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Eastern sentry, la nuova strategia difensiva della Nato lanciata da Rutte

@Notizie dall'Italia e dal mondo

In risposta alle crescenti violazioni dello spazio aereo, la Nato ha annunciato il lancio dell’iniziativa Eastern sentry, destinata a rafforzare la presenza militare lungo il fianco orientale dell’alleanza. A darne notizia sono stati il Segretario Generale Mark Rutte e il




C'era una volta una pista ciclabile


La mia città (Reggio Emilia) è particolarmente brava nella gestione di viabilità e piste ciclabili.

Fino a qualche anno fa ne avevamo alcune ma poi, dal giorno alla notte, sono state tracciate con la vernice moltissime linee ai lati dalle carreggiate.
Quando i reggiani si sono svegliati non potevano saperlo, ma erano diventati i cittadini della città "con più piste ciclabili d'Italia". Qualsiasi cosa volesse intendere il Comune, noi la leggiamo così: che quantità non significa qualità.

Le piste create in questo modo sono molto pericolose, quasi quanto le altre, quelle che sempre dal giorno alla notte si è deciso di mettere in piedi facendo diventare spazi condivisi i marciapiedi che prima erano soltanto...beh, marciapiedi. Queste sono diventate pericolose non tanto perché da quel momento bici e pedoni convivono, ma per le innumerevoli intersezioni con le vie laterali, ad esempio sulla via Emilia che tanto per chiudere il quadro ha pure tanti alberi tra la pista e la strada, così chi esce dalle vie laterali non ti vede. Ma si sa, la perfezione non è di questo mondo.

Questa lunga e doverosa premessa andava fatta per farvi capire la situazione di partenza.

Ad Aprile vicino a casa mia (che è lungo la via Emilia) iniziano a rifare una pista ciclabile, una di quelle create con la vernice tanto tempo fa, e io mi dico "dai, finalmente non ci troverò più le macchine parcheggiate sopra!

Pura illusione.

Per qualche settimana sono comparsi i cartelli del nuovo cantiere e basta.

Finché non si è visto l'inizio dei lavori, io e altri ciclisti usavamo abusivamente la pista, anche perché non sapevamo dove altro passare (in questo tratto non c'è il marciapiedi con lo spazio condiviso).

A Giugno hanno cominciato a costruire dei muretti che delimitassero la carreggiata delle automobili tenendola separata da quella delle bici. "Benissmo!" Mi son detto.

Ma a luglio le persone sfruttavano le interruzioni nei muretti (ad esempio negli incroci) per intrufolarsi e parcheggiare la macchina sulla pista, come se niente fosse. Ora chi andava in bici stava peggio di prima, perché non poteva scavalcare il muretto per mettersi nella carreggiata e aggirare l'ostacolo.

La settimana scorsa hanno messo i paletti, per evitare questi parcheggi abusivi, e ci siamo detti "Evviva! Non capiterà più!"

Niente paura, l'Amministrazione è tosta ma nei cittadini trova pane per i suoi denti: alcuni paletti sono stati rimossi, altri investiti (spero non apposta) con un'automobile, e ora si può entrare di nuovo nella pista.

Nel frattempo le moto non si fanno problemi e parcheggiano dove gli pare.

Lunedì scorso hanno iniziato i lavori per asfaltare e mi son detto "Finalmente, non ci saranno più buche!".

Ad ora, il km di pista pagato con fondi PNRR non è ancora terminato: mancano i paletti rimossi e l'asfalto non è ancora finito. Inoltre, alcuni muretti sono stati già rovinati da auto/camion che ci hanno sbattuto sopra.

Quando dico che in questo paese non ce la possiamo fare, c'è un motivo.

5 mesi per un km di pista ciclabile, e non se ne vede la fine. Nel frattempo, i ciclisti rischiano la vita non potendola usare, spesso, per lavori o per inciviltà.

#inciviltà #reggioemilia #italia #reggioemiliadavivere #mobilitàciclabile #mobilitàinbicicletta #indietrocomelacodadeimaiali #celaraccontiamo #SENSOCIVICO #degrado #sfacelo #bicicletta







Marco Cappato a Torino – Il tempo della vita e la sua fine


Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni, interverrà come relatore all’iniziativa Un attivista e un sacerdote: due prospettive a confronto sul fine vita

📍 OGR Torino, Corso Castelfidardo, 22, Torino.
🗓 Sabato 27 settembre 2025
🕛 Ore 12:00

Marco Cappato sarà al centro di un confronto pubblico sul fine vita insieme a Don Carmine Arice, sacerdote.

L’appuntamento fa parte del programma di Chora Will Days, co-prodotto dalle OGR Torino con il supporto di Fondazione CRT.

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A Torino l’evento “A chi appartiene la tua vita? Riflessioni sul fine vita”


“A chi appartiene la tua vita? Riflessioni sul fine vita”


📍 Torino, Festa dell’Unità – Piazza d’Armi
🗓 Lunedì 15 settembre 2025
🕘 Ore 21:00

la Cellula Coscioni di Torino organizza un incontro pubblico per riflettere insieme sul tema del fine vita, sulla libertà di scelta e sulla responsabilità individuale e collettiva di fronte alle decisioni più intime e difficili.

Intervengono:

  • Davide di Mauro, Coordinatore Cellula Coscioni Torino
  • Paola Stringa, Avvocata civilista, Giurista per le Libertà – Associazione Luca Coscioni
  • Esmeralda Moretti, Divulgatrice filosofica
  • Matteo Cresti, Ricercatore di filosofia morale, Consigliere Consulta di Bioetica

Modera: Luca Scagnolari (Gd Grugliasco)

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In provincia di Trento, una serata informativa e raccolta firme a sostegno della proposta “Trentino Liberi Subito”


Serata informativa e raccolta firme a sostegno della proposta “Trentino Liberi Subito”

📍 Ala (TN), Sala Zendri – Via M. Soini n. 51
🗓 Giovedì 18 settembre 2025
🕣 Ore 20:30

Una serata dedicata al diritto di scegliere, alla libertà e alla dignità, con un momento di approfondimento e partecipazione attiva.

Durante l’incontro sarà possibile firmare per la proposta di legge provinciale sul suicidio medicalmente assistito, promossa dal Comitato Trentino Liberi Subito dell’Associazione Luca Coscioni.

📣 Interverrà l’Avv. Fabio Valcanover, da anni impegnato nella difesa dei diritti civili.
📺 Nel corso della serata verrà trasmesso un videomessaggio di Mina Welby, co-presidente dell’Associazione.

📌 È possibile firmare anche in tutti gli uffici comunali del Trentino.
🔗 Maggiori informazioni sul sito: associazionelucacoscioni.it/trentino-liberi-subito

📝 Partecipa, informati, firma. Per una legge di civiltà, Liberi fino alla fine.

