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I dati sensibili non si sono offesi: esistono ancora (e il GDPR li cita pure)


Premessa: il GDPR non ha eliminato i dati sensibili.

Per gli spiritosoni che dicono “i dati sensibili che sono? quelli che si offendono?” sparandosi la gimmick da espertoni di GDPR, faccio notare che la definizione del GDPR categorie particolari di dati è quella presenta già nella direttiva 95/46/CE all’art. 8 mentre invece i dati sensibili resistono e vivono pur nella nuova normativa ma in accordo con il loro significato dal punto di vista della sicurezza delle informazioni.

Il presente regolamento prevede anche un margine di manovra degli Stati membri per precisarne le norme, anche con riguardo al trattamento di categorie particolari di dati personali («dati sensibili»). (considerando n. 10 GDPR)

Meritano una specifica protezione i dati personali che, per loro natura, sono particolarmente sensibili sotto il profilo dei diritti e delle libertà fondamentali, dal momento che il contesto del loro trattamento potrebbe creare rischi significativi per i diritti e le libertà fondamentali. (considerando n. 51 GDPR)

(…) che potenzialmente presentano un rischio elevato, ad esempio, data la loro sensibilità (considerando n. 91 GDPR)

Quindi: no, i dati sensibili non sono affatto scomparsi per effetto del GDPR ma anzi trovano una collocazione letterale e sistematica maggiormente corretta. Sono sensibili quei dati il cui trattamento è idoneo a presentare un rischio elevato. Possiamo anche dire che sono dati il cui impatto, in seguito a un evento di data breach, è tutt’altro che trascurabile ma anzi particolarmente significativo e rilevante.

Tanto premesso, ci sono alcuni fraintendimenti piuttosto ricorrenti che vorrebbero collegare le responsabilità collegate al GDPR (e quindi, anche alla gestione della sicurezza) ai soli dati sensibili. Peccato che questo non sia scritto da nessuna parte…

Il GDPR si applica a tutti i dati personali.


Not-so-fun fact: il GDPR si applica a tutti i dati personali e non solo ai dati sensibili. Questo errore concettuale di fondo comporta solitamente il non pensare all’aspetto della protezione dei dati personali quando vengono trattati dei dati personali che non hanno natura sensibile, come ad esempio i dati di contatto.

Eppure il GDPR è terribilmente chiaro nel definire l’ambito di applicazione materiale:

Il presente regolamento si applica al trattamento interamente o parzialmente automatizzato di dati personali e al trattamento non automatizzato di dati personali contenuti in un archivio o destinati a figurarvi. (art. 2)

Parla di dati personali. Anzi, del trattamento di dati personali. Ma questa è un’altra storia.

Restando sul punto: le prescrizioni in materia di protezione dei dati personali riguardano i trattamenti di tutti i dati personali. Ovverosia, quei dati che possono identificare direttamente o indirettamente una persona fisica (et voilà, l’interessato è servito sul piatto delle definizioni!), rendendola distinguibile all’interno di un gruppo e di un contesto di riferimento tenendo conto dei mezzi ragionevolmente impiegabili nonché di tutti gli ulteriori elementi informativi che possono essere disponibili. Questo perché un elemento informativo può contribuire a ricostruire una determinata persona fisica.

Ecco perché il concetto di dato personale dev’essere chiaro e va mai limitato ai soli identificatori diretti.

Quindi, trattare dati personali non sensibili non esonera dal rispettare i principi del GDPR, notificare o comunicare un data breach, istruire chi è autorizzato ad accedervi, o gestire gli aspetti di sicurezza.

La sicurezza riguarda tutte le informazioni.


Per gestire correttamente la sicurezza delle informazioni, bisogna fare riferimento a tutte le informazioni. Dopodiché, ci sarà il sottoinsieme di informazioni sensibili e non sensibili. E fra queste, si possono distinguere dati personali e non personali.

Non gestire la sicurezza di una parte delle informazioni significa avere una postura incompleta perché si è rinunciato a svolgere anche la più semplice attività di analisi a riguardo. Nel migliore dei casi comporta una non conformità, mentre nel peggiore una vulnerabilità ignota per effetto della scelta consapevole di chi, semplicemente, ha accetta il rischio “al buio”. Concetto che nell’ambito degli appuntamenti può riservare sempre qualche sorpresa positiva, ma nella sicurezza fonda ogni premessa per un fallimento epico. Da cui conseguono una serie di responsabilità il cui peccato originale è proprio il non aver voluto gestire dei rischi. Cosa ben diversa rispetto all’aver approntato misure di mitigazione che si sono rivelate inadeguate.

Spiacevole verità: ispirarsi al quokka per una strategia di difesa sperando che un attaccante si fermi a fagocitare o violare i soli dati non sensibili (o anche: non personali e non sensibili) non è mai una buona idea.
Questo è più il meme. In realtà non è proprio così.
Che i dati siano sensibili o no, l’importante è avere la capacità di mantenerne il controllo.

Quando non è possibile proteggerli (o garantirne la liceità del trattamento), bisogna trovare un’alternativa.

Che talvolta può significare anche scegliere di non trattarli.

