Cultura digitale: Soukup (La Civiltà Cattolica), «Chiesa può imparare da sua cultura, linguaggio e modi di espressione»
Il mondo online, “con la sua varietà, le sue opportunità e le sue sfide, è divenuto una matrice culturale per l’impegno della Chiesa nel mondo”. Lo scrive Paul A. Soukup nel numero di dicembre de La Civiltà Cattolica (quaderno n. 4.200), considerando la partecipazione ecclesiale alla cultura digitale sotto due aspetti: il resoconto del Giubileo dei missionari digitali e degli influencer cattolici dello scorso luglio, e una riflessione sul mondo digitale alla luce di quattro temi chiave del Sinodo.
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Goodbye, dark Telegram: Blocks are pushing the underground out
Telegram has won over users worldwide, and cybercriminals are no exception. While the average user chooses a messaging app based on convenience, user experience and stability (and perhaps, cool stickers), cybercriminals evaluate platforms through a different lens.
When it comes to anonymity, privacy and application independence – essential criteria for a shadow messaging app – Telegram is not as strong as its direct competitors.
- It lacks default end-to-end (E2E) encryption for chats.
- It has a centralized infrastructure: users cannot set up their own servers for communication.
- Its server-side code is closed: users cannot verify what it does.
This architecture requires a high degree of trust in the platform, but experienced cybercriminals prefer not to rely on third parties when it comes to protecting their operations and, more importantly, their personal safety.
That said, Telegram today is widely viewed and used not only as a communication tool (messaging service), but also as a full-fledged dark-market business platform – thanks to several features that underground communities actively exploit.
Is this research, we examine Telegram through the eyes of cybercriminals, evaluate its technical capabilities for running underground operations, and analyze the lifecycle of a Telegram channel from creation to digital death. For this purpose, we analyzed more than 800 blocked Telegram channels, which existed between 2021 and 2024.
Key findings
- The median lifespan of a shadow Telegram channel increased from five months in 2021–2022 to nine months in 2023–2024.
- The frequency of blocking cybercrime channels has been growing since October 2024.
- Cybercriminals have been migrating to other messaging services due to frequent blocks by Telegram.
You can find the full report on the Kaspersky Digital Footprint Intelligence website.
Notizie manipolate e guerre dell’informazione: come difendersi ed il ruolo del giornalista tra etica e diritto
Corso di Formazione per giornalisti in Sapienza
Programma
Il corso formativo concernerà il fenomeno dell’information disorder e delle fakenews, con particolare attenzione al quadro giuridico nazionale, europeo e internazionale e ai possibili rimedi.
Il corso si propone di approfondire i profili giuridici legati alla libertà di espressione, alla regolamentazione dell’informazione e alle responsabilità degli attori digitali.
Verranno esaminati strumenti normativi e casi concreti, nazionali e internazionali, per aiutare i giornalisti a orientarsi in un panorama sempre più complesso e sfidante. L’argomento è di rilevante importanza giornalistica per l’impatto che ha sulla credibilità dell’informazione e sul ruolo democratico della stampa.
Verrà analizzato l’articolo 21 della Costituzione italiana, che tutela della libertà di espressione e di stampa, in cui ognuno ha il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con qualsiasi mezzo di diffusione, ponendo le basi per una tutela ampia della libertà di espressione e informazione.
Si osserverà come si può facilmente influenzare sentimenti, pensieri e azioni di un pubblico specifico, al fine di ottenere vantaggi strategici in ambito politico, militare o sociale. Verranno illustrati diversi esempi di diffusione di fake news, alterazione di contenuti, uso strategico dei social per destabilizzare o polarizzare l’opinione pubblica.
Si prenderà in esame l’articolo 19 del nuovo Codice Deontologico delle Giornaliste e dei Giornalisti che introduce una regola specifica sull’uso dell’intelligenza artificiale.
