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Cosa sta accadendo alla cyber-gang LockBit? Una analisi underground


LockBit sta sicuramente cercando in tutti i modi di riottenere quella immagine inscalfibile che si è persa man mano dall’inizio dell’anno 2024, persino gli ex-affiliati del gruppo RADAR & DISPOSSESSOR hanno confermato come molte dichiarazioni fatte dal Ra

LockBit sta sicuramente cercando in tutti i modi di riottenere quella immagine inscalfibile che si è persa man mano dall’inizio dell’anno 2024, persino gli ex-affiliati del gruppo RADAR & DISPOSSESSOR hanno confermato come molte dichiarazioni fatte dal RaaS siano state tutt’altro che veritiere (recuperate la intervista inedita di RHC dove se ne è parlato nello specifico). Opportuno ricordare come dopo Operation Cronos LockBitSupp, l’admin del gruppo, abbia dichiarato di voler attaccare sempre più bersagli e non fermarsi nonostante il colpo ricevuto. In questo articolo andremo a fare una breve analisi sulle ultime notizie ed attacchi rigurdante il RaaS #1 e se le promesse post-Cronos sono state mantenute.

Alleanza con RansomwarePlay?


Nelle scorse settimane sono circolate sul canale telegram PLAY NEWS (ransomware) delle chat tra, presumibilmente, RansomwarePlay e LockBitSupp. Come gia descritto in precedenza, LockBit ha fatto uno statement pubblico dove veniva annunciato un canale di comunicazione diretto con LBSupp e che chiunque avrebbe ricevuto risposta.

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Il post telegram annuncia che Play avrebbe pagato una somma di $35.000 per un tool (non ben specificiato) ed ulteriore training riguardo a dei “encryption attacks”. Chiaramente c’è più di qualcosa che non torna :

  1. Per diventare affiliati non basta una semplice chat ed è necessario che vengano date prove di efficenza dei threat actors tramite i loro profili sui forum oltre che un versamento in BTC (solitamente 1 BTC) nel wallet del RaaS.
  2. Esistono molti canali che vengono spacciati come ufficiali dei RaaS più disparati, da LockBit ad Akira, che si limitano a riproporre i post sui DLS ufficiali ma che hanno nessun tipo di rapporto con i gruppi. Questo canale non fa eccezzione, non c’è nessuna prova che confermi la veridicità o meno del canale.
  3. Le regole di affiliazione di LockBit sono chiare e una di queste presuppone la presenza, all’interno dei potenziali affiliati, di un’individuo che sappia parlare una lingua russofona. Questa regola serve per filtrare buona parte dei candidati. Se si dovesse discutere di una futura collaborazione il tutto verrebbe fatto in lingua russofona e non in inglese
  4. Gli annunci di questo tipo si fanno in solo due modi : nei canali ufficiali oppure non vengono portate alla luce affatto. Sicuramente farlo sapere al pubblico tramite un canale telegram (dove tra l’altro vengono postati screen di chat private) non è un’opzione.

Alla luce di questi punti tutto lascia pensare che si tratti di una fake news, cavalcando le precedenti dichiarazioni di LockBit per darle un’aura veritiera. Non è ancora chiaro il motivo ne tantomeno l’origine di questa falsa notizia e rimaniamo in attesa di aggiornamenti.

Attacchi & DLS


LB non ha mai cessato completamente le attività e rimane tutt’ora il gruppo con il più alto numero di attacchi. Il più particolare riguarda “La Grande Loge Nationale”, loggia massonica francese che non ha ancora, alla scrittura di questo articolo, dichiarato nulla a riguardo.

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Sempre nella stessa data (25 luglio) è stato pubblicato un’altra azienda, questa volta nel settore education, chiamata Education for the 21st Century. Anche per questa azienda, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni a riguardo.

🚨 #CyberAttack 🚨

🇬🇧 #UK, Education for the 21st Century

Education for the 21st Century has been listed as a victim by the LockBit 3.0 ransomware group.

The sample provided includes financial data, member details, and other miscellaneous documents.

Ransom deadline: 26th Jul… pic.twitter.com/3BRgQrk9Bm
— HackManac (@H4ckManac) July 25, 2024

Considerare che nella settimana 17-23 Luglio 2024 LockBit ha collezzionato 20 vittime diverse portandolo chiaramente nel posto più alto del podio, un traguardo non male per essere stato sottoposto ad un trattamento speciale da parte delle forze dell’ordine a Maggio 2024. Recentemente sono stati processati 2 operatori di LB che si sono dichiarati colpevoli e, se le dichiarazioni della taskforce Cronos verranno mantenute, molti altri sono sotto indagine ed analisi dalle forze dell’ordine. Nonostante ciò il core di LB rimane attivo facendo si che il modello di businesse del RaaS non si fermi.

