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900 Cyber-Attacchi in Brianza nel 2024: Le Aziende Italiane Sono Pronte a Difendersi?


Nel corso dei primi sei mesi dell’anno, si sono registrati oltre 900 attacchi informatici, con quasi 24mila dispositivi connessi esposti a potenziali minacce, riporta il quotidiano ilgiorno. Le aziende della Brianza, nonostante i progressi compiuti nella transizione digitale, si trovano particolarmente vulnerabili di fronte a questi attacchi. L’inizio del 2024 si è rivelato difficile per quanto riguarda la sicurezza dei dati e dei sistemi aziendali, con attacchi persistenti che mettono a rischio informazioni sensibili e l’operatività delle imprese.

Nel primo trimestre, le aziende brianzole hanno subito ben 467 attacchi, seguiti da 466 incursioni nel secondo trimestre, in un susseguirsi di violazioni informatiche che sfruttano, tra le altre cose, password deboli e sistemi non aggiornati. Questi attacchi, spesso motivati da intenti di cybercrime, includono il furto di dati sensibili, il danneggiamento dei sistemi e richieste di riscatto per ripristinare l’accesso ai dati. Tra i settori più colpiti, spicca quello finanziario, dove i pirati informatici mirano non solo a dati personali ma anche a fondi economici, sfruttando lacune nella sicurezza per estorcere denaro o rubare informazioni.

Un fattore di rischio predominante, come evidenziato nel rapporto di Assolombarda, sono le vulnerabilità umane. Sebbene le aziende investano sempre più in tecnologie avanzate per difendersi, l’elemento umano rimane il punto debole su cui si concentrano le tecniche di social engineering. Questa tecnica di attacco sfrutta la psicologia delle vittime, inducendole con inganno a compiere azioni pericolose come cliccare su link sospetti o fornire credenziali sensibili. Questo apre la porta a ulteriori infiltrazioni, poiché gli attacchi che richiedono esclusivamente abilità tecnologiche sono meno frequenti rispetto a quelli basati su inganno e manipolazione psicologica.

Alvise Biffi, vicepresidente di Assolombarda e esperto nel settore, ha sottolineato come le estorsioni rappresentino l’obiettivo primario in circa l’80% degli attacchi. La Brianza, con il suo elevato numero di aziende rispetto alla popolazione, è particolarmente esposta a queste minacce. Gli attacchi non solo compromettono i dati sensibili aziendali, ma portano anche a richieste di riscatto, in cui i criminali minacciano di divulgare informazioni riservate se non viene pagata una somma. Questi dati vengono spesso rivenduti nei mercati underground, dove anche una semplice carta di credito con codici può valere decine di dollari, rendendo il business del furto di dati estremamente redditizio.

Per proteggersi, le aziende possono implementare due misure di base: mantenere aggiornati i sistemi software con le ultime patch di sicurezza e adottare l’autenticazione a più fattori. Questo sistema, che richiede la verifica di almeno due prove di identità prima di concedere l’accesso, potrebbe prevenire fino al 90% delle minacce informatiche. Secondo Biffi, l’adozione di password forti e un aggiornamento regolare delle credenziali è essenziale per costruire una difesa efficace contro gli attacchi. Purtroppo, molte aziende trascurano queste pratiche di base, esponendosi così a rischi evitabili.

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#NoiSiamoLeScuole questa settimana è dedicato a due scuole di Portici, in provincia di Napoli: l’IIS “Francesco Saverio Nitti” che, con i fondi del #PNRR “Scuola 4.


AMERICA LATINA. Da un summit all’altro sotto l’ombra di Trump


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dalle elezioni USA uscirà rafforzata quell’internazionale di estrema destra che Trump ha fatto nascere in Spagna nel 2020, che ha messo nel mirino il socialismo in tutte le sue forme e le organizzazioni di sinistra dell'intera America Latina
L'articolo AMERICA LATINA. Da un summit



A caccia di spie: il report “Pacific Rim” traccia un quadro dei cyber criminali con base in Cina


11 novembre 2024 – Sophos, leader mondiale e innovatore nelle soluzioni di sicurezza avanzate per neutralizzare i cyberattacchi, ha pubblicato “Pacific Rim”, un report che descrive le attività di difesa e controffensiva svolte negli ultimi cinque anni contro diversi attori statali situati in Cina dediti all’attacco di dispositivi perimetrali come i sistemi Sophos Firewall. Gli autori degli attacchi si sono avvalsi di una serie di campagne basate su exploit inediti e malware personalizzato per distribuire tool con cui effettuare azioni di sorveglianza, sabotaggio e cyberspionaggio, sfruttando anche una serie di TTP (tattiche, tool e procedure) sovrapposte a quelle di noti gruppi statali cinesi come Volt Typhoon, APT31 e APT41. Gli obiettivi di tali campagne sono state infrastrutture critiche ed entità governative di piccole e grandi dimensioni dislocate principalmente nella parte meridionale e nel Sud-Est dell’Asia: operatori di energia nucleare, l’aeroporto di una capitale nazionale, un ospedale militare, apparati di sicurezza statali e ministeri centrali.