Relatori:
Alberto Marinelli, prorettore alle tecnologie innovative per la comunicazione, Sapienza, Università di Roma;
guido d’ubaldo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio;
Arturo Di Corinto, IA cybersecurity Advisor nell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN);
Federica Fabrizzi, professoressa ordinaria di Diritto dell’informazione presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma;
Laura Camilloni, caporedattrice dell’Agenparl;
Massimiliano Pierro, direttore generale di Intent Group;
Mirko Lapi, professore aggregato in Open Source Intelligence, Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia;
marco giampaolo, direttore commerciale e operativo Negg group;
Luigi Camilloni, direttore responsabile dell’Agenparl.
WHAT: Corso gratuito formazione giornalisti, in Presenza
WHEN: 18 dicembre 2025 09:30-13:30
WHERE: Università La Sapienza Facoltà di Scienze Politica – Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (CoRiS), Via Salaria,113 – 00198, Roma
WHO: Organizzato da: Ordine dei Giornalisti del Lazio ODG Lazio
WHY: 6 Crediti Deontologici
Chiusura iscrizioni
16/12/2025
Alberto V reshared this.
Il Giappone non ci sta.
Ursula ha pessime carte da giocare, ma non molla il tavolo verde: va all-in, punta l’ultima mano sui miliardi russi congelati.
«Punto tutto sugli asset russi.»
Invoca 'poteri d’emergenza' come un prestigiatore che estrae conigli dal cilindro, per foraggiare la macchina da guerra di Kiev e tenere in piedi lo schema Ponzi della truffa.
«Solo un’altra mano… Per Kiev, per la democrazia, per il nostro futuro»
Comportamento da ludopatica all'ultimo stadio: ruba il banco per continuare a giocare, sperando che qualcuno non le spezzi le ginocchia prima delle ritorsioni di Mosca.
Intanto fuori dal casinò si addensano nubi nere, ma lei non le vede. E infatti arriva la mazzata: il Giappone ha appena respinto le richieste della UE di espropriare i circa 30 miliardi di asset russi congelati a Tokyo.
Un colpo durissimo al tentativo di Bruxelles di ottenere un via libera dal G7.
La ministra delle Finanze giapponese Satsuki Katayama, durante la riunione virtuale dei ministri G7 dell’8 dicembre, ha tagliato corto: non esiste base legale per toccare o riconvertire quegli asset in prestiti a Kiev.
Da quando è iniziata l’operazione militare speciale russa in Ucraina, UE, Canada, USA e Giappone hanno congelato circa 300 miliardi di asset sovrani russi: 5-6 miliardi negli USA, la fetta piu' grossa (210 miliardi) nel caveau belga di Euroclear.
Il ministero degli Esteri russo ha già avvertito: se li toccate, la risposta sarà immediata e simmetrica.
Laura Ruggeri
kulturjam.it/politica-e-attual…
9 scoperte mediche che ci hanno dato speranza nel 2025
National GeographicDai programmi personalizzati di terapia genica ai farmaci che puntano a fermare il cancro al pancreas prima che possa svilupparsi, le più recenti innovazioni scientifiche alimentano un futuro di maggiore fiducia e possibilità per la salute umana.
Rette di ricovero in RSA: Con le richieste del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” si vuol bloccare la Corte di Cassazione sull’accollo dei costi al SSN per i malati di Alzheimer
Qualche mese fa, al Senato si è “sventato” il tentativo di interpretare autenticamente una norma di oltre quaranta anni fa per congelare i contenziosi sull’accollo integrale al SSN*. Allora, notte tempo e alla zitta come piace a volte al legislatore, si proponevano tre righe con le quali spazzare via decenni di tenuta del sistema universalistico e, in particolare il faticoso percorso di integrazione sociosanitaria.
In buona sostanza, a cosa si tentava di opporre rimedio con tale maldestro tentativo?
Ad una lettura dell’ordinamento (peraltro ineccepibile, costituzionalmente orientata e rispettosa degli vincoli internazionali) con la quale Corte di Cassazione, a difesa dei principi istitutivi del nostro SSN e delle persone affette da Alzheimer grave e per i loro caregiver, con più sentenze, (dal 2012 ad oggi se ne contano decine e univocamente orientate), ha affermato la copertura economica in struttura ritenendola sostanzialmente un’attività sanitaria, in cui è impossibile separare ciò che è “cura medica” da ciò che è “assistenza”.