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Fabrizio, ligure con una malattia neurodegenerativa, vede negarsi dall’ASL l’accesso al suicidio medicalmente assistito nonostante le pronunce della Corte della Consulta


“Costretto ad andare in Svizzera”, commenta

Pur rientrando chiaramente nelle condizioni previste dalla Corte costituzionale, una ASL ligure a maggio gli aveva rifiutato l’aiuto alla morte volontaria, da lui chiesto a febbraio. Dopo un’opposizione alla decisione della ASL sono state effettuate nuove visite per rivalutare la sua condizione, ma Fabrizio è ancora in attesa di una risposta e non vuole più aspettare perché la sua sofferenza è insopportabile


“Fabrizio” (nome di fantasia a tutela della privacy) cittadino ligure 79enne, affetto da una patologia neurodegenerativa progressiva, ha ricevuto un diniego da parte della ASL all’accesso al suicidio assistito. Secondo il Servizio sanitario della Regione Liguria, Fabrizio non dipende da alcun trattamento di sostegno vitale, uno dei requisiti poter accedere legalmente alla morte volontaria assistita in Italia, sulla base della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale.

Aveva chiesto la verifica delle condizioni a febbraio 2025. Dopo le visite della commissione medica, a maggio era arrivato il diniego. A quel punto, assistito dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Fabrizio ha presentato un’opposizione alla decisione della ASL, chiedendo la rivalutazione del requisito del trattamento di sostegno vitale. Le nuove visite sono state effettuate a luglio, ma Fabrizio aspetta ancora una risposta.

“Fabrizio” però non vuole aspettare altro tempo in condizioni di sofferenza insopportabile e vuole andare in Svizzera per accedere al suicidio assistito. Ha scritto:

“Come dice Pessoa: la vita è un viaggio sperimentale fatto involontariamente. Siccome io non posso più sperimentare nulla, meglio cessare l’esistenza… Per me la vita è solo una sofferenza, bado solo a non soffrire troppo. Non mi piango addosso. Sono determinato ad andare in Svizzera per finire questa vita”.


L’uomo è affetto dalla malattia del motoneurone, una patologia neurodegenerativa progressiva) che lo ha portato a una totale perdita della capacità di parlare e a gravi disturbi motori. Attualmente comunica solo tramite gesti e, a fatica, con un tablet. È totalmente dipendente da assistenza quotidiana continua.

“Il diniego opposto dalla ASL è illegittimo perché non applica la giurisprudenza costituzionale. La Corte, con la sentenza n. 242 del 2019 e con la più recente n. 135 del 2024, ha chiarito che il requisito del trattamento di sostegno vitale comprende anche tutte quelle forme di assistenza senza le quali la persona non potrebbe sopravvivere, incluse quelle garantite quotidianamente da caregiver e familiari.

Negare questa evidenza significa violare i diritti fondamentali di una persona malata che soffre, privandola della possibilità di esercitare ora, mentre è ancora capace di autodeterminarsi, la libertà di scegliere il proprio fine vita. La mancata applicazione corretta delle pronunce della Consulta costringe i malati a ulteriori sofferenze e discriminazioni, obbligandoli ad andare all’estero per veder rispettata la propria scelta e a dilatare il tempo di attesa nella sofferenza, prigionieri di un corpo che non risponde più”, ha dichiarato Filomena Gallo, segretaria nazionale Associazione Luca Coscioni e coordinatrice del collegio legale di “Fabrizio”.


Approfondimento: L’accesso alla morte volontaria assistita in Italia


In assenza di una legge nazionale che regolamenti l’aiuto alla morte volontaria, ovvero l’accesso al suicidio assistito, in Italia questa scelta di fine vita è normata dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato-Antoniani, che ha legalizzato l’accesso alla procedura ma solo a precise condizioni di salute delle persone. La Consulta ha disposto, con una sentenza di incostituzionalità parziale dell’articolo 580 del codice penale, che la persona malata che vuole accedere all’aiuto alla morte volontaria (suicidio assistito) deve essere in possesso di determinati requisiti:

  1. deve essere capace di autodeterminarsi,
  2. essere affetta da patologia irreversibile,
  3. tale patologia deve essere fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che la persona reputa intollerabili,
  4. essere dipendente da trattamenti di sostegno vitale.

Questi requisiti, insieme alle modalità per procedere, devono essere verificati dal Servizio Sanitario Nazionale con le modalità previste dalla legge 219/2017 sulle DAT agli articoli 1 e 2 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento), previo parere del comitato etico territorialmente competente.

L’azienda sanitaria deve inoltre verificare le modalità di esecuzione le quali dovranno essere evidentemente tali da evitare abusi in danno di persone vulnerabili, da garantire la dignità del paziente e da evitare al medesimo sofferenze.

Ai sensi della recente sentenza costituzionale n.135 del 2024 la Consulta ha anche ampliato la portata del requisito del trattamento di sostegno vitale includendo tutte quelle procedure che, indipendentemente dal loro grado di complessità tecnica e di invasività, sono normalmente compiute da familiari o caregivers.

Ha inoltre affermato che il requisito del “trattamento di sostegno vitale” può dirsi soddisfatto anche quando non sia in esecuzione perché, legittimamente, rifiutato dalla persona malata.

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Quando la difesa europea si gioca tra satelliti, algoritmi e disinformazione

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Frascati diventa per un giorno il cuore pulsante dell’Europa strategica. Nella sede dell’Esa-Esrin, gli Stati Generali su difesa, spazio e cybersicurezza hanno riunito ministri, vertici militari, istituzioni comunitarie e industria. Un confronto che va oltre il tecnicismo. L’Unione si scopre vulnerabile,



Jaguar Land Rover, un cyber attacco ferma la produzione: serve resilienza


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Jaguar Land Rover ha subito un cyber attacco attraverso un fornitore esterno, le indagini sono ancora in corso ma si può ipotizzare. Ecco come proteggersi in azienda dal furto di dati e paralisi operativa
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AUDIO. BRASILE. Condanna Bolsonaro. “La maggior parte della popolazione approva”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'ex presidente di destra è stato condannato a 27 anni e tre mesi di carcere per aver pianificato un colpo di stato al fine di rimanere al potere dopo aver perso le elezioni del 2022
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Everything You Ever Wanted to Know about the Manhattan Project (But Were Afraid to Ask)


There have been plenty of books and movies about how the Manhattan Project brought together scientists and engineers to create the nuclear bomb. Most of them don’t have a lot of technical substance, though. You know — military finds genius, genius recruits other geniuses, bomb! But if you want to hear the story of the engineering, [Brian Potter] tells it all. We mean, like, all of it.

If you’re looking for a quick three-minute read, you’ll want to give this a pass. Save it for a rainy afternoon when you can settle in. Even then, he skips past a lot of what is well known. Instead, he spends quite a bit of time discussing how the project addressed the technical challenges, like separating out U235.

Four methods were considered for that task. Creating sufficient amounts of plutonium was also a problem. Producing a pound of plutonium took 4,000 pounds of uranium. When you had enough material, there was the added problem of getting it together fast enough to explode instead of just having a radioactive fizzle.

There are some fascinating tidbits in the write-up. For example, building what would become the Oak Ridge facility required conductors for electromagnets. Copper, however, was in short supply. It was wartime, after all. So the program borrowed another good conductor, silver, from the Treasury Department. Presumably, they eventually returned it, but [Brian] doesn’t say.

