Il Threat Actors 888 rivendicata una compromissione ai danni dei Clienti BMW
Recentemente, è emersa una notizia preoccupante nel mondo della sicurezza informatica. Un noto hacker, identificato con il nickname 888, ha presumibilmente divulgato dati sensibili appartenenti ai clienti BMW di Hong Kong. La fuga di notizie, datata luglio 2024, ha portato alla compromissione di circa 14.000 righe di informazioni riservate.
Dettagli della Violazione
Secondo quanto riportato su BreachForums, un noto forum di hacking, la fuga di dati comprende informazioni personali di migliaia di clienti BMW di Hong Kong. I dati compromessi includono:
- Saluti
- Cognomi
- Nomi
- Numeri di telefono cellulare
- Opzioni di esclusione dagli SMS
La pubblicazione su BreachForums è avvenuta il 15 luglio 2024, con l’hacker 888 che ha reso disponibili i dati per il download pubblico. Questo incidente rappresenta un significativo rischio per la privacy dei clienti coinvolti e solleva preoccupazioni sulla sicurezza dei dati gestiti da BMW.
Impatto e Considerazioni
Attualmente, non possiamo confermare con precisione la veridicità della violazione, poiché BMW non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo dovrebbe essere considerato come una ‘fonte di intelligence’.
Se confermata, questa violazione potrebbe avere conseguenze legali e reputazionali per BMW, oltre a mettere a rischio la sicurezza personale dei clienti coinvolti. È essenziale che le organizzazioni rafforzino le loro misure di sicurezza per prevenire futuri incidenti simili.
Conclusione
La presunta violazione dei dati dei clienti BMW di Hong Kong da parte di 888 evidenzia l’importanza cruciale della sicurezza informatica. Le aziende devono rimanere vigili e adottare misure proattive per proteggere i dati dei loro clienti. Nel frattempo, i clienti coinvolti dovrebbero monitorare attentamente le loro informazioni personali e adottare misure precauzionali per proteggersi da potenziali minacce.
Rimaniamo in attesa di ulteriori aggiornamenti da parte di BMW riguardo a questo incidente e alle eventuali azioni correttive che l’azienda intende intraprendere.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
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“Sono il civile De Luca”: la nuova gelida stretta di mano tra Meloni e il governatore
@Politica interna, europea e internazionale
“Sono il civile De Luca, le rinnovo il benvenuto”. Con queste parole il governatore della Campania Vincenzo De Luca accoglie Giorgia Meloni a Bagnoli per la firma del protocollo di intesa per la rigenerazione dell’area. I due si stringono le mani a circa un mese e
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Etiopia, gli sfollati in Tigray ancora bloccati nei campi per questioni politiche
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Il ritorno a casa di qualche migliaio di #sfollati in #Tigray è solo un fuoco di paglia. Il processo di reinsediamento è bloccato da questioni
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Una Europa forte rafforza anche la Nato. Il futuro dell’Alleanza secondo Rachel Rizzo
[quote]Si è concluso il summit della Nato a Washington, segnando un momento cruciale per l’alleanza. La nuova settimana post-summit, invece, è l’occasione perfetta per riflettere sui risultati ottenuti e sulle sfide future. Per approfondire questi temi, Airpress ha
Violazione AT&T: Arrestato l’hacker delle TELCO. Un 24enne che colpì anche T-Mobile nel 2021
AT&T ha segnalato una massiccia violazione dei dati. In seguito all’incidente, gli aggressori hanno rubato i registri delle chiamate di quasi 109 milioni di abbonati (quasi tutti utenti mobili AT&T) dal database dell’account Snowflake.
Nell’aprile 2024, gli aggressori hanno scaricato almeno 165 organizzazioni dai database Snowflake utilizzando credenziali precedentemente rubate dagli infostealer. Gli hacker hanno poi ricattato le aziende, chiedendo un riscatto e minacciando di pubblicare in altro modo le informazioni rubate o di venderle ad altri criminali.
Secondo gli specialisti di Mandiant, dietro gli attacchi ai clienti Snowflake, identificati dagli esperti come UNC5537, c’è un gruppo motivato dal punto di vista finanziario.
