Ryobi Battery Pack Gives Up Its Secrets Before Giving Up the Ghost
Remember when dead batteries were something you’d just toss in the trash? Those days are long gone, thankfully, and rechargeable battery packs have put powerful cordless tools in the palms of our hands. But when those battery packs go bad, replacing them becomes an expensive proposition. And that’s a great excuse to pop a pack open and see what’s happening inside.
The battery pack in question found its way to [Don]’s bench by blinking some error codes and refusing to charge. Popping it open, he found a surprisingly packed PCB on top of the lithium cells, presumably the battery management system judging by the part numbers on some of the chips. There are a lot of test points along with some tempting headers, including one that gave up some serial data when the battery’s test button was pressed. The data isn’t encrypted, but it is somewhat cryptic, and didn’t give [Don] much help. Moving on to the test points, [Don] was able to measure the voltage of each battery in the series string. He also identified test pads that disable individual cells, at least judging by the serial output, which could be diagnostically interesting. [Don]’s reverse engineering work is now focused on the charge controller chip, which he’s looking at through its I2C port. He seems to have done quite a bit of work capturing output and trying to square it with the chip’s datasheet, but he’s having trouble decoding it.
This would be a great place for the Hackaday community to pitch in so he can perhaps get this battery unbricked. We have to admit feeling a wee bit responsible for this, since [Don] reports that it was our article on reverse engineering a cheap security camera that inspired him to dig into this, so we’d love to get him some help.
AI Generativa e Business Oggi: Cosa stanno facendo le Aziende? I Numeri del Report di Google Cloud
Nonostante lo scetticismo di alcuni analisti, l’intelligenza artificiale generativa comincia a portare benefici concreti alle imprese. Questa conclusione può essere tratta sulla base dei risultati di uno studio condotto dal Gruppo Nazionale di Ricerca commissionato da Google Cloud.
L’indagine ha coinvolto 2.508 dirigenti senior di varie aziende. I risultati hanno mostrato che il 61% degli intervistati ha già implementato strumenti di intelligenza artificiale generativa nei propri processi produttivi. Tra questi, l’86% ha notato una crescita dei ricavi superiore al 6%.
L’intelligenza artificiale generativa ha ottenuto risultati particolarmente impressionanti nel campo dell’aumento della produttività del lavoro. Il 43% degli intervistati ha riferito che l’intelligenza artificiale ha avuto un impatto significativo sulla produttività dei dipendenti. Quasi la metà stimava che la produttività fosse più che raddoppiata.
L’intelligenza artificiale generativa ha anche aiutato le aziende a espandere le proprie attività. Il 39% dei dirigenti intervistati ha notato un impatto positivo della tecnologia sulla crescita aziendale. Di questi, il 77% ritiene di essere riuscito a migliorare il processo di acquisizione di nuovi clienti.
Migliorare l’esperienza dell’utente è un’altra area in cui l’intelligenza artificiale generativa ha preso il sopravvento. Il 37% degli intervistati ha notato cambiamenti significativi in questo ambito. L’85% di loro ha riscontrato un aumento del coinvolgimento degli utenti: un aumento del traffico, delle percentuali di clic e del tempo trascorso sul sito. Inoltre, l’80% ha notato un aumento della soddisfazione del cliente.
Anche la sicurezza non è stata lasciata incustodita, con l’intelligenza artificiale generativa che mostra risultati promettenti anche in questo settore. Il 56% dei dirigenti ha confermato che la tecnologia ha contribuito a rafforzare la sicurezza delle proprie organizzazioni. La maggior parte di loro (82%) ha notato che è diventato più facile individuare le minacce e il 71% ha segnalato una riduzione dei tempi per risolvere i problemi.
Tuttavia, vale la pena notare che i dati di questo studio differiscono significativamente dalle statistiche dell’US Census Bureau. Secondo l’Ufficio di presidenza, solo il 5,4% delle aziende statunitensi ha utilizzato l’intelligenza artificiale da febbraio. Anche nel settore dell’informazione, dove il tasso di adozione è più elevato, ha raggiunto solo il 18%.
Tuttavia, un sondaggio del National Research Group mostra un crescente interesse delle imprese per l’intelligenza artificiale generativa. Il 47% degli intervistati prevede di utilizzare le tecnologie intelligenti per sviluppare nuovi prodotti e servizi. E il 49% intende sfruttare i vantaggi delle reti neurali per aumentare i profitti.
Le grandi aziende tecnologiche stanno promuovendo attivamente l’intelligenza artificiale generativa, cercando di convincere i clienti del suo valore. Ad esempio, il CEO di Amazon Andy Jesse ha affermato che il loro assistente AI per lavorare con il codice chiamato “Q” ha permesso all’azienda di risparmiare 260 milioni di dollari. Tuttavia, questo importo rappresenta meno dell’1% dei guadagni di Amazon per l’anno fiscale 2023.
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De Domenico (ONU): “Israele ci ha costretti a lasciare il nord di Gaza e ora vieta i visti per gli operatori”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un estratto dell'intervista al direttore dell'Ufficio ONU per il coordinamento degli affari umanitari nei Territori palestinesi occupati (OCHA). Andrea De Domenico è stato costretto a lasciare
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Il tuo Smartphone domani verrà caricato tramite il Wi-Fi
Un team internazionale di ricercatori dell’Università di Tohoku, dell’Università Nazionale di Singapore e dell’Università di Messina in Italia hanno sviluppato un metodo innovativo per convertire l’energia delle onde elettromagnetiche in corrente continua.
La nostra vita quotidiana è piena di onde elettromagnetiche. Gli edifici sono letteralmente pieni di segnali Wi-Fi , connessioni Bluetooth tra telefoni e cuffie wireless, laptop e stampanti. I router wireless emettono energia sotto forma di radiazione di radiofrequenza, che consente la trasmissione dei dati a vari dispositivi.