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Boom di cyberattacchi in Europa! Ogni 3 minuti un’azienda viene colpita


Con la rapida crescita delle minacce digitali, le aziende di tutto il mondo sono sotto attacco informatico. Secondo gli ultimi dati di Check Point Research, ogni organizzazione subisce in media 1,984 tentativi di attacchi a settimana, con un aumento del 143% rispetto a quattro anni fa. Nel secondo trimestre del 2025, il volume degli attacchi è aumentato del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 58% rispetto al 2023 e di quasi 2,5 volte rispetto al 2021.

Gli aggressori sono particolarmente attivi negli attacchi alle istituzioni educative. In media, ogni settimana vengono registrati 4.388 attacchi in questo settore, con un aumento del 31% rispetto allo scorso anno. Come sottolinea il team di Check Point, queste organizzazioni soffrono spesso di una cronica carenza di finanziamenti per i sistemi di sicurezza e, allo stesso tempo, dispongono di un elevato volume di dati personali di studenti e insegnanti, il che le rende un bersaglio ghiotto.

Anche i governi rimangono a rischio, con una media di 2,632 attacchi a settimana, poiché archiviano informazioni critiche e possono essere utilizzati per ottenere influenza politica. Il settore delle telecomunicazioni, che attira l’attenzione per il suo ruolo nella fornitura di infrastrutture nazionali e nell’archiviazione dei dati degli abbonati, si attesta su un livello simile, con 2,612 attacchi a settimana.

Sulla base dei dati raccolti da oltre 150.000 reti e milioni di endpoint, l’Europa ha registrato il maggiore aumento degli attacchi, con un aumento del 22% su base annua. Il Nord America è al secondo posto con il 20%. In termini assoluti, le aziende europee subiscono in media 1,669 attacchi a settimana, ma il tasso di crescita suggerisce che gli hacker stiano sfruttando attivamente tensioni regionali, discrepanze legislative e un’elevata concentrazione di dati preziosi.

Tuttavia, l’Africa registra il numero più elevato di attacchi, con 3,365 a settimana, seguita dall’Asia-Pacifico con 2,874. Nonostante la minore intensità in termini di numero di attacchi, le aziende nordamericane sono quelle più spesso prese di mira dagli attacchi ransomware più distruttivi, rappresentando il 53% di tutti gli incidenti registrati. L’Europa rappresenta un quarto dei casi, mentre l’Asia l’11%.

I gruppi criminali motivati finanziariamente prendono di mira più spesso le aziende nei settori dei servizi alle imprese (10,7% di tutti gli attacchi ransomware), manifatturiero (9,8%), edile e ingegneristico (9,5%), sanitario (7,8%) e dei beni e servizi di consumo (7,6%).

Gli analisti di Check Point sottolineano che non è previsto che la pressione si allenti. Per far fronte al nuovo livello di minacce, le organizzazioni devono costruire difese proattive, non solo reagire agli attacchi, con sistemi multilivello e un monitoraggio costante.

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Prima Tappa: Istanbul. Il Cyberpandino macina 5.000 km, tra guasti e imprevisti… ma non si ferma!


I nostri eroi Matteo Errera e Roberto Zaccardi e il Cyberpandino hanno raggiunto Istanbul dopo cinque giorni di viaggio e oltre 5.000 km macinati dalla partenza da Lampedusa e si riparte per la Cappadocia!Un traguardo importante, ma che è solo l’inizio di un’avventura che prevede altri circa 20.000 km (più o meno… ma chi li conta davvero?) verso le strade più improbabili del pianeta.

La prima vera sfida si è presentata nel cuore di Maslak, il quartiere dei meccanici di Istanbul, dove una perdita di benzina dal serbatoio ha costretto l’equipaggio a una sosta tecnica non prevista. Con l’aiuto dei ragazzi di @exclusivegaragetr, problema tappato e motore pronto a ruggire di nuovo. Almeno fino al prossimo imprevisto, perché di questi tempi pare che non manchino mai.

Dalla Turchia all’entroterra più selvaggio, il Cyberpandino ha continuato la sua corsa tra crateri lunari, villaggi fantasma e strade che in realtà non esistono nemmeno sulle mappe.

Finora la piccola panda ha affrontato una vera e propria lista nera di guasti: tubo della benzina esploso, serbatoio che si svita, puleggia dell’albero motore rotta, filtro tappato da benzina tagliata con acqua e, per non farsi mancare nulla, tubo del collettore di aspirazione devastato. Ma al nostro Magic team, Matteo Errera e Roberto Zaccardi non importa, si va avanti con grande determinazione.

E come se non bastasse, dopo una lunga notte alla frontiera tra attese infinite, controlli e caffè imbevibili, il Cyberpandino è finalmente arrivato in Turchia. Con lui ora c’è anche un nuovo compagno di viaggio: @jonny_pickup, reporter e videomaker inglese che non parla una parola di italiano, pronto a immortalare ogni istante di questa corsa surreale. Più teste a bordo significano anche più zaini da incastrare nel bagagliaio, ma la vecchia panda continua a reggere con una dignità meccanica tutta sua.

