Categorizing Steel
In the movie Conan the Barbarian, we hear a great deal about “the riddle of steel.” We are never told exactly what that riddle is, but in modern times, it might be: What’s the difference between 4150 and 1020 steel? If you’ve been around a machine shop, you’ve probably heard the AISI/SAE numbers, but if you didn’t know what they mean, [Jason Lonon] can help. The video below covers what the grade numbers mean in detail.
The four digits are actually two separate two-digit numbers. Sometimes, there will be five digits, in which case it is a two-digit number followed by a three-digit number. The first two digits tell you the actual type of steel. For example, 10 is ordinary steel, while 41 is chromium molybdenum steel. The last two or three digits indicate how much carbon is in the steel. If that number is, say, 40, then the steel contains approximately 0.40% carbon.
A common example of a five-digit code is 52100 steel. That’s ball bearing steel, and it has 1% carbon. You’ll notice that of the first two digits, the first digit changes when the main alloying element changes. That is, 2000-series steel uses nickel while 7000-series uses tungsten.
Tool steel has a different system, with a letter indicating the type of steel and a number indicating its alloy properties. Tool steel can be quenched in oil, air, or water. It can also be hot or cold drawn, and the letters will tell you how the steel was made. As you might expect, each type has different properties, which you may care about in your application.
For example, type W — water-hardened — isn’t used much today because it warps and cracks more often than steel produced with oil quenching.
If you want a list of steel grades, Wikipedia is your friend. You’ll see there are a variety of letters you can throw in to indicate hardness, and things like boron or lead added to the alloy, but these aren’t very common. Stainless steel also has a coding system that the video doesn’t cover, but you can find more information on the Wikipedia page.
If you want to work with steel, you’ll need heat. Next time you use tungsten steel, marvel at the fact that the Earth’s crust has about 1.25 parts per million of the rare element. Yet the world produces more than 100,000 tonnes of it a year.
Akamai: l’Industria dei Videogiochi è Sotto Attacco. Aumento del 94% degli Attacchi Informatici
L’industria dei videogiochi, una delle più influenti del mondo moderno, si trova ad affrontare un aumento senza precedenti delle minacce informatiche. Secondo un nuovo rapporto della ricercatrice di sicurezza informatica di Akamai Tricia Howard, gli attacchi a livello di applicazione (Layer 7 DDoS) sono aumentati del 94% nell’ultimo anno.
Sicurezza informatica nel settore dei giochi Statistiche chiave:
- Gli attacchi DDoS Layer 7 crescono del 94% anno su anno
- Oltre 25 miliardi di attacchi al mese (4 su 18 mesi)
- Gli attacchi alle applicazioni web crescono del 94% dal 2023 al 2024
Minacce uniche:
- “Minacce interne” da parte dei giocatori e della rete
- “Trouble maker” attaccano gli streamer
- Diffusione di malware attraverso le chat di gioco Richieste record di bot (gennaio 2024): 147 miliardi
Crescenti minaccie in evoluzione
L’ndustria dei giochi si trova ad affrontare crescenti minacce informatiche. È necessario rafforzare le misure di sicurezza sia da parte degli sviluppatori che da parte dei giocatori.
Tra gennaio 2023 e giugno 2024, Akamai ha registrato oltre 25 miliardi di attacchi in quattro dei 18 mesi. Ciò evidenzia le vulnerabilità uniche del settore dei giochi, dove le minacce informatiche possono provenire sia dai giocatori che dagli sviluppatori.
L’industria dei giochi ha una posizione unica nella sicurezza informatica. I giocatori hanno un elevato livello di consapevolezza tecnica, il che crea ulteriori rischi sia per loro che per gli sviluppatori. In questo ambiente, la “minaccia interna” può provenire sia dalla rete che dal gioco stesso.
Uno degli aspetti caratteristici delle minacce nel settore dei giochi è l’attività dei cosiddetti “piantagrane”. Possono attaccare gli streamer o sfruttare la fiducia dei giocatori per diffondere malware attraverso le chat di gioco.
Statistiche sugli attacchi
Negli ultimi 18 mesi si è assistito a un aumento significativo degli attacchi ai sistemi di gioco online. Il numero degli attacchi DDoS Layer 7, ad esempio, è aumentato del 94% rispetto all’anno precedente. Quattro mesi (giugno, agosto e dicembre 2023, nonché maggio 2024) hanno stabilito un record per il numero di tali attacchi, superando i 25 miliardi al mese.
La regione Asia Pacifico e Giappone (APJ) è stata al primo posto in termini di attacchi, con 186 miliardi di attacchi durante il periodo.
I bot e la loro influenza
Anche le richieste di bot hanno registrato un aumento significativo, soprattutto nei mesi di gennaio e giugno, a causa di importanti sconti estivi e invernali di Steam. Nel gennaio 2024 è stata registrata la cifra record di 147 miliardi di richieste di bot.
Minacce alle applicazioni web
Il numero di attacchi alle applicazioni web è aumentato del 94% dal primo trimestre del 2023 al primo trimestre del 2024. Ad attirare particolarmente l’attenzione sono gli attacchi ai web firewall (WAF), che nel giugno 2024 hanno registrato un aumento del 504% rispetto allo scorso anno. Tra gli attacchi web tradizionali, l’SQL injection (SQLi) è diventato il più comune, con oltre 700 milioni di attacchi durante questo periodo.