Alla fine della scorsa settimana, AT&T ha depositato documenti presso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. Questi documenti affermano che le informazioni rubate contengono dati su chiamate e messaggi di testo di quasi tutti gli utenti mobili AT&T, nonché informazioni dei clienti degli operatori di rete mobile virtuale (MVNO), per il periodo dal 1 maggio al 31 ottobre 2022 e gennaio 2, 2023 dell’anno.
I dati rubati includono:
- numeri telefonici dei clienti AT&T wireline e dei clienti di altri operatori;
- numeri di telefono con cui hanno interagito i numeri wireless AT&T e gli MVNO;
- numero di interazioni (ad esempio, numero di chiamate o messaggi di testo).
- dati sulla durata totale delle chiamate per giorno o mese;
- uno o più numeri identificativi della stazione base (per alcuni sottogruppi).
Si sottolinea che i dati rubati non includevano i registri delle chiamate o il contenuto dei messaggi, i nomi dei clienti o altre informazioni personali come numeri di previdenza sociale o date di nascita.
Sebbene i dati sensibili che potrebbero rivelare l’identità dei clienti non siano interessati, i metadati possono essere utilizzati anche per confrontare le informazioni disponibili al pubblico, il che in molti casi facilita l’identificazione dell’abbonato.
La società afferma che dopo aver scoperto la fuga di notizie, ha collaborato attivamente con esperti di sicurezza e ha informato le forze dell’ordine. Tuttavia, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per due volte (9 maggio 2024 e 5 giugno 2024) ha consentito ad AT&T di ritardare una dichiarazione pubblica sull’incidente a causa del potenziale rischio per la sicurezza nazionale e pubblica.
“AT&T, FBI e DOJ hanno collaborato durante la prima e la seconda estensione, condividendo informazioni chiave sulle minacce per rafforzare la posizione dell’FBI nelle indagini e per assistere AT&T nella sua risposta all’incidente”, affermano i documenti.
AT&T sottolinea che sta collaborando con le forze dell’ordine per arrestare le persone coinvolte nell’attacco e afferma che almeno una persona è già stata arrestata. Sebbene AT&T e l’FBI si siano rifiutati di parlare di questo arresto in modo più dettagliato, secondo 404 Media si tratta di un cittadino americano di 24 anni di nome John Binns, arrestato in Turchia nel maggio 2024. È noto che Binns è stato anche accusato di hacking di T-Mobile nel 2021 e della successiva vendita di dati rubati.
AT&T afferma di aver già adottato ulteriori misure di sicurezza informatica per bloccare futuri tentativi di accesso non autorizzati e ha anche promesso di informare il prima possibile tutti i clienti attuali o precedenti interessati da questa violazione.
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Rifugiati siriani, la moneta di scambio tra Turchia, Siria e Russia
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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sta raggiungendo il presidente siriano Bashar Al Assad per il dialogo. L’iniziativa, sostenuta da Mosca, è complicata dalla significativa
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Linksys Velop Routers Caught Sending WiFi Creds in the Clear
A troubling report from the Belgian consumer protection group Testaankoop: several models of Velop Pro routers from Linksys were found to be sending WiFi configuration data out to a remote server during the setup process. That would be bad enough, but not only are these routers reporting private information to the mothership, they are doing it in clear text for anyone to listen in on.
Testaankoop says that while testing out the Pro WiFi 6E and Pro 7 versions of Velop routers, they discovered that unencrypted packets were being sent to a server hosted by Amazon Web Services (AWS). In these packets, they discovered not only the SSID of the user’s wireless network, but the encryption key necessary to join it. There were also various tokens included that could be used to identify network and user.
While the report doesn’t go into too much detail, it seems this information is being sent as part of the configuration process when using the official Linksys mobile application. If you want to avoid having your information bounced around the Internet, you can still use the router’s built-in web configuration menus from a browser on the local network — just like in the good old days.
The real kicker here is the response from Linksys, or more accurately, the lack thereof. Testaankoop says they notified them of their discovery back in November of 2023, and got no response. There’s even been firmware updates for the affected routers since then, but the issue is still unresolved.
