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Dal lager alla scuola: Giuliana Tedeschi. Una testimonianza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/dal-lag…
Giuliana Tedeschi (Milano, 9 aprile 1914-Torino, 28 giugno 2010), nata Fiorentino, milanese di nascita, si trasferisce a Torino in occasione del matrimonio con Giorgio Tedeschi, architetto originario



Examining the First Mechanical Calculator


Blaise Pascal is known for a number of things, but we remember him best for the Pascaline, an early mechanical calculator. [Chris Staecker] got a chance to take a close look at one, which is quite a feat since there were only about 20 made, and today we only know where nine of them wound up.

This Pascaline was lost for many years, and turned up in an antique store, where they thought it was a music box of some kind. The recent owner passed away, and now this machine is going to go up for auction, probably for more than we can afford. While he wasn’t able to handle the antique, he has plenty of knock-offs that were made back when people actually used them, which wasn’t that long ago. One of these is transparent, so you can see the mechanism inside.

The idea is to use the wheels like an old-fashioned phone dial to add counts to an output wheel. A linkage moves the next input wheel every time the current output wheel passes nine. Of course, if you have a multi-digit carry, it might take a little more elbow grease than just flipping the dial one normal position.

The Pascaline could subtract, too, but modern versions use a more efficient method. Pascal was worried about the extra elbow grease required to push the carry, and the Pascaline actually stored energy to drive the carry mechanism. Pretty forward-thinking for someone building the very first mechanical calculator.

This Pascaline was unusual because it was made for surveying and used old French units. If it were made today, for example, it would have inch wheels that would carry a foot when they went past 11.

What a beautiful machine. You’d like to think that if you lived in the 1650s, you’d dream up this machine. But, to be honest, we probably wouldn’t. We can’t say anything about you.

We’ve seen Pascaline machines before, of course. While we love complex mechanical computers, there’s a certain charm to the simple ones, too.

youtube.com/embed/CROrLQpN6dc?…


hackaday.com/2025/10/26/examin…




Linux Day Napoli 2025 – Grazie!

nalug.tech/linux-day-napoli-20…

Segnalato dal LUG di #Napoli e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia

Grazie! Anche questa edizione è giunta al termine. Mesi di febbrili preparativi che terminano in una giornata intensa e piena di cose da fare. La soddisfazione che si ha a fine evento è enorme! Ci

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la lega è in calo di consenso. ed ha preso un target a caso odiato dalla gente parlando di nuove tasse (qualsiasi cosa significhi) proponendo di infliggergli nuove tasse. un giochino fin troppo prevedibile. perlomeno se ti aspetti specifiche meccaniche di azione.
in reply to simona

già mi fa abbastanza schifo che le regole e le malattie seguite dalla sanità pubblica cambino regione per regione... e di famosi "lea" sono assolutamente insufficienti. sono contraria a qualsiasi forma di regionalismo o federalismo. guarda le schifezze che ha fatto il veneto in tema di sanità. è diventato tutto privato. non siamo d'accordo @dibi58


La Russia testa il nuovo missile a propulsione nucleare Burevestnik. Putin: "Arma unica"

una nuova tecnologia che fa la stessa cosa di una vecchia tecnologia forse non è così nuova... ma forse l'unica vera differenza è le vecchie armi russe è tecnologia ucraina e parti di ricambio ucraina... queste sono prodotte spero per putin senza dipendere da kiev... e questo è forse l'unico motivo per cui ha senso per lui gioire. è come se la russia fosse ripartita da zero.




Un altro atto storico del movimento di liberazione curdo: il ritiro dei combattenti dalla Turchia


È giunto il momento che il governo turco accolga le richieste del movimento di liberazione curdo e adotti le misure legali e politiche necessarie per rendere questo processo reciproco e bilaterale.

A seguito dell’annuncio odierno, il Congresso nazionale del Kurdistan (KNK) accoglie nuovamente con favore i passi coraggiosi e determinati compiuti dal movimento di liberazione curdo verso una pace giusta in Turchia.

In risposta all’appello per la pace e una società democratica lanciato il 27 febbraio dal leader del popolo curdo Abdullah Öcalan, la parte curda si è dimostrata determinata ad adottare misure concrete per giungere a una soluzione pacifica della questione curda. A seguito di questo appello, il PKK ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale il 1° marzo e ha successivamente convocato il suo 12° Congresso a maggio, annunciando la decisione del partito di sciogliersi e porre fine alla lotta armata. Per riaffermare le sue decisioni in materia di pace e una società democratica, 30 combattenti per la libertà curdi, guidati dalla co-presidente dell’Unione delle comunità del Kurdistan (KCK) Besê Hozat, hanno bruciato le loro armi in una cerimonia pubblica l’11 luglio.

Questa mattina è stato compiuto un altro passo. Nelle montagne del Kurdistan meridionale (regione del Kurdistan iracheno), il movimento di liberazione curdo ha annunciato il ritiro di tutti i combattenti dalla Turchia, in conformità con la decisione del 12° Congresso del PKK, per promuovere il processo di pace e società democratica.

