Europa: guerra e paranoia
Europa: guerra e paranoia
Negli ultimi mesi, una parte consistente del dibattito sulla sicurezza in Europa sembra essersi spostata dal terreno dei fatti verificabili a quello delle percezioni, delle ipotesi e – sempre più spesso – delle paure.www.altrenotizie.org
Sondaggio veramente indecente.
"Se l'Italia entra in guerra".... un sondaggio shock del Garante agli adolescenti italiani - IN PRIMO PIANO - L'Antidiplomatico
lantidiplomatico.it/dettnews-s…
kulturjam.it/politica-e-attual…
La lotta dei democratici contro il nazifascismo strisciante
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/la-lott…
Lo strisciante riaffacciarsi del nazifascismo sotto le forme più diverse, dalla violenza fisica alle manifestazioni di piazza, con avvenimenti quasi quotidiani, ha trovato una forma espressiva
Senza politica
@Politica interna, europea e internazionale
Pro Pal a La Stampa – Più d’uno tra i giornalisti de “La Stampa” ci è rimasto sinceramente male: «Ma come, proprio contro di noi?». In effetti, tra i quotidiani di maggior blasone “La Stampa” di Torino è stato forse il più netto nel criticare Israele e il più comprensivo delle ragioni palestinesi. Rula Jebreal, […]
L'articolo Senza politica proviene da Fondazione Luigi
L’intelligenza artificiale sta accelerando la reazione negativa alla tecnologia nelle aule americane
@Politica interna, europea e internazionale
Gli esami scritti e orali stanno tornando di moda The Economist – 20 novembre 2025 ********* Un secolo e mezzo prima che Apple commercializzasse gli iPad nelle scuole, nel 1857, un professore di Harvard di
L'italia sta vendendo più vino in Cina, mr. President
L'export italiano di vini, aceti e spirits sta recuperando il calo di vendite negli USA grazie agli ottimi numeri in Cina.Massimo De Marco (Dissapore)
Is the GDPR “Reform” Rolling Out a Welcome Carpet for Cyber Scammers?
@politics
europeanpirates.eu/is-the-gdpr…
A Sneak Peek into Cyber Threat: “EU Tax Notice: Our records show you owe an outstanding balance. Failure to clear this amount immediately…
Washington vuole droni, e ne vuole tanti. Cos’è il Drone Dominance Program
@Notizie dall'Italia e dal mondo
1 miliardo di dollari, due anni, e centinaia di migliaia di asset. Queste sono le cifre di Drone Dominance Program, un’iniziativa lanciata dal Pentagono per rafforzare la sua capacità di acquisizione di droni, mirando a rifornirsi di centinaia di migliaia di sistemi
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Le notizie dal Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino su @Etica Digitale (Feddit)
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Leonardo punta sul Sud Est asiatico. A Kuala Lumpur nasce un nuovo hub cyber
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Leonardo ha inaugurato a Kuala Lumpur il Regional cyber center, segnando un passaggio rilevante nella mappa della sicurezza digitale del Sud Est asiatico. L’apertura inserisce la capitale malese in un circuito internazionale dedicato alla protezione di infrastrutture
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Non solo le carriere, ci vuole la separazione anche dei palazzi
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Non solo le carriere, ci vuole la separazione anche dei palazzi proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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La Corte di Giustizia si pronuncia sulle responsabilità di Apple e dei siti di annunci
Per vedere altri post sull' #IntelligenzaArtificiale, segui la comunità @Intelligenza Artificiale
La Corte di Giustizia dell’Unione europea si è pronunciata ieri (2 dicembre) su due importanti casi legati all’ambito digitale. Innanzitutto su Apple,
La guida definitiva per rispondere a un post su Mastodon:
1) Inizia a scrivere una risposta impertinente, ma inizia a preoccuparti che venga fraintesa.
2) Scarta la risposta senza pubblicarla.
3) Inizia a scrivere una risposta sincera. Continua finché non avrai scritto un post di 5000 caratteri, composto da più paragrafi.
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6) Arrenditi e scarta la risposta senza pubblicarla.
9) Clicca semplicemente sul pulsante a forma di stella del post ⭐
Post originale di @Luftvaffel@Che succede nel Fediverso?
