Le “sentenze fantasma” arrivano in Cassazione e fanno dubitare della giustizia
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'allarme sollevato di recente dalla Cassazione evidenzia una probabile carenza nella preparazione degli operatori sull'uso consapevole degli strumenti AI. Ma non è l’AI ad aver introdotto l’imprecisione nel diritto. L’ha solo resa più visibile, più
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Mushrooms As Computer Memory
Fungi make up a massive, interconnected part of Earth’s ecosystems, yet they’re vastly underrepresented in research and public consciousness compared to plants and animals. That may change in the future though, as a group of researchers at The Ohio State University have found a way to use fungi as organic memristors — hinting at a possible future where fungal networks help power our computing devices.
A memristor is a passive electronic component whose resistance changes based on the voltage and current that has passed through it, which means it can effectively remember past electrical states even when power is removed. To create these circuit components with fungus, the researchers grew shiitake and button mushroom mycelium for these tests, dehydrated their samples for a number of days, and then attached electrodes to the samples. After misting them briefly to restore conductivity, the samples were exposed to various electrical wave forms at a range of voltages to determine how effective they were at performing the duties of a memristor. At one volt these systems were the most consistent, and they were even programmed to act like RAM where they achieved a frequency of almost 6 kHz and an accuracy of 90%.
In their paper, the research group notes a number of advantages to building fungal-based components like these, namely that they are much more environmentally friendly and don’t require the rare earth metals that typical circuit components do. They’re also easier to grow than other types of neural organoids, require less power, weigh less, and shiitake specifically is notable for its radiation resistance as well. Some work needs to be done to decrease the size required, and with time perhaps we’ll see more fungi-based electrical components like these.
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"The White House just marked the end of the console wars; DHS is posting deep fried Halo memes. We are somewhere else entirely."#News
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The Milwaukee School of Engineering is largely powerless to kick ICE out of a building it wanted to turn into a new academic center, according to audio of a meeting obtained by 404 Media.#ICE
Grokipedia is not a 'Wikipedia competitor.' It is a fully robotic regurgitation machine designed to protect the ego of the world’s wealthiest man.
Grokipedia is not a x27;Wikipedia competitor.x27; It is a fully robotic regurgitation machine designed to protect the ego of the world’s wealthiest man.#Grokipedia #Wikipedia #ElonMusk
“When we let powerful people’s books be protected from criticism, we give up the right to hold power accountable.”#News
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Ministero dell'Istruzione
La riforma della #Maturità diventa legge. Un cambiamento profondo non solo per l’Esame conclusivo del secondo ciclo, ma per l’intero sistema scolastico.Telegram
#Sicurnauti, la tua guida nella galassia digitale la trovi su #UNICA!
Questa iniziativa vuole promuovere la cultura della sicurezza informatica nella #scuola, favorendo la consapevolezza di #studenti, famiglie e personale scolastico, per essere sem…
Ministero dell'Istruzione
#Sicurnauti, la tua guida nella galassia digitale la trovi su #UNICA! Questa iniziativa vuole promuovere la cultura della sicurezza informatica nella #scuola, favorendo la consapevolezza di #studenti, famiglie e personale scolastico, per essere sem…Telegram
L’Europa vs Silicon Valley: “AI First” parte da Torino con von der Leyen
Von der Leyen lancia “AI First” all’Italian Tech Week: tre ostacoli da abbattere e una startup da 2 miliardi persa per strada
Torino, 3 ottobre 2025. Davanti a migliaia di imprenditori e investitori alle OGR, Ursula von der Leyen ha lanciato la sua visione: “AI First”, l’intelligenza artificiale prima di tutto. E per spiegare l’urgenza di questa rivoluzione, la presidente della Commissione europea ha raccontato una storia che brucia ancora: quella della startup italiana Kong, costretta ad attraversare l’Atlantico per trovare chi credesse in lei.
La startup che l’Europa ha lasciato scappare
Tutto ha inizio con due ragazzi milanesi, in uno scantinato, con un’idea vincente. Tre anni a cercare finanziamenti in Italia: nessuno disposto a rischiare. Nel 2010, Kong (gestione dell’infrastruttura digitale cloud) sbarca negli Stati Uniti. In pochi giorni trova i primi investitori. Oggi quella startup vale 2 miliardi di dollari e il suo logo illumina Times Square.
È questa la storia che von der Leyen ha scelto come manifesto del problema europeo: il talento c’è, ma manca un ecosistema, un terreno di coltura dove farlo crescere. Osservando la platea dell’Italian Tech Week, ha dichiarato: “Vedo questo pubblico e penso che il talento non vi manca”, aggiungendo: “Il problema è che il talento da solo non basta: serve un ambiente che sappia riconoscerlo.”
Foto: Carlo Denza
Tre ostacoli da abbattere
Ma dal 2010, qualcosa è cambiato: in Italia gli investimenti in venture capital sono aumentati del 600% nell’ultimo decennio. Ma non basta. Von der Leyen ha identificato tre barriere che l’Europa deve superare per competere nella corsa globale all’AI.