There’s the old story that they weren’t entirely sure they wouldn’t ignite the entire atmosphere but, of course, they didn’t. Not that the nuclear program didn’t have its share of bad luck.


hackaday.com/2025/09/12/everyt…



CISA lancia nuovo piano per migliorare qualità CVE e difesa informatica globale


La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti ha presentato il documento “CISA Strategic Focus CVE Quality for a Cyber Secure Future”, una visione strategica volta a ridefinire il programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE). L’obiettivo è orientare il sistema verso le reali esigenze della comunità globale della sicurezza informatica, ponendo al centro fiducia, reattività e qualità dei dati.

Il documento segna il passaggio da una fase di crescita quantitativa a un'”era di qualità”, che mira a rafforzare la logica costruttiva e l’evoluzione del sistema di difesa cibernetica. Il progetto CVE, nato come strumento universale di identificazione delle vulnerabilità, ha già raggiunto una vasta espansione, con oltre 460 autorità di numerazione coinvolte e una gestione collaborativa globale che ha migliorato l’efficienza complessiva delle attività.

Con l’avanzare della digitalizzazione e l’aumento delle esigenze di protezione delle infrastrutture critiche, il modello basato esclusivamente sull’espansione si è rivelato insufficiente. Da qui la necessità di una nuova fase, fondata sulla creazione di fiducia, sulla velocità di risposta e sulla qualità dei dati prodotti.

CISA ha ribadito che il progetto CVE è un bene pubblico essenziale e deve rispettare tre principi cardine: neutralità rispetto ai fornitori, collaborazione ampia e trasparenza dei processi. La governance, quindi, non deve favorire interessi particolari, ma garantire un approccio inclusivo e verificabile.

Un altro punto centrale è la gratuità e l’accessibilità del CVE, considerato un pilastro della difesa informatica globale. Su queste basi, CISA ha delineato alcune direttrici strategiche: ampliare la rete di partner internazionali, assicurare un sostegno finanziario stabile e avviare processi di modernizzazione dell’infrastruttura e dei servizi.

Tra le priorità indicate figurano anche il rafforzamento della trasparenza e della comunicazione con la comunità, la sistematica integrazione del feedback nella roadmap progettuale, l’ottimizzazione dell’esperienza utente e l’espansione del supporto API. Centrale, inoltre, l’impegno a migliorare la qualità dei dati attraverso standard minimi condivisi, arricchimento delle informazioni e l’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale.

Secondo CISA, il passaggio all'”era della qualità” avrà effetti non solo sulla resilienza cibernetica degli Stati Uniti, ma sull’intero scenario internazionale. La costruzione di una base dati più affidabile e di meccanismi di collaborazione rafforzati contribuirà a un sistema globale di difesa informatica più solido ed efficiente.

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Microsoft Teams alza la difesa: avvisi in tempo reale contro i link dannosi


Per rafforzare la sicurezza della sua piattaforma Teams, Microsoft implementerà un sistema di notifica automatica agli utenti riguardo alla presenza di link pericolosi all’interno dei messaggi di chat. Questa nuova funzione, integrata in Microsoft Defender per Office 365, ha come obiettivo primario la tutela degli utenti contro phishing, spam e malware, attraverso l’identificazione degli URL potenzialmente dannosi scambiati sia all’interno che all’esterno delle conversazioni.

I collegamenti vengono esaminati dal sistema, che li paragona con i motori di rilevamento, basati sull’intelligence delle minacce e sull’apprendimento automatico di Microsoft Defender, al fine di stabilire se costituiscono un rischio.

La distribuzione dell’aggiornamento in anteprima pubblica per i clienti aziendali avrà inizio all’inizio di settembre 2025. La disponibilità generale a livello mondiale sarà completata entro la metà di novembre 2025. Sarà possibile utilizzare la funzionalità su Microsoft Teams attraverso le piattaforme desktop, web, Android e iOS.

Al momento in cui un utente viene in contatto con un messaggio contenente un URL segnalato, un avviso esplicito compare direttamente nella chat, informandolo che il link potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza. Contestualmente, il sistema di notifica comunica anche al mittente che il link condiviso è stato identificato come potenzialmente pericoloso, dandogli la possibilità di correggere o cancellare il messaggio.

Nel caso in cui un link sia contrassegnato come nocivo entro un lasso di tempo di 48 ore dalla sua presentazione, il sistema provvederà ad applicare in via retroattiva un messaggio di avviso sul messaggio, attraverso un processo comunemente noto come Zero-hour auto purge (ZAP).

Il sistema di allarme innovativo si integra alle misure di sicurezza già presenti nell’ambiente Microsoft 365. La sua funzionalità si combina con quella di Safe Links, una caratteristica di Microsoft Defender per Office 365 che esegue la verifica al momento del clic, al fine di salvaguardare gli utenti dai collegamenti dannosi. Grazie ai nuovi messaggi di avviso, viene offerto un livello di protezione preventivo, che informa gli utenti prima che essi interagiscano con l’URL, diversamente da quanto avviene con Safe Links, che assicura protezione solo al momento del clic su un collegamento.

La funzionalità di protezione dagli URL dannosi sarà abilitata per impostazione predefinita una volta che sarà disponibile a livello generale a novembre 2025. Durante il periodo di anteprima pubblica a partire da settembre 2025, gli amministratori dovranno acconsentire all’attivazione degli avvisi.

Gli amministratori IT possono gestire le impostazioni della funzionalità tramite l’interfaccia di amministrazione di Teams, nella sezione “Impostazioni di messaggistica”, o tramite i comandi di PowerShell. Ciò consente alle organizzazioni di configurare la protezione in base alle proprie specifiche policy di sicurezza.

Si consiglia agli amministratori di rivedere queste impostazioni, aggiornare la documentazione interna e informare i propri team di supporto in merito alle nuove funzionalità per garantire un’implementazione senza intoppi.

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Addio a PowerShell 2.0 e WMIC! La grande pulizia di Windows 11 è iniziata


Gli utenti di Windows 11 che hanno installato l’aggiornamento di settembre 2025 potrebbero pensare che non cambi praticamente nulla. A prima vista, KB5065426 sembra una normale piccola patch che Microsoft distribuisce a tutti.

Ma in realtà, le modifiche sono molto più evidenti di quanto sembri.

L’aggiornamento rimuove silenziosamente due vecchi strumenti che alcuni utenti potrebbero ancora avere sui propri sistemi: PowerShell 2.0 e la console WMIC (Windows Management Instrumentation Command-Line). Entrambi erano un tempo ampiamente utilizzati da amministratori e utenti avanzati, ma ora sono considerati obsoleti e non sicuri.

Strumenti che hanno fatto la storia di Windows


PowerShell 2.0 consentiva agli amministratori di lavorare con una shell di comandi Windows separata, ma negli ultimi anni è diventata una fonte di potenziali vulnerabilità. Microsoft se ne sta finalmente liberando, lasciando nel sistema la moderna PowerShell, attualmente disponibile nella versione 7.5.