Gli scienziati hanno proposto di utilizzare l’energia in radiofrequenza in eccesso nell’ambiente per alimentare piccoli gadget. Questo approccio può ridurre significativamente la dipendenza dalle batterie, prolungarne la durata e ridurre l’impatto negativo sull’ambiente. Questa soluzione può essere particolarmente rilevante per le aree remote dove la sostituzione frequente delle batterie è difficile.
In un articolo pubblicato sulla rivista Nature Electronics, i ricercatori spiegano in dettaglio come sono riusciti a migliorare il raddrizzatore tradizionale, aumentando l’efficienza della conversione dell’energia. Un raddrizzatore converte la corrente alternata, in corrente continua, che scorre in una direzione. Questo processo viene eseguito utilizzando vari componenti, principalmente diodi e condensatori.
Le tecnologie esistenti, come il diodo Schottky, hanno avuto difficoltà a convertire l’energia in modo efficiente. Gli scienziati sono riusciti a superare questi problemi sviluppando un raddrizzatore di spin compatto su scala nanometrica (SR). Il dispositivo è in grado di convertire segnali RF wireless ambientali inferiori a -20 dBm in tensione CC.
La sorgente del segnale deve trovarsi nelle immediate vicinanze del dispositivo elettronico. Tuttavia, i ricercatori stanno lavorando attivamente per migliorare la tecnologia. Forse in futuro verrà integrata un’antenna sul chip per migliorare l’efficienza e la compattezza.
Inoltre, gli scienziati stanno sviluppando connessioni serie-parallele per ottimizzare l’impedenza in grandi schiere di raddrizzatori di spin. Per raggiungere questo obiettivo, i progettisti utilizzano interconnessioni su chip per connettere i singoli SR.
Secondo i ricercatori, la tecnologia dei raddrizzatori di spin può essere facilmente integrata nei moduli di raccolta di energia per alimentare dispositivi elettronici e sensori.
Lo studio della tecnologia apre la strada alla creazione di una soluzione energetica autosufficiente e pulita che può aiutare ad affrontare le sfide del futuro.
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Original Game Boy Gets Display “Upgrade”
Before LCD and LED screens were ubiquitous, there was a time when the cathode ray tube (CRT) was essentially the only game in town. Even into the early 2000s, CRTs were everywhere and continuously getting upgrades, with the last consumer displays even having a semi-flat option. Their size and weight was still a major problem, though, but for a long time they were cutting edge. Wanting to go back to this time with their original Game Boy, [James Channel] went about replacing their Game Boy screen with a CRT.
The CRT itself is salvaged from an old video conferencing system and while it’s never been used before, it wasn’t recently made. To get the proper video inputs for this old display, the Game Boy needed to be converted to LCD first, as some of these modules have video output that can be fed to other displays. Providing the display with power was another challenge, requiring a separate boost converter to get 12V from the Game Boy’s 6V supply. After getting everything wired up a few adjustments needed to be made, and with that the CRT is up and running.
Unfortunately, there was a major speed bump in this process when [James Channel]’s method of automatically switching the display to the CRT let the magic smoke out of the Game Boy’s processor. But he was able to grab a replacement CPU from a Super Game Boy, hack together a case, and fix the problem with the automatic video switcher. Everything now is in working order for a near-perfect retro display upgrade. If you’d like to do this without harming any original hardware, we’ve seen a similar build based on the ESP32 instead.
youtube.com/embed/irHI_2WdQXc?…
Thanks to [Lurch] for the tip!
Quindi per Instagram, raccontare con sdegno che l'Italia non partecipa alla cerimonia di Nagasaki perché israele non è stato invitato potrebbe non rispettare gli standard della comunità.
Va bene va bene. Ormai sappiamo come funziona la tanto decantata democrazia.
Poi dobbiamo sorbirci i Mattarella e le Von der Leyen che ci fanno la morale sulla libertà di espressione e la lotta alle Fake News.
Che schifo!
T.me/GiuseppeSalamone
I veleni degli aeroporti che nessuno vuole vedere
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori
In Europa si continuano a costruire aeroporti, senza curarsi del gigantesco impatto dei voli aerei. Sia per il clima, sia per la salute
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Possible Discovery of Liquid Water In Mars’ Mid-Crust by the Insight Lander
One of the most sought after substances in the Universe is water – especially in its liquid form – as its presence on a planet makes the presence of life (as we know it) significantly more likely. While there are potentially oceans worth of liquid water on e.g. Jupiter’s moon Europa, for now Mars is significantly easier to explore as evidenced by the many probes which we got onto its surface so far. One of these was the InSight probe, which was capable of a unique feat: looking inside the planet’s crust with its seismometer to perform geophysical measurements. These measurements have now led to the fascinating prospect that liquid water may in fact exist on Mars right now, according to a paper published by [Vashan Wright] and colleagues in PNAS (with easy-read BBC coverage).
InSight’s mission lasted from November 2018 to December 2022 by which time too much dust had collected on its solar panels and communication was lost. During those active years it had used its seismometer (SEIS) to use the vibrations from natural marsquakes and similar to map the internals of the planet. Based on rock physics models and the data gathered by InSight, there is a distinct possibility that significant liquid water may exist in Mars’ mid-crust, meaning at a depth of about 11.5 to 20 km. Most tantalizing here is perhaps that at these depths, enough liquid water may exist today than may have filled Mars’ past oceans.
Since we’re talking about just a single lander with a single instrument in a single location, it would be highly presumptuous to draw strong conclusions, and at these depths we would have no means to access it. Even so, it would offer interesting ideas for future Mars missions, not to mention underground Mars bases.