Il capitale che non rischia
Quindi, in Europa il problema non è la scarsità di denaro: il risparmio delle famiglie raggiunge 1.400 miliardi di euro, contro gli 800 miliardi degli Stati Uniti. Ciò che manca è il capitale di rischio. Solo il 24% della ricchezza finanziaria europea è investita in equity, contro il 42% americano.
E la risposta? Un fondo multimiliardario. Si chiama Scaleup Europe, che investirà in intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche e clean tech.
Foto: Carlo Denza
Ventisette legislazioni che paralizzano
Come evitare che una startup debba affrontare 27 legislazioni diverse per espandersi in Europa? Von der Leyen ha proposto il “28° regime”: un insieme unico di norme valide per tutta l’Unione.
“Una startup di San Francisco può espandersi facilmente in tutti gli Stati Uniti. In Europa dobbiamo avere la stessa possibilità”, ha sottolineato la presidente.
La lentezza che costa cara
Il punto più doloroso. La lentezza nell’adozione tecnologica, lo stesso errore che trent’anni fa ha fatto perdere all’Europa la rivoluzione digitale. Von der Leyen ha scelto di non ripeterlo.
La strategia si chiama “AI al primo posto“: davanti a ogni problema, la prima domanda dev’essere “come può aiutarci l’intelligenza artificiale?”.
A Torino, città dell’automobile, la presidente ha lanciato l’idea di una rete di città europee per testare veicoli autonomi. Sessanta sindaci italiani hanno già alzato la mano.
Foto: Carlo Denza
L’AI che salva vite
La presidente della Commissione europea, medico di formazione, si dichiara stupita da quello che oggi si può fare in medicina con l’aiuto delle nuove tecnologie. Diagnosi precoci, sviluppo accelerato di farmaci innovativi, assistenza personalizzata.
“L’adozione dell’AI deve essere diffusa e l’Europa vuole contribuire ad accelerarla. Creeremo una rete europea di centri di screening medico avanzati basati sull’AI”, ha annunciato. Un’assistenza di prima classe in ogni parte d’Europa.
Foto: Italian Tech Week
La rivincita dei Supercomputer
Come abbiamo già raccontato su Red Hot Cyber, i supercomputer sono macchine capaci di eseguire miliardi di miliardi di operazioni al secondo. Ma perché sono cruciali per l’intelligenza artificiale?
La risposta è semplice: addestrare un modello AI richiede una potenza di calcolo immensa. Raggiungere capacità di calcolo nell’ordine dei PetaFLOPS, testare milioni di parametri su miliardi di dati. Senza supercomputer, l’AI moderna non esisterebbe.
Dieci anni fa, solo uno dei dieci supercomputer più potenti al mondo era in Europa. Oggi quattro sono tra i primi dieci, e due sono in Italia. “Abbiamo smentito gli scettici”, ha dichiarato von der Leyen con orgoglio.
È la prova che l’Europa può competere quando investe con convinzione. Ma nella corsa all’intelligenza artificiale, avere l’hardware non basta: serve anche un ecosistema che sappia sfruttarlo. Ed è proprio qui che i tre ostacoli identificati dalla presidente diventano determinanti.
La corsa all’intelligenza artificiale è appena iniziata. Resta da vedere se questa volta l’Europa riuscirà davvero a trattenere i suoi Kong prima che attraversino l’oceano.
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Attento a ciò che dici all’AI! Potrebbero essere dati riservati
Nell’epoca in cui ogni domanda trova risposta con un semplice tap, noi utenti abbiamo forse preso un po’ troppo la mano con i nuovi assistenti basati sull’intelligenza artificiale. In fondo, cambia poco quale scegliamo: i modelli linguistici più diffusi appartengono tutti a grandi società private. Nulla di nuovo, dirà qualcuno; anche la maggior parte dei servizi digitali che utilizziamo ogni giorno lo sono.
La differenza, però, è che qui non stiamo interagendo con un motore di ricerca o un social network, ma con un sistema che simula una conversazione umana. Ed è proprio questa naturalezza a spingerci, spesso senza rendercene conto, a condividere informazioni che non riveleremmo mai volontariamente altrove.
Almeno direttamente, perché sul come indirettamente queste aziende raccolgano, correlino e analizzino i nostri dati per costruire dei veri e propri digital twin (modelli digitali estremamente accurati di noi stessi) potremmo discutere per giorni. Il punto è che ogni interazione, anche quella apparentemente innocua, contribuisce ad arricchire quel profilo invisibile che descrive chi siamo, cosa facciamo e perfino come pensiamo.
Quali dati sono considerati sensibili e quali no?
Non tutti i dati che condividiamo online hanno lo stesso peso o lo stesso valore. Alcuni, se divulgati o trattati in modo improprio, possono esporre una persona o un’organizzazione a rischi significativi: furti d’identità, violazioni di segreti industriali, ricatti o danni reputazionali. Per questo motivo le normative, a partire dal Regolamento Europeo GDPR, distinguono tra dati personali comuni e dati sensibili o particolari.