Testaankoop ends the review by strongly recommending users avoid these particular models of Linksys Velop routers, which given the facts, sounds like solid advice to us. They also express their disappointment in how the brand, a fixture in the consumer router space for decades, has handled the situation. If you ask us, things started going downhill once they stopped running Linux on their hardware.
Urgente! Netgear Rilascia Aggiornamento Firmware per Risolvere Gravi Vulnerabilità
Netgear ha avvisato gli utenti di aggiornare il firmware dei propri dispositivi il prima possibile. Il fatto è che la versione aggiornata del firmware corregge un XSS e il bypass dell’autenticazione in diversi modelli di router dell’azienda.
Una vulnerabilità XSS (risolta nella versione firmware 1.0.0.72 e tracciata con ID PSV-2023-0122 ) colpisce i router da gioco Nighthawk XR1000.
Sebbene la società non abbia ancora rivelato alcun dettaglio su questo problema, lo sfruttamento di tali vulnerabilità in genere consente agli utenti di dirottare le sessioni utente, reindirizzare gli utenti a siti dannosi, visualizzare moduli di accesso falsi, rubare informazioni riservate ed eseguire azioni con i diritti di un utente compromesso.
Il problema di bypass dell’autenticazione (risolto nella versione firmware 2.2.2.2 e tracciato con ID PSV-2023-0138 ) interessa i router CAX30 Nighthawk AX6 6-Stream.
Anche in questo caso Netgear non fornisce alcuna informazione sulla vulnerabilità, ma tali problemi sono generalmente valutati con la massima gravità perché potrebbero fornire agli aggressori un accesso non autorizzato all’interfaccia amministrativa e portare alla completa acquisizione del dispositivo di destinazione.
Ricordiamo che il mese scorso i ricercatori hanno scoperto sei vulnerabilità nel router economico Netgear WNR614 N300, popolare sia tra gli utenti ordinari che tra le piccole imprese. Ma poiché il supporto per questo modello è già stato interrotto, gli specialisti Netgear hanno consigliato agli utenti di sostituire il router e, se ciò non fosse possibile, di adottare alcune misure protettive.
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Corpi in ostaggio, fronte di guerra contro Hamas
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il caso della salma di Walid Daqqa, noto detenuto politico palestinese deceduto tre mesi fa, non ancora restituita alla famiglia. Oggi è attesa una decisione della Corte Suprema
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Zoom sul cosmo infrarosso con un anello di Einstein l MEDIA INAF
"Le antenne cilene hanno catturato l’elegante e raro spettacolo del cosiddetto anello di Einstein. La forma particolare di questo oggetto è causata dal fenomeno della lente gravitazionale, predetto da Albert Einstein nella sua teoria della relatività generale. Come funziona? L’immagine di una galassia distante è distorta dal campo gravitazionale di una galassia massiccia interposta, creando archi o anelli di luce. Gli astronomi sfruttano questo affascinante effetto per studiare oggetti lontanissimi, altrimenti invisibili con i telescopi da terra e dallo spazio."
Colombia. La deforestazione cala al minimo da 23 anni
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le politiche del presidente della Colombia Petro hanno ridotto lo scorso anno la distruzione foresta pluviale e tutelato i diritti delle comunità indigene
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È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
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Cloud First: una guida strategica per il futuro digitale delle aziende
Nell’era digitale odierna, le aziende si trovano ad affrontare un panorama in continua evoluzione, caratterizzato da una crescente domanda di agilità, scalabilità e innovazione. Per rimanere competitive è fondamentale abbracciare le nuove tecnologie e adottare soluzioni IT flessibili e resilienti. In questo contesto, l’approccio Cloud First emerge come una strategia vincente per guidare la trasformazione digitale e sbloccare nuovi livelli di successo.
Cosa significa Cloud First?
L’approccio Cloud First implica che, nella pianificazione e nello sviluppo di nuove applicazioni o nell’aggiornamento di sistemi esistenti, le aziende considerino il cloud come opzione primaria. Questo non significa necessariamente che tutte le componenti debbano obbligatoriamente risiedere nel cloud, ma piuttosto che il cloud venga valutato con priorità rispetto a soluzioni on-premise o ibride.