L’ecosistema degli attori cinesi nell’Operazione Pacific Rim


Nel corso dell’operazione Pacific Rim, Sophos X-Ops, l’unità di Sophos specializzata nella cybersicurezza e nella threat intelligence, si è attivata per neutralizzare le mosse di questi avversari facendo continuamente evolvere le misure di difesa e controffensiva. Dopo che Sophos ha risposto con successo agli attacchi iniziali, gli avversari hanno reagito coinvolgendo risorse maggiormente esperte. Sophos ha successivamente scoperto un vasto ecosistema di attori coinvolti.

Dopo aver pubblicato nel 2020 i dettagli relativi alle campagne associate all’operazione, come Cloud Snooper e Asnarök, Sophos ha deciso di condividere un’analisi complessiva per promuovere la consapevolezza della persistenza degli attori statali cinesi e della loro determinazione a compromettere dispositivi perimetrali privi di patch e giunti al termine della loro vita utile, spesso sfruttando exploit zero-day appositamente creati. Sophos invita tutti ad applicare urgentemente le patch disponibili per neutralizzare le vulnerabilità rilevate in qualunque dispositivo collegato a Internet e migrare i dispositivi non più supportati sostituendoli con modelli attuali. Sophos aggiorna regolarmente i propri prodotti supportati in base a nuove minacce e indicatori di compromissione (IoC) per proteggere la clientela. I clienti delle soluzioni Sophos Firewall sono protetti per mezzo di hotfix veloci abilitate per default.

“La realtà è che i dispositivi installati all’edge sono diventati bersagli altamente attraenti per i gruppi statali cinesi come Volt Typhoon e altri impegnati a creare i cosiddetti ORB (Operational Relay Box) allo scopo di offuscare e sostenere le loro attività, per esempio colpendo direttamente un obiettivo per spiarlo o sfruttandone indirettamente eventuali punti deboli per sferrare attacchi successivi – e trasformarlo così in un danno collaterale. Viene colpito anche chi non è considerato un obiettivo. I dispositivi di rete progettati per le aziende sono bersagli naturali di queste attività, dal momento che sono sistemi potenti, sempre attivi e costantemente connessi”, ha dichiarato Ross McKerchar, CISO di Sophos. “Quando un gruppo che cerca di formare una rete globale di ORB colpisce i nostri dispositivi, noi rispondiamo applicando le stesse tecniche di rilevamento e risposta che utilizziamo per difendere i nostri endpoint e dispositivi di rete corporate. In questo modo abbiamo neutralizzato diverse campagne e ottenuto un prezioso patrimonio informativo di threat intelligence che abbiamo successivamente applicato per proteggere i nostri clienti dagli attacchi, sia quelli generici e indiscriminati che quelli più strettamente mirati”.

Punti salienti dell’Operazione


  • Il 4 dicembre 2018, un computer con bassi privilegi d’accesso collegato a un display ha avviato una scansione della rete Sophos – apparentemente per conto proprio – dalla sede indiana di Cyberoam, una società acquisita da Sophos nel 2014. Su quel computer, che conteneva un nuovo tipo di backdoor e un rootkit complesso denominato “Cloud Snooper”, Sophos ha scoperto la presenza di un payload che si poneva silenziosamente all’ascolto di un particolare tipo di traffico Internet in ingresso.
  • Nell’aprile 2020, dopo che diverse aziende avevano segnalato un’interfaccia utente che puntava a un dominio contenente la parola “Sophos” nel proprio nome, Sophos ha collaborato con le autorità europee per rintracciare e confiscare il server usato per distribuire payload malevoli nella campagna che Sophos ha successivamente ribattezzato Asnarök. Sophos ha neutralizzato Asnarök, le cui origini sono state attribuite alla Cina, acquisendo il canale di comando e controllo (C2) del malware. L’iniziativa ha permesso a Sophos di bloccare anche un’ondata di attacchi botnet che era stata pianificata per un momento successivo.
  • Dopo Asnarök, Sophos ha potenziato le proprie operazioni di intelligence varando un ulteriore programma di tracking degli autori degli attacchi basato sull’identificazione e neutralizzazione degli avversari intenzionati a colpire i dispositivi Sophos installati negli ambienti della clientela; il programma è stato realizzato con una combinazione di intelligence open source, funzioni di web analytics, monitoraggio della telemetria e codice kernel mirato impiantato nei dispositivi presi di mira dagli autori degli attacchi.
  • Gli autori degli attacchi hanno dimostrato un crescente livello di persistenza adeguando le loro tattiche e ricorrendo a malware sempre più furtivo. Tuttavia, grazie al proprio programma di tracking degli autori degli attacchi e a ulteriori capacità di raccolta di dati telemetrici, Sophos ha potuto neutralizzare diversi attacchi e ottenere una copia di un bootkit UEFI e di exploit personalizzati prima che potessero essere dispiegati su vasta scala.
  • Pochi mesi dopo Sophos ha fatto risalire alcuni attacchi a un avversario che aveva dimostrato di avere collegamenti con la Cina e con il Double Helix Research Institute della Sichuan Silence Information Technology nella regione cinese del Chengdu.
  • Nel marzo del 2022 un ricercatore anonimo aveva segnalato a Sophos una vulnerabilità RCE (Remote Code Execution) zero-day, designata CVE-2022-1040, nel quadro del programma di bug bounty della società. Ulteriori analisi hanno rivelato che questa CVE era già utilizzata sul campo da diverse campagne di attacchi – operazioni che avevano un impatto sui clienti e che Sophos ha potuto neutralizzare. Dopo vari approfondimenti, Sophos ritiene che la persona che aveva segnalato l’exploit potrebbe aver avuto dei collegamenti con gli avversari. Si è trattato della seconda volta che Sophos ha ricevuto una segnalazione con un tempismo sospetto prima che un exploit venisse utilizzato nella pratica.