Per chi non ne fosse a conoscenza è importante considerare che il DLS di LockBit ora necessita di un passcode per accedervi, oltretutto i mirror onion cambiano molto frequentemente rendendo difficile un monitoraggio continuo dei post. Non è chiara la scelta dell’utilizzo di un passcode per la visualizzazione dei post mentre il continuo ciclo dei siti mirror potrebbe confermare dei cambiamenti tecnici in atto. Quello che è certo è che sarà molto più complicato monitorare le azioni di LB e non si può totalmente escludere che sia una scelta voluta.

Conclusioni


Se vi siete apposionati alla vicenda di LockBit-Cronos vi ricorderete sicuramente il post Wanted – DMITRY YURYEVICH KHOROSHEV dichiarato di essere responsabili delle azioni di LB. Al momento non sono fuoriuscite notizie riguardo a questa persona, nè dal RaaS nè dalle forze dell’ordine. Operation Cronos sembra essersi concluso con danni marginali ai criminali ma è importante considerare che su lungo termine potrebbero esserci dei novi risvolti, nel 2023 LB ha impattato sui dati di 7.8 millioni di cittadini americani rendendolo una minaccia nazionale da non sottovalutare.

Che ci piaccia o no lockBit continua ad influenzare la scena, abbiamo RaaS nuovi come BrainCipher (attacco al PDU indonesiano) che sono nati partendo dal codice leakato di LB3.0. Inoltre possiamo vedere come venga continuamemente citato, vuoi per la sua immagine ed influenza, in maniera indebita o meno. Ciò che impariamo in questo breve articolo è di non fidarsi subito di ciò che si viene a conoscenza e di unire il ragionamento con le conoscenze che abbiamo per capire realmente quale sia la verità. In questo la cyber threat intelligence gioca un ruolo fondamentale per rimanere on-point su quello che accade nelle cosidette “undergrounds” e non accontentarsi di quello che viene portato in superficie.

LockBit ha puntato tanto sulla sua brand identity ed ora è l’unica cosa che li rimane per il basso numero di affiliati e, in particolar modo, al raid di Cronos che ha permesso di ottenere un buon numero di chiavi di decrypt disponibile gratuitamente sul sito CISA #StopRansomware. LB potrà anche avere un numero alto di attacchi (per ora) ma questo non specifica in nessun modo i guadagni o efficenza del RaaS. Akira sembra essere un nuovo big player designato a rimanere nella scena per anni, RansomHub è stata capace di rubare i talent agli altri RaaS presentandosi come uno dei gruppi con il più alto numero di affiliati e tutti i nuovi rookie che stanno emergendo da inizio 2024 stanno facendo concorrenza a LB in termini di nuovi affiliates che sono la linfa vitale per ogni RaaS.

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#1


Chi ha creato la Schermata Blu della Morte (BSOD) di Microsoft Windows?


Per anni, l’identità della persona (o delle persone) dietro la famigerata schermata blu della morte in Windows (blue screen of death BSOD) è stata un mistero. Chi ha scritto esattamente quel messaggio per gli utenti di Windows? È stato un ex sviluppatore

Per anni, l’identità della persona (o delle persone) dietro la famigerata schermata blu della morte in Windows (blue screen of death BSOD) è stata un mistero. Chi ha scritto esattamente quel messaggio per gli utenti di Windows? È stato un ex sviluppatore Windows illuminato il quale sta mettendo le cose in chiaro.

Tutto è iniziato con un post del blog del 2014 dello sviluppatore Raymond Chen che indicava che l’ex CEO di Microsoft Steve Ballmer aveva scritto il testo per la schermata Ctrl+Alt+Canc in Windows 3.1. La gente lo ha letto male e ha iniziato a credere che Ballmer avesse scritto il testo per il BSOD.

Ora, Chen sta dettagliando meglio la cosa. In un recente post sul blog, sottolinea che ci sono tre diverse schermate di errore di colore blu, ciascuna con un autore diverso.

Cominciamo con la schermata Ctrl+Alt+Canc di Windows 3.1, che Chen chiama ironicamente “schermata blu dell’infelicità“. Afferma che il testo di questo messaggio è stato scritto da Steve Ballmer in persona, aggiungendo che Ballmer non ha scritto il codice per visualizzare il messaggio, ma solo il testo presente nel messaggio.
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La schermata blu di Ballmer non aveva nulla a che vedere con il BSOD e non appariva nemmeno durante gli arresti anomali del sistema.

Invece, appariva quando un utente premeva Ctrl+Alt+Canc e fungeva da rudimentale task manager. Quando si verificava un arresto anomalo del sistema su Windows 3.1, inizialmente presentava solo una schermata nera vuota.