Dagli Usa altri 20 miliardi di dollari di armi per Israele. Razzi di Hamas verso Tel Aviv
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Pentagono riferisce che è stata approvata anche la vendita di 33mila proiettili per carri armati immediatamente disponibili
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Informa Pirata: informazione e notizie
Flipboard rafforza il suo legame con il Fediverso, social web open source https://feddit.it/post/10083405 Il nuovo post di notizie è su feddit.Telegram
🔁 La legge sui droni in Texas arriva alla Corte Suprema: caso chiave sulla libertà di parola in bilico feddit.it/post/10081750 Il nuovo po...
La legge sui droni in Texas arriva alla Corte Suprema: caso chiave sulla libertà di parola in bilico
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Il nuovo post di macfranc è su feddit.
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La legge sui droni in Texas arriva alla Corte Suprema: caso chiave sulla libertà di parola in bilico https://feddit.it/post/10081750 Il nuovo post di macfranc è su feddit.Telegram
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Il report aggiornato al 31 luglio dagli amici unicorni di ransomfeed
Informa Pirata: informazione e notizie
Pericolo Musk https://feddit.it/post/10080033 Il nuovo post di ferrante è su feddit.it/c/giornalismo Pericolo Musk @giornalismo articolo21.Telegram
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Flipboard rafforza il suo legame con il Fediverso, social web open source
Flipboard, un'app di social magazine dell'era Web 2.0 che si sta reinventando per capitalizzare la spinta rinnovata verso un social web aperto , sta rafforzando i suoi legami con il #Fediverso, il social network di server interconnessi che include app come Mastodon, Friendica, Pixelfed, PeerTube, Wordpress e, col tempo, Instagram Threads, tra le altre.
Giovedì, la società ha annunciato che sta espandendo le sue integrazioni del Fediverso ad altri 400 creatori di contenuti in Flipboard e che sta introducendo le notifiche del fediverso nell'app Flipboard stessa.
Quest'ultima novità consentirà agli utenti di #Flipboard di vedere i loro nuovi follower e altre attività relative ai contenuti che condividono nel fediverse direttamente nell'app Flipboard. Ciò segue l'introduzione dell'anno scorso di un'integrazione di Mastodon nell'app , in sostituzione di Twitter, e l'introduzione del supporto per ActivityPub , il protocollo di social networking che alimenta i social network open source e decentralizzati che includono Mastodon e altri software.
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L'Intelligenza artificiale (#AI) offre soluzioni innovative per la polizia dei crimini ambientali, riducendo costi e tempi
Un interessante studio apparso sul sito dell’ Institute for Securities Studies (ISS) approfondisce gli aspetti relativi all’ausilio che può fornire l’intelligenza artificiale alle forze di polizia impegnate nella lotta ai crimini ambientali, con particolare riguardo al continente africano (l’articolo è qui: issafrica.org/iss-today/ai-can…).
L'aspetto di maggior interesse è che l’AI può analizzare enormi quantità di dati in tempi brevi, identificando modelli di comportamento criminale e movimenti di beni illeciti.
Quali prima di tutto le sfide per i progetti di Intelligenza Artificiale nella lotta contro i crimini ambientali in Africa?
Innanzitutto, mancanza di dati locali: la disponibilità limitata e la scarsa qualità dei dati locali ostacolano l'efficacia dei modelli di IA, rendendo difficile l'analisi accurata delle attività illecite.
Quindi le infrastrutture inadeguate: la carenza di infrastrutture di comunicazione e digitali limita la capacità di implementare e gestire tecnologie avanzate in aree remote.
Ancora, risorse e competenze limitate: la mancanza di investimenti in ricerca, sviluppo e formazione tecnica riduce la capacità delle forze dell'ordine di utilizzare efficacemente l'AI nella lotta contro i crimini ambientali.
Quali invece i vantaggi dell'Intelligenza Artificiale nella lotta contro il bracconaggio?
In primis, risparmio di tempo e risorse: l'uso dell'AI consente di risparmiare ore di lavoro per le forze dell'ordine, migliorando l'efficienza operativa.
Poi il “rilevamento precoce”: l’AI consente un monitoraggio continuo e in tempo reale, identificando attività sospette e facilitando interventi tempestivi.
A seguire, nell’ambito del ciclo intelligence di polizia, l’analisi predittiva: utilizzando modelli predittivi, l'AI può anticipare le rotte di bracconaggio e le aree a rischio, migliorando la pianificazione delle operazioni di pattugliamento e fornendo, di conseguenza, efficienza operativa, poiché automatizzando l'analisi dei dati e il riconoscimento delle immagini, l'AI riduce il carico di lavoro per le forze dell'ordine, permettendo loro di concentrarsi su azioni concrete contro il bracconaggio mediante interventi tempestivi, grazie a tecnologie come TrailGuard (sistemi di telecamere intelligenti che utilizzano modelli per filtrare il 99% delle immagini false e inviare avvisi in tempo reale) permettono risposte rapide a minacce, facilitando l'arresto di criminali e la prevenzione di danni ambientali.
Ad esempio, progetti impiegano l’AI per riconoscere specie specifiche da immagini catturate, facilitando il monitoraggio della fauna selvatica, come Operation Pangolin lanciata nel 2023 come collaborazione tra università, iniziative di conservazione e l'Agenzia nazionale per i parchi nazionali del Gabon. Raccoglie ed elabora i dati dalle telecamere esistenti, utilizzando l'intelligenza artificiale per riconoscere i pangolini dalle trappole fotografiche e dalle telecamere termiche. Le immagini vengono utilizzate con i dati dello strumento di monitoraggio spaziale e reporting delle pattuglie dei ranger per costruire modelli predittivi per il bracconaggio dei pangolini. L'obiettivo a lungo termine del progetto è quello di sviluppare modelli di intelligenza artificiale separati che aiutino a prevedere le rotte e i mercati della tratta.