L’annuncio è stato fatto da Sabri Ok, membro del Consiglio Esecutivo della KCK, insieme a 25 guerriglieri per la libertà, tra cui Vejîn Dersîm, membro del comando provinciale di di Serhat delle Unità femminili libere (YJA Star), e Devrîm Palu, membro del consiglio di comando delle Forze di difesa del popolo (HPG) giunti dal Bakurê Kurdistan del nord alle Zone di difesa di Medya, nel Kurdistan meridionale. La KCK ha chiesto che insieme al rilascio di Abdullah Öcalan, lo Stato turco adotti immediatamente misure legali e politiche specifiche.

È giunto il momento che il governo turco accolga queste richieste e adotti misure concrete per rendere questo processo bilaterale e reciproco. Lo storico processo di transizione può essere organizzato all’interno di un quadro specifico, e richiede che ad Abdullah Öcalan, l’architetto di questo processo, sia consentito di vivere e lavorare liberamente come capo negoziatore per la parte curda.

Invitiamo pertanto l’Unione Europea, il Consiglio d’Europa e tutti gli Stati che svolgono un ruolo in Medio Oriente a sollecitare il governo turco a trovare una soluzione politica alla questione curda. Le concessioni della parte curda sono una chiara dimostrazione della sua determinazione, perseveranza e convinzione nel trovare una soluzione pacifica e garantire una vita migliore a tutti i popoli della Turchia e della regione.

È necessario riconoscere e apprezzare i passi storici compiuti dalla parte curda. La Commissione Europea, gli Stati membri dell’UE e gli Stati Uniti dovrebbero utilizzare tutti i mezzi a loro disposizione per incoraggiare la Turchia a partecipare onestamente a questo processo e rimuovere immediatamente il PKK dalle loro liste di organizzazioni terroristiche.

Consiglio Esecutivo del Congresso Nazionale del Kurdistan

26.10.2025

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La prigioniera politica curda Zeynab Jalalian è tornata in prigione un giorno dopo l’intervento chirurgico


La prigioniera curda Zeynab Jalalian, condannata all’ergastolo, è stata riportata nella prigione di Yazd solo un giorno dopo essere stata sottoposta a un intervento di embolizzazione dei fibromi, nonostante il peggioramento delle sue condizioni di salute.

Kurdistan Human Rights Network (KHRN) ha riferito che, a fronte del peggioramento delle sue condizioni e della crescente pressione internazionale, Zeynab Jalalian è stata recentemente trasferita sotto stretta sorveglianza in un ospedale privato di Yazd, dove è stata sottoposta all’operazione. Durante il trasferimento indossava catene alle caviglie. Tuttavia è stata riportata in carcere solo 24 ore dopo, prima di completare le necessarie cure post-operatorie.

Negli ultimi mesi, le autorità carcerarie hanno ripetutamente bloccato il suo trasferimento in ospedale e le hanno negato l’accesso alle cure mediche, adducendo vari pretesti, mentre la sua salute continuava a peggiorare.

Il 16 settembre 2025, un gruppo di 22 organizzazioni per i diritti umani e 13 difensori dei diritti umani, coordinati da REDRESS e KHRN, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta chiedendo il suo immediato accesso alle cure mediche, la fine delle molestie e delle minacce e il suo rilascio incondizionato.

In precedenza, il 1° maggio, nove relatori speciali delle Nazioni Unite avevano espresso seria preoccupazione per la detenzione prolungata e arbitraria di Jalalian, il suo peggioramento delle condizioni di salute e le segnalazioni di torture e altre forme di maltrattamento. Avevano esortato le autorità iraniane a garantirle l’accesso immediato e incondizionato a cure mediche adeguate in un ospedale civile indipendente, avvertendo che “il tempo è essenziale”.

Zeynab Jalalian, a cui sono state negate le visite dei familiari per diversi anni, continua a soffrire di molteplici problemi di salute. Nonostante ciò, l’organizzazione di medicina legale di Yazd l’ha dichiarata idonea alla detenzione.

Nel frattempo, gli organi di sicurezza hanno subordinato il suo rilascio alla manifestazione di rimorso e pentimento.

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Assemblea nazionale di Rete Kurdistan Italia


Le popolazioni del Kurdistan e del Medio Oriente stanno vivendo un passaggio cruciale. Dopo anni di guerra, invasioni e tentativi di cancellazione politica e culturale, si apre oggi un nuovo scenario complesso: la prospettiva di un processo di pace in Turchia e il futuro incerto delle conquiste curde in Siria e in Iraq.

Il 12° congresso del Pkk ha sancito la fine della lotta armata e la volontà di portare avanti la battaglia sul piano politico, con l’annuncio ufficiale dello scioglimento dell’organizzazione armata e la nascita di una prospettiva politica che mira a trasformare la tregua in un percorso di pace irreversibile.