Conclusione
L’industria dei giochi continua a crescere e svilupparsi, attirando sia utenti comuni che aggressori. A questo proposito, le società di sviluppo e gli stessi attori devono prestare maggiore attenzione alle questioni di sicurezza informatica per proteggere i propri dati e risorse nel mondo digitale.
Il settore dei videogiochi rimane sotto esame sia da parte dei criminali informatici che degli esperti di sicurezza, e il suo futuro dipende dalla sua capacità di adattarsi a nuove minacce e sfide.
L'articolo Akamai: l’Industria dei Videogiochi è Sotto Attacco. Aumento del 94% degli Attacchi Informatici proviene da il blog della sicurezza informatica.
Il fondatore di Megaupload Kim Dotcom sarà processato negli Stati Uniti D’America
securitylab.lat/news/551218.ph…Il Ministero della Giustizia neozelandese ha firmato un ordine per l’estradizione negli Stati Uniti di Kim Dotcom, il fondatore dell’ormai defunto servizio di file hosting Megaupload. La decisione del dipartimento potrebbe porre fine a una battaglia legale durata anni, iniziata nel 2012 dopo un raid nella villa di Dotcom in Nuova Zelanda e la chiusura del servizio.
Kim Dotcom, di origine tedesca , si batte contro l’estradizione negli Stati Uniti dal 2012 , sostenendo di non essere responsabile delle violazioni del copyright commesse dagli utenti del suo sito. Megaupload, un sito che consentiva agli utenti di caricare contenuti e condividere collegamenti per il download, è stato oggetto di accuse di violazione del copyright, riciclaggio di denaro e racket.
La Corte Suprema della Nuova Zelanda ha approvato per la prima volta l’estradizione di Dotcom nel 2017 e nel 2018 la corte d’appello ha confermato la decisione. Nel 2020, la Corte Suprema ha riaffermato la possibilità di estradizione ma ha lasciato aperta la possibilità di un ulteriore riesame.
Ora il Ministero della Giustizia ha firmato un ordine definitivo di estradizione negli Stati Uniti per il processo. Come è tipico in questi casi, a Dotcom viene concesso un breve periodo di tempo per impugnare la decisione. Se giudicata colpevole, Dotcom rischia 55 anni di carcere.
The US debt and money printing system is collapsing. The West is heading into an economic wasteland. The Middle East is on fire. Russia dominates Ukraine and NATO. BRICS is ending US hegemony and the fake ‘rules-based order’. US puppets are failing everywhere. Genocide,…
— Kim Dotcom (@KimDotcom) August 13, 2024
Kim Dotcom si è rivolto ai social media per esprimere la sua insoddisfazione, definendo la Nuova Zelanda “un’obbediente colonia americana” che ha deciso di consegnare Dotcom agli Stati Uniti per “utenti che caricano su Megaupload senza permesso“. Dotcom ha anche aggiunto che i titolari dei diritti d’autore “potrebbero rimuovere immediatamente e senza richiesta direttamente i contenuti dalla piattaforma”.
Oltre alla violazione del copyright, Dotcom deve affrontare anche accuse più gravi di riciclaggio di denaro e racket. Le autorità americane sostengono che le azioni di Dotcom e del suo team hanno causato danni agli studi cinematografici e alle case discografiche per oltre 500 milioni di dollari, e Megaupload ne ha guadagnato più di 175 milioni di dollari.
Il sito Megaupload, formalmente con sede a Hong Kong fino al 2012, è stato chiuso per decisione delle autorità statunitensi. Tuttavia, nel 2013 il servizio è stato ripreso con il nuovo nome Mega, con un dominio in Nuova Zelanda. Dotcom non è più associato alla società dal 2015. Mega è ora posizionato come servizio di privacy online ed è gestito dal neozelandese Shane Te Poe (Shane Phillips).
Insieme a Dotcom, nel 2012 sono stati arrestati ad Auckland altri tre top manager di Megaupload, due dei quali hanno stretto un accordo con le autorità e sono stati condannati al carcere in Nuova Zelanda nel 2023, evitando l’estradizione, e il terzo manager è morto in Nuova Zelanda nel 2022.
L'articolo Il fondatore di Megaupload Kim Dotcom sarà processato negli Stati Uniti D’America proviene da il blog della sicurezza informatica.
L'UE STA MANDANDO IN BANCAROTTA LA FRANCIA SU ORDINE DI WASHINGTON, RIEMPIENDO LE TASCHE DELLE CORPORAZIONI MILITARI USA
Florian Philippot, leader del partito dei Patrioti francesi, lancia l'allarme:
L'UE, agendo nell'interesse degli Stati Uniti, sta di fatto derubando la Francia per finanziare la militarizzazione della Polonia con armi americane.
▪️Philippot è indignato per il fatto che Varsavia abbia usato i soldi di Parigi, che è uno dei principali donatori dell'UE, per acquistare 96 elicotteri americani. In questo modo, Washington non solo alimenta il conflitto in Ucraina, ma ne trae anche profitto, costringendo gli europei a svuotarsi le tasche per acquistare attrezzature militari americane.