Alcuni Insider potrebbero ricordare che Microsoft aveva preso in considerazione l’idea di tornare a una schermata nera di arresto anomalo con Windows 11 prima di cambiare nuovamente idea.
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La schermata di errore successiva riguardava gli errori del kernel di Windows 95. Anche questa è stata erroneamente chiamata BSOD. In realtà, non ha causato affatto la “morte” del sistema operativo. Gli utenti potevano saltare o ignorare l’errore e tornare alle loro attività, anche se a loro rischio e pericolo.

Sono stato io a dare la forma definitiva a questa versione del messaggio di errore della schermata blu del kernel di Windows 95″, ha detto Chen.
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Successivamente si arriva al vero BSOD, la schermata di errore del kernel di Windows NT. Questa è opera di nientemeno che di John Vert. Chen la chiama la “vera schermata blu della morte” perché, a questo punto, il sistema operativo è irrimediabilmente morto.
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Il post di Chen è un’affascinante panoramica di una delle funzionalità più iconiche (e temute) del sistema operativo Windows.

È diventata così radicata nella cultura popolare e dei PC che se Microsoft l’avesse cambiata in nera, gli utenti ignari si sarebbero chiesti cosa stesse succedendo.

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Cosa c’è dietro al crollo delle Borse


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori
Il recente crollo delle Borse è figlio di un mix di fattori economici, finanziari e politici. Potremmo essere all'inizio di una nuova era
L'articolo Cosa c’è dietro al crollo delle Borse proviene da Valori.

valori.it/crollo-delle-borse-a…



1000 Picks Make for a Weird Guitar


A black guitar with red rings on its body is held by a man in a black shirt. Text pointing to the red ring of guitar picks says, "This spins." String instruments have a long history in civilization, helping humans make more complex and beautiful music. We

A black guitar with red rings on its body is held by a man in a black shirt. Text pointing to the red ring of guitar picks says, "This spins."

String instruments have a long history in civilization, helping humans make more complex and beautiful music. We wonder what our forebears would think of this guitar strummed with 1000 picks?

[Mattias Krantz] wondered what the best number of picks was to play guitar and took the experiment to its illogical extreme. Starting with zero picks and working up through various 3D printed multi-picks he tests all the feasible combinations of handheld picks.

After that, he switches gears to a fishing rod-actuated system of several picks in a ring. Not pleased with the initial acoustics of the picks in this system, he switched to printing his picks in a more flexible filament to better approximate the characteristics of the human thumb. Finally, he takes us to the undiscovered country of a spinning ring of 1000 picks strumming the underside of the strings and the… interesting acoustic result. As many pointed out in the comments, this blurs the line between a guitar and a hurdy gurdy.

If you want more melodic musical mischief, perhaps try this optical guitar pickup, a $30 guitar build, or get fancy with a 3D printed violin?

youtube.com/embed/H4VgGn2tPWc?…



Old Time Stereographs Get New Photos


In the late 1800s, the stereograph — sometimes incorrectly called a stereopticon — was a big craze. You’d view two side-by-side images through some lenses and see a three-dimensional image. …read more https://hackaday.com/2024/08/06/old-time-stereographs

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In the late 1800s, the stereograph — sometimes incorrectly called a stereopticon — was a big craze. You’d view two side-by-side images through some lenses and see a three-dimensional image. This, of course, later would morph into View-Masters and, eventually, virtual reality headsets. But if you have an old stereograph, where do you get new images for it? If you are [Engineers Need Art], you write a program to convert MPO files (a common 3D image format) to printable stereograms. Interestingly, he used AI to assist in the project and has observations about where it helped and where it didn’t.

The post goes into a lot of detail about how the author experimented with 3D imaging for many years. However, it eventually discusses a MacOS application built with the help of an AI chatbot.

There are a number of subtle issues involved with creating a viewer, and those are — unsurprisingly — the parts where AI needs the most help. You can find the source code for the application on GitHub.

Honestly, this made us think of building some 3D camera gear or even adapting the program to a VR headset. On the other hand, reading glasses can make a cheap stereoscope. While not pretty, they are more comfortable than cross-eyed viewing.



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RC Car Gets Force Feedback Steering


Remote-controlled cars can get incredibly fast and complex (and expensive) the farther into the hobby you get. So much so that a lot of things that are missing from the …read more https://hackaday.com/2024/08/06/rc-car-gets-force-feedback-steering/

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Remote-controlled cars can get incredibly fast and complex (and expensive) the farther into the hobby you get. So much so that a lot of things that are missing from the experience of driving a real car start to make a meaningful impact. [Indeterminate Design] has a few cars like this which are so fast that it becomes difficult to react to their behavior fast enough through sight alone. To help solve this problem and bridge the gap between the experience of driving a real car and an RC one, he’s added force feedback steering to the car’s remote control.