Una commissione parlamentare, sostenuta dalla maggior parte dei partiti turchi, sta ora discutendo il percorso di pace. La sfida è enorme: superare decenni di conflitto, cambiare leggi liberticide, democratizzare la Turchia e garantire giustizia per tutte le comunità.

Anche la caduta del decennale regime di Bashar Assad ha aperto nuove prospettive e pericoli. Negli ultimi mesi Ankara ha intensificato la pressione contro le Forze democratiche siriane (Sdf), l’alleanza curdo-araba che ha guidato la resistenza contro l’Isis. Il governo turco continua a considerare le Sdf una mera emanazione del Pkk e il presidente turco Erdogan minaccia nuove operazioni militari contro il Rojava se i curdi non accetteranno lo scioglimento delle proprie strutture difensive. Dietro queste minacce si nasconde la volontà di liquidare l’esperienza dell’Amministrazione autonoma democratica della Siria del nord-est.

La risposta curda è arrivata con chiarezza da parte di Abdullah Öcalan: il Rojava è una linea rossa. La prospettiva di cancellare le conquiste democratiche dei curdi non è accettabile né in Siria né in Turchia. Allo stesso tempo, nel Kurdistan del sud (Iraq), aree come Shengal e Makhmour continuano a subire attacchi e restrizioni, nel silenzio della comunità internazionale.

Oggi più che mai è vitale rafforzare gli sforzi di solidarietà con il popolo curdo e di pressione sul governo turco affinché le prospettive di pace si realizzino e il conflitto lasci spazio alla lotta politica e civile.

È in questo contesto che invitiamo tutte e tutti all’Assemblea nazionale di Rete Kurdistan in Italia, aperta a realtà organizzate, movimenti e singoli solidali con il popolo curdo. Sarà un momento per discutere insieme del nuovo scenario, delle responsabilità internazionali, del ruolo della solidarietà dal basso e delle prospettive per la costruzione di un Medio Oriente libero, democratico e giusto.

Programma;

10:00 Aggiornamenti da Turchia, Siria, Rojava, Iraq, Campo di Makhmour, Shengal e Iran

A seguire dibattito

13:30 – 15:00 Pranzo

A seguire dibattito, presentazione progetti e programmazione

Bologna, 25 Ottobre 2025 – dalle ore 10:00 presso Centro Sociale TPO, Via Casarini 17/5

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Tempo di speranza: il futuro del processo di pace in Turchia e nel Levante


Un incontro con il giornalista turco, torinese di adozione, MURAT CINAR, per discutere del processo di pace in corso tra kurdi ed Erdogan, il futuro del Rojava, il disarmo del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, i riflessi sull’area mediorientale.

“C’è un uomo che dal profondo di una cella, su un’isola, in mezzo al Mar di Marmara, dove è stato tenuto in isolamento per oltre 26 anni, proprio come Nelson Mandela, ci parla di pace dopo 41 anni di conflitto armato tra guerriglia del Pkk ed esercito turco, mentre il mondo precipita in un abisso bellico e prevalgono logiche di sterminio di interi popoli…”

SABATO 11 OTTOBRE ALLE ORE 15.30
LABORATORIO CIVICO “CARLA NESPOLO”
VIA FAA’ DI BRUNO 39 – ALESSANDRIA
Al termine, ricco buffet.

Non mancate! Per info: 335 7564743 Organizza:
Associazione Verso il Kurdistan – ANPI di Alessandria – Città Futura

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“Çand”- festival della cultura curda


Arriva “Çand”- festival della cultura curda. Dal 16 al 18 ottobre, al Centro Socio Culturale Ararat (largo Dino Frisullo). Tre giorni di musica, cinema, letteratura, danza, buon cibo e tutta la poesia del crepuscolo nel cuore di Testaccio.

Tutti i giorni porte aperte dalle 17.30 con mostre fotografiche, infoshop e cena a cura della comunità curda di Roma.

L’iniziativa è promossa e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura di Roma in collaborazione con l’Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia e con il supporto di Zètema Progetto Cultura.

#CultureRoma

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Presentazione della programmazione della Biblioteca nazionale centrale di Firenze per il 2026


Il 27 ottobre alle ore 15.00, presso la Sala Galileo della Biblioteca, la Direttrice, dott.ssa Elisabetta Sciarra, presenterà le principali linee programmatiche dell’Istituto per il 2026, in relazione agli obiettivi e ai compiti dell’amministrazione.

Saranno illustrati i maggiori programmi di spesa in termini di esecuzione di lavori e acquisizione di servizi, nonché le attività e gli eventi previsti, con particolare riferimento alle risorse economiche, umane e strumentali impiegate.


Ingresso da via Magliabechi n. 2.

Per informazioni:
bnc-fi@cultura.gov.it

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Making Math Less Stressful with a Python Super-Calculator


A 2D simple regression analysis.

In a recent write-up, [David Delony] explains how he built a Wolfram Mathematica-like engine with Python.