Vantaggi del Cloud First
L’adozione di un approccio Cloud First offre alle aziende una serie di vantaggi tangibili, tra cui:
- Scalabilità e flessibilità: le risorse cloud possono essere scalate rapidamente e facilmente in base alle esigenze aziendali, permettendo di aumentare o diminuire la capacità di calcolo e storage senza dover investire in infrastruttura fisica. Questa elasticità è fondamentale per adattarsi a fluttuazioni di domanda o periodi di crescita imprevista.
- Riduzione dei costi: il modello di pagamento “pay-as-you-go” del cloud elimina la necessità di ingenti investimenti upfront in hardware e software. Le aziende pagano solo per le risorse effettivamente utilizzate, ottimizzando i costi IT e liberando risorse per investimenti in aree strategiche.
- Innovazione rapida: il cloud fornisce accesso immediato a un vasto ecosistema di servizi innovativi, come intelligenza artificiale, machine learning e data analytics. Questo permette alle aziende di sperimentare nuove tecnologie e sviluppare rapidamente soluzioni che rispondono alle esigenze del mercato e dei clienti.
- Sicurezza e conformità: i principali provider di servizi cloud investono pesantemente in tecnologie di sicurezza all’avanguardia, offrendo livelli di protezione spesso superiori a quelli che le aziende possono implementare internamente. Inoltre, i provider cloud garantiscono la conformità a numerose normative e standard di settore.
- Collaborazione e produttività: il cloud facilita la collaborazione tra team, consentendo ai dipendenti di lavorare insieme in modo efficiente e sicuro da qualsiasi luogo, favorendo la flessibilità lavorativa e il lavoro remoto.
Come adottare il Cloud First nella tua azienda
L’adozione del Cloud First richiede una pianificazione accurata e una strategia ben definita. Ecco i passaggi chiave per una transizione al cloud di successo:
- Valutazione e pianificazione: analizzare le esigenze aziendali e valutare i potenziali benefici del cloud. Definire una roadmap dettagliata con obiettivi, priorità, tempistiche e risorse necessarie.
- Scelta del fornitore e strategia di migrazione: valutare i diversi provider di servizi cloud disponibili e selezionare quello che meglio si adatta alle proprie esigenze. Definire una strategia di migrazione che pianifica il trasferimento dei dati e delle applicazioni al cloud in modo sicuro e minimizzando i tempi di inattività.
- Sviluppo e ottimizzazione per il cloud: adattare o sviluppare nuove applicazioni per sfruttare appieno i vantaggi del cloud. Ottimizzare le configurazioni per massimizzare le prestazioni e ridurre i costi.
- Sicurezza e compliance: implementare rigorose misure di sicurezza per proteggere i dati e le applicazioni in cloud. Assicurarsi che i processi aziendali siano conformi a tutte le normative applicabili.
- Gestione e monitoraggio continui: monitorare attentamente l’utilizzo delle risorse cloud e ottimizzare le configurazioni per ridurre i costi. Gestire gli accessi e garantire la sicurezza continua.
- Formazione del personale: formare adeguatamente il personale sull’utilizzo del cloud e sulle nuove tecnologie adottate.
Sfide e considerazioni
L’adozione del Cloud First non è priva di sfide che le aziende devono affrontare con attenzione:
- Gestione della migrazione: la migrazione al cloud richiede una pianificazione accurata per evitare interruzioni del servizio e perdite di dati. È fondamentale valutare attentamente le applicazioni da migrare e la sequenza in cui farlo.
- Costi iniziali: sebbene il modello pay-as-you-go riduca i costi a lungo termine, la migrazione iniziale al cloud può comportare investimenti significativi. È importante valutarli.