Il prossimo grande passaggio sarà la frontiera con la Russia, prevista per il 27 luglio. Fino ad allora, il viaggio continua, tra imprevisti, pezzi di ricambio e paesaggi che tolgono il fiato. Perché il Mongol Rally non è solo una gara: è un esperimento di follia su ruote, dove anche le rotture diventano storie da raccontare. E il Cyberpandino, nonostante tutto, non molla mai.

E intanto, il Cyberpandino diventa sempre più una casa viaggiante. Hanno parcheggiato sulle rive di un lago così remoto in Turchia che persino i cammelli hanno chiesto indicazioni. Location esclusiva per veri esploratori… o per chi sbaglia strada con convinzione.

Perché questo è il Mongol Rally: una partenza, un traguardo lontano… e in mezzo, solo strade da inventare e avventure da vivere.

Il Cyberpandino ha tirato fuori tutto l’arsenale da campeggio in puro “Panda-luxe”: la tenda laterale che si monta in cinque minuti, la power station da 1500W per alimentare luci e condizionatore (perché dentro si sfiorano i 40°, praticamente un hammam con più zanzare), wifi satellitare per restare connessi anche in mezzo al nulla… e ovviamente la pasta, perché puoi togliere l’italiano dall’Italia, ma non la pentola.

Ora si punta verso la Georgia, forse Armenia. Riuscirà il Cyberpandino a convincere la dogana che non è un’astronave low-cost atterrata per sbaglio in Anatolia?

Stay tuned: la strada è lunga, la tenda ancora storta e la pasta… quasi pronta.

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Alla scoperta dell’IaB JohnDoe7: accessi in vendita dall’uomo qualunque


Continuiamo la nostra serie di articoli sugli Initial Access Broker con un articolo su JohnDoe7 (anche noto come LORD1) che, come vedremo in seguito, usa un nome/moniker che richiama alla cinematografia o al mondo legal negli Stati Uniti.

Exploit di vulnerability 1-day


KELA Cyber ha osservato la costante offerta di exploit per vulnerabilità 1-day, il che conferma che gli IAB, come altri attori, sono interessati a colpire le aziende che non hanno applicato patch al loro ambiente in modo tempestivo. Qui in figura, su Exploit nell’Ottobre 2020, LORD1 offre un exploit RCE e LPE il cui prezzo parte da 5.000 dollari.
LORD1 offre exploit di un giorno (RCE, LPE), con prezzo a partire da 5000$

Il caso del software MOVEit Transfer


Nel giugno 2023, johndoe7 aka LoRD1 su XSS ed Exploit ha offerto uno script dannoso personalizzato per sfruttare la vulnerabilità di Progress MOVEit Transfer (CVE-2023-34362). Nel maggio 2023, il gruppo ransomware CL0P ha preso di mira MOVEit Transfer di Progress Software, comunemente utilizzato dalle organizzazioni per gestire le operazioni di trasferimento dei file. Hanno sfruttato la vulnerabilità zero-day SOL injection (CVE-2023-34362) per infiltrarsi nelle applicazioni web di MOVEit Transfer e ottenere un accesso non autorizzato ai database archiviati. Ciò potrebbe far pensare ad un legame tra johndoe7 e la gang CL0P …

Nel successivo esempio nei forum XSS e Exploit, gli attori malevoli “0x90” e “Present” manifestano il loro interesse nel comprare degli exploit per la CVE-2023-3519 (RCE su Citrix) e per la CVE-2022-24527 (LPE su Microsoft Connected Cache).




Report di Soc RADAR su attacchi a crypto/NFT


Secondo un report di SOCRadar, LORD1 è molto attivo nella compromissione di credenziali relative al mondo delle criptovalute e delle NFT; le analisi condotte dal gruppo di ricerca di SOCRadar rivelano che la maggior parte delle circa 1.700 minacce uniche del Dark Web rilevate dal 2021 a oggi riguardano la vendita di dati utente compromessi su scala globale. Pertanto, gli attori malevoli prendono di mira il settore delle criptovalute e delle NFT rappresentano una minaccia globale per tutti gli utenti.

La minaccia più diffusa nel settore delle criptovalute e NFT è la compromissione e la successiva vendita di informazioni personali degli utenti del settore sui forum del Dark Web.

Nel grafico precedente, fatto 100 il totale dei casi di compromissione credenziali analizzati nel periodo da SOCRadar, ogni segmento mostra la percentuale di contributo attribuita a ciascuno attore malevolo: LORD1 figura al quinto posto della TOP 10 con un contributo pari al 14 per cento.

Scenari di altre CVE sfruttate dallo IAB


ATLASSIAN BITBUCKET COMMAND INJECTION (CVE-2022-36804)

Resa nota nell’agosto 2022, CVE-2022-36804 è una vulnerabilità di iniezione di comandi che interessa più API endpoint dei server di Bitbucket. Utilizzando questa vulnerabilità, gli aggressori con accesso a un repository pubblico o con permessi di lettura a un repository Bitbucket privato, possono eseguire codice arbitrario inviando una richiesta HTTP dannosa.

