Ospedali tremate! Arriva Ransomcortex. la gang ransomware che prende di mira le strutture sanitarie
A cura di Pietro Melilloe Massimiliano Brolli
Recentemente, il panorama delle minacce informatiche si è arricchito con la comparsa di un nuovo gruppo ransomware denominato “Ransomcortex“. Questo gruppo si distingue per la sua specializzazione nell’attacco a strutture sanitarie, avendo già collezionato quattro vittime in pochi giorni dalla sua prima apparizione. Tra queste, tre sono strutture sanitarie brasiliane e una è canadese. La predilezione per gli attacchi al settore sanitario non è nuova, ma Ransomcortex rappresenta una significativa evoluzione di questa tendenza.
Il Contesto Storico
L’interesse dei criminali informatici per le organizzazioni sanitarie risale a diversi anni fa, ma negli ultimi tempi si è verificato un aumento significativo di questi attacchi. Uno dei primi casi di rilievo è stato nel 2016, quando l’ospedale Hollywood Presbyterian Medical Center a Los Angeles è stato colpito da un attacco ransomware che ha bloccato il sistema informatico dell’ospedale, richiedendo un riscatto di 17.000 dollari in bitcoin per ripristinare l’accesso ai file critici dei pazienti.
Questo incidente sollevò l’allarme sulla vulnerabilità delle organizzazioni sanitarie agli attacchi informatici e ha evidenziato la necessità di rafforzare le misure di sicurezza informatica nel settore sanitario.
Negli anni successivi, gli attacchi informatici contro le organizzazioni sanitarie sono diventati sempre più sofisticati e diffusi, con un’ampia varietà di minacce, tra cui ransomware, phishing, violazioni dei dati e attacchi mirati.
Nel 2020, durante la pandemia di COVID-19, gli attacchi informatici contro le strutture sanitarie sono aumentati ulteriormente. Ricordiamo l’attacco alla Vastaamo, una clinica di psicoterapia privata finlandese fondata nel 2008. Il 21 ottobre 2020, Vastaamo ha annunciato che il suo database dei pazienti era stato rubato. I pirati informatici avevano chiesto 40 bitcoin, all’epoca circa 450mila euro, minacciando di pubblicare i dati trafugati. L’azienda alla fine andò in bancarotta.
Sempre nel 2020 vogliamo ricordare l’attacco all’ospedale di Düsseldorf che comportò della morte di una donna di 78 anni affetta da un aneurisma aortico. Quello che era iniziata come una chiamata di routine ha preso una brutta piega quando hanno chiamato l’ospedale universitario locale per informare il personale del loro imminente arrivo scoprendo che era paralizzato da un attacco ransomware.
Successivamente le cyber gang criminali si divisero in due fazioni. Chi esplicitamente dichiarava di non colpire ospedali e aziende sanitarie e cliniche pediatriche e chi invece non aveva intenzione darsi delle regole come ad esempio la cyber gang Black Basta.
Un altro caso famoso riguarda Il gruppo di ransomware LockBit che dopo un attacco ad una struttura sanitaria, si è formalmente scusato per l’attacco all’ospedale per bambini malati (SickKids), affermando che uno dei suoi membri ha violato le regole attaccando l’organizzazione sanitaria e, pertanto, ha rilasciato gratuitamente un decryptor per l’ospedale.
Il Modus Operandi di Ransomcortex
A differenza di altri gruppi ransomware, Ransomcortex ha scelto di concentrare i suoi attacchi esclusivamente sulle strutture sanitarie. Questo focus mirato solleva domande su cosa guadagnino i criminali se le aziende non pagano i riscatti. La risposta risiede nella natura dei dati sanitari, che possono essere utilizzati per una vasta gamma di attività fraudolente:
- Frodi Finanziarie: Utilizzo delle informazioni personali dei pazienti per aprire conti bancari, richiedere carte di credito o ottenere prestiti.
- Estorsioni: Minacce di divulgazione di informazioni sensibili dei pazienti a meno che non venga pagato un riscatto.
- Vendita al Mercato Nero: Vendita di informazioni mediche personali su mercati neri online.
- Phishing e Truffe Online: Utilizzo dei dati per condurre attacchi di phishing mirati.
- Furto di Identità: Creazione di false identità utilizzando le informazioni personali dei pazienti.
Il Data Leak Site di Ransomcortex
Il data leak site di Ransomcortex offre ulteriori dettagli sulle loro operazioni e intenzioni.
- Advertising e Reclutamento:
- Ransomcortex offre ricompense in dollari a chiunque possa fornire assistenza fisica per aiutare le aziende a effettuare pagamenti in grandi città.