Recenti avvisi emessi dalla CISA hanno reso evidente come i gruppi statali cinesi siano diventati una minaccia costante per le infrastrutture critiche delle altre nazioni”, ha continuato McKerchar. “Quel che tendiamo a dimenticare è che le piccole e medie aziende, quelle che costituiscono il grosso della supply chain delle infrastrutture critiche, rappresentano dei bersagli perché rappresentano spesso l’anello debole della catena. Sfortunatamente queste realtà dispongono spesso di minori risorse per difendersi da minacce tanto sofisticate. A complicare oltre le cose c’è poi la tendenza degli autori degli attacchi a conquistarsi una testa di ponte nei sistemi colpiti e trincerarvisi dentro rendendo ardua la loro espulsione. Il modus operandi degli avversari cinesi è quello di creare persistenza a lungo termine con attacchi offuscati in maniera complessa. Non si fermeranno finché non saranno neutralizzati del tutto”.

Cosa dicono gli esperti


“Attraverso il JCDC, la CISA ottiene e condivide l’intelligence sulle sfide della cybersicurezza, comprese le tattiche e le tecniche usate dai cybercriminali sponsorizzati dalla Repubblica Popolare Cinese (PRC). La competenza di partner come Sophos e i report come Pacific Rim offrono alla comunità globale dei ricercatori una serie di informazioni sull’evoluzione dei comportamenti della PRC. Insieme possiamo aiutare i cyberdifensori a capire la scala e la diffusione degli attacchi sferrati contro i dispositivi situati all’edge di rete e implementare le strategie di mitigazione necessarie”, ha commentato Jeff Greene, Executive Assistant Director for cybersecurity della CISA. “La CISA continua a evidenziare come intere classi di vulnerabilità come le SQL injection e le violazioni alla sicurezza della memoria vengano sfruttate in massa. Invitiamo i produttori software a consultare le nostre risorse Secure by Design e, come ha fatto Sophos in questo caso, metterne in pratica i principi. Chiediamo a tutti a impegnarsi nella stessa direzione e usare i nostri bollettini di allerta per eliminare intere classi di difetti”.

“Molti produttori di cybersicurezza conducono ricerche sugli avversari, ma pochi sono in grado di farlo con successo contro gruppi statali per un periodo di tempo così lungo”, ha osservato Eric Parizo, Managing Principal Analyst del cybersecurity research group di Omdia. “Sophos ha sfruttato al meglio un’opportunità davvero unica e dovrebbe essere elogiata per aver fornito dati di ricerca e informazioni tattiche che aiuteranno a difendere meglio i suoi clienti nel tempo”.

“Uno dei compiti di NCSC-NL è quello di condividere informazioni e connettere organizzazioni. Agevolare la comunicazione e la cooperazione tra organizzazioni nazionali e internazionali è di grande importanza per migliorare la cyber-resilienza. Siamo felici di aver potuto contribuire a questa investigazione con Sophos”, ha aggiunto Hielke Bontius, Head of Operations di NCSC-NL.

Qualche consiglio utile


Tutti dovrebbero ricordarsi che i dispositivi connessi a Internet sono i primi bersagli per i gruppi statali, in particolare quando tali dispositivi si trovano installati in un’infrastruttura critica. Sophos invita a intraprendere i seguenti passaggi per rafforzare la postura di sicurezza:

  • Minimizzare i servizi e i dispositivi connessi a Internet quando possibile
  • Prioritizzare urgentemente il patching dei dispositivi connessi a Internet e tenerli monitorati
  • Abilitare il ricevimento e l’applicazione automatica di hotfix sui dispositivi presenti all’edge di rete
  • Collaborare con forze dell’ordine, partner pubblici-privati e organismi governativi per condividere e gestire gli IoC
  • Creare un piano d’azione dedicato ai dispositivi alla fine della loro vita utile presenti nella propria organizzazione

“Abbiamo bisogno di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, le forze dell’ordine, gli enti governativi e l’industria della sicurezza per condividere quel che sappiamo a proposito di operazioni come queste. Colpire i dispositivi edge posti a protezione delle reti è una tattica astuta. Aziende, partner di canale e MSP (Managed Service Provider) devono capire che questi dispositivi rappresentano bersagli primari per gli autori degli attacchi e dovrebbero quindi accertarsi di proteggerli adeguatamente applicando le patch necessarie appena vengono rilasciate. Sappiamo infatti che gli autori degli attacchi ricercano attivamente i dispositivi arrivati a fine della loro vita utile. Anche i vendor giocano un ruolo importante: essi devono infatti aiutare i clienti supportando hotfix affidabili e collaudate, semplificando il passaggio dalle piattaforme obsolete, rifattorizzando o rimuovendo sistematicamente il codice legacy che può contenere vulnerabilità latenti, migliorando continuamente i progetti secure by default così da togliere la necessità di rafforzare la protezione dalle spalle dei clienti, e monitorando l’integrità dei dispositivi installati”, ha concluso McKerchar.

