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L'articolo Emiliano Poddi – Le vittorie
Il sistema CVE rischia il collasso: tra silenzi assordanti, dipendenze strategiche e un’Europa ancora senza voce
È uno di quei momenti che passano sottotraccia per l’opinione pubblica, ma che per chi opera nel mondo della cybersecurity suona come un’allerta silenziosa, quasi surreale: la possibilità concreta che il sistema CVE – Common Vulnerabilities and Exposures – possa smettere di funzionare. Non per un attacco informatico. Non per un evento naturale. Ma per un più banale, quanto drammatico, problema di mancato rinnovo dei fondi da parte del governo statunitense.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, ma a ben guardare, i segnali di instabilità erano presenti da tempo. La lettera recentemente inviata da MITRE Corporation, ente responsabile della gestione del CVE Program per conto del governo USA, rappresenta molto più di un avviso tecnico: è il grido d’allarme di un’infrastruttura critica che rischia di spegnersi nel silenzio generale.
Eppure, se c’è una cosa che dovrebbe essere chiara a chiunque lavori nel settore, è che il CVE non è un semplice database, ma il vero e proprio fulcro della nomenclatura condivisa nel mondo della sicurezza informatica.
Perché il CVE è fondamentale?
Il CVE è il sistema che assegna un identificativo univoco – il cosiddetto CVE-ID – a ogni vulnerabilità software conosciuta pubblicamente. Senza questi identificativi, l’intero ecosistema cyber perderebbe coerenza: le analisi dei vendor, le patch, i report di minaccia, le valutazioni di rischio, gli strumenti SIEM, gli scanner di vulnerabilità e persino le dashboard delle agenzie nazionali di sicurezza non saprebbero più “come chiamare” le minacce.
È come se all’improvviso qualcuno decidesse che i numeri di targa delle automobili non servono più. Ogni incidente diventerebbe un caos burocratico, ogni multa un rebus, ogni denuncia un’informazione vaga. È esattamente ciò che accadrebbe senza il CVE: un buco nero semantico nel cuore della cybersecurity.
La crisi attuale: cosa dice la lettera MITRE
La comunicazione inviata da MITRE – ferma, tecnica, ma inequivocabile – mette in chiaro che la fine dei fondi federali (provenienti dalla CISA, la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency) comporta l’impossibilità di garantire la continuità delle attività legate al programma CVE.
Senza finanziamenti:
- i processi di triage, validazione e pubblicazione delle vulnerabilità si fermeranno;
- i CNA (CVE Numbering Authorities), aziende autorizzate ad assegnare CVE-ID, perderanno il punto di riferimento centrale;
- i ritardi accumulati nelle assegnazioni, già criticamente aumentati negli ultimi mesi, rischiano di cronicizzarsi;
- la credibilità dell’intero ecosistema CVE verrebbe compromessa.
È quindi evidente che siamo di fronte a un single point of failure di proporzioni sistemiche, ma – e qui la riflessione si fa geopolitica – anche a un punto di dipendenza strategica da parte dell’intero Occidente, Europa compresa.
Europa: dove sei?
In un mondo multipolare, in cui la cybersicurezza è ormai considerata parte integrante della sovranità nazionale e continentale, fa riflettere quanto l’Europa – ancora oggi – non disponga di un proprio sistema alternativo o complementare per la gestione delle vulnerabilità informatiche.
La Cina, da anni, ha sviluppato un proprio database nazionale, con modalità operative, criteri e perfino una “agenda politica” nella gestione delle disclosure. In Russia esistono repository indipendenti connessi ai CERT federali. Ma l’Unione Europea? Ancora troppo sbilanciata su un modello americano-centrico, e spesso reattiva più che proattiva, nel campo della cyber intelligence.
Questa situazione rivela un grave gap di autonomia strategica: affidarsi a un’infrastruttura critica gestita da un singolo paese estero – per quanto alleato – significa esporsi a eventi come quello odierno, dove una semplice decisione amministrativa può influire sull’intero tessuto operativo delle nostre imprese, delle nostre agenzie, delle nostre difese.