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la lettura allo Spazio Pagliarani
la lettura del 29 allo Spazio Pagliarani, grazie al dialogo con Massimiliano...
differx & slowforward (entropia gratis) + ko-fi (help, support!)...differxdiario
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ALGERIA. Una conferenza denuncia i crimini coloniali e chiede verità, giustizia e risarcimenti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le delegazioni provenienti da tutta l'Africa hanno difeso la necessità di riconoscere formalmente i crimini commessi dalle potenze coloniali, di definire la colonizzazione come un "crimine contro l'umanità" e di garantire
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Il libro omofobo contestato a Latina, il teatro resta vuoto
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/il-libr…
Più di 100 persone, tra cui attivisti della comunità LGBTQIA+ hanno contestato a Latina in modo pacifico la presentazione del libro Il gender esiste: Giù le mani dai nostri figli dell’onorevole
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Wago’s Online Community Is Full Of Neat Wago Tools
Wago connectors are somewhat controversial in the electrical world—beloved by some, decried by others. The company knows it has a dedicated user base, though, and has established the Wago Creators site for that very community.
The idea behind the site is simple—it’s a place to discover and share unique little tools and accessories for use with Wago’s line of electrical connectors. Most are 3D printed accessories that make working with Wago connectors easier. There are some fun and innovative ideas up there, like an ESP8266 development kit that has a Wago connector for all the important pins, as well as a tool for easily opening the lever locks. Perhaps most amusing, though, is the project entitled “Hide Your Wago From Americans”—which consists of a 3D-printed wire nut lookalike designed to slide over the connectors to keep them out of view. There’s also a cheerful attempt at Wago art, that doesn’t really look like anything recognizable at all. Oh well, they can’t all be winners.
It’s great to see Wago so openly encouraging creativity among those that use its products. The sharing of ideas has been a big part of the 3D printing movement, and Wago isn’t the first company to jump on the bandwagon in this regard. If you’ve got some neat Wago hacks of your own, you can always let us know on the tipsline!
[Thanks to Niklas for the tip!]
Anche la Cop30 ci ha deluso, forse più delle altre
@Notizie dall'Italia e dal mondo
«How are we helping the most vulnerable, if this is the quality of the outcomes of what we call ambition?» («Come facciamo ad aiutare i più vulnerabili, se questa è la qualità di risultati che definiamo ambiziosi?»). Questa citazione brevissima, ma iconica riassume perfettamente la
L'articolo Anche la Cop30 ci ha
🍝Spaghetti Hacker👩💻 pensare e praticare un rapporto diverso con la tecnologia
(N.B. Il titolo dell’iniziativa non ha nulla a che vedere con il libro.)
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📅 Sabato 6 dicembre, ore 16:30
SERVER RIBELLI — con @giulianasorci@mastodon.world e il Collettivo @Collettivo Bida oltre a @kappazeta e altri ancora
Un percorso nella storia dell’attivismo digitale in Italia: dagli hacklab nei centri sociali agli hackmeeting degli anni ’90, fino alle nuove comunità hacker e all’esperienza di mastodon.bida.im.
📍 Via Fontanellato 69, Che Guevara Roma
✨E voi che fate? Ci sarete?
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Con l’app Home Google ha grossi problemi in casa
Per vedere altri post come questo, segui la comunità @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Google Home assediata da utenti inferociti per il peggioramento del servizio. Mountain View in alcuni casi ha ammesso i bug e chiesto di pazientare, ma negli Usa è stata avviata una class action. Nelle ultime ore nuova lamentela: le videocamere di prima generazione
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
L’eterno ritorno di Chat Control
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dopo anni di rinvii e modifiche, il Consiglio dell’Unione Europea ha votato a favore della norma contro la diffusione di materiale pedopornografico: ecco come funziona, quali sono i rischi e che cosa succederà adesso
L'articolo L’eterno ritorno di Chat Control proviene da Guerre di Rete.
L'articolo proviene da #GuerreDiRete di
Guerre di Rete - Il riepilogo del mese
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Continua il nostro crowdfunding. Ai donatori a breve un ebook in anteprima.