“Ecco il vero volto dell'UE: mandarci in bancarotta per acquistare prodotti americani e continuare la guerra contro la Russia. È necessario uscire da questo inferno”.
ha dichiarato Philippot
Simple 3D-Printed Table Loom for Complex Weavings
The loom has been a transformative invention throughout history, shaping the textile industry from simple hand looms to complex, fully automated machines. Now, thanks to advancements in 3D printing, this age-old craft is being revitalized by modern makers. One such creator, [Fraens], has recently designed a unique 3D-printed table loom with eight shafts, offering a simpler yet innovative approach to weaving. This project is a fresh take on traditional looms, blending centuries of design knowledge with contemporary technology.
[Fraens], a longtime enthusiast of looms, has spent considerable time studying the countless designs that have evolved over more than 200 years. Drawing inspiration from these, he has crafted a more accessible version—a table loom that can be operated using levers to control the warp threads. Unlike larger, more complex looms, this 3D-printed model allows users to experiment with various weaving patterns easily, using different colors and sequences to create beautiful, intricate designs. [Fraens] provides guidance on how to adapt patterns meant for larger looms to this compact, lever-operated version on his website and in a detailed video tutorial.
This project is perfect for anyone interested in weaving or DIY technology. [Fraens]’ 3D-printed loom offers a new way to explore textile creation, making it both approachable and rewarding. To see this innovative loom in action and learn how to build your own, check out the video below.
Ciphbit colpisce ancora! Rivendicato un cyberattacco all’italiana Keios Development Consulting
Il gruppo di cybercriminali noto come CiphBit ha rivendicato un attacco informatico ai danni di Keios Development Consulting, società di consulenza multidisciplinare che fornisce servizi di pianificazione, progettazione e assistenza tecnica nei settori dello sviluppo urbano.
L’attacco è stato rivendicato sul Data Leak Site (DLS) di Ciphbit, che ha affermato di aver violato i sistemi di Keios Development Consulting, minacciando di rendere pubblici i dati rubati entro 2-3 giorni.
L’attacco a Keios Development Consulting
La gang di ransomware ha rilasciato poche informazioni sull’attacco, non specificando né la tipologia né la quantità dei dati esfiltrati. Si sono limitati a impostare un conto alla rovescia per la pubblicazione e la diffusione dei dati sottratti.
La Situazione Attuale
Ad oggi, Keios Development Consulting non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo all’attacco. Questa assenza di risposta lascia molte questioni in sospeso riguardo alla portata della violazione e alle misure adottate per mitigare i danni. Senza un comunicato stampa o una conferma ufficiale, le informazioni disponibili devono essere considerate come “fonti di intelligence” piuttosto che come conferme definitive della fuga di dati.
Vi invitiamo a rimanere aggiornati per ulteriori sviluppi su questa vicenda, mentre attendiamo una comunicazione ufficiale da parte di Keios Development Consulting in merito all’entità dell’attacco e alle misure di risposta adottate. È presumibile che l’agenzia rilascerà ulteriori comunicazioni in futuro per chiarire la situazione. La trasparenza e la chiarezza nella gestione della crisi saranno essenziali per comprendere appieno le implicazioni dell’attacco e le strategie di risposta messe in atto.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
L'articolo Ciphbit colpisce ancora! Rivendicato un cyberattacco all’italiana Keios Development Consulting proviene da il blog della sicurezza informatica.
🔁 La Francia vuole usare la pubblicità mirata come strumento di intelligence offensiva? feddit.it/post/10197719 Il nuovo post di cybersecu...
La Francia vuole usare la pubblicità mirata come strumento di intelligence offensiva?
feddit.it/post/10197719
Il nuovo post di cybersecurity è su feddit.
Informa Pirata: informazione e notizie
La Francia vuole usare la pubblicità mirata come strumento di intelligence offensiva? https://feddit.it/post/10197719 Il nuovo post di cybersecurity è su feddit.Telegram
di Laura Tussi
Le realtà ecopacifiste si oppongono con il presidio davanti alla base NATO di Solbiate Olona per demolire il mito della forza e della militarizzazione e della deterrenza nucleare, della base dell’Alleanza Atlantica che vuole abbattere i Russi e le forze considerate terroristiche, secondo la perversa logica NATO
Come apprendiamo dall’Agenzia Ansa, l’Italia, con il suo Comando NATO di Rapida Operatività (Nrdc-Ita) e multinazionale con sede operativa a Solbiate Olona (VA), è il quartier generale della nuova forza di reazione della NATO. Il nuovo assetto operativo vedrà crescere il numero di soldati, che arriveranno a 300 mila unità, oltre a mezzi e tecnologie. Come si evince dallo studio dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università di Varese.
L’Italia accresce ulteriormente il proprio impegno in campo bellico, diventando la sede della nuova forza di reazione rapida dell’Alleanza Atlantica in contrasto con i nostri alti ideali di pace e solidarietà e accoglienza
L’inaugurazione del nuovo strumento NATO si è svolta lunedì primo luglio 2024 nella base di Solbiate Olona, in provincia di Varese, dove hanno sede le forze NATO italiane a dispiegamento rapido. Sarà proprio questa la sede provvisoria della NATO, fino a che non verranno realizzate strutture permanenti specificamente dedicate ad essa.