Le implicazioni operative
L’impatto di un’eventuale sospensione del programma CVE si rifletterebbe su più piani:
- Industriale: i produttori di software e hardware non avrebbero più un framework di riferimento per le advisory.
- Governativo: le agenzie di sicurezza, i CERT nazionali e gli organismi di difesa non potrebbero più sincronizzarsi su vulnerabilità condivise.
- Accademico: la ricerca in ambito cybersecurity, già basata sulla tassonomia CVE, perderebbe uniformità e tracciabilità.
- Comunicativo: i media specializzati e le piattaforme di threat intelligence perderebbero un punto di riferimento essenziale nella diffusione di notizie sulle vulnerabilità.
In pratica, si creerebbe un effetto domino che andrebbe a compromettere l’intera filiera della gestione del rischio informatico.
La proposta: un sistema europeo di identificazione delle vulnerabilità
Serve un cambio di passo. E serve ora.
La mia proposta – che condivido da tempo in diverse sedi tecniche e istituzionali – è quella di creare un sistema CVE europeo, gestito da ENISA in collaborazione con i CERT nazionali, eventualmente interoperabile con il programma MITRE ma a controllo sovrano.
Un’infrastruttura simile permetterebbe:
- una gestione più trasparente e aderente ai valori europei;
- una maggiore protezione degli interessi industriali del continente;
- la possibilità di creare un ecosistema di CNA europei che rispondano a criteri omogenei e verificabili;
- un’integrazione più coerente con il nuovo regolamento NIS2, che obbliga le aziende critiche a gestire vulnerabilità e incidenti con precisione e tempestività.
Conclusioni
Il possibile collasso del programma CVE non è solo una crisi tecnica. È uno specchio, uno spartiacque, un’occasione – se vogliamo – per fermarci a riflettere su quanto la cybersicurezza sia oggi legata a scelte geopolitiche e strategiche.
L’Europa, se vuole essere davvero sovrana anche in ambito digitale, non può più permettersi di essere solo “utente” dei sistemi critici altrui. Deve iniziare a costruire i propri.
Perché senza nomi condivisi, anche la sicurezza – come il linguaggio – rischia di diventare babelica, confusa e inefficace. E in un mondo sempre più interconnesso, la chiarezza e la coerenza non sono un lusso, ma una necessità operativa.
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Maronno Winchester reshared this.
CVE e MITRE salvato dagli USA. L’Europa spettatrice inerme della propria Sicurezza Nazionale
Quanto accaduto in questi giorni deve rappresentare un campanello d’allarme per l’Europa.
Mentre il programma CVE — pilastro della sicurezza informatica globale — rischiava di spegnersi a causa della mancata estensione dei fondi statunitensi, l’Europa è rimasta spettatrice inerme.
Se i finanziamenti al progetto non fossero stati confermati in extremis, quanto sarebbe stata esposta la sicurezza nazionale dei Paesi europei? È inaccettabile che la protezione delle nostre infrastrutture digitali dipenda in modo così diretto da un’infrastruttura critica interamente statunitense.
Come abbiamo riportato nella giornata di ieri, noi di RHC lo riportiamo da tempo e non possiamo più permetterci una simile dipendenza. È necessario che ENISA e le istituzioni europee aprano una riflessione seria e strutturata su questo tema, promuovendo la nascita di un progetto interamente europeo per la gestione e la catalogazione delle vulnerabilità.
L’Europa deve smettere di delegare la propria resilienza digitale.
È tempo di costruire un’alternativa sovrana, trasparente e interoperabile, per garantire continuità, indipendenza e sicurezza a lungo termine. Parliamo tanto di autonomia tecnologica. Allora partiamo dalle basi della sicurezza nazionale prima di parlare di Quantum computing.
I fatti delle ultime ore
Sembra che la paura sia passata. Infatti la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti ha rinnovato il contratto con la MITRE Corporation, assicurando così la continuità operativa del programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE). Questo intervento tempestivo ha evitato l’interruzione di uno dei pilastri fondamentali della sicurezza informatica globale, che era a poche ore dalla sospensione per mancanza di fondi federali.