I dati personali sono tutte le informazioni che identificano, direttamente o indirettamente, una persona fisica. Rientrano in questa categoria nomi, indirizzi, numeri di telefono, e-mail, dati fiscali, ma anche elementi tecnici come indirizzi IP o cookie, se riconducibili a un individuo.
I dati sensibili (o categorie particolari di dati personali, art. 9 GDPR) comprendono invece informazioni che rivelano aspetti più intimi o potenzialmente discriminatori:
- origine razziale o etnica
- opinioni politiche o convinzioni religiose
- appartenenza sindacale
- dati genetici o biometrici
- informazioni sulla salute
- orientamento sessuale o dati relativi alla vita privata.
A questi, nel contesto aziendale e della cybersecurity, si aggiungono anche i dati riservati o confidenziali: segreti commerciali, progetti interni, strategie di sicurezza, credenziali di accesso, database dei clienti o log di rete. Non sempre sono “personali”, ma la loro esposizione può compromettere la sicurezza di sistemi o persone.
Distinguere tra dato personale e dato sensibile non è sufficiente: ciò che conta è il contesto in cui viene condiviso. Un’informazione innocua in un social network può diventare rischiosa se inserita in un prompt a un modello linguistico che conserva o analizza le interazioni. La sensibilità di un dato, quindi, non è solo nella sua natura, ma anche nel modo e nel luogo in cui viene trattato.
Capita più spesso di quanto si pensi. Ti trovi davanti alla schermata di un servizio di LLM e scrivi: “Ti copio la bozza del contratto con il nostro fornitore, così mi aiuti a riscriverla in modo più chiaro.”
Un gesto che sembra innocuo, quasi pratico. Lo faresti con un collega, perché non con l’AI? Eppure, in quel semplice copia-incolla ci sono clausole riservate, nomi di partner commerciali, condizioni economiche e riferimenti a progetti che, in qualsiasi altro contesto, non condivideresti mai pubblicamente.
È qui che entra in gioco la persuasività involontaria dei modelli linguistici: la loro capacità di imitare il linguaggio umano, di rispondere in modo cortese e collaborativo, crea un clima di fiducia che abbassa le difese. Non ci si accorge che, mentre chiediamo un consiglio di stile o una revisione, stiamo consegnando a un sistema privato dati che rientrerebbero a pieno titolo nella categoria delle informazioni aziendali riservate.
L'(In)volontario Social Engineering dell’LLM
Ilsocial engineering tradizionale si basa sull’arte di manipolare le persone per ottenere informazioni, accessi o azioni che non avrebbero normalmente concesso. È una forma di attacco che sfrutta la fiducia, la curiosità o la fretta dell’utente più che le vulnerabilità tecniche di un sistema.
Con i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), questa tecnica assume una forma nuova e più sottile: non è l’attaccante umano a persuadere, ma l’interfaccia stessa del modello. L’AI non vuole ingannare, ma il suo modo di comunicare, cortese e rassicurante, induce una sensazione di fiducia che riduce l’attenzione e abbassa le difese cognitive.
L’utente finisce così per comportarsi come se stesse parlando con un consulente esperto o con un collega fidato. In questo contesto, fornire dettagli su procedure interne, contratti, progetti o persino problemi personali diventa un gesto naturale, quasi spontaneo. È la trasposizione digitale del social engineering, ma priva di intenzionalità: una forma di persuasione involontaria che nasce dall’empatia simulata.
Il rischio non è tanto che l’LLM “voglia” carpire informazioni, ma che la sua capacità di interazione naturale renda invisibile il confine tra conversazione privata e condivisione di dati sensibili. Ed è proprio in questa zona grigia, tra comfort comunicativo e fiducia automatica, che si annidano i nuovi rischi per la sicurezza dei dati.
Anche quando crediamo di non aver fornito dati sensibili, capita spesso di aver inviato frammenti di informazione in eccesso: singole domande precedenti, file parziali o dettagli apparentemente innocui che, messi in relazione, rivelano molto di più. Il modello, per sua natura progettato per costruire contesto e continuità nelle conversazioni, finisce per fare implicitamente un’attività di data gathering e intelligence per l’utente. Se immaginassimo di collegare tutte le informazioni (dirette o subdole) fornite nel tempo, potremmo ricostruire profili estremamente dettagliati della nostra vita, delle nostre abitudini e dei nostri problemi.
Ponendo per ipotesi che non esistano regolamentazioni efficaci o che queste non vengano rispettate dal fornitore del servizio, le conseguenze plausibili si riducono a due scenari critici. Primo: a livello personale, il risultato è la creazione di un gemello digitale, un modello digitale che “pensa” come noi e che, grazie all’analisi predittiva, potrebbe anticipare comportamenti d’acquisto ancora prima che ne siamo consapevoli. Ne deriverebbero campagne pubblicitarie iper-personalizzate e, nel limite estremo, meccanismi automatici di acquisto o raccomandazione che agiscono senza controllo umano pieno. Secondo: dal punto di vista organizzativo, se un’azienda conta migliaia di dipendenti che condividono informazioni sensibili con un servizio esterno, la superficie d’attacco cresce esponenzialmente. Una vulnerabilità negli LLM o una compromissione dell’infrastruttura porterebbe a una perdita massiva di intelligence aziendale: per un attaccante sarebbe praticamente un’operazione di reconnaissance già svolta dagli stessi utenti, con conseguenze potenzialmente devastanti.