La Nato si è già riunita nei summit di Madrid, Vilnius e Washington dove ha anche approntato l’installazione degli euromissili ipersonici in Germania entro il 2026. Altro passo verso l’escalation militare e la conflagrazione nucleare e il conseguente annientamento della vita sulla terra
Lo scopo della nuova Forza NATO, la cui creazione è stata annunciata al termine del summit di Vilnius del 2023, è quella di “produrre effetti con un preavviso più breve di quanto sia stato possibile in precedenza”, aumentando così la capacità operativa dell’Alleanza.
Per protestare tutto il nostro dissenso di ecopacifisti in contrasto al sistema di guerra criminogeno della NATO, si è svolta domenica 28 Luglio una manifestazione con presidio davanti alla base NATO Solbiate Olona
Quartier generale Nato: Solbiate Olona dice no. Un presidio innanzi alla base Nato di Solbiate Olona, domenica 28 luglio 2024 dalle 15 alle 17, è la risposta della popolazione locale alla scelta di collocare nella base stessa il quartier generale della nuova forza di reazione della Nato: l’Arf (Allied Reaction Force). Oltre alla questione etica relativa alla militarizzazione del territorio, infatti, emerge la preoccupazione per l’incolumità della popolazione, in vista di un’escalation bellica che negli ultimi anni sembra essere ricercata con sempre maggiore insistenza. “Dal nostro punto di vista la Nato non è un’alleanza di difesa, ma aggressiva.”, specifica il manifestante Elio Pagani, presidente di “Abbasso la Guerra OdV Venegono”: “Noi siamo per il suo scioglimento”. Il numero dei presenti è andato aumentando nelle ore seguenti, stabilizzandosi su un totale di circa cinquanta persone e poi aumentando fino a oltre un centinaio tra i membri di associazioni come “Assemblea Popolare di Busto Arsizio” e “Osservatorio Contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università Varese”. Non manca chi è venuto da più lontano, come Beppe Corioni, arrivato da Brescia in rappresentanza del “Centro Sociale 28 Maggio Rovato” e “Donne e Uomini Contro la Guerra Brescia”. E altre realtà.
Questa è la logica perversa delle nuove forze NATO dispiegate a Solbiate Olona un paese della provincia di Varese in Lombardia
Il fine esplicito della nuova Forza multinazionale è quello di concentrarsi sul contrasto alle ‘principali minacce’ contemporanee, poste ”dalla Russia e dai principali gruppi terroristici”, secondo quanto sostengono i generali e i comandanti in capo delle forze NATO, permettendo di “rafforzare la deterrenza in pace o in crisi” e di “creare un dilemma strategico per gli avversari”.
La nuova Alleanza mette diabolicamente in campo un assetto militare multiforze che oltre a essere dannoso, è criminale nei confronti di tutti noi cittadini non solo delle vicinanze, ma dell’intero assetto terrestre e villaggio globale
L’Alleanza permette, in caso di necessità, di coordinare una risposta multiforze da parte di altri componenti dell’Alleanza in tempi estremamente rapidi, mettendole a disposizione del Comandante supremo delle forze NATO, massima autorità dell’Alleanza. Le missioni che questa unità può svolgere sono molteplici e vanno dalla “riserva strategica dispiegabile in caso di crisi” alla “dissuasione dell’escalation verticale o orizzontale”, passando per la “risposta a crisi legate a situazioni emergenti”.
Tutti mezzi e misure di attacco e di offensiva che noi ecopacifisti non possiamo tollerare e ammettere e permettere
Si è svolta lunedì 1 luglio 2024, alla base Nato di Solbiate Olona, sede operativa di Nrdc-Ita, la cerimonia che ha sancito l’assunzione per i prossimi tre anni del ruolo di guida dell’Arf per il Comando Nato di Solbiate Olona, comandato dal generale di corpo d’armata. Il passaggio di consegne è avvenuto alla presenza della massima autorità militare dell’Alleanza in Europa e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di corpo d’armata.
Come ecopacifisti non ammettiamo il dispiegamento di forze militari per la costituzione di un nuovo Quartier generale. Sono manovre criminali inammissibili in un paese come l’Italia la cui Costituzione “ripudia la guerra”
Secondo i poteri forti e i comandanti in capo e i generali NATO, questo nuovo ruolo rafforzerà anche le relazioni già stabilite dal Comando NATO di Solbiate Olona, consentendogli di collaborare con nuovi partner e alleati militari per condividere competenze ed esperienze, dimostrando nel contempo i migliori principi di coesione e legittimità. Secondo la logica perversa del potere.
Il nuovo assetto operativo militare vedrà crescere il numero di soldati, che arriveranno a 300 mila unità, oltre a mezzi e tecnologie, ordine che la NATO ha imposto a seguito dell’intervento della Russia in Ucraina
Tra i partecipanti all’inaugurazione gli studenti dell’Istituto Falcone, noto per promuovere attività di PCTO (alternanza scuola lavoro) presso la base NATO, e sempre in prima fila quando si tratta di aprire le porte ai militari o di garantire la presenza degli alunni alla base NATO.
