Nvidia perde il 95% dal mercato AI Cinese! Le restrizioni all’export fanno crollare la quota
Jen-Hsun Huang, fondatore e CEO di Nvidia, ha rivelato che le recenti restrizioni all’esportazione hanno drasticamente ridotto la presenza dei chip AI dell’azienda in Cina, passando dal 95% a una quota praticamente nulla.
“Quattro anni fa, Nvidia aveva una quota di mercato del 95% in Cina. Oggi è solo del 50%”, disse Huang a maggio del 2025, stigmatizzando le restrizioni crescenti imposte a partire dall’era di Joe Biden.
Ma oggi tutto è cambiato e la Cina ha iniziato a produrre chip AI per se stessa.
Quello che ha detto Huang il 17 ottobre, mette in luce le attuali conseguenze di queste limitazioni sulle dinamiche globali dell’intelligenza artificiale. Nonostante le restrizioni sull’acquisto di chip avanzati, la Cina continua a contare su una quota significativa di sviluppatori di intelligenza artificiale.
Secondo Huang, circa il 50% degli sviluppatori AI mondiali risiede in Cina, consentendo comunque lo sviluppo di tecnologie sofisticate come DeepSeek.
Huang ha sottolineato l’importanza degli sviluppatori nello sviluppo delle piattaforme future: “La chiave nell’intelligenza artificiale, come in qualsiasi altro settore software, sono gli sviluppatori. Sono loro a plasmare il futuro tecnologico.”
Il CEO di Nvidia ha inoltre evidenziato le implicazioni geopolitiche delle restrizioni: se il mondo deve fare affidamento sulla tecnologia americana, è essenziale che questa rimanga accessibile.
Limitare l’export dei chip verso la Cina, ha spiegato Huang, impedisce agli sviluppatori cinesi di utilizzare le soluzioni Nvidia, riducendo drasticamente la quota di mercato dell’azienda in uno dei mercati più rilevanti a livello globale.
“Se fossimo completamente esclusi dal mercato cinese, la nostra quota sarebbe pari a zero. Siamo passati dal 95% al 0%,” ha dichiarato Huang a barrons aggiungendo: “Non riesco a immaginare che un politico voglia vedere la nostra presenza in Cina completamente azzerata.”
In precedenza, la Cina rappresentava una parte significativa del fatturato di Nvidia. Nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2026, l’azienda ha registrato ricavi totali di 46,7 miliardi di dollari, con una crescita del 56% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, le vendite di chip H20 destinati ai clienti cinesi sono state sospese, a causa delle direttive del governo cinese che hanno scoraggiato l’acquisto di tali prodotti per motivi di sicurezza. Nonostante ciò, Nvidia ha beneficiato di una vendita di 180 milioni di dollari di H20 a clienti al di fuori della Cina, contribuendo a mitigare l’impatto delle restrizioni sul fatturato complessivo.
Nel corso dell’anno fiscale 2025, la Cina ha rappresentato circa il 13% del fatturato totale di Nvidia, pari a circa 17 miliardi di dollari.
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Arturo Di Corinto presenta i Security day di Fortinet
È stato bello condurre i security days di Fortinet a Milano.
Bella atmosfera, ottima organizzazione, relatori eccellenti.
C’erano 1500 persone in sala. Un record.
Non è stato difficile gestire tutta la giornata visto che gli speaker erano tutti bravi. A cominciare da Massimo Palermo, vice presidente di Fortinet, economista prestato alla cybersecurity.
Tutto è incominciato con un intervento spettacolare di Roberto Caramia capo del CSIRT Italia (sì siamo amici e lo stimo molto)
Ho apprezzato molto l’analisi che Filippo Cassini e Aldo Di Mattia hanno fatto delle minacce emergenti e in particolare dell’IA, e anche l’intervento stimolante di Stefano Mele che ha parlato della regolazione come fattore di creazione di fiducia. Bello e provocatorio poi è stato il talk di un altro collega e amico come Alessandro Curioni che ha scudisciato l’hype tecnologico che va a discapito della comprensione della tecnologia stessa.
Ma sono stati bell anche i panel, quelli coi partner e con le donne. Sul palco ho potuto intervistare senza rete il Ciso di Juventus, Mirko Rinaldini, il Cio di Bpm, Adolfo Pellegrino il CTO di Prysmian, Alessandro Bottin e Sapio, Riccardo Salierno, (persona squisita). Quattro campioni italiani.
Grazie anche a Greta Nasi Selene Giupponi e alla Andrea Bocelli Foundation che ci hanno parlato di parità di genere, salari e Burn out.
Un sentito ringraziamento a loro e alla Polizia di Stato (Tx Rocco Nardulli) per quanto fanno nel campo dell’educazione cyber.
Cara Valentina Sudano hai fatto un bel lavoro con tutta la tua squadra.
Stampa Romana: attentato a Ranucci colpo a tutta l’informazione, mobilitazione necessaria.
L’attentato a Sigfrido Ranucci è un atto di una gravità inaudita, un attacco diretto al giornalismo d’inchiesta, all’informazione, cardine della dialettica democratica.
Si colpisce e si cerca di intimidire non solo Ranucci e la redazione di Report, che con il loro lavoro incarnano la ragione e la missione della Rai servizio pubblico, ma l’intera comunità dei giornalisti, il diritto di informare e quello dei cittadini a essere informati.
Contro questa violenza indecente è necessaria la mobilitazione unitaria di tutte le forze democratiche a difesa di una libertà di stampa sempre di più a rischio dopo anni di leggi bavaglio, cronisti minacciati e intimiditi, esposti alle pressioni, con un potere politico molto spesso indifferente alla tutela del diritto di cronaca, solerte invece nell’immaginare e concretizzare nuovi limiti al diritto di manifestare, di dissentire, persino di esprimere il proprio pensiero.
Un clima di odio e di attacco all’informazione in cui si sono distinti persino esponenti altissimi di Governo e Parlamento, che hanno usato parole gravemente offensive proprio nei confronti di Ranucci e di Report, parole su cui oggi dovrebbero riflettere.
L’Associazione Stampa Romana esprime piena solidarietà al collega vittima dell’attentato, alla sua famiglia e a tutta la redazione di Report.
L’informazione libera e indipendente non si tocca.
La Segreteria dell”ASR
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Costante: “Attentato a Ranucci riporta indietro orologio della democrazia” Oggi alle 16 presidio davanti sede Rai di via Teulada
“L’attentato a Sigfrido Ranucci riporta indietro di decenni l’orologio della democrazia in Italia. È un attentato non solo al collega di Report, ma alla libertà di informazione, all’articolo 21 della Costituzione, ai basilari principi della convivenza civile e di democrazia”. Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.
“La Federazione nazionale della Stampa – prosegue – chiede che venga fatta chiarezza con rapidità su quanto accaduto. L’attentato a Ranucci mostra un salto di qualità nelle azioni contro il giornalismo”.
Fnsi, Usigrai, Stampa Romana organizzano per oggi alle 16.00 un presidio davanti alla sede Rai di via Teulada. Per essere al fianco di Sigfrido Ranucci e per dimostrare che per i giornalisti italiani la libertà di informazione è inviolabile.
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How press can survive interactions with police on the skirmish line
As protesters paint signs for another round of “No Kings” demonstrations this Saturday, journalists are getting ready in their own way: Charging camera batteries, notifying emergency contacts, and rinsing old tear gas off their shatter-resistant goggles.
At similar events since June, well over a hundred journalists have been injured, detained, or arrested by police. Now two cities — Los Angeles, California, and Chicago, Illinois — are expecting their largest protests since federal judges issued multiple rulings exempting the press from general dispersal orders and restricting law enforcement use of “less lethal” munitions.
Those are big wins on paper, but only if you know how to use them.
The law exists in two separate but unequal places: the court and the street. And you’ll never win a philosophical argument on a skirmish line.
Sure, you’re probably right. You’re armed with the First Amendment. But the average police officer is armed with a baton, handcuffs, body armor, tear gas, and at least a couple of guns. They may also be tired, overwhelmed, hungry, and see you standing between them and a bathroom break.
