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Android si riavvierà da solo dopo 3 giorni: la nuova mossa segreta di Google per proteggere i tuoi dati


Google sta introducendo un nuovo meccanismo di sicurezza per i dispositivi Android. Riavvierà automaticamente i dispositivi bloccati e non utilizzati dopo tre giorni di inattività, riportandone la memoria a uno stato crittografato.

Sebbene l’azienda non abbia spiegato le motivazioni precise che hanno spinto all’aggiunta di questa funzionalità, sembra che sia stata concepita per rendere più difficile per gli strumenti di analisi forense informatica estrarre dati dai dispositivi.

Vale la pena notare che già a gennaio 2024 gli sviluppatori del sicuro GrapheneOS, incentrato sulla privacy e sulla sicurezza, avevano proposto di aggiungere una funzione di riavvio automatico ad Android per rendere più difficile sfruttare determinate vulnerabilità nel firmware di dispositivi come Google Pixel e Samsung Galaxy. Secondo gli esperti, queste vulnerabilità venivano sfruttate dagli esperti forensi per estrarre informazioni dai dispositivi.

La nuova funzionalità di riavvio automatico è stata inclusa nell’ultimo aggiornamento dei servizi Google Play (25.14), nella sezione Sicurezza e privacy. “Questa funzione riavvia automaticamente il dispositivo se rimane bloccato per tre giorni consecutivi”, scrivono gli sviluppatori.

Il punto è che un riavvio spontaneo fa passare il dispositivo dalla modalità After First Unlock (AFU), in cui i dati utente vengono decrittografati e diventano disponibili per il recupero, alla modalità Before First Unlock (BFU), in cui la maggior parte dei dati utente rimane crittografata e inaccessibile finché il dispositivo non viene sbloccato per la prima volta.

I dispositivi sequestrati dalle forze dell’ordine o rubati sono solitamente in modalità AFU, quindi anche se sono bloccati, gli esperti possono estrarre almeno una parte dei dati.

Nel 2024, gli sviluppatori di GrapheneOS proposero di implementare un meccanismo di riavvio automatico nei dispositivi Android che avrebbe riavviato il sistema dopo 18 ore di inattività, riportando il dispositivo alla modalità BFU. Ora Google sta effettivamente implementando questa funzionalità, scegliendo solo 72 ore come intervallo anziché 18 ore di inattività.

Ricordiamo che l’anno scorso i criminali informatici erano rimasti sorpresi dallo strano comportamento degli iPhone: i dispositivi si riavviavano da soli se non erano connessi alla rete dell’operatore cellulare per un certo periodo di tempo.

Successivamente è stato confermato che con il rilascio di iOS 18.1, gli sviluppatori Apple hanno aggiunto al sistema operativo una funzione di protezione di riavvio automatico.

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A Pi-Based LiDAR Scanner


Although there are plenty of methods for effectively imaging a 3D space, LiDAR is widely regarded as one of the most effective methods. These systems use a rapid succession of laser pulses over a wide area to create an accurate 3D map. Early LiDAR systems were cumbersome and expensive but as the march of time continues on, these systems have become much more accessible to the average person. So much so that you can quickly attach one to a Raspberry Pi and perform LiDAR imaging for a very reasonable cost.

This software suite is a custom serial driver and scanning system for the Raspberry Pi, designed to work with LDRobot LiDAR modules like the LD06, LD19, and STL27L. Although still in active development, it offers an impressive set of features: real-time 2D visualizations, vertex color extraction, generation of 360-degree panoramic maps using fisheye camera images, and export capabilities for integration with other tools. The hardware setup includes a stepper motor for quick full-area scanning, and power options that include either a USB battery bank or a pair of 18650 lithium cells—making the system portable and self-contained during scans.

LiDAR systems are quickly becoming a dominant player for anything needing to map out or navigate a complex 3D space, from self-driving cars to small Arduino-powered robots. The capabilities a system like this brings are substantial for a reasonable cost, and we expect to see more LiDAR modules in other hardware as the technology matures further.