WMIC, a sua volta, aiutava i clienti aziendali a raccogliere dati sui computer in rete, ma è da tempo considerato obsoleto. L’azienda sottolinea che entrambi gli strumenti sono praticamente inutilizzati e creano solo rischi aggiuntivi.

Oltre a rimuovere i vecchi componenti, l’aggiornamento prepara i computer per la versione principale di Windows 11 25H2, prevista per ottobre. Chi è interessato può provare subito una versione di anteprima.

In futuro, Microsoft promette di offrire agli amministratori maggiore libertà nella gestione della composizione del sistema. Ciò include la possibilità di disabilitare le applicazioni integrate e persino alcune funzioni di intelligenza artificiale utilizzando criteri di gruppo, per rendere Windows 11 più leggero e meno sovraccarico di servizi non necessari.

La visione strategica di Microsoft


La rimozione di PowerShell 2.0 e WMIC con l’aggiornamento di settembre 2025 non è solo un’operazione di pulizia, ma rappresenta un passo strategico per Microsoft. Eliminando strumenti obsoleti e potenzialmente vulnerabili, l’azienda crea le condizioni per ristrutturare gradualmente il codice di Windows, riducendo complessità e rischi. Questo processo permette di concentrare le risorse sullo sviluppo e sul miglioramento delle funzionalità moderne, garantendo un sistema più stabile e sicuro.

In pratica, queste “pulizie” facilitano un vero e proprio refactoring del sistema operativo: il codice viene semplificato e aggiornato senza interrompere le funzionalità principali. La rimozione degli strumenti datati permette agli sviluppatori di sostituire componenti superati con soluzioni più efficienti e sicure, preparandosi così alle future versioni di Windows 11 e alle esigenze di sicurezza sempre più stringenti.

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L’Intelligenza Artificiale vista da destra e da sinistra


@Politica interna, europea e internazionale
A che punto è il percorso verso la costituzione di una effettiva sovranità digitale europea? Che tipo di strategia adottare rispetto all’oligopolio statunitense delle Big Tech? Come gestire le smisurate potenzialità dell’Intelligenza Artificiale e i rischi che queste implicano per gli esseri



Bolsonaro e Trump gemelli non molto diversi


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/bolsona…
L’ex presidente brasiliano di estrema destra Jair Bolsonaro ha progettato un golpe per sovvertire lo stato democratico di diritto, guidando una organizzazione criminale armata. Il piano prevedeva gli omicidi del presidente Lula (liberamente

in reply to Antonella Ferrari

ma pure meloni

invececoncita.blogautore.repub…

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Basilicata, Aliano, Levi e il silenzio insostenibile


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/basilic…
In Basilicata, terra che custodisce ancora la memoria del confino di Carlo Levi ad Aliano, le spoglie dello scrittore torinese rappresentano un simbolo potente contro l’oppressione e per la dignità umana. Eppure, la



Se la Rai diventa un’azienda ostile


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/se-la-r…
“TeleMeloni sarà ricordata per tante cose: per la censura, per la propaganda sfacciata al governo di destra, per il declino editoriale e per gli abbandoni di professionisti con la “p” maiuscola. Professionisti che non ce l’hanno più fatta a restare in RAI, a lavorare




Spazio e cybersicurezza. Agli Stati generali l’Europa prepara il futuro della sicurezza

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Al centro Esa-Esrin di Frascati si sono svolti gli Stati generali della Difesa, dello Spazio e della Sicurezza, organizzati dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea. L’evento ha riunito rappresentanti istituzionali, vertici militari



Ranucci via dalla Rai? Roberto Natale: impensabile


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/ranucci…
“Il servizio pubblico è da molti anni e deve continuare ad essere la casa di Sigfrido Ranucci. E’ impensabile che l’informazione Rai debba fare a meno di un’offerta apprezzata da milioni di cittadini, che tiene alta – pur in



DROGHE SINTETICHE: UN PROBLEMA GLOBALE. E LA SALUTE DELLE DONNE è PIù A RISCHIO

Le droghe sintetiche presentano sfide uniche rispetto a quelle derivate da piante, poiché la loro produzione non è geograficamente vincolata. Mentre la produzione di droghe come cocaina e eroina richiede specifiche aree agricole, le droghe sintetiche possono essere fabbricate ovunque, a seconda della creatività umana e di alcuni prodotti chimici chiave. Ciò rende difficile il controllo e la regolamentazione della loro produzione e distribuzione.
L'emergere di nuove sostanze psicoattive (NPS) ha raggiunto oltre 1.000 sostanze in 120 paesi.
La crisi degli oppioidi, in particolare il fentanyl, ha avuto un impatto devastante, specialmente in Nord America.
La strategia dell'UNODC (l'Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta alla droga ed alla criminalità organizzata) riconosce che le donne che usano droghe, comprese quelle sintetiche, affrontano sfide specifiche, come una maggiore vulnerabilità a malattie infettive e barriere nell'accesso ai servizi di salute e trattamento. La strategia mira a promuovere l'accesso a servizi di salute e trattamento specifici per genere, a ridurre lo stigma sociale e a garantire che le donne ricevano il supporto necessario per affrontare le loro esigenze uniche.

Infatti è fondamentale migliorare l'accesso a servizi di salute e trattamento per le popolazioni vulnerabili, in particolare donne e giovani. Le donne che usano droghe sintetiche sono a maggior rischio di malattie infettive, come HIV e epatite C, e rappresentano un terzo degli utenti di droga a livello globale. Affrontano anche sfide specifiche, come la mancanza di servizi di salute e trattamento adeguati, stigma sociale e timori legati a sanzioni legali o alla perdita della custodia dei figli. Inoltre, la ricerca su questo tema è limitata, evidenziando la necessità di dati più completi e disaggregati per genere. Secondo il World Drug Report 2020, le sostanze più comunemente abusate tra le donne includono i farmaci per la perdita di peso come sibutramina e anfetamine, oltre a stimolanti farmaceutici come il metilfenidato. Inoltre, l'uso non medico di oppioidi e tranquillanti è paragonabile o superiore a quello degli uomini. Queste sostanze rappresentano un'area significativa di preoccupazione per la salute delle donne.
Quali le Lezioni Apprese e le Raccomandazioni
Un processo multilaterale informato dalla scienza è essenziale per politiche efficaci. Inoltre è necessario un monitoraggio continuo per adattare le risposte alle dinamiche del mercato delle droghe sintetiche. Infine la raccolta di dati affidabili e comparabili è cruciale per rispondere alle minacce emergenti.
Le Aree Chiave di Azione

  • [
]Cooperazione Internazionale: Sostenere deliberazioni scientifiche e normative per affrontare le sfide delle droghe sintetiche.
[
]Allerta Precoce: Promuovere sistemi di allerta per identificare minacce emergenti e migliorare la capacità di risposta.
[]Risposte Sanitarie Informate dalla Scienza: Garantire accesso a servizi di salute e trattamento per le persone che usano droghe.
[
]Capacità di Contrasto: Rafforzare le operazioni internazionali per interrompere il traffico di droghe sintetiche e i loro precursori.