As they’ve been known to say, “You can beat the rap, but you can’t beat the ride.”
It’s no longer “Listen to me,” it’s ideally “Here’s a signed order from your boss.”
Covering a protest, an immigration raid, or an immigration hearing is no place to give up your rights. Instead, you can learn to invoke them more effectively.
The press is one of two professions (alongside religious practitioners) distinguished by its constitutionally guaranteed freedoms. Policing is the opposite, marked by rigid command structure and a sworn duty to enforce very specific codes and regulations.
But cops are supposed to be trained and held accountable by their department. They shouldn’t need reminding of the law they’re supposed to uphold. And it’s not the job of journalists to train them.
As professional communicators, journalists may find it more productive to translate conversations into the language of law enforcement.
For example, in California, it won’t get you very far to tell an officer you’re exempt from dispersal orders thanks to “Senate Bill 98.” You might be talking to a kid fresh out of the police academy or a detective pulled off desk duty to earn overtime. They have no idea what passed the statehouse four years ago. At best, they’re trained to speak in terms of “penal code.” Mentioning “Penal Code 409.7,” the statute established by that bill, might be your better ticket out of handcuffs. (This state law only applies to local law enforcement, not to federal operations like Immigration or Customs Enforcement or other Department of Homeland Security agencies.)
For journalists in the Chicago and Los Angeles areas, recent court rulings, including one for the LA Press Club in which I’m a plaintiff, have made things much clearer. Ideally you don’t need to print out 80 pages of preliminary injunctions. An officer will likely ignore that anyway, figuring it’s up to department lawyers to interpret. Instead, try to print the version of orders their boss(’s boss’s boss) was required to issue. The following list of PDFs are being updated as those materials are released by each agency, so use your judgment and print what might be applicable to your situation.
- Chicago-area Temporary Restraining Order (Northern District of Illinois)
- As each DHS subsidiary agency provided their own cover sheet to personnel, it may be useful to print each of the following.
- Federal Protective Service Cover Sheet
- Immigration and Customs Enforcement Cover Sheet
- Customs and Border Patrol Cover Sheet
- Department of Justice Cover Sheet
- Los Angeles Police Department’s “Chief’s Notice” to all personnel
- This is an earlier version based on an initial TRO. It will be updated with a newer version based on a more recent preliminary injunction, which is even more favorable to press.
- LA-area Preliminary Injunction (Central District of California)
- DHS has not shared details on how this order was distributed. As a longer document, you may wish to only print the cover page along with pages 43 to 45, which contain the injunction itself.
This puts things in law enforcement terms — from the top of their command structure. It’s no longer “Listen to me,” it’s ideally “Here’s a signed order from your boss.”
You want a printed copy, since your phone could run out of battery, be lost, or shatter. And it’s never a good idea to hand your unlocked phone to police. Also, if you need to pull out these orders (or a press pass), state clearly what you’re reaching for before placing your hand in a pocket or bag. Officers don’t love those sorts of unannounced movements.
A piece of paper isn’t much of a shield from a raging officer swinging a baton and screaming, “Leave the area.” But if you can engage with them, you want to ensure the precious few words that they hear will resonate. And it bears repeating: Everyone has a boss.
Protests involve a lot of turnover on the front line, so you may never see the same officer twice. If possible, communicate early and often. Ask to meet a supervisor or public information officer during a calm moment, and get their name so you can ask for them if you have trouble later on.
Unfortunately, even a signed order from the chief isn’t always a “get out of jail free” card. After a temporary restraining order was issued against the LAPD this summer, officers still put several journalists in zip ties during a protest. Two lawyers who had won the TRO showed up with a copy of official paperwork instructing officers to leave press alone. After they handed it to the incident commander, police still drove two photojournalists away in the back of a squad car.
The LAPD later suggested those photographers were ”pretending to be media.” The pair’s credits include The Atlantic, The New Yorker, Business Insider, The Washington Post, New York Magazine, Rolling Stone, Mother Jones, and even a cover for Time magazine.
A federal judge later wrote of the LAPD, “The Court expresses no approval for this conduct. To the contrary, the evidence presented is disturbing and, at the very least, shows that Defendants violated the spirit if not the letter of the Court’s initial restraining order.”
Of course, the photojournalists beat the rap. But they didn’t beat the ride.
Attending a protest outside of LA or Chicago? You still have First Amendment rights, even if you don’t have a court order. The U.S. Press Freedom Tracker has been investigating and documenting serious violations in cities from New York to Portland, Oregon. If you experience or witness law enforcement violating press rights anywhere in the country, please send us tips and any available evidence to tips@pressfreedomtracker.us.
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When the law’s on your side but ICE isn’t
Dear Friend of Press Freedom,
It’s been two weeks since Atlanta journalist Mario Guevara was deported and 207 days since Rümeysa Öztürk was arrested for co-writing an op-ed. Read on for more about this weekend’s planned protests, actions you can take to protect journalists, and events you can catch us at this month.
When the law’s on your side but ICE doesn’t care
As protesters paint signs for another round of “No Kings” demonstrations this Saturday, journalists are getting ready in their own way: charging camera batteries, notifying emergency contacts, and rinsing old tear gas residue off their shatter-resistant goggles.
Two cities — Los Angeles, California, and Chicago, Illinois — are expecting their largest protests since federal judges issued multiple rulings exempting the press from general dispersal orders and restricting law enforcement’s use of “less lethal” munitions.
Those are big wins for journalists, but only if they know how to use them. Our new deputy director of advocacy at Freedom of the Press Foundation (FPF), Adam Rose, wrote about how journalists can prepare for the weekend. Read more here.
Administration ignores flotilla abuses
Three U.S. journalists have been abducted from aid flotillas bound for Gaza and detained by Israel. All three reported experiencing or witnessing abuse and even torture.
Photojournalist Noa Avishag Schnall recalled, “I was hung from the metal shackles on my wrists and ankles and beaten in the stomach, back, face, ear and skull by a group of men and women guards, one of whom sat on my neck and face, blocking my airways … Our cell was awoken with threats of rape.”
Jewish Currents reporter Emily Wilder said she “announced … ‘I’m a journalist, I’m press.’ The woman to my left hissed, ‘We don’t give a fuck,’ and the other dug her nails into my scalp and pulled me by my hair across the port.”
In normal times, this would be a major scandal. We joined Defending Rights & Dissent and others in a letter to Secretary of State Marco Rubio explaining what should be obvious — the U.S. shouldn’t sit silently as its ally assaults its journalists. Read it here.
First rule of Qatari jets? Don’t talk about Qatari jets
We sued the Trump administration for refusing to share its legal rationale for approving the president’s acceptance of a $400 million jet from the Qatari government, despite the Constitution saying he can’t do that. Now the administration wants to strike our complaint, claiming the background discussion of the gifted jet is “impertinent” and “scandalous.”
That’s rich, especially weeks after the president’s frivolous defamation lawsuit against The New York Times got dismissed for rambling on about how he was once on WrestleMania and “The Fresh Prince of Bel-Air” (he’s since filed an amended complaint).
Public records expert: ‘We can do better’
If fewer newspapers exist to request public records, does the government become less transparent? That’s the question at the heart of “Dark Deserts,” a new research paper by David Cuillier of the Freedom of Information Project at the Brechner Center for Advancement of the First Amendment and law student Brett Posner-Ferdman.
Cuillier told us about what he and Posner-Ferdman found and what it means for the public’s right to know. Read the interview here.
Standing with student journalists
Last week we told you about the lawsuit filed by The Stanford Daily to stop the Trump administration’s unconstitutional and appalling push to deport foreign students who say or write things it doesn’t like.
This week we joined the American Civil Liberties Union of Northern California, the First Amendment Coalition, and others in a legal brief in support of that important lawsuit.
Congressional secrecy bill advances
The Senate passed Sens. Ted Cruz and Amy Klobuchar’s bill to protect themselves — but not you — from data broker abuses and otherwise allow federal lawmakers to censor the internet.