Core to the system is SymPy for symbolic math support. [David] said being able to work with symbolic math easily has helped his understanding of calculus and linear algebra. For statistics support he includes NumPy, pandas, and SciPy. NumPy is useful for creating multidimensional arrays and supports basic descriptive statistics such as mean, median, and standard deviation; pandas is a library for operating on tabular data arranged into “DataFrames”, it can load data from spreadsheets (including Excel) and relational databases; and SciPy is a “grab bag” of operations designed for scientific computing, it includes some useful statistics operations, including common probability distributions, such as the binomial, normal, and Student’s t-distribution.

For regression analysis [David] includes statsmodels and Pingouin. If you’re not familiar with the term “regression analysis” it basically refers to the process of curve fitting. When your data is two-dimensional, with one dependent variable, the simple linear regression algorithm will generate a function that fits the data as y = mx + b, including the slope (m) and the y-intercept (b); this can be extrapolated to higher dimensional data and other types of regression.

If you have an interest in symbolic math you might enjoy learning about Mathematica And Wolfram On The Raspberry Pi.


hackaday.com/2025/10/26/making…



OpenAI lavora su una rete neurale per la creazione musicale


Secondo The Information, OpenAI sta lavorando attivamente alla propria rete neurale per la creazione musicale, che competerà con progetti come Suno e Udio.

Le fonti della pubblicazione riportano che il nuovo prodotto dovrebbe avere diverse modalità. In primo luogo, genererà semplicemente una traccia in base a una richiesta di testo. In secondo luogo, il modello sarà in grado di creare musica per una traccia vocale registrata dall’utente o per un video. Questo amplia significativamente la gamma di applicazioni dell’IA.

OpenAI è molto cauta in materia di copyright, soprattutto dopo il lancio di Sora 2, che inizialmente generava copie di molti personaggi famosi, reali e immaginari, da Stephen Hawking a Pikachu. Per creare il modello musicale, l’azienda sta collaborando con la Juilliard School, uno dei conservatori più prestigiosi degli Stati Uniti.

Gli studenti della scuola contribuiscono ad annotare il materiale musicale: spartiti, struttura e armonie. L’idea è di addestrare il modello non semplicemente a partire da tracce scaricate, ma utilizzando una logica musicale attentamente annotata, che riduce i rischi legali e migliora la coerenza musicale.

Non è ancora noto se il nuovo prodotto verrà rilasciato come app standalone o integrato in uno dei prodotti di OpenAI. Un candidato logico per l’integrazione sarebbe Sora 2, che potrebbe sovrapporre colonne sonore AI ai video creati con esso. La data di lancio del nuovo modello non è stata divulgata.

Sebbene OpenAI abbia lanciato modelli di musica generativa in passato, questi sono precedenti al lancio di ChatGPT; più di recente, l’azienda ha sviluppato modelli audio focalizzati su sintesi vocale e sintesi vocale.

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Spreadsheets Apple ][ Style


It is hard to remember a time when no one had a spreadsheet. Sure, you had big paper ledgers if you were an accountant. But most people just scribbled their math on note paper or, maybe, an engineering pad. [Christopher Drum] wanted to look at what the state of the art in 1978 spreadsheet technology could do. So he ran VisiCalc.

Surprisingly, VisiCalc got a lot of things right that we still use today. One thing we don’t see much of is the text-based menu. As [Christopher] puts it, when you press the slash key, “what first appears to be ‘the entire alphabet’ pops up at the top of the screen.” In reality, it is a menu of letters that each correspond to some command. For example, C will clear the sheet (after prompting you, of course).

Interestingly, VisiCalc of the day didn’t do a natural order of evaluation. It would process by rows or by columns, your choice. So if cell A1 depended on cell B5, you’d probably get a wrong answer since A1 would always be computed before B5. Interestingly, the old Apple didn’t have up and down keys, so you had to toggle what the right and left keys did using the space bar. Different times!

This is a great look into a very influential piece of software and its tutorials. If you have old VisiCalc files you want to drag into the 21st century, [Christopher] explains the convoluted process to get mostly there.

We’ve been known to abuse spreadsheets pretty badly, although we’ve seen worse.


hackaday.com/2025/10/26/spread…



Vulnerabilità in Oracle VirtualBox: rischio di fuga da macchina virtuale


Gli specialisti di BI.ZONE hanno identificato due vulnerabilità (CVE-2025-62592 e CVE-2025-61760) in Oracle VirtualBox. Combinate assieme consentivano a un aggressore di uscire da una macchina virtuale e raggiungere il sistema host macOS basato su ARM.

Si sottolinea che questa è la prima catena di vulnerabilità di questo tipo di cui si abbia notizia pubblica dal rilascio della versione 7.1.0 di VirtualBox nel 2024, che ha introdotto il supporto ARM in macOS.

La vulnerabilità CVE-2025-62592 (punteggio CVSS 6.0) è stata scoperta nella scheda grafica virtuale QemuRamFB nel gestore di lettura MMIO qemuFwCfgMmioRead. Consente a un aggressore di leggere una quantità illimitata di memoria oltre i limiti dell’array. Di conseguenza, l’aggressore può accedere a dati sensibili, inclusi indirizzi base randomizzati di programmi e librerie. La vulnerabilità riguarda solo VirtualBox per macOS su un processore ARM.

