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Stampa Romana con la Global Sumud Flottilla per Gaza, sabato alle 18 in piazza del Campidoglio


Sabato prossimo alle ore 18, in piazza del Campidoglio, Stampa Romana parteciperà all’iniziativa di sostegno alla Global Sumud Flottilla con Fnsi, Cgil, Rete No Bavaglio, numerose altre associazioni.
È necessario, ancora di più dopo le gravi e inaccettabili minacce del governo israeliano, manifestare vicinanza a chi si spende per dare sollievo concreto alla popolazione palestinese, assediata, bombardata, ridotta alla fame. Sarà un modo per ricordare anche che a Gaza sono stati uccisi più giornalisti che in qualunque altro conflitto, che ancora Israele non consente l’accesso alla Striscia della stampa indipendente, che a essere colpito duramente è stato anche il diritto di cronaca, ovvero quello dei cittadini di tutto il mondo a essere informati correttamente.

La Segreteria dell’Asr


dicorinto.it/associazionismo/s…



Gaza, la Fnsi in piazza il 6 settembre con la Cgil


La Federazione nazionale della Stampa italiana aderisce alla manifestazione indetta dalla Cgil per Gaza in programma sabato 6 settembre 2025.

«Quanto sta accadendo nella Striscia – afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi – non è solo la mattanza di giornalisti, ma è l’uccisione di un popolo: fra le vittime del massacro ci sono anche migliaia di bambini e per questo è giusta, corretta e necessaria una mobilitazione di tutta la società e non soltanto di una parte».

Il sindacato dei giornalisti si unisce alla Cgil nel chiedere che «si fermi la barbarie in corso» e che il governo italiano «si schieri dalla parte della pace, della giustizia e del diritto internazionale» e invita i colleghi a dare voce alla protesta che si alzerà in tutta Italia.

La Fnsi sostiene, inoltre, l’iniziativa umanitaria non violenta della Global Sumud Flotilla per la popolazione martoriata di Gaza.


dicorinto.it/associazionismo/g…



Gaza. Ossigeno protesta contro l’uccisione dei giornalisti insieme a 150 giornali di 50 paesi


Il 1 settembre pubblicherà un banner che contiene un appello a Israele per proteggere i cronisti e per lasciare entrare nella Striscia gli inviati stranieri

Ossigeno per l’Informazione aderisce all’iniziativa di 150 testate giornalistiche internazionali, di oltre cinquanta paesi, di lanciare il 1° settembre prossimo una campagna mediatica per condannare le uccisioni dei giornalisti palestinesi da parte dell’esercito israeliano; chiedere la protezione dei giornalisti di Gaza o l’evacuazione di emergenza di quanti la chiedano; chiedere che alla stampa estera venga garantito un accesso indipendente alla Striscia.

La campagna – coordinata da Reporter Senza Frontiere (RSF) e dal movimento globale Avaaz – prevede che le edizioni del primo settembre dei media aderenti escano con pagine o banner neri e il seguente messaggio:

Al ritmo con cui l’esercito israeliano uccide i giornalisti a Gaza, presto non ci sarà più nessuno a tenervi informati. #Protezione per i giornalisti a Gaza #Si lasci entrare i reporter a Gaza.

Questo il testo originale in inglese: “At the rate journalists are being killed in Gaza by the Israeli army, there will soon be no one left to keep you informed.” #ProtectJournalistsInGaza #LetReportersIntoGaza

Ossigeno si è fatto interprete delle stesse richieste già nei mesi scorsi (leggi). Ora evidenzierà la sua adesione sia sul proprio sito web www.ossigeno.info sia su quello dedicato ai giornalisti italiani uccisi dalle mafie, dal terrorismo e nelle zone di guerra, intitolato Cercavano la verità www.giornalistiuccisi.it. Ossigeno rivolge un appello a tutti i media e alle organizzazioni dei giornalisti affinché aderiscano anch’essi alla iniziativa di lunedì prossimo 1 settembre.

L’operazione mediatica coordinata giunge pochi giorni dopo gli ultimi attacchi mortali dell’esercito israeliano contro i giornalisti nella Striscia. Il 25 agosto, uno di questi attacchi ha colpito un edificio nel complesso medico di al-Nasser, nel centro di Gaza, un noto luogo di lavoro per i giornalisti, uccidendo cinque reporter e membri dello staff di testate giornalistiche locali e internazionali come Reuters e Associated Press. Due settimane prima, la notte del 10 agosto, un attacco israeliano aveva ucciso sei giornalisti, tra i quali il corrispondente di Al Jazeera Anas al-Sharif, che era l’obiettivo designato.