Il mondo della scuola e dell’infanzia viene sempre più coinvolto in queste disposizioni militari e esercitazioni guerresche, quando i bambini soprattutto hanno diritto alla pace e alla felicità nel nostro Paese e in tutto il mondo
In questa occasione sono stati coinvolti anche i bambini delle scuole materne, come la Scuola Materna paritaria di Fagnano Olona, dove “gli scoiattoli” sono stati accompagnati alla Base NATO di Solbiate Olona, e i bambini «hanno potuto esplorare i luoghi in cui i militari si addestrano e lavorano; hanno conosciuto i mezzi militari usati nelle missioni, le fasi di una missione seguendo con curiosità e attenzione», come si leggeva sulla loro pagina fb in un post rimosso dopo le rimostranze ricevute. Inoltre pochi giorni prima, sempre con un post pubblicato sulla loro pagina fb, comunicano che poiché «Il mondo militare affascina da sempre i bambini. Abbiamo trasformato la nostra scuola in una base per l’addestramento militare, la battaglia in trincea e un ospedale da campo con le migliori infermiere».
Quanto avviene non è casuale ma sostenuto da protocolli d’intesa firmati da rappresentanti dell’Esercito con il Ministero dell’Istruzione, gli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali e le singole scuole.
Le scuole si trasformano sempre di più in caserme e le caserme entrano sempre di più nelle nostre scuole
Dobbiamo cercare di fermare questo processo di militarizzazione, iniziato almeno una ventina di anni fa non solo nella provincia di Varese ma in tutta Italia, deriva ignorata da gran parte delle persone e spesso anche dagli stessi docenti.
Un presidio per contrastare la base Nato Solbiate Olona: i perché e i retroscena
di Laura Tussi Le realtà ecopacifiste si oppongono con il presidio davanti alla base NATO di Solbiate Olona per demolire il mito della forzaRifondazione Comunista
like this
reshared this
Raid aerei israeliani uccidono 10 libanesi. A Gaza sterminata famiglia palestinese: 18 morti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Colpita in pieno dalle bombe una abitazione a Zawaida. I colloqui per il cessate il fuoco riprenderanno nei prossimi giorni al Cairo. Gli Stati uniti esagerano il loro andamento positivo
L'articolo Raid aerei israeliani
Rosko likes this.
reshared this
🔁 È stata rilasciata la versione 2024.08 di Friendica! feddit.it/post/10190518 Il nuovo post di notizie è su feddit.it/c/fediverso È sta...
È stata rilasciata la versione 2024.08 di Friendica!
feddit.it/post/10190518
Il nuovo post di notizie è su feddit.it/c/fediverso
È stata rilasciata la versione 2024.
Informa Pirata: informazione e notizie
È stata rilasciata la versione 2024.08 di Friendica! https://feddit.it/post/10190518 Il nuovo post di notizie è su feddit.it/c/fediverso È stata rilasciata la versione 2024.Telegram
Il difetto di progettazione ha Microsoft Authenticator che sovrascrive gli account MFA, bloccando gli utenti
csoonline.com/article/3480918/…
Informa Pirata: informazione e notizie
Il difetto di progettazione ha Microsoft Authenticator che sovrascrive gli account MFA, bloccando gli utenti https://www.csoonline.com/article/3480918/design-flaw-has-microsoft-authenticator-overwriting-mfa-accounts-locking-users-out.htmlTelegram
Una bellissima campagna della FSFE a riguardo
like this
reshared this
È stata rilasciata la versione 2024.08 di Friendica!
Siamo molto felici di annunciare la disponibilità della nuova versione stabile di Friendica "Yellow Archangel" 2024.08. Oltre a diversi miglioramenti e nuove funzionalità, questa versione contiene diverse correzioni per problemi di sicurezza segnalati da apexrabbit, Devilx86 e ponlayookm – Consigliamo vivamente a tutti gli amministratori di Friendica di aggiornare le proprie installazioni a questa versione stabile.
I punti salienti di Friendica 2024.08 sono
- l'utilizzo delle risorse di sistema e le prestazioni sono state migliorate in varie parti di Friendica,
- aggiunti endpoint di monitoraggio per esempio Zabbix e Grafana,
- aggiunta visualizzazione abbreviata dei link (predefinita 30 caratteri, gli amministratori possono definire la lunghezza nel file di configurazione tramite display_link_length)
Si noti che con questa versione la versione minima di PHP per Friendica è stata aumentata a PHP 7.4.
Per i dettagli, consultare il file CHANGELOG nel repository
like this
reshared this
𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻💻🍕 reshared this.
Ferragosto
L'articolo Ferragosto proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Good morning everyone @Friendica Support
I would like to try to understand why from Friendica I can't connect to the Wordpress blog of @.mau. :friendfeed: already federated with @Matthias Pfefferle plugin, which is instead displayed correctly by Mastodon.
The blog is xmau.com/ while the user who publishes is @Notiziole di .mau.
If I paste the address of this post xmau.com/wp/notiziole/2024/08/…
in the Friendica toolbar, I get an error, while if I paste it on mastodon, I can view the post (here is an example: mastodon.social/@
Furthermore, if I try to search on Friendica for the user @Notiziole di .mau. I can see it, but if I try to follow it, I still get an error.