- Il gruppo cerca team per azioni fisiche, stalker, osinter e “swatter”.
- Non richiedono di conoscere l’identità dei collaboratori; l’importante è l’efficacia nel portare i dollari.
- Contatti:
- Forniscono diversi metodi di contatto, tra cui Tox, email e Session ID.
- Specificano chiaramente che non permettono lavori contro determinate nazioni come Russia, CIS, Cuba, Corea del Nord, Iran e Cina.
- Non accettano lavori su aziende che hanno già effettuato pagamenti.
- FAQ:
- Dichiarano di operare solo per scopi finanziari, non per ideali politici.
- Il loro focus principale è fornire soluzioni e mediazione per individui di alto livello e piccole e medie imprese.
- Affermazione che Ransomcortex non ha mai fornito e non fornisce Ransomware as a Service (RaaS); tutto il software di crittografia utilizzato è di terze parti.
L’Italia dovrebbe essere molto accorta a questa nuova minaccia
Molto tempo fa riportammo che gli ospedali sarebbero divenuti “le galline dalle uova d’oro” per il cybercrime, in quanto il rischio non è solo inerente la perdita dei dati, ma anche la vita delle persone. I criminali lo sanno bene che la velocità di azione di un ospedale risulta essenziale, ma sappiamo anche che gli ospedali non hanno una buona “postura cyber” la quale risulta da rivedere in modo profondo.
Purtroppo sono molte le organizzazioni ospedaliere colpite dagli incidenti di sicurezza e soprattutto il ransomware risulta il vettore di attacco principalmente utilizzato. La Lista delle organizzazioni sanitare italiane colpite ogni anno aumenta, almeno dove ne conosciamo le rivendicazioni della PA e la lista si allunga ogni giorno un pochino di più.
- L’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma,
- ASL 3 di Roma
- ASL 2 di Savona
- ASL 2 di Terni
- ASP di Messina 2021
- ULSS6 di Padova
- ASL Napoli 3
- ASST Lecco
- ASP Messina 2022
- ATS Insubria
- Fatebenefratelli Sacco
- Ospedale Macedonio Melloni
- ASL5 di La Spezia
- Ospedale Universitario di Parma
- Ospedale Niguarda
- ASL1 Abruzzo
- Centro Ortopedico di Quadrante
- Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona
- Attacco alla Synlab
- ASST Rhodense
Purtroppo l’Italia sembra non aver ancora compreso l’importanza strategica degli Ospedali come sicurezza nazionale. Tali infrastrutture critiche vengono bersagliate costantemente dal cybercrime le quali devono essere protette per garantire la salute delle persone, uno tra i diritti fondamentali della nostra costituzione.
Conclusioni
Ransomcortex rappresenta una nuova e pericolosa minaccia per il settore sanitario. La loro specializzazione e il loro focus esclusivo sulle strutture sanitarie, insieme alla sofisticazione delle loro operazioni, richiedono un’urgente risposta da parte delle organizzazioni sanitarie e delle autorità competenti. È essenziale implementare misure di sicurezza avanzate e rimanere vigili per proteggere i dati sensibili e garantire la continuità delle operazioni sanitarie.
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“Trieste, detenuti in rivolta nel carcere di via Coroneo dal tardo pomeriggio di giovedì 11 luglio. (…) Sarebbero cento i partecipanti alla rivolta, iniziata intorno alle 19.00. Alcuni detenuti si sono affacciati alle finestre e attraverso le inferriate hanno fatto cadere degli stracci incendiati. Urla dall’interno della struttura, sia dalla parte degli uomini che delle donne. Libertà, si sente gridare…” Questo è quello che siamo venuti a conoscere dalle agenzie, che segnalano altri momenti di tensione, in Regione FVG, nel CPR di Gradisca d’Isonzo, istituzione criminogena.
Si tratta di una situazione disumana, necessariamente destinata ad esplodere. Sappiamo, infatti, che nel carcere di Trieste “ci sono 260 detenuti per 150 posti” e che “da mesi c’è un clima di tensione (…), ci sono detenuti che dormono anche in 10 in una cella, anche vicino al water. Ci sono persone con problemi psichiatrici che dovrebbero stare da soli e invece sono in due in cella” (così sostiene l’avv. Mascia, delegato della camera penale per il carcere). E’ una situazione di abbrutimento decisamente anticostituzionale se le pene, per la nostra Carta (art. 27), “non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. A Trieste, come altrove, non è così. Lo dice l’elevato numero di suicidi nelle prigioni italiane: 54, finora, nell’anno in corso (nel 2022 se ne registrarono 84; almeno 70 nel 2023). 13 morti, inoltre, nel caos del 2020 (dal 7 al 9 marzo), in piena emergenza covid: morti presto dimenticati, cancellati.