Thanks to [Dirk] for the tip!


hackaday.com/2025/04/18/a-pi-b…




Vintage Game Rides Again Thanks to Modern Tech


You have to admire the lengths designers went to back in the day to create engaging games and toys. One particularly clever game of this type was called GEE-WIZ, a horse racing game from the 1920s that seems like it might have been right at home at a bar or pub, and that caught [Michael Gardi]’s imagination enough that he built a modern version of the game.

GEE-WIZ imitates a horse race with an extremely clever mechanism powered by a flywheel on a square shaft. Play is started by pulling a ripcord, which spins up the flywheel to shoot steel balls up six tracks in a gently sloped playing field. The balls hit tin horses riding in each track, pushing them ever further up the track until they trip a flag to indicate the winner. We can practically hear the cheers.

As with many of his other retro-reimaginings, [Mike]’s 21st-century version of GEE-WIZ focuses on capturing the look and feel of the original as accurately as possible. To that end, he put a lot of work into the 3D prints that form the playing field, as well as labels that adorned the original. But the game wouldn’t be much good without the drive mechanism, so [Mike] had to put some work into reverse-engineering the flywheel. He had that machined out of stainless steel and mounted it to the base with some chunky printed bearing blocks. You can see the final product in the brief video below.

[Mike] says that vintage toy recreations aren’t exactly his usual fare, but some might argue that the Sol-20 and Minivac 601 very much count as toys. Either way, we really like the simplicity of GEE-WIZ and the quality of [Mike]’s reproduction.

youtube.com/embed/6-spGLCaLj0?…


hackaday.com/2025/04/18/vintag…




Hackaday Podcast Episode 317: Quantum Diamonds, Citizen Science, and Cobol to AI


When Hackaday editors Elliot Williams and Al Williams need a break from writing posts, they hop on the podcast and talk about their favorite stories of the past week. Want to know what they were talking about? Listen in below and find out!

In an unusual twist, a listener sent in the sound for this week’s What’s This Sound competition, so it turns out Elliot and Al were both stumped for a change. See if you can do better, and you might just score a Hackaday Podcast T-shirt.

On the hacking front, the guys talked about what they hope to see as entries in the pet hacking contest, quantum diamonds (no kidding), spectrometers, and several science projects.

There was talk of a tiny robot, a space mouse—the computer kind, not a flying rodent—and even an old-fashioned photophone that let Alexander Graham Bell use the sun like a string on a paper cup telephone.

Things really heat up at the end, when there is talk about computer programming ranging from COBOL to Vibe programming. In case you’ve missed it, vibe coding is basically delegating your work to the AI, but do you really want to? Maybe, if your job is to convert all that old COBOL code.

Want to read along? The links are below. Be sure to leave your robot plans, COBOL war stories, and AI-generated Vibe limerics in the comments!

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As always, the human-generated Hackaday Podcast is available as a DRM-free MP3 download.

Where to Follow Hackaday Podcast

Places to follow Hackaday podcasts:



Episode 317 Show Notes:

News:



What’s that Sound?



Interesting Hacks of the Week:



Quick Hacks:



Can’t-Miss Articles:



hackaday.com/2025/04/18/hackad…




Ucraina, spese militari, dazi: cosa dice la dichiarazione congiunta Trump-Meloni dopo il faccia a faccia alla Casa Bianca


@Politica interna, europea e internazionale
Nell’incontro alla Casa Bianca di ieri, giovedì 17 aprile il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “hanno confermato la loro determinazione a promuovere una relazione reciprocamente vantaggiosa e a



AAA SOC Analyst cercarsi: quando le offerte di lavoro sono poco chiare e trasparenti e bisogna prestare attenzione 


Autore: Nicola Tarlini, Cyber Security Engineer

Nicola, ci ha inviato una dettagliata segnalazione riguardante una comunicazione sospetta relativa a un’offerta di lavoro per la posizione di SOC Analyst e ha voluto condividere le sue osservazioni con un’analisi dei fatti. Premettiamo che soprattutto nell’ambito della sicurezza informatica bisogna prestare particolare attenzione alle offerte di lavoro poco chiare e trasparenti – anche se non rappresentano una truffa – soprattutto perché la sicurezza informatica è un settore critico e le aziende del settore devono attrarre talenti altamente qualificati per fronteggiare minacce sempre più complesse e frequenti.