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Why the Saturn V Used Kerosene for its Hydraulics Fluid


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We usually think of a hydraulic system as fully self-contained, with a hydraulic pump, tubing, and actuators filled with a working fluid. This of course adds a lot of weight and complexity that can be undesirable in certain projects, with the Saturn V Moon rocket demonstrating a solution to this which is still being used to this day. In a blast-from-the-past, a December 1963 article originally published in Hydraulics & Pneumatics details the kerosene-based hydraulics (fueldraulics) system for the S-1C stage’s gimbal system that controlled the four outer engines.

Rather than a high-pressure, MIL-H-5606 hydraulic oil-based closed loop as in the Saturn I, this takes kerosene from the high-pressure side of the F1 rocket engine’s turbopump and uses it in a single-pass system. This cuts out a separate hydraulic pump, a hydraulic reservoir, which was mostly beneficial in terms of reducing points of failure (and leaks), ergo increasing reliability. Such was the theory at the time at least, and due to issues with RP-1 kerosene’s relatively low flash point and differences in lubricity properties, ultimately RJ-1, RP-1 and MIL-H-5606 were used during checkout leading up to the launch.

In hindsight we know that this fueldraulic system worked as intended with all Saturn V launches, and today it’s still used across a range of aircraft in mostly jet engines and actuators elsewhere of the Boeing 777 as well as the F-35. In the case of the latter it only made the news when there was an issue that grounded these jets due to badly crimped lines. Since fueldraulics tends to be lower pressure, this might be considered a benefit in such cases too, as anyone who has ever experienced a hydraulic line failure can attest to.

Featured image: Gimbal systems proposed for the F-1, oxygen-kerosene engine with a fueldraulic system. (Source: Hydraulics & Pneumatics, 1963)


hackaday.com/2024/11/11/why-th…



Operazione Synergia II: Interpol smantella una rete globale di 1000 server dannosi. 41 Arresti


L’Interpol ha annunciato che nell’ambito dell’operazione Synergia II sono state arrestate 41 persone e disattivati ​​1.037 server e infrastrutture dannose associati a 22.000 indirizzi IP. Si dice che le persone arrestate siano collegate a una serie di crimini, dal ransomware al phishing al furto di dati.

Secondo l’Interpol, l’operazione ha avuto luogo da aprile ad agosto 2024 e ha interessato paesi in Europa, Africa e nella regione Asia-Pacifico. Gli arresti e le chiusure dei server sono stati effettuati sulla base delle informazioni fornite da società di sicurezza informatica come Group-IB, Kaspersky Lab, Trend Micro e Team Cymru, che hanno contribuito a identificare più di 30.000 indirizzi IP sospetti.

Di conseguenza, il 76% di questi IP sono stati disattivati, 59 server sono stati sequestrati e 43 dispositivi elettronici sono stati confiscati e saranno ora esaminati per ulteriori prove.

Ad Hong Kong, la polizia ha chiuso più di 1.037 server associati a servizi dannosi. In Mongolia sono state effettuate più di 20 perquisizioni, è stato sequestrato un server e identificate 93 persone legate alla criminalità informatica.

A Macao, le forze dell’ordine hanno sequestrato 291 server. Le autorità del Madagascar hanno riferito di aver identificato 11 persone associate ai server dannosi e di aver sequestrato 11 dispositivi elettronici per ulteriori indagini. La polizia estone ha sequestrato più di 80 GB di dati e ha aiutato gli specialisti dell’Interpol ad analizzare le informazioni relative al phishing e al malware bancario.

È stato inoltre riferito che, oltre agli arresti sopra menzionati, le autorità stanno indagando su altre 65 persone sospettate di coinvolgimento in attività illegali.

È interessante notare che, secondo le forze dell’ordine, l’intelligenza artificiale generativa viene sempre più utilizzata dagli aggressori per migliorare le operazioni di phishing, e gli infostealer stanno diventando sempre più forieri di attacchi di estorsione, il cui numero è aumentato del 70% lo scorso anno.

Di conseguenza, i rappresentanti dell’Interpol concludono che phishing, ransomware e furto di informazioni sono attualmente tra le minacce informatiche più gravi e l’operazione Synergia II è una risposta all’aumento del loro numero.

Ricordiamo che all’inizio del 2024 l’Interpol ha pubblicato i risultati della prima operazione Synergia, effettuata da settembre a novembre 2023. Ha annunciato l’arresto di 31 sospetti e la chiusura di 1.300 server di controllo utilizzati per effettuare attacchi di phishing e distribuire malware, compresi ransomware.