Non ci sono riusciti, perché ci fu chi se ne accorse e pose in luce l’arretramento dei diritti di una simile operazione retroattiva.
Oggi con questo documento con cui si invocano i diritti (!) ci si riprova. Il tentativo è ben più articolato e subdolo: in primis lo si fa assertivamente “a nome della società civile” e dell’”equità”, facendolo firmare un po’ trasversalmente, come se le associazioni dei pazienti e dei pensionati avessero interesse ad affermare di dover pagare loro la retta di ricovero, anziché difendere l’orientamento della Suprema Corte. Poi lo si fa passare attraverso lo strumento della delega in modo tale che non vi sia di fatto alcun passaggio parlamentare, ma che proceda “babbo Governo” a salvare i conti al più presto affinché non si rompano gli argini.
La discussione sulle rette in struttura per le persone anziane non autosufficienti e/o con disabilità grave da molti anni e non si affronta così.
Oggi si mistifica presentandola come una questione di “equità” quando invece ha una sola e chiara matrice: la questione dei denari e della “sostenibilità”. Dell’assistenza ad una Italia anziana e sempre più con problemi di salute cronici ad alto impegno sanitario. Ma dietro le formule apparentemente neutre si gioca una partita che riguarda la vita quotidiana di migliaia di famiglie che, non potendo né sapendo assistere in modo qualificato e complesso il proprio caro, si trova a dover pagare per molti anni fino a 4000,00 euro il mese.
Dunque ci riprovano di nuovo: la proposta di emendamento, promossa dal “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, chiede di intervenire sul DPCM LEA per chiarire che le prestazioni per anziani con diagnosi di demenza rientrano comunque nel regime ordinario di compartecipazione 50% SSN e 50% utente. Formalmente, si tratta di una norma “interpretativa”. In realtà, l’obiettivo esplicito è quello di chiudere il contenzioso e riportare indietro l’orologio, sterilizzando gli effetti favorevoli delle sentenze di Cassazione.
Secondo i promotori, l’azzeramento della retta per tutti i pazienti con Alzheimer – indipendentemente dal reddito – sarebbe “ingiusto”, perché destinerebbe risorse pubbliche anche ai più benestanti, riducendo la sostenibilità del sistema. Da qui la richiesta di tornare al 50% generalizzato, rinviando ad un futuro decreto legislativo la revisione complessiva della compartecipazione per tutti i servizi agli anziani non autosufficienti.
Sul piano del diritto, la proposta rischia di scontrarsi con i principi costituzionali che governano la tutela della salute e la protezione delle persone più vulnerabili. L’articolo 32 della Costituzione qualifica la salute come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, mentre l’articolo 38 riconosce alle persone inabili il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. L’Alzheimer e le forme gravi di demenza non sono semplicemente “costi” da dividere tra pubblico e privato: sono condizioni che annullano l’autonomia, richiedono assistenza continuativa, espongono le famiglie a una pressione economica e psicologica enorme. Trattare questo bisogno come un pacchetto di servizi “per metà sanitari e per metà sociali” significa non coglierne la natura reale.
L’Italia ha ratificato la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che impegna gli Stati a garantire un accesso effettivo alla salute, all’assistenza e alla vita indipendente nella comunità, senza discriminazioni. Le persone con demenza e patologie croniche e degenerative rientrano a pieno titolo nella platea delle persone con disabilità: hanno diritto a servizi adeguati, accessibili e sostenibili,
Dire che “non ci sono risorse” senza un dibattito parlamentare adeguato e gettare via con un colpo di spugna decenni di integrazione sociosanitaria, è inaccettabile e, prevedibilmente, non sarà accettata dalle Corti che hanno a che fare con un corpus normativo complesso e stratificato.