Nel primo caso – offerte di lavoro poco chiare o ambigue, con contatti non verificabili o informazioni contraddittorie – dovrebbero far alzare il livello dell’attenzione, come è stato per ha fatto Nicola Tarlini. Spesso infatti questi annunci potrebbero nascondere infatti rischi di truffa, furto di dati personali o violazioni di sicurezza: Nicola infatti ha chiesto chiarezza per proteggere sia la propria integrità professionale e digitale e per evitare di cadere vittima di eventuali frodi.

Nel minore dei mali invece offerte poco trasparenti o superficiali possono indicare mancanza di professionalità, di attenzione o una gestione non ottimizzata dei processi di assunzione e nella preparazione del proprio personale, con il conseguente rischio di impiego in ambienti non sicuri o poco affidabili, che possono compromettere la carriera e la sicurezza personale. Anche in questo caso la segnalazione di Nicola vuole fare chiarezza. Nella sua analisi evidenzia vari segnali di allarme tra cui messaggi impersonali e generici, identità dei recruiter non verificabili, mancanza di informazioni chiare, contatti telefonici a cui nessuno risponde o non attivi, discrepanze tra l’annuncio di lavoro e i messaggi successivi di contatto ed infine una risposta ufficiale dell’azienda che ammette una comunicazione poco chiara ma che conferma l’attività dei contatti.

Qui sotto una tabella dove vengono riassunte le caratteristiche sospette di un’offerta di lavoro per la maggior parte coerenti con l’analisi di Nicola che segue.

L’analisi di Nicola Tardini su un’offerta di lavoro come SOC Analyst generico


Qualche giorno fa, l’account di un utente di LinkedIn con ruolo “recruiter” mi ha contattato per una proposta di lavoro come “SOC Analyst”generico sia in 8×5 che in 24×7 su turni.

L’utente in questione, del quale nascondo l’identità per questioni di privacy, sopra citato mi ha contattato con il seguente messaggio:
oc analyst cercasi attenzione offerte di lavoroImmagine: Prima fonte di contatto
In questo messaggio ho notato fin da subito dei segnali di allarme che vado ad elencare:

  1. L’inizio del messaggio è un asettico e impersonale “Buongiorno!”. Questo fa pensare che si tratti di un messaggio automatico o preimpostato, non di un messaggio personale a seguito di un’attenta analisi del mio profilo.
  2. L’utente si presenta con un’identità diversa da quella con cui scrive:“Piacere di conoscerti! Sono Anna, collega di [NOME CENSURATO].”. Questo porta a pensare due possibili ipotesi:
    • a. L’utenza è compromessa: quindi è stato commesso un reato informatico;
    • b. L’utenza è condivisa: quindi non viene rispettato alcuno standard di sicurezza riguardante le comunicazioni online, perciò una violazione delle regole di condotta di LinkedIn e procedure aziendali non conformi a leggi e standard nazionali e internazionali.


  3. Nel messaggio del punto 2 non viene dichiarato il cognome di questa presunta recruiter di nome “Anna”. Questo porta a pensare che l’utente non voglia identificarsi e, quindi, che l’opzione 2.a sia quella più corretta.
  4. L’utente dichiara “siamo [AZIENDA CENSURATA]” > non qualificandosi personalmente come Recruiter per conto della società, quindi una dipendente, i sospetti continuano ad essere presenti e l’allarme è costantemente attivo su chi sia “Anna”.
  5. Il titolo del lavoro per cui risulta cercare l’utente nel messaggio segnalato è “SOC Analyst (H8 e H24, livello 1 e 2)”, però è diverso da quanto presentato sul profilo LinkedIn aziendale utilizzato per il contatto: Inoltre, sono 2 mesi di tempo che l’annuncio è presente. Queste informazioni fannocredere che l’utente in questione non riesca a trovare la persona giusta a distanza di tempo. Viene da pensare, anche, che l’annuncio non sia stato aggiornato a differenza del messaggio della chat.


soc analyst Offerta di lavoro su profilo LinkedIn aziendaleImmagine: Offerta di lavoro su profilo LinkedIn aziendale
6. Viene scritto “La posizione è a contratto con un tipo di workplace ibrido, con sede a Milano”. Non viene definita la tipologia di contratto: somministrazione, tempo determinato, tempo indeterminato, a chiamata o altro.

