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Tearing Down a Forgotten Video Game


Remember Video Volley? No? We don’t either. It looks like it was a very early video game console that could play tennis, hockey, or handball. In this video, [James] tears one apart. If you are like us, we are guessing there will be little more than one of those General Instrument video game chips inside.

These don’t look like they were mass-produced. The case looks like something off the shelf from those days. The whole thing looks more like a nice homebrew project or a pretty good prototype. Not like something you’d buy in a store.

Even inside, the wiring looks decidedly hand-built. The cheap phenolic PCB contained a surprise. The box does have a dedicated “pong” chip. But it isn’t from General Instruments! It’s a National Semiconductor chip instead.

The controllers are little more than sliding potentiometers in a box with a switch. We wonder how many of these were made and what they sold for new. If you know anything, let us know in the comments.

We still see the occasional project around a General Instruments chip. If you really want a challenge for a homebrew pong, ditch the pong chip and all the other ICs, too. If you want to read more about the history of the pong chip, you’ll probably enjoy this blog post from [pong-story].

youtube.com/embed/fi-0FPcjCl8?…


hackaday.com/2025/05/11/tearin…

Fabio Tavano reshared this.



Consiglio per acquisto televisore


Da un paio di giorni il mio televisore si "dimentica" la password per collegarsi al mio telefonino che uso come hot spot (in casa non ho Wi-Fi né rete cablata, faccio tutto con la connessione dati del telefonino). L'ho aperto per vedere se c'era qualche pila a bottone da cambiare ma non ne ho viste.

Io uso il televisore SOLO per vedere Netflix quindi al momento ogni volta che lo accendo devo andare in configurazione e impostare nuovamente la password, operazione resa noiosa dal fatto che ho a disposizione solo una tastiera virtuale su cui andare a cercare lettere e numeri spostandomi con i tasti freccia del telecomando.

Proprio in questi giorni alla COOP c'è un'offerta per un Saba SA32B46 a 99 euro, sul sito di Mediaworld lo vendono a 194. Mi sembra una buona occasione, a voi?

Il problema è che questo televisore non ha il Wi-Fi ma solo la presa Ethernet quindi così com'è non me ne farei assolutamente nulla.

Cosa dovrei comprare secondo voi per trasformare quella presa Ethernet in un Wi-Fi con cui collegarlo al mio telefonino in tethering?

Se ne valesse la pena potrei comprare il televisore più il "pezzo mancante".

Grazie.

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in reply to Marco

@Marco

Per adesso lascio tutto com'è, poi Apple penso al prezzo e mi vengono i brividi 😁

in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹

Naah, è hardware obsoleto, fuori produzione.
L'ho comperato a mia volta su ebay per pochi soldi.


Ti racconto la mia esperienza con linux e perché NON E' UN'ALTERNATIVA VALIDA (per me e altri per professionisti).


Dopo essermi riavvicinato a Linux a seguito di qualche anno di pausa, posso esprimere un parere che sarà senz'altro impopolare, severo, ma è quello che penso.

Il mio asus di tre anni fa ormai arranca con Windows 11. Un po' meglio dopo avere disattivato i servizi di indicizzazione (almeno, in questo modo, è diventato usabile).

Il fatto che stia rallentando a mio avviso è uno scandalo dopo soli 3 anni, ma mi aveva spinto a cercare alternative con Linux, con il quale il portatile, letteralmente, vola (con qualsiasi distribuzione). Questo aspetto continua a sorprendermi, anche se sapevo che sarebbe andata così resta comunque un punto a favore.

Il problema è un altro: l'insormontabile limite strutturale di semplicità di utilizzo, per un utente che non sia...non dico solo esperto, ma tanto esperto.

Finché si fa un utilizzo di base è tutto splendido e abbastanza abbordabile, ma quando cominci a fare degli utilizzi specifici, tanti auguri. Ed è per questo che la situazione è ancora più tragica nel contesto di un mondo in cui dipendiamo dagli USA per qualsiasi cosa, e purtroppo per me i sistemi GNU/Linux non sono ancora una valida alternativa per la massa.