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Tra Cybercrime e Passamontagna: il rapimento del CEO di WonderFi


Nel centro di Toronto, i criminali hanno rapito il capo della società finanziaria WonderFi, Dean Skurka . Secondo la polizia l’incidente è avvenuto mercoledì intorno alle 18.

Gli aggressori hanno caricato con la forza Skurka in macchina e hanno chiesto un riscatto di un milione di dollari. Dopo il trasferimento elettronico di denaro, i criminali hanno rilasciato il capo di WonderFi. La polizia ha poi trovato Skurka illeso nel Centennial Park di Etobicoke.

Il giorno dopo l’incidente, il capo di WonderFi ha confermato l’incidente via e-mail, assicurando che era al sicuro. La società ha inoltre rilasciato una dichiarazione ufficiale, sottolineando che i fondi e i dati dei clienti non sono stati interessati. La polizia continua a indagare sulle circostanze del delitto.

Secondo Jameson Lopp, co-fondatore e responsabile della sicurezza di Casa, specializzata nella protezione degli utenti di criptovalute, il caso di Skurka è stato il 171esimo incidente segnalato che coinvolge l’uso della violenza fisica per rubare bitcoin. Lo specialista rileva una relazione diretta tra il numero di tali crimini e il tasso di cambio della criptovaluta.

È interessante notare che il giorno del rapimento il prezzo del Bitcoin ha raggiunto il massimo storico, superando i 75.000 dollari. Secondo Lopp, le criptovalute stanno diventando un obiettivo attraente per i criminali grazie alla facilità di trasporto e di controllo dei beni rispetto alle tradizionali rapine in banca.

Lo specialista sottolinea la vulnerabilità dei detentori di criptovaluta, anche tra i multimilionari del primo periodo di sviluppo delle risorse digitali. Molti non prestano sufficiente attenzione alla sicurezza fisica e alla tutela della privacy. Sebbene la maggior parte delle vittime di tali crimini siano cittadini comuni, i personaggi pubblici del settore delle criptovalute spesso sottovalutano i rischi e trascurano le necessarie misure di sicurezza.

Il rapimento dell’amministratore delegato di WonderFi è coinciso con la pubblicazione del rapporto trimestrale della società, che mostrava una crescita del 153% rispetto allo stesso periodo del 2023.

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Ricette elettroniche dematerializzate: si fa presto a dire "promemoria".


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/ricette-…
Mi sa che il giornalismo sgombro ha colpito ancora. Ma quale whatsapp? Per favore, siamo seri e non diciamo vaccate!

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Stasera 10 nov., alle 21.10 su #Raistoria il film “Official Secrets - Segreto di Stato” di Gavin Hood con Keira Knightley, Matt Smith, Matthew Goode, Ralph Fiennes.


La storia vera di Katharine Gun, che nel 2003 lavorando come traduttrice per il Government Communications Headquarters (GCHQ), ha fatto trapelare informazioni top secret a The Observer.
I documenti hanno rivelato una richiesta degli Stati Uniti di informazioni compromettenti su diplomatici di stati membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, prima di un voto su una seconda risoluzione per l'invasione dell'Iraq del 2003.
Il coraggioso atto di Gun contribuì ad un dibattito sull'invasione e la sua legittimità. 💡
#whistleblowers
#storiaintv
@Storia

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Il Ch-7 è realtà. Pechino svela il suo drone stealth d’avanguardia

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Nuove immagini e video rilasciati dai media cinesi sembrano mostrare per la prima volta al pubblico quello che si presume essere un Ch-7, il nuovo drone stealth cinese a forma di ala volante. Questo drone, sviluppato dalla China Aerospace Science and Technology Corporation, si





Luke


Luke is a homeless #cat in Iran. He was found dragging himself along the street, crying for help. Many people contributed to his treatment and surgery to help him get back on his feet. He’s a fighter, and he powered through. 😻
Although he’s made significant progress in his recovery, he still needs a home, as he’s too vulnerable to live on the streets. Luke has come a long way because he loves life. If you want to witness and share in that passion for life, bring him into your home.
For information: Shima +39 389 603 7889

Luke è un #gatto randagio in Iran. È stato trovato mentre si trascinava per strada, piangendo per chiedere aiuto. Tante persone hanno contribuito alle sue cure e all’intervento per aiutarlo a rimettersi in piedi. È un combattente e ha lottato con tutte le sue forze. 😻
Anche se ha fatto grandi progressi nella sua guarigione, ha ancora bisogno di una casa, poiché è troppo vulnerabile per vivere in strada. Luke ha fatto tanta strada perché ama la vita. Se vuoi condividere e ammirare questa passione per la vita, accoglilo nella tua casa.
Per informazioni: Shima +39 389 603 7889

in reply to 𝓘𝓰𝓸𝓻 🏴‍☠️ 🏳️‍🌈 🇮🇹

A black and white cat is sleeping on a white sheet. The cat's leg is bandaged, and there's a blue plastic sheet under the cat.
in reply to 𝓘𝓰𝓸𝓻 🏴‍☠️ 🏳️‍🌈 🇮🇹

A black and white cat is laying on a white mat. The cat has a bandage on its front leg and is looking towards the camera. A carrier is in the background.