FORTINET: AUTHENTICATION BYPASS VULNERABILITY (CVE-2022-40684)

Resa nota nel settembre 2022, questa vulnerabilità consente a un aggressore non autenticato di eseguire operazioni sull’interfaccia amministrativa dell’apparato FORTINET tramite richieste HTTP o HTTPs appositamente create tramite bypass dell’autenticazione utilizzando un percorso o un canale alternativo [CWE-288] in Fortinet FortiOS versione 7.2.0 fino a 7.2.1 e 7.0.0 fino a 7.0.6, FortiProxy versione 7.2.0 e versione 7.0.0 fino a 7.0.6 e FortiSwitchManager versione 7.2.0 e 7.0.0.

XSS Forum


Altre tracce di Johndoe7 dal 2022 nel forum XSS ( xss.ist/forums/104 )






SEVEN / SE7EN


Curiosità, “John Doe” è il nome del villain/il cattivo del film SE7EN

villains.fandom.com/it/wiki/Jo…

Negli USA il nome John Doe è usato per una vittima o un imputato sconosciuto o che si intende mantenere anonimo in un caso legale. È inoltre il nome che viene attribuito d’ufficio ai cadaveri di sconosciuti.

In Italia è l’equivalente di Ignoto o NN (dal latino Nomen Nescio).

NotaBene su 1-day: che cos’è una vulnerabilità 1-day?


Le vulnerabilità 1-day sono vulnerabilità note per le quali è disponibile una remediation patch o una mitigation, ma che non sono ancora state applicate. Il termine “un giorno” si riferisce al periodo che intercorre tra la divulgazione della vulnerabilità e l’applicazione della patch ai sistemi interessati.

A volte queste vulnerabilità vengono definite “n-day”, poiché il periodo è spesso molto più lungo di un giorno, dato che il tempo medio per l’applicazione di una patch (MTTP) è di solito compreso tra i 60 e i 150 giorni.

Purtroppo, lo sfruttamento delle vulnerabilità 1-day è spesso accelerato dal rilascio di codice exploit PoC (Proof-of-Concept) prima che gli utenti interessati abbiano il tempo necessario ad applicare una patch ai propri sistemi. Questa pratica sembra essere peggiorata da quando alcuni ricercatori di cybersecurity cercano di mettere in mostra le proprie capacità tecniche creando delle PoC, nonostante i danni che derivano da ciò.

Mentre threat actors più sofisticati effettuano il reverse-engineering di una patch per capire quale problema fosse essa destinata a risolvere e quindi sviluppano i propri exploit sulla base delle loro scoperte, i meno tecnici adottano/usano il codice della PoC disponibile pubblicamente. In questo modo la vulnerabilità può essere sfruttata da attori malevoli con minori skill tecniche che altrimenti non avrebbero avuto questa capacità senza assistenza esterna.

Un esempio recente e rilevante di vulnerabilità one-day è rappresentato da CVE-2024-1708, una falla di tipo “Autenthication bypass”, e da CVE-2024-1709, una falla di tipo Path traversal, nei server ScreenConnect di ConnectWise: solo un giorno dopo l’annuncio delle vulnerabilità, diversi ricercatori hanno rilasciato il codice di exploit PoC e i dettagli tecnici relativi alle vulnerabilità. Questo codice, unito alla facilità di identificare istanze ScreenConnect vulnerabili tramite scanner web online, ha portato a uno sfruttamento di massa e alla distribuzione di ransomware e altro malware su server privi di patch.

Conclusione


In questo articolo della serie sugli initial access broker abbia visto come il furto di credenziali possa avvenire anche attraverso attacchi che sfruttino vulnerabilità di tipo RCE e LPE e come sia fondamentale applicare patches e remediations il prima possibile … Quindi ricordiamo alcune delle best practice menzionate in precedenza per essere pronti ad ogni evenienza

  • Aggiornamento costante dei sistemi
  • Monitoraggio Continuo e Rilevamento delle Minacce
  • Controlli di Accesso Forti/uso di Multi Factor Authentication
  • Formazione e Consapevolezza dei Dipendenti
  • Segmentazione/micro segmentazione della rete


Riferimenti


KelaCyber 2022 Q2 Report kelacyber.com/wp-content/uploa…

Outpost24 IAB Report outpost24.com/wp-content/uploa…

Soc Radar report socradar.io/wp-content/uploads…

Cyble underground report osintme.com/wp-content/uploads…

XSS Forum xss.ist/forums/104

Seven (Film, 1995) it.wikipedia.org/wiki/Seven

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Nylon-Like TPU Filament: Testing CC3D’s 72D TPU


Another entry in the world of interesting FDM filaments comes courtesy of CC3D with their 72D TPU filament, with [Dr. Igor Gaspar] putting it to the test in his recent video. The use of the Shore hardness D scale rather than the typical A scale is a strong indication that something is different about this TPU. The manufacturer claims ‘nylon-like’ performance, which should give this TPU filament much more hardness and resistance to abrasion. The questions are whether this filament lives up to these promises, and whether it is at all fun to print with.
The CC3D 72D TPU filament used to print a bicycle's handlebar. (Credit: My Tech Fun, YouTube)The CC3D 72D TPU filament used to print a bicycle’s handlebar. (Credit: My Tech Fun, YouTube)
TPU is of course highly hydrophilic, so keeping the filament away from moisture is essential. Printing temperature is listed on the spool as 225 – 245°C, and the filament is very bendable but not stretchable. For the testing a Bambu Lab X-1 Carbon was used, with the filament directly loaded from the filament dryer. After an overnight print session resulted in spaghetti due to warping, it was found that generic TPU settings at 240ºC with some more nylon-specific tweaks seemed to give the best results, with other FDM printers also working well that way.