Esempio per capirci meglio. Ho installato e provato le seguenti distribuzioni: Opensuse (LEAP, Tumbleweed), Fedora, Debian, MX Linux, Mageia, Linux Mint Debian Edition, Ufficio Zero, Xubuntu, Manjaro, Tuxedo. Se non erro sono quasi tutte distribuzioni "maggiori", o che derivano da esse. Alla fine ho scelto Mint perché è stata la distribuzione in cui più facilmente sono riuscito ad installare la maggior parte dei programmi che mi servono senza impazzire). Ma parlo solo dell'installazione!

Bene, oltre al fatto che ciascuna di questa ha comandi diversi per installare pacchetti (e già qui potremmo discutere, un utente comune non può e non deve sbattersi per capire come installare cosa gli serve). I dolori son venuti dopo l'installazione, infatti.

Visto che sono un utente un po' più evoluto della media, ho esigenze diverse: VMWare Workstation, un programma di video editing serio, ecc. (programmi per fotografia non li prendo neanche in considerazione, perché su Linux il meglio che esiste è GIMP, RawTherapee e Darktable, e per me non sono all'altezza della suite Adobe o di Luminar).

Bene, dicevamo: ecco le mie esigenze di Youtuber/Fotografo/Podcaster:

1) sviluppo foto veloce, efficiente, con funzioni AI avanzate
2) editing video semi-professionale
3) dirette su Youtube/Facebook
4) Virtualizzazione con VMWare (ho una certificazione VMWare).
5) Registrazione di podcast in modo professionale.

1: sviluppo foto. Come dicevo in altri post, purtroppo su Linux il mondo fotografico è rimasto indietro. Nei software proprietari non hai più bisogno di lavorare con maschere, maschere colore, maschere luminosità, selezioni con lazo, ecc. Sia i software di Adobe che quello di Luminar ti consentono di muovere un slider e (ad esempio) modificare tutto quello che è blu, o scurire un cielo troppo chiaro, o aumentare la luminosità soltanto degli oggetti in primo piano. Non devi selezionare nulla, è l'IA che capisce cosa è blu, cosa è lontano, che cosa è cielo, edificio, terreno.
Mi dispiace davvero, ma GIMP è ormai antico come concetto e ti impone di fare tutto questo lavoro manualmente, con livelli e altre cose tali per cui per sviluppare una foto per bene ci impieghi decine di minuti: non è pensabile per me tornare da un viaggio, sviluppare 800/1000 immagini e metterci 10 mesi. Darktable/RawTherapee funzionano anch'essi in modo "vecchio", non hanno una AI dietro.


2: Uso CapCut per editare i miei video, e non mi piace per niente perché è cinese e proprietario. Bene, mi sono detto, su Linux avrai delle alternative. Spoiler: no.
Non esiste niente che sia di utilizzo così immediato ma completo come CapCut.
Niente.
Ma, mi sono detto...ok, qui puoi fare uno sforzo. Vorrà dire che imparerai ad usare qualcosa di diverso. Vorrà dire che tribolerai un po' di più e che nei tuoi video ci saranno meno cose, ma può valere la pena.
Ho provato ad installare DaVinci Resolve, che ho usato in passato ma su Windows persino l'interfaccia andava a scatti.
Buone notizie? Neanche per idea, il software si installava ma non partiva. Dopo ore di ricerche su internet ho capito quali driver nvidia servissero su Linux e come installarli, poi Resolve partiva ma ora i video importati non si vedono, rimangono completamente oscuri e il programma si pianta. Inutile dirvi che con gli stessi video su Windows funziona tutto, al netto della pachidermica interfaccia.
Pazienza, mi son detto, userò KDEnlive! Sì, se avesse ciò che serve. Quando provi ad utilizzarlo qua e là compaiono scritte che indicano che alcune funzioni non sono disponibili perché manca (ad esempio) il pacchetto per il riconoscimento vocale o quello per l'italiano. Sì, benissimo, ma almeno dimmi il nome pacchetti!
La voglia è quella di lasciar perdere, non si possono buttare via ore e ore in questo modo. Le ore voglio dedicarle a fare video editing e imparare quello.