Rifondazione comunista-Sinistra europea, con il meglio delle associazioni di giuristi, ritiene urgente riportare la Costituzione e la CEDU in carcere. Bisogna, in concreto, ridurre i detenuti e le detenute attraverso riti processuali e pene alternative. La giustizia, in Italia, continua invece a proteggere i “colletti bianchi” e a essere garantista a senso unico: delinquenti della razza padrona vengono trattati come “prigionieri politici”, anche se solo messi agli arresti domiciliari; mentre per gli altri si dovrebbe buttar via la chiave per sempre (frase che si sente sempre più spesso).
Il nostro garantismo è diverso da quello oggi purtroppo dominante, ed è indirizzato a tutte e a tutti “qualunque colpa sia” (come scrisse Erri De Luca). E’ necessaria una svolta culturale e politica, anche in questo campo. Ora che la crisi -almeno a Trieste- sembra rientrata, occorre cominciare ad agire avviando riforme di struttura e ripensando alle prigioni con senso di giustizia per il tramite di concreti provvedimenti. Servono a questo, le “crisi”, a segnalare ciò che è intollerabile. Ma dalle carceri si evince il tasso di civiltà di un Paese: quello dell’Italia è bassissimo.
Gianluca Schiavon, responsabile nazionale giustizia PRC-SE
Gianluca Paciucci, segretario provinciale PRC (Trieste)
PRC, comunicato stampa (aggiornamento): rivolta nel carcere di Trieste
"Trieste, detenuti in rivolta nel carcere di via Coroneo dal tardo pomeriggio di giovedì 11 luglio. (...) Sarebbero cento i partecipanti alla rivolta, iniziataRifondazione Comunista
Hackaday Podcast Episode 279: Solar Flares, Flash Cells, and Free Airline WiFi
Get your weekly fix of great hacks with your guides, Elliot Williams and Al Williams. This week, the guys talk about hacking airline WiFi, vanishing cloud services, and hobbies adjacent to hacking, such as general aviation. Things go into the weird and wonderful when the topic turns to cavity filters, driving LEDs with a candle, and thermite.
Quick hacks? Everything from vintage automated telescopes to home fusion reactors and ham radio mobile from a bicycle. Then there’s the can’t miss articles about the Solar Dynamics Observatory and an explainer about flash memory technology.
Check out the links below and leave your favorite hack of the week in the comments below!
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As always, this week’s episode is freeze-dried as an MP3 for your convenience.
Where to Follow Hackaday Podcast
Places to follow Hackaday podcasts:
Episode 279 Show Notes:
News:
What’s that Sound?
- Do you know what the sound is? Al didn’t, but if you do, you might win a limited edition Hackaday Podcast T-shirt.
Interesting Hacks of the Week:
- Hacking Airline WiFi The Hard Way
- DNS Tunneling: Getting The Data Out Over Other Peoples’ WiFi
- You Break It, We Fix It
- Dial-Up Internet Over WhatsApp
- Samsung Killed The Online Service, This 20 Dollar Dongle Brings It Back
- Supercon 2023: Why More Hackers Should Earn Their Wings
- Cavity Filters, The Black Art You Have A Chance Of Pursuing
- Candle Powered Lantern Isn’t As Silly As You Think
- The Thermite Process Iron Foundry
Quick Hacks:
- Elliot’s Picks:
- Celebrating The [Jack Ells] Automatic Photometric Telescope
- Plight Of The Lowly Numitron Tube
- Repeatable “One-Click” Fusion, From Your Cellphone
- Al’s Picks:
- Bringing The 555 Mini-Notebook To Video
- Going Ham Mobile On A Bicycle
- C Compiler Exists Entirely In Vim
Can’t-Miss Articles:
- Solar Dynamics Observatory: Our Solar Early Warning System
- The Flash Memory Lifespan Question: Why QLC May Be NAND Flash’s Swan Song
Holy Keyboard Case, Batman!
Whoever thought a keyboard could look so sinister? Well, [rain2] aka [AffectionateWin7178], that’s who. Vengeance is the sixth keyboard they’ve designed, and let’s just say we wouldn’t mind seeing the other five.
This is a takeoff of Zazu, a custom case printed for the monoblock split designed by [AlSaMoMo]. A friend of [rain2] made a ZMK PCB for the Zazu about a month ago, and they dreamed up the case design together. Among our first questions were of course, how do you type without those bat wings digging into your palms? But evidently, they are designed not to get in the way at all during use.