Nel frattempo, il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (CPJ) ha chiesto un’indagine indipendente sull’uccisione dei cinque colleghi di lunedì 25 agosto all’ospedale Nasser di Khan Yunis. Un rapporto militare preliminare israeliano affermava che “sembra” che una telecamera di Hamas fosse l’obiettivo dell’attacco e nominava sei “terroristi eliminati durante l’attacco” – nessuno dei quali era tra i cinque giornalisti uccisi.

“Il rapporto iniziale di Israele lascia molte più domande che risposte e non spiega perché un carro armato israeliano abbia aperto il fuoco contro l’operatore della Reuters Hussam Al-Masri e la telecamera visibile in diretta dell’agenzia di stampa che aveva ripreso da quella posizione quotidianamente per diverse settimane”, ha dichiarato l’amministratore delegato del CPJ Jodie Ginsberg. “Né spiega perché i primi soccorritori, inclusi altri giornalisti, siano stati presi di mira in un apparente attacco cosiddetto “doppio colpo” nello stesso luogo. La natura indiscriminata e sproporzionata dell’attacco richiede che questo incidente venga indagato come un apparente crimine di guerra”.

Secondo i dati di RSF, più di 210 giornalisti sono stati uccisi dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza in quasi ventitré mesi di operazioni militari israeliane nei territori palestinesi. Almeno cinquantasei di loro sono stati intenzionalmente presi di mira dall’esercito israeliano o uccisi mentre svolgevano il loro lavoro.

La mobilitazione del primo settembre non ha precedenti per modalità e dimensione, anche se nei mesi scorsi si sono moltiplicate le iniziative delle organizzazioni giornalistiche internazionali per denunciare il massacro di reporter condotto impunemente dall’Idf a Gaza e chiedere l’accesso dei media stranieri nella Striscia. RSF, in particolare, rinnova l’appello per la protezione urgente dei professionisti dei media palestinesi, appello sostenuto a giugno da oltre 200 organi di stampa e organizzazioni della società civile.


dicorinto.it/associazionismo/g…

Fabio Tavano reshared this.



The Case for Pascal, 55 Years On


Screenshot of Lazarus IDE on MacOS Ventura

The first version of Pascal was released by the prolific [Niklaus Wirth] back in 1970. That’s 55 years ago, an eternity in the world of computing. Does anyone still use Pascal in 2025? Quite a few people as it turns out, and [Huw Collingbourne] makes the case why you might want to be one of them in a video embedded below.

In all fairness, when [Huw] says “Pascal” he isn’t isn’t talking about the tiny language [Wirth] wrote back when the Apollo Program was a going concern. He’s talking about Object Pascal, as either Free Pascal or Delphi– which he points out are regularly the tenth most popular of all programming languages. (Index.dev claims that it has climbed up to number nine this year, just behind Go.) As a professional move, it might not be the most obvious niche but it might not be career suicide either. That’s not his whole argument, but it’s required to address the criticism that “nobody uses Pascal anymore”.

Pascal, quite simply, can make you a better programmer. That, as [Huw] points out, was an explicit goal of the language. Before Python took over the education world, two generations of high school students learned Pascal. Pascal’s strong typing and strict rules for declaration taught those kids good habits that hopefully carried over to other languages. It might help you, too.

For experienced programmers, Pascal is still a reasonable choice for cross-platform development. Free Pascal (and the Lazarus IDE) brings the graphical, drag-and-drop ease that once made Delphi rule the Windows roost to any modern platform. (And Delphi, a commercial Pascal product, is apparently still around.) Free Pascal lets you code on Linux or Mac, and deploy on Windows, or vice-versa. While you could do that on Python, Pascal gets you a lot closer to the metal than Python ever could.

Sure, it’s a modern object-oriented language now, with objects and classes and hierarchies and all that jazz– but you don’t always have to use them. If you want to go low-level and write your Pascal like it’s 1985, you can. It’s like being able to switch into C and manipulate pointers whenever you want.

On some level, perhaps the answer to the question “Why use Pascal in 2025” is simply– why not? It’s likely that the language can do what you want, if you take the time to learn how. You can even use it on an Arduino if you so wish– or go bare metal on the Raspberry Pi.