3) installato OBS studio, tutto fantastico ma non c'è modo di fargli prendere l'audio della mia scheda audio behringer 404HD (ovviamente, è selezionata e aggiunta alla scena, ma è muta). Anche qui, non ho tutte queste ore per cercare sui forum la potenziale causa. Se apro banalmente audacity funziona, su OBS no.

4) VMware Workstation sono riuscito a farlo funzionare solo su MX Linux e Mint. bastava installare il pacchetto gcc e i sorgenti del kernel. Questa cosa la sapevo perché avendo la certificazione l'avevo trovata nei testi di studio. Per le altre distro...boh, come si chiameranno i pacchetti? Chi lo sa? Anche cercando, ho fatto molta fatica a trovare queste informazioni e in ogni caso l'installazione di VMWare Workstation non andava comunque a buon fine.

5) Podcast. Buone notizie, uso già reaper! Peccato che i plugin VST che uso non vengano visti da Reaper su Linux. Di nuovo, non ho voglia di capire perché. Nei log vedo che reaper se li aspetta in un certo percorso, ma anche mettendoli lì o facendo un link simbolico non li vede.

Basta. Basta così.

La cosa che fa più incazzare è che Reaper, Reaper, OBS e KDEnlive su Windows vanno benissimo al primo colpo, Out of the box, così come VMWare Workstation, ma il punto è che i primi 4 sono open source, mi aspetterei che fosse più semplice usarli su Linux, e invece no. Ecco cosa mi fa pensare.

Certo, dipenderà anche dalle aziende che fanno software, ad es. Da Vinci Resolve potrebbe prevedere un pacchetto per distribuzioni debian-like già completo e funzionante, ma il punto è un altro: può un utente sbattersi in questo modo?

A mio avviso no, e finché Il mondo Linux non risolve questo problema, un uso professionale lo vedo davvero difficile.

Qualcuno di voi lettori starà già pensando che il problema è mio, che sono io che non so come funzionano le cose, cosa devo installare, e quindi dovrei mettermi a studiare prima di criticare.

Per me, no. Un utente qualsiasi non può sbattersi in questo modo.

Se scelgo di fare il podcaster o il videomaker non posso essere obbligato ad imparare tutto il funzionamento del sistema operativo, le librerie, i pacchetti. Se sono uno youtuber e voglio fare una diretta, un video, un podcast, con Windows/Mac ho la vita semplice, con Linux no.

Secondo voi la massa cosa sceglierà?

Se vi è parso uno sfogo è perché lo è. Perdonatemi.

Lo dico con tanto dispiacere, ma io tutto questo tempo e voglia non ce l'ho, perché queste cose le faccio nel tempo libero e non può diventare una via crucis.

Continuerò ad utilizzare sistemi GNU/Linux quando posso, magari sui vecchi dispositivi che uso per navigare, ma un utilizzo professionale, per me e per le mie esigenze, rimane un sogno. Spero che la comunità FOSS rifletta su questo: anziché dedicare tempo ad altro (vedi l'esistenza di migliaia di distribuzioni), secondo me sarebbe preferibile lavorare per ottimizzare, semplificare, rendere la vita davvero semplice agli utenti.

Ho lasciato un mondo linux che era già complesso qualche anno fa, per ritrovarlo oggi ancora più complesso. Finché non si semplificherà pesantemente, saremo sempre legati a Windows/Mac, agli USA, ai sistemi proprietari.

#linux
#opensource
#foss
#sistemioperativi
#alternativalinux

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in reply to Simon Perry

Condivido ogni parola. È un'analisi lucida basata su esperienza diretta e non è affatto dettata da ignoranza, come alcuni commenti sembrano suggerire. Scegliere l’open source solo perché è gratuito o per risparmiare sulle licenze non è una strategia valida per passare a Linux. Chi lavora ha bisogno di strumenti professionali che funzionano, con helpdesk serio. Per tutto il resto linux può essere la soluzione ideale.
in reply to Emanuele

@Emanuele grazie.

Più che altro, penso io, è inutile arrampicarsi sugli specchi e voler adottare per forza l'open source se un programma proprietario ti risparmia tempo, fatica, lavoro.