We particularly like the gold skirt around the edge which joins the two printed halves. It goes nicely with the bank vault elements like the dial around the trackball and the five-way switch that resembles a handle. And yeah, we wish the Batmobile was a mouse, too. While it seems that [rain2] hasn’t released the STLs for the case, you can find the ZMK Zazu repo on GitHub. Happy designing! As always, let us know what you come up with.
This Week in Security: Blast-RADIUS, Gitlab, and Plormbing
The RADIUS authentication scheme, short for “Remote Authentication Dial-In User Service”, has been widely deployed for user authentication in all sorts of scenarios. It’s a bit odd, in that individual users authenticate to a “RADIUS Client”, sometimes called a Network Access Server (NAS). In response to an authentication request, a NAS packages up the authentication details, and sends it to a central RADIUS server for verification. The server then sends back a judgement on the authentication request, and if successful the user is authenticated to the NAS/client.
The scheme was updated to its current form in 1994, back when MD5 was considered a cryptographically good hash. It’s been demonstrated that MD5 has problems, most notably a chosen-prefix collision attack demonstrated in 2007. The basis of this collision attack is that given two arbitrary messages, it is possible to find a pair of values that, when appended to the end of those messages, result in matching md5 hashes for each combined message. It turns out this is directly applicable to RADIUS.
The attack is a man-in-the-middle, but not against an authenticating user. This attack is a man-in-the-middle between the NAS and the RADIUS server, and a real user isn’t even required. This elevated position does make an attack harder to achieve in some cases, but situations like RADIUS providing authentication for administrative access to a device is squarely in scope. Wrapping the RADIUS backend communications in a TLS layer does protect against the attack.
Gitlab
It’s once again time to go update your Gitlab instances, and this one sounds familiar. It’s another issue where an attacker could run pipeline jobs as an arbitrary user. This comes as one more of a series of problems in Gitlab, with at least one of them being exploited in the wild. It’s not surprising to see a high-visibility vulnerability leading to the discovery of several more similar problems. With this latest issue being so similar to the previous pipeline problem, it’s possible that it’s actually an incomplete patch or additional workaround discovered to exploit the same issue.
Exim
There’s a bug in the Exim email server, that impacts the processing of attachment blocking rules. Specifically, the filename in the email header is broken into multiple parts, with some confusing extra bytes in between. It’s technically compliant with the right RFC, but Exim’s mime handling code gets confused, and misses the right message name.
Exim server can be configured to block certain file types, and this vulnerability allows those blocked attachments through. The original CVSS of 9.1 is a tad insane. The latest update drops that to a 5.4, which seems much more appropriate.
Plormbing Your ORM
Prisma is a “Next Generation ORM (Object Relational Mapper), that takes database schema, and maps it to code objects. In other words, it helps write code that interacts with a database. There’s some potential problems there, like using filters on protected data, to leak information one byte at a time, in a very Hollywood manner.
This brings us to a second approach, a time-based data leak. Here a SQL query will execute slowly or quickly depending on the data in the database. The plormber tool is designed to easily build attempts at time-based leaks. Hence the pun. If you have a leak in your ORM, call a plORMber. *sigh*
Internet Explorer Rises Again
When Microsoft finally obsoleted Internet Explorer in 2022, I had some hope that it wouldn’t be the cause of any more security issues. And yet here we are, in 2024, talking about an exploitation campaign that used a 0-day in Windows to launch Internet Explorer.
A very odd file extension, .pdf.url
, manages to appear as a pdf file with the appropriate icon, and yet opens IE when executed. This finally got classified by Microsoft as a vulnerability and fixed.
Bits and Bytes
There’s another SSH issue, related to regreSSHion. This time a vendor patch makes a call to cleanup_exit()
from a signal handler function, calling more async-unsafe code. If that doesn’t make any sense, circle back around to last week’s installment of the column for the details. This time it’s Fedora, Red Hat, and other distros that used the patch.
One of the security barriers that most of us rely on is that traffic originating from the WAN side of the router should stay there. When that paradigm breaks down, we have problems. And that’s exactly what the folks at Claroty are working to defeat. The trick this time is a vulnerability in a router’s Dynamic DNS service. Manage to spoof a DNS lookup or MitM that connection, and suddenly it’s RCE on the router.
And finally, we’ve covered a pair of outstanding stories this week here at Hackaday. You should go read about how Ticketmaster’s app was reverse engineered, followed by a brilliant and completely impractical scheme to get your Internet connection for free while flying.