Del pari l’analisi dei dati satellitari, attuata mediante piattaforme come Digital Earth Africa e Skylight la utilizzano per analizzare dati geospaziali e identificare attività illecite come l'estrazione mineraria e la pesca illegale. Si tratta del così detto monitoraggio avanzato: questi progetti utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale per analizzare dati da telecamere e strumenti di monitoraggio, migliorando la capacità di rilevare e rispondere a minacce come il bracconaggio.
Focalizzandosi sulla costruzione di capacità locali, questi progetti garantiscono che le tecnologie e i dati rimangano utili anche oltre la loro durata, promuovendo una gestione sostenibile della fauna selvatica.
In conclusione, investimenti in capacità locali e legislazione sull'IA sono necessari per migliorare l'efficacia della lotta contro i crimini organizzati.
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'She Turned Ghost White:' How a Ragtag Group of Friends Tracked Down a Sex Trafficking Ringleader
Michael Pratt hid a massive sex trafficking ring in plain sight on PornHub. On the run from the FBI, an unexpected crew of ex-military, ex-intelligence officers and a lawyer tracked him down using his love of rare sneakers and crypto.#girlsdoporn
La vergognosa assenza del Governo Meloni alla cerimonia per la strage di Sant’Anna di Stazzema
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Con mia moglie Rosalba e il procuratore militare generale Marco De Paolis domenica 12 agosto sono salito a Sant’Anna di Stazzema, il borgo collinare in Versilia dove il 12 agosto 1944 – ottant’anni fa esatti – si consumò una delle più crudeli stragi
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Vannacci: “Egonu è italiana ma non rappresenta l’italianità. Le chiederò un autografo”
@Politica interna, europea e internazionale
“La mia posizione non è cambiata nel corso di quest’anno. Ho sempre detto che la Egonu è una grandissima campionessa, ma non ho mai detto che non è italiana o che non possa rappresentare l’Italia in maglia azzurra”. Così Roberto Vannacci spiega il suo punto
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Sandro Pertini – Sei condanne, Due evasioni
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8 anni di GDPR: La carta fedeltà di un supermercato greco non è ancora conforme
noyb ha presentato un reclamo contro il supermercato greco Alfa Vita (AB)
mickey13 August 2024
Elogio dell’equità: quando la manovra finanziaria dell’Italia vale metà del compenso di Elon Musk
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori
Disuguaglianza alle stelle: il compenso di Musk è quasi un milione di volte quello che guadagna in un anno un dipendente della Tesla
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"tante tante volte v’è occorso di non incontrare il vocabolo che amate, ossia..." --> continua qui: https://t.ly/5B30
Si definiscono "antifascisti", ma censurano il pensiero altrui e approvano le limitazioni delle libertà personali.
Si definiscono "antirazzisti", ma sono gli unici a dare peso al colore della pelle, giudicando il prossimo in base ad esso.
Si definiscono "democratici", ma scavalcano le elezioni e sognano la fine delle sovranità nazionali.
Si definiscono "tolleranti", ma attaccano con violenza chiunque non la pensi come loro, dal web alle piazze.
Si definiscono "progressisti", ma stanno cancellando tutte le conquiste in materia di libertà di espressione.
Si definiscono "acculturati", ma vogliono riscrivere la Storia a seconda della loro ideologia.
Si definiscono "rivoluzionari", ma agiscono, parlano e pensano sempre e solo come vogliono i grandi media.
Si definiscono "di sinistra", ma distruggono i diritti sociali dei lavoratori e hanno dalla loro parte le più potenti multinazionali.
Si definiscono "umani", ma sfruttano i migranti come manodopera a basso costo nei campi e santificano gli scafisti.
Si definiscono "competenti", ma a furia di andare loro dietro l'Italia si è impoverita e deindustrializzata.
Si definiscono "cittadini europei", ma dell'Europa disprezzano la Storia, la cultura, le radici e i popoli.
Si definiscono "cittadini del mondo", ma sognano un globo in cui tutto è omologato e appiattito in nome dei mercati.
Sono la parte peggiore dell'umanità e credono di essere l'esatto opposto.
Matteo Brandi
Pro Italia - Segreteria Nazionale
Ci ha lasciato oggi, a 92 anni, il compagno Mario Brunetti, intellettuale calabrese meridionalista, esponente della comunità arbëreshe, socialista e comunista democratico che è rimasto sempre fedele alla lezione di Antonio Gramsci e Rodolfo Morandi.
Mario Brunetti per tre mandati è stato parlamentare di Rifondazione Comunista, dopo una lunga militanza nello Psiup, nel PdUP e in Democrazia Proletaria. Ci ha lasciato, nel lavoro fatto come Presidente del Comitato dei diritti umani della Commissione Esteri della Camera, delle importanti testimonianze scritte.
Nel 1998 seguì Cossutta nella scissione ma tornò dopo alcuni anni a collaborare con Rifondazione per la sua netta opposizione allo stravolgimento della Costituzione – dal contrasto alle famigerate modifiche del Titolo V, all’opposizione ai diversi e pericolosi tentativi di cambiamento avvenuti nel corso degli ultimi decenni. La nostra comune battaglia si è infine rinforzata nel denunciare, insieme e per primi, le pericolosità insite nei propositi leghisti volti ad affermare l’Autonomia differenziata.
Non possiamo dimenticare il suo infaticabile lavoro di meridionalista e di difensore dei diritti e delle peculiarità delle minoranze etniche nonché l’organizzazione ultratrentennale degli Itinerari Gramsciani: in questo quadro, grazie alle sue ricerche ed ai suoi studi, è stato possibile conoscere e datare con precisione le origini arbëreshe, di Plataci (Cs), della famiglia paterna di Antonio Gramsci.