FPF’s Caitlin Vogus wrote for The Dallas Morning News about how the bill threatens journalism — for example, by stifling reporting on its co-sponsor vacationing while his constituents endure natural disasters. Read more here.
Tell the House to kill the bill.
What we’re reading
Pentagon reporters have now turned in their badges – but plan to keep reporting (The Guardian). Journalists told The Guardian, “the restrictions won’t stop the work, with some even saying they plan to take a more aggressive tack.” Good. The policy is highly unconstitutional, but it’s an opportunity to omit Pentagon lies and spin from reporting.
LAPD wants judge to lift an order restricting use of force against the press (LAist). Rose, who is also press rights chair for the LA Press Club, said that “Instead of holding the department accountable, the city is spending even more money to hire an outside law firm so they can effectively beg a judge for permission to keep assaulting journalists for just doing their job.”
Facebook suspends popular Chicago ICE-sightings group at Trump administration’s request (Chicago Sun-Times). So much for Facebook’s renewed commitment to free speech. And so much for this administration’s condemnation of social media censorship.
Victory: Federal court halts Texas’ ‘no First Amendment after dark’ campus speech ban (FIRE). A federal court blocked a ridiculous law that banned almost all speech on public college campuses in Texas at night, including student journalism. As we explained in the Houston Chronicle, free speech does not have a curfew.
Upcoming FPF events
Oct. 22: Join FPF’s Adam Rose and others on Oct. 22 at 3 p.m. EDT for an online conversation hosted by the American Constitution Society about the impact of federal law enforcement violence on your First Amendment rights. Register here.
Oct. 24: If you’re in Chicago and fortunate enough to not have to hide from ICE invaders, come to Northwestern for a panel on Oct. 24 at 10 a.m. CT featuring FPF Advocacy Director Seth Stern. We’ll discuss the numerous digital and physical challenges journalists are facing. Register here.
Oct. 29: FPF’s Caitlin Vogus will join an online panel of experts to break down how the Federal Communications Commission and Federal Trade Commission are targeting journalists and the First Amendment and how to fight back. Register here for the Center for Democracy and Technology’s Future of Speech 2025, “Working the Refs” panel on Oct. 29 at 12:10 p.m. EDT.
That same day, join us for a conversation about making public records-based reporting free, featuring Vogus as well as our Chair on Government Secrecy Lauren Harper, in conversation with leadership at Wired and 404 Media, including Wired global editorial director and FPF board member Katie Drummond. The event starts at 2 p.m. EDT; RSVP on Zoom here.
Oct. 30: Join an online discussion on Oct. 30 at 1 p.m. EDT about digital safety and legal rights for journalists reporting on immigration in the U.S., featuring FPF Director of Digital Security Harlo Holmes and several other experts from the U.S. Journalist Assistance Network. Register here.
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Bundestagsdebatte: Was ist bei der Chatkontrolle unter „anlassbezogen“ zu verstehen?
Social Media ab 16: EU-Abgeordnete fordern strengere Regeln für Jugendschutz
National-Once-Only-Technical-System: Bundestag macht Weg frei für „Datenautobahn“
Il “dopo Gaza”: laboratorio per una nuova democrazia funzionalistica e tecnocratica?
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/il-dopo…
Dopo i giorni della svolta a Gaza, col giusto sollievo per la liberazione degli ultimi ostaggi e per la auspicabile cessazione
Cyber-droni, elusione radar e sciami autonomi: Roma, la sfida invisibile del Giubileo 2025
Il Giubileo 2025 a Roma rappresenta una sfida non solo per la gestione di milioni di pellegrini e turisti, ma anche per la protezione dello spazio aereo urbano. I droni, sempre più diffusi e accessibili, portano con sé vulnerabilità e rischi significativi. Nonostante l’implementazione di sistemi avanzati di monitoraggio e controllo, permangono criticità legate ai droni non conformi o autocostruiti, in grado di eludere i sistemi di identificazione e tracciamento.
Tra elusione radar, sciami autonomi, comunicazioni criptate e le minacce dei cyber-droni, si delinea un nuovo scenario tecnologico per la Capitale
Il sistema di controllo UAV a Roma
In vista dell’evento, Roma ha installato due antenne lungo l’asse Vaticano-Aurelia per il controllo del traffico dei droni. Il sistema consente di monitorare in tempo reale i droni autorizzati e trasmettere i dati alle autorità competenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dello spazio aereo cittadino. Tuttavia, nonostante i progressi tecnologici, esistono ancora diverse vulnerabilità che potrebbero comprometterne l’efficacia.
Funzionalità del sistema di tracciamento
Il sistema è progettato per collezionare i segnali DRI, aggregare telemetria e inviare alert alle autorità competenti in caso di anomalie
Limiti operativi in ambiente urbano
Edifici alti, multipath RF e rumore elettromagnetico riducono la capacità di identificazione; i droni a bassa RCS o RF‑silent possono restare inosservati.
Tecniche di elusione e impatti sulla sicurezza
Questo articolo analizza le principali tecniche di elusione: dai voli a bassa quota all’impiego di materiali stealth, fino alle comunicazioni criptate e ai sistemi di navigazione autonoma basati su SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) e Deep Reinforcement Learning (DRL). Verrà anche discusso l’impatto dell’uso di comunicazioni sicure (AES, FHSS, VPN), che pur migliorando la protezione per gli operatori legittimi, ostacolano le attività di contrasto da parte delle autorità. Da qui la necessità di aggiornamenti normativi, strumenti tecnologici più evoluti e un approccio integrato alla difesa dello spazio aereo.
Droni non conformi: una sfida concreta per la sicurezza urbana
Con l’avvicinarsi della fase clou del Giubileo 2025, Roma si prepara a gestire eventi sempre più affollati e complessi. In questo contesto, uno dei rischi maggiori per la sicurezza dello spazio aereo urbano riguarda i droni che non rispettano le normative europee sull’identificazione elettronica a distanza (DRI). Alcuni modelli autocostruiti o modificati possono infatti non trasmettere i segnali identificativi obbligatori, eludendo i sistemi di monitoraggio installati.
Questo fenomeno rappresenta una minaccia concreta: un drone “invisibile” può sorvolare aree sensibili trasportando e rilasciando oggetti non autorizzati (che si tratti di apparecchiature di spionaggio, merce di contrabbando o materiali pericolosi) senza che le autorità abbiano il tempo di intervenire tempestivamente.
Definizione operativa di “drone autocostruito”
Un drone autocostruito è un velivolo UAV assemblato manualmente combinando componenti standard o artigianali. Possono variare da semplici quadricotteri fino a esacotteri o ottocotteri.
Perché sono difficili da tracciare
La modularità e l’uso di firmware open-source facilitano la rimozione del modulo DRI e la sostituzione dei canali di comunicazione con LTE/5G o protocolli proprietari.
Componentistica tecnica
I principali componenti includono:
- Sensori (IMU, giroscopio, barometro, bussola) – fondamentali per stabilizzazione e orientamento.
- Telaio (frame) – struttura di supporto in fibra di carbonio, alluminio o plastica rinforzata.
- Motori brushless – garantiscono la spinta necessaria al volo.
- ESC (Electronic Speed Controller) – regolano la velocità dei motori.
- Eliche (propellers) – determinano portanza e direzione.
- Batteria LiPo – fonte di alimentazione ad alta densità.
- Flight Controller (FC) – il “cervello” che gestisce stabilità e navigazione.
- Ricevitore e trasmettitore RC – collegamento con il radiocomando.
- GPS e telemetria – utilizzati per navigazione autonoma e posizionamento.
Questa struttura modulare, unita alla diffusione di firmware open-source, rende molto semplice personalizzare i droni, rimuovere o disattivare il modulo DRI e sostituire i canali di comunicazione standard con collegamenti alternativi, come modem LTE/5G.
Tecniche di elusione più diffuse
I malintenzionati possono contare su strategie ormai collaudate per aggirare i sistemi di rilevamento. Tra le tecniche più comuni vi sono:
- Voli a bassa quota, che riducono la probabilità di essere intercettati dalle antenne.