Attenti a CrystalRay! I loro attacchi con SSH-Snake sono aumentati di 10 volte da inizio 2024
Il gruppo CrystalRay, che nel febbraio 2024 ha utilizzato il worm open source SSH-Snake per i suoi attacchi, ha ampliato la portata della sua attività attraverso nuove tattiche ed exploit. Ora gli hacker criminali hanno già contato più di 1.500 vittime le cui credenziali sono state rubate e infettate da cryptominer.
Ricordiamo che SSH-Snake è uno strumento open source utilizzato per cercare silenziosamente chiavi private, spostarsi lateralmente attraverso l’infrastruttura di una vittima e fornire payload aggiuntivi ai sistemi compromessi.
È stato scoperto per la prima volta a febbraio di quest’anno dai ricercatori della società Sysdig, che hanno descritto SSH-Snake come un “worm automodificante” che utilizza le credenziali SSH trovate su un sistema compromesso per iniziare a diffondersi nella rete. È stato inoltre notato che si differenzia dai normali worm SSH, evita i modelli tipici degli attacchi e porta il normale movimento laterale della rete al livello successivo essendo più accurato nella ricerca delle chiavi private.
Una volta che il worm ottiene le chiavi SSH, le utilizza per accedere a nuovi sistemi, quindi si copia e ripete il processo su nuovi host.
All’inizio dell’anno i ricercatori hanno riferito di essere a conoscenza di circa 100 vittime affette da SSH-Snake. Ma ora Sysdig ha avvertito che gli aggressori dietro questi attacchi, soprannominati CrystalRay, hanno notevolmente ampliato la portata delle loro operazioni, e più di 1.500 organizzazioni sono già tra le vittime.
“Osservazioni recenti indicano che le operazioni di CrystalRay sono aumentate di 10 volte, raggiungendo oltre 1.500 vittime, e ora includono scansioni di massa, sfruttamento di molteplici vulnerabilità e installazione di backdoor utilizzando vari strumenti OSS”, hanno scritto gli esperti.
Secondo i ricercatori, lo scopo principale di CrystalRay è raccogliere e poi vendere credenziali, distribuire miner di criptovaluta (lo script distrugge tutti i minatori concorrenti per massimizzare i profitti) e assicurarsi un punto d’appoggio nella rete della vittima.
Gli strumenti che il gruppo utilizza oltre a SSH-Snake includono zmap, asn, httpx. Allo stesso tempo, SSH-Snake rimane ancora lo strumento principale degli hacker, con l’aiuto del quale si muovono attraverso le reti compromesse.
CrystalRay utilizza anche exploit PoC modificati per varie vulnerabilità, che vengono consegnati alle vittime utilizzando il framework Sliver.
Prima di lanciare exploit, gli aggressori conducono test approfonditi per confermare la presenza di vulnerabilità scoperte. In particolare, gli hacker sfruttano le seguenti vulnerabilità:
- CVE-2022-44877 – Vulnerabilità nell’esecuzione di comandi arbitrari del Pannello Web di controllo (CWP)
- CVE-2021-3129 – Vulnerabilità relativa all’esecuzione di codice arbitrario in Ignition (Laravel);
- CVE-2019-18394 è una vulnerabilità SSRF in Ignite Realtime Openfire.
Secondo i ricercatori, è probabile che anche i prodotti Atlassian Confluence vengano presi di mira da questi aggressori. I ricercatori sono giunti a questa conclusione osservando i modelli di sfruttamento identificati dopo aver studiato molteplici tentativi di hacking provenienti da 1.800 indirizzi IP diversi.