Thanks to [Stephen Walters] for the tip.

youtube.com/embed/dwnaR0687iI?…


hackaday.com/2025/09/02/the-ca…



Webinar precongressuale: disabilità e diritti


In occasione del XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, l’Associazione Luca Coscioni presenta il webinar

Riunione precongressuale: disabilità e diritti.

L’appuntamento precongressuale sul tema dei diritti delle persone con disabilità, prevederà gli interventi di Barbara Peres (Consigliera di Parità effettiva della città metropolitana di Milano), Alessandro Bardini (avvocato), Alessandro Gerardi (avvocato) e Irene Ghezzi (attivista e coordinatrice della cellula di Cremona); modera Rocco Berardo (responsabile iniziative disabilità).

L’appuntamento è per il 15 settembre 2025 alle ore 18, online sul canale ytb di Associazione Luca Coscioni APS.


L’evento sarò poi reso disponibile sul canale YouTube dell’Associazione Luca Coscioni all’interno della playlist “Eventi precongressuali 2025”.

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Artists&Clients, a website for connecting artists with gigs, is down after a group called LunaLock threatened to feed their data to AI datasets.#AI #hackers #artists


Hackers Threaten to Submit Artists' Data to AI Models If Art Site Doesn't Pay Up


An old school ransomware attack has a new twist: threatening to feed data to AI companies so it’ll be added to LLM datasets.

Artists&Clients is a website that connects independent artists with interested clients. Around August 30, a message appeared on Artists&Clients attributed to the ransomware group LunaLock. “We have breached the website Artists&Clients to steal and encrypt all its data,” the message on the site said, according to screenshots taken before the site went down on Tuesday. “If you are a user of this website, you are urged to contact the owners and insist that they pay our ransom. If this ransom is not paid, we will release all data publicly on this Tor site, including source code and personal data of users. Additionally, we will submit all artwork to AI companies to be added to training datasets.”

LunaLock promised to delete the stolen data and allow users to decrypt their files if the site’s owner paid a $50,000 ransom. “Payment is accepted in either Bitcoin or Monero,” the notice put on the site by the hackers said. The ransom note included a countdown timer that gave the site’s owners several days to cough up the cash. “If you do not pay, all files will be leaked, including personal user data. This may cause you to be subject to fines and penalties under the GDPR and other laws.”

Most of LunaLock’s threat is standard language for a ransomware attack. What’s new is the explicit threat to give the site’s data—which includes the unique artwork and information of its users—to AI companies. “This is the first time I see a threat actor use training AI models as part of their extortion tactic,” Tammy Harper, a senior threat intelligence researcher at the cyber security company Flare, told 404 Media. “Before this it was kind of an assumption that victim data could end up being shared through AI models. Especially if the groups use it to find leverage and process the data to calculate ransom amounts.”

Harper said that this kind of threat could be effective against artists. “It’s a very sensitive subject for this type of victim (an art marketplace.) LunaLock is definitely using and hoping for the clients and artists of the victim to pressure them into paying the ransom.”
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It’s unclear how LunaLock would get the artistic data to AI companiesOf course, it might be as simple as setting up an independent website full of the data on the open web and waiting for one of the LLMs crawlers to come and devour the information. Or just starting a chat with the companies’ respective chatbots and uploading the images, depending on each company’s policy on how they train their AIs based on user uploads.

As of this writing, Artists&Clients is down and attempts to reach it trigger a Cloudflare error. But users and cyber security accounts are sharing screenshots of the ransomware note on social media. Google also indexed the ransom note and as of writing, it appears in the description of the site when you look it up in the search engine.

Artists&Clients did not respond to 404 Media’s request for a comment.




Webinar precongressuale: “Salute mentale, ben oltre la psichiatria”


In occasione del XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, l’Associazione Luca Coscioni presenta il webinar

Salute mentale: ben oltre la psichiatria.

L’appuntamento precongressuale ha come obiettivo quello di porre le basi per una proposta dell’Associazione Luca Coscioni sul tema della salute mentale, e prevederà gli interventi di Claudia Moretti (avvocata e Consigliera Generale ALC), Fabrizio Starace (Direttore della struttura complessa psichiatria dell’ASL TO5 e Consigliere Generale ALC), Piero Cipriano (Psichiatra e psicoterapeuta) ; modera Diego Silvestri (psichiatra e Consigliere Generale ALC).