Con Mario perdiamo un intellettuale di assoluto valore, un compagno che ha messo il suo sapere al servizio della sua terra e un militante della sinistra autentica che ha onorato il nostro partito con un lavoro instancabile per la causa della Pace e della giustizia sociale. Il suo esempio di lavoro culturale e politico e i suoi libri rappresentano un’eredità fondamentale.
Domani alle 17:30, alla Villa vecchia di Cosenza gli daremo, insieme ai suoi cari familiari ed ai loro amici, l’ultimo saluto laico con le nostre bandiere rosse al vento.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Mimmo Serrao, segretario regionale Calabria
Gianmaria Milicchio, segretario provinciale Cosenza
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Enrico Lai*
Risulterebbe parecchio singolare che la politica si affidi al capitale e al libero mercato per avviare la transizione energetica in Sardegna.
Quello stesso libero mercato e quello stesso capitale che nel sistema di accumulo capitalista, a partire dall’industria fordista dell’900 in poi, ha sfruttato il territorio inquinandolo e mai bonificandolo e ha sfruttato tantissime masse di lavoratrici e lavoratori lasciando sul territorio disoccupazione e malattie. Possono essere quindi loro stessi a porsi alla guida col “placet” della politica di governo nella transizione energetica? Verrebbe da dire spudoratamente “not in my name”.
Affidarsi armi e bagagli a lor signori, ovvero gli stessi che hanno prodotto crisi climatiche, ambientali, sanitarie e occupazionali, è il peggio che possiamo augurarci per il nostro futuro. Quindi il timore che il tema del “pubblico” a limitazione del “laissez faire” liberista e neoliberista non entri con prepotenza nel dibattito politico, così come purtroppo non sta avvenendo, lascia presagire che il “mito della caverna” di Platone sia più che una realtà tangibile.
Ad oggi ho il timore che si guardi e si ragioni su delle ombre proiettate appunto alla fine della caverna e non sulla realtà concreta ed essenziale dei fatti. Basta voltarsi per vedere la luce del sole e la “verità”. In fin dei conti dopo anni di narrazioni sulla dicotomia “privato bello, pubblico brutto” non sorprende che questo motto sia diventato senso comune in diversi strati di popolazione ed egemone nella quasi totalità della classe politica. Oggi più che mai, ritengo, sia indispensabile ribaltare seccamente questo concetto della “mano invisibile” di Adam Smith.
La transizione energetica o la si fa o non la si fa. “Tertium non datur”. Ritengo che adoperarsi a favore sia un obbligo civile e un dovere politico improcrastinabile della classe dirigente per lasciare un mondo migliore, ma soprattutto per salvaguardarlo, ai nostri figli e ai nostri nipoti. Questo è un punto che deve coinvolgere tutte e tutti. In qualunque ambito lavorativo, istituzionale e sociale a partire dalla conoscenza e dall’istruzione nelle scuole primarie. Purtroppo poco si parla nel dibattito pubblico di ciò. La comunità scientifica da decenni ormai è unanime nel ritenere che i cambiamenti climatici con fenomeni sempre più estremi, frequenti e devastanti in larga misura derivanti dall’uso di combustibili fossili rischiano di lasciarci un mondo completamente differente da come lo conosciamo.
A partire dai mutamenti di flora, fauna e clima fino all’allarme più devastante che è quello dell’immigrazione climatica. L’UNHCR (alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati) stima che all’anno ci siano circa 20 milioni di persone obbligate a emigrare a causa del clima con conseguente destabilizzazione antropologica delle stesse comunità e una mutazione irreversibile della società mondiale con tutti i danni economici prodotti a corollario. Questo perché è indispensabile avere un approccio scientifico e non moralista al tema. E’ lo snodo centrale.
La transizione energetica scollegata da una lettura storica del sistema di accumulo capitalista che non tiene in considerazione la “questione di classe”, sarebbe mero “giardinaggio”. Così come il rifiuto della realtà e del principio “non nel mio giardino” non farebbe altro che produrre una situazione peggiorativa del quadro economico e ambientale. Nel solco di conquista del territorio sardo avviato dalla speculazione delle multinazionali del sole e del vento, ci viene sempre in aiuto Marx. Ad oggi siamo davanti a un attacco colonialista, figlio del capitalismo e nipote della globalizzazione. La transizione energetica va immaginata partecipata, democratica, riconosciuta ma in particolar modo voluta. Soprattutto voluta perché necessaria e non rimandabile.
Nell’ambito di una seppur debole autonomia speciale la Sardegna all’articolo 4 del proprio Statuto Speciale può legiferare in merito alla produzione e alla distribuzione dell’energia elettrica. Esiste quindi uno strumento che ci permetterebbe di limitare fortemente la “deregulation” parafrasando Humphrey Bogart: “è il mercato bellezza, e non puoi farci niente!”. Forse può essere non è esattamente così. E fa vibrare le vene ai polsi il fatto che non lo si riconosca come strumento efficace e utile per avviare delle scelte e una seria programmazione in tal senso.
Già negli anni ‘60 la stessa DC si dichiarava indisponibile alla privatizzazione dell’energia in Italia. Su questo ci tornerò con più precisione e dettaglio. Ad oggi però è utile sottolineare che da parte della giunta regionale non è previsto nessun piano energetico che sappia indicare puntualmente quali tipologie di energie rinnovabili ma solo la ricerca affannosa nell’individuazione di aree idonee all’installazione degli impianti di produzione privata per limitare le giuste preoccupazioni, totalmente fondate, delle sarde e dei sardi.