L'azione delle Forze di Polizia in ambito globale

Con riguardo all'aspetto del rafforzamento della capacità di lotta alla droga e di supporto alle operazioni internazionali per contrastare il traffico di droghe sintetiche, appare necessario sfruttare l'innovazione e la tecnologia per rendere la scienza accessibile alle forze dell'ordine e per informare e facilitare meglio le operazioni antidroga e le decisioni di interdizione, tra cui l'identificazione delle droghe, la manipolazione sicura e lo smaltimento delle droghe sintetiche e dei loro precursori. In questo contesto sorge la necessità di promuovere partenariati pubblico-privato per supportare la capacità di lotta alla droga di contrastare e interdire il traffico di droghe sintetiche, incluso lo smaltimento di sostanze chimiche tossiche e precursori utilizzati nella produzione di droghe sintetiche, nonché migliorare la capacità delle unità investigative online di identificare, intercettare, interdire e interrompere il traffico online di droghe sintetiche, nonché di sequestrare le criptovalute utilizzate per gestire tale traffico. Ciò significa rafforzare la capacità delle forze dell'ordine e del personale forense in prima linea per interrompere la catena di approvvigionamento e ampliare le attività di contrasto al traffico sia tradizionale che online, quindi migliorare l'accesso delle forze dell'ordine e dei sistemi di giustizia penale a servizi di scienza forense nazionali affidabili e di qualità, gestiti secondo standard riconosciuti a livello internazionale.
In sintesi, si tratta di adottare una strategia che mira a proteggere e responsabilizzare le popolazioni vulnerabili, affrontando le sfide globali delle droghe sintetiche in modo coordinato e scientifico.
Per approfondire: syntheticdrugs.unodc.org/uploa…

fabrizio reshared this.



La nuova era dell’anarchia internazionale


@Politica interna, europea e internazionale
Da oltre settant’anni siamo abituati a pensare al sistema internazionale come a un fragile equilibrio retto dal liberalismo occidentale. Un equilibrio imperfetto basato su alcune regole minime condivise: il rispetto della sovranità, la centralità delle istituzioni multilaterali, la fiducia nel libero commercio come antidoto alla



Un articolo molto interessante.


Il paese con più morti per eutanasia al mondo - Il Post
https://www.ilpost.it/2025/09/12/suicidio-assistito-canada/?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

Pubblicato su News @news-ilPost




Per capire cosa faceva Charlie Kirk bisogna conoscere una cosa molto americana: ilpost.it/2025/09/12/charlie-k…
Ora, devo dire che l'orientamento della società nazionale debate in Italia è generalmente diverso, tende a favorire il rispetto reciproco e il debate come esercizio di ascolto, oltre che di argomentazione. Però il rischio dell'eccesso agonistico c'è, per questo ultimamente preferisco alternare debate classico a debate collaborativo


Concorrenza, Microsoft fa “squadra” con la Ue ed evita la multa per Teams

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
La Commissione europea ha accettato gli impegni di Microsoft in materia di concorrenza relativi alla sua popolare piattaforma Teams. Redmond si è vincolata con la Ue a scorporare il



--> Spagna


Io chiedo asilo alla Spagna!

la scusa della neutralità non regge più.
schifo.

rsi.ch/info/svizzera/Gaza-%E2%…

#israle #nosanzioni #svizzera #neutrale



ChatGPT, stai già seguendo le regole dell’UE per l’IA?

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Non è chiaro se OpenAI stia rispettando i requisiti di divulgazione dei dati di addestramento previsti dall’AI Act per GPT-5, il nuovissimo modello che alimenta il suo popolare chatbot, anche se l’UE non inizierà ad



Cosa farà Bending Spoons con l’americana Vimeo

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
La tech company italiana Bending Spoons acquisirà l'americana Vimeo, piattaforma video diventata popolare durante la pandemia, per 1,38 miliardi di dollari. Con l'operazione, Vimeo diventerà una società privata a oltre quattro anni dal

in reply to Informa Pirata

Re: Cosa farà Bending Spoons con l’americana Vimeo


Intanto licenzierà tutti come da tradizione probabilmente 😂

> Nel novembre 2022, Bending Spoons ha accettato di acquisire Evernote. L'acquisizione si è conclusa nel gennaio 2023. Nel luglio 2023, Evernote ha licenziato tutto il personale esistente e ha annunciato che si sarebbe trasferita in Europa per essere più vicina alla sede di Bending Spoons

> A gennaio ha acquisito da IAC Inc. gli asset di Mosaic Group, uno sviluppatore di applicazioni mobili con sede a New York City; successivamente, l'intera forza lavoro di Mosaic, composta da 330 persone, è stata licenziata

> Sempre a luglio, la società ha accettato di acquisire il servizio olandese di trasferimento di file WeTransfer, per poi annunciare a settembre il licenziamento del 75% della forza lavoro della società

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Bruxelles rilancia sull’autonomia strategica con 131 miliardi per spazio e difesa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, intervenuto a Frascati durante gli Stati generali di difesa, spazio e cybersicurezza presso la sede dell’Agenzia spaziale europea, ha messo in chiaro la posta in gioco segnando un cambio di paradigma nella visione dell’Unione europea:



Addio Top Gun, benvenuta Top Drone. Il Pentagono apre la scuola dei sistemi senza pilota

@Notizie dall'Italia e dal mondo

“Top Gun” sembra essere destinata a diventare un pezzo del passato, con i caccia che dovranno cedere il posto alle nuove tencologie. Il Dipartimento della Difesa statunitense ha infatti inaugurato la sua prima scuola “Top Drone”, un’iniziativa destinata a migliorare l’addestramento degli operatori di




Il Nepal in rivolta tra disagio sociale, spinte reazionarie e rivalità Cina-India


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Cresce il bilancio della rivolta in Nepal. Dietro le proteste la disillusione per le riforme mancate e l'indignazione per la corruzione e il nepotismo. Ma sul paese pesano anche nostalgie monarchiche e la competizione tra Pechino e New Delhi

Informa Pirata reshared this.



è successo anche in ucraina. si inizia sempre dalle esercitazioni al confine. credo serve mostrare polso. mai avuto dubbi che putin intendesse allargarsi in europa.


La bizzarra posizione del Garante Privacy sulla validità del consenso rilasciato dai genitori per conto del figlio minore.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/espropri…
Il Garante Privacy, con il nobile intento di salvare i minori dai mali del mondo, annuncia di volersi sostituire alle famiglie, privandole della responsabilità





Éric Chevillard – Santo cielo
freezonemagazine.com/news/eric…
In libreria dal 19 Settembre 2025 Éric Chevillard torna in Italia con il romanzo Santo cielo arricchito dalla prefazione inedita di Paolo Di Paolo. Proprio così: l’ora dei verdetti, il romanzo delle grandi rivelazioni è arrivato. Albert Moindre si trova nell’aldilà, dopo essere stato travolto da un camioncino carico di datteri e olive […]
L'articolo Éric Chevillard – Santo cielo proviene da FR


When Will They Ever Learn? – A Story of U.S. Folk Music 1963-1969
freezonemagazine.com/articoli/…
Ci sono raccolte che assolvono alla funzione di catalogo, preziose ma in fondo statiche. E poi ci sono operazioni come When Will They Ever Learn?, poderoso cofanetto di quattro CD pubblicato dalla Strawberry (ramo della Cherry Red Records), che non si limitano a mettere ordine tra canzoni celebri e brani dimenticati, ma


Burioni lascerà Facebook ma a quanto leggo si sposterà su Substack, che non è una piattaforma federata, o sbaglio?