L’appuntamento è per il 17 settembre 2025 alle ore 18, online sul canale ytb di Associazione Luca Coscioni APS.


L’evento sarò poi reso disponibile sul canale YouTube dell’Associazione Luca Coscioni all’interno della playlist “Eventi precongressuali 2025”.

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This Plotter Knows No Boundaries


If your school in the 1980s was lucky enough to have a well-equipped computer lab, the chances are that alongside the 8-bit machines you might have found a little two-wheeled robot. These machines and the Logo programming language that allowed them to draw simple vector graphics were a popular teaching tool at the time. They’re long-forgotten now, but not in the workshop of [Niklas Roy], who has created a modern-day take on their trundling.

His two-wheeled robots form simple but effective vector plotters, calculating the paths between coordinates with a consistency that surprised him. They’re used for artwork rather than functional plotting, but we’re guessing they could be used for either. We particularly like the drawing battle between a pair of drawing bots and an eraser bot, as it reminds us of a pixelflood screen.

The parts are all straightforward, its brain is an Arduino Nano, and the files can be downloaded for you to build your own. If you’re falling down the Logo rabbit hole as he did, then it’s not the first time we’ve been there.


hackaday.com/2025/09/02/this-p…




Evento precongressuale a Roma: “PMA per tutte: il diritto alla procreazione medicalmente assistita (PMA)”


In occasione del XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, l’Associazione Luca Coscioni presenta l’evento

PMA per tutte: il diritto alla procreazione medicalmente assistita (PMA) per donne single e coppie di donne.

PROGRAMMA

Saluti istituzionali:
Mariolina Castellone, vice presidente del Senato
Modera: Senio Bonini, vice direttore TG1

Intervengono:
Alessandra Maiorino, senatrice M5S
Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS
Francesca Re, coordinatrice della campagna PMA per tutte e consigliera generale dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

Con le testimonianze di:
Barbara Zoina,
Veronica Biancardi,
Maria Giulia D’amico
Fabrizia Caradonna
Valeria Manieri

L’appuntamento è per il 18 settembre 2025, presso laSala “Caduti di Nassiriya”, Palazzo Madama, Piazza Madama, a Roma. L’evento è accessibile su prenotazione fino ad esaurimento posti, inviando una mail a info@associazionelucacoscioni entro il 12 settembre e per gli uomini con obbligo di giacca e cravatta.


L’evento sarà registrato e poi reso disponibile sul canale YouTube dell’Associazione Luca Coscioni all’interno della playlist “Eventi precongressuali 2025”.

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Sarà il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, d aprire i lavori del seminario internazionale “Creato, natura, ambiente per un mondo di pace”, in programma giovedì 11 e venerdì 12 settembre nella Casina Pio IV in Vaticano.


Michigan just became the 48th state to enact a law addressing deepfakes, imposing jail time and penalties up to the felony level for people who make AI-generated nonconsensual abuse imagery of a real person.#Deepfakes


Almost Every State Has Its Own Deepfakes Law Now


It’s now illegal in Michigan to make AI-generated sexual imagery of someone without their written consent. Michigan joins 47 other states in the U.S. that have enacted their own deepfake laws.

Michigan Governor Gretchen Whitmer signed the bipartisan-sponsored House Bills 4047 and its companion bill 4048 on August 26. In a press release, Whitmer specifically called out the sexual uses for deepfakes. “These videos can ruin someone’s reputation, career, and personal life. As such, these bills prohibit the creation of deep fakes that depict individuals in sexual situations and creates sentencing guidelines for the crime,” the press release states. That’s something we’ve seen time and time again with victims of deepfake harassment, who’ve told us over the course of the six years since consumer-level deepfakes first hit the internet that the most popular application of this technology has been carelessness and vindictiveness against the women its users target—and that sexual harassment using AI has always been its most popular use.

Making a deepfake of someone is now a misdemeanor in Michigan, punishable by imprisonment of up to one year and fines up to $3,000 if they “knew or reasonably should have known that the creation, distribution, dissemination, or reproduction of the deep fake would cause physical, emotional, reputational, or economic harm to an individual falsely depicted,” and if the deepfake depicts the target engaging in a sexual act and is identifiable “by a reasonable individual viewing or listening to the deep fake,” the law states.