Regolamentazioni europee in materia: Pro e Contro
L’Unione Europea è da tempo in prima linea nella tutela dei dati e nella definizione di un uso etico dell’intelligenza artificiale. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) ha rappresentato un punto di svolta globale, imponendo principi come trasparenza, minimizzazione e consenso informato. Con il recente AI Act, l’Europa ha esteso questa visione all’intero ecosistema dell’intelligenza artificiale, includendo anche i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).
I punti di forza
Il GDPR ha stabilito regole chiare: i dati devono essere raccolti solo per scopi specifici, conservati per il tempo strettamente necessario e trattati con il consenso dell’utente. L’AI Act aggiunge un ulteriore livello di tutela, introducendo obblighi di documentazione, valutazione del rischio e tracciabilità per i sistemi AI.
In teoria, queste norme dovrebbero garantire che i fornitori di servizi basati su intelligenza artificiale dichiarino con maggiore chiarezza come e per quali scopi vengono utilizzate le informazioni degli utenti. L’obiettivo è creare un ecosistema digitale trasparente, dove l’innovazione non avvenga a scapito della privacy.
Le criticità
Nella pratica, tuttavia, emergono limiti significativi. Gli LLM sono tecnologie estremamente complesse e spesso opache: anche quando i fornitori pubblicano informative dettagliate, è molto difficile verificare se i dati vengano realmente trattati in modo conforme.
Un altro problema è la giurisdizione: molti dei principali operatori non hanno sede o server in Europa, rendendo difficile per le autorità competenti effettuare controlli o imporre sanzioni efficaci.
A ciò si aggiunge un aspetto economico: le normative europee, pur essendo garanzia di tutela, impongono costi e adempimenti che solo i grandi player possono sostenere. Le startup e le piccole imprese europee rischiano così di rimanere indietro, schiacciate tra la burocrazia e la concorrenza globale.
Anche con regole severe come il GDPR, la realtà dimostra che la conformità non è mai scontata. Negli ultimi anni, diverse grandi aziende del settore digitale sono state sanzionate per importi di miliardi di euro, a causa di pratiche poco trasparenti nel trattamento dei dati personali o nell’uso dei profili degli utenti a fini commerciali. In alcuni casi, le singole multe hanno superato le centinaia di milioni di euro, segno evidente che le infrazioni non sono episodi marginali.
Questi numeri raccontano molto: le norme ci sono, ma non sempre vengono rispettate, e i controlli, pur rigorosi, non bastano a garantire una protezione effettiva dei dati. La complessità tecnica dei sistemi di intelligenza artificiale e la collocazione extraeuropea di molti fornitori rendono difficile verificare cosa accada realmente “dietro le quinte” del trattamento dei dati.
Per questo motivo, la sicurezza non può essere affidata solo alle leggi o ai garanti, ma deve partire dall’utente stesso. Ogni volta che interagiamo con un modello linguistico, anche in modo innocente, stiamo potenzialmente contribuendo a un’enorme raccolta di informazioni. E sebbene esistano regole precise, non c’è garanzia che vengano sempre rispettate.
Come difendersi?
Se la tecnologia evolve più in fretta delle regole, l’unica vera difesa diventa la consapevolezza. Non serve essere esperti di sicurezza informatica per proteggere i propri dati: serve, prima di tutto, capire cosa si condivide, con chi e in quale contesto.
I modelli linguistici sono strumenti potenti, ma non neutrali. Ogni parola digitata, una domanda, un file allegato, un testo da revisionare, può trasformarsi in un frammento di informazione che arricchisce enormi database di addestramento o analisi.
1. Pensare prima di scrivere
La prima regola è la più semplice, ma anche la più trascurata: evitare di condividere informazioni che non si direbbero mai a un estraneo. Testi di contratti, nomi di clienti, dettagli su procedure interne o dati personali non dovrebbero mai comparire in una chat con un LLM, per quanto sicura possa sembrare.
Un buon approccio è chiedersi: “Se questo testo finisse per errore su internet, sarebbe un problema?”, se la risposta è sì, non va condiviso.
2. Anonimizzare e ridurre
Quando è necessario utilizzare l’AI per lavoro, si possono sostituire dati reali con esempi generici o versioni sintetiche. È la logica della minimizzazione dei dati: fornire solo ciò che serve davvero al modello per rispondere, niente di più.
3. Preferire soluzioni locali
Molti provider offrono versioni enterprise o on-premise dei loro modelli, con clausole che escludono l’uso dei dati per l’addestramento. Usare queste soluzioni, quando possibile, riduce drasticamente il rischio di dispersione.