Chi ha a cuore la sostenibilità del sistema si occupi di portare in modo aperto e franco il dibattito nella società civile e nelle sedi parlamentari, sottoponendo agli occhi di tutti la difficoltà di una mancanza di accurata programmazione e di scelta politica. Smetta di trincerarsi in cavilli e interpretazioni autentiche sperando di fermare la giustizia. Lo si affronti il tema (ed il tema dell’invecchiamento e della cronicità è un tema di importante impatto economico per tutti i cittadini e per le casse dello Stato) in modo razionale e complessivo, smettendo di aggredire diritti quesiti in vigore dal ’78
E se il problema è che un modello di gratuità universale favorirebbe anche i redditi alti, la risposta non è quella di tornare a caricare tutti al 50%, ma costruire criteri seri di equità e, soprattutto, fare investimenti veri sulla domiciliarità e sulle soluzioni di comunità, non imposte come alternativa punitiva alla residenzialità ma offerte come possibilità reale, sostenuta da servizi territoriali.
L’urgenza oggi non è bloccare le sentenze che riconoscono il carattere sanitario dell’assistenza per l’Alzheimer grave, ma fare un passo lungimirante studiando soluzioni e programmando il futuro.
La non autosufficienza severa è un bisogno sociosanitario di alta intensità affinché nessuna famiglia debba essere costretta a scegliere tra la cura di un genitore e la propria sopravvivenza economica.
Come Associazione Luca Coscioni, crediamo che la discussione sulle rette non possa essere ridotta a un problema contabile. È una questione di dignità, di libertà e di eguaglianza. Per questo continueremo a monitorare il percorso di questa proposta, a denunciarne i rischi e a lavorare perché la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti sia davvero all’altezza delle promesse fatte alle persone più fragili.
L'articolo Rette di ricovero in RSA: Con le richieste del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” si vuol bloccare la Corte di Cassazione sull’accollo dei costi al SSN per i malati di Alzheimer proviene da Associazione Luca Coscioni.
La Cina nel Mediterraneo, uno scenario possibile raccontato dall’amm. Caffio
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Pechino non è mai stata una potenza marittima per ragioni storiche e geografiche. Lento è stato perciò il suo affacciarsi sul mare con la Marina da guerra (che nel 2027 celebrerà il suo centenario) in funzione di interdizione contro le Filippine e Taiwan, per poi
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L’attacco delle destre alle donne che lavorano
Dopo l’aborto e la denatalità, la presenza delle donne nei posti di lavoro è diventata il nuovo obiettivo dei conservatori e delle loro teorie del complotto. LeggiAnnalisa Camilli (Internazionale)
RP2350 Done Framework Style
Ever want a microcontroller addon for your laptops? You could do worse than match one of the new and powerful microcontrollers on the block to one of the most addon-friendly laptops, in the way the Framework RP2350 laptop card does it. Plug it in, and you get a heap of USB-connected IO coming out of the side of your laptop – what’s not to love?
The card utilizes the Framework module board space to the fullest extent possible, leaving IO expansion on SMD pads you could marry to a male or female header, your choice. With about seventeen GPIOs, power, and ground, there’s really no limit on what you could add to the side connector – maybe it’d be a logic analyzer buffer, or a breadboard cable, or a flash chip reader, maybe, even an addon to turn it into a pirate version of a Bus Pirate? There’s a fair few RP2350 peripherals available on the side header GPIOs, so sky’s the limit.
Naturally, the card is fully open-source, and even has two versions with two different USB-C plug connectors, we guess, depending on which one is better liked by your PCBA process. Want one? Just send off the files! Last time we saw an addon adding GPIOs to your laptop, it was a Pi Zero put into the optical bay of a Thinkpad, also with an expansion header available on the side – pairing yet another legendary board with a legendary laptop.
LED Hourglass is a Great Learning Project
An hourglass tells you what it is in the name — a glass that you use to measure an hour of time passing by. [EDISON SCIENCE CORNER] has built a digital project that mimics such a thing, with little beads of light emulating falling sand in the timekeepers of old.
The build is designed around the Arduino platform, and can be constructed with an Arduino Uno, Nano, or Pro Mini if so desired. The microcontroller board is hooked up with an ADXL335 three-axis accelerometer, which is used for tracking the orientation and movement of the digital hourglass. These movements are used to influence the movement of emulated grains of sand, displayed on a pair of 8×8 LED matrixes driven by a MAX7219 driver IC. Power is courtesy of a 3.7 V lithium-ion cell, with a charge/boost module included for good measure. Everything is wrapped up in a vaguely hourglass-shaped 3D printed enclosure.