‘I Want to Make You Immortal:’ How One Woman Confronted Her Deepfakes Harasser
“After discovering this content, I’m not going to lie… there are times it made me not want to be around any more either,” she said. “I literally felt buried.”
404 MediaSamantha Cole


This is all before the deepfake’s creator posts it online. It escalates to a felony if the person depicted suffers financial loss, the person making the deepfake intended to profit off of it, if that person maintains a website or app for the purposes of creating deepfakes or if they posted it to any website at all, if they intended to “harass, extort, threaten, or cause physical, emotional, reputational, or economic harm to the depicted individual,” or if they have a previous conviction.

💡
Have you been targeted by deepfake harassment, or have you made deepfakes of real people? Using a non-work device, you can message me securely on Signal at sam.404. Otherwise, send me an email at sam@404media.co.

The law specifically says that this isn’t to be construed to make platforms liable, but the person making the deepfakes. But we already have federal law in place that makes platforms liable: the Tools to Address Known Exploitation by Immobilizing Technological Deepfakes on Websites and Networks, or TAKE IT DOWN Act, introduced by Ted Cruz in June 2024 and signed into law in May this year, made platforms liable for not moderating deepfakes and imposes extremely short timelines for acting on AI-generated abuse imagery reports from users. That law’s drawn a lot of criticism from civil liberties and online speech activists for being too overbroad; As the Verge pointed out before it became law, because the Trump administration’s FTC is in charge of enforcing it, it could easily become a weapon against all sorts of speech, including constitutionally-protected free speech.

"Platforms that feel confident that they are unlikely to be targeted by the FTC (for example, platforms that are closely aligned with the current administration) may feel emboldened to simply ignore reports of NCII,” the Cyber Civil Rights Initiative told the Verge in April. “Platforms attempting to identify authentic complaints may encounter a sea of false reports that could overwhelm their efforts and jeopardize their ability to operate at all."

A Deepfake Nightmare: Stalker Allegedly Made Sexual AI Images of Ex-Girlfriends and Their Families
An Ohio man is accused of making violent, graphic deepfakes of women with their fathers, and of their children. Device searches revealed he searched for “undress” apps and “ai porn.”
404 MediaSamantha Cole


“If you do not have perfect technology to identify whatever it is we're calling a deepfake, you are going to get a lot of guessing being done by the social media companies, and you're going to get disproportionate amounts of censorship,” especially for marginalized groups, Kate Ruane, an attorney and director of the Center for Democracy and Technology’s Free Expression Project, told me in June 2024. “For a social media company, it is not rational for them to open themselves up to that risk, right? It's simply not. And so my concern is that any video with any amount of editing, which is like every single TikTok video, is then banned for distribution on those social media sites.”

On top of the TAKE IT DOWN Act, at the state level, deepfakes laws are either pending or enacted in every state except New Mexico and Missouri. In some states, like Wisconsin, the law only protects minors from deepfakes by expanding child sexual abuse imagery laws.

Even as deepfakes legislation seems to finally catch up to the notion that AI-generated sexual abuse imagery is abusive, reporting this kind of harassment to authorities or pursing civil action against one’s own abuser is still difficult, expensive, and re-traumatizing in most cases.
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Evento precongressuale a Genova: “Coltiviamo un futuro più etico: scienza e politica dietro la carne coltivata”


In occasione del XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, l’Associazione Luca Coscioni presenta l’evento

Coltiviamo un futuro più etico: scienza e politica dietro la carne coltivata

Appuntamento precongressuale sul tema della Carne Coltivata, co-organizzato con la Cellula Coscioni di Genova ed Eumans. Ne discuteranno:

Bruna Anzà – Relatrice scientifica – Dottoranda in Ingegneria Chimica, Politecnico di Torino
Luca Lo Sapio – Esperto di bioetica e sostenibilità ambientale: Luca Lo Sapio – Professore Associato di Filosofia Morale, Università di Torino
Vitalba Azzolini – Esperta di legislazione e diritto alimentare, Giurista ed editorialista del quotidiano Domani
Stefano Lattanzi – Imprenditore del settore, CEO di Bruno Cell S.r.l., prima startup di carne coltivata in Italia
Marco Cappato – Promotore di politiche per la libertà di ricerca e la partecipazione civica

Modera l’incontro Andrea Andolfi – Ricercatore postdoc presso l’Università degli Studi di Genova e rappresentante in Consiglio della cellula di Genova dell’Associazione Luca Coscioni

L’appuntamento è per il 24 settembre 2025 alle ore 17.00, presso la Sala Conferenze 322, Università degli Studi di Genova, via Dodecaneso 35, a Genova.