4. Formazione e cultura digitale
A livello aziendale, la difesa passa anche dalla formazione. Spiegare ai dipendenti cosa si può e non si può condividere con un LLM è fondamentale. Una sola interazione sbagliata può compromettere dati sensibili di un intero dipartimento o progetto.
Conclusioni
L’intelligenza artificiale conversazionale rappresenta una delle rivoluzioni della nostra epoca. Ci semplifica la vita, accelera i processi, moltiplica la produttività. Ma come ogni tecnologia che si insinua nel linguaggio e nel pensiero, porta con sé un rischio sottile: quello di farci dimenticare che ogni parola digitata è, in fondo, un dato. Un dato che racconta qualcosa di noi, del nostro lavoro, delle nostre abitudini o della nostra azienda.
Le regole ci sono, e in Europa sono tra le più avanzate al mondo, ma non bastano da sole a proteggerci. Le sanzioni milionarie inflitte a diverse realtà del settore digitale dimostrano che anche chi dovrebbe garantire sicurezza e trasparenza non sempre lo fa. Le norme definiscono i limiti, ma è la consapevolezza dell’utente a determinare quanto quei limiti vengano davvero rispettati.
La vera difesa, dunque, non è solo normativa ma culturale. Significa imparare a comunicare con l’AI con la stessa cautela con cui si proteggerebbe una conversazione privata o un documento aziendale riservato.
Ogni volta che un modello linguistico ci ascolta, analizza, riformula o suggerisce, dobbiamo ricordare che non stiamo parlando a un amico, ma a un sistema che osserva, elabora e conserva.
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Quale sarà l’e-commerce italiano basato su Magento che presto sarà violato?
Un nuovo post sul dark web mette in vendita l’accesso amministrativo a un negozio online italiano basato su Magento. Prezzo: 200 dollari. Clienti e ordini in chiaro, e un rischio enorme per la sicurezza digitale delle aziende italiane.
Un annuncio pubblicato da un utente con nickname “kazu” su un forum underground sta circolando nelle ultime ore. Nel post, l’autore mette in vendita l’accesso al pannello di amministrazione di un e-commerce italiano – completo di dashboard, clienti, ordini e analytics – a soli 200 dollari.
Print Screen del forum underground fornita gentilmente da Paragon Sec a Red Hot Cyber.
Il venditore afferma che il sito compromesso conta 15.145 clienti registrati, 28.500 ordini e oltre 1,6 milioni di euro di vendite complessive. Al momento non conosciamo quale sia l’azienda in questione, ma sappiamo che risulta essenziale per questa azienda analizzare quali possano essere le problematiche della piattaforma Magento e correre subito ai ripari (come ad esempio un patching non effettuato).
Il criminale fornisce i contatti per l’acquisto, i quali vengono forniti su piattaforme anonime e cifrate come Tox, Signal e Telegram, strumenti spesso utilizzati dai criminali per garantire anonimato e riservatezza.
Chi sono i broker di accesso (IaB)
Figure come “kazu” appartengono a una categoria ben definita nell’ecosistema criminale: i broker di accesso (Initial Access Brokers). Si tratta di attori che violano reti aziendali o piattaforme web e rivendono gli accessi a terzi – spesso a gruppi ransomware o operatori di frodi digitali.
Il loro obiettivo non è necessariamente condurre l’attacco finale, ma monetizzare rapidamente le intrusioni ottenute. Sono il primo anello della catena che porta, nei casi più gravi, a data breach, furti di dati sensibili, estorsioni e blocchi operativi.
Un rischio concreto per le aziende italiane
Il fatto che il target sia un e-commerce italiano è significativo. Molte aziende nel nostro Paese, soprattutto le PMI, non dispongono di sistemi di monitoraggio avanzati e non hanno strumenti per sapere se i propri accessi amministrativi siano in vendita nel dark web.
Le conseguenze di un accesso compromesso possono essere devastanti:
- Furto di dati personali e finanziari dei clienti;
- Manomissione dei sistemi di pagamento e truffe digitali;
- Attacchi ransomware con richiesta di riscatto;
- Violazioni del GDPR e gravi danni reputazionali.
Il ruolo della Cyber Threat Intelligence
È qui che entra in gioco la Cyber Threat Intelligence (CTI): una disciplina fondamentale per individuare e contrastare queste minacce prima che sia troppo tardi. Attraverso l’analisi delle fonti aperte (OSINT), dei forum del dark web, dei canali Telegram e dei marketplace sotterranei, la CTI permette di:
- Scoprire accessi o dati in vendita relativi alla propria azienda;
- Rilevare indicatori di compromissione (IoC) legati a determinate campagne o attori;
- Prevenire attacchi mirati come ransomware o furti di dati;
- Adattare le difese aziendali alle minacce reali e correnti.
Senza un programma di Cyber Threat Intelligence, molte organizzazioni scoprono di essere state violate solo dopo che l’attacco è avvenuto.