Lanciato nel 1999 e gestito proprio da MITRE, il programma CVE rappresenta il sistema di riferimento internazionale per l’identificazione, la catalogazione e la standardizzazione delle vulnerabilità informatiche note. Il suo ruolo è cruciale per la difesa digitale: garantisce un linguaggio comune tra vendor, analisti e istituzioni, permettendo una risposta più coordinata ed efficace alle minacce.
Questa decisione arriva nel contesto di una più ampia strategia di riduzione dei costi da parte del governo federale, che ha già portato alla risoluzione di contratti e a riduzioni di personale in diversi team della CISA. pertanto si è riacceso il dibattito sulla sostenibilità e la neutralità di una risorsa di importanza globale come la CVE legata a un singolo sponsor governativo.
Il ruolo fondamentale del progetto CVE
Gli identificatori univoci del programma, noti come ID CVE, sono fondamentali per l’intero ecosistema della sicurezza informatica. Ricercatori, fornitori di soluzioni e team IT in tutto il mondo li utilizzano per tracciare, classificare e correggere in modo efficiente le vulnerabilità di sicurezza. Il database CVE è alla base di strumenti critici come scanner di vulnerabilità, sistemi di gestione delle patch e piattaforme per la risposta agli incidenti, oltre a svolgere un ruolo strategico nella protezione delle infrastrutture critiche.
La crisi è esplosa quando MITRE ha annunciato che il contratto con il Dipartimento della Sicurezza Interna (DHS) per la gestione del programma CVE sarebbe scaduto il 16 aprile 2025, senza alcun rinnovo previsto. L’annuncio ha allarmato la comunità della cybersecurity, che considera il CVE uno standard globale imprescindibile. Gli esperti hanno lanciato l’allarme: un’interruzione avrebbe compromesso i database nazionali delle vulnerabilità, messo a rischio gli avvisi di sicurezza e ostacolato l’operatività di fornitori e team di risposta agli incidenti su scala mondiale. In risposta alla minaccia, è stata istituita la CVE Foundation, con l’obiettivo di garantire la continuità, l’indipendenza e la stabilità a lungo termine del programma.
Sotto la crescente pressione della comunità di settore, CISA — sponsor principale del programma — è intervenuta nella tarda serata di martedì, attivando formalmente un “periodo di opzione” sul contratto con MITRE, a poche ore dalla scadenza.
“Il programma CVE è una priorità per CISA e un asset essenziale per la comunità informatica,” ha dichiarato un portavoce a Cyber Security News. “Abbiamo agito per evitare qualsiasi interruzione dei servizi CVE critici.”
Sebbene restino incerti i dettagli sull’estensione del contratto e sui finanziamenti futuri, l’intervento ha evitato la chiusura immediata di un’infrastruttura vitale per la cybersicurezza globale.
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#Ecuador, miracolo statistico
Ecuador, miracolo statistico
Questa domenica il mondo ha assistito a un miracolo senza precedenti nella storia politica mondiale. Il secondo turno delle elezioni presidenziali, che vedeva contrapposti il “candidato-presidente” - così chiamato perché Daniel Noboa, milionario e pr…www.altrenotizie.org
Using a MIG Welder, Acetylene Torch, and Air Hammer to Remove a Broken Bolt
If your shop comes complete with a MIG welder, an acetylene torch, and an air hammer, then you have more options than most when it comes to removing broken bolts.
In this short video [Jim’s Automotive Machine Shop, Inc] takes us through the process of removing a broken manifold bolt: use a MIG welder to attach a washer, then attach a suitably sized nut and weld that onto the washer, heat the assembly with the acetylene torch, loosen up any corrosion on the threads by tapping with a hammer, then simply unscrew with your wrench! Everything is easy when you know how!