Chi lavora con il software non può permettersi di essere meno competitivo o metterci più tempo per fare qualcosa per usare a tutti i costi FOSS.

Quando facevo il sistemista ho installato centinaia di server web (o db server) linux con distribuzioni diverse, non solo per una questione di licenze ma perché per quella funzione linux è a dir poco perfetto.

Quando il fornitore del software che usi è un'azienda come Canon, Philips, e ti dice che il suo prodotto gira solo su windows, non ci puoi fare nulla, perché un'alternativa non esiste (penso al biomedicale, ad esempio). Ma anche banalmente active directory di Microsoft, fare tutto quello che fa AD con Linux sarebbe molto più dispendioso in termini di tempo.

Più in piccolo, vale la stessa cosa. Se devi scrivere una lettera o fare grafici e tabelle, va benissimo, ma se ti serve una cosa come Power Bi, c'è poco da fare: o usi Windows o usi Windows.

Tutto qua.

Sì, lo ammetto: il mio post era anche il mezzo sfogo di un fotografo frustrato perché i programmi che gli fanno editare uno scatto in 10 secondi anziché mezz'ora, per Linux non esistono, ma era anche più di questo. Sono contento che almeno tu e qualcun altro lo avete colto.

Unknown parent

@gino 🦊 LibreOffice è un must per tutti, credo ☺️ così come notepad++


e anche questa volta non sono stata eletta papa. succederà prima o poi.

in reply to Informa Pirata

Non si può pensare di poter fermare lo sviluppo tecnologico e scientifico di nazioni come Russia e Cina. Semmai si può ottenere l'effetto opposto: la Cina sta sviluppando tutti i microchip di cui ha bisogno, anche se molto meno efficienti. La Russia sta realizzando chip Elbrus da 28 nanometri, che in Occidente venivano usati tra il 2013 ed il 2015, quindi più che sufficienti per la maggior parte degli usi.

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in reply to Lampredotto

@Lampredotto se poi pensano,le potenti lobby industriali ammeregane,che la cina sia ancora quella che era quando erano im/prenditori predatori di lavoro sottocosto delocalizando per salari da fame,evidentemente non vogliono vedere,o meglio gli rode er culo,la storia invece ci dice che lo sfruttamento al di fuori dei propri confini porta anche tecnologia per poter produrre"bene" ma a basso costo,poi la tecnologia li ci resta...


@RaccoonForFriendica This weekend I took some time to investigate how much work would be needed to build an iOS version of the app, and it turned out that at least building and running a basic version of the app is doable with some minor changes (see here).

What do you think about it? Would you like to see a Raccoon on iOS too?

#friendica #friendicadev #androidapp #androiddev #fediverseapp #raccoonforfriendica #kotlin #multiplatform #kmp #compose #cmp #opensource #foss #procyonproject

in reply to Matthias

@feb It only lists open source projects but it's been around longer (for community contributions) and is pretty comprehensive. The list of platforms is good, too.

codeberg.org/fediverse/delight…

RaccoonForFriendica reshared this.




Non solo riarmo. Cosa vuol dire davvero Difesa europea comune. Scrive Mario Mauro

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La contingenza attuale e i continui e repentini sviluppi strategici nello scacchiere globale hanno messo l’Europa di fronte a un bivio da sempre evitato: quello di dover scegliere se dotarsi o meno di un qualche tipo di architettura militare di sicurezza. Oggi in Europa



Papa Leone XIV e l’intelligenza artificiale

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
"La Chiesa risponda alle sfide dell'intelligenza artificiale", ha detto Papa Leone XIV. Estratto del Settimanale "Tech e Privacy", la newsletter di Claudia Giulia Ferrauto.



Boxie – a Gameboy-Esque Audio Player


boxie player

This little audiobook player is a stellar example of the learning process behind a multifaceted project blending mechanical, electrical, and software design. [Mario] designed this audiobook player, dubbed Boxie, for his 3-year-old son to replace the often-used but flawed Toniebox.

The inspiration for Boxie was the Toniebox, a kid-friendly audiobook player. While functional, the Toniebox had drawbacks: it required internet connectivity, limited media selection, and had unreliable controls. Enter Boxie, a custom-built, standalone audiobook player free from web services, designed to address these issues with superior audio quality and toddler-friendly controls.