CVE-2025-61760 (punteggio CVSS 7,5) è una vulnerabilità di buffer overflow basata sullo stack nella funzione virtioCoreR3VirtqInfo. Un aggressore può sfruttare questa vulnerabilità utilizzando le informazioni ottenute sfruttando il CVE-2025-62592. L’aggressore può quindi uscire dalla macchina virtuale ed eseguire codice arbitrario sull’host, assumendo il controllo dell’hypervisor e di altre macchine virtuali.

Di conseguenza, l’aggressore può accedere al microfono e alla fotocamera del dispositivo, leggere e modificare qualsiasi file, compresi quelli di altre applicazioni. Può anche avviare nuovi processi, ottenendo di fatto il controllo quasi completo del sistema operativo host.

“Quando si sviluppa un exploit per applicazioni moderne, gli aggressori hanno spesso bisogno di due vulnerabilità: una per far trapelare ASLR e una per corrompere le strutture di memoria dei processi. Le vulnerabilità scoperte dal nostro team sono autosufficienti per questa catena. Il loro sfruttamento è in qualche modo ostacolato da mitigazioni protettive come NX (No-eXecute) e stack canary, ma è possibile sovrascrivendo altre variabili locali della funzione virtioCoreR3VirtqInfo”, commenta Pavel Blinnikov, responsabile del team di ricerca sulle vulnerabilità.

Le informazioni sulle vulnerabilità sono state segnalate al fornitore e il 21 ottobre 2025 Oracle ha rilasciato un aggiornamento critico della patch che risolve entrambi i problemi.

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Tra i blog federati basati su Ghost e rilanciati dal nostro account non poteva mancare quello del fedilug.it

FediLUG Italia è una iniziativa indipendente del fediverso, lanciata nel giugno 2025 dal collettivo FediLUG.

Ma di cosa si occupa il Fedilug?

La nostra missione è diffondere conoscenza, informazione libera e passione per la tecnologia open source. Qui non ci sono padroni: la tua voce, i tuoi interessi e la comunità che ci unisce guidano ogni contenuto. Iscrivendoti supporti direttamente questa causa, perché la tua sottoscrizione è la linfa vitale che mantiene vivo questo progetto. Senza abbonamenti non potremmo continuare a esistere, quindi ti diciamo sin da ora grazie per essere parte della rivoluzione digitale che stiamo costruendo insieme!

Per seguire l'account Ghost dal fediverso puoi seguire @FediLUG Italia mentre l'account ufficiale Mastodon è su @FediLUG Italia

Se vuoi essere aggiornato sulle notizie che riguardano il Fediverso, segui il gruppo Activitypub @Che succede nel Fediverso?

Grazie a @Michele Agostinelli per la segnalazione!

fedilug.it/

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Dacian Fall 2025, la Nato scalda i muscoli in Romania. Così si rafforza la cintura orientale

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il 22 ottobre la Nato ha completato la prima fase dell’esercitazione denominata Dacian Fall 2025, si tratta di un’operazione multinazionale su larga scala che mette alla prova la capacità dell’Alleanza di dispiegare forze delle dimensioni di una brigata in tutta Europa. In



Roma Mineral Show 2025 - Mostra di Minerali, Fossili e Conchiglie di Roma sabato 29 e domenica 30 novembre 2025, dalle ore 9 alle ore 19, presso l’Ergife Palace Hotel


Il GMR organizza dal 1979 il Roma Mineral Show – Mostra di Minerali, Fossili e Conchiglie di Roma, una delle più importanti manifestazioni del settore in Italia. Un evento sempre ricco di visitatori, che raccoglie espositori da tutto il mondo, mostre tematiche, istituzioni ed enti di prestigio, in un ampio spazio espositivo.

L’evento si svolgerà sabato 29 e domenica 30 novembre 2025, dalle ore 9 alle ore 19, presso l’Ergife Palace Hotel – Piano B, Via Aurelia 619 (Largo L. Mossa). L’ingresso per il pubblico è gratuito.

Giunta alla 45a edizione, la mostra raccoglierà tantissimi espositori da tutto il mondo, che porteranno splendidi campioni di minerali, rocce, gemme, fossili e conchiglie.

È prevista un’ampia area didattica e divulgativa con tante attività. Sono inoltre in programma una serie di conferenze che si svolgeranno nell’arco dei due giorni.

@Scienza e tecnologia

gminromano.it/roma-mineral-sho…

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Meta caccia i chatbot AI (ChatGpt e soci) da WhatsApp. Ma lascia il suo

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Meta rivoluziona le regole su WhatsApp: niente più chatbot generalisti. ChatGpt era arrivato solo lo scorso aprile, ma Menlo Park si deve essere resa conto che OpenAi stava sfruttando gratuitamente la sua




il bello è che c'è chi pensa che la mafia sia un fenomeno siciliano. la criminalità organizzata esiste in tutta italia, e il modo di fare che per fare le cose si ricorra alle amicizie invece che a procedure istituzionalizzate, è invece un problema globale italiano. es è il motivo per cui "siamo tutti dei mafiosi" e perché anche il pil è quello che è e siamo destinata alla decadenza e alla barbarie. una cosa è certa: il ponte con la mafia ci sta come il cavolo a merenda. e se anche per una volta la mafia sicliana facesse qualcosa di buono costruendo il ponte avrebbe fatto per una volta qualcosa di utile per tutta l'italia.