Faccio notare che nel 2006, anche noi come Partito della Rifondazione Comunista della Sardegna volevamo fortemente, anche a seguito della legge Salvacoste del compianto Luigi Cogodi, votando poi a favore del Piano Paesaggistico Regionale. PPR, costruito di concerto col ministero e le comunità locali, appunto per bloccare la speculazione dei “mattonari” e questo elemento lo rivendichiamo con estremo orgoglio tutt’oggi. Il PPR prevede già su tutti i comuni costieri quelle aree e quei beni individui tutelati che non possono essere alla mercé di nessuno, tantomeno degli autoproclamati “signori del vento”.
Non risulterebbe banale che, uno strumento che ha dato prova positiva e che continua a darla nel suo funzionamento, debba essere recuperato nell’ambito della mappatura delle zone interne invece che demonizzarlo e brandirlo come uno spauracchio solo perché antipatico al centrodestra e allo stesso PD che ha deciso persino di interrompere anticipatamente una legislatura regionale su questo preciso punto. Gli strumenti esistono già, usiamoli, miglioriamoli e adeguiamoli alle nuove esigenze che la fase storica ci pone davanti. Per questo nutro delle perplessità di natura giuridica in merito alla proposta di legge proveniente da più parti chiamata “Pratobello”, sebben sia un’iniziativa nobile e giusta che prova a dare una risposta alla salvaguardia del territorio sardo contro la speculazione arrembante e merita particolare attenzione e riconoscimento da parte di tutte e tutti.
Preciso, essendo utile, che noi fummo tra i pochi che posero all’attenzione del governo i vizi di incostituzionalità dell’ultimo Piano Casa della “giunta Solinas”. E la Corte Costituzionale esprimendosi qualche mese fa confermò l’orientamento giuridico già assunto in precedenza, ovvero il paesaggio e l’ambiente non è appannaggio esclusivo in termini di competenze della Regione di fatto cassandolo praticamente in tutta la sua interezza.
Per questo buttare fumo negli occhi delle sarde e dei sardi evocando la più nota rivolta di Pratobello del 1969, con dispiegamento di vele mediatiche così come sta facendo l’Unione Sarda, rischia di non rendere onore alla storia intrinseca sulla portata culturale di quel movimento, ma soprattutto di non produrre gli effetti sperati da tutti, ovvero arrestare oggi, non domani, ma soprattutto neanche dopodomani la speculazione sul territorio.
Ritengo utile sottolineare che il direttore dell’Unione Sarda in un editoriale del 16 giugno sotto forma di lettera aperta alla presidente Giorgia Meloni e rivolgendosi a lei scriveva: ”Ci eravamo illusi, Cara Giorgia, quando incontrando il presidente algerino nel gennaio 2023 Lei rispolverò il gasdotto Sardegna-Italia. Ma forse avevamo capito male. Ora il disegno è chiarissimo: neppure un atomo di metano”. Una domanda sorge quindi francamente spontanea: la strenua e intransigente difesa del territorio identitario sardo proposto dall’Unione Sarda come si concilia con la metanizzazione attraverso una dorsale del gas che attraversa in lungo e in largo la Sardegna? Ma soprattutto come si concilia con la stessa transizione energetica? Ai posteri l’ardua sentenza.
Alcuni mesi fa, noi insieme ad altre forze, parlavamo di “agenzia sarda pubblica dell’energia”. E in sintonia col già richiamato articolo 4 dello Statuto Speciale oggi assume una connotazione di attualità sorprendente nell’ambito di un reale cambio di paradigma di produzione di beni e servizi. Un cambio che da una situazione di difesa strenua del territorio può passare a una situazione di limpida e cristallina opportunità per le sarde e i sardi.
L’agenzia, in cui il pubblico detiene la proprietà dell’energia prodotta, avrebbe la possibilità non solo di creazione di nuovi posti di lavoro ma soprattutto di realizzare parecchi utili da reinvestire sullo stato sociale come politiche attive del lavoro, sanità e scuola pubblica. Far passare, seduti sulla riva del fiume, questa opportunità sarebbe francamente deleterio, così come consegnarla ai privati. Con ogni evidenza nell’ambito della mappatura delle aree, di concerto con le comunità locali, nell’ambito della programmazione di quali e quante energie si debbano installare è imprescindibile trovare il giusto equilibrio. Non può esserci giustizia climatica senza giustizia sociale.
Il combinato disposto di PPR con l’Agenzia Sarda Pubblica dell’Energia è una delle soluzioni a parer mio più credibili che possono sottrarre dalla speculazione il territorio da una parte e avviare un effetto volano di natura economica per il benessere delle sarde e dei sardi dall’altra.
*Segretario regionale Sardegna, PRC-S.E. da “Il Manifesto sardo
Sulle energie rinnovabili il libero mercato è parte del problema e non della soluzione
Enrico Lai* Risulterebbe parecchio singolare che la politica si affidi al capitale e al libero mercato per avviare la transizione energetica in Sardegna.Rifondazione Comunista
Giovanni Russo Spena
Quest’anno “Itinerari gramsciani” a Plataci non si terrà, purtroppo. Il suo ideatore, il suo appassionato organizzatore , Mario Brunetti, poche ore fa, è morto. Ho conosciuto Mario nel 1972, quando fummo, insieme a Vittorio Foa, Pino Ferraris, , Silvano Miniati, Domenico Jervolino, Giangiacomo Migone , tra le altre e gli altri, fondatori del Nuovo Psiup/Sinistra Mpl e, poi, del Pdup, con le compagne e i compagni de “il manifesto”. Sini al percorso che portò a Democrazia Proletaria. Mario è stato, per me, un fratello maggiore; mi ha insegnato tanto. La sua splendida famiglia è stata (ed è) la mia famiglia. Evito qui elogi funebri, che Mario, sempre così sobrio, non amava. Ricordo solo che è stato un parlamentare importante, un coerente partigiano della Costituzione. Ha interpretato la sua funzione non solo come raffinato conoscitore e studioso delle aule e delle commissioni parlamentari, ma, soprattutto, nelle strade, nei luoghi di lavoro e della mancanza di lavoro, nei villaggi sperduti della globalizzazione, in Italia, come nell’America Latina, come nel Medio Oriente.