The first thing to tackle is the data throughput required to get a system like this working wirelessly. Relying heavily on the two cores in each of a pair of ESP32s, along with a long-range, high-speed wireless communications protocol called ESP-NOW, enough data from the car can be sent to make this possible but it does rely on precise timing to avoid jitter in the steering wheel. Some filtering is required as well, but with the small size of everything in this build it’s also a challenge not to filter out all of the important high-frequency forces. With the code written, [Indeterminate Design] turned to the 3D printer to build the prototype controller with built-in motors to provide the haptic feedback.

The other half of the project involves sensing the forces in the RC car which will then get sent back to the remote. After experimenting with a mathematical model to avoid having to source expensive parts and finding himself at a deadend with that method, eventually a bi-directional load cell was placed inside the steering mechanism which solved this problem. With all of these pieces working together, [Indeterminate Design] has a working force feedback steering mechanism which allows him to feel bumps, understeer, and other sensations, especially while doing things like drifting or driving through grass, that would be otherwise unavailable to drivers of RC cars. The only thing we could think of to bring this even more into realistic simulation territory would be to add something like a first-person view like high-speed drones often have.

youtube.com/embed/758vn4TrJ9U?…



i fasci avanzano (ma sono anche idioti se pensano che arretreremo noi)


Mettiamo insieme: le "logiche" del presidenzialismo, lo sconcio dell'autonomia differenziata, gli attacchi alla magistratura, le collusioni con la criminalità organizzata (nuovo esercito della destra, relativamente ufficioso?), i capovolgimenti dei fatti storici accertati (le stragi neofasciste), la continuità di comportamento dei servizi segreti istituzionalmente deviati, la violenza poliziesca impunita contro chiunque, i regali legislativi ai padroni reali del Paese, la svendita del patrimonio pubblico, la guerra alla sanità e alla scuola pubbliche, l'incardinamento sempre più radicale nelle politiche frontalmente guerrafondaie della Nato; e leggiamo poi questo articolo - sul "manifesto" di oggi - di Alessandra Agostino: --> continua qui: slowforward.net/2024/08/05/ver…


Mettiamo insieme: le “logiche” del presidenzialismo, lo sconcio dell’autonomia differenziata, gli attacchi alla magistratura, le collusioni con la criminalità organizzata (nuovo esercito della destra, relativamente ufficioso?), i capovolgimenti dei fatti storici accertati (le stragi neofasciste), la continuità di comportamento dei servizi segreti istituzionalmente deviati, la violenza poliziesca impunita contro chiunque, i regali legislativi ai padroni reali del Paese, la svendita del patrimonio pubblico, la guerra alla sanità e alla scuola pubbliche, l’incardinamento sempre più radicale nelle politiche frontalmente guerrafondaie della Nato; e leggiamo poi questo articolo – sul “manifesto” di oggi – di Alessandra Agostino:

Il disegno di legge sulla sicurezza pubblica che la maggioranza vorrebbe licenziare alla Camera prima della pausa estiva infittisce la tela repressiva che oscura lo spazio democratico; una tela intrecciata da anni di decreti sicurezza adottati senza soluzione di continuità dai vari governi. La trama è sempre la stessa: punire il nemico, ovvero dissenzienti, poveri, migranti; il colore nero più intenso.

La criminalizzazione è funzionale a delegittimare e giustificare la repressione di chi potrebbe minare il modello neoliberista egemone e consente di sviare e occultare la responsabilità delle diseguaglianze sociali, della guerra, della devastazione climatica.
Della sicurezza come sociale nessuna traccia. La deriva autoritaria si salda con gli assunti del neoliberismo: si tagliano le fondamenta materiali della trasformazione sociale e si preclude la possibilità di rivendicarla.

Emblematico è l’articolo 8, che interviene su un classico della recrudescenza punitiva, l’occupazione di immobili e terreni, prevedendo un nuovo reato: «occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui» (con reclusione da due a sette anni).

Ancora una volta a fronte di un drammatico problema sociale, la casa, la risposta non è in termini di politiche che garantiscano il diritto all’abitazione, che la Corte costituzionale connette alla dignità umana e inserisce fra i diritti inviolabili, ma punitivo (la linea del «decreto Caivano»). Si colpisce il disagio sociale e insieme i movimenti di lotta per la casa, ovvero la partecipazione alternativa e dissenziente: ad essere punito è anche «chiunque si intromette o coopera nell’occupazione dell’immobile».

Fra i fili dell’ordito repressivo, quindi, ritorna un’altra costante: un’aggravante relativa ai reati di «violenza o minaccia a pubblico ufficiale e resistenza a pubblico ufficiale» (art. 14), con riferimento specifico al suo esercizio «al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di una infrastruttura strategica» (la sperimentazione della repressione sul movimento no Tav si arricchisce visto che lo spettro del ponte di Messina aleggia).