L’IA che fa crescere l’Europa: serve una strategia unitaria

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Nonostante iniziative e investimenti significativi (HPC, Big Data, Cloud), all’UE manca una strategia unitaria capace di trasformare l’IA in un volano diffuso di produttività e competitività.

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A che punto è la sovranità digitale dell’Ue?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Mosse, polemiche, dissidi e scenari sulla sovranità digitale Ue. Estratto di un approfondimento di Christian Spillmann tratto dal Mattinale Europeo.

startmag.it/innovazione/sovran…



Varese: “Social network senza algoritmo”: al Festival Glocal si parla di community e informazione locale

Questo post viene ripubblicato sulla comunità Lemmy @Che succede nel Fediverso? dalla quale è possibile seguire tutti gli aggiornamenti e le notizie sul #Fediverso

Nel pomeriggio di sabato 8 novembre, all’interno del Festival Glocal di Varese, è in programma l’incontro “Social network senza algoritmo, community e informazione locale”, dedicato al Fediverso e al rapporto tra piattaforme digitali, libertà di espressione e giornalismo di prossimità.

L’appuntamento si terrà alle 18 alla Sala Corsi di Materia (via Confalonieri 5 a Castronno VA) e vedrà la partecipazione di @filippodb ⁂ (amministratore del server Mastodo.uno), @Victor Van Dort (Bologna.one), @Emanuele Cariati (Varese.social) e @Michele Pinto, direttore dei quotidiani Vivere e fondatore di senigallia.one.

vivere.it/2025/10/25/varese-so…




I tormenti di Zuckerberg sull’Ia

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dopo una fase di assunzioni aggressive, gestite personalmente da Mark Zuckerberg, Meta sta ora sfoltendo di 600 posti la sua divisione di IA, senza toccare però il laboratorio di superintelligenza. L'azienda sta comunque invitando i dipendenti interessati a

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CHATGPT HA PRESENTATO IL PROPRIO BROWSER WEB: ISTRUZIONI PER L’USO, MA CON CAUTELA…

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

Notizia che più fresca non si può: OpenAI, il produttore di ChatGPT, ha lanciato, il 21 ottobre 2025, Atlas, il suo browser-web...
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Ho visto "la donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra", su Netflix, e c'è una cosa che proprio non ho capito.

A una donna è morta la figlia, durante gli otto episodi della serie va tre volte al cimitero davanti alla sua tomba, viene inquadrata la lapide e nelle tre inquadrature riporta tre frasi diverse.

La prima volta è una cosa tipo "se l'amore avesse potuto salvarti saresti ancora qui". La seconda non mi ricordo e la terza "non si è mai soli in paradiso".

Tra l'altro questo particolare non ha proprio nessun ruolo nella storia, è proprio una cosa senza nessuno scopo. E ovviamente non può essere un errore, è stato fatto apposta.