NB: I also have federation problems with Lemmy and not just with Friendica
Have any of you figured out what the problem might be that prevents Friendica and Lemmy from federating with that blog (but not Mastodon)?
Friendica Support reshared this.
REPORTAGE. Coloni israeliani alla conquista di Makhrour, presto sorgerà un nuovo insediamento coloniale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I coloni si insediano anche nell’area patrimonio Unesco. Vicino a Battir, la famiglia Kisiya resiste all’occupazione delle sue terre. Ramzi Kisiya. er il governo Netanyahu le costruzioni palestinesi
like this
reshared this
Uno dei sintomi più gravi del generale rimbecillimento che pare aver colpito la specie umana da qualche anno è agire senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, legali e non, delle proprie azioni. E poi stupirsene, indignarsene e fare l'offeso.
Ma la Rai non ce l'ha un ufficio legale che ha avvertito Battistini e la sua troupe che entrare sul territorio di uno stato sovrano al seguito di truppe straniere che hanno invaso quel territorio comporta AUTOMATICAMENTE, da parte dello stato invaso, l'avvio di un procedimento giudiziario?
E che non c'entra niente che lo stato in questione sia la Russia cattiva? Sarebbe successo lo stesso se fosse entrata in territorio ucraino al seguito delle truppe russe.
Certo, mi rendo conto che la tentazione di fare la cosplayer di Oriana Fallaci deve essere stata troppo forte per potervi rinunciare, ma appunto bisognerebbe, ogni tanto, pensare alle conseguenze delle proprie azioni. O almeno non cascare dal pero quando ti fanno notare il casino che hai combinato.
WarRoom
Aggiungiamo che l'inviata RAI Battistini suscitò grande ilarità nel 2022, quando si esibì in un servizio del TG1 come “inviata di guerra” a Slaviansk, bardata di tutto punto con elmetto e giubbotto antiproiettile, mentre a pochi metri da lei la gente del posto faceva tranquillamente la fila all’ufficio postale.
Raid aerei israeliani uccidono 9 libanesi. A Gaza altri sfollamenti e bombardamenti a Khan Yunis
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I colloqui per il cessate il fuoco riprenderanno nei prossimi giorni. Gli Stati uniti esagerano il loro andamento positivo
L'articolo Raid aerei israeliani uccidono 9 libanesi. A Gaza altri sfollamenti e
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
ivdp.it/articoli/italia-sempre…
Più Reaper per l’italia. Il Pentagono autorizza la vendita di droni per 738 milioni di dollari
[quote]In un contesto di crescente domanda di armamenti avanzati, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha recentemente approvato una serie di importanti vendite di armi a nazioni europee alleate, tra cui l’Italia. Questa decisione include l’autorizzazione per la vendita di sei droni Block 5
Le persone diffidano dell'intelligenza artificiale generativa in ambiti in cui può apportare un valore enorme, e si fidano troppo quando la tecnologia non è competente
Un esperimento scientifico, il primo nel suo genere, ha scoperto che le persone diffidano dell'intelligenza artificiale generativa in ambiti in cui può apportare un valore enorme, e si fidano troppo quando la tecnologia non è competente.
- Circa il 90% dei partecipanti ha migliorato le proprie prestazioni quando ha utilizzato GenAI per l'ideazione creativa. Le persone hanno ottenuto risultati migliori quando non hanno tentato di modificare l'output di GPT-4.
- Quando lavoravano alla risoluzione di problemi aziendali, un compito al di fuori delle competenze attuali dello strumento, molti partecipanti hanno preso per oro colato l'output fuorviante di GPT-4. Le loro prestazioni erano peggiori del 23% rispetto a coloro che non utilizzavano affatto lo strumento.
- L'adozione dell'AI generativa è un enorme sforzo di gestione del cambiamento. Il compito del leader è aiutare le persone a usare la nuova tecnologia nel modo giusto, per i compiti giusti e ad adattarsi e regolarsi continuamente di fronte alla frontiera in continua espansione della GenAI.
like this
reshared this
Intelligenza Artificiale reshared this.
Promozione tiro con l'arco
Però quando facciamo promozione a questa bellissima attività sportiva le persone sono curiose e si avvicinano.
A #Schio è attiva la A.S.D. Arcieri del Pasubio, venite a trovarci e a provare qualche freccia.
#TiroConArco #sport #archery
“Grazie Giorgia, stai cambiando l’Italia in meglio”: bufera social per il commento politico di Massimo Boldi
@Politica interna, europea e internazionale
L’attore comico Massimo Boldi è diventato bersaglio di critiche, insulti e commenti ironici sui social media per aver espresso apprezzamento politico nei confronti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Buon Ferragosto Ben AMATO GIORGIA nostro
reshared this
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
European defense fund, l’urgenza di superare le barriere normative. Scrive Nones
[quote]Sul terreno dell’inadeguatezza del nostro quadro normativo per utilizzare al meglio le nuove iniziative europee e internazionali che possono contribuire a rafforzare le capacità di difesa e sicurezza del nostro Paese, sia sul piano militare che su quello tecnologico e industriale, vi sono, fra le altre,
Beta RR moto bike
La Beta RR è una moto da enduro di alta gamma, conosciuta per le sue prestazioni eccezionali e la versatilità su diversi tipi di terreni. Prodotta dalla storica azienda italiana Beta, la RR è disponibile in diverse cilindrate, da 125cc a 500cc, offrendo una vasta gamma di opzioni per piloti di tutti i livelli.