Boxie’s media is stored on microSD cards inserted into a slot on the device. To make this manageable for a toddler, he designed a PCB with a standard microSD card interface, ensuring easy swapping of audiobooks. The enclosure, crafted via 3D printing, is durable and compact, tailored for small hands.

The cartridges slide into the body of the Boxie. This presented a problem, most cartridge media utilize edge connectors. Strictly speaking, his DIY cartridges didn’t have those and couldn’t use traditional cartridge reader components. First trying pogo pins, he ran into several issues, most notably the inability to hold up to the wear and tear of a 3-year-old. A clever hack to add robustness was achieved when he switched to using a series of battery springs to interface with the cartridge.

Inside the Boxie lives an ESP32-S3 microcontroller, which provides the smarts to read all the controls, play audio from the inserted cartridge. The main housing also contains the battery, DAC, amp, and speaker. Mario faced a fair number of new challenges on this project, including designing a battery charging circuit and building his own ESP32-S3 board with support for charging NiMH batteries.

All of the 3D designs, PCB files, and source code are available on his GitHub account. If you’re interested in making a Boxie for a young one in your life, be sure to go check out his detailed write-up. If you enjoyed this project, be sure to check out the other DIY audio players we’ve featured.


hackaday.com/2025/05/11/boxie-…



Sensitive content



La guerra di Wikipedia al governo UK: “Così distruggete il sapere online”


La Wikimedia Foundation, che gestisce Wikipedia, ha intentato una causa presso l’Alta Corte d’Inghilterra e Galles contro la legge britannica sulla sicurezza online, affermando che alcune disposizioni della nuova legislazione potrebbero portare a “manipolazioni e vandalismi” sulla piattaforma.

Potrebbe essere la prima volta che un tribunale contesta le disposizioni della legge sulla sicurezza di Internet. L’organizzazione teme che Wikipedia venga inserita in quelle che definisce piattaforme di “livello uno”, le più grandi e soggette ai requisiti più rigorosi. Ciò, secondo la fondazione, potrebbe minare i principi dell’enciclopedia, danneggiare la privacy dei volontari e distogliere risorse dallo sviluppo e dalla protezione del progetto.

Secondo il consulente generale della fondazione, Phil Bradley-Schmig, la causa mira a “proteggere i volontari di Wikipedia e la disponibilità e l’integrità della conoscenza libera a livello globale”. Il fondo sottolinea di non contestare la legge in sé e di non negare nemmeno la necessità di requisiti per le grandi piattaforme: si tratta solo del meccanismo con cui si decide quale piattaforma classificare come “categoria 1”.

Tali criteri sono stabiliti nella legislazione secondaria firmata dal ministro per il Digitale Peter Kyle. Wikimedia ha presentato una richiesta di revisione giudiziaria del regolamento, che prevede che un tribunale valuti la legalità delle decisioni governative.

Uno dei punti controversi era l’obbligo di verificare l’identità degli utenti. Secondo l’attuale interpretazione della legge, se Wikipedia non verifica gli editori, deve consentire ai collaboratori anonimi di bloccare le modifiche altrui, anche se stanno correggendo trolling o disinformazione. Ciò costringerebbe migliaia di volontari a sottoporsi a un’identificazione, il che contraddice i principi della fondazione di raccolta minima dei dati.

Il mancato rispetto della legge comporterà multe fino a 18 milioni di sterline o il 10% del fatturato globale dell’azienda. In casi estremi è addirittura possibile che l’accesso al servizio nel Regno Unito venga bloccato.

Bradley-Schmig sottolinea che i volontari che lavorano ad articoli in più di 300 lingue potrebbero essere a rischio di fughe di dati, molestie, azioni legali o addirittura arresti da parte di stati autoritari. “La privacy è il fondamento del nostro sistema di sicurezza. E queste regole, originariamente sviluppate per i social network, potrebbero causare gravi danni a Wikipedia”, ha affermato.