Ma che senso ha? 😳



La fortuna di accorgersene


Viviamo in un’epoca in cui la parola fortuna ha perso il suo antico fascino mitologico per diventare un hashtag. Si parla di “fortuna” come di una moneta lanciata in aria, un evento casuale, una benevolenza del destino che piove su alcuni e ignora altri. Eppure, la vera fortuna non è quella che accade, ma quella che riconosci. Un paradosso tanto semplice quanto rivoluzionario. Ci sono persone che vincono alla lotteria e restano infelici, e altre che non vincono nulla ma si sentono comunque ricche. Forse perché la fortuna, come tutte le cose invisibili, vive nella percezione. È un fatto di sguardo. Di consapevolezza. Di capacità di dire “oggi mi è andata bene” anche quando il mondo sembra cospirare contro. Essere fortunati, in fondo, non è un talento. È un’arte. Un’arte che si coltiva nella quotidianità, nelle piccole cose: un caffè riuscito, un incontro inaspettato, un silenzio che non pesa. È un allenamento mentale: imparare a distinguere tra ciò che ci manca e ciò che già possediamo, ma non vediamo più. Il problema è che molti sono ciechi di fortuna. Non perché non ne abbiano, ma perché l’hanno data per scontata.
È come respirare: finché non manca l’aria, non ci pensiamo. Così accade con la serenità, con l’amore, con l’amicizia vera, con la salute, con il tempo che ci resta. Quando si spegne una di queste luci, ecco che il buio ci insegna quanto eravamo ricchi di luminosità. C’è anche chi confonde la fortuna con il merito, e viceversa. Chi si attribuisce il merito di ciò che il caso gli ha regalato, e chi si flagella per non avere ciò che altri hanno trovato per strada.
La verità è che la vita non distribuisce equamente, ma non è nemmeno un gioco crudele. È più simile a un mazzo di carte: non possiamo scegliere le prime, ma possiamo decidere come giocarle. E qui entra in scena l’elemento più sottovalutato di tutti: la coscienza della fortuna. Rendersi conto di essere fortunati è la vera forma di intelligenza emotiva. È la differenza tra vivere e sopravvivere, tra accumulare giorni e collezionare attimi. Chi sa riconoscere la propria fortuna non diventa arrogante, ma grato. E la gratitudine, si sa, è una calamita: attira altra fortuna, o meglio, la fa emergere da dove già c’era. A volte basta una pausa. Un momento di silenzio in cui guardare ciò che si ha senza la lente del desiderio. Scopriremmo che la vita, anche con le sue contraddizioni e ingiustizie, ci ha fatto più doni di quanto crediamo. Siamo sopravvissuti a noi stessi, alle nostre paure, ai nostri errori. Abbiamo ancora persone che ci cercano, occhi che ci ascoltano, un cielo sopra la testa.
Non è poco. Il problema è che la società non ci educa alla gratitudine, ma alla competizione. Ci fa credere che la fortuna sia un traguardo, non una condizione del cuore. Così corriamo, confrontiamo, invidiamo, e finiamo col sentirci perennemente sfortunati solo perché qualcun altro ha di più. Ma la fortuna, come l’acqua, non si misura in litri: si misura in sete. Chi ha meno desideri, paradossalmente, ha più fortuna. Essere fortunati, quindi, è come essere felici: non basta esserlo, bisogna accorgersene. Perché la consapevolezza trasforma l’evento in esperienza, la casualità in destino, la distrazione in stupore. E chi riesce a dire “sono fortunato” senza vergognarsi, senza paura di attirare la sfortuna, ha già compiuto un atto di coraggio controcorrente. C’è un che di eroico nel riconoscere la propria fortuna.
Perché significa ammettere che la vita, pur non essendo perfetta, ci ha comunque scelti come protagonisti di un film che vale la pena guardare fino ai titoli di coda. E magari, ogni tanto, sorridere anche delle scene più assurde. Forse, alla fine, la vera fortuna è proprio questa: sapere di essere vivi, coscienti, fallibili, ma ancora capaci di stupirci. E se ce ne rendiamo conto, allora sì — siamo davvero fortunati.



“Corresponsabilità, formazione e pace”. Sono queste le priorità individuate dal Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, approvato oggi a Roma, presso l’Hotel Ergife, a larghissima maggioranza.



“Corresponsabilità, formazione e pace”. Sono queste le priorità individuate dal Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, approvato oggi a Roma, presso l’Hotel Ergife, a larghissima maggioranza.



DNA from the teeth of French soldiers that died in the disastrous 1812 retreat from Moscow revealed previously unidentified pathogens.#TheAbstract


What Really Doomed Napoleon’s Army? Scientists Find New Clues in DNA


Welcome back to the Abstract! These are the studies this week that were exhumed from their graves, worked scatological miracles, and drew inspiration from X-rays.

First, a diagnosis 200 years in the making confirms, once again, that Napoleon’s retreat from Russia was a terrible, horrible, no-good, very bad time. Then: crystal pee, life-giving poo, and the artistic side of radiotherapy.

As always, for more of my work, check out my new book First Contact: The Story of Our Obsession with Aliens, or subscribe to my personal newsletter the BeX Files.

Let’s dive in (to poopy waters)!

Bonaparte’s battlers beaten by beets


Barbieri, Rémi et al. “Paratyphoid fever and relapsing fever in 1812 Napoleon’s devastated army.” Current Biology.

Of all the classic blunders, the most famous is getting involved in a land war in Asia (source: The Princess Bride). Napoleon Bonaparte’s troops learned this lesson the hard way during their disastrous retreat from Moscow at the wintry tail of 1812, which claimed the lives of 300,000 soldiers—more than half of the French army—largely from exposure and disease.

While the epic death toll has been notorious for centuries, the exact pathogens responsible for the losses have remained a matter of debate. Contemporaneous reports from the field suggested that typhus and trench fever commonly afflicted the army. But when scientists sequenced DNA from the teeth of 13 soldiers, they did not find the bacteria that causes those diseases.

Instead, the results revealed the presence of “previously unsuspected pathogens” that suggest paratyphoid fever and relapsing fever were major killers during the mad rush from Moscow, according to a new study.

“Throughout Napoleon’s Russian campaign, paratyphoid or typhoid fever was not mentioned in any historical sources of our knowledge, likely due to…nonspecific and varied symptoms,” said researchers led by Rémi Barbieri of Institut Pasteur in Paris. “Our study thus provides the first direct evidence that paratyphoid fever contributed to the deaths of Napoleonic soldiers during their catastrophic retreat from Russia.”