The operation is simple. When the hourglass is turned, the simulated grains of sand move as if responding to gravity. The movement is a little janky — no surprise given the limited resolution of the 8×8 displays. You also probably wouldn’t use such a device as a timer when more elegant solutions exist. However, that’s not to say builds like this don’t have a purpose. They’re actually a great way to get to grips with a microcontroller platform, as well as to learn about interfacing external hardware and working with LED matrixes. You can pick up a great deal of basic skills building something like this.
Would you believe this isn’t the first digital hourglass we’ve featured on the site?
youtube.com/embed/23EBLhm-rG8?…
La CISA avverte: evitate VPN personali per la sicurezza del vostro smartphone
In nuovi avvisi sulle comunicazioni mobili, la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) statunitense ha lanciato un severo avvertimento ai possessori di smartphone: evitare di utilizzare servizi VPN personali. Il documento, per gli utenti iPhone e Android, afferma che tali servizi spesso non attenuano i rischi, ma semplicemente modificano il punto in cui si concentrano le minacce.
Secondo la CISA, le VPN personali trasferiscono i rischi residui dal fornitore di servizi Internet al fornitore VPN, aumentando spesso la superficie di attacco. L’utente trasferisce di fatto la fiducia al servizio VPN e molti di questi fornitori, secondo l’agenzia, hanno politiche di sicurezza e privacy discutibili.
L’avviso fa parte di una campagna più ampia contro gli spyware commerciali e gli strumenti di tracciamento degli smartphone. Le agenzie di intelligence stanno registrando un numero crescente di casi in cui gli aggressori si mascherano da legittimi client VPN e li utilizzano come un comodo canale trojan per accedere ai dispositivi. Questi programmi sono in grado di intercettare la corrispondenza, la cronologia di navigazione e le credenziali per servizi bancari e altri servizi sensibili.
Si sottolinea che questi rischi sono aggravati dall’aumento della popolarità delle VPN. Gli utenti installano sempre più spesso queste app per aggirare i blocchi geografici, le restrizioni sui contenuti o in risposta a iniziative legislative come le leggi sulla verifica dell’età sui siti web per adulti. In preda alla mancanza di fiducia e al desiderio di “risolvere rapidamente il problema” della privacy, molti scaricano il primo software che incontrano, il che può rivelarsi inefficace o addirittura dannoso.
La formulazione della CISA sembra un divieto assoluto sulle VPN personali, ma il documento stesso prende di mira specificamente i provider con una reputazione dubbia. L’agenzia avverte efficacemente che il problema sorge in assenza di una struttura proprietaria trasparente, di impegni pubblici in materia di protezione dei dati e di chiare restrizioni sulla raccolta e l’archiviazione delle informazioni degli utenti. In questo caso, una VPN non diventa uno strumento di sicurezza, ma un ulteriore potenziale punto di sorveglianza.
Le raccomandazioni originali delineano anche i criteri che dovrebbero essere presi in considerazione da chi sta valutando l’utilizzo di una VPN. I requisiti chiave includono una politica di no-log rigorosa e verificata, l’utilizzo di protocolli crittografici moderni come OpenVPN e WireGuard, la protezione dalle perdite DNS e un meccanismo “kill switch” che interrompe la connessione di rete in caso di interruzione del tunnel VPN.
Vengono inoltre menzionate misure aggiuntive, come il routing del traffico multi-hop e frequenti modifiche delle chiavi di crittografia, per ridurre al minimo l’impatto di una potenziale compromissione.
L'articolo La CISA avverte: evitate VPN personali per la sicurezza del vostro smartphone proviene da Red Hot Cyber.