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La cultura della sicurezza è la base della democrazia. L’impegno italiano
[quote]Nuove sfide e opportunità nel campo della sicurezza, la necessità di un dialogo strutturato tra istituzioni, forze armate e industria, e l’importanza di una visione integrata che coinvolga anche la società civile. Questi sono stati i temi centrali del convegno “Cultura della Sicurezza: l’impegno
Innovation pipelines e velocizzare il procurement. A lezione di innovazione dalla Nato
[quote]Come ricordato più volte dai vertici della Nato, l’Alleanza assicura la pace esercitando la deterrenza con successo, cosa che può fare solo attraverso uno strumento militare più forte degli avversari. Molto di questo passa dal mantenimento del vantaggio
La Nato oggi è più indispensabile che mai. Le parole di Geoană
[quote]Nel contesto di un mondo in rapido mutamento e in costante evoluzione, Mircea Geoană, vice segretario generale della Nato, ha recentemente condiviso le sue riflessioni e analisi durante un’intervista con Andrea Kendall-Taylor, Senior Fellow e Direttore del Transatlantic Security Program al Center for a New American Security. L’evento,
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Appello ai Consigli regionali, alle forze politiche che amministrano le Regioni per una convergenza unitaria sull’abrogazione totale della legge 86/2024 sull’autonomia differenziata
Tra pochissimi giorni inizierà la raccolta di 500mila firme per il referendum abrogativo totale della legge Calderoli. La scelta di procedere su un unico quesiRifondazione Comunista
Ucraina, minacce ibride e Sahel. Borrell spiega il contributo Ue alla Nato
[quote]Nel corso del secondo giorno del Nato Public Forum (di cui Formiche è stato media partner per l’Italia: potete trovare le repliche a partire da questo link) si è tenuto l’intervento di Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vice Presidente della Commissione europea,
Intervento del Segretario Generale Andrea Cangini all’evento “La scuola artificiale. Età evolutiva ed evoluzione tecnologica” presso la Camera dei Deputati
[quote]Intervento del Segretario Generale, Andrea Cangini Cangini: “Potenziare l’uso di carta e penna nelle scuole”: “Carta
Forum sulle migrazioni, nuove proposte dalla Libia alla UE
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I delegati dell’UE si incontreranno con i funzionari libici del Governo di Unità Nazionale per parlare della migrazione trans-mediterranea. Nel corso degli anni l’UE ha donato decine/centinaia di
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Sei grandi banche accusate di fare il doppio gioco in Amazzonia
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Sei tra le maggiori banche dicono di proteggere la foresta pluviale, ma solo a parole, stando all’ultimo rapporto di Stand.earth
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Etiopia, incontro diplomatico in Tigray con inviato speciale EU per il Corno d’Africa
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Giovedì 11 luglio Reda Getachew, presidente ad interim ha incontrato Annette Weber, EU Special Representative for the Horn of Africa, Red Sea,
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L’identità digitale è progresso, ma anche un grande pericolo
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Discriminazioni in Thailandia e in Pakistan, disparità in Serbia e India. Gravi ripercussioni sulle fragili ultimavoce.it/identita-digital…
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Etiopia, ID Digitale per i rifugiati, UNHCR maggio 2024
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L’ID Fayda viene gradualmente lanciato ai 77.000 #rifugiati che vivono ad Addis Abeba, e l’ambizione è di estenderlo agli oltre 1 milione di rifugiati dell’Etiopia, principalmente dal Sud Sudan, dalla
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ISRAELE. La sinistra scivola verso il Fascismo
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Certi "militanti di sinistra" israeliani, scrive l'analista Orly Noi, seguono il profondo e accelerato scivolamento della società verso il fascismo
L'articolo ISRAELE. La sinistra scivola verso il Fascismo proviene da pagineesteri.it/2024/07/12/med…
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Venerdì prossimo io ed @elif torniamo a suonare 🎺 e cantare 🎤 i brani di Burt Bacharach nella #Tuscia viterbese.
Questa volta sul Lago di Vico ⛱️, coi cinghiali 🐗 a fare i cori. E questa volta con il piano 🎹 al posto della chitarra.
mobilizon.it/events/48570642-3…
#BurtBacharach #Viterbo #Ronciglione #LagoDiVico #HelloBurt #Tromba #Basso
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«Quanto vale una balena?» Le illusioni del capitalismo verde
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Le soluzioni proposte dal capitalismo verde sono troppo spesso influenzate dalla logica finanziaria. Un'intervista ad Adrienne Buller
L'articolo «Quanto vale una balena?» Le illusioni del capitalismo verde proviene da Valori.
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Giappone e Filippine firmano un patto militare che include lo scambio di truppe
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le Filippine e il Giappone, i due maggiori alleati degli Usa in Asia orientale, hanno firmato un patto che include lo scambio di truppe
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Take action to stop chat control now!
Chat control is back on the agenda of EU governments. They will discuss “progress” on 10/11 October and are to endorse it on 12/13 December.
In June we managed to stop the unprecedented plan by an extremely narrow “blocking minority” of EU governments: Chat control proponents achieved 63.7% of the 65% of votes threshold required in the Council of the EU for a qualified majority.
Several formerly opposed governments such as France have already given up their opposition. Several still critical governments are only asking for small modifications (e.g. searching for “known content” only or excluding end-to-end encryption) which would still result in mass searches and leaks of our private communications. Therefore there is a real threat that the required majority for mass scanning of private communications may be achieved at any time under the current Hungarian presidency (Hungary being a supporter of the proposal).
That is why we now need to get involved and raise our voices to our governments and raise awareness in the wider population.