Sono fattispecie tipicamente contestate a chi manifesta, il cui abuso crea un clima di intimidazione e dissuasione rispetto all’esercizio del diritto di riunione. La tutela privilegiata per gli operatori di polizia si estende alle lesioni (art. 15). Sono comprese le lesioni anche lievi o lievissime: si pensa forse agli agenti in tenuta antisommossa che si feriscono sempre nel “fronteggiare” gli studenti a mani nude? Alla repressione del dissenso si affianca il vittimismo del potere.

Una novità è la norma denominata «anti Gandhi», parte del pacchetto repressivo specificamente dedicato ai luoghi di detenzione (carceri e Cpr). Viene introdotto il delitto di rivolta penitenziaria, che comprende la resistenza «anche passiva». Si sperimenta su chi sta ai margini e si ara il terreno, nel contempo si innaffia il campo con una abbondante denigrazione nei confronti di chi pratica la disobbedienza civile (gli eco-attivisti)… e il prossimo decreto sicurezza prevederà punizione della resistenza passiva per tutti. Dall’accanimento nella criminalizzazione dei modi della contestazione, in relazione alla supposta violenza esercitata dai manifestanti, si giunge alla punizione della protesta pacifica: la via dell’espulsione del dissenso in sé è segnata.
Invero, già in questo disegno di legge (art. 11) il blocco stradale o ferroviario «con il proprio corpo» diviene illecito penale con una aggravante se il fatto è commesso da più persone; dato che è difficile immaginare un blocco in solitaria, la pena “normale” sarà la reclusione da sei mesi a due anni. È una norma ad hoc, come prassi di questo Governo, scritta pensando alle proteste di Ultima Generazione, ma – effetto collaterale chiaramente gradito dagli estensori del provvedimento – varrà anche a reprimere presidi e cortei spontanei fuori da fabbriche e scuole.
Non manca, infine, un altro passo nel percorso, nato nel “laboratorio migranti”, di amministrativizzazione della sicurezza: il disegno di legge amplia, come i precedenti decreti Minniti, Salvini, Lamorgese, Caivano, l’ambito di applicazione del daspo urbano (ordine di allontanamento modellato sulla falsariga del daspo sportivo). Per tacere della reclusione di madri e bambini e degli ulteriori emendamenti liberticidi che complice la distrazione agostana potrebbero essere inseriti.
La democrazia non può vivere sotto l’ombra di una tela repressiva, ma richiede l’orizzonte aperto del conflitto.

Voi siete tranquilli? Personalmente, io no.

slowforward.net/2024/08/05/ver…

#000000 #333399 #AlessandraAgostino #criminalitàOrganizzata #fascismo #guerra #ilManifesto #magistratura #Nato #neofascismo #polizia #presidenzialismo #statoPoliziesco





⁣ La NATO significa il mantenimento dell'egemonia globale dominata dagli americani.

La NATO non ha alcuna legittimità.

La NATO è sinonimo di militarizzazione della società.

La NATO è sinonimo di promozione della guerra.

La NATO rappresenta oggi la minaccia più grande per la sicurezza europea e mondiale.

La NATO deve essere smantellata.

Scott Ritter



Where Facebook's AI Slop Comes From

Facebook itself is paying creators in India, Vietnam, and the Philippines for bizarre AI spam that they are learning to make from YouTube influencers and guides sold on Telegram.#AI #Facebook #ArtificialIntelligence




“As you may or may not know, a well-known hacking convention will be held in Las Vegas during your stay,” Resorts World Las Vegas writes. “We will be conducting scheduled, brief visual and non-intrusive room inspections daily,” it adds.#News #Hacking


This is Behind the Blog, where we share our behind-the-scenes thoughts about how a few of our top stories of the week came together. This week, we discuss Olympics posting, Reddit wildness, and "hacktivism."#BehindTheBlog


I giornali; quelli seri, veri, no fake, professionisti e soprattutto imparziali...



#NotiziePerLaScuola

📌 "ArcheoExperience nell'Isola dei Tesori", l'evento in Sicilia dal 26 al 29 settembre 2024.



🔁 Negli ultimi due anni HotNews . ro, uno dei siti di notizie più grandi e popolari in Romania, è stato inondato da commenti troll filo-russi. ht...

Negli ultimi due anni HotNews . ro, uno dei siti di notizie più grandi e popolari in Romania, è stato inondato da commenti troll filo-russi.
feddit.it/post/9907946

Il nuovo post di cybersecurity è su feddit.



🔁 I proletari dell’intelligenza artificiale feddit.it/post/9906360 Il nuovo post di chobeat è su feddit.it/c/lavoro internazi...

I proletari dell’intelligenza artificiale
feddit.it/post/9906360

Il nuovo post di chobeat è su feddit.it/c/lavoro

internazionale.it/reportage/la…

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Dentro le fabbriche dell' "AI slop" di Facebook.