Israele considera già sua metà della Striscia di Gaza
Il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir ha detto che la linea dietro cui si è ritirato l’esercito israeliano all’avvio del cessate il fuoco a Gaza è il “nuovo confine”. LeggiPierre Haski (Internazionale)
Giornata internazionale contro la corruzione. L’importanza della cooperazione internazionale tra Forze di Polizia
Oggi, 9 dicembre 2025, si celebra la Giornata internazionale contro la corruzione, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 31 ottobre 2003 con l'approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (#UNCAC), nota anche come Convenzione di Merida (normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn…)
Questa giornata mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni causati dalla corruzione, che mina le istituzioni democratiche, ostacola lo sviluppo sostenibile e compromette lo stato di diritto. Inoltre distorce i mercati, scoraggia gli investimenti stranieri e priva i cittadini di diritti fondamentali, creando un circolo vizioso che impoverisce i paesi.
La Convenzione, entrata in vigore nel dicembre 2005, rappresenta il primo strumento giuridico vincolante a livello internazionale per prevenire e combattere la corruzione. Include misure di prevenzione, criminalizzazione e recupero dei patrimoni trafugati. L' #UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime, con sede a Vienna) funge da segretariato, supportando i paesi nell'implementazione della Convenzione e nel recupero dei beni sottratti. Inoltre, la lotta alla corruzione è Obiettivo 16 dell'Agenda 2030 come traguardo per lo sviluppo sostenibile.
La Giornata internazionale promuove la consapevolezza attraverso eventi organizzati da governi, organizzazioni internazionali e società civile, con l'obiettivo di incentivare la prevenzione e il contrasto di questo fenomeno.
Nel 2024-2025, il tema della campagna delle Nazioni Unite è "Uniamoci ai giovani contro la corruzione: promuoviamo l’integrità di domani", evidenziando il ruolo fondamentale delle nuove generazioni nella promozione della trasparenza.
Oltre l’UNCAC (Convenzione ONU) quale principale strumento giuridico internazionale, ratificato da oltre 180 paesi, che obbliga gli Stati a prevenire e punire la corruzione, altri strumenti a livello internazionale sono il Gruppo d'Azione Finanziaria (GAFI/FATF), che combatte il riciclaggio di denaro legato alla corruzione, la ONG Transparency International, che monitora i livelli di corruzione globale attraverso indici come il CPI (Corruption Perceptions Index) e la Banca Mondiale ed il FMI (Fondo Monetario Internazionale), che condizionano prestiti e aiuti a riforme anticorruzione.
A livello europeo, l’ OLAF (Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode) protegge gli interessi finanziari dell'UE, attraverso lo strumento operativo impersonato da EPPO (Procura Europea), che può perseguire reati contro il bilancio UE, inclusa la corruzione. Europol facilita la cooperazione tra forze di polizia nazionali, basandosi sulle Direttive UE, le normative comuni per armonizzare le legislazioni nazionali anticorruzione. Il GRECO (Gruppo di Stati contro la Corruzione del Consiglio d'Europa) monitora il rispetto degli standard anticorruzione.
La corruzione è un fenomeno transnazionale per diverse ragioni:
- La Globalizzazione economica: multinazionali operano in più paesi, aumentando le opportunità di corruzione cross-border;
- Gli Appalti internazionali: grandi progetti infrastrutturali coinvolgono attori di diverse nazioni;
- I Paradisi fiscali: i proventi della corruzione vengono nascosti in giurisdizioni offshore;
- La Criminalità organizzata: gruppi criminali transnazionali usano la corruzione per facilitare traffici illeciti;
- Riciclaggio internazionale: il denaro sporco attraversa multiple giurisdizioni per essere "ripulito";
- Le Catene di fornitura globali: creano vulnerabilità in più paesi simultaneamente
Il ruolo della cooperazione internazionale di polizia appare quindi fondamentale perché consente lo scambio di informazioni, ovvero la condivisione rapida di intelligence su reti corruttive transfrontaliere; permette indagini congiunte tramite la formazione di team investigativi comuni per casi complessi; facilita la assistenza giudiziaria, quali esecuzione di rogatorie internazionali ed estradizioni; facilita il tracciamento dei flussi finanziari (seguire il denaro attraverso paradisi fiscali e giurisdizioni multiple) ed il recupero dei beni, amezzo della confisca e restituzione di asset illeciti nascosti all'estero. Infine sollecita la formazione e il capacity building attraverso il trasferimento di competenze tra paesi.