7. Nella firma non si parla di “Anna” ma viene scritto“per conto di”. Questo conferma ancora una volta i sospetti del punto 2.


Quindi, visto quanto sospetto il primo messaggio, ho deciso di chiedere qualche modalità per confermare l’identità:
nicola tarlini analisi offerta soc analystImmagine: Messaggi successivi e conclusivi
L’esito della verifica di tali dati è stato molto deludente e ha alzato ulteriormente imiei sospetti:

  1. Il numero di telefono fisso ha squillato a vuoto e non ho ricevuto alcuna risposta, nonostante 4 tentativi tra le 3:48 p.m. e le 4:07 p.m. (ora italiana).
  2. Il numero del cellulare risulta invece non attivo;
  3. L’indirizzo mail contiene un“cognome”che non corrisponde o non è verificabile con i dati forniti in precedenza nella chat di Linkedin.

Volendo approfondire ulteriormente, ho verificato che l’utente cercava di presentarsi con l’identità di “Anna [CENSURATO]”. Questa risulta essere una Junior Recruiter che lavora presso la società indicata nell’annuncio di lavoro e durante il contatto. Questa ragazza risulta aver concluso da pochi giorni un master con un Academy specifico per recruiter e risulta aver pubblicizzato, una settimana prima, la posizione di assunzione per cui sono stato contattato.

Questo porta a credere che la società in questione non faccia formazione in ambito di Security ai propri Recruiter e, quindi, di non rispettare le leggi nazionali e internazionali in ambito. È stato contattato l’indirizzo “privacv@[CENSURATO].it” per segnalare il tutto e chiedere ulteriore conferma di tali comportamenti sospetti e la risposta è stata la seguente:

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Onde radio contro i droni. Com’è andato il test di Rapid Destroyer

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il ministero della Difesa britannico ha recentemente annunciato il successo di un nuovo sistema d’arma elettronico pensato per contrastare la crescente minaccia rappresentata dai droni sul campo di battaglia. Il dispositivo, chiamato RapidDestroyer, è in grado di neutralizzare più



40° Anniversario della Vittoria di Ayrton Senna all'Estoril. La locale squadra di calcio la onora con una maglia speciale.

Il 21 aprile si celebra il 40° anniversario della prima vittoria di Ayrton Senna in Formula 1, che avvenne - sotto la pioggia - all'Estoril (Portogallo) nel 1985 con la Lotus.

L'Estoril Praia, squadra di calcio del posto, onorerà Senna con una maglia speciale durante la partita contro il Braga. La maglia riproduce i colori del casco di Senna e il design della sua Lotus 97T.

#senna #estoril #formula1 #lotus #storiadellaformula1 #formulaonehistory

in reply to storiaweb

L'immagine mostra un giovane uomo in piedi su un campo da calcio, con un gesto di saluto alzando la mano destra. Indossa una polo nera con strisce orizzontali di verde, giallo e blu, che richiamano i colori della bandiera brasiliana. Sullo sfondo si vede un'arena con gradinate blu e gialle, e la scritta "ESTORIL" è visibile, indicando che si trova probabilmente in un campo di calcio in Portogallo. L'uomo ha un'espressione seria e un tatuaggio sul braccio destro.