→ Previously supportive governments must be convinced to change their minds
→ Critical governments need to be pushed to demand comprehensive changes, as proposed by the European Parliament, and not just minor changes to the proposal.
In the absence of such fundamental revision, the proposal should be rejected altogether.
This map (feel free to share online!) visualises EU governments positions on chat control in June, also summarised in the table below. It helps you understand where your government stands and can help you start your journey as a digital rights advocate against chat control in your country. You will find some helpful resources below.
Is your government in favour?
→ Ask for an explanation and for your government to revert its course.
Is your government abstaining?
→ Ask why and demand that they take a strong stance against chat control.
Is your government opposing?
→ Great, but take a closer look at the reasoning: Some governments like Germany e.g. only object to the scanning of encrypted communications, but are fine with the indiscriminate scanning of other private and public communication, with the end of anonymous communication by requiring age verification, or with introducing a minimum age for “risky” communication apps. Also critical governments need to do more, exert their influence in the Council of the EU and agree on a joint list of necessary fundamental changes to the proposal. Absent such revision they should ask the European Commission to withdraw the chat control proposal as it stands.
Where your government stands on chat control
In favour | Abstained | Opposed the proposal |
---|---|---|
Belgium | Estonia | Germany |
Bulgaria | Netherlands | Poland |
Croatia | Slovenia | |
Cyprus | Czech Republic | |
Denmark | Austria | |
Finland | ||
Greece | ||
Hungary | ||
Ireland | ||
Italy | ||
Latvia | ||
Lithuania | ||
Luxembourg | ||
Malta | ||
Portugal | ||
Romania | ||
Slovakia | ||
Spain | ||
Sweden |
Take action now
These are ideas for what you can do in the short-term or with some
preparation. Start with:
- Ask you government to call on the European Commission to withdraw the chat control proposal. Point them to a joint letter that was recently sent by children’s rights and digital rights groups from across Europe. Click here to find the letter and more information.
- Check your government’s position (see above) and, if they voted in favour or abstained, ask them to explain why. Tell them that as a citizen you want them to reject the proposal, that chat control is widely criticised by experts and that none of the proposals tabled in the Council of the EU so far are acceptable. Ask them to protect the privacy of your communication and your IT security.
- Share this call to action online.
When reaching out to your government, the ministries of the interior (in the lead) of justice and of digitisation/telecommunications/economy are your best bet. You can additionally contact the permanent representation of your country with the EU.
It can also be useful to reach out to Members of your national Parliament who can determine your country’s vote. Talk to your political representatives. Whether it is the newly elected MEPs of the European Parliament or local groups of the political parties: make sure everyone is aware of what chat control is about and that you expect politicians to defend your fundamental rights against the proposal!
When contacting politicians, writing a real letter, calling in or attending a local party event or visiting a local office to have a conversation will have a stronger impact than writing an e-mail. You can find contact details on their websites. Just remember that while you should be determined in your position, remain polite, as they will otherwise disregard what you have to say. Here is useful argumentation on chat control. And here is argumentation for why the minor modifications so far envisioned by EU governments fail to address the dangers of chat control: by us, by EDRi, by CDT.
As we continue the fight against against chat control, we need to expand the resistance:
- Explain to your friends why this is an important topic. This short video, translated to all European languages, is a good start – feel free to use and share it. Also available on PeerTube (EN) and YouTube (DE).
- Taking action works better and is more motivating when you work together. So try to find allies and form alliances. Whether it is in a local hackspace or in a sports club: your local action group against chat control can start anywhere. Then you can get creative and decide which type of action suits you best.
Take action now. We are the resistance against chat control!
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rapporto sul banner di consenso di noyb: Come le autorità decidono realmente
La relazione offre un resoconto completo dei risultati della task force EDPB, confrontati con le posizioni assunte dalle DPA nazionali
mickey11 July 2024
Ministero dell'Istruzione
Ieri si è svolta, presso il #MIM, una riunione tra il Ministro Giuseppe Valditara e le istituzioni centrali e locali e i soggetti competenti delle Regioni Calabria e Sicilia per avviare una collaborazione finalizzata a soddisfare il fabbisogno occupa…Telegram
CISGIORDANIA. Faz’a: volontari internazionali proteggono i palestinesi dai coloni
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'iniziativa presentata a Ramallah. Aderiscono dall'Italia Assopace, Un ponte per e altre organizzazioni e associazioni
pagineesteri.it/2024/07/11/med…
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Fondazione per la Scuola: l’istruzione pubblica sempre più al servizio di interessi privati l L'Indipendente
"A parte le considerazioni e i commenti riguardo l’equità sociale e il futuro dei giovani, quello che emerge è fondamentalmente l’interesse del settore privato a formare i lavoratori di domani, il capitale umano da mettere al servizio dei grandi gruppi privati, più che esseri umani con capacità critiche e cittadini consapevoli con una propria dignità sociale."
