tra Fincantieri e Us Navy per le Fregate Constellation
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La decisione dell’amministrazione Trump e della US Navy di rivedere radicalmente il programma delle fregate classe Constellation non rappresenta la rottura di un rapporto industriale, ma l’esito di una più ampia trasformazione
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Un nuovo carro tedesco per il fianco orientale della Nato. Ecco il Leopard 2A8
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La Germania compie un nuovo passo nel rafforzamento della propria postura di difesa e di quella della Nato con la presentazione ufficiale della nuova versione del carro armato Leopard, denominata “2A8”. Il mezzo, sviluppato dal consorzio europeo (a trazione tedesca) Knds e svelato
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Dagli Stati Uniti all’Europa, l’industria della Difesa al bivio tra passato e futuro
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C’è un filo che negli ultimi anni sta attraversando l’industria della Difesa in Occidente, un filo che con il tempo si è trasformato in una crepa e che oggi assomiglia a una vera e propria faglia. Non è una frattura improvvisa né il risultato di un
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L’UE lancia l’industria bellica continentale con la benedizione dei socialisti
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Con un voto trasversale, il parlamento europeo approva l'Edip, un programma di finanziamento dell'industria militare europea diretto a diminuire la dipendenza di Bruxelles dagli Stati Uniti e a potenziare la produzione di armi
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Incontro sulla violenza di genere, bilancio
Dunque, sono partito con l'organizzazione questa primavera.
Ho contattato diverse associazioni che si occupano di violenza di genere, una mi ha risposto e ha messo a disposizione una psicologa delle loro (che arrivava da fuori Firenze). Ho contattato un sindacato della scuola perché facessero arrivare la notizia a qualche insegnante/dirigente scolastico nel tentativo di coinvolgere gli studenti (scelta sbagliatissima perché non hanno fatto assolutamente nulla, la prossima volta contatterò direttamente i rappresentanti degli studenti). Ho prenotato la sala alla casa del popolo. Come RSU abbiamo convocato un'assemblea dei lavoratori di 4 ore in modo che la gente potesse partecipare senza prendere permessi o ferie. Ho fatto la locandina. Stamattina mi sono alzato alle 6:30 per andare lì a preparare la sala (sistemazione PC per fare un video, impianto amplificazione, sistemazione sedie, ecc.).
Risultato: 10 persone (su più di 150 dipendenti della mia azienda).
E niente...
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A breach shows people are making AI porn of ordinary people at scale; X exposes the location of its biggest MAGA grifters; and how we contributed to the shut down of a warrantless surveillance program.#Podcast
Vivere la fine: psicologia e diritti
Barco Teatro, Via Orto Botanico 12 – Padova
10 dicembre 2025
Ore 20:00 aperitivo | Ore 21:00 inizio evento
Tania Re, psicoterapeuta, antropologa, terapista complementare e consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni, parteciperà al dialogo aperto sul tema del fine vita tra etica, psicologia e diritti, organizzato dall’Università degli Studi di Padova nell’ambito del Progetto Terza Missione 2024.
Insieme a lei interverranno: Ines Testoni, psicologa e docente Università di Padova Edoardo Camurri, giornalista e scrittore e Daniele Costa, autore e regista.
Durante la serata sarà proiettato materiale video tratto dal documentario Seeing beyond fading di Daniele Costa.
Prenotazione tramite il sito Eventbride.
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La gravidanza per altri a un anno dall’entrata in vigore del reato universale
Sono passati dodici mesi dall’entrata in vigore della legge n. 169 del 2024, la cosiddetta “legge Varchi”, che ha esteso il reato di surrogazione di maternità anche quando compiuto all’estero da cittadini italiani. Una norma formalmente efficace da dicembre 2024, ma che nella realtà ha iniziato a produrre effetti solo nove mesi dopo: lo stesso tempo di una gravidanza. Eppure, alcune Procure hanno provato a forzarne un’applicazione immediata, fingendo di non sapere ciò che tutta la dottrina penalistica ripete da anni: il reato non “nasce” con il bambino, ma con il trasferimento dell’embrione — o, al limite, con la sua formazione.