The comparison was against Bambu Lab’s 68D TPU for AMS. Most noticeable is that the 72D TPU easily suffers permanent deformation, while being much more wear resistant than e.g. PLA. That said, it does indeed seem to perform more like polyamide filaments, making it perhaps an interesting alternative there. Although there’s some confusion about whether this TPU filament has polyamide added to it, it seems to be pure TPU, just like the Bambu Lab 68D filament.

youtube.com/embed/158prgcHcTE?…


hackaday.com/2025/07/22/nylon-…



Sandro Ruotolo condivide l'audio di Gennaro Giudetti, operatore #OMS che - al telefono da #Gaza - racconta di due #bombardamenti gratuiti e genocidari di #israele
facebook.com/share/v/19QCTNHb6…

#genocidio #testimonianza

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The Tesla Diner has two gigantic screens, a robot that serves popcorn, and owners hope it will be free from people who don't like Tesla.

The Tesla Diner has two gigantic screens, a robot that serves popcorn, and owners hope it will be free from people who donx27;t like Tesla.#News #Tesla





Wow, che serata spassosissima Sabato scorso alla prima edizione del Velletri Buskers Festival 🎪😅

Santo subito Alessio Cinquepalle che è l'unico tra tutto il fiume di persone presenti che ha avuto la prontezza di fare una foto di gruppo con i buskers ammucchiati tutti insieme, cogliendo l'attimo della paratina iniziale che ha attraversato il corso ed è terminata sul palco grande, con la band del Reggae Circus e il sottoscritto a presentare dal mic ogni artista dal primo all'ultimo. Non vedevo così tanti performer tutti insieme sopra e sotto il palco dai tempi del Pe' Strada Buskers Festival a sostegno di Emergency ai Fori Imperiali di Roma qualche annetto fa😋❤️

In ogni caso, da direttore artistico devo dire che questi super eroi circensi sono stati davvero straordinari: hanno risolto tutti i problemi derivanti da quell'ampio margine di improvvisazione che sempre accompagna le prime edizioni di questo tipo di eventi; si sono adattati al terreno più o meno in pendenza del centro storico; hanno incantanto il pubblico con le loro incredibili abilità e specialità circensi; hanno sopportato vere e proprie forzature da parte di feroci autosauri della pedonalizzazione dell'area; insomma sono stati magnifici. Persone di incredibile bellezza. Sia dentro che fuori, come potete vedere da questa foto. Anche un po' stronzi però. Belli e stronzi=bellonzi. E infatti guardate nell'angoletto in alto a sinistra della foto come si chiama il vicolo in cui hanno scattato questo selfie. Coincidenze?! Io non credo 🤣 Grazie di cuore a tutte le persone che hanno reso possibile questo evento, se tutto va bene lo ripetiamo il prossimo anno, e sarà ancora più bello 🙌🥰

#VelletriBuskersFestival

in reply to Adriano Bono

Un gruppo di persone si ritrova in un vicolo, con un muro di mattoni e un cartello che recita "VICOLO BELLONZI Sez. VIII" sullo sfondo. Alcuni indossano trucco da clown e costumi colorati, mentre altri sono vestiti in modo più casual. La scena è vivace e festosa, con molte espressioni di gioia e divertimento. Alcuni personaggi sono in posa, con gesti esagerati e sorrisi ampi, mentre altri sembrano interagire con la fotocamera. L'atmosfera è di allegria e spensieratezza, tipica di un evento festivo o di una celebrazione.

L'immagine mostra un gruppo di persone in costume in una stretta strada di un paese europeo, probabilmente durante un festival o una manifestazione culturale. Al centro, un uomo in un costume da stiltista con una giacca a scacchi e una maglietta a righe si appoggia al muro, mentre un altro uomo in un costume da clown con un cappello rosso e un trucco bianco e rosso sorride. Un uomo in un costume da cowboy beige con un cappello e un bastone è seduto su una bicicletta, mentre un uomo in una maglietta a righe rosse e bianche con le cinghie si trova di fronte a lui. Alcuni partecipanti indossano costumi colorati e trucco, creando un'atmosfera festosa e vivace. La strada è stretta e le facciate degli edifici sono di un colore giallo con segni di usura.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.772 Wh



🥺🥺🥺


È morto Ozzy Osbourne - Il Post
https://www.ilpost.it/2025/07/22/e-morto-ozzy-osbourne/?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

Pubblicato su News @news-ilPost




An internal memo obtained by 404 Media also shows the military ordered a review hold on "questionable content" at Stars and Stripes, the military's 'editorially independent' newspaper.

An internal memo obtained by 404 Media also shows the military ordered a review hold on "questionable content" at Stars and Stripes, the militaryx27;s x27;editorially independentx27; newspaper.#Pentagon #PeteHegseth



From ICE's facial recognition app to its Palantir contract, we've translated a spread of our ICE articles into Spanish and made them freely available.