L'immagine mostra una monoposto di Formula 1, con il numero 12, che corre su un circuito bagnato. La vettura è nera con dettagli dorati e presenta il logo "John Player Special" e "Lotus" sul lato. Il pilota, con un casco giallo, è visibile al volante. La pista è scivolosa, con acqua che si spruzza intorno alle gomme, indicando condizioni di pista umida. Sullo sfondo, si vedono spettatori in tribune, con cartelloni pubblicitari di "Olivetti", "Shell" e "Champion" visibili. La scena è ambientata in un circuito di corsa, con una barriera di protezione blu e verde lungo il lato della pista.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.722 Wh



Come arriveremo al 2% del Pil nella Difesa. I dubbi di Nones

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Durante la sua visita a Washington DC, Giorgia Meloni ha affermato che, entro il 2025, l’Italia raggiungerà l’obiettivo Nato del 2% del Pil investito nella Difesa, così come richiesto dall’alleato statunitense. Nel frattempo, in Italia, si discute di come raggiungere tale obiettivo in così poco tempo, tra ipotesi




La Procura Europea – EPPO persegue i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE. Attività investigativa in Sicilia

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura Europea (EPPO) – ufficio di Palermo -, ha emesso un decreto di sequestro preventivo su beni mobili, immobili o societari, nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, di frode in danno a fondi dell’U.E., riciclaggio e autoriciclaggio, fino alla concorrenza della somma complessiva di circa 700.000 euro.
L’indagine ha avuto origine da una serie accertamenti e di attività info-investigative eseguite dal Centro Operativo DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo nisseno.
La Procura Europea (EPPO) è un'istituzione indipendente dell'Unione europea, operativa dal 1° giugno 2021 con sede in Lussemburgo e con competenza a indagare e perseguire reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE.
L’attività di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento di EPPO, è stata condotta mediante riscontri incrociati corroborati da mirate interrogazioni alle varie banche dati, acquisizioni documentali nonché dall’analisi dei flussi finanziari che hanno consentito di ricostruire un articolato reticolo societario adoperato per movimentare i corposi finanziamenti comunitari e, dopo averli illecitamente conseguiti, “ripulirli”.
All’esito delle investigazioni è emersa, in particolare, la figura di 4 indagati, tra i quali 2 coniugi i quali, sebbene formalmente impiegati statali, risultavano di fatto e di diritto gestire alcune attività economiche, tutte legate al settore agricolo ed alcune delle quali percettrici di contributi AG.E.A. (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).

Accanto a queste due figure “leader” è stata individuata, anche una terza persona che, sebbene non percettrice di redditi in determinate annualità, ha assunto formalmente la carica di titolare di ditta individuale nonché amministratore di altre due società, tutte operanti nel settore agricolo, senza tuttavia apparente esperienza in materia e peraltro residente in luoghi distanti geograficamente dalle sedi delle attività economiche.
Infine un quarto soggetto che, non concorrendo nel reato presupposto e nella qualità di amministratore di una società a responsabilità limitata operante nel settore agricolo, si è adoperato per effettuare molteplici operazioni di trasferimento di denaro in modo da ostacolare l’individuazione della illecita provenienza del denaro, realizzando quindi la fattispecie illecita del riciclaggio.
A conclusione delle attività di indagine delegate da EPPO è stato possibile riscontrare la commissione di truffe ai danni dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) e della stessa AGEA, che si inseriscono nell’ambito di un unico disegno criminoso a partire dal trasferimento, con le agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura, di un rilevante fondo con annessi fabbricati rivenduto con relativa plusvalenza all’ISMEA. Inoltre, è stato riscontrato che i contributi percepiti dall’AGEA sono stati reimpiegati a beneficio personale di uno degli indagati nonché in cespiti aziendali e nell’acquisto di una macchina agricola nonché di un altro fondo.

Parallelamente ai reati fraudolenti, sono state individuate anche condotte di autoriciclaggio e riciclaggio mediante complesse transazioni bancarie con reiterati trasferimenti di risorse finanziarie tra varie attività economiche facenti capo agli indagati e sempre secondo un unico disegno criminoso, in modo da ostacolare la riconducibilità delle predette risorse finanziare al reato presupposto in frode all’AGEA ed all’ISMEA.
Le attività investigative hanno condotto alla contestazione dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 11O e 640 bis cp) nei confronti di due indagati, di autoriciclaggio (art. 11O e 648 ter cp) nei confronti di tre degli indagati per avere reimpiegato in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti dal delitto di frode e, infine, di riciclaggio (art. 648 bis cp) nei confronti di un indagato per avere trasferito denaro o altre utilità provenienti da delitto compiendo in relazione ad esso operazioni finalizzate ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa.