Of course if your shop doesn’t come complete with a MIG welder and acetylene torch you will have to get by with the old Easy Out screw extractor like the rest of us. And if you are faced with a nasty bolt situation keep in mind that lubrication can help.
youtube.com/embed/flLPbIvn91k?…
L'UE si è impegnata a migliorare la cooperazione in materia di GDPR e l'ha peggiorata Il regolamento procedurale GDPR dell'UE avrebbe dovuto risolvere procedure troppo complesse e migliorare la cooperazione. Ora, invece, potrebbe compromettere l'applicazione delle norme mickey17 April 2025
An Absolute Zero of a Project
How would you go about determining absolute zero? Intuitively, it seems like you’d need some complicated physics setup with lasers and maybe some liquid helium. But as it turns out, all you need is some simple lab glassware and a heat gun. And a laser, of course.
To be clear, the method that [Markus Bindhammer] describes in the video below is only an estimation of absolute zero via Charles’s Law, which describes how gases expand when heated. To gather the needed data, [Marb] used a 50-ml glass syringe mounted horizontally on a stand and fitted with a thermocouple. Across from the plunger of the syringe he placed a VL6180 laser time-of-flight sensor, to measure the displacement of the plunger as the air within it expands.
Data from the TOF sensor and the thermocouple were recorded by a microcontroller as the air inside the syringe was gently heated. Plotting the volume of the gas versus the temperature results shows a nicely linear relationship, and the linear regression can be used to calculate the temperature at which the volume of the gas would be zero. The result: -268.82°C, or only about four degrees off from the accepted value of -273.15°. Not too shabby.
[Marb] has been on a tear lately with science projects like these; check out his open-source blood glucose measurement method or his all-in-one electrochemistry lab.
youtube.com/embed/dqyfU8cX9rE?…
GK STM32 MCU-Based Handheld Game System
These days even a lowly microcontroller can easily trade blows with – or surpass – desktop systems of yesteryear, so it is little wonder that DIY handheld gaming systems based around an MCU are more capable than ever. A case in point is the GK handheld gaming system by [John Cronin], which uses an MCU from relatively new and very capable STM32H7S7 series, specifically the 225-pin STM32H7S7L8 in TFBGA package with a single Cortex-M7 clocked at 600 MHz and a 2D NeoChrom GPU.
Coupled with this MCU are 128 MB of XSPI (hexa-SPI) SDRAM, a 640×480 color touch screen, gyrometer, WiFi network support and the custom gkOS in the firmware for loading games off an internal SD card. A USB-C port is provided to both access said SD card’s contents and for recharging the internal Li-ion battery.
As can be seen in the demonstration video, it runs a wide variety of games, ranging from Doom (of course), Quake (d’oh), as well as Red Alert and emulators for many consoles, with the Mednafen project used to emulate GB, SNES and other systems at 20+ FPS. Although there aren’t a lot of details on how optimized the current firmware is, it seems to be pretty capable already.
youtube.com/embed/_2ip4UrAZJk?…
#introduction
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da Radio Popolare:
Gli “indesiderabili” secondo Trump. Come l’amministrazione Usa identifica e deporta le persone migranti
11 APRILE 2025 | DI MARCO SCHIAFFINO
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Golfo-Israele, l'asse del genocidio
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Dalle armi al commercio, passando per logistica e spionaggio, le monarchie del Golfo Persico stanno silenziosamente finanziando la guerra dello stato ebraico contro Gaza.www.altrenotizie.org
oltretutto i repubblicani sono quelli che pensano che le donne non dovrebbero andare nello spazio perché devono solo pensare a fare figli....