Proprio ora, dunque, stanno arrivando i primi casi concreti, con famiglie che rischiano fino a due anni di reclusione e un milione di euro di multa per essersi rivolte alla gravidanza per altri per ragioni mediche o sociali. L’Italia si propone così come esportatrice di un “reato universale”, calpestando i principi fondamentali del nostro ordinamento, come fatto in fondo molteplici volte con la legge 40. Non a caso: la legge 40 è stata dichiarata incostituzionale almeno quattro volte. Eppure eccoci qui, a ripetere gli stessi errori, tentando addirittura di imporli al resto del mondo. Una vera universalizzazione dell’assurdo.
Non sorprende, quindi, che la ministra Roccella abbia sfruttato la presentazione alle Nazioni Unite del rapporto della Special Rapporteur Reem Alsalem per rilanciare una narrazione priva di basi solide. Il rapporto parla di gravidanza per altri mescolando luoghi comuni e timori astratti; interrogata sui dati, la stessa Alsalem ha ammesso che non ce ne sono. E certo che mancano: il proibizionismo crea clandestinità, e dunque procedure sommerse che spesso determinano abusi. Inoltre il rapporto afferma che molto spesso il consenso delle donne gestanti non c’è, e se c’è, non è valido, perché viziato dal solo fatto di essere una gestante. Un corto circuito di cui sarebbe interessante sapere cosa pensa anche Giorgia Meloni a seguito della riforma del reato di violenza sessuale che introduce il consenso come elemento per il quale “se non c’è consenso è violenza sessuale.” Secondo quanto afferma il rapporto di Reem Alsalem, nonché tutti i sostenitori del reato universale, il reato di surrogazione di maternità, a tutela della dignità della gestante, si applica anche quanto il consenso c’è. Dunque il consenso assume caratteristiche e valore completamente diverso a seconda dell’uso strumentale e ideologico che la politica ne sta facendo. Sarebbe come dire che in certi casi non graditi al governo, il reato di violenza sessuale che tutela solo ed esclusivamente la libertà personale, si applica anche se c’è il pieno consenso della donna.
In Europa, la direttiva anti-tratta condanna solo la surrogazione che comporta sfruttamento, lasciando agli Stati la possibilità di regolare la GPA. La recente risoluzione del Parlamento europeo, nell’ambito della Gender Equality Strategy (Strategia per l’eguaglianza di genere) però, ha aggiunto ambiguità: il passaggio secondo cui “la maternità surrogata, che comporta sfruttamento, deve essere condannata” può essere interpretato in modi diversi. La lettura più coerente è quella che distingue chiaramente tra pratiche sfruttative — da condannare — e percorsi autodeterminati e tutelati. Ma resta urgente una chiarezza normativa e linguistica che oggi manca.
Ecco perché, su un tema tanto delicato, dovremmo tornare alla realtà, ai dati, ai diritti. Oggi si respira una profonda preoccupazione nell’affrontare i temi legati alla surrogazione di maternità, è difficile trovare o promuovere dibattiti pubblici perché la formulazione del reato, che estende la perseguibilità anche a varie e ambigue forme di pubblicizzazione, di fatto spaventa con effetti deterrenti. Occorre quindi riportare il tema tra le persone, non per promuovere una procedura di fecondazione assistita che sicuramente coinvolge molti aspetti personali e delicati, ma per informare correttamente le persone che esistono forme regolamentate e rispettose dei diritti e le volontà di tutte le persone coinvolte.
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lasciate che le figuracce vengano a me
lasciate che le figuracce vengano a me
Sono andato a scuola scalzo nessuno mi aveva detto dei compiti da fare a casa e non avevo neppure una scusa, alla lavagna non sapevo co...ordinariafollia
Famiglia nel bosco, Nordio: "Se profili disciplinari interverrò". Avvocato rimette mandato
Leggi su Sky TG24 l'articolo Famiglia nel bosco, Nordio: 'Se profili disciplinari interverrò'. Avvocato rimette mandatoRedazione Sky TG24 (Sky TG24)
Luca Sironi
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