Il fondo ritiene che la definizione di “categoria 1” sia troppo vaga. Include siti in cui è possibile visualizzare o condividere contenuti, se dispongono di un algoritmo di selezione delle informazioni e se la piattaforma ha “un numero sufficiente di utenti”, senza tenere conto di come esattamente utilizzano il servizio.

“Chiediamo con rammarico una revisione giudiziaria delle regole di categorizzazione”, ha affermato Bradley-Schmig. “È un peccato che nel nostro tentativo di rendere Internet più sicuro, dobbiamo proteggere i nostri redattori da una legislazione mal concepita.”

Il governo del Regno Unito ha dichiarato di non poter commentare i procedimenti legali in corso, ma ha sottolineato il suo impegno nell’attuazione dell’Online Safety Act.

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La Ue fa scuola negli Usa? Cosa prevede l’App Store Freedom Act contro Google e Apple

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Negli Stati Uniti i repubblicani studiano l'App Store Freedom Act che, se passasse, aprirebbe la concorrenza nel settore deihttps://www.startmag.it/innovazione/app-store-freedom-act-duopolio-google-apple/



Non è di meno nucleare che avremmo bisogno. La riflessione di Dottori

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il mondo continua ad essere un luogo intrinsecamente pericoloso, caratterizzato dalla compresenza di numerose potenze, che nutrono ambizioni e temono per la propria sicurezza. La pace perpetua immaginata da Immanuel Kant nel 1793 non si è ancora materializzata, a dispetto degli innumerevoli tentativi di prepararne l’avvento.



Così la Marina ha segnato la rotta della politica estera italiana nel 2024

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il Rapporto annuale 2024 della Marina Militare Italiana restituisce l’immagine di una forza armata sempre più centrale nella strategia di sicurezza nazionale e nella proiezione internazionale del Paese. Le operazioni militari, le grandi esercitazioni multinazionali e



Sei Davvero Umano? Shock su Reddit: migliaia di utenti hanno discusso con dei bot senza saperlo


Per anni, Reddit è rimasto uno dei pochi angoli di Internet in cui era possibile discutere in tutta sicurezza di qualsiasi argomento, dai videogiochi alle criptovalute, dalla politica alle teorie sugli UFO. Ma ora si scopre che anche lì le persone spesso non discutevano con altre persone, ma con l’intelligenza artificiale.

La causa della preoccupazione è stato un incidente avvenuto nel subreddit r/changemyview , un luogo popolare per dibattiti civili e scambi di opinioni. A quanto pare, gli scienziati dell’Università di Zurigo hanno lanciato dei bot di intelligenza artificiale per studiare quanto sia facile influenzare le opinioni degli utenti.

I bot si sono comportati nel modo più realistico possibile: sono stati addestrati a riconoscere le sfumature della comunicazione umana e hanno persino discusso meglio di molti partecipanti reali. Tutto questo è avvenuto in segreto, senza preavviso o consenso. Solo dopo la pubblicazione della bozza dei risultati dell’esperimento è diventato chiaro che migliaia di persone avevano inconsapevolmente discusso con le macchine.

I moderatori del subreddit hanno reagito duramente all’esperimento, definendolo “manipolativo e ingiusto”. Nella comunità si aprì un dibattito etico: da un lato si trattava di un lavoro scientifico, dall’altro si trattava di una palese ingerenza nella comunicazione in tempo reale, peraltro senza il consenso dei partecipanti.

In seguito allo scandalo, la dirigenza di Reddit ha deciso di introdurre ulteriori controlli per confermare che l’utente sia un essere umano. Secondo il CEO Steve Huffman, Reddit rimarrà anonimo, ma diventerà più “umano”. Tuttavia, non è ancora chiaro come verrà implementato esattamente il sistema di protezione e se scoraggerà gli utenti reali dal visitare i loro thread preferiti.

In un modo o nell’altro, su una delle ultime piattaforme in cui l’autenticità della comunicazione è stata ancora preservata, sorge una nuova domanda: “Sei davvero umano?”