#EPPO #Procuraeuropea #cooperazioneinternazionale #UE



Occupazione, non c’è niente da festeggiare

@Politica interna, europea e internazionale

I nuovi dati divulgati da Eurostat certificano il record del tasso di occupazione in UE dal 2009, anno di inizio della serie storica. Un segnale apparentemente positivo per l’economia del continente ma causato, in realtà, da dinamiche tutt’altro che incoraggianti. A ben guardare, infatti, per molti membri dell’Unione vi è



Carrier Strike Group britannico pronto a salpare. Tappa a Napoli?

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Martedì prossimo, 22 aprile, la HMS Prince of Wales, seconda portaerei della classe Queen Elizabeth in servizio presso la Royal Navy, salperà dal porto di Portsmouth a capo del Carrier Strike Group 2025, segnando il ritorno nell’Indo-Pacifico della Marina di Sua Maestà dopo quattro anni. Ma



Psicoterapia sistemica: cosa si insegna e cosa no.


A rendere la questione piuttosto complicata è il fatto che la terapia familiare è una pratica continuamente in cambiamento, la teoria sistemica applicata alla psicoterapia è da sempre costantemente in cerca di un modo per superarsi. Dalla sua alba questa pratica si è presentata come inquieta e instabile. Diversamente da quanto accade per altri approcci terapeutici, un sistemico che passasse qualche anno su un’isola deserta, al ritorno difficilmente troverebbe tutto come prima.
O almeno è stato così per una fetta importante della sua storia. Questo si deve, credo, a due ragioni soprattutto...

Dal mio blog di psicoterapia:
massimogiuliani.it/blog/2025/0…



Judge says tower dumps violate the 4th amendment, but will let the cops do it this one time, as a treat.#News


Judge Rules Blanket Search of Cell Tower Data Unconstitutional


This article was produced in collaboration with Court Watch, an independent outlet that unearths overlooked court records. Subscribe to them here.

A judge in Nevada has ruled that “tower dumps”—the law enforcement practice of grabbing vast troves of private personal data from cell towers—is unconstitutional. The judge also ruled that the cops could, this one time, still use the evidence they obtained through this unconstitutional search.

Cell towers record the location of phones near them about every seven seconds. When the cops request a tower dump, they ask a telecom for the numbers and personal information of every single phone connected to a tower during a set time period. Depending on the area, these tower dumps can return tens of thousands of numbers.
playlist.megaphone.fm?p=TBIEA2…
Cops have been able to sift through this data to solve crimes. But tower dumps are also a massive privacy violation that flies in the face of the Fourth Amendment, which protects people from unlawful search and seizure. When the cops get a tower dump they’re not just searching and seizing the data of a suspected criminal, they’re sifting through the information of everyone who was in the location.

A Nevada man, Cory Spurlock, is facing charges related to dealing marijuana and a murder-for-hire scheme. Cops used a tower dump to connect his cellphone with the location of some of the crimes he is accused of. Spurlock’s lawyers argued that the tower dump was an unconstitutional search and that the evidence obtained during it should not be. The cops got a warrant to conduct the tower dump but argued it wasn’t technically a “search” and therefore wasn’t subject to the Fourth Amendment.

U.S. District Juste Miranda M. Du rejected this argument, but wouldn’t suppress the evidence. “The Court finds that a tower dump is a search and the warrant law enforcement used to get it is a general warrant forbidden under the Fourth Amendment,” she said in a ruling filed on April 11. “That said, because the Court appears to be the first court within the Ninth Circuit to reach this conclusion and the good faith exception otherwise applies, the Court will not order any evidence suppressed.”

Du argued that the officers acted in good faith when they filed the warrant and that they didn’t know the search was unconstitutional when they conducted it. According to Du, the warrant wasn’t unconstitutional when a judge issued it.