#Scuola, il Ministro Giuseppe Valditara, nella giornata di giovedì 7 novembre, ha visitato alcuni istituti dell'ambito territoriale di Piacenza.


Trasloco


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/trasloco…
Il sito Garantepiracy.it ha traslocato. Alcuni avranno notato che tra sabato e domenica, per alcune ore, il sito è rimasto irraggiungibile. I più attenti mi hanno anche scritto e voglio ringraziare di cuore ognuno per averlo fatto: con amici così, i servizi di monitoraggio dei…

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A febbraio 2023 ho acquistato una stampante usata per sostituire la mia vecchia stampante, guastatasi dopo 13 anni, stesso modello. Molto soddisfatto ma c'è un problema. La "nuova" stampante si rifiuta di lavorare con cartucce non originali, a meno che non si imposti il cosiddetto "override". Per impostare l'override permanente c'è bisogno del driver originale, che è installabile solo sulle vecchissime versioni di Windows! È anche possibile impostare un override temporaneo, tenendo premuti per due tasti per alcuni secondi durante l'accensione della macchina, ma cessa di funzionare al suo spegnimento. Finora ero andato avanti così.
Oggi finalmente mi sono armato di pazienza e ho installato in una macchina virtuale (con 512 MB di RAM) Windows XP e i driver originali. Un tuffo nel passato, che mi ha consentito di impostare l'override permanente!

Lascio a voi le considerazioni sull'importanza di garantire un supporto prolungato nel tempo. Oggi sempre più l'uso dei dispositivi è vincolato all'installazione di app sui telefoni, che si agganciano a servizi cloud proprietari del produttore... la cosa mi fa paurissima.

in reply to Luca Allulli

diciamo che, essendo meccanica, quei 12 w sono destinati a crescere. Dipende molto dal modello. Per il resto progettino molto interessante il tuo. 🙂
in reply to PiadaMakkine

@PiadaMakkine nono sono 12 W tutti elettronici, assorbiti quando la stampante è accesa, in attesa di un lavoro. Ed è un valore massimo. La presa smart include un misuratore di potenza assorbita, così potrò misurare il consumo effettivo!


DELEGAZIONE ALBANESE IN ITALIA: LA PROCURA CONTRO IL CRIMINE ORGANIZZATO STUDIA LE INVESTIGAZIONI FINANZIARIE


Alcuni Procuratori della Procura Speciale contro la corruzione ed il Crimine Organizzato (SPAK) e alti Ufficiali della Polizia albanese (ASP) hanno effettuato una visita di studio in Italia.

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La SPAK è un'entità giudiziaria indipendente, incaricata di indagare sulla corruzione e sulla criminalità organizzata ai più alti livelli del governo e della società in Albania. È composto dall'Ufficio investigativo nazionale, dalla Procura speciale e dai tribunali speciali.

La delegazione albanese ha condotto, nel nostro Paese, una visita studio sugli aspetti operativi delle investigazioni finanziarie.

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L’attività è stata curata dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) e organizzata dalla presenza OSCE in Albania nonché dall’Ufficio del Coordinatore per le attività economiche ed ambientali ed il Dipartimento per le minacce transnazionali del Segretariato OSCE, con il supporto dell’Esperto per la Sicurezza e dell’Esperto della Guardia di Finanza presso l’Ambasciata d’Italia a Tirana e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.


Il principale obiettivo del training è stato quello di sostenere l’Autorità Giudiziaria e la Polizia albanese nelle attività di contrasto al riciclaggio dei capitali illecitamente acquisti, nel settore delle misure di prevenzione patrimoniali in un’ottica di potenziamento e del rafforzamento della lotta al crimine organizzato transnazionale.

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La delegazione è stata ricevuta dal Direttore della DIA, Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza Michele Carbone (immagine sopra) che nel corso del suo intervento ha sottolineato l’importanza di tali attività perché consentono la conoscenza interpersonale e il rafforzamento della fiducia reciproca, presupposto indispensabile per valorizzare la cooperazione in un settore tanto delicato, come quello del contrasto al crimine organizzato ed all’individuazione dei patrimoni illecitamente accumulati.

Nel corso delle attività è stata riaffermata l’efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata nell’ambito della cooperazione tra i due Paesi, entrambi membri OSCE.

La visita rientra nelle attività svolte dalla presenza OSCE in Albania nel programma di supporto al sistema di law enforcement albanese e del progetto regionale OSCE per rafforzare le capacità di contrasto ai crimini finanziari.

#SPAK #ASP #OSCE #ALBANIA #DIA #GUARDIADIFINANZA #GDF



Oggi, 10 novembre, nel 1871


David_Livingstone_by_Thomas_Annan

L'esploratore Henry Stanley saluta David Livingstone, di cui si era posto alla ricerche alla sorgente del fiume Nilo, con la famosa frase “Dr. Livingstone, immagino?"