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Non sono sicuro che ci sia un qualche nuovo problema in capo agli adolescenti. L’adolescenza è il passaggio dall’infanzia alla maturità, quindi stagione di squilibri ed eccessi, il tempo in cui imparare a vivere in un corpo che cambia. Il problema mi pare sia dalle parti di quelli che sono diventati adulti senza maturare, che […]
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Harvard, democrazia in gioco
La prestigiosa università privata di Harvard è stata questa settimana la prima istituzione accademica americana a rifiutarsi di cedere alle “richieste” dell’amministrazione Trump di sottoporre di fatto al controllo governativo le attività didattiche …www.altrenotizie.org
Intelligence e spazio, la nuova frontiera della sicurezza nazionale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
C’è un filo sottile – e sempre più teso – che collega l’orbita terrestre bassa agli equilibri geopolitici globali. Lo spazio, una volta dominio esclusivo delle superpotenze in chiave esplorativa e scientifica, è oggi crocevia sensibile di interessi nazionali, sicurezza strategica e competizione tecnologica. L’Europa
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Facciamo i complimenti per il bel risultato all'istituto Galilei di Verona e ad @Carlo il coraggioso amministratore di quella che è ancora l'unica istanza scolastica italiana!
Salvini: "A marzo treni più puntuali e aerei più economici"
Il ministro alla Camera ha precisato che "nei primi mesi del 2025 è cresciuta la puntualità di tutti i servizi ferroviari. A marzo l'Alta velocità segna l'82,8%, gli intercity 89,4% mentre sui regionali 91,3%"
Addirittura i regionali sono più puntuali dell'alta velocità...
Sarebbe bello capire che definizione di "puntualità" hanno usato per poter arrivare a questi numeri.
Papa Francesco: “Quando comandano le donne, le cose vanno”
"Grazie. E grazie per tutto quello che avete fatto. Grazie a lei, che è così forte: quando comandano le donne le cose vanno".
E allora fagli celebrare la messa e falle accedere alla gerarchia cattolica, così magari tra qualche anno potrete avere anche una papa e magari "andranno" anche le cose della chiesa.
Quanto sono ridicoli gli uomini di potere che discriminano le donne e poi se ne fanno paladini.
Mi vengono in mente quegli amministratori delegati che pagano le donne meno degli uomini, fanno di tutto per tenere ben fissi al loro posto i soffitti di cristallo, e poi l'8 marzo ti fanno trovare sul tavolo il calendario per la "festa della donna".
Ora la politica supporti l’industria. L’appello di Festucci dopo il memorandum con l’India
@Notizie dall'Italia e dal mondo
A margine dell’undicesimo Comitato bilaterale Italia–India, organizzato a Roma dalla Direzione nazionale degli armamenti, la Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (Aiad) e la Society of Indian Defence Manufacturers (Sidm) hanno firmato un memorandum
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Siamo nel pieno di un colpo di stato digitale . E le tasche profonde e gli ingenti investimenti pubblicitari delle Big Tech hanno alimentato – ormai da vent'anni – l'illusione che per essere visti e ascoltati online, per avere un impatto attraverso la scrittura, sia necessario utilizzare le loro piattaforme centralizzate. Perché "sono l'unica via".
"Non sono assolutamente d'accordo. Sono completamente sintonizzata con il Fediverso e le soluzioni di pubblicazione FOSS. Con questo post, spero di mostrarvi che un'altra soluzione è possibile"
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L'altro giorno durante il lungo lunghissimo viaggio dal Salento a Roma stavo ascoltando l'ultimo album de La Nina, Furèsta, e devo dire molto bello. Credo nessuno possa affermare il contrario, neanche quelli che detestano l'autotuner, che pure figura qua e là tra le tracce 🤣
Ma non è di questo che volevo parlare, bensì del fatto che dopo La Nina l'algoritmo malefico mi ha suggerito di ascoltare una canzone di Enzo Avitabile. Io gli ho dato retta, e poi ho rilanciato e dato seguito, e così una canzone via l'altra mi sono ritrovato a sentirmi buona parte della discografia di questo artistone, che è piuttosto ampia tra l'altro, ma tanto il viaggio era lungo lunghissimo, e quindi presa bene totale 😋 Non che non lo conoscessi, lo conoscevo già, però insomma, una cosa è conoscere un artista altra cosa è spararsi tutta la sua discografia in un'unica botta senza soluzione di continuità 😅 E devo dire che mi è piaciuto molto. Soprattutto le sue cose più mediterranee, un po' meno