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La guerra di confine tra Thailandia e Cambogia riesplode: crolla la tregua, civili in fuga
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Raid aerei, artiglieria e scontri in più province segnano il collasso dell’accordo di ottobre: evacuazioni di massa e timori di una crisi regionale fuori controllo.
L'articolo La guerra di confine tra Thailandia e Cambogia riesplode:
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L’UE apre un’indagine sull’uso di contenuti online da parte di Google per i modelli di intelligenza artificiale
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La Commissione europea ha avviato un’indagine antitrust formale per valutare se Google abbia violato le norme UE
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Venezuela-Usa, geopolitica dell’ultimatum
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nel cuore di Caracas, tra propaganda digitale dell’opposizione e mobilitazione popolare, il governo bolivariano risponde alla campagna di destabilizzazione con presenza pubblica, disciplina civico-militare e un messaggio diretto a Washington.
L'articolo Venezuela-Usa, geopolitica dell’ultimatum proviene da Pagine Esteri.
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Portavoce Ue, per Musk noi come Hitler? Libertà di dire cose folli. Costa: rapporti con Usa cambiati
Costa ha parlato a Parigi alla conferenza annuale dell’Istituto Jacques Delors. Trump torna di nuovo a criticare l'Europa: "Sta andando in direzioni sbagliate"Redazione di Rainews (RaiNews)
linkiesta.it/2025/12/la-linea-…
"la verità è che oggi l’America, come scrive Christian Rocca su Linkiesta, è «guidata da una cosca di affaristi interessati soltanto al business personale e da una setta nazional-razzista che si ispira ideologicamente all’apartheid sudafricano» e che «entrambi, affaristi e neo afrikaaners, sono spalleggiati e istigati dai nuovi “conquistadores digitali” (copyright Giuliano da Empoli) che alimentano il caos globale e sfruttano l’arma dell’algoritmo per intorpidire la società aperta»."
"La differenza tra la prudenza dei leader europei, compresi i Volenterosi, e l’ambiguità di Meloni sta nel fatto che i primi devono dissimulare la propria avversione ai metodi e alle parole d’ordine dell’Amministrazione Trump per non compromettere il rapporto con gli Stati Uniti; la seconda, al contrario, deve dissimulare la propria affinità ai nuovi fascisti americani, per non compromettere il rapporto con l’Unione europea."
"Del resto, non c’è una riga del documento sulla Strategia di sicurezza nazionale che non potrebbe figurare in un volantino sovranista, a cominciare dalla ridicola campagna dei signori delle piattaforme contro la presunta censura europea. Uno dei tanti grotteschi rovesciamenti della realtà cui ci siamo purtroppo abituati, come sottolinea giustamente Rocca quando se la prende con questi «oligarchi di regime che parteggiano per gli eversori dello Stato di diritto, annebbiano le menti occidentali e criticano, di concerto con i macellai del Cremlino e i razzisti della Casa Bianca, la società e le istituzioni europee accusandole di censura del dibattito pubblico, malgrado gli unici a censurare siano russi, cinesi e compagnia malvivente, tanto che uno degli sgherri di Putin per denunciare su X, sulla scia di Elon Musk e J.D. Vance, l’inesistente mancanza di libertà di parola in Europa ha dovuto usare una vpn francese perché X in Russia è, appunto, vietato»."
Macron sbaglia: Asml non è un chokepoint europeo ma euro-americano
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Che cosa ha detto e che cosa non ha detto Macron su Cina, terre rare, semiconduttori, Asml e non solo. L'analisi di Aresu
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
freezonemagazine.com/articoli/…
Ci sono artisti che sembrano nascere per attraversare i confini, per camminare sul filo che separa il classico dal contemporaneo, il rigore dallo stupore. Alessandra Celletti appartiene a questa rara specie. Eclettica pianista romana, formatasi in ambito accademico ma sempre insofferente a qualsiasi recinto, ha costruito negli anni un percorso fatto di libertà: recital che […]
RAI, A QUASI 4 ANNI DI GUERRA ARRIVA IL SECONDO REPORTAGE DAL LATO RUSSO: MICALESSIN ENTRA A POKROVSK
La maggior parte dei civili ha gradualmente abbandonato le zone conquistate dalla Russia fra Avdiïvka e Pokrovs'k, dove è si è svolta una delle battaglie più violente dell'intera guerra in Ucraina. Per le strade si vedono passare quasi soltanto mezzi militari dell'esercito di Mosca, tra cui i convogli che portano aiuti nelle città assediate. Nel reportage di Gian Micalessin, la vita "dell'altro fronte", quello russo, e i pensieri dei civili.