@Storia
#otd

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Investimenti e sicurezza nazionale. I piani di Trump per il suo Pentagono

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Tra le diverse funzioni che Donald Trump otterrà dopo la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti, c’è anche quella – critica – di comandante in capo delle Forze armate. L’agenda repubblicana nel comparto è ampia e vasta, e non si limita esclusivamente alla





Londra conferma il Gcap. Ecco i prossimi passi

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Il via libera del nuovo governo britannico, guidato dal laburista Keir Starmer, al Global Combat Air Programme è arrivato. Il programma, che coinvolge anche Italia e Giappone per lo sviluppo del caccia di sesta generazione entro il 2035, ha ricevuto luce verde martedì e l’annuncio ufficiale è atteso nelle prossime settimane, ha rivelato



#9novembre 1989: il crollo del Muro di Berlino segna l'inizio della fine dei regimi comunisti nell'Europa dell'Est, liberando popoli oppressi e aprendo la strada alla riunificazione europea.



Modì, inseguire un'ombra. Un film ed un podcast per l'artista livornese.


Immagine/foto

Jacopo Veneziani racconta Modì in un viaggio che porterà da Livorno a Parigi, passando per Napoli, Firenze e Venezia. Incontreremo artisti bohémien, collezionisti d’arte e, soprattutto, la sua musa.

Modì è un podcast omaggio al film Modì che racconta gli ultimi giorni di Amedeo Modigliani diretto da Johnny Depp. Nel cast Riccardo Scamarcio nel ruolo di Modigliani Luisa Ranieri, Antonia Desplat e Al Pacino.

choramedia.com/podcast/modi-in…

#modì #modigliani #Podcast #unopodcast #unofilm #JacopoVeneziani #choramedia #Storia

@Storia

Questa voce è stata modificata (10 mesi fa)

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On Thursday 404 Media that police were freaking out about mysteriously rebooting iPhones. Now multiple experts have found that Apple introduced code that reboots locked phones after a period of time.#News
#News


@RaccoonForFriendica new version 0.1.0.-beta20 available for testing!

Changelog:
🦝 show images in horizontal pager in timelines
🦝 improved "Add new account" flow
🦝 fix reblogged posts not displayed in hashtag feed
🦝 fix for crashes (calendar, post detail, hashtags)
🦝 added more unit tests
🦝 dependency updates

Moreover, the user manual has been improved and translated into Italian.

Have a nice weekend and #livefasteattrash!

#friendica #friendicadev #androidapp #androiddev #fediverseapp #kotlin #kmp #compose #multiplatform #opensource #procyonproject #raccoonforfriendica

in reply to Thomas

@Thomas thanks for the report!

Concerning the first point, there is an "autoload images" option in the Settings screen which globally enables loading of images (including user avatars and custom emojis) and videos in all screens.

As for the second point, does it happens everywhere or just in the Search screen?

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in reply to 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕

@Dieguito 🦝🧑🏻‍💻🍕
However, I have to press the switch manually to show or hide media. I would like this to work automatically so that the media is loaded when I'm in Wi-Fi and not in mobile data.

The problem occurs when I click on a link that opens in the browser and then switch back to the app. This has nothing to do with the search. By search, I mean I have to scroll way down again to find the post I was at before.

in reply to Thomas

@Thomas ok, now I get it. I can add an observer on the network state at least on Android (this is a multiplatform project and observing the network state in native code on iOS can be tricky) and see what I can do. Thanks for the suggestion!

For the second problem, that is strange and I can not reproduce it but it looks like the lazy list state is not retained across lifecycle transitions (e.g. when the screen comes back to the resumed state). I'll have a look and investigate further, thanks.

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in reply to Thomas

I created a couple of issues on GitHub to better keep track of these reports... just another small question: does the "position loss" in a list happen only when opening the browser or even when you open another screen in the app, e.g. when opening a user profile if you tap on the post author's avatar?

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in reply to 𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕

@Dieguito 🦝🧑🏻‍💻🍕 When I leave the app, regardless of whether I open a link or simply open another app, the Raccoon loading screen appears again. I can reproduce this by leaving the app for about a minute. If I go back more quickly, the app often stays where it was.
in reply to Thomas

@Thomas ok then it's the system terminating the process under the hood and recreating it silently (the app remains visible in recent tasks as if it was not dead but it is), e.g.if there are multiple applications opened and the system is hungry for resources.

Process "death" is tricky, I am waiting for this library to become compatible with the navigation library I'm currently using, because with SavedStateHandles it should be possible to handle state restoration across process recreation more easily.

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in reply to Thomas

@Thomas I would go for something like that: allowing users to choose whether they want images always loaded automatically (as-is), never loaded automatically (on demand) or when on WiFi networks.

Is this closer to what you expected?

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This is Behind the Blog, where we share our behind-the-scenes thoughts about how a few of our top stories of the week came together. This week, we talk about the question "are people nutting to that?", doomscrolling on election night, and calls for Lysistrata 2024.#BehindTheBlog


In questa intervista del 1942 Jung (sì, lo psicanalista) dice quello che credo sia tutto quello che c'è da sapere per capire come mai gli americani abbiano votato Trump. Vale per qualunque dittatore.