Du’s ruling is the first time the United States Court of Appeals for the Ninth Circuit has ruled on the constitutionality of tower dumps, but this isn’t the first time a federal judge has weighed in. One in Mississippi came to the same conclusion in February. A few weeks later, the Department of Justice appealed the ruling.

There’s a decent chance that one of these cases will wind its way up to the Supreme Court and that SCOTUS will have to make a ruling about tower dumps. The last time the issue was in front of them, they kicked the can back to the lower courts.

In 2018, the Supreme Court considered Carpenter v. United States, a case where the FBI used cell phone location data to investigate a series of robberies. The Court decided that law enforcement agencies violate the Fourth Amendment when they ask for cell phone location data without a warrant. But the ruling was narrow and the Court declined to rule on the issue of tower dumps.

According to the court records for Spurlock’s case, the tower dump that caught him captured the private data of 1,686 users. An expert who testified before the court about the dump noted that “the wireless company users whose phones showed up in the tower dump data did not opt in to sharing their location with their wireless provider, and indeed, could not opt out from appearing in the type of records received in response to [the] warrant.”


#News



Come funziona ComoLake di Micromegas e Fondazione Ets?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
I quotidiani Fatto e Domani - che pizzicarono Barberio - oggi pizzicano all’unisono Butti post Barberio: ecco come sarà organizzata (e startmag.it/innovazione/come-f…



può dirsi "esistente" uno stato che cessa tutti i suoi servizi al cittadino?

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non so su cosa trump possa dirsi bravo o efficace. sicuramente a deportare poveracci e dissidenti. la sua diplomazia nel convincere l'europa a isolare la cina pare davvero assurda e inconcludente. ma pare che pure nel resto del mondo trump non possa definirsi un grande diplomatico. lui o i suoi uomini. che presidente inetto. è riucito a terrorizzare l'europa così tanto che adesso la cina pare un pericolo minore di fronte a quello usa o quello russo.


📣 Decreto-legge PA, approvate significative misure in materia di welfare del personale, edilizia scolastica e reclutamento dei docenti.


SIRIA. La vendetta dei jihadisti contro le donne alawite: rapite e uccise


@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Ci torturavano", racconta Rabab, una rapita scampata alla morte. «Uno parlava con un accento straniero, l’altro con uno di Idlib. Ci odiavano perché eravamo alawite". Il regime di Ahmad Sharaa non interviene
L'articolo SIRIA. La vendetta dei jihadisti contro



trump ha sostanzialmente riconosciuto che siamo ruffiani professionisti. ed è quello che ama di più trump.


Da capro espiatorio, alla fratellanza, al ghetto: la storia dei palestinesi in Libano


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Negli anni successivi alla guerra civile, i palestinesi sono stati dipinti, nei discorsi politici e mediatici, come i principali colpevoli del conflitto. Mentre questa ostilità è salita a livelli senza precedenti, le sue origini sono



Stephen Harrigan – Il leopardo è scappato
freezonemagazine.com/articoli/…
Alla Società storica dell’Oklahoma: mi chiamo Grady McClarty. Ho settant’anni e sono direttore generale in pensione della Wolfcamp Chevrolet di Midland, in Texas, dove ho passato la maggior parte della mia vita. Scrivo in risposta alla richiesta, ricevuta da una delle vostre archiviste, Marguerite Talkingthunder, di registrare un mio racconto orale sulla “grande fuga del


Era un po' di tempo che non usavo sistemi Linux su Desktop, ma oggi dopo qualche tentativo con Fedora mi sono installato invece Open Suse Tumbleweed con Gnome. Ha riconosciuto l'hardware e semplificato l'installazione più di quanto sia riuscita a fare Fedora.

In passato ho usato sia queste distribuzioni che altre Debian-based, tra cui Ubuntu, che ora però vuole abbandonare il progetto GNU, e questa cosa secondo me non è bellissima, se non altro perché ci costringe a reimparare molte cose un'altra volta.

Tralasciando questi particolari, mi stupisco che Linux non venga adottato più spesso, soprattutto dagli utenti domestici: l'interfaccia con GNOME è leggerissima, semplice, installare software è letteralmente un gioco da ragazzi.