Questa moto è dotata di un motore a due tempi o quattro tempi, a seconda del modello, che garantisce potenza e reattività in ogni situazione. La sospensione di alta qualità, sviluppata in collaborazione con Kayaba, offre una guida fluida e precisa, mentre il telaio leggero e resistente assicura maneggevolezza e stabilità, anche nelle condizioni più difficili.
La Beta RR è apprezzata non solo per la sua affidabilità e durata, ma anche per l’attenzione ai dettagli e l’elevato livello di personalizzazione possibile. I piloti possono scegliere tra diverse configurazioni e accessori, rendendo la moto perfettamente adatta alle loro esigenze specifiche.
Stefano Galieni*
I Giochi olimpici, che hanno visto proporre, in maniera ancora più netta rispetto al passato, la presenza di atlete e atleti con background migratorio, hanno fatto si che, in questo silenzio agostano, sia tornato nel dibattito politico l’annoso tema della riforma della legge sulla cittadinanza, la stantia 91/1992. Va ricordato che a causa di tale normativa, per divenire cittadine/i italiani occorre risiedere per almeno 10 anni continuativi nel “Belpaese”, avere un reddito, una residenza e non aver subito condanne gravi, anche in primo grado. Trascorsi i fatidici 10 anni si può inoltrare la richiesta che viene analizzata dal ministero dell’Interno anche mediante i suoi organismi territoriali, le prefetture. I tempi di attesa, che già erano lunghi nel 1992, sono più che raddoppiati, passano almeno 4 anni prima di ottenere una risposta che non sempre è positiva. La vita privata del richiedente viene scandagliata in nome della “sicurezza nazionale”. Procedure accelerate e speciali possono essere messe in atto per casi individuali, riguardanti persone che si siano distinte per atti di eroismo o per meriti sportivi. Ma neanche per gli atleti e le atlete la vita è facile. Si debbono avere prestazioni da primato, che fino a quando non si diventa cittadini, non sono neanche riconosciute, prima di poter accedere a tale privilegio.
Per chi nasce in Italia da genitori di cui almeno uno è regolarmente residente, la richiesta della cittadinanza può essere fatta – quanta bontà – dal compimento del diciottesimo anno di età per un solo anno e ovviamente senza mai essersi allontanati dal Paese, dopo è troppo tardi. Potrà sembrare un’inezia ma per una ragazza o un ragazzo minorenne che intenda andare in gita scolastica con i propri compagni, tale diritto è spesso negato. Più di una volta si è tentato di modificare una legge basata sullo ius sanguinis – diritto basato sul sangue – (terminologia scientificamente inesistente), per giungere allo ius soli, diritto del suolo, che lega la cittadinanza al luogo di nascita. Destra e sinistra moderata hanno sempre, di fatto, avversato quest’ultima ipotesi. Già nel 1998 l’allora ministro dell’Interno, poi Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si spingeva ad utilizzare una forma come “ius soli temperato”, secondo cui, per chi era di origine straniera, non era sufficiente essere nato in Italia per acquisire la cittadinanza. La proposta di legge, varata nel 2015 in tal senso prevedeva che chi era nata/o in Italia ne diveniva immediatamente cittadino a condizione che almeno uno dei due genitori fosse in possesso della carta di soggiorno illimitata. Ma anche il possesso di questo prezioso documento non è svincolato da requisiti: residenza continuativa in Italia negli ultimi 5 anni da comprovare attraverso idonea documentazione; reddito annuo pari o superiore all’importo dell’assegno sociale (attualmente €5.983,00), come da disposizioni vigenti. Tale requisito reddituale dovrà essere attestato mediante certificazione unica (CU) o modello Redditi PF; conoscenza della lingua italiana di livello A2 o titolo di studio conseguito in Italia riconosciuto equivalente, salvo nei casi di protezione internazionale; possesso di un valido permesso di soggiorno; assenza di condanne penali, nei Paesi di residenza o cittadinanza.
Anche questa proposta ultramoderata si è arenata al Senato grazie allo strepitare della destra – c’era chi lanciava allarmi relative a barconi con donne in gravidanza, pronte a salpare per l’agognato titolo – ignavia della dirigenza dell’allora M5S, paura del centro sinistra tanto di perdere consensi quanto di essere sconfitto in aula. Quasi un milione di minori perse questa importante occasione di affrancamento. Oggi riparte la bagarre con 2 ulteriori restrizioni già agitate negli ultimi anni: lo ius scholae, del 2022 che mira a concedere la cittadinanza italiana ai minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni, dopo aver completato un ciclo scolastico di almeno cinque anni o lo ius culturae, parte di un disegno di legge approvato nel 2015 e arenatosi ben presto che prevedeva la concessione della cittadinanza al completamento di un ciclo scolastico con successo, basandosi sul principio che lo straniero debba dimostrare attivamente la sua volontà di integrazione. Le proposte che si vanno confrontando in questi giorni sono al ribasso per convincere parte delle destre a sostenerle e per non ridare fiato a chi lancia l’allarme della “sostituzione etnica” o dell’invasione. Sono proposte col fiato corto, che non tengono conto di quanto questo Paese, malgrado l’assenza o l’ostilità della politica, sia profondamente cambiato.