Conclusione: la prevenzione è l’unica difesa
Il caso dell'”Italian Shop Dashboard” è solo uno dei tanti esempi che ogni giorno compaiono nei mercati del dark web. Ogni annuncio rappresenta un’azienda vulnerabile e un’opportunità per gli attaccanti.
Oggi più che mai, la conoscenza è difesa. Implementare una strategia di Cyber Threat Intelligence significa vedere prima ciò che altri non vedono, anticipare le minacce e proteggere la propria infrastruttura digitale prima che finisca nelle mani sbagliate.
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Incontro internazionale per la pace: appello finale, “non c’è futuro se la guerra si sostituisce alla diplomazia e al dialogo nella soluzione dei conflitti” - AgenSIR
“Nessuna guerra è santa, solo la pace è santa! Dio conceda al mondo il dono preziosissimo della pace”.M.Michela Nicolais (AgenSIR)
Leone XIV: “la cultura della riconciliazione vincerà la globalizzazione dell’impotenza”, “la pace è la priorità di ogni politica” - AgenSIR
Ci vuole “una storia diversa del mondo: la storia dell’età negoziale, la storia di un mondo nuovo senza guerra”.M.Michela Nicolais (AgenSIR)
A fair digital future at risk: EDRi’s contribution to the Digital Fairness Act
The European Commission closed its Call for Evidence for the upcoming Digital Fairness Act (DFA) on 24 October 2025. EDRi urged the Commission to tackle deeply harmful forms of manipulation: addictive design, deceptive design, and unfair personalisation, which undermine people’s fundamental rights to privacy, data protection, autonomy and equality. EDRi calls for strong, binding rules that embed fairness-by-design, ban exploitative features, and reinforce Europe’s digital rulebook against growing deregulatory pressure.
The post A fair digital future at risk: EDRi’s contribution to the Digital Fairness Act appeared first on European Digital Rights (EDRi).
Podcast 4: Zorg en zorgen die we hebben
Piraten Podcast 4 (27 okt 2025): Zorg en zorgen die we hebbenDeze Piraten Podcast werd opgenomen in het Blauwe Pand, Zaandam Met Sabrina, Angeline en Leontien!en dank aan: Bart
Het bericht Podcast 4: Zorg en zorgen die we hebben verscheen eerst op Piratenpartij.
Svenimento post intervento chirurgico
Questa mattina verso le 8 e 20 mi hanno operato di ernia inguinale e tardo pomeriggio mi hanno fatto uscire.
Inizialmente mi sentivo bene, certo il dolore ci stava e difatti facevo passetti, ma alla fine ho girato senza problemi.
Però mentre stavo cucinando una frittata ho iniziato a non sentirmi bene, con giramenti di testa e leggera nausea. Mi sono messo seduto alla tavola sperando passare, ma andava sempre peggio e vedevo tutto luminoso come se fissassi il sole, Alla fine nel tentativo di andare sul letto sono caduto due volte, la seconda sono rimasto per terra a 4 di spade, sudavo tantissimo, ma piano piano mi sono sentito sempre meglio, poi dopo qualche minuto sulle fresche piastrelle mi sono rialzato in piedi e potuto cenare senza problemi, per per poi andare sul letto.
Ho dormito fino ad ora praticamente.
Ora vi scrivo questo post sorseggiando un orzo alla scrivania del computer 🙂
Che esperienza
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avvenire.it/mondo/il-corpo-sba…
con tutta la gente che israele ha ucciso a gaza, si lamentano perché hamas non riesce a trovare la salma giusta? fammi capire...
Linux Day 2025: Un Successo
pnlug.it/2025/10/28/linux-day-…
Segnalato dal Grupo Linux di #Pordenone e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Siamo ancora pieni di energia e gratitudine dopo l'incredibile successo del Linux Day 2025! Quest'anno, in occasione del 25° anniversario […]
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A proposito di “amici”. Il governo ungherese attacca Report e Repubblica
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/a-propo…
Il governo ungherese critica il servizio andato in onda su Report sul sovranismo bollandolo come ‘un grave errore’. A scagliarsi contro il programma di Raitre su X è Balazs Orban,
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
Orban: 'io e Meloni d'accordo sulle grandi questioni
ne ero certa... purtroppo.
già sappiamo che la meloni dice di si a tutti.
è molto comprensiva.
e non mettetemi in bocca parole di altri: è una banderuola.
essa stessa si definirebbe "flessibile". nell'interesse dell'italia naturalmente. ma ahimé senza spina dorsale.
SABATO 8 NOVEMBRE, L'UNIONE TORNA A POMEZIA
Nel pomeriggio di sabato 8 novembre presenteremo per la prima volta le quaranta osservazioni che abbiamo presentato nella valutazione di impatto ambientale contro l'inceneritore illegale.
Metteremo in piazza le forzature che Gualtieri commissario dai pieni poteri porta avanti in spregio al diritto.
Chi come noi si batte in difesa della terra dove viviamo non ha bisogno della messa in scena organizzata in Municipio dove ne tornano a parlare dopo 3 anni.