In giornate strapiene di bruttissime notizie, eccone una buona. La medicina compie un altro passo contro il cancro al polmone.


Raccolta firme contro l'inceneritore a Santa Palomba


Venerdì 12, Sabato 13 e domenica 14 torniamo nelle piazze di Albano Laziale e Pavona con la raccolta firme per cancellare i poteri speciali grazie ai quali Gualtieri gioca la partita con un mazzo di carte truccato.
Contro l'abuso di potere legalizzato puoi metterci la firma. Nelle locandine trovi dove e quando firmare. Massima diffusione 💪🏼



#Ambiente #StopInceneritore #NoInceneritore #NoInceneritori #ZeroWaste #Rifiuti #Riciclo #EconomiaCircolare #NoAlCarbone #EnergiaPulita



Svelato cosa faranno il gruppo VW e Rivian assieme

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Prende finalmente corpo la jv tra il gruppo Vw e l'americana Rivian: la tecnologia della startup dei furgoni elettrici (scaricata da Ford e Amazon) sarà sfruttata inizialmente nella city car da 20mila euro ID.1 e per due modelli



Harsh lessons from 'Dark Souls' told me to turn my ass around when I got to the red flower jumping puzzle.

Harsh lessons from x27;Dark Soulsx27; told me to turn my ass around when I got to the red flower jumping puzzle.#News


Does Silksong Seem Unreasonably Hard? You Probably Took a Wrong Turn


There is an aggrieved cry reverberating through the places on the internet where gamers gather. To hear them tell it, Hollow Knight: Silksong, the sequel to the stone-cold classic 2017 platformer, is too damned hard. There’s a particular jumping puzzle involving spikes and red flowers that many are struggling with and they’re filming their frustration and putting it up on the internet, showing their ass for everyone to see.
playlist.megaphone.fm?p=TBIEA2…
Even 404 Media’s own Joseph Cox hit these red flowers and had the temerity to declare Silksong a “bad game” that he was “disappointed” in given his love for the original Hollow Knight.
youtube.com/embed/3yxR6H_Zh0M?…youtube.com/embed/GD8ZyYE1K7k?…youtube.com/embed/ZsmxOMijLtE?…
Couldn't be me.

I, too, got to the area just outside Hunter’s March in Silksong where the horrible red flowers bloom. Unlike others, however, my gamer instincts kicked in. I knew what to do. “This is the Dark Souls Catacombs situation all over again,” I said to myself. Then I turned around and came back later.

And that has made all the difference.

In the original Dark Souls, once players clear the opening area they come to Firelink Shrine. From there they can go into Undead Burg, the preferred starting path, or descend into The Catacombs where horrifying undying skeletons block the entrance to a cave. One will open the game up before you, the other will kill new players dead. A lot of Dark Souls players have raged and quit the game over the years because they went into The Catacombs instead of the Undead Burg.

Like Dark Souls, Silksong has an open-ish world where portions of the map are hardlocked by items and soft locked by player skill checks. One of the entrances into the flower laden Hunter’s March is in an early game area blocked by a mini-boss fight with a burly ant. The first time I fought the ant, it killed me over and over again and I took that as a sign I should go elsewhere.

High skilled players can kill the ant, but it’s much easier after you’ve gotten some basic items and abilities. I had several other paths I could take to progress the game, so I marked the ant’s location and moved on.

As I explored more of Silksong, I acquired several powerups that trivialized the fight with the ant and made it easy to navigate the flower jumping puzzles behind him. The first is Swift Step, a dash ability, which is in Deep Docks in the south-eastern portion of the map. The second is the Wanderer’s Crest, which is near the start of the game behind a locked door you get the key for in Silksong’s first town.

The dash allowed me to adjust my horizontal position in the air, but it’s the Wanderer’s Crest that made the flowers easy to navigate. The red flowers are littered throughout Hunter’s March and players have to hit them with a down attack to get a boosted jump and cross pits of spikes. By default, Hornet—the player character—down attacks at a 45 degree angle. The Wanderer’s Crest allows you to attack directly below you and makes the puzzles much easier to navigate.

Cox, bless his heart, hit the burly red ant miniboss and brute forced his way past. Then, like so many other desperate gamers, he proceeded to attempt to navigate the red flower jumping puzzles without the right power ups. He had no Swift Step. He had no Wanderer’s Crest. And thus, he raged.

He’s not alone. Watching the videos of jumping puzzles online I noticed that a lot of the players didn’t seem to have the dash or the downward attack.

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Games communicate to players in different ways and gamers often complain about annoying an obvious signposting like big splashes of yellow paint. But when a truly amazing game comes along that tries to gently steer the player with burly ants and difficult puzzles, they don’t appreciate it and they don’t listen. If you’re really stuck in Silksong, try going somewhere else.


#News #x27


Ma se c'è Friendica che ti permette di scrivere post lunghi, perché c'è tanta gente che apre un account su Mastodon e poi per scrivere un post lungo deve commentarsi 3-4 volte da sola per farcelo entrare tutto?

Voglio dire... hai fatto 30 andandotene da Facebook, a quel punto puoi fare 31 e scegliere un'istanza più adatta a te.

in reply to Max 🇪🇺🇮🇹

può anche darsi che non sappiano dell'esistenza di Friendica. Il mio primo account federato aveva il limite di 500 caratteri (che poi per quello che scrivo sono fin troppi... Per il resto ho il blog)
in reply to .mau.

@.mau.

Fa così anche @Valigia Blu e loro si saranno informati credo.

È un po' scomodo leggerli.



The mainstream media seems entirely uninterested in explaining Charlie Kirk's work.

The mainstream media seems entirely uninterested in explaining Charlie Kirkx27;s work.#News #CharlieKirk


Charlie Kirk Was Not Practicing Politics the Right Way


Thursday morning, Ezra Klein at the New York Times published a column titled “Charlie Kirk Was Practicing Politics the Right Way.” Klein’s general thesis is that Kirk was willing to talk to anyone, regardless of their beliefs, as evidenced by what he was doing while he was shot, which was debating people on college campuses. Klein is not alone in this take; the overwhelming sentiment from America’s largest media institutions in the immediate aftermath of his death has been to paint Kirk as a mainstream political commentator, someone whose politics liberals and leftists may not agree with but someone who was open to dialogue and who espoused the virtues of free speech.

“You can dislike much of what Kirk believed and the following statement is still true: Kirk was practicing politics in exactly the right way. He was showing up to campuses and talking with anyone who would talk to him,” Klein wrote. “He was one of the era’s most effective practitioners of persuasion. When the left thought its hold on the hearts and minds of college students was nearly absolute, Kirk showed up again and again to break it.”