From ICEx27;s facial recognition app to its Palantir contract, wex27;ve translated a spread of our ICE articles into Spanish and made them freely available.#Spanish



Correos internos del ICE obtenidos por 404 Media indican que el sistema CBP, normalmente usado para tomar fotos de personas al ingresar o salir de EE.UU., está siendo usado ahora por la agencia mediante una herramienta llamada Mobile Fortify.#Spanish


Chats de Slack y foros de discusión internos de la empresa muestran que el gigante de la vigilancia está colaborando activamente con el ICE para ubicar a personas con órdenes de deportación.#Spanish


…e se Epstein fosse stato suicidato per nascondere scomode verià?



Senat prescht vor: Hamburg will Bezahlkarten ausweiten


netzpolitik.org/2025/senat-pre…

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I giornalisti sono diventati bersagli di guerra


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/i-giorn…
I giornalisti sono diventati bersagli di guerra, perché sono rimasti – in molte parti del mondo – gli unici testimoni di fatti che la gente non deve sapere. Sono i dati a parlare: 141 giornalisti massacrati in poco più di un anno,




Caro Leone, è tempo di fare la Marcia della Pace Roma-Gaza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/caro-le…
Caro Leone XIV è il tuo tempo.È il tempo di un viaggio rimandato.È il tempo di mostrare da che parte stai.Perché è chiaro che sei con Gaza e la sua popolazione innocente. Ed è chiaro che condanni le



SERATA LUDICA SABATO 26 luglio, presso la Scatola di Aosta Iacta Est a place Soldats de la neige, 8

Tutti i sabati, si gioca in Scatola! La nostra sede di place Soldats de la neige è aperta a partire dalle 21: tutta la ludoteca di Aosta Iacta Est (oltre 2.300 scatole!) è disponibile in prestito gratuito per una lunga serata di giochi.

La partecipazione è libera e i locali sono accessibili anche alle persone con difficoltà di movimento. In ogni serata è possibile (ma opzionale!) diventare soci dell’associazione e acquisire tutti i diritti del caso, incluso quello di prendere in prestito gratuitamente i giochi dell’associazione.


@Aosta

aostaiactaest.it/appuntamenti-…

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#Giappone tra crisi e #dazi


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Vi spiego le Guerre Stellari di oggi e di domani. Parla il capo della Space Force Usa Saltzman

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Nel 1983, durante la presidenza Reagan, venne proposta la Strategic defense initiative (Sdi), che prevedeva l’installazione di armamenti nello Spazio. L’iniziativa, all’epoca, venne etichettata con tono ironico “Guerre stellari”.



La Minaccia Silenziosa in Tavola: Contraffazione Alimentare, Pericoli e la Risposta cooperativa delle Forze di Polizia


La domanda "Cosa c’è in tavola?", posta dall'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (#EUIPO) in occasione della Giornata mondiale contro la contraffazione nel giugno scorso, accende un faro su una delle emergenze più subdole e dannose del nostro tempo: la contraffazione alimentare.

Lungi dall'essere un problema marginale o confinato ai beni di lusso, il fenomeno colpisce quotidianamente le tavole dei consumatori, minando la salute pubblica, dilapidando le economie nazionali e internazionali e intaccando la reputazione delle eccellenze agroalimentari, in particolare quelle a Indicazione Geografica. L'allarme lanciato dall'EUIPO, supportato da dati concreti e dalle operazioni condotte dalle forze dell'ordine a livello internazionale, rivela la portata di una criminalità organizzata che richiede una risposta sistemica e coordinata.

L'Entità del Fenomeno e l'Impatto Economico

La contraffazione di alimenti e bevande si manifesta come un'emergenza silenziosa, ma dagli effetti devastanti. Solo in Italia, il comparto dei vini e degli alcolici ha registrato perdite per 302 milioni di euro a causa di questa piaga, secondo le stime dell'EUIPO.

A livello europeo, l'impatto economico è ancora più drammatico: tra il 2013 e il 2017, il settore europeo del vino e degli alcolici ha subito una perdita complessiva di 2,3 miliardi di euro all'anno, con quasi 5.700 posti di lavoro perduti. Le perdite fiscali per gli Stati membri superano i 2 miliardi di euro annuali. Il fenomeno non risparmia neppure prodotti quotidiani come biscotti, pasta e dolciumi, che, secondo la valutazione 2022 della minaccia dei reati contro la proprietà intellettuale, sono stati la seconda categoria più sequestrata alle frontiere esterne dell'UE nel 2020. La Cina e la Turchia emergono come i principali Paesi di origine di questi prodotti contraffatti.

I Pericoli per la Salute Pubblica

Ben oltre il danno economico, la contraffazione alimentare cela un rischio ben più grave: quello per la salute pubblica. Dalle indagini e dai sequestri, è emerso che alcuni prodotti fraudolenti contengono sostanze altamente pericolose. La relazione SOCTA 2021 di Europol ha evidenziato la presenza di metanolo, mercurio, fipronil e vari pesticidi in alimenti e bevande contraffatti. Questi contaminanti, spesso utilizzati per ridurre i costi di produzione o alterare le caratteristiche del prodotto, rappresentano una minaccia diretta e gravissima per i consumatori, che inconsapevolmente introducono nel proprio organismo elementi tossici e nocivi. La sofisticazione dei metodi criminali, che includono la manipolazione di etichette e imballaggi o il riutilizzo di bottiglie originali, rende ancora più difficile per il consumatore medio distinguere il prodotto autentico da quello fraudolento.