L’evento, ad accesso libero, sarà registrato e poi reso disponibile sullo canale YouTube dell’Associazione Luca Coscioni all’interno della playlist “Eventi precongressuali 2025”.

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Evento precongressuale a Brescia: “DATti voce! Testamento biologico: scegliere oggi può cambiare il domani”


In occasione del XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, la Cellula Coscioni di Brescia presenta l’evento

DATti voce! Testamento biologico: scegliere oggi può cambiare il domani.

L’appuntamento precongressuale sul tema del testamento biologico, è co-organizzato con il Festival del Rinascimento Culturale e l’associazione Luca Coscioni e prevederà gli interventi di Marzio Remus (avvocato e coordinatore della cellula), Elisabetta Dal Gal (coordinatrice della cellula), Luca Paladini (Consigliere Regione Lombardia), Francesco Tomasini (avvocato e consigliere del comune di Brescia) e Marco Cappato (Tesoriere ALC).

L’appuntamento è per il 13 settembre 2025, alle ore 10.30 la Cascina Parco Gallo, via Corfù 100, Brescia. L’ingresso è gratuito ed è fortemente consigliata la prenotazione a questo link eventibrite.


L’evento, sarà registrato e poi reso disponibile sul canale YouTube dell’Associazione Luca Coscioni all’interno della playlist “Eventi precongressuali 2025”.

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Un ritratto di Pier Giorgio Frassati (1901-1925), opera del pittore Alberto Falchetti (1878-1951), di proprietà della famiglia Frassati, e uno scatto fotografico di Carlo Acutis (1991-2006), durante una delle sue ultime gite scolastiche prima della s…











Ecco come Fincantieri ammodernerà la flotta polacca

@Notizie dall'Italia e dal mondo

In un contesto in cui i Paesi della Nato rafforzano le proprie capacità militari, Fincantieri amplia i suoi impegni internazionali, tra progetti già avviati, navi ibride per il settore energetico offshore e sottomarini per partner strategici. Il programma Constellation, già avviato da tempo con la Marina



L’Europa arma la sua difesa. Piano Safe al completo e bilanci militari ai massimi storici

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il piano Security action for europe (Safe) dell’Unione europea ha raggiunto il suo primo obiettivo: i 150 miliardi di euro in prestiti messi a disposizione per sostenere la produzione militare e la capacità industriale europea sono stati



La cravatta di Trump si stringe al collo dell’Africa


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/la-crav…
È nota l’idiosincrasia che i presidenti statunitensi (in particolare repubblicani) nutrono verso la geografia. George Bush jr. ci ha donato preziose perle ma Donald Trump sta facendo di meglio amalgamando sapientemente



Tokyo mette sul piatto 60 miliardi per la Difesa. Caccia e satelliti tra le priorità

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il governo giapponese ha presentato per il 2026 una richiesta di bilancio per la Difesa da 8,8 trilioni di yen, corrispondenti a circa 60 miliardi di dollari. Una cifra record per il Paese del Sol Levante, che conferma la traiettoria intrapresa negli ultimi anni che punta a rafforzare




Putin: 'La Russia non intende attaccare l'Europa, Ucraina nell'Ue? mai stati contrari'

ok... ma il promo problema è che l'ucraina è in europa. almeno credo. è uno stato europeo.

e poi la seconda questione: "putin non intende attaccare l'europa".

Sono sicura che in questo momento di difficoltà non abbia convenienza ad allargare il fronte. ma domani? cosa diceva dell'ucraina fino a 1 mese prima dell'invasione? che gli europei erano isterici e che mai avrebbe invaso l'ucraina

ci si può fidare? ho qualche dubbio. conviene essere credibili nella capacità di difesa? si.




Fateveli raccontare #1: Utopia - zulianis.eu/journal/fateveli-r…
Un evento dal vivo dedicato a tutti i libri che ci interessano ma non abbiamo voglia di leggere
#1


La guerra invisibile, come la Russia usa il Gps Jamming per destabilizzare l’Europa. Scrive Caruso

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Le ricerche condotte dall’Università Marittima di Danzica in collaborazione con istituzioni tedesche e americane hanno triangolato con precisione chirurgica le origini di queste interferenze. I risultati sono inequivocabili:



Un gruppo di hacker russi al lavoro per interferire sui GPS degli aerei. Sullo sfondo, l'aereo della Bomber Leyen in atterraggio. Da notare la configurazione dell'aereo dovuta dal fatto che il pilota sta consultando Google Earth e il copilota la Via Michelin.