- Uso di materiali stealth, che minimizzano la traccia radar del drone.
- Comunicazioni criptate o sistemi di navigazione autonomi, che impediscono l’intercettazione dei segnali da parte delle autorità di controllo.
- Modalità “dark drone” con assenza di emissioni RF
- Uso di firmware modificati
Negli ultimi anni, la ricerca ha prodotto sistemi di volo autonomo altamente avanzati, capaci di operare in ambienti urbani complessi e privi di segnale GPS. Queste tecnologie possono rendere i droni particolarmente difficili da rilevare o neutralizzare, anche in presenza di sistemi di sorveglianza avanzata come quelli implementati in vista del Giubileo.
Volo a bassa quota e interazione con l’ambiente urbano
I voli a bassa quota minimizzano il tempo di esposizione rispetto ai sensori a lungo raggio ma aumentano il rischio di collisione; sono efficaci contro sistemi pensati per obiettivi a quote maggiori.
Materiali stealth e RCS
L’impiego di RAM e geometrie ottimizzate riduce la riflessione radar; in piccoli UAV la RCS può scendere sotto soglie che rendono difficile la rilevazione con radar X/S.
Navigazione autonoma e ambienti urbani complessi
Il sistema SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) consente ai droni di costruire mappe tridimensionali dell’ambiente e localizzarsi all’interno di esse, utilizzando esclusivamente sensori visivi e IMU, senza necessità di GPS. Questo è particolarmente utile in aree urbane complesse come il centro storico di Roma, dove la ricezione satellitare può essere ostacolata da edifici e strutture. Le survey recenti evidenziano progressi significativi nel gestire ambienti dinamici e texture deboli. L’integrazione deep learning + V‑SLAM migliora affidabilità e performance in tempi reali su hardware da drone.
Focus operativo: Un drone malevolo dotato di SLAM potrebbe volare in modalità “radio-silenziosa” tra vicoli, basiliche e piazze affollate, evitando automaticamente ostacoli e rendendosi invisibile ai sistemi di tracciamento basati su segnali RF o GPS
DRL e apprendimento delle traiettorie
Il Deep Reinforcement Learning (DRL) ha rivoluzionato la navigazione autonoma dei droni, consentendo l’addestramento di agenti intelligenti che apprendono traiettorie sicure in ambienti sconosciuti. Algoritmi come PPO (Proximal Policy Optimization), DDPG e TD3 sono stati utilizzati per sviluppare strategie di volo adattative, capaci di evitare ostacoli, seguire obiettivi e rispondere in tempo reale a nuove minacce. Algoritmi end-to-end (es. SAC) supportano navigazione BVLOS in scenari molto dinamici. Framework modulari come “VizNav” usano TD3 e PER per volo efficiente e reattivo in 3D. Modelli ibridi che sfruttano input visivi e LiDAR permettono iniezioni di input contestuali per migliore percezione. I modelli DRL non seguono regole fisse: apprendendo dall’ambiente, generano risposte che complicano le contromisure predeterminate.
Uno sciame ostile può frammentare la missione e ridistribuire compiti, garantendo persistenza dell’effetto operativo anche in caso di intercettazione di singoli nodi
Focus operativo: Un drone equipaggiato con DRL potrebbe riconoscere automaticamente i pattern di sorveglianza della polizia aerea e modificare la rotta per eluderli, sfruttando zone cieche o percorsi meno monitorati. Questo comportamento, non pre-programmato ma appreso, rende estremamente difficile anticiparne le mosse.
Sistemi DDA e navigazione in ambienti urbani affollati
I sistemi Detect and Avoid (DAA) integrano sensori radar, telecamere e algoritmi di computer vision per prevenire collisioni e identificare ostacoli in volo, anche in ambienti ad alta densità di traffico. Questi sistemi permettono operazioni autonome in spazi aerei controllati, aumentando la sicurezza durante il volo in ambienti urbani o critici. Droni commerciali autorizzati per la logistica o la sorveglianza potrebbero sfruttare DAA per navigare in ambienti congestionati. Tuttavia, anche un drone ostile con capacità DAA può “leggere” e aggirare i flussi di traffico aereo legale, mimetizzandosi nel contesto e rendendo difficile la sua identificazione.
Fonti: Bresson, G., et al. (2017). IEEE Transactions on Intelligent Vehicles. – Tzoumas, V., et al. (2021). IEEE Robotics and Automation Letters. – Hwangbo, J., et al. (2017). IEEE Robotics and Automation Letters. – Yan, J., et al. (2022). Sensors, 22(8). Babbar, R., & Duggal, R. (2020). Journal of Aerospace Information Systems. – FlytBase. (2023). DAA Technology for BVLOS Drone Operations.
Sciami cooperativi e intelligenza distribuita
Gli sciami di droni si basano su algoritmi ispirati alla natura, che permettono a più velivoli di agire in modo coordinato ma decentralizzato. Ogni drone comunica con i vicini per prendere decisioni collettive, senza bisogno di una regia centrale. I modelli basati su Particle Swarm Optimization (PSO) permettono la traccia di bersagli nascosti anche sotto copertura, accelerando mappature complesse. L’utilizzo di algoritmi evolutivi multi-agente garantisce pattugliamenti efficienti anche in ambienti sconosciuti mentre i principi di swarm intelligence favoriscono robustezza, scalabilità e resilienza senza controllo centralizzato. La trasmissione dei segnali tra drone e operatore avviene attraverso protocolli radio. Per evitare l’intercettazione o il jamming (disturbo delle comunicazioni), i droni possono impiegare tecniche di cifratura avanzata.
Comunicazioni mesh e resilienza al jamming
Le reti mesh P2P aumentano la resilienza: la perdita di un nodo non compromette la missione. Contromisura efficace: analisi comportamentale a livello di rete
Tecnologie stealth nei droni: invisibilità radar e RCS ridotto
La tecnologia stealth nei droni si basa su due principi fondamentali: l’uso di materiali radar-absorbing (RAM) e la progettazione di geometrie con basso radar cross-section (RCS). La sezione radar di un oggetto rappresenta la quantità di energia riflessa verso il radar da cui è illuminato. Nei droni, specialmente quelli di piccole dimensioni, l’uso di superfici inclinate, materiali compositi e rivestimenti assorbenti consente una significativa riduzione della visibilità radar. Test condotti su modelli UAV in fibra di carbonio hanno mostrato valori medi di RCS inferiori a –17 dBsm, in un range di frequenza 3–16 GHz, rendendoli difficili da individuare con radar convenzionali a banda X o S. Inoltre, alcuni modelli commerciali impiegano plastiche conduttive trattate per deviare o assorbire microonde in arrivo.
In un contesto urbano come quello di Roma durante il Giubileo 2025, un drone stealth potrebbe sorvolare aree sensibili mantenendo un profilo elettromagnetico indistinguibile dal rumore di fondo, eludendo antenne di rilevamento e radar passivi.
Fonti: Mikhailov, M., et al. (2022). Characterization of RCS of Composite UAVs. MDPI Drones, 7(1), 39. https://www.mdpi.com/2504-446X/7/1/39 – Ali, Z. (2022). Effect of RCS variation on drone detectability. LinkedIn Engineering Note. https://www.linkedin.com/pulse/effect-radar-cross-section-rcs-variation-z2sqc
Dark Drones: operatività senza emissioni RF
I “dark drones” sono progettati per evitare l’identificazione attraverso segnali radio. Contrariamente ai droni tradizionali, che trasmettono dati in tempo reale su frequenze note (es. 2.4 GHz o 5.8 GHz), questi dispositivi volano in modalità RF-silent, escludendo completamente le comunicazioni durante il volo. Spesso operano tramite waypoint pre-programmati, caricati nella memoria del controllore di volo, oppure utilizzano visione computerizzata per orientarsi nell’ambiente circostante. Questa assenza di emissioni li rende invisibili a molti sistemi anti-drone che si basano su intercettazione RF.