Le Indicazioni Geografiche e la Loro Vulnerabilità

Il sistema delle Indicazioni Geografiche (IG), che include DOP, IGP e STG, rappresenta un baluardo di qualità, autenticità e valore territoriale per l'Europa, con oltre 3.600 prodotti registrati. Paesi come Francia, Italia e Germania sono leader in questo settore. Tuttavia, proprio la loro reputazione e il loro successo li rendono bersagli privilegiati per la contraffazione. Il vino, che da solo costituisce oltre il 50% del consumo totale di prodotti IG nell'UE, è particolarmente esposto a frodi e imitazioni. La contraffazione delle IG non solo danneggia i produttori legittimi e l'economia locale, ma compromette anche la fiducia dei consumatori in un sistema nato per garantire eccellenza e tracciabilità.

La Risposta delle Forze dell'Ordine in ambito Internazionale

La crescente portata e sofisticazione del fenomeno impongono una risposta robusta e coordinata a livello internazionale. L'EUIPO collabora attivamente con le forze di polizia e le istituzioni europee per rafforzare i controlli e smantellare le reti criminali. L'evoluzione del commercio elettronico, che ha offerto ai contraffattori nuove vie di distribuzione, ha reso ancora più impellente la collaborazione trasnazionale. Un esempio lampante di questa sinergia è l'operazione congiunta Europol-Interpol #OPSON 2024.

Questa operazione, specificamente mirata alla contraffazione alimentare, ha portato a risultati impressionanti: il sequestro di 22.000 tonnellate di alimenti e 850.000 litri di bevande contraffatte, per un valore commerciale stimato in 91 milioni di euro. L'operazione ha inoltre permesso di smantellare undici reti criminali e di segnalare 278 persone all'autorità giudiziaria. Questi successi dimostrano che la lotta alla contraffazione alimentare è intrinsecamente legata alla lotta contro la criminalità organizzata, poiché i proventi di queste attività illecite spesso finanziano altri reati gravi come il traffico di droga, il riciclaggio e persino il terrorismo.

Il Ruolo del Consumatore e la Prevenzione

La campagna "Cosa c’è in tavola?" dell'EUIPO, oltre a sensibilizzare, offre consigli pratici ai consumatori per proteggersi:


  • È fondamentale acquistare prodotti solo da rivenditori e canali di distribuzione ufficiali, inclusi i siti web dei marchi.
  • I consumatori dovrebbero verificare attentamente l'etichettatura del prodotto, la sua origine e la presenza dei loghi di certificazione IG (DOP, IGP, STG). La presenza di errori di stampa, confezioni difettose o altri segni sospetti deve far scattare un campanello d'allarme.
  • L'utilizzo di strumenti di autenticazione, come QR code o ologrammi, può ulteriormente aiutare a garantire l'autenticità.


La contraffazione alimentare è una minaccia complessa e multifaccettata che incide profondamente sulla salute dei cittadini, sull'economia e sul patrimonio culturale e produttivo europeo. La sua natura criminale, spesso legata a reti organizzate transnazionali, richiede una risposta integrata che veda le autorità, le forze di polizia, i produttori e i consumatori agire in sinergia. Le operazioni di successo come OPSON 2024 e le campagne di sensibilizzazione come quella dell'EUIPO dimostrano che, pur essendo una "battaglia che dobbiamo combattere insieme", la costante vigilanza e la cooperazione internazionale sono gli strumenti essenziali per proteggere la nostra tavola e garantire la sicurezza e l'autenticità dei prodotti alimentari che consumiamo.

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mi immagino il presidente francese... che neppure ricordava dove cazzo avesse messo quella valigetta atomica... che la ritrova alla fine, e allora lo prende un dubbio terribile. chiama lo stato maggiore dell'esercito e chiede: "ma ancora tutto funziona perfettamente vero?" e alla risposta del generalissimo: "si beh... c'è sollo da impostare degli obiettivi, ma si"... e quello... rassicurato... "bravi ragazzi"...


Difesa, così Trump sta mobilitando l’industria pesante americana

@Notizie dall'Italia e dal mondo

C’è fermento nella macchina produttiva americana. Dal suo ritorno nello Studio Ovale, Donald Trump ha avviato una campagna sistematica di rilancio dell’industria della difesa, la quale non punta unicamente a riportare gli States a una dimensione produttiva capace di sostenere un impegno



Bae Systems aggiornerà i Gulfstream G550 dell’Aeronautica militare. I dettagli

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Bae Systems ha ottenuto un contratto da 12 milioni di dollari da L3Harris per supportare la trasformazione di due velivoli Gulfstream G550 dell’Aeronautica militare in avanzate piattaforme di attacco elettronico (Electronic Attack, EA). Una mossa che proietta l’Italia tra i pochi Stati