Questa è la democrazia e la volontà di pace tanto sponsorizzata anche dal presidente italiano, dichiarando che l'UE è un modello di pace....


Presentazione


Buongiorno a tutti,

Sono Erika, sto muovendo i primi passi nel fediverso -con non poche difficoltà-.

Sto cercando di capire dove io intenda collocarmi e ammetto di aver aperto un’infinità di profili su vari server, sicuramente sbagliando l’approccio.

Magari qualcuno può illustrarmi qualche possibilità per muovermi meglio nella rete.

Utilizzavo Instagram per educazione personale su temi come: trasfemminismo, politica nazionale ed internazionale, informazione indipendente, scienza ed altro. Avevo un podcast di lettura ad alta voce di fiabe della tradizione con musiche originali, sto cercando un luogo dove rilocarlo dopo aver lasciato spotify. Cucio robe e tento di farne un lavoro.
Erika

in reply to Unamammaincampagna

Approfitto anche per condividere con te degli appunti su una questione che riguarda i post Friendica con il titolo (come quello che hai pubblicato tu)

Formattazione post con titolo leggibili da Mastodon

Come forse saprai già, con Friendica possiamo scegliere di scrivere post con il titolo (come su WordPress) e post senza titolo (come su Mastodon). Uno dei problemi più fastidiosi per chi desidera scrivere post con il titolo è il fatto che gli utenti Mastodon leggeranno il tuo post come se fosse costituito dal solo titolo e, due a capi più in basso, dal link al post originale: questo non è di certo il modo miglior per rendere leggibili e interessanti i tuoi post!

Gli utenti Mastodon infatti hanno molti limiti di visualizzazione, ma sono pur sempre la comunità più grande del Fediverso e perciò è importante che vedano correttamente i vostri post: poter contare sulla loro visibilità è un'opportunità per aggiungere ulteriori possibilità di interazioni con altre persone.

Fortunatamente, con le ultime release di Friendica abbiamo la possibilità di modificare un'impostazione per rendere perfettamente leggibili anche i post con il titolo. Ecco come fare:

A) dal proprio account bisogna andare alla pagina delle impostazioni e, da lì, alla voce "Social Network" al link poliverso.org/settings/connect…
B) Selezionando la prima sezione "Impostazione media sociali" e scorrendo in basso si può trovare la voce "Article Mode", con un menu a cascataC) Delle tre voci disponibili bisogna scegliere "Embed the title in the body"

Ecco che adesso i nostri post saranno completamente leggibili da Mastodon!

informapirata ⁂ reshared this.

in reply to Signor Amministratore ⁂

@Signor Amministratore ⁂ Buongiorno, sto studiando tutto 😀 ti ringrazio molto. Ho finalmente cominciato a capire come muovermi! Primo passo: passare alla visualizzazione da PC. Gran parte della confusione era imputabile alle ridotte dimensioni de mio schermo.
in reply to Unamammaincampagna

@Unamammaincampagna benvenuta, anch'io da poco qui e ho avuto ed ho ancora anch'io un po' di difficoltà di ambientamento che sto dipanando poco a poco a suon anche di errori (tra parentesi) dovuti soprattutto all'impeto e alla poca pazienza. Ho già girato qualche piattaforma del fediverso, facendo anche errori grossolani di valutazione. Al momento ho sia un account qui che su diaspora (un po' più di nicchia), quindi capisco le tue impressioni.
Ci vuole solo un po' di pazienza, ma l'ambiente è sicuramente più sano di quello dei social centralizzati tradizionali (facebook, instagram, ecc).


Cina, Russia e India serrano i ranghi contro il bullismo globale di Washington


@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Cina tiene banco al vertice dell'Organizzazione per la Sicurezza di Shanghai, riunendo le potenze emergenti all'insegna della difesa del multilateralismo e del contrasto alle minacce e alle ingerenze statunitensi
L'articolo Cina, Russia e India serrano



La Rivolta Maji Maji nell’Africa Orientale Tedesca

@Arte e Cultura

Introduzione Tra il 1905 e il 1907, nell’Africa orientale tedesca — l’odierna Tanzania continentale — prese forma una delle più vaste e complesse insurrezioni anticoloniali dell’Africa moderna: la rivolta dei Maji Maji.