“I envied what he built. A taste for disagreement is a virtue in a democracy. Liberalism could use more of his moxie and fearlessness,” Klein continued.

Kirk is being posthumously celebrated by much of the mainstream press as a noble sparring partner for center-left politicians and pundits. Meanwhile, the very real, very negative, and sometimes violent impacts of his rhetoric and his political projects are being glossed over or ignored entirely. In the New York Times, Kirk was an “energetic” voice who was “critical of gay and transgender rights,” but few of the national pundits have encouraged people to actually go read what Kirk tweeted or listen to what he said on his podcast to millions and millions of people. “Whatever you think of Kirk (I had many disagreements with him, and he with me), when he died he was doing exactly what we ask people to do on campus: Show up. Debate. Talk. Engage peacefully, even when emotions run high,” David French wrote in the Times. “In fact, that’s how he made his name, in debate after debate on campus after campus.”

This does not mean Kirk deserved to die or that political violence is ever justified. What happened to Kirk is horrifying, and we fear deeply for whatever will happen next. But it is undeniable that Kirk was not just a part of the extremely tense, very dangerous national dialogue, he was an accelerationist force whose work to dehumanize LGBTQ+ people and threaten the free speech of professors, teachers, and school board members around the country has directly put the livelihoods and physical safety of many people in danger. We do no one any favors by ignoring this, even in the immediate aftermath of an assassination like this.

Kirk claimed that his Turning Point USA sent “80+ buses full of patriots” to the January 6 insurrection. Turning Point USA has also run a “Professor Watchlist,” “School Board Watchlist,” and “Campus Reform” for nearly a decade.

“America’s radical education system has taken a devastating toll on our children,” Kirk said in an intro video posted on these projects’ websites. “From sexualized material in textbooks to teaching CRT and implementing the 1619 Project doctrine, the radical leftist agenda will not stop … The School Board Watch List exposes school districts that host drag queen story hour, teach courses on transgenderism, and implement unsafe gender neutral bathroom policies. The Professor Watch List uncovers the most radical left-wing professors from universities that are known to suppress conservative voices and advance the progressive agenda.”

These websites have been directly tied to harassment and threats against professors and school board members all over the country. Professor Watchlist lists hundreds of professors around the country, many of them Black or trans, and their perceived radical agendas, which include things like supporting gun control, “socialism,” “Antifa,” “abortion,” and acknowledging that trans people exist and racism exists. Trans professors are misgendered on the website, and numerous people who have been listed on it have publicly spoken about receiving death threats and being harassed after being listed on the site.

One professor on the watchlist who 404 Media is granting anonymity for his safety said once he was added to the list, he started receiving anonymous letters in his campus mailbox. “‘You're everything wrong with colleges,’ ‘watch your step, we're watching you’ kind of stuff,” he said, “One anonymous DM on Twitter had a picture of my house and driveway, which was chilling.” His president and provost also received emails attempting to discredit him with “all the allegedly communist and subversive stuff I was up to,” he said. “It was all certainly concerning, but compared to colleagues who are people of color and/or women, I feel like the volume was smaller for me. But it was certainly not a great feeling to experience that stuff. That watchlist fucked up careers and ruined lives.”

The American Association of University Professors said in an open letter in 2017 that Professor Watchlist “lists names of professors with their institutional affiliations and photographs, thereby making it easy for would-be stalkers and cyberbullies to target them. Individual faculty members who have been included on such lists or singled out elsewhere have been subject to threats of physical violence, including sexual assault, through hundreds of e-mails, calls, and social media postings. Such threatening messages are likely to stifle the free expression of the targeted faculty member; further, the publicity that such cases attract can cause others to self-censor so as to avoid being subjected to similar treatment.” Campus free speech rights group FIRE found that censorship and punishment of professors skyrocketed between 2020 and 2023, in part because of efforts from Professor Watchlist.

Many more professors who Turning Point USA added to their watchlist have spoken out in the past about how being targeted upended their lives, brought years of harassment down on them and their colleagues, and resulted in death threats against them and their loved ones.

At Arizona State University, a professor on the watchlist was assaulted by two people from Turning Point USA in 2023.

“Earlier this year, I wrote to Turning Point USA to request that it remove ASU professors from its Professor Watchlist. I did not receive a response,” university president Michael Crow wrote in a statement. “Instead, the incident we’ve all now witnessed on the video shows Turning Point’s refusal to stop dangerous practices that result in both physical and mental harm to ASU faculty members, which they then apparently exploit for fundraising, social media clicks and financial gain.” Crow said the Professor Watchlist resulted in “antisemitic, anti-LGBTQ+ and misogynistic attacks on ASU faculty with whom Turning Point USA and its followers disagree,” and called the organization’s tactics “anti-democratic, anti-free speech and completely contrary” to the spirit of scholarship.

Kirk’s death is a horrifying moment in our current American nightmare. Kirk’s actions and rhetoric do not justify what happened to him because they cannot be justified. But Kirk was not merely someone who showed up to college campuses and listened. It should not be controversial to plainly state some of the impact of his work.





I veleni di Roma


Liberi dai veleni di Roma ha ispirato questo pezzo straordinario che accompagnerà la nostra lotta contro l'inceneritore.
SantaPalomba sarà il faro contro la tenebra inceneritorista.
SantaPalomba sono donne e uomini liberi dai veleni di Roma.
SantaPalomba non si piega!

Canale YouTube di Simone Bellia: youtube.com/@simobellia88

#simonebellia



Linkedin has been joking about “vibe coding cleanup specialists,” but it’s actually a growing profession.#News


The Software Engineers Paid to Fix Vibe Coded Messes


Freelance developers and entire companies are making a business out of fixing shoddy vibe coded software.

I first noticed this trend in the form of a meme that was circulating on LinkedIn, sharing a screenshot of several profiles who advertised themselves as “vibe coding cleanup specialists.” I couldn’t confirm if the accounts in that screenshot were genuinely making an income by fixing vibe coded software, but the meme gained traction because of the inherent irony in the existence of such a job existing.

The alleged benefit of vibe coding, which refers to the practice of building software with AI-coding tools without much attention to the underlying code, is that it allows anyone to build a piece of software very quickly and easily. As we’ve previously reported, in reality, vibe coded projects could result in security issues or a recipe app that generates recipes for “Cyanide Ice Cream.” If the resulting software is so poor you need to hire a human specialist software engineer to come in and rewrite the vibe coded software, it defeats the entire purpose.

LinkedIn memes aside, people are in fact making money fixing vibe coded messes.

“I've been offering vibe coding fixer services for about two years now, starting in late 2023. Currently, I work with around 15-20 clients regularly, with additional one-off projects throughout the year,” Hamid Siddiqi, who offers to “review, fix your vibe code” on Fiverr, told me in an email. “I started fixing vibe-coded projects because I noticed a growing number of developers and small teams struggling to refine AI-generated code that was functional but lacked the polish or ‘vibe’ needed to align with their vision. I saw an opportunity to bridge that gap, combining my coding expertise with an eye for aesthetic and user experience.”