Puntata andata in onda dalle 0:30 alle 2:45, non sia mai ci sia troppa gente a vedere dei civili ucraini che accusano il regime di Kiev di usarli come scudi umani, mentre l'esercito russo vuole difenderli.
Il primo reportage lato russo fu fatto da Report.
Macron si sbaglia: Asml non è un chokepoint europeo ma euro-americano
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Che cosa ha detto e che cosa non ha detto Macron su Cina, terre rare, semiconduttori, Asml e non solo. L'analisi di startmag.it/innovazione/macron…
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IPv6 al FLUG
firenze.linux.it/2025/12/ipv6-…
Segnalato dal LUG di Firenze e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
#Firenze
Nuova attività in collaborazione col GOLEM e con la partecipazione straordinaria del sensei giomba, promotore ufficiale di IPv6 nella piana empolese e dintorni. Martedì 9 novembre 2025, ci sarà una serata di spippolamento
GNU/Linux Italia reshared this.
Da Haaretz:
Far-right National Security Minister Itamar Ben-Gvir arrived at the Knesset's National Security Committee hearing on his party's proposed death penalty bill for terrorists wearing a gold noose-shaped pin
a gold noose-shaped pin = una spilletta in oro a forma di cappio
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Perché dovremmo preoccuparci della privacy quando navighiamo, anche se non abbiamo nulla da nascondere. Il post di @Emanuele
Questo non è un tutorial sulla privacy. È il mio punto di vista, frutto di anni di vita online e di errori che mi hanno insegnato a proteggere i miei dati. Lo dedico a chi naviga, a chi usa i social senza pensarci troppo e a chi pensa di non avere nulla da nascondere.
La tua privacy online è preziosa come le chiavi di casa.
Se vuoi seguire altri post sulla #Privacy puoi seguire il gruppo Activitypub @Privacy Pride
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We are publishing a risograph-printed zine about the surveillance technologies used by ICE.#Announcements
Amazon, Alphabet, Meta e Oracle con i bond per l’intelligenza artificiale
Per vedere altri post come questo, segui la comunità @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il diluvio di bond per l’IA aumenta la pressione sui mercati. L'articolo del Wall Street Journal tratto dalla rassegna di Liturri.
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Noelle and Sam discuss everything from sexbots and AI porn to censorship, age verification legislation, and their favorite parody porn flicks.#Podcast
Press Release: EU stands up to Big Tech with €120 million fine to X
The European Commission took aim at X for breaking the DSA, proof that Europe’s landmark law can bite. Despite political pressure and corporate pushback, the EU is showing that online platforms can and will be held accountable for practices that mislead users, cause harm, or undermine democracy.
The post Press Release: EU stands up to Big Tech with €120 million fine to X appeared first on European Digital Rights (EDRi).
PODCAST SIRIA. Un anno di celebrazioni, tra problemi atavici e l’incertezza del futuro
@Notizie dall'Italia e dal mondo
A Damasco e nelle più importanti città del Paese si celebra il primo anniversario della caduta di Bashar al-Assad e della presa del potere da parte del gruppo dell'autoproclamato presidente Ahmad al-Sharaa.
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Il PD delega all’ANM il “no” alla riforma
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Il PD delega all’ANM il “no” alla riforma proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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L’Europa tra pace impossibile e leadership smarrita. L’opinione del gen. Del Casale
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Continua a far discutere il piano Trump per la pace in Ucraina come pure la posizione che l’Unione europea deve assumere a sua volta, schiacciata tra un’emarginazione internazionale e un ruolo rivendicato, almeno da co-protagonista, nella soluzione della crisi che più direttamente intacca la sua
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Ciriaco Niside
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