Alla mia terapeuta ieri dicevo che a votarlo secondo me sono state tutte quelle persone che vorrebbero essere come lui: ricche, potenti, piene di figa, sfacciatamente libere di dire e fare qualunque cosa passi loro per la mente senza patire alcuna conseguenza o quasi. Libere di essere violente e cattive quando e come gli pare.

L'identificazione nel leader ha fatto la magia, anche quando a un osservatore esterno (il resto del mondo, eccettuati gli altri dittattori e aspiranti tali, guardacaso) è chiaro che questo "leader" non abbia alcuna qualità di rilievo, non sia eccezionale se non in negativo.

Siamo prevedibilissimi, ma continuiamo a dimenticarcelo. Continuiamo a non ascoltare chi cerca di farcelo ricordare.

E quindi, se Trump ha vinto è perché Trump è l'America, qui e oggi.

Buona lettura.

oldmagazinearticles.com/carl_j…

#Trump #USpol #ElezioniUSA

in reply to floreana

Forse. Una meditazione seria su questo, invece, è meritata:
spoutible.com/thread/37794003
in reply to floreana

il 'se fosse' va soltanto appogiato con qualche azione sul terreno...

Conosci qulacuno che può fare una mossa?

[siamo ricchi ei parole, come Obama.
Poveracci di azione... lo dico senza rancore, ma per andare avanti]

Unknown parent

@Aladar
Non so: siamo pur sempre bestie ed evidentemente, se uno fa appello alla panza più panza, ha successo.

La domanda che mi faccio è: come la contrasti una forza così viscerale? A cosa fai appello? Alla razionalità non penso, è destinata a venire polverizzata.

La domanda a cui mi piacerebbe trovare risposta è questa. E mi piacerebbe la trovassero tutte le persone, per poche che siano, che ancora concepiscono la politica come un servizio alla popolazione.



#Scuola, il Ministro Giuseppe Valditara si è recato oggi in Emilia-Romagna per visitare il Polo Tecnico Professionale di Lugo (RA), fortemente colpito dall’alluvione del maggio 2023.


When Donald Trump won in 2016, we weren't sure if good journalism mattered anymore. Now, we're more sure than ever it does.

When Donald Trump won in 2016, we werenx27;t sure if good journalism mattered anymore. Now, wex27;re more sure than ever it does.#DonaldTrump #Announcements #politics





io ho sempre dato per scontato che ci fosse qualcuno che facesse semplicemente i suoi interessi e spargesse disinformazione. e comunque sarà sempre così. è un po' coma la risposta "resisto a tutto eccetto alle tentazioni". è responsabilità dei cittadini informarsi ed essere capaci di assumere una posizione responsabile. è un onere che spetta ai cittadini in una democrazia. possiamo al limite trovare come co-responsabili una deliberata distruzione di cultura e informazione da parte del potere. ma non starò a sostenere che è tutta colpa dei poteri forti e neppure dei cialtroni che fanno disinformazione, spesso davvero incredibilmente poco credibili. in un regime libero l'unica vera responsabilità del cittadino è discernere la notizia dalla bufala. niente altro. e lo scarica-barile è quello di sostenere unico responsabile i "poteri forti" o chi diffonde disinformazione. ci sarà sempre. a meno di avere una censura governativa pure peggiore. bisogna essere pragmatici nella vita e smettere di pensare che chi sta attorno a noi debba essere necessariamente onesto. ovviamente combattere i bufalari dovrebbe essere fatto, ma le bufale non smetteranno mai di esistere, fino a quando converranno a qualcuno. e un interesse ci sarà sempre. Mi fanno ridere i "cittadini" quando si lamentano di chi governa, e poi loro non sanno separare la plastica dalla carta... tutti siamo cascati in qualche bufala... è un attimo... una distrazione... ma questo non ci dispensa dall'assumerci le nostre responsabilità. mi è successo di condividere qualche notizia fake. ma di chi è la colpa? mia. non ho verificato bene prima. non è questione di dare la colpa a qualcuno ma di assumersi la responsabilità per OGNI propria azione.


Luigi Einaudi, Economista, giornalista, uomo pubblico


Immagine/foto
Economista, giornalista, uomo pubblico, Luigi Einaudi [1874-1961] diventa Governatore della Banca d’Italia a settantuno anni. È l’economista più noto del Paese, ma è un uomo anziano, che negli anni successivi sarà chiamato a ricoprire ruoli chiave nell’Italia della ricostruzione, fino all’elezione nel 1948, alla Presidenza della Repubblica. A 150 anni dalla nascita, la sua figura è al centro del cortometraggio prodotto dalla Fondazione Luigi Einaudi e diretto da Pupi Avati “Il Presidente del miracolo” - scritto e narrato in video dal professor Alberto Mingardi - proposto da Rai Cultura in prima visione oggi venerdì 8 novembre alle 15.35 su Rai Storia (e in replica sabato 9 novembre alle 19.25, sempre su Rai Storia).

#RaiStoria
#luigieinaudi
#Storia
@Storia

Questa voce è stata modificata (10 mesi fa)

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