Un drone “oscuro” può anche disattivare il sistema di identificazione remota (DRI), obbligatorio secondo le normative europee, risultando legalmente invisibile. Inoltre, l’uso di flight controller open-source (es. Pixhawk, ArduPilot) consente l’installazione di firmware modificati per mascherare il comportamento elettromagnetico del dispositivo. In aree come Vaticano o Trastevere, questi droni possono attraversare il centro città senza alcuna rilevazione da parte dei sistemi attualmente attivi.
Modalità operative dei dark drones
I dark drones operano seguendo rotte preimpostate tramite waypoint caricati localmente, senza necessità di connessione continua. Il mission planning avviene offline, evitando qualsiasi trasmissione di dati rilevabile. Grazie a sensori ottici e algoritmi SLAM (Simultaneous Localization and Mapping), possono orientarsi in ambienti complessi senza GPS. L’assenza di segnali RF li rende praticamente invisibili ai radar e ai sistemi di tracciamento. Questa modalità di volo li rende ideali per operazioni clandestine o non autorizzate.
Fonti: Echodyne (2023). What is a dark drone and how to ID one. https://www.echodyne.com/resources/news-events/what-is-a-dark-drone-and-how-to-id-one –
Dedrone (2023). Counter-UAS: Beyond RF Detection. https://www.dedrone.com/white-papers/counter-uas
Radar fotonici per rilevamento obiettivi sthealth
I radar fotonici, che per chi è nato negli anni ’70 ricordano bene la rappresentazione del futuro in stile #shōnen mecha giapponese, rappresentano una nuova generazione di dispositivi di rilevamento basati su tecnologie ottiche, in grado di superare i limiti dei radar convenzionali. Utilizzando impulsi laser e onde millimetriche generate otticamente, questi radar garantiscono risoluzione spaziale elevata, bassa interferenza e sensibilità a bersagli molto piccoli, come micro-UAV stealth.
In Corea del Sud, il radar fotonico è stato testato con successo per individuare droni di piccole dimensioni oltre i 3 km, anche in condizioni atmosferiche avverse come nebbia o pioggia. I sistemi combinano capacità di imaging e intelligenza artificiale per classificare i bersagli sulla base di firme Doppler o profili elettromagnetici.
Applicazioni urbane dei radar fotonici – Limiti e integrazione
Installazioni su tetti o torri panoramiche possono fornire copertura complementare a radar e sensori RF, specialmente in contesti con molte superfici riflettenti. Le sfide operatve di questa nuova tecnologia rimangono, per il momento, i costi, l’integrazione in città popolate e la gestione dei falsi positivi.
Fonti: Han, K. et al. (2023). Photonic radar performance in adverse environments. PLOS One, 18(12):e0322693. https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0322693
Aerospace Testing Int. (2023). South Korea tests photonic radar for drone detection. https://www.aerospacetestinginternational.com/news/south-korea-tests-photonic-radar-for-drone-detection.html
Tecniche di cifratura e comunicazioni sicure nei droni
La protezione delle comunicazioni tra drone e stazione di controllo è una componente essenziale per garantire la sicurezza operativa, soprattutto in scenari urbani ad alta densità come quelli previsti durante il Giubileo 2025. La vulnerabilità dei canali radio può infatti esporre i droni a intercettazioni, spoofing, man-in-the-middle e disturbi intenzionali (jamming). Per mitigare tali rischi, l’industria impiega una serie di tecnologie crittografiche e protocolli di trasmissione sicuri.
AES e standard di cifratura
L’AES-256 è lo standard di cifratura simmetrica più diffuso per la protezione delle comunicazioni drone-operatore. Questo sistema utilizza chiavi a 256 bit per criptare i dati, rendendoli virtualmente inviolabili senza la chiave corretta. È impiegato sia nella trasmissione in tempo reale dei dati di telemetria e controllo, sia per i flussi video trasmessi in FPV (first-person view). Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla sicurezza nella gestione delle chiavi e dalla robustezza dell’intero protocollo applicativo.
Alcune contromisure avanzate che potrebbero essere implementate, come l’adozione obbligatoria di standard AES in tutti i droni civili con sistemi di rolling-code delle chiavi e autenticazione a doppio fattore tra drone e stazione base
FHSS e resilienza al jamming
Il Frequency Hopping Spread Spectrum è una tecnica che prevede la trasmissione dei dati su un ampio spettro di frequenze, saltando da un canale all’altro secondo una sequenza pseudo-casuale nota solo al drone e al suo controller. Questo rende estremamente difficile per un attaccante bloccare la comunicazione, poiché dovrebbe interferire simultaneamente su tutte le frequenze o conoscere il pattern di salto.
Per contrastare droni ostili che impiegano FHSS, sono necessari sistemi di rilevamento RF a spettro largo, capaci di tracciare variazioni rapide di frequenza e correlare l’attività sospetta al comportamento di volo.
Fonte: NIST FIPS 197 – Advanced Encryption Standard (AES). – Sklar, B. (2001). Digital Communications: Fundamentals and Applications.
Protocolli personalizzati e chiavi asimmetriche
Alcuni droni impiegano protocolli di comunicazione personalizzati, con crittografia a chiave pubblica/privata (RSA, ECC) per autenticare l’origine del comando e criptare i pacchetti. Questi sistemi aumentano la sicurezza rispetto ai protocolli standard, ma pongono nuove sfide per il rilevamento, in quanto le trasmissioni non seguono schemi noti ai sistemi anti-drone. La mancanza di standardizzazione ostacola l’intercettazione e la decriptazione da parte delle forze dell’ordine, rendendo urgente una normativa europea che definisca standard minimi di interoperabilità crittografica nei droni civili.
L’uso di RSA, ECC e protocolli proprietari aumenta la sicurezza ma riduce l’interoperabilità e la capacità di intercettazione legittima.
VPN e tunnel crittografati su LTE/5G
I droni controllati tramite rete cellulare (LTE/5G) possono utilizzare VPN (Virtual Private Network) e tunnel crittografici (es. IPsec, WireGuard) per nascondere la posizione del pilota, proteggere i dati e sfuggire a tentativi di hijacking. La connessione cifrata impedisce il rilevamento delle coordinate GPS trasmesse, se non tramite il contenuto criptato. Qesto sistema però non è esente da implicazioni legali e di privacy; L’uso di una VPN oscura la provenienza e l’identità dell’operatore, rendendo difficile associare un volo ad un utente registrato ponendo in essere una seriedi problematiche sulla tracciabilità e l’applicazione delle normative UE.
Comunicazioni peer-to-peer decentralizzate
Gli sciami di droni possono comunicare tramite reti mesh P2P, dove ogni nodo funge da relay per gli altri. Questo elimina la necessità di un punto di controllo centrale, rendendo più difficile disabilitare l’intera rete con un singolo attacco. Inoltre, gli algoritmi distribuiti (es. gossip protocol) garantiscono una resilienza intrinseca alle interferenze. L’unico modo per contrastare efficacemente queste reti è tramite analisi comportamentali avanzate e intelligenza artificiale che identifichi pattern anomali di cooperazione tra UAV, anche in assenza di emissioni centrali.
Fonte: Diffie, W., & Hellman, M. (1976). New Directions in Cryptography. IEEE Transactions on Information Theory. – RFC 4301 – Security Architecture for the Internet Protocol. – Brambilla, M., et al. (2013). Swarm robotics: a review. Swarm Intelligence, 7(1).
Aspetti normativi, privacy e operativi
Nel contesto sempre più complesso e sensibile dell’impiego di droni civili in ambito urbano, la questione della regolamentazione giuridica e della gestione operativa assume una centralità assoluta.
Quadro normativo UE e italiano
Nel contesto sempre più complesso e sensibile dell’impiego di droni civili in ambito urbano, la questione della regolamentazione giuridica e della gestione operativa assume una centralità assoluta. L’approccio normativo italiano si fonda su un quadro europeo delineato dai regolamenti UE 2019/947 e 2019/945, i quali stabiliscono le condizioni generali per l’impiego di sistemi aerei senza pilota. Tali regolamenti, recepiti in Italia attraverso l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), definiscono categorie operative, requisiti tecnici e obblighi di identificazione elettronica, in particolare mediante il sistema di Direct Remote Identification (DRI).