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precedente #30 ––– successivo #32 di Enrico Nardelli Ricordavamo, alla fine del precedente post , come le grandi multinazionali della t...
#30 #32


Willy Vlautin: Sospeso tra scrittura e musica – L’intervista per Free Zone Magazine
freezonemagazine.com/articoli/…
Nato e cresciuto a Reno, Nevada, Willy Vlautin è autore di sette romanzi ed è il fondatore dei gruppi Richmond Fontaine e The Delines. Vlautin ha iniziato a scrivere storie e canzoni all’età di undici anni, dopo aver ricevuto la sua prima chitarra. Ispirato da cantautori e romanzieri come Paul


L’Intelligenza artificiale rosicchia il monopolio di Google?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Google è ancora la piazza principale di Internet, ma arrivano i primi dati che suggeriscono che con l'arrivo dell'Intelligenza artificiale qualcosa stia cambiando. Inoltre Mountain View potrebbe veder sfarinare il




Spagna; collutorio con clorexidina: 4 € al litro.

Italia: se ti va bene 28 € al litro su Amazon.

Stessa concentrazione: 0,12.

Ibuprofene da 400: Spagna 3,80€ per 30 cp, Italia 4,80 per 10.

Non sto scherzando.

#farmaci #costodellavita #spagna #italia #misteri



9 maggio giornata dell'Europa


raiplay.it/collezioni/europa?w…

Il 9 maggio si celebra la Giornata dell'Europa, istituita per ricordare il 9 maggio 1950, quando il ministro degli Esteri francese Robert Schuman fece a Parigi la dichiarazione che segnò l'inizio dell'Europa comunitaria. RaiPlay Sostenibilità propone una selezione di contenuti per ripercorrere la storia della nascita del sogno europeo


#giornatadelleuropa #9maggio #shuman #ceca #Raiplay

@Storia

Storia reshared this.

in reply to storiaweb

Una giovane donna con i capelli lunghi e castani sta sventolando la bandiera dell'Unione Europea. La bandiera è blu con dodici stelle gialle disposte in un cerchio. La donna indossa un top bianco e sorride, con le braccia alzate, mentre la bandiera si agita al vento. Lo sfondo è un cielo azzurro con qualche nuvola bianca. L'immagine trasmette un senso di orgoglio e appartenenza all'Unione Europea.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.133 Wh





considerando che di fronte a gravi dilemmi di configurazione di reti di fronte alla morte della fibra FTTH di casa che dà accesso a internet, ho trovato molto più funzionale ricevere assistenza dall'AI gemini, che chiedere ad amici smanettoni di associazioni di fissati di reti e computer, questo significa che l'umanità è diventata semplicemente "inutile". io lo devo dire per coscienza, anche se spero che nessuna AI legga mai questo mio post. e neppure sul piano dell'umanità o dell'empatia l'aiuto "umano" è stato migliore. quindi beh... uomo vs AI : 0-2. alla fine siamo solo animali, e neppure troppo sociali. forse una società composta di ratti sarebbe più empatica e meno inconcludente e autodistruttiva.

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in reply to Mario Incandenza

@Mario Incandenza in realtà il dubbio sussiste perché la presunzione sul fatto che l'umanità sia di fatto la specie più distruttiva nella volontà e non negli strumenti (quelli qualsiasi specie li costruisce con tempo) è una forma di senso di colpa o insicurezza umana più di un dato oggettivo, che neppure saprei su quali dati confrontabili potrebbe al momento basarsi. mai trasformare un senso di colpa irrazionale in una motivazione di base si un ragionamento razionale.


The Yangtze finless porpoise is near extinction in the wild, but glimpses of its heyday can be found in centuries of Chinese poetry.#TheAbstract


Orly Noy sulla Conferenza di Pace: “A Gaza è genocidio, la sinistra parli di lotta non solo di speranza”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Se l’intera conferenza non ha previsto nemmeno un panel che tratti del genocidio in atto a Gaza, per non parlare di un invito esplicito a rifiutarsi di prendervi parte, è improbabile che possa farci



Dalle auto alla geopolitica. Così l’industria tedesca mira alla difesa e allo spazio

@Notizie dall'Italia e dal mondo

C’è una Germania che guarda nuovamente alla geopolitica, ma lo fa con i piedi ben piantati a terra e gli occhi puntati sullo spazio. Una Germania che, mentre cerca di lasciarsi alle spalle la monocultura dell’auto, riposiziona la propria industria al