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Cina: "la Nato mette in pericolo il mondo. Dove la Nato estende la sua mano nera, si producono instabilità e caos. La Nato diffonde disinformazione fabbricata dagli Stati uniti"
imolaoggi.it/2024/07/11/cina-n…
Cina: "la Nato mette in pericolo il mondo" • Imola Oggi
imolaoggi.it/2024/07/11/cina-n…
ansa.it/sito/notizie/mondo/202…
Fast fashion e clima: Inditex e il boom di emissioni di CO2 da trasporto aereo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Fondazione Finanza Etica, come azionista critica, chiede al colosso spagnolo dell’abbigliamento “un piano per la logistica verde”
L'articolo Fast fashion e clima: Inditex e il valori.it/inditex-emissioni-tr…
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VIDEO. GAZA. Almeno 90 gli uccisi a Mawasi. Hamas: Mohammed Deif sta bene
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il movimento islamico smentisce la notizia di un suo ritiro dal tavolo dei negoziati per la tregua
L'articolo VIDEO. GAZA. Almeno 90 gli uccisi a pagineesteri.it/2024/07/13/med…
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Fediverse Report, il bollettino più completo e puntuale sulle novità del Fediverso andrà in pausa per le prossime due settimane. Buon riposo e a presto!
"Fediverse Report sarà in pausa per le prossime due settimane, mi prenderò una pausa per le vacanze. Non leggerò attivamente i feed e non terrò traccia di cosa sta succedendo, quindi se pensi che ci sia qualcosa che dovrei vedere quando torno, sentiti libero di taggarmi nel frattempo."
Intanto potete leggere l'ultima newsletter della stagione:
Ultima settimana sul #fediverso e su #bluesky - ep 77
Le novità di questa settimana:
- Il governo olandese ha in programma di espandere il progetto #Mastodon
- L'identità nomade (che separa l'identità dell'utente dai server) su #activitypub arriva sul Fediverso
- #openvibe combina Mastodon, #nostr e ora Bluesky in un'unica app e in un unico feed
Che succede nel Fediverso? reshared this.
Accogliamo l’invito a pubblicare sui nostri canali il lavoro di Free Assange Napoli.
Certi del loro accoglimento per i nostri eventi.
https://x.
FREE ASSANGE Italia
Accogliamo l’invito a pubblicare sui nostri canali il lavoro di Free Assange Napoli. Certi del loro accoglimento per i nostri eventi. https://x.Telegram
Aaron Winston Smith reshared this.
Etiopia & Russia, rafforzamento legami economici e bilaterali nel BRICS+
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Etiopia, secondo Agenyehu Teshagera, presidente del Consiglio della Federazione del Parlamento, il suo Paese apprezza molto il potenziale dei BRICS SAN PIETROBURGO, 11
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#laFLEalMassimo – Il pilota automatico delle istituzioni
L'articolo #laFLEalMassimo – Il pilota automatico delle istituzioni proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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Luca Zaia: “Armi a Kiev? È giunto il tempo della diplomazia”
@Politica interna, europea e internazionale
Luca Zaia, a 15 mesi da quello che (al momento) è il suo ultimo mandato come governatore della Regione Veneto, ha deciso di uscire allo scoperto sui vari temi del momento: dalle armi all’Ucraina all’autonomia differenziata. Lo ha fatto con un’intervista a La Repubblica. La Lega non è d’accordo sui nuovi aiuti
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Verso un sistema di difesa integrato. Ecco la nuova frontiera della sicurezza nazionale
[quote]Nel contesto geopolitico attuale, caratterizzato da minacce ibride e sfide multidimensionali, il concetto tradizionale di difesa nazionale basato esclusivamente sulle forze armate risulta ormai obsoleto. L’evoluzione tecnologica, l’emergere di nuovi domini come quello cibernetico e spaziale, e le
Lo scorso 9 aprile il Senato ha approvato all’unanimità la legge che istituisce l’Ordine delle professioni pedagogiche ed educative costituito dall’albo dei pedagogisti e da quello degli educatori professionali socio-pedagogici.
Educatori e pedagogisti saranno dunque obbligati ad iscriversi ai loro rispettivi albi entro il prossimo 6 agosto per poter esercitare la propria professione.
Come Giovani Comunisti/e contestiamo questa legge (sulla quale maggioranza e opposizione si sono trovati d’accordo) non solo per la sua inutilità in quanto i lavoratori hanno già dimostrato di essere in possesso dei requisiti necessari ad esercitare la professione al momento dell’assunzione, ma anche per i costi che si ripercuoteranno ogni anno sulle loro tasche, come l’iscrizione all’albo, i corsi di formazione e l’assicurazione.