Nei luoghi delle ingiustizie e delle diseguaglianze, nei meandri del dolore, negli spazi delle lotte , delle rivolte, delle ribellioni. Abbiamo scritto insieme articoli, saggi per Sinistra Meridionale, che è l’amata creatura editoriale di Mario. Rigoroso e lucidissimo intellettuale, arbereshe. Stavamo, in questi giorni, discutendo di un convegno per sottolineare i danni che l’”autonomia differenziata” avrebbe prodotto per il Sud : una sorta di discussione /inchiesta popolare , come facemmo, guidati da Pino Ferraris, all’epoca della “rivolta” di Reggio Calabria. Mario è, infatti, un padre del meridionalismo contemporaneo. Un meridionalismo gramsciano, come ripeteva con convinzione. E si arrabbiava con noi, donne e uomini di sinistra, perché avevamo, sosteneva, sostanzialmente rimosso il Mezzogiorno dalle nostre strategie. “Il Sud non è un orpello; è centrale per pensare la rivoluzione”, ci ripeteva con accorata testardaggine. Mario ha formato, culturalmente e politicamente, tante ragazze e tanti giovani che saranno i nuovi meridionalisti. Intanto, mi sento (ci sentiamo), oggi, spaesati, molto soli. Senza Mario, orgogliosamente e liberamente comunista
per Mario Brunetti
Giovanni Russo Spena Quest'anno "Itinerari gramsciani" a Plataci non si terrà, purtroppo. Il suo ideatore, il suo appassionato organizzatore , MarRifondazione Comunista
GAZA. 100 uccisi nel bombardamento della scuola Al Tabin. Evacuazioni a Khan Yunis
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Tra le vittime donne e bambini. Decine i feriti sono alcuni in fin di vita. L'ennesimo attacco a una scuola palestinese piena di sfollati è stato spiegato da Israele come il bombardamento di un "centro di comando di Hamas". Nuova incursione a
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Einaudi: il pensiero e l’azione – “Il buongoverno” con Paolo Silvestri
[quote]Il buongoverno nel pensiero di Einaudi e la sua concezione del liberalismo. Rubrica “Einaudi: il pensiero e l’azione”
L'articolo Einaudi: il pensiero e l’azione – “Il buongoverno” con fondazioneluigieinaudi.it/eina…
Tre obiettori dell’esercito israeliano: “Non parteciperemo al genocidio”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gli obiettori di coscienza Yuval Moav, Itamar Greenberg e Oryan Mueller spiegano perché sono disposti ad andare in prigione pur di opporsi alla guerra.
L'articolo Tre obiettori dell’esercito israeliano: “Non parteciperemo al genocidio” proviene da Pagine Esteri.
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Corruzione nello sport, le linee guida delle Nazioni Unite per Mondiali di calcio e prossime Olimpiadi
Le Olimpiadi di Parigi sono appena terminate, e già l’ufficio delle Nazioni Unite contro la droga ed il crimine (#UNODC, United Nations Office on Drugs and Crime) è proiettato verso le prossime manifestazioni sportive di maggior interesse internazionale, ovvero il FIFA World Cup 2026 (Mondiali di calcio in Canada (2 città), Messico (3 città) e Stati Uniti (11 città)) e le Olimpiadi 2028 di Los Angeles.
Lo fa attraverso una pubblicazione che è un Rapporto sulla Corruzione nello Sport (Safeguarding Sport from Corruption: Focus on the FIFA World Cup 2026 and the 2028 Summer Olympics in Los Angeles), nel quale analizza la rilevante tematica (che con ogni evidenza interessa anche aspetti di cooperazione tra le Forze di polizia degli Stati) e fornisce alcune linee guida.
Secondo UNODC prima di tutto le città ospitanti per il FIFA World Cup 2026 e le Olimpiadi 2028 dovranno rispettare i principi sui diritti umani. Importante che la FIFA abbia migliorato il processo organizzativo con misure di integrità e audit indipendenti.
Sono elevati rischi di corruzione e infiltrazione di gruppi criminali organizzati.
Di conseguenza le raccomandazioni delle #NazioniUnite includono la creazione di punti di coordinamento tra autorità e stakeholder. Ciò implicherà necessariamente valutazioni dei rischi e piani di prevenzione per il movimento di persone.
Quali misure possono quindi essere adottate per prevenire la corruzione durante eventi sportivi di grande rilevanza come la FIFA World Cup 2026 e le Olimpiadi estive del 2028?
Si va dalla Cooperazione Interagenzia per promuovere la collaborazione tra autorità giudiziarie, agenzie anti-corruzione e organizzazioni sportive, sì da facilitare lo scambio di informazioni e coordinare le azioni contro la corruzione, alla mappatura dei Meccanismi di Segnalazione: ovvero condurre un'analisi dei meccanismi esistenti per la segnalazione e la prevenzione della corruzione, migliorando la loro applicazione e comprensione, per infine sviluppare le competenze di investigatori e funzionari per indagare e perseguire casi di corruzione, attraverso attività di sensibilizzazione e formazione su buone pratiche.
Tutto ciò perché sussistono rischi di corruzione associati alla FIFA World Cup 2026 e alle Olimpiadi del 2028, legati a conflitti di interesse e pratiche di corruzione durante la selezione delle città ospitanti, utilizzo di fondi pubblici per lo sviluppo di infrastrutture legate agli eventi, con possibilità di corruzione e appropriazione indebita ed aumento del rischio di manipolazione delle competizioni a causa della liberalizzazione dei mercati delle scommesse in Canada e Stati Uniti.