Credo che nel nostro continente dovremmo usarlo di più, e forse le circostanze attuali con gli Stati Uniti in qualche modo potrebbero anche spingere le cose in questa direzione. Chissà?

Io lo tengo installato - che non si sa mai - e lo userò di tanto in tanto, magari per le dirette su Youtube e per mostrare che si può tranquillamente lavorare anche con Linux.

C'è molto di quello che mi serve, ma purtroppo non tutto: alcuni software che uso per video e foto, e che girano solo su Windows / Macintosh, sono ancora imprescindibili.

Ma io sono un caso davvero particolare.

Avete quel vecchio PC in soffitta o in cantina che non sapete come utilizzare? Date una chance a Linux, magari vi stupirà!

#linux #suse #softwarelibero #ubuntu #debian #oldware #lealternative

CDN friendica reshared this.

in reply to Simon Perry

@Simon Perry In effetti mi sono dimenticato di menzionare Debian (che è un'alternativa abbastanza ovvia in realtà). Per giunta lo uso su tre macchine virtuali che ho creato sul mio vecchio portatile, in modo da avere qualche servizio di rete locale in casa... Sarà che avendo installato solo l'ambiente CLI non sono abituato a pensarla come distribuzione per utenti standard 🤣
in reply to Il Tridente

@Il Tridente tutti tendiamo a "snobbarla" un po' per gli utilizzo standard, perché...beh, tanto c'è Ubuntu che fa tutto in maniera più semplice (così si pensa, almeno).

Ma funziona benissimo!



"Rubio: 'Usa decideranno se la pace in Ucraina è fattibile' "
ma chi cazzo si crede? il padre eterno?


Alena Mornštajnová – Hana
freezonemagazine.com/articoli/…
In queste ultime settimane ho letto diversi libri che ripercorrono vite familiari reali, romanzi che lavorano sulla memoria collettiva e quella individuale, storie di persone comuni che si sono trovate a subire gli sconvolgimenti degli ingranaggi della Storia, senza alcuna possibilità di sfuggirle. Ho conosciuto, tramite le vicende di Rubens e Eunice Paiva in Sono […]
L'articolo Alena Mornštajnová
In



#Libano, fuoco sulla Resistenza


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Scuola di Liberalismo 2025: Alberto Mingardi – Luigi Einaudi e il liberalismo per l’uomo comune

@Politica interna, europea e internazionale

Alberto Mingardi è Professore Associato di “Storia delle dottrine politiche” all’Università IULM di Milano e, oltre a ciò, ricopre il ruolo di Presidential Fellow in Political Theory presso la Chapman University e



USA: Google deve adottare un approccio rispettoso dei diritti dopo che il tribunale ha dichiarato monopolista la sua funzione AdTech

Rispondendo alla sentenza di un tribunale statunitense che ha dichiarato illegale il monopolio pubblicitario online di Google, Agnès Callamard, Segretaria generale di Amnesty International, ha dichiarato:

"Una rottura del monopolio di Google nel rispetto dei diritti umani potrebbe essere un primo passo importante verso un mondo online rispettoso dei diritti umani. Erodendo il dominio di una singola azienda e indebolendo il controllo di Google sui nostri dati, si crea uno spazio che deve essere colmato da attori impegnati a tutelare i diritti umani."

amnesty.org/en/latest/news/202…

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

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🏆 #EGMO2025: l’Italia conquista l’oro europeo alla quattordicesima edizione dell’Olimpiade Matematica Femminile.


Nel Mediterraneo i migranti si respingono con droni ed aerei

L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo

L’agenzia europea Frontex ha messo in piedi un sistema che taglia fuori le ONG e permette alla Libia e alla Tunisia di ilpost.it/2025/04/17/mediterra…

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Internal Palantir Slack chats and message boards obtained by 404 Media show the contracting giant is helping find the location of people flagged for deportation, that Palantir is now a “more mature partner to ICE,” and how Palantir is addressing employee concerns with discussion groups on ethics.#News
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