Non è con un albo che si valorizzano due importanti professioni come quelle educative e pedagogiche, ma con il riconoscimento di un salario più dignitoso di quello che viene corrisposto loro attualmente.
Uniamo quindi la nostra voce a quella dei sindacati di base chiedendo il ritiro della legge 55/2024 e la salvaguardia di tutti i posti di lavoro qualora qualcuno rifiuti d’iscriversi all’albo.
Simone Antonioli, coordinamento nazionale Giovani Comunisti/e
rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
Etiopia, corsa all’oro del Tigray, aumento delle violenze e contrabbando verso Dubai
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Il coinvolgimento di gruppi armati e stranieri nel dilagante contrabbando del commercio di oro nella regione del Tigray si sta intensificando in
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La #finale femminile di #Wimbledon non è stata una bella partita, da parte di nessuna delle due. Sprazzi e momenti alti da parte di entrambe, per il resto tanti errori e servizi un po' traballanti.
Rimane comunque pura poesia a paragone con i commenti maschilisti e nazionalisti degli altri spettatori intorno a me.
Chi se ne frega se Barbora non ti piace? Che te ne frega se gioca con una maglietta accollata e a maniche lunge? Perché dici "andiamo al terzo set", "teniamo duro" quando tu non stai facendo una mazza? Che ce ne frega della nazionalità nel #tennis?
Eccheppalle.
Etiopia, Tigray & gruppi armati e aumento violenze per l’oro
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Il coinvolgimento di gruppi armati e stranieri nel dilagante contrabbando del commercio d’oro nella regione del #Tigray si sta trasformando in scontri armati e violenze. Un’indagine condotta da
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VIDEO. GAZA. Attacchi aerei israeliani su al Mawasi uccidono almeno 71 persone
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I raid hanno colpito tende. Secondo i media israeliani, obiettivo del raid sarebbe stato Mohammed Deif il capo dell'ala armata di Hamas. Il movimento islamico nega: i morti sono tutti civili.
L'articolo VIDEO. GAZA. Attacchi aerei israeliani su al
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youtu.be/B1AEYQSYqpU
FREE ASSANGE Italia
🥂Associazioni ed amici ci hanno da sempre accompagnato in questa lotta. Un ringraziamento a tutti voi da piazza Castello a Torino. https://youtu.be/B1AEYQSYqpUTelegram
Kinmen Rising Project-金門最後才子🇺🇦 reshared this.
PODCAST. Summit Washington. Debolezze e pericolose ambizioni della Nato
@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Il comunicato finale oscilla tra preoccupazione ed eccessiva sicurezza", dice l'analista e storico Francesco Dall'Aglio. "La Nato non indica solo la Russia come sua nemica e riafferma il sostegno militare a Kiev. Ora si rivolge ad aree del mondo dove molti dei
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Loredana Fraleone*
Quando fu approvata l’autonomia scolastica del ministro Luigi Berlinguer, in applicazione della legge Bassanini del 1997, fummo tra i pochi a considerare quella riforma l’inizio di una deriva aziendalista, che avrebbe snaturato la Scuola della Costituzione, la sua indipendenza e il diritto allo studio. In Parlamento Rifondazione Comunista naturalmente votò contro
Tra i tre regolamenti, che corredavano il provvedimento, vi era quello che consentiva alle scuole di fruire di fondi erogati da privati, quello più pericoloso, paradossalmente proprio per l’autonomia delle scuole.
A distanza di un ventennio, abbiamo la costituzione di una “Fondazione per la Scuola Italiana”, che per ora fruisce del contributo di Leonardo S.p.A., UniCredit, Enel Italia S.p.A, Autostrade per l’Italia, Banco BPM, tutti potentati economici, che lungi da porsi il problema costituzionale del diritto allo studio, intendono mettere le mani su uno dei pochi presidi rimasti, il più importante sicuramente, che conserva una certa indipendenza dal mercato e dall’impresa.