Con riguardo in particolare ai Mondiali di Calcio, come abbiamo accennato la FIFA ha previsto misure specifiche per prevenire la corruzione nella World Cup 2026, consistenti in audit Indipendenti, introduzione di misure di integrità per monitorare i mercati delle scommesse legali e prevenire la manipolazione delle competizioni e sviluppo di meccanismi di segnalazione per la prevenzione e la rilevazione della corruzione, coinvolgendo autorità competenti e organismi sportivi. I principali Rischi di Corruzione nell'Organizzazione del FIFA World Cup 2026 risiedono nella manipolazione dei processi di offerta e selezione degli host, spesso influenzata da interessi personali o politici, nella Corruzione nei Contratti, legati all'assegnazione di contratti per infrastrutture, beni e servizi e nella Rivendita di Biglietti, potendosi porre in atto Pratiche illecite da parte degli organizzatori che rivendono biglietti per profitto personale, compromettendo l'integrità dell'evento.
La pubblicazione è reperibile qui: unodc.org/documents/Safeguardi…
# CorruzionenelloSport #SafeguardingSportfromCorruption
Conte mette il veto su Renzi nel campo largo: “Rischia di far perdere voti anziché portarne”
@Politica interna, europea e internazionale
Giuseppe Conte chiude le porte all’eventuale ingresso di Matteo Renzi e della sua Italia Viva nel cosiddetto “campo largo” del centrosinistra: “Impossibile offrire spazio a chi, negli anni, non ha mai mostrato vocazione unitaria ma solo capacità demolitoria e ricattatoria”, dice il
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I Gazed Lovingly Into Strangers’ Eyes on ‘Eyechat’
Neal Agarwal's eyes-only video chat sets you up with a stranger's eyes only.Samantha Cole (404 Media)
Gasparri attacca Vannacci per le parole su Paola Egonu: “Scatola cranica vuota”
@Politica interna, europea e internazionale
Gasparri attacca Vannacci per le parole su Paola Egonu Maurizio Gasparri si scaglia contro Roberto Vannacci dopo le parole di quest’ultimo su Paola Egonu, pronunciate poche ore dopo la vittoria dell’oro della nazionale femminile di pallavolo alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’ex generale ed
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Alì Agamet: il Gigante con due volti e quattro braccia
[quote]L’incredibile storia di un capitano inglese, Alimberto Valdames, che, durante un viaggio verso Algeri, si trova ad affrontare una feroce battaglia navale contro una banda di corsari ottimani provenienti da Cipro. Tra i
Amo le Olimpiadi, per me hanno sempre qualcosa di più rispetto agli altri meeting e eventi sportivi.
Anche Paris 2024 mi sembra sia riuscita a trasmettere la "magia" della Ville Lumière, sorvolando (ma proprio in alta quota) sulle acque marroni della Senna.
Ci sono stati forse pochi record, perlomeno nell'ambito dell'atletica.
Mi hanno emozionato:
- la vittoria di Djokovic, per cui provo una grande antipatia ma ancor più grande rispetto per la carriera;
- la partita Italia-Giappone di volley maschile;
- quella Serbia-USA di basket
moltissimi altri momenti li ho persi e spero di poterli recuperare.
Confesso che anch'io mi sono goduto l'onda di meme su Kim Yeji e Yusuf Dikeç, adorando soprattutto quelli in chiave manga.
Mi spiace sapere che oggi non potrò accendere la tv e trovare le Olimpiadi.
Non mi spiace, invece, la fine delle pessime interviste, degli articoli scritti alla Cazzullo e delle crociate politico-cromosomiche.
Ho tifato ogni azzurro in gara, ma il tifo più grande l'ho fatto alla celebrazione di chiusura: dopo essermi esaltato su If I Ever Feel Better dei Phoenix, sorpreso su Nightcall di Kavinsky e deliziato su Playground Love degli AIR, a casa mia tutti abbiamo sperato di veder comparire sul palco Daft Punk o Justice. Non è successo, ma non posso dirmi deluso.
Adesso metto su Moon Safari per lasciarmi accompagnare verso la fine di questa estate.
Noi non dimentichiamo, così come non dimentichiamo che le radici di chi è al governo affondano nel crimine chiamato #fascismo
Nessuna #pacificazione. MAI.
Ora e sempre, Resistenza.
Prevedo di avere grossomodo il pomeriggio libero dalle 15:00-15:30 in poi, visto che mi sto svegliando prestissimo e comincio a lavorare di conseguenza (oggi ho avviato il timer alle 6:56, per dire. E sono in ufficio, a 40 minuti da casa. Fate vobis).
Se tutto funziona bene come spero conto di farlo più spesso. Come disse di recente un ex-collega: cosa sto a Berlino a fare?
#DigitalNomad #Workation
la noyb porta in tribunale la DPA svedese per essersi rifiutata di gestire correttamente i reclami
noyb sta portando l'IMY in tribunale per assicurarsi che finalmente rispetti i suoi obblighi
mickey12 August 2024
I piani di intelligenza artificiale di Twitter colpiti da altri 9 reclami per il GDPR
Twitter non ha informato gli utenti dell'utilizzo dei dati personali per l'addestramento dell'intelligenza artificiale e non ha chiesto il consenso.
ms11 August 2024
In Indonesia il nichel è un problema
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori
Il nichel è centrale per l'acciaio e le batterie. Ma l'estrazione in Indonesia mette a rischio ambiente e diritti umani
L'articolo In Indonesia il nichel è un problema proviene da Valori.
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Cybersecurity & cyberwarfare
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