The team noted the sample size of 13 soldiers, whose remains were exhumed from a mass grave of French troops in Vilnius, Lithuania, is too small to make sweeping judgments. It’s possible that DNA analysis on other remains would reveal the presence of typhus, trench fever, and other pathogens.

“A reasonable scenario for the deaths of these soldiers would be a combination of fatigue, cold, and several diseases, including paratyphoid fever and louse-borne relapsing fever,” the team added. “While not necessarily fatal, the louse-borne relapsing fever could significantly weaken an already exhausted individual.”
Albrecht Adam’s 1830 painting “Napoleon among his retreating troops at the Berezina” aka “I’ve made a huge mistake.”
The study also speculated that these poor soldiers suffered from consumption of contaminated beets, based on a contemporaneous report from the French army physician J.R.L. de Kirckhoff.

‘Diarrhea was common among us in Lithuania,” de Kirckhoff wrote, according to the study. “One powerful contributing factor to this illness was that we encountered in almost every house, from Orcha to Wilna, large barrels of salted beets (buraki kwaszone), which we ate and

drank the juice of when we were thirsty, greatly upsetting us and strongly irritating the intestinal tract.”

As if it weren’t horrible enough to struggle through frosty frontiers and debilitating diseases, the French army may have also subsisted on toxic taproots. Napoleon’s devastating Russian campaign marked a turning point that eventually contributed to his downfall and exile in 1814. You’d think that such a calamitous episode would dissuade any other psychopathic dictators from making a similar error—and yet

In other news…

Urine for a sparkly surprise


Thornton, Alyssa et al. “Uric Acid Monohydrate Nanocrystals: An Adaptable Platform for Nitrogen and Salt Management in Reptiles.” Journal of the American Chemical Society.

You’ve heard of the goose that lays golden eggs, but what about the python that pisses crystals? Scientists studied the oddly beautiful solid urine excreted by many reptiles in a new study that describes these “urates” as “a clever and highly adaptable system employed to handle both nitrogenous waste and salts.”
Python urates. Thornton, Alyssa et al.
“Of all the possible uric acid forms, why would evolution favor a metastable crystal form as the vehicle for waste management?” asked researchers led by Alyssa Thornton of Georgetown University.

Well, why not make your tinkle twinkle, if given that adaptive option? Fortunately, the study presents a more informed hypothesis, proposing that the urates help reptiles conserve water and remove ammonia in a detoxed solid form. It’s just a bonus that their urine is pee-dazzled in the process.

The poop pump that powers the ocean


Freitas, Carla et al. “Impact of baleen whales on ocean primary production across space and time.” Proceedings of the National Academy of Sciences.

We’ll shift now from pretty pee to excellent excrement. This newsletter has previously covered how whale dumps are the secret sauce of the ocean, as their waste nourishes ecosystems through a phenomenon known as the “whale pump.”

Now, a study “quantifies nutrient release via feces and urine by baleen whales” using models that confirm that whale excrement has “cascading effects on the food web” at high latitudes by providing fecal fuel to marine microbes across many northern seas.

“Collectively, blue, bowhead, fin, humpback, sei, and minke whales are estimated to release [a total of] 815 tons of nitrogen and 325 tons of phosphorus recycled daily” in the Barents, Greenland, Norwegian, and Iceland seas, said researchers led by Carla Freitas of Research Station Flødevigen in Norway. “These findings underscore the ecological importance of whale-mediated nutrient cycling and emphasize the value of using ecosystem models to assess the broader effects of whales on marine productivity.”

This productive poop is just one of many reasons why whale conservation is so critical to preserving healthy seas. If America runs on Dunkin’, so the slogan goes, then the ocean runs on dumpin’.

The art of radiotherapy


Kaptein, Ad A et al. “Healing Beams: Radiation and Radiotherapy in Novels, Poems, Music, Film, Painting.” Journal of Medical Radiation Sciences.

What do Alexander Solzhenitsyn, Sheryl Crow, and the C.S. Lewis biopic Shadowlands have in common? They all used radiotherapy for creative inspiration, according to a new study that probed the question: How are radiation sciences portrayed in film, art, music, and literature?

“The representation of illness in art is therefore more than just a cultural curiosity,” said researchers led by Ad A. Kaptein of Leiden University Medical Center. “Artistic representations help to provide insights for theoretical models that themselves may be helpful for structuring interventions in behavioural medicine and health psychology.”


Georges Chicotot’s 1907 painting: “First trials of cancer treatment with X-rays.”
To that end, the team pulled together a fascinating collection of creative depictions of radiotherapy, from Crow’s 2018 song about her breast cancer treatment—entitled “Make It Go Away (Radiation Song)”—to paintings depicting radiation treatments, such as the 1907 work by Georges Chicotot entitled “First trials of cancer treatment with X-rays.”

The findings “help contribute to a deeper understanding of health humanities offering diagnostic and therapeutic approaches that address and reduce fear, improving quality of life and quality of medical care via medical and psychological methods,” the team concluded. Despite the often grim nature of this topic, the study left me beaming.

Thanks for reading! See you next week.