Siddiqi said common issues he fixes in vibe coded projects include inconsistent UI/UX design in AI-generated frontends, poorly optimized code that impacts performance, misaligned branding elements, and features that function but feel clunky or unintuitive. He said he also often refines color schemes, animations, and layouts to better match the creator’s intended aesthetic.

Siddiqi is one of dozens of people on Fiverr who is now offering services specifically catering to people with shoddy vibe coded projects. Established software development companies like Ulam Labs, now say “we clean up after vibe coding. Literally.”

“Built something fast? Now it’s time to make it solid,” Ulam Labs says on its site. “We know how it goes.
You had to move quickly, get that MVP [minimally viable product] out, and validate the idea. But now the tech debt is holding you back: no tests, shaky architecture, CI/CD [Continuous Integration and Continuous Delivery/Deployment] is a dream, and every change feels like defusing a bomb. That’s where we come in.”

Swatantra Sohni, who started VibeCodeFixers.com, a site for people with vibe coded projects who need help from experienced developers to fix or finish their projects, says that almost 300 experienced developers have posted their profiles to the site. He said so far VibeCodeFixers.com has only connected between 30-40 vibe code projects with fixers, but that he hasn’t done anything to promote the service and at the moment is focused on adding as many software developers to the platform as possible.

Sohni said that he’s been vibe coding himself since before Andrej Karpathy coined the term in February. He bought a bunch of vibe coding related domains, and realized a service like VibeCodeFixers.com was necessary based on how often he had to seek help from experts on his own vibe coding projects. In March, the site got a lot of attention on X and has been slowly adding people to the platform since.

Sohni also wrote a “Vibecoding Community Research Report” based on interviews with non-technical people who are vibe coding their projects that he shared with me. The report identified a lot of the same issues as Siddiqi, mainly that existing features tend to break when new ones are added.

“Most of these vibe coders, either they are product managers or they are sales guys, or they are small business owners, and they think that they can build something,” Sohni told me. “So for them it’s more for prototyping. Vibe coding is, at the moment, kind of like infancy. It's very handy to convey the prototype they want, but I don't think they are really intended to make it like a production grade app.”

Another big issue Sohni identified is “credit burn,” meaning the money vibe coders waste on AI usage fees in the final 10-20 percent stage of developing the app, when adding new features breaks existing features. In theory, it might be cheaper and more efficient for vibe coders to start over at that point, but Sohni said people get attached to their first project.

“What happens is that the first time they build the app, it's like they think that they can build the app with one prompt, and then the app breaks, and they burn the credit. I think they are very emotionally connected to the app, because this act of vibe coding involves you, your creativity.”

In theory it might be cheaper and more efficient for vibe coders to start over if the LLM starts hallucinating and creating problems, but Sohni that’s when people come to VibeCodeFixers.com. They want someone to fix the bugs in their app, not create a new one.

Sohni told me he thinks vibe coding is not going anywhere, but neither are human developers.

“I feel like the role [of human developers] would be slightly limited, but we will still need humans to keep this AI on the leash,” he said.


#News


L' economia dell'attenzione


Viviamo in un’epoca in cui l’oro non luccica, il petrolio non si estrae e i diamanti non brillano: oggi la risorsa più preziosa è la nostra attenzione. Eh già, il bene più scarso del ventunesimo secolo non è una materia prima, ma la capacità di rimanere concentrati su qualcosa senza essere interrotti da notifiche, banner lampeggianti o l’ennesimo video di gattini su TikTok. Il concetto nasce da un’osservazione semplice: l’informazione è infinita, ma l’attenzione umana è limitata. Le piattaforme digitali, i media e le aziende competono tra loro per catturare e trattenere quei preziosi secondi in cui guardiamo uno schermo, leggiamo un titolo o ascoltiamo un contenuto. È come se la nostra mente fosse un’arena di gladiatori: da una parte Netflix, dall’altra Instagram, poi YouTube, Spotify e il notiziario online. Tutti combattono per strapparci anche solo cinque minuti del nostro tempo. Non è un mistero che i giganti del web non vendano soltanto prodotti o servizi: vendono il nostro tempo di attenzione a chi paga per raggiungerci, cioè gli inserzionisti. Più tempo passiamo incollati a una piattaforma, più pubblicità vediamo, più dati regaliamo. Il meccanismo è semplice e spietato. Non a caso i feed dei social non finiscono mai (hai mai provato a raggiungere “la fine di Facebook”? Buona fortuna). È progettato così: scorrere è più facile che fermarsi. Le piattaforme hanno studiato bene la psicologia. Ogni like, notifica o messaggio privato funziona come una piccola scarica di dopamina. Un mini premio che ci spinge a tornare ancora e poi ancora. In pratica, siamo diventati giocatori compulsivi di una slot machine digitale, solo che invece di monetine, buttiamo dentro minuti (e spesso ore) della nostra giornata. Non per forza. L’ironia è che in questo “mercato” noi siamo allo stesso tempo merce e consumatori.
Da un lato veniamo corteggiati, monitorati e spinti a guardare “ancora un episodio”. Dall’altro, possiamo diventare consapevoli di questi meccanismi e imparare a usare gli strumenti digitali a nostro favore. Un esempio? Decidere di spegnere le notifiche, stabilire dei tempi senza schermo o persino pagare servizi premium per liberarci dalla pubblicità. Non è una rivoluzione, ma è un modo per dire: ok, i miei occhi e il mio tempo hanno un valore, e lo gestisco io. La domanda, in fondo, è semplice: a chi vogliamo dare la nostra attenzione? Perché ogni minuto passato su un contenuto è un minuto tolto ad altro: leggere un libro, parlare con un amico, cucinare, o – perché no – non fare assolutamente niente. Che, in un mondo così saturo di stimoli, è quasi un atto di ribellione.


Matteo Mainardi ospite al FLAG Festival: “Conversazioni sul fine vita”


📍 Roma, Piazza Vittorio – Notti di Cinema
🗓 Domenica 14 settembre 2025
🕖 Ore 19:00
📣 All’interno della 6ª edizione del FLAG Festival – C’entriamo tuttə

In occasione della sesta edizione del FLAG Festival, appuntamento con Matteo Mainardi, coordinatore delle iniziative sul fine vita e Consigliere Generale di Associazione Luca Coscioni.

L’incontro, dal titolo “Conversazioni sul fine vita”, sarà un momento di confronto sui diritti civili, sull’autodeterminazione e sull’urgenza di una legge che garantisca dignità anche nell’ultimo tratto della vita.

Introduce Renato Scatteralla.

🌈 L’evento si svolge nell’ambito di Notti di Cinema a Piazza Vittorio, nel cuore del quartiere Esquilino di Roma, e rientra nel programma del FLAG – Festival delle libertà e dell’autodeterminazione di genere.

📌 Ingresso libero

L'articolo Matteo Mainardi ospite al FLAG Festival: “Conversazioni sul fine vita” proviene da Associazione Luca Coscioni.



le strategie rimangono sempre le stesse: negare. e a volte a farlo è chi lo ha subito in prima persona.



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