Limiti pratici del DRI
Dal 1° gennaio 2024, il DRI è diventato obbligatorio per tutte le operazioni UAS in categoria specifica, inclusi i voli secondo scenari standard italiani. I droni delle classi C1–C6 devono infatti essere dotati di un modulo che trasmetta in tempo reale informazioni essenziali, come il codice operatore, la posizione del drone, l’altitudine e, ove disponibile, la posizione del pilota. Questa trasmissione deve essere accessibile pubblicamente tramite piattaforme come D‑Flight, mentre solo le autorità possono accedere all’identità completa dell’operatore. Tuttavia, l’attuale architettura normativa non impone standard minimi di crittografia per le comunicazioni né vieta esplicitamente l’impiego di VPN, reti peer-to-peer o protocolli di trasmissione proprietari. Questo ha creato una vera e propria “zona grigia” normativa, all’interno della quale un drone può risultare formalmente in regola pur operando in modo tecnicamente opaco e difficile da tracciare dalle autorità.
Regolamento UAS‑IT e misure aggiuntive
Il regolamento italiano UAS‑IT, aggiornato da ENAC nel 2021, impone inoltre requisiti aggiuntivi in termini di registrazione delle missioni, logbook obbligatori e obbligo di tracciamento tramite D‑Flight. Tuttavia, anche in questo caso manca un controllo attivo e sistematico sui firmware installati, sulla corretta configurazione dei moduli DRI e sulla conformità dei protocolli crittografici impiegati. In assenza di audit tecnici periodici, il rischio che vengano impiegati firmware modificati o bypassati aumenta significativamente, compromettendo l’efficacia complessiva del sistema normativo.
Operatività e coordinamento interforze
In termini operativi, la crescente sofisticazione dei droni malevoli rende sempre più urgente il rafforzamento delle capacità tecnologiche delle forze dell’ordine. L’efficacia del sistema DRI, da sola, non è sufficiente in presenza di tecniche come il frequency hopping, la cifratura end-to-end o l’utilizzo di architetture mesh decentralizzate. Gli attuali sistemi di monitoraggio radiofrequenza risultano spesso incapaci di identificare pattern di trasmissione non standardizzati. Le autorità dovrebbero quindi dotarsi di strumenti avanzati, come ricevitori RF a spettro ampio, tecnologie di deep packet inspection, e algoritmi di intelligenza artificiale in grado di rilevare comportamenti anomali anche in assenza di segnali centrali. A ciò si aggiunge la necessità di neutralizzare fisicamente eventuali minacce, per mezzo di droni intercettori o sistemi jammer selettivi a corto raggio.
Raccomandazioni operative
Audit e certificazione
A completamento di questo quadro, si segnala l’opportunità di istituire un sistema di audit tecnico e certificazione preventiva per ogni drone immesso sul mercato. Questo sistema dovrebbe prevedere la validazione obbligatoria dei firmware, la verifica della conformità del modulo DRI e l’inserimento in un registro pubblico consultabile dalle autorità. In aggiunta, sarebbe utile introdurre ispezioni tecniche post-vendita e durante l’utilizzo, con sanzioni specifiche per gli operatori non conformi.
Strumenti per le forze operative
- Ricevitori RF a spettro ampio
- Tecnologie di deep packet inspection (DPI) per correlare telemetria e sessioni dati
- Algoritmi AI per pattern detection e anomalie comportamentali
- Droni intercettori a corto raggio e jammer selettivi
Infine un protocollo operativo condiviso tra ENAC, ENAV, polizie locali, forze armate, protezione civile e prefetture è indispensabile. Occorre investire in formazione specialistica affinché le unità operative possano riconoscere segnali sospetti, attivare contromisure e coordinare interventi complessi.
Oltre il drone: l’invisibilità bio-ispirata
L’evoluzione tecnologica nel settore degli UAV non mostra alcun segno di rallentamento. Se oggi il dibattito sulla sicurezza urbana si concentra su droni a bassa osservabilità, comunicazioni criptate e sciami coordinati, il futuro prossimo promette scenari ancor più complessi e difficili da gestire. L’orizzonte non è più soltanto costituito da velivoli a pilotaggio remoto o sistemi autonomi di dimensioni ridotte, ma si estende a dispositivi bio-ibridi, miniaturizzati, neurologicamente controllati.
Cyber-coleotteri e micro-vettori biologici
Un articolo recentemente pubblicato da RedHotCyber documenta esperimenti avanzati nella creazione di “cyber-coleotteri”, insetti vivi ai quali sono stati applicati microelettrodi e zaini neurali in grado di controllarne i movimenti tramite joystick, senza annullarne le funzioni vitali. In pratica, la natura diventa veicolo. Non si tratta di semplici robot: questi dispositivi sfruttano l’autonomia biologica dell’organismo ospite, al quale viene associata un’interfaccia elettronica minima. Il risultato è un vettore in grado di muoversi senza emissioni radio, virtualmente invisibile a radar e sistemi elettro-ottici, con un peso complessivo inferiore a 5 grammi e un’autonomia che non dipende da batterie o software.
Implicazioni etiche e regolamentari
Da un punto di vista operativo, questi cyber-insetti rappresentano una sfida inedita per ogni infrastruttura di sorveglianza: nessuna firma RF, nessun segnale GPS da tracciare, e una capacità di infiltrazione senza precedenti. Sul piano normativo, pongono interrogativi radicali: non esistono oggi regolamenti EASA o ENAC che possano classificare o disciplinare l’utilizzo di esseri viventi potenziati da interfacce neurali per scopi civili o militari. La distinzione tra drone, macchina e organismo si fa sfocata, aprendo scenari etici e strategici che le autorità dovranno affrontare con urgenza.
Conclusioni
La protezione dello spazio aereo urbano richiede un approccio integrato, capace di bilanciare efficacemente privacy e sicurezza, norma e tecnologia, controllo e innovazione. Il Giubileo 2025 rappresenta una sfida di altissimo profilo: è necessario che la risposta italiana sia all’altezza, sia in termini giuridici che operativi.
L'articolo Cyber-droni, elusione radar e sciami autonomi: Roma, la sfida invisibile del Giubileo 2025 proviene da Red Hot Cyber.
Aggiungiamo altri blog e newsletter italiani basati su #Ghost alla lista di quelli che già ricondividiamo
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INCENERITORE ROMA: IL SITO È CONTAMINATO
“Il sito comprato da Ama per realizzare l’inceneritore alla cifra astronomica di sette milioni e mezzo di euro è oggetto di indagini della Procura di Roma e della Corte dei conti è contaminato” è quanto dichiara in una nota l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore.
“A metterlo nero su bianco – precisa la nota dell’Unione dei Comitati - sono le indagini di caratterizzazione ambientale del suolo svolte nel primo semestre del 2024 da Acea Infrastrutture che hanno evidenziato molteplici superamenti delle CSC per idrocarburi pesanti e degli IPA.
Appaiono particolarmente gravi – incalzano dall’Unione dei Comitati - le omissioni di Ama e dell’Amministrazione capitolina. La municipalizzata ha omesso di avviare le procedure obbligatorie attuando le misure di prevenzione stabilite dall'articolo 242 del codice dell’ambiente mentre l’amministrazione capitolina guidata da Gualtieri ha proseguito l’iter che ha portato alla validazione del progetto in un sito contaminato. L’amministrazione capitolina ha pertanto ignorato il principio di precauzione di derivazione europea stabilito che avrebbe imposto di indagare, origine, estensione e profondità della contaminazione la cui origine antropica in relazione agli idrocarburi pesanti e agli IPA è fuori discussione.