Siamo stati profeti inascoltati, ai tempi della riforma Berlinguer che usando una parola positiva, nel senso comune, come autonomia, abbagliava docenti, sindacati, associazioni, che non vedevano l’inevitabile deriva che il provvedimento avrebbe comportato. Oggi, in una Scuola logorata, deprivata da troppo tempo delle risorse economiche indispensabili, la “Fondazione per la Scuola Italiana”, che si pone l’obiettivo di raccogliere milioni di euro da “offrire” alle scuole attraverso progetti e altro, avrà buon gioco a imporre o semplicemente condizionare l’impianto culturale di un mondo sempre più fragile, guidato da un Ministero dell’Istruzione e del Merito subito disponibile a firmare un protocollo d’intesa con la Fondazione. Tra i promotori, spicca la Leonardo S.P.A, tra le maggiori imprese produttrici di armi, in Europa e nel mondo, in continua crescita economica, i cui affari sono ovviamente legati alla guerra, sulla quale conta molto il capitalismo del settore per accumulare profitti. La Leonardo S.P.A. ha già rapporti col Ministero e con le scuole, lavorando sulla militarizzazione della cultura diffusa, in nome di “valori” che riportano ai primi decenni del Novecento e puntano oggi a un nuovo “credere, obbedire e combattere”.
Se poi si arrivasse a 20 sistemi scolastici differenti con l’autonomia regionale promossa da Calderoli, le fragili barriere della Scuola della Costituzione cadrebbero rovinosamente, insieme a un diritto allo studio da tempo sempre meno tutelato, a vantaggio del “merito” di essere obbedienti, subalterni, acritici e disciplinati.
* Responsabile Scuola Università Ricerca del PRC/SE
MANI POTENTI SULLA SCUOLA
Loredana Fraleone* Quando fu approvata l’autonomia scolastica del ministro Luigi Berlinguer, in applicazione della legge Bassanini delRifondazione Comunista
Deterrenza militare, Ucraina e fianco sud. Cesa spiega l’impegno dell’Italia al Nato Summit
[quote]A poche ore dalla conclusione del summit Nato a Washington, Lorenzo Cesa, presidente della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare della Nato, condivide con Formiche.net il ruolo chiave dell’Italia nel rafforzare la coesione tra i Paesi membri e la centralità dell’Alleanza Atlantica. Come si sta
Ponte sullo Stretto, blitz della Lega: fino a 25 anni a chi contesta. E lo Stato anticiperà le spese legali degli agenti accusati di violenze
In base al combinato disposto di due emendamenti del Carroccio approvati mercoledì, chi protesta in modo "minaccioso o violento" contro le grandi opere sarà colpito da una nuova aggravante al reato di resistenza che farà lievitare le pene. Ma se un membro delle forze dell'ordine finisce sotto processo per averlo malmenato, lo Stato potrà anticipargli le spese legali fino a diecimila euro per ogni grado di giudizio.
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“Trieste, detenuti in rivolta nel carcere di via Coroneo dal tardo pomeriggio di giovedì 11 luglio. (…) Sarebbero cento i partecipanti alla rivolta, iniziata intorno alle 19.00. Alcuni detenuti si sono affacciati alle finestre e attraverso le inferriate hanno fatto cadere degli stracci incendiati. Urla dall’interno della struttura, sia dalla parte degli uomini che delle donne. Libertà, si sente gridare…” Questo è quello che siamo venuti a conoscere dalle agenzie, che segnalano altri momenti di tensione, in Regione FVG, nel CPR di Gradisca d’Isonzo, istituzione criminogena.
Si tratta di una situazione disumana, necessariamente destinata ad esplodere. Sappiamo, infatti, che nel carcere di Trieste “ci sono 260 detenuti per 150 posti” e che “da mesi c’è un clima di tensione (…), ci sono detenuti che dormono anche in 10 in una cella, anche vicino al water. Ci sono persone con problemi psichiatrici che dovrebbero stare da soli e invece sono in due in cella” (così sostiene l’avv. Mascia, delegato della camera penale per il carcere). E’ una situazione di abbrutimento decisamente anticostituzionale se le pene, per la nostra Carta (art. 27), “non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. A Trieste, come altrove, non è così. Lo dice l’elevato numero di suicidi nelle prigioni italiane: 54, finora, nell’anno in corso (nel 2022 se ne registrarono 84; almeno 70 nel 2023). 13 morti, inoltre, nel caos del 2020 (dal 7 al 9 marzo), in piena emergenza covid: morti presto dimenticati, cancellati.