Ci vediamo in piazza Pomezia!
#Ambiente #StopInceneritore #NoInceneritore #NoInceneritori #ZeroWaste #Rifiuti #Riciclo #EconomiaCircolare #NoAlCarbone #EnergiaPulita
“Costituzione e libertà di informazione”. 30 ottobre, Città della Pieve
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/costitu…
“Costituzione e libertà di informazione” è il titolo dell’ incontro pubblico organizzato dal Presidio Articolo21 di Città della Pieve con Giuseppe Giulietti
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
Il 29 novembre chiediamo “Libertà” per il popolo palestinese
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/il-29-n…
“Sabato 29 novembre 2025 l’Onu promuove la “Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese”. Il 29 novembre è stato scelto poiché in quel giorno del 1947, l’Assemblea Generale
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Educazione di genere: nuovi modelli per i bambini e le bambine di domani
Un casco azzurro con gli unicorni. Ginocchiere fucsia. La richiesta di iscriversi a danza. Scelte semplici. Comuni, se a farle fosse una bambina. Ma quando a chiedere è un bambino...Redazione (iO Donna)
#Turchia, la democrazia dei tribunali
Turchia, la democrazia dei tribunali
L’uso della giustizia per consolidare il potere e attaccare l’opposizione ha subito una nuova accelerazione in questi giorni in Turchia con una serie di iniziative pilotate con ogni probabilità dal presidente Erdogan e dal suo partito AKP (Giustizia …www.altrenotizie.org
it.euronews.com/my-europe/2025…
BACIOOOO BACIOOOO BACIOOOO
Cina e Stati Uniti si dicono vicini a un accordo commerciale
Dopo due giorni di negoziati a Kuala Lumpur, in Malesia, da Washington e Pechino si manifesta ottimismo su un possibile accordo commerciale.Andrea Barolini (Euronews.com)
Melissa live, l’uragano peggiore del secolo ha toccato terra in Giamaica: venti a 300 km/h. Caraibi a rischio disastro
Scaricherà tra i 500 e i 100 millimetri di pioggia. Paura anche a Cuba. L’allarme: “Le infrastrutture non resisteranno, andate nei rifugi”Quotidiano Nazionale
Ciao, sono io, Wikipedia, e sono pronto a ricevere le tue scuse
Bene, bene, bene. Guarda chi c'è.Fermate le rotative! L'evento di moda del 2025 è qui! Decorate la vostra testa con questo elegante e disinvolto cappellino da baseball blu navy, con scritta di Phaedra Charles.
La comunità accademica, scientifica e pro-fact globale.Immagino che tu sia venuto a chiedermi scusa? Spero di sì, visti gli anni in cui ti sei preso gioco di me e ti sei lamentato di come stessi rovinando la conoscenza. Nel frattempo, hai trasformato il tuo ambiente informativo in un film snuff digitale ipercapitalista e post-verità.
Se ti interessano le discussioni sull'etica nelle nuove tecnologie o vuoi pubblicare i tuoi contributi, segui il gruppo Activitypub @Etica Digitale (Feddit)
mcsweeneys.net/articles/hi-its…
Hi, It’s Me, Wikipedia, and I Am Ready for Your Apology
“Wikipedia, the constantly changing knowledge base created by a global free-for-all of anonymous users, now stands as the leading force for the dum...McSweeney's Internet Tendency
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Come leggere la fusione Officina Stellare-Global Aerospace
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Officina Stellare e Global Aerospace Technologies Group (Gatg) hanno annunciato un’operazione di integrazione che darà vita al primo polo della Difesa quotato in Italia nato dalla fusione di Pmi tecnologiche. L’operazione veste i panni di un reverse take-over, con Gatg che verrà incorporata in Officina
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Difesa e industria, la rotta dell’Alleanza secondo Cavo Dragone
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, ha parlato alle commissioni Esteri e Difesa riunite per esporre la Strategia industriale europea per il settore della Difesa. Tono misurato e obiettivo operativo che mira a spiegare come cambiano minacce e
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Il link diretto per la pagina di LinkedIn contenente lo switch per negare il consenso (vi chiede la password e poi ci arrivate) è questo:
linkedin.com/uas/login?session…
(Preso dal documento del Garante).
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Shield AI svela X-bat. Autonomia e potenza per i cieli del futuro
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nel contesto di una competizione sempre più serrata tra droni da combattimento, Shield AI, società statunitense specializzata in sistemi di autonomia per la difesa, presenta X-bat, un velivolo a decollo verticale pensato per operare senza piste e con prestazioni da caccia. Svelato a
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jeans strappati
Forse c'era sotto dell'altro
ed ora ha poca importanza
le urla e quella porta sbattuta
della mia vecchia stanza.
Forse c'era sotto dell'altro
oppure ero io a provocare
ma se uscivo così conciato
avrei fatto meglio a non rientrare.
Forse c'era sotto dell'altro
ma quei jeans strappati erano per me
la cosa più importante del mondo
nel mille e novecento ottantatré.