Oggi ci sono in Italia oltre 5 milioni di persone che vivono regolarmente sul territorio nazionale e almeno altre 500 mila che, usufruendo di percorsi di regolarizzazione, potrebbero affrancarsi dal ricatto del lavoro nero. Fermo restando che bisognerebbe spiegare, a chi ne parla a sproposito, che la cittadinanza dovrebbe essere un diritto e non una concessione, una lotta vera su questo tema dovrebbe porsi obiettivi più ambiziosi. Nel 2011 partì la raccolta firme per due leggi di iniziativa popolare lanciata dalla Campagna “L’Italia sono anch’io”, di cui anche Rifondazione fece parte insieme a sindacati, mondo dell’associazionismo laico e cattolico, intellettuali e quant’altro. Le proposte che raccolsero complessivamente oltre 200 mila firme, sostenevano hic et nunc due cambiamenti. Il passaggio diretto allo ius soli (se nasci in Italia sei italiana/o almeno che tu poi non decida di rinunciarci, unita al dimezzamento di richiesta e ottenimento della cittadinanza, senza vincoli economici e, richiesta frettolosamente abbandonata, la ratifica del Capitolo C, Art 6 della Convenzione di Strasburgo. L’Italia non ha mai voluto accettare questo Capitolo secondo cui chi risiede in maniera stabile in un Paese deve aver accesso al diritto di voto attivo e passivo alle elezioni amministrative. Se tale ratifica fosse avvenuta anche durante i governi di centro sinistra molto probabilmente i partito che hanno costruito il proprio successo sulla caccia all’immigrato dovrebbero fare i conti, almeno a livello locale, con un elettorato non soltanto autoctono da generazioni e magari alcune vergognose politiche discriminatorie si sarebbero evitate. Si pensi ai territori oggi leghisti o in mano a FdI, in cui il voto di uomini e donne non nati/e in Italia, sarebbe determinante per eleggere un Sindaco.
E se nell’Italia meloniana fosse questo il momento in cui alzare l’asticella e, insieme alle tante e ai tanti uomini e donne che lavorano o studiano qui, che sono parte attiva della società del presente, fosse il giunto il momento di osare di più? Di non accontentarsi del meno peggio in nome di qualche voto in più in Parlamento pagato a caro prezzo? Occorrerebbe che su questo tema si aprisse uno spazio pubblico di riflessione e di costruzione di vertenze. C’è chi ha già lanciato l’idea di un referendum, difficile capire se sia questo lo strumento migliore, ma intanto, far precipitare, nei diversi mondi solidali e di interconnessione, l’idea che possa partire una grande campagna, anche culturale, per riportare le persone a ragionare sull’importanza di una società con diritti garantiti a tutte/i e basata sulla convivenza è un dovere politico. Cittadinanza e diritto di voto trascinano con se a valanga il contrasto alle politiche securitarie e all’abolizione del diritto d’asilo, alla criminalizzazione di chi salva le persone, all’ampliamento di Centri di detenzione, anche fuori dai confini nazionali, destinati a rimpatriare chi non è considerato degno di ricevere protezione. E un contrasto netto infine alla dimensione europea assunta col Patto sulle migrazioni che dovrebbe entrare in vigore nel 2026 e che rende l’intero continente ancor più fortezza in tempi di guerra.
Non si tratta di un tema marginale ma fondamentale per affrontare l’arretratezza di un suprematismo istituzionale che è divenuto anche sub cultura di massa. Un tema in cui non si possono avere posizioni di compromesso, chi le fa proprie è parte del problema, ci si deve schierare con schiettezza e senza alibi, da una parte o dall’altra.
*Responsabile nazionale immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
| Rifondazione Comunista
Stefano Galieni* I Giochi olimpici, che hanno visto proporre, in maniera ancora più netta rispetto al passato, la presenza di atlete e atleti con backgroundRifondazione Comunista
Matthias Pfefferle
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ • • •I had no issues with Friendica so far and on loma.ml it everything works smoothly. Maybe it's the redirection of `.well-known/webfinger` that is not supported by Friendica?!?
There was an issue with Lemmy, maybe it is not yet deployed everywhere?
socialhub.activitypub.rocks/t/…
/cc @nutomic
Discourse WordPress Integration
SocialHubPoliverso - notizie dal Fediverso ⁂ likes this.
Friendica Support reshared this.
Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂
in reply to Matthias Pfefferle • •@Matthias Pfefferle Thank you for your feedback. At this point I will test from other Friendica instances. I would not want my Poliverso.org instance to have some problems... 😅
@nutomic @.mau. :friendfeed: @Notiziole di .mau.
Friendica Support reshared this.
Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂
Unknown parent • •@Tobias I also get the follow button, but if I try to press it the page goes into error
@Notiziole di .mau.
Friendica Support reshared this.