Rifondazione comunista-Sinistra europea, con il meglio delle associazioni di giuristi, ritiene urgente riportare la Costituzione e la CEDU in carcere. Bisogna, in concreto, ridurre i detenuti e le detenute attraverso riti processuali e pene alternative. La giustizia, in Italia, continua invece a proteggere i “colletti bianchi” e a essere garantista a senso unico: delinquenti della razza padrona vengono trattati come “prigionieri politici”, anche se solo messi agli arresti domiciliari; mentre per gli altri si dovrebbe buttar via la chiave per sempre (frase che si sente sempre più spesso).
Il nostro garantismo è diverso da quello oggi purtroppo dominante, ed è indirizzato a tutte e a tutti “qualunque colpa sia” (come scrisse Erri De Luca). E’ necessaria una svolta culturale e politica, anche in questo campo. Ora che la crisi -almeno a Trieste- sembra rientrata, occorre cominciare ad agire avviando riforme di struttura e ripensando alle prigioni con senso di giustizia per il tramite di concreti provvedimenti. Servono a questo, le “crisi”, a segnalare ciò che è intollerabile. Ma dalle carceri si evince il tasso di civiltà di un Paese: quello dell’Italia è bassissimo.
Gianluca Schiavon, responsabile nazionale giustizia PRC-SE
Gianluca Paciucci, segretario provinciale PRC (Trieste)
PRC, comunicato stampa (aggiornamento): rivolta nel carcere di Trieste
"Trieste, detenuti in rivolta nel carcere di via Coroneo dal tardo pomeriggio di giovedì 11 luglio. (...) Sarebbero cento i partecipanti alla rivolta, iniziataRifondazione Comunista
La cultura della sicurezza è la base della democrazia. L’impegno italiano
[quote]Nuove sfide e opportunità nel campo della sicurezza, la necessità di un dialogo strutturato tra istituzioni, forze armate e industria, e l’importanza di una visione integrata che coinvolga anche la società civile. Questi sono stati i temi centrali del convegno “Cultura della Sicurezza: l’impegno
Sei grandi banche accusate di fare il doppio gioco in Amazzonia
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @Valori.it
Sei tra le maggiori banche dicono di proteggere la foresta pluviale, ma solo a parole, stando all’ultimo rapporto di Stand.earth
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Molto interessante, grazie per la condivisione.
Possiamo aggiungere almeno Bradesco e Goldman Sachs; e Mizuha Financial, Grupo XP, Banco do Brasil, BMO Financial Group, Royal Bank of Canada, BTG Pactual.
Solo due settimane fa, il governo di Perù ha concesso il diritto esclusivo alla Cina di gestire il porto di Chanchay in Peru.
Ora vari gruppi d'affari stanno spingendo per la costruzione di una strada tra il porto e lo stato brasiliano di Acri attraverso l'Amazzonia, per accelerare l'accesso al commercio marittimo con la Cina, al costo di più danni alla foresta pluviale amazzonica. Probabilmente questo significa che presto potremo aggiungere almeno una banca cinese alla lista.
JBS: Climate chaos and exploitation in the Amazon - Forests & Finance
JBS is financed by major banks from Brazil, the US, Europe, and Japan. Since 2019, these banks have enabled JBS’s unacceptable business practices in Brazil by providing over US$ 718 million in forest-risk beef credit.Rebecca Lumbantobing (Forests & Finance)
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Giovanni
in reply to Elezioni e Politica 2025 • • •Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Elezioni e Politica 2025
Unknown parent • •@Dieguito 🦝 qualche anno fa, c'era una candidata leghista che si chiamava Putin di cognome (ovviamente Putìn... 😁 ) che rivendicava un'origine veneta del cognome del malvagio Zar 😄
@Giovanni
Politica interna, europea e internazionale reshared this.