“Nell’ambito delle osservazioni alla VIA e sulla base del principio di precauzione stabilito dall’ articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea – concludono dall’Unione – abbiamo pertanto chiesto di sospendere la VIA e il PAUR fin quando non fosse completato l’espletamento dell’insieme delle procedure obbligatorie necessarie alla caratterizzazione del sito. Infine, abbiamo sollecitato un intervento in autotutela finalizzato al previo espletamento delle procedure di caratterizzazione del sito accompagnato dalla sospensione della VIA e del PAUR evitando il danno erariale legato ai maggiori costi da sostenere per la bonifica per l’avvio in fasi successive”.
USA, Israele e i paesi arabi rafforzano la collaborazione militare
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Secondo un'inchiesta, cinque paesi arabi hanno creato in segreto con Israele una struttura per la sicurezza regionale coordinata dagli Stati Uniti e diretta contro l'Iran
L'articolo USA, pagineesteri.it/2025/10/17/med…
Razionalizzazione e modernizzazione. Ecco il piano Mattei per la difesa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La riforma del giugno 2024 ha segnato un punto di svolta nella struttura del ministero della Difesa, separando per la prima volta la figura del segretario generale da quella del direttore nazionale degli armamenti. Una scelta che mira a garantire efficienza e chiarezza di
L’evoluzione dell’intelligence? Non è tutto scontato con l’IA. L’analisi di Teti e Manenti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La trasformazione digitale, quindi l’IA, come metro per capire dove e come le attività di intelligence stanno cambiando passo e strumenti. E al contempo la capacità dei decisori, da un lato di comprendere rapidamente e fino in fondo strategie e
Scattered LAPSUS$ Hunters—one of the latest amalgamations of typically young, reckless, and English-speaking hackers—posted the apparent phone numbers and addresses of hundreds of government officials, including nearly 700 from DHS.#News
“With fewer visits to Wikipedia, fewer volunteers may grow and enrich the content, and fewer individual donors may support this work.”#News
OPSON XIV. 631 persone denunciate alle autorità giudiziarie, 11.566 tonnellate di cibo e 1,4 milioni di litri di bevande ritirate dal mercato
#Europol, #OLAF, #DGSANTE e 31 paesi in tutta Europa e oltre, insieme ai produttori di alimenti e bevande del settore privato, hanno unito le forze nella quattordicesima edizione dell'operazione OPSON.
Questo sforzo annuale si rivolge ai criminali dietro alimenti e bevande contraffatti e scadenti.
Le forze dell'ordine, le dogane e le agenzie di regolamentazione alimentare hanno sequestrato 259.012 pacchi, 1.416.168 litri di bevande e 11.566.958 chilogrammi di cibo, compresi carne e frutti di mare.
Nel complesso, l'operazione OPSON XIV ha conseguito questi risultati:
- 631 persone denunciate all'autorità giudiziaria;
- 101 mandati di arresto emessi;
- 13 gruppi criminali organizzati interrotti;
- sequestrati beni per un valore di circa 95 milioni di euro;
- 31.165 controlli e ispezioni effettuati.
Beni in scadenza reinseriti nella catena di fornitura
Una delle principali tendenze identificate quest’anno sono stati i gruppi criminali organizzati che si sono infiltrati nelle aziende di smaltimento dei rifiuti con l’intento di ottenere l’accesso al cibo scaduto in attesa di distruzione. I criminali rimuovono quindi il "meglio prima" (best before) originale o le date di scadenza utilizzando solventi e stampano nuove date falsificate sui pacchi. Questi prodotti rietichettati vengono poi reintrodotti nella catena di fornitura. In termini di qualità, potrebbero non solo essere scadenti ma spesso rappresentare anche un rischio per la salute, come si è visto nei casi che coinvolgono pesce in scatola. In quanto modus operandi criminale, la pratica di rietichettare il cibo scaduto non è del tutto nuova, ma la sua portata attuale non ha precedenti.
Tuttavia, la gamma di frodi nel settore alimentare e delle bevande non si limita solo alla ristampa di date di scadenza false. La contraffazione di alimenti e bevande e l'abuso di indicazioni geografiche sono tra le tattiche fraudolente più comuni. Per quanto riguarda gli alimenti contraffatti e erroneamente designati, l'olio d'oliva e i vini a denominazione di origine protetta restano tipi di prodotti fortemente colpiti.
Inoltre, le autorità hanno riscontrato diversi casi di carne o prodotti a base di carne venduti a ristoranti o consumatori nonostante fossero stati immagazzinati in condizioni scadenti o con i macellatori che non rispettavano gli standard igienici legali e necessari. Modi operandi simili sono stati visti con i frutti di mare (ad esempio, molluschi bivalvi), che non erano più adatti al consumo di consumo ma comunque venduti.
Controlli dalla materia prima al prodotto finale
Le frodi nel settore alimentare e delle bevande costituiscono un settore criminale grave e significativo che necessita di essere affrontato a livello nazionale e internazionale. L’operazione #OPSON è stata istituita con l’obiettivo di proteggere la salute e la sicurezza pubblica in tutta l’UE.
L'elenco degli articoli alimentari e delle bevande ritirati dal mercato abbraccia un'ampia gamma. Le autorità hanno sequestrato beni di prima necessità come frutta, verdura, pollame, carne, prodotti a base di carne e frutti di mare. L'elenco dei prodotti alimentari comprende anche dolciumi, grassi e oli, con particolare attenzione all'olio d'oliva. Inoltre, nel corso dell'OPSON XIV sono stati trattati integratori alimentari e additivi.
Punti salienti operativi di OPSON XIV
Europol ha coordinato OPSON XIV e ha sostenuto molti casi individuali inviando esperti con un ufficio mobile alle giornate di azione. Durante questi controlli e raid, gli esperti sul posto potrebbero fornire supporto analitico e di intelligence alle autorità nazionali. Inoltre, Europol ha organizzato riunioni operative per i casi spin-off. Con centinaia di indagini e controlli individuali eseguiti da polizia, dogane e autorità nazionali di regolamentazione alimentare in collaborazione con partner del settore privato, più di alcuni si sono distinti come esempi da evidenziare in dettaglio.
Italia
Un'inchiesta del Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità Pubblica (Nuclei Antisofisticazione e Sanità dell'Arma dei Carabinieri, #NAS) ha portato all'emissione di un mandato di cattura per sette allevatori di cavalli e camionisti. Facevano parte di un'organizzazione criminale operante in Umbria e Puglia, che macellava clandestinamente cavalli trattati con prodotti farmaceutici, ponendo un significativo rischio per la salute pubblica. Inoltre, le autorità hanno scoperto e sequestrato un impianto di macellazione clandestino in una fattoria, insieme a un camion contenente parti di animali macellati illegalmente.
fabrizio reshared this.
Carta di Roma: grave atto criminale
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/carta-d…
L’associazione Carta di Roma invia la sua solidarietà a Sigfrido Ranucci, alla sua famiglia e a tutta la redazione di Report dopo i fatti gravissimi accaduti nella scorsa notte. Un ordigno é stato posto sotto l’auto dell’autore e conduttore di Report e fatto esplodere.
Convocazione del Consiglio di Istituto per mercoledì 22 ottobre dalle 15:30 alle 16:30
Come riportato nella circolare n.100 reperibile sulla sezione "Albo online" del sito web dell'Istituto, è stato convocato un Consiglio di Istituto per mercoledì 22 ottobre dalle 15:30 alle 16:30 .
Chiunque desiderasse assistere come uditore alla seduta, potrà inviare una richiesta all'indirizzo email della scuola avente come oggetto:
Richiesta di partecipazione in qualità di uditore al Consiglio di Istituto del 22 ottobre
Qui un canovaccio del testo:
Alla cortese attenzione della dirigenza dell'IstitutoCon preghiera di diffusione alla presidenza del Consiglio di Istituto,
Buongiorno,come genitore dell'alunn__ _______________ ___________, desidero assistere in qualità di uditore al consiglio di istituto che si terrà il giorno 22 ottobre.
A tal fine chiedo la possibilità di disporre dei parametri di accesso che mi consentano di accedere alla sessione di videoconferenza in modalità ascoltatore.