Il Genocidio dei Moriori

@Arte e Cultura

Il genocidio moriori è un evento dimenticato. I Moriori predicavano la non violenza e la risoluzione pacifica dei conflitti, ma questo non li aiutò quando i Maori invasero le isole Chatam, massacrandoli e schiavizzandoli quasiContinue reading
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Laura Santi è morta


Giornalista perugina, affetta da sclerosi multipla, è stata protagonista della campagna Eutanasia Legale

Si tratta della nona persona in Italia – la prima in Umbria – ad aver ottenuto il via libera al suicidio assistito. Mercoledì 23 luglio, alle ore 17:30, ci sarà un commiato civile presso la Casa Funeraria I.F.A. Passeri in via Gaetano Donizetti 115/A a Perugia


La vita è degna di essere vissuta, ma dobbiamo essere noi a decidere quando (Laura Santi)


Laura Santi, 50enne perugina, è morta a casa sua, a Perugia lunedì 21 luglio, a seguito della auto-somministrazione di un farmaco letale. Accanto a lei, suo marito Stefano, che le è sempre stato vicino anche negli ultimi anni di battaglia sul fine vita. Dopo anni di progressione di malattia e dopo l’ultimo anno di peggioramento feroce delle sue condizioni, le sue sofferenze erano diventate per lei intollerabili.

Affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, la giornalista aveva avuto il via libera dalla sua ASL di riferimento il mese scorso dopo due anni e mezzo dalla sua richiesta per l’accesso al suicidio assistito e un lungo percorso giudiziario. Il farmaco e la strumentazione necessaria sono stati forniti dall’azienda sanitaria, mentre il personale medico e infermieristico che l’ha assistita nella procedura è stato attivato su base volontaria.

“La vita è degna di essere vissuta, se uno lo vuole, anche fino a 100 anni e nelle condizioni più feroci, ma dobbiamo essere noi che viviamo questa sofferenza estrema a decidere e nessun altro”, queste le parole di Laura Santi, affidate all’Associazione Luca Coscioni, di cui è stata attivista e consigliera generale.

“Io sto per morire. Non potete capire che senso di libertà dalle sofferenze, dall’inferno quotidiano che ormai sto vivendo. O forse lo potete capire. State tranquilli per me. Io mi porto di là sorrisi, credo che sia così. Mi porto di là un sacco di bellezza che mi avete regalato. E vi prego: ricordatemi. Sì, questo ve lo chiedo, ricordatemi. E nel ricordarmi non vi stancate mai di combattere. Vi prego, non vi rassegnate mai. Lo so, lo so che lo fate già, però non vi rassegnate mai. Non vi stancate mai, anche quando le battaglie sembrano veramente invincibili”.


Laura Santi ha dovuto affrontare un lungo e complesso iter giudiziario, civile e penale, per vedere riconosciuto il diritto ad accedere al suicidio medicalmente assistito.

Dopo tre anni dalla richiesta iniziale alla ASL, due denunce, due diffide, un ricorso d’urgenza e un reclamo nei confronti dell’azienda sanitaria, solo nel novembre 2024 ha ottenuto una relazione medica completa che attestava il possesso dei requisiti stabiliti dalla sentenza 242\2019 della Corte costituzionale e a giugno 2025 la conferma dal collegio medico di esperti e poi del comitato etico sul protocollo farmacologico e delle modalità di assunzione.

➡ La lettera di saluto di Laura


L'articolo Laura Santi è morta proviene da Associazione Luca Coscioni.

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Journalistenvereinigung warnt: Die letzten Reporter in Gaza drohen zu verhungern


netzpolitik.org/2025/journalis…



Il Genocidio dei Moriori

@Arte e Cultura

Il genocidio moriori è un evento dimenticato. I Moriori predicavano la non violenza e la risoluzione pacifica dei conflitti, ma questo non li aiutò quando i Maori invasero le isole Chatam, massacrandoli e schiavizzandoli quasiContinue reading
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Stati Uniti, condanna per l’ex agente nel caso Breonna Taylor


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nonostante il Dipartimento di Giustizia avesse chiesto solo un giorno di carcere, il giudice ha condannato Brett Hankison a 33 mesi per aver violato i diritti civili durante il raid che costò la vita all'infermiera simbolo delle proteste antirazziste
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Ecuador, la CONAIE destituisce Leonidas Iza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo tre giorni di tensioni e manovre interne, il leader storico del movimento indigeno è stato sconfitto da Marlon Vargas, vicino alle posizioni del governo Noboa
L'articolo Ecuador, la CONAIE destituisce Leonidas Iza pagineesteri.it/2025/07/22/ame…



Il carisma o ce l’hai o non ce l’hai
freezonemagazine.com/rubriche/…
Il quindicenne Declan Patrick MacManus è nel soggiorno di casa davanti alla televisione che trasmette Happening for Lulu, lo show del sabato trasmesso in diretta dalla BBC1 prima del telegiornale di fine pomeriggio. Patrick dovrebbe studiare ma sta aspettando l’esibizione della Jimi Hendrix Experience. In scaletta ci sono due canzoni: Woodoo Child e Hey Joe […]
L'articolo Il carisma