Forse c'era sotto dell'altro
ma ora non ha più importanza
tutta quell'acqua è passata
e quanto rimane è pazienza.
GPU ASUS RTX DUAL 2070 O8G - Questo è un post automatico da FediMercatino.it
Prezzo: 200 € + spedizione
Come da titolo vendo questa GPU, non possiedo la scatola.
É perfettamente funzionante
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Avio, nove mesi in orbita. Ricavi a +26% e ordini record tra spazio e difesa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Avio chiude i primi nove mesi del 2025 con risultati in forte progresso e un portafoglio ordini ai massimi storici, confermando la guidance per l’intero esercizio. I ricavi netti raggiungono 351 milioni di euro, in aumento del 26,3% rispetto allo stesso periodo del 2024,
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Una nuova vittoria di NOYB: L'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali (DSB) ha emesso una decisione in cui ha stabilito che Microsoft 365 Education traccia illegalmente gli studenti e utilizza i dati degli stessi per scopi propri di Microsoft.
Il colosso del software non ha inoltre risposto a una richiesta di accesso relativa a Microsoft 365 Education, ampiamente utilizzato nelle scuole europee. Microsoft ha invece cercato di trasferire tutta la responsabilità alle scuole locali. Sebbene le scuole interessate debbano fornire dati di accesso più dettagliati e ulteriori informazioni sulla privacy, secondo la decisione, spetta ora a Microsoft chiarire definitivamente in che modo utilizza i dati degli utenti per i propri scopi aziendali.
noyb.eu/en/noyb-win-microsoft-…
noyb win: Microsoft 365 Education tracks school children
Favorable decision by the Austrian DSB: Microsoft Education 365 may not track school kids and Microsoft is ordered to provide full access to kids' data.noyb.eu
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MooneyGo - a volte ritornano.
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/mooneygo…
È arrivata!!! Una nuova email da MooneyGo! Finalmente! Ero in pensiero all'idea che fosse tutto già finito. Prima ancora di leggerne il contenuto, faccio un rapida verifica perché, se ben ricordo, nella mail precedente c'era qualche problemino. Nel mio
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freezonemagazine.com/articoli/…
C’è una logica silenziosa ma profonda nel titolo Woven: intrecciare, tessere, far convivere. Jeremy Pelt lo fa con la sicurezza di chi ha ormai oltrepassato il confine tra virtuosismo e linguaggio, tra la tradizione del jazz e il suo continuo rinnovarsi. In questo nuovo album, il trombettista californiano guida una formazione coesa e raffinata verso […]
L'articolo Jeremy Pelt – Woven proviene da F
C’è una logica
Potere e profitto: Il libro americano di Meloni (di A. Venzon)
@Politica interna, europea e internazionale
Se si venisse a sapere che Giorgia Meloni ha pubblicato un libro in Russia, con il supporto di Vladimir Putin e la prefazione di suo figlio, il Paese esploderebbe di indignazione. Editoriali, interrogazioni, appelli alle dimissioni: tutti griderebbero allo scandalo per l’influenza indebita di una
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freezonemagazine.com/rubriche/…
Il 28 settembre 2024, l’Highway man Kris Kristofferson ha lasciato per sempre la compagnia dopo Waylon Jennings e Johnny Cash; rimane attivo solo il fuorilegge Willie Nelson che nonostante abbia passato i novant’anni vive quasi perennemente in tour con la sua band. Vivere On the road è la sua filosofia esistenziale come risulta evidente dalle […]
Shock Economy. Le aziende italiane sognano grandi affari a Gaza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'edizione italiana di Fortune ha pubblicato un articolo in cui elenca le principali società che punterebbero a mettere le mani sull'affaire, stimato tra i 50 e i 70 miliardi di dollari
L'articolo Shock Economy. Le aziende italiane sognano grandi affari a Gaza proviene da Pagine
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Non trovo la lista ma l'articolo citato di Fortune riporta questo:
Le aziende europee avranno una corsia privilegiata nelle gare per la ricostruzione, e in questo quadro aziende italiane come Webuild, Ansaldo Energia, Saipem e Maire, potrebbero partecipare alle attività di ricostruzione. Prysmian potrebbe essere coinvolta nella fornitura dei cavi dell’alta tensione per ripristinare la rete elettrica e di quelli per l’elettrificazione degli edifici. Ci sono poi aziende come Buzzi Unicem e Cementir che potrebbero essere coinvolte in ogni caso, essendo tra i maggiori produttori al mondo di cemento e calcestruzzo (e quindi in grado di collaborare con chiunque sarà il committente dei lavori).
LIBANO. La tregua come la guerra: due fratelli uccisi da un drone israeliano
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Con loro salgono a quattordici i libanesi uccisi da giovedì scorso in attacchi condotti da Israele in diverse aree del sud
L'articolohttps://pagineesteri.it/2025/10/28/medioriente/libano-la-tregua-come-la-guerra-due-fratelli-uccisi-da-un-drone-israeliano/
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Ivan Bk
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