404media.co/where-facebooks-ai…

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Mistero Yulan. Cosa ci dicono le nuove immagini della nave anfibia cinese

[quote]Gli sforzi di espansione della Marina militare della People’s Liberation Army continuano senza sosta. Le ambizioni revisioniste (tanto su scala locale che su scala globale) di Pechino spingono infatti questo attore a destinare ingenti quantità di risorse per la costruzione di nuove




Dopo la partita di volley Italia - Giappone (Olimpiadi Parigi 2024)


da Chepalle blog - di Mario Salvini

In mezzo a uno tsunami cosí ti vien voglia di lasciarti andare. Se qualsiasi cosa provi a fare, quelli di là trovan sempre la maniera di frapporre una mano, un piede, un’anca, una coscia, un gomito tra il pavimento e la tua schiacciata, a un certo punto ti fai portar via.
O ti arrendi, o ti perdi, ubriacato da tutti quei prodigi. Quanti accidenti di giapponesi c’erano in quegli 81 metri quadri? E quanti cavolo di Yamamoto?
Ti sembrava di vederci doppio, quadruplo. E in più eri impallinato dalle loro battute. Che quei demoni tiravano a mille e non sbagliavano mai.
Qualsiasi squadra al mondo sarebbe stata trascinata via. Non i nostri. Nel post precedente ho messo Simo Giannelli, con gli occhi lucidi, in battuta sui loro match ball del terzo set. Un attimo prima di morire
Quel suo ace resterà per sempre nella storia della pallavolo italiana. Speriamo in quella dello sport italiano, se capite cosa intendo
Poi c’è molto altro.
Che il Giappone avrebbe potuto essere questo il mio amico e collega Davide Romani lo diceva da mesi. Smentito dal girone, e poi puntualmente ottimo profeta nel momento per noi peggiore
Fefè De Giorgi lo sapeva più di tutti. E lo sapeva ogni lettore che stamattina avesse letto la Gazzetta. Dove, riportando le parole del ct, Elisabetta Esposito ha scritto: “Il Giappone ha un libero straordinario che fa delle cose fuori dal normale. Noi dobbiamo essere bravi ad avere pazienza, che non significa aspettare, significa accettare la situazione”
Ecco, i nostri sono stati stupefacenti, per come hanno accettato la bravura dei loro avversari. Per come sono andati oltre gli errori commessi. Per come non si sono incolpati l’un l’altro.
Se ho avuto fiducia fino in fondo è stato per due palloni nella fase finale di secondo set, quando ancora mi stavo illudendo di poter andare sull’1-1. Due alzate NON precise di Giannelli, tutte e due per Lavia
“Lo schiacciatore non commenta le alzate, le risolve”, diceva - e dice - Julio Velasco
Lavia le aveva risolte, e lì per lì sembrava che non fosse servito a nulla. E invece è anche per quello che siamo rimasti vivi.
È la pallavolo, è la vita, direbbe Al Pacino se ogni maledetta domenica avesse fatto l’allenatore di pallavolo invece che di football
È l’insegnamento di questa che è stata una delle partite di pallavolo più belle di sempre
In cui una squadra italiana è stata capace di non farsi spazzar via, come sarebbe successo a qualsiasi altra squadra. E come a regola avrebbe dovuto capitare a un gruppo di ragazzi giovanissimi
Che invece sono stati duri come il granito.
E lo sono stati perché in panchina hanno un gigante
Che non solo aveva già visto questa partita, come avete letto sulla Gazzetta
Ma perché è un riferimento
Perché è un adulto. Non c’entra l’età.
Per come interpreta il suo ruolo con autorevolezza senza autoritarismi. Con competenza. Con sicurezza trasmettendo sicurezza. Che è poi esattamente quello per cui dopo il Mondiale vinto lo aveva ringraziato il presidente, Sergio Mattarella. Che magari di pallavolo non ci capisce molto, ma di uomini e di vIta sí.
Tutti, in qualsiasi ambito, avremmo bisogno di girarci verso la panchina e di trovarci un Ferdinando De Giorgi
Non è un’altra ragione di cui andare fieri, oltre alla vittoria.
È LA ragione per cui la vittoria l’abbiamo trovata, in quel modo disperato, esaltante, inimmaginabile.