in versione soul, funk e quella roba lì, dove comunque pure è fortissimo, al pari dei colleghi Pino Daniele, Senese etc.etc. Ma è proprio quando ritorna alla sua musica ancestrale che secondo me riesce a rendere al meglio la sua poetica. In effetti "poesia" è la parola che più si addice alle sue canzoni, sia nei testi che nelle atmosfere. Ma non quella finta poesia fatta di testi enigmatici e incomprensibili, tipici di tanta produzione autorale Italiana che vuole darsi un tono di mistero. No, la sua poesia è fatta di parole semplici, quasi povere, eppure molto emozionanti, come è tipico della poesia popolare. Stesso discorso per la musica, fatta per lo più di arpeggi di corde e frasi ripetitive e ostinate di un sassofono soprano che fa il verso a strumenti ancestrali come la ciaramella e simili. Una musica senza tempo e ricca di suggestioni che si presta a diventare colonna sonora di film, tanto quanto ad andare a braccetto di tanti altri stili, dal rap al pop, dal jazz alla musica africana. E in effetti infinite sono state le sue collaborazioni con artisti sia italiani che internazionali, da Bob Geldof a Manu Dibango passando per, Raiz, Guè, Giorgia e tanti altri:
Ho sentito certi live suoi veramente pazzeschi. A questo punto spero di riuscire a vederlo dal vivo qualche volta. Voi l'avete mai visto?! Immagino che spacca vero?! 😋
C'è del marcio nell'Algherese. No, non è il Casu Marzu.
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/casumarz…
Un mio caro amico ha un'inconsueta passione per i siti delle amministrazioni locali: li visita spesso annotando valanghe di vizi e alcune rare virtù, ci torna periodicamente per assaporare l'immutabile squallore della standardizzazione ben coniugata
Privacy Pride reshared this.
freezonemagazine.com/articoli/…
Per l’occasione di questo “momento Andersen” sono andato a rispolverare Today Is the Highway (1965) e, dopo sessant’anni, guardare il viso sorridente di Eric così come compariva sulla cover del suo album di debutto, con il berrettino di lana calato in testa, bavero alzato della pesante giacca in uno stile marinaio – mise che tradisce […]
L'articolo Eric Andersen –
Gli Usa dichiarano di deportare gli studenti per difendere il “processo di pace” in Medioriente
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nel caso dell'ultimo studente arrestato ieri negli Stati Uniti, il segretario di stato Rubio ha dichiarato che le proteste minacciando l'obiettivo di politica estera degli Stati Uniti di "risolvere il conflitto di
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I dazi di Trump abbatteranno i conti delle aziende Usa di macchinari per i chip
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
I dazi di Trump potrebbero avere un impatto economico di 1 miliardo di dollari all'anno sulle aziende americane che producono macchinari per i semiconduttori, come Applied Materials e Lam Research, già
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
Celac, in Honduras il vertice ai tempi di Trump
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Si è concluso il IX vertice della Comunità degli Stati americani e caraibici, l'organismo che rappresenta ancora una forte spina nel fianco per l'imperialismo Usa.
L'articolo Celac, in Honduras il vertice ai pagineesteri.it/2025/04/16/ame…
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I problemi del reato di “rivolta in carcere” introdotto dal governo
I “relatori speciali” delle Nazioni Unite, esperti indipendenti che si occupano di controllare categorie specifiche di diritti all’interno dei paesi, hanno inviato una nuova comunicazione al governo italiano invitandolo ad abrogare il decreto Sicurezza (lo avevano già fatto a dicembre, quando ancora molte norme di questo decreto dovevano essere approvate all’interno di un disegno di legge). Tra le norme problematiche del “decreto Sicurezza” segnalate dall’ONU c’è proprio il reato di rivolta in carcere e nei CPR, definito «restrizione inutile e sproporzionata del diritto di protesta pacifica e di espressione» delle persone detenute.
freezonemagazine.com/articoli/…
Alive in the superunknown First it steals your mind And then it steals your soul (Soundgarden, «Superunknown», 1994) Quando ero una ragazzina, non c’erano ancora i video musicali, però avevamo i 33 giri. Compravo un album (spesso di nascosto, perché i miei genitori trovavano discutibile il mio vizio di sputtanare i pochi soldi che […]
L'articolo Canzoni per fantasmi proviene da FREE ZONE MAGAZIN
Alive in the
USA-IRAN. Primi colloqui “positivi” sul nucleare, ma Trump fa sul serio?