Cordiali saluti,NOME COGNOME
La scuola potrà quindi inviare il link di accesso come spettatore della videoconferenza, cui potrebbe essere necessario accedere con l'account google del proprio figlio.
Questo è l'ordine del giorno provvisorio del Consiglio di Istituto:
- Lettura e approvazione Verbale precedente
- Resoconto occupazione
- Adesione ACCORDO DI RETE TRA SCUOLE PER LO SVOLGIMENTO, IN VIA AGGREGATA, DI UNA PROCEDURA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA con Liceo Tasso di Roma
- Proposta chiusura uffici amministrativi nei giorni prefestivi
- Date Open day e progetto Eureka
- Proposta di accoglienza di un gruppo di studenti e professori da Bratislava per visita alla scuola con partecipazione ad attività scolastiche presumibilmente dal 26 al 29 novembre 2025 (Erasmus)
- Proposta di apertura canale social (instagram) ufficiale della scuola
- Tetto di spesa massimo per viaggi d’istruzione per alunno
- Proposte di iniziative didattiche da parte degli studenti sulla situazione internazionale e in Palestina
- Concessione triennale distributori bevande e generi alimentari
- Variazioni e radiazioni P.A. 2025
- Modalità operative e funzionamento per prossime elezioni Organi Collegiali
Coro di solidarietà dalla Campania, che conta sei giornalisti sotto scorta
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/coro-di…
Anche dalla Campania si alza un coro di solidarietà nei confronti di Sigfrido Ranucci dopo l’attentato subìto a Pomezia. “Abbiamo ricordato, da poco, il
Mattarella esprime solidarietà a Ranucci e condanna il grave gesto di intimidazione
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/mattare…
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire a Sigfrido Ranucci la sua solidarietà, esprimendo
Subito in piazza per Sigfrido Ranucci e per difendere l’articolo 21 della Costituzione
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/subito-…
Dei mandanti e degli esecutori dell’attentato se ne occuperanno gli inquirenti, ma il clima creato contro Report
West Bank: Israeli soldiers kill 11-year-old boy playing football with friends
"La Russia sta vincendo, i Tomahawk non ci spaventano": cosa ha detto Putin a Trump
e allora di cosa stiamo a discutere? dateli all'ucraina. zellensky è contento e a putin non importa. va benissimo. a noi una russia che stravince a questo modo va ancora più bene. 100 di queste vittorie. un augurio di infinite vittorie come questa.
Trames reshared this.
Raggiunto l’accordo sull’industria della Difesa in Europa. 1,5 miliardi per l’industria e preferenza Ue
@Notizie dall'Italia e dal mondo
A poche ore dalla presentazione della Roadmap per la prontezza operativa entro il 2030, un altro tassello della costruzione della Difesa europea ha trovato collocazione. I negoziatori della presidenza del Consiglio
Il Venezuela chiede all’Onu di dichiarare illegali i raid statunitensi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le operazioni degli Stati Uniti, che colpiscono imbarcazioni in acque internazionali senza prove di attività illecite, hanno causato già 27 morti. Intanto, Washington dà mandato alla CIA di compiere attività sul suolo del Venezuela
L'articolo Il Venezuela chiede
Perché il campo larghissimo allargato al centro non è una buona idea (di R. Parodi)
@Politica interna, europea e internazionale
L’entusiasmo vagamente infantile con il quale Elly Schelin ha salutato la vittoria del campo progressista in Toscana – un risultato ampiamente scontato – mi ha provocato un soprassalto di tenerezza. Ci vuole davvero poco, a volte, per capovolgere il sentimento di chi aveva incassato con
fanpage.it/esteri/cisgiordania…
direi che la questione palestinese è ben lungi dall'essere risolta. solito trump superficiale a essere carini.
Merlin Sheldrake - L'ordine nascosto. La vita segreta dei funghi.
Possono alterare la nostra mente, guarirci dalle malattie e persino aiutarci a evitare catastrofi ambientali. Hanno un metabolismo straordinario, contribuiscono alla rigenerazione del suolo e sono protagonisti di tantissimi processi naturali. I funghi sono ovunque, ma è facile non notarli. Sono dentro e fuori di noi. Anche mentre leggete questo libro, stanno modificando il flusso della vita, come fanno da milioni di anni. Merlin Sheldrake ci accompagna in un percorso che sconvolgerà tutte le nostre percezioni e da cui si esce con una visione completamente stravolta del pianeta e della vita stessa. Questa nuova edizione, rielaborata dall’autore a partire dal testo originale, è arricchita da più di cento spettacolari immagini a colori in grado di mostrare la straordinaria varietà, le bizzarrie e la bellezza dei funghi come mai prima d’ora.
Editore: Marsilio
Formato: Copertina rigida con sovvracopertina
Anno edizione: 2023
Condizioni: Nuovo
Pagine: 240
Per info, dettagli e acquisti scriveteci o venite a trovarci in libreria o su www.semidinchiostro.com (link in bio).
Libreria Semi d'inchiostro
Via Serraloggia 24, Fabriano
GAZA. Israele continua i raid e limita gli aiuti umanitari
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gli Stati Uniti respingono le accuse di violazione dei termini del cessate il fuoco mosse da Tel Aviv ad Hamas. I corpi degli ostaggi sono stati consegnati secondo i termini, mentre Israele continua a uccidere palestinesi e tiene chiuso il valico di Rafah
L'articolo GAZA. Israele continua
freezonemagazine.com/articoli/…
Alba ha 26 anni ed è già morta e rinata. Alba è morta il 31 dicembre 1999 e rinata il 1 gennaio 2000, perché quella notte sono passati nel suo piccolo villaggio algerino i barbuti, i terroristi della Jihad e hanno sgozzato più di mille persone tra cui tutta la sua famiglia, padre, madre e […]
L'articolo Kamel Daoud – Urì proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
Alba ha 26 anni ed è già morta e rinata. Alba è morta il 31
AI-generated Reddit Answers are giving bad advice in medical subreddits and moderators can’t opt out.#News
The plaintiffs claim that without the payment processors, which include CCBill, Epoch, and several others that process "high-risk" merchant payments, GirlsDoPorn would not have been a commercial enterprise to begin with.#girlsdoporn #payments #porn
Videos demoing one of the sites have repeatedly gone viral on TikTok and other platforms recently. 404 Media verified they can locate specific peoples' Tinder profiles using their photo, and found that the viral videos are produced by paid creators.
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Oggi #16ottobre è la Giornata Mondiale della Rianimazione Cardiopolmonare. Al Salone dello Studente...
Oggi #16ottobre è la Giornata Mondiale della Rianimazione Cardiopolmonare. Al Salone dello Studente si stanno svolgendo le dimostrazioni di primo soccorso a cura di INAIL, nell’ambito della campagna ministeriale #MiStaiACuore volta a sensibilizzare #…
Ministero dell'Istruzione
Oggi #16ottobre è la Giornata Mondiale della Rianimazione Cardiopolmonare. Al Salone dello Studente si stanno svolgendo le dimostrazioni di primo soccorso a cura di INAIL, nell’ambito della campagna ministeriale #MiStaiACuore volta a sensibilizzare #…Telegram
BNI notizie 2-2025
Per la soggettazione del fascicolo n. 2-2025 della Bibliografia Nazionale Italiana, serie Monografie, abbiamo introdotto nel Thesaurus del Nuovo soggettario i seguenti nuovi termini di soggetto:
• Fonti cartografiche IT 2025-1968
• Mercanti bolzanini IT 2025-1421
• Scrittrici italo-canadesi IT 2025-1784
Per i fascicoli precedenti rimandiamo alla pagina BNI dedicata.
L'articolo BNI notizie 2-2025 proviene da Biblioteca nazionale centrale di Firenze.
Ministero dell'Istruzione
Il #16ottobre è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, istituita dalla FAO per sensibilizzare sui problemi legati alla malnutrizione e per promuovere la sicurezza alimentare basata su una dieta bilanciata.Telegram
macfranc
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