Iran a mani nude di Mariano Giustino

[quote]Siamo orgogliosi di annunciare l’uscita, per Rubettino, del libro che raccoglie, ampliandole, le storie di “donne coraggiose” raccontate da Mariano Giustino sul sito della Fle. Acquistarlo, regalarlo, leggerlo, è un modo per far sentire meno sole le donne iraniane. Le donne iraniane da anni elaborano strategie per sfidare la discriminazione di



Mercoledì 7 agosto ore 18.00, piazzale degli Eroi 9 a Roma presidio contro le aggressioni operate da chi sostiene il governo israeliano, davanti alla sede dell

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Pitch Black 2024. Il ruolo crescente dell’Italia nell’Indo Pacifico spiegato da Caffio e Nones

[quote]È terminata venerdì 2 agosto in Australia la Pitch Black 2024, esercitazione multinazionale e interforze a cadenza biennale a cui, per la prima volta, l’Italia ha partecipato con l’invio della propria ammiraglia, la portaerei Cavour, ed il suo gruppo di battaglia, impegnati in un dispiegamento



La Russia non stava finendo i missili?
chi fa questa domanda pensa che una nazione sia la dispensa di una casa privata, dove hai tutte le cose in fila sullo scaffale e conti quanti giorni hai prima di usare l'ultimo. ovviamente i rifornimento militari non sono questo. perché si possono usare testate chimiche o atomiche su molti vettori diversi. i sistemi di arma sono sempre in qualche modo "modulari" e intercambiabili. ci sono magazzini che contengono pezzi che possono essere usati. pezzi che possono essere riadattati. credo che i russi siano molto creativi a riciclare quello che hanno. e di alcuni singoli pezzi hanno quantità smisurate. una parte poi viene rimpiazzata, anche se con pezzi con originali e prestazioni da rivalutare, specie riguardo alla precisione. poi non si può dimenticare che cina, iran e corea del nord stanno armando la russa (il contrario di quello che avveniva 5 anni fa, quando la russia vendeva armi). senza contare che noi non abbiamo dati precisi ma dati di intelligence. magari pure quelli che i russi vogliono che abbiamo. alla luce del fatto che anche l'ucraina viene rifornita, si tratta di fare un bilancio e definire chi è in difficoltà a approvigionarsi e chi no. chi consuma più di quello che rimpiazza. per cui credo che chi fa questa domanda o è il mala fede o non ci sta con la testa. perché nessuna nazione userà mai l'ultimo missile dell'ultimo deposito di qualsiasi arma abbia in magazzino. e pensare il contrario è insensato. sarebbe come pensare che uno stato abbia con cassa con 100€ e possa spendere solo fino all'ultimo €. sono governi… non privati. è evidente, dall'uso di armi più o meno riadattate e improvvisate, che i russi hanno fatto ricorso a una certa creatività. a partire dall'elettronica usata nei loro sistemi di armi. cosa dice questo? che sono in difficoltà. non dice che abbiano finito qualcosa, o che lo finiranno. vorrei capire perché i putiniani pensano che possa funzionare mettere in bocca a chi difendere l'ucraina e la sua libertà, parole che non hanno mai detto. anche perché nessuno ha mai sostenuto che la russia potesse finire qualcosa, ma solo che era in difficoltà. è una maratona, non i 100m. la russia non rinuncerà mai all'ucraina. perlomeno finché ragionerà a questo modo. ma neppure si può permettere che in europa riprendano guerre e invasioni fra stati europei, come nel 1800. la fine dell'URSS è irreversibile perché è stata vinta dalla storia, non da una guerra, o da un nemico. un'idea che non funzionava. alla lunga. stalin e putin si sbagliano. la repressione non risolve qualsiasi problema. so che putin è sconvolto per la caduta del muro di berlino. ma poteva finire solo così. con il sangue o senza sangue. c'è una tendenza nella storia. una specie di evoluzione biologica. sopravvive solo quello che funziona.


Google ritira l'annuncio "Dear Sydney" dopo le critiche negative

Google ha ritirato l'annuncio "Dear Sydney" dopo una pioggia di critiche.



I cacciabombardieri italiani sono arrivati in Lituania


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Con il trasferimento degli Eurofighter l'Italia accresce il suo coinvolgimento diretto nelle operazioni militari dell'Alleanza Atlantica a sostegno del governo di Kiev
L'articolo I cacciabombardieri italianihttps://pagineesteri.it/2024/08/06/mondo/i-cacciabombardieri-italiani-sono-arrivati-in-lituania/


Unknown parent



A chi volesse leggere un reportage d'epoca sul bombardamento atomico di Hiroshima consiglio questo di John Hersey.
Link senza paywall, almeno per la prima lettura del New Yorker, in inglese.
Crudo, matter of fact, una mazzata ogni volta che lo rileggo.

newyorker.com/magazine/1946/08…

#hiroshima #hiroshimaanniversary



La Commissione europea va avanti con il progetto per creazione di “Fabbriche di intelligenza artificiale”

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
La Commissione europea ha iniziato a portare avanti gli sforzi per agevolare la creazione di centri dati per

Intelligenza Artificiale reshared this.