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Washington sembra ignorare la richiesta di Israele di smantellare completamente il programma nucleare iraniano
L'articolo USA-IRAN. Primi colloqui pagineesteri.it/2025/04/16/med…
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
pericoli (oggettivi e attuali) per il poco di democrazia che resta
vi prego di leggere soprattutto gli ultimi due aggiornamenti (di ieri e di oggi) in fondo al post: slowforward.net/2025/04/13/par…
#governoitaliano #decretosicurezza #neofascismo #spionaggio #giornalismo #privacy #datisensibili #controllo #stragi #terrorismo
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
Due osservazioni:
1) hai scritto Nicola Zingaretti, ma probabilmente intendevi Luca Zingaretti
2) non pubblicare solo i link, ma riporta il titolo del post e un breve riassunto.
A questo proposito, hai provato a utilizzare gli strumenti di Friendica per ripubblicare i post del tuo blog sul tuo account Friendica?
Puoi dare un'occhiata al link seguente: informapirata.it/2024/07/25/w-…
Integrare una pubblicazione di notizie nel Fediverse: l'analisi approfondita delle prove, delle tribolazioni e delle verifiche effettuate da Sean Tilly per colmare il divario tra la pubblicazione online e il social networking federato
Una interessante spaccato storico sulle modalità di pubblicazione adottate, partendo da Hubzilla e Pterotype a #Ghost e #Wordpress con i suoi fantastici Plugin
ho sperimentato l'integrazione del mio progetto di pubblicazione di notizie con il Fediverse per quasi cinque anni. Ci sono stati diversi esperimenti, errori e momenti di insegnamento che mi hanno portato dove sono oggi. Voglio parlare di alcune delle cose che ho provato e del perché queste cose sono state importanti per me.
Il post di @Sean Tilley può essere letto qui: deadsuperhero.com/integrating-…@Che succede nel Fediverso?
Che succede nel Fediverso? reshared this.
By the way, we take this opportunity to let @Sean Tilley and @Alex Kirk know that we tried the "Enable Mastodon Apps" plugin with #RaccoonforFriendica, which is an app developed for Friendica by @Dieguito 🦝 but is also compatible with Mastodon, but also allows you to write in simplified HTML with a very functional toolbar.
Well, it was wonderful to write formatted texts and with links from Raccoon for Friendica, even if I haven't managed to get the mentions to work yet.
Unfortunately, even if Raccoon allows you to publish posts with inline images, it can only do so with Friendica, while with the simple Mastodon API this is not possible.
But the experience was very good
Che succede nel Fediverso? reshared this.
La rivelazione di un whistleblower spiega come DOGE potrebbe aver sottratto dati sensibili sui lavoratori
I membri dello staff tecnico erano allarmati da ciò che gli ingegneri del DOGE facevano quando veniva loro concesso l'accesso, in particolare quando notavano un picco nei dati in uscita dall'agenzia. È possibile che i dati includessero informazioni sensibili su sindacati, cause legali in corso e segreti aziendali – dati che quattro esperti di diritto del lavoro hanno dichiarato a NPR che non dovrebbero quasi mai uscire dall'NLRB e che non hanno nulla a che fare con l'aumento dell'efficienza del governo o con la riduzione della spesa.
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Signor Amministratore ⁂
in reply to giorovv • •Benvenuto Giorovv e benvenuto tra noi.
Friendica non è facilissimo da usare, ma ci vuole un po' di pazienza per sfruttarlo al meglio. A questo proposito, approfitto per segnalarti questo post riepilogativo:
informapirata.it/2025/02/02/i-…
Lorenzo Vujade likes this.
Lorenzo Vujade
in reply to giorovv • •