Oggi dalle ore 10.30, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, si terrà la presentazione del Rapporto nazionale "Le prove #Invalsi 2024".
Interverrà alla conferenza il Ministro Giuseppe Valditara.
Ministero dell'Istruzione
Oggi dalle ore 10.30, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, si terrà la presentazione del Rapporto nazionale "Le prove #Invalsi 2024". Interverrà alla conferenza il Ministro Giuseppe Valditara.Telegram
Arrivano in Israele le bombe pesanti trattenute da Biden
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un funzionario americano conferma che le munizioni da 500 libbre sono in rotta verso Tel Aviv, mentre il trasferimento di bombe da 2.000 libbre rimane congelato, per ora.
L'articolo pagineesteri.it/2024/07/11/med…
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Sandro Santilli reshared this.
Mi trova d'accordo.
(Update: abbiamo constatato che la scritta è fosforescente!)
#fuckAldo #cazzoDiCaldo
Metto qui la descrizione perché non mi ricordo come metterla in Friendica. 😅
Foto di un ventaglio aperto su un lettino da spiaggia. È colorato con un gradiente da viola a pesca e attraversato dalla scritta in stampatello bianco: "Cazzo di caldo".
Ilva, storica sentenza della Corte di giustizia europea
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Un precedente europeo in difesa della salute e dell'ambiente: la battaglia legale dei cittadini tarantini e il ruolo della direttiva sulle emissioni industriali
L'articolo Ilva, storica sentenza della Corte di valori.it/corte-giustizia-euro…
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Ecco alcuni numeri sulle connessioni del nostro nodo Friendica "poliverso.org". Da notare l'esplosione delle istanze Wordpress e lo sviluppo di GoToSocial
Attualmente poliverso.org è connesso con 38.692 istanze (1.708.777 utenti attivi il mese scorso, 3.145.491 utenti attivi negli ultimi sei mesi, 16.915.677 utenti registrati in totale) dalle seguenti piattaforme:
- Friendica (535/27508)
- Akkoma (851/14631)
- BirdsiteLIVE (70/10225)
- BookWyrm (167/27692)
- Castopod (302/590)
- Cherrypick (33/7156)
- Diaspora (90/391553)
- firefish (Calckey) (540/22990)
- Sharkey (335/10537)
- Foundkey (8/3148)
- Funkwhale (185/11057)
- Gancio (90/1238)
- GNU Social/Statusnet (39/324)
- GoToSocial (1513/2634)
- Hometown (166/17052)
- Honk (114/121)
- Hubzilla/Red Matrix (214/11065)
- iceshrimp (173/3122)
- kbin (18/511)
- Lemmy (719/1851919)
- Mastodon (13841/12221992)
- mbin (29/5516)
- Microblog (603/609)
- Misskey (1755/1069573)
- Mobilizon (176/34579)
- Nextcloud (125/125)
- Nomad projects (Mistpark, Osada, Roadhouse, Streams. Zap) (35/88)
- Owncast (438/439)
- Peertube (1672/317314)
- Pixelfed (796/245376)
- Pleroma (1479/109614)
- Plume (64/32047)
- Postmarks (45/45)
- ActivityPub Relay (200/201)
- SocialHome (7/2456)
- Snac (120/235)
- Takahē (145/1946)
- Wildebeest (45/46)
- WordPress (9376/93786)
- Write.as (4/4)
- WriteFreely (967/161764)
- Other (603/202844
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ailiphilia
in reply to Gif Animale • • •Molto interessante, grazie per la condivisione.
Possiamo aggiungere almeno Bradesco e Goldman Sachs; e Mizuha Financial, Grupo XP, Banco do Brasil, BMO Financial Group, Royal Bank of Canada, BTG Pactual.
Solo due settimane fa, il governo di Perù ha concesso il diritto esclusivo alla Cina di gestire il porto di Chanchay in Peru.
Ora vari gruppi d'affari stanno spingendo per la costruzione di una strada tra il porto e lo stato brasiliano di Acri attraverso l'Amazzonia, per accelerare l'accesso al commercio marittimo con la Cina, al costo di più danni alla foresta pluviale amazzonica. Probabilmente questo significa che presto potremo aggiungere almeno una banca cinese alla lista.
JBS: Climate chaos and exploitation in the Amazon - Forests & Finance
Rebecca Lumbantobing (Forests & Finance)like this
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