Al via in India l’esercitazione aerea Tarang Shakti 2024 (c’è anche l’Italia)

[quote]Dal 6 agosto al 14 settembre l’India ospiterà Tarang Shakti 2024, il più grande esercizio aereo multinazionale mai realizzato nel Paese, come annunciato mercoledì dall’Aeronautica Militare Indiana (IAF). All’evento sono stati invitati 51 paesi, e l’esercitazione si svolgerà in due fasi. L’Italia parteciperà



Banche e istituti finanziari continuano a investire nella fornitura di armi a Israele


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori
Ci sono anche Unicredit e Intesa Sanpaolo tra le banche e le istituzioni finanziarie che guadagnano dalle armi a Israele
L'articolo Banche e istituti finanziari continuano a investire nella fornitura di armi a Israele proviene da Valori.

valori.it/banche-armi-israele/



A furia di sperperare soldi per pagare terroristi, per fare colpi di stato per corrompere politici di altri Paesi, prima o poi si pagano le conseguenze.
imolaoggi.it/2024/08/05/borsa-…







di Monica Pellicone - Da Pescara il leader nazionale di Rifondazione lancia una campagna contro la decisione del governo. E in conferenza stampa intervengono


di Edi Arnaud, Paolo Cacciari, Marinella Correggia, Marino Ruzzenenti -

Il ricordo

Giovanna Ricoveri se ne è andata, a Genova, nella notte fra il 3 e il 4 agosto. Cinque anni dopo Giorgio Nebbia, con il quale aveva collaborato fin dal 1991, anno di nascita dell’edizione italiana di Cns-Capitalismo Natura Socialismo. La rivista di ecologia politica, diretta da Giovanna e da Valentino Parlato, faceva parte di una rete internazionale creata due anni prima in California da James O’Connor, il teorico della seconda contraddizione: quella fra capitale e natura.

Nata a Rosignano, sulla costa livornese, Giovanna Ricoveri aveva iniziato a collaborare stabilmente con la Cgil nei primi anni 1970, un impegno durato fino ai primi anni 1990. In seguito, dirigendo Cns, diventata poi Cns-Ecologia politica, si dedicò ad analizzare tre grandi questioni a lungo trascurate o negate dalle forze politiche della sinistra: la crisi ecologica come causa importante di crisi economica e sociale; lavoro e natura come due contraddizioni speculari che nel capitalismo maturo vanno affrontate insieme, due facce della stessa medaglia; l’importanza dei movimenti sociali nel superamento della crisi. Negli anni 1990, forse solo su Cns si potevano leggere saggi guidati dalle interconnessioni che cromaticamente potremmo riassumere nella definizione “rosso-verde”.

Giovanna fu anche straordinaria curatrice di diversi libri. Sviluppò l’idea della centralità della natura anche grazie ai rapporti con l’eco-femminismo a livello internazionale. Approfondì con passione l’antica eppure attualissima tematica dei beni comuni e si inserì, lei proveniente dal sindacato, nel dibattito internazionale sulla decrescita. Le tante persone che – come noi – hanno avuto Giovanna come compagna di pensiero e attività, e come amica, sono approdate a lei per vie diverse.

Chi partendo dal mondo del lavoro, chi da quello dell’ecologia. Giovanna era profondamente legata all’idea che per affrontare la crisi ecologica fosse indispensabile il contributo del movimento dei lavoratori, di chi agiva direttamente all’interno del sistema produttivo. E d’altro canto, per un vero ambientalismo che intendesse cambiare la società, era indispensabile il contributo dei lavoratori. Questione sociale e questione ecologica come inscindibilmente unite, una convergenza necessaria, ecco il messaggio centrale di Giovanna.

Un contributo che ci mancherà, in un mondo pervaso dalla convinzione che il neoliberismo si possa in qualche modo governare, e che la questione ecologica si possa risolvere con la green economy, mantenendo intanto il sistema capitalistico. Tanti i ricordi personali. Gli incontri con lei nella sua casa-ufficio erano sempre densi, a volte agitati, mai noiosi. Prima di passare all’enorme tavolo da lavoro, bianco e un po’ traballante sotto il peso di libri e fascicoli, l’accoglienza avveniva in cucina con il caffè e i biscotti.

E come dimenticare i piatti toscani che cucinava anche per i vegetariani. Negli ultimi due mesi aveva avuto un’emorragia cerebrale dalla quale purtroppo non si era più ripresa. Nel libro collettivo pubblicato dalla Fondazione Luigi Micheletti nel 2016 per festeggiare i 90 anni di Giorgio Nebbia, Giovanna si esprimeva così: “Giorgio è uno scienziato che ha cuore e intelligenza”. Giovanna, valeva anche per te. Un abbraccio alla famiglia e in particolare alle nipoti Eleonora e Luisa.



Giovanna Ricoveri ci ha lasciati. Ma resta tutto il lavoro straordinario fatto in decenni di militanza sociale e culturale. Giovanna entra di diritto nel gotha