Si sono conclusi ieri, a Silvi Marina (TE), i lavori del Consiglio Nazionale delle Consulte Provinciali 2025, principale organo della rappresentanza studentesca.



da molte parti si dice di usare linux per ridare vita ai vecchi pc. tutto molto bello. io faccio parte di un'associazione che fra le altre cose fa proprio questo: prende vecchi pc e portatili e li riattiva, spesso a uso didattico per le scuole, installando linux. peccato però che sulle distro più importanti e gettonate sta ad esempio sparendo il supporto alle cpu 32 bit. per cui alla fine per un utilizzo non dico serio, ma almeno articolato, le uniche distro di nicchia che ancora funzionano, non sono spesso adatte a fornire tutti i pacchetti (programmi) necessari. anche perché se si deve usare un pc per la posta elettronica o per navigazione web, è quasi (e dico quasi perché ci sono dei limiti sui tablet) meglio usare direttamente un tablet...
in reply to simona

c'è sempre, no? E m'è sempre sembrata molto flessibile e completa.

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in reply to simona

beh... non sono una grande fan di debian.... e poi a uno che installa linux su un pc lento neppure troppo pratico non puoi consigliare debian. e comunque ognuno di fissa si una ramo specifico o derivate e solitamente non ama cambiare. io sono su arch. e comunque quello che sostenevo che rendere disponibile un'uncia distro e costringere ad usare quella non è il modo di aumentare il consenso in merito a linux su sistemi "deboli".


Il quadro rubato


altrenotizie.org/spalla/10672-…



17 maggio, giornata contro l'omolesbobitransfobia

In Africa, nella regione dei Grandi Laghi, alla problematiche dovute alle ingiustizie socio-economiche e ambientali si aggiunge un livello di discriminazione ulteriore dovuto ad una sistematica persecuzione delle persone appartenenti alle comunità LGBTQI+.

Chiediamo aiuto concreto e immediato:

  1. Salviamo vite nella regione del Kivu, in Congo. Persone LGBTQ+ fuggono dalle aree occupate da forze militari non governative, cercando disperatamente rifugio e sicurezza. Collaboriamo con Gay Christian Africa per sostenere queste persone e permettere loro di trovare riparo.
  2. Sosteniamo chi lotta contro l’HIV in Uganda. Il progetto della Mbarara RISE Foundation fornisce farmaci salvavita per persone LGBT+ che vivono con HIV, ma i fondi sono stati recentemente cancellati dall’U.S.AID.

Agire ora può fare la differenza. Le persone colpite da queste crisi non possono aspettare. Il nostro contributo può significare la possibilità di una nuova vita per chi è intrappolato dalla persecuzione o dalla mancanza di cure.
Qui, trovi la scheda informativa sulla raccolta "Focus sul continente africano e le comunità LGBTQI+".
Samaria APS

@LGBTQI+

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E il papa nuovo comincia subito insinuando che gli atei siano privi di etica e morale.
Mi chiedo chi frequenti…


👥 Fediverso e Livello Segreto: una palestra di libertà digitale

🕤 Martedì 13 Maggio, ore 21.30 presso Officina Informatica, via Magolo 32 Empoli

Una chiacchierata con @Kenobit , uno dei fondatori di #LivelloSegreto - un'istanza Mastodon - sulle potenzialità del #Fediverso e delle piattaforme libere, in ottica di libertà e resistenza digitale

Grazie a @Giulia Bimbi per la segnalazione

@Che succede nel Fediverso?



This week, we discuss the death of Mr. Deepfakes, introducing kids to the Manosphere, and working on big, difficult, high-brain-power scoops.#BehindTheBlog


Ricardo Prada Vásquez was not on a government list of people sent to a mega prison in El Salvador. But hacked data shows he was booked on a flight to the country.#News
#News


Spazio e Gcap. Ecco tutte le sfide per il gen. Conserva, nuovo capo dell’Aeronautica

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il nuovo capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare è il generale Antonio Conserva, che subentra al posto del generale Luca Goretti. Lo ha deciso oggi il Consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni, che ha accolto la proposta del ministro della Difesa, Guido