#GuerreDiRete è la newsletter curata da @Carola Frediani
guerredirete.substack.com/p/gu…
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
Dio mio, “garanti” della privacy, come siete caduti in basso
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/dio-mio…
Una doverosa premessa. Le «Autorità» furono negli anni 90 del secolo scorso una felice scelta per rendere più veloci procedure ed interventi in settori in rapida trasformazione, nei e sui quali la
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Missouri’s age verification law, enacted on November 30, is the halfway mark for the sweep of age verification laws across the country. #ageverification #porn
Giornata internazionale persone con disabilità: l’Associazione Luca Coscioni racconta le battaglie su accessibilità, ausili, assistenza con il Podcast Corpi Politici
In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità lanciamo il video podcast condotto dalla giornalista Valentina Tomirotti
Nel video podcast si raccontano le storie che cambiano i diritti
In occasione della Giornata Internazionale per i diritti delle persone con disabilità, l’Associazione lancia il podcast dal titolo “Corpi politici”, condotto dalla giornalista Valentina Tomirotti che ne ha realizzato la la narrazione costruendo un viaggio attraverso le esperienze delle persone con disabilità e le iniziative dell’Associazione Luca Coscioni. Le quattro puntate – dedicate all’accessibilità, agli ausili, all’assistenza e ai caregiver – saranno online sulle principali piattaforme di distribuzione e in video podcast su YouTube.
Podcast su SpotifyViedo Podcast su Youtube: Episodio 1 ; Episodio 2 ; Episodio 3 ; Episodio 4
In tutti questi anni, questo metodo dell’Associazione Luca Coscioni ha portato importanti risultati, tra gli ultimi ricordiamo quello che ha consentito a Christian Durso, giovane con disabilità motoria grave, di diventare il primo studente della Sapienza a frequentare Giurisprudenza ed effettuare esami da remoto, o le recenti conquiste ottenute grazie all’impegno dell’avvocato Alessandro Gerardi sul fronte dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche, con cui sta prendendo forma un vero e proprio “diritto ai PEBA”, confermato dalle pronunce dei tribunali per i comuni di Santa Marinella e Catania che impongono l’obbligo di adottare piani di accessibilità completi e vincolanti.
Dichiara Rocco Berardo, coordinatore delle iniziative per i diritti delle persone con disabilità dell’Associazione Luca Coscioni: “Una delle puntate di questo podcast riprende il tema dell’assistenza e del caregiver familiare, tema affrontato nell’ultimo congresso dell’associazione anche attraverso il racconto di Stefano Massoli, marito di Laura Santi, che ha voluto condividere l’altra parte della loro storia. La vita quotidiana, spesso invisibile, di un caregiver familiare, preannunciando su questo il suo impegno personale.
Registriamo proprio su questo tema da parte del Governo, attraverso la Ministra Locatelli, annunci di grandi riforme. Ma la semplice definizione di caregiver familiare non lo è, e peraltro esisteva già: ciò che manca è la “definizione” di risorse adeguate. Se le risorse previste si fermassero a 250 milioni, ci troveremmo davanti a una cifra apparentemente significativa ma del tutto insufficiente a coprire il fabbisogno. Se venissero reperite sottraendole a fondi già destinati in bilancio alle persone con disabilità, sarebbe un paradosso ancora più grave, perché finirebbe per penalizzare proprio le persone che si dichiara di voler tutelare.
A questo si sommano criteri di accesso che chiamare restrittivi è dir poco, come il limite ISEE di 15.000 euro, l’obbligo di almeno 91 ore settimanali di assistenza e un reddito da lavoro non superiore a 3.000 euro annui. Peraltro con stanziamenti così esigui, i beneficiari si ridurrebbero comunque a circa 52.000 persone, a fronte dei 2,2 milioni di caregiver stimati nel nostro Paese.
Subordinare un diritto fondamentale alla scarsità delle risorse, invece di adeguare le risorse ai bisogni reali, significa capovolgere la logica espressa dalle sentenze della Corte costituzionale sul tema. E alla fine, far finta di risolvere un problema è il modo peggiore per affrontarlo”
L'articolo Giornata internazionale persone con disabilità: l’Associazione Luca Coscioni racconta le battaglie su accessibilità, ausili, assistenza con il Podcast Corpi Politici proviene da Associazione Luca Coscioni.
Roberto D’Andrea, interverrà al convegno “Profili dilemmatici della maternità surrogata” al Tribunale di Napoli
Tribunale di Napoli, Aula Girardi – Piazza Giovanni Falcone e Paolo Borsellino 1, Napoli
Venerdì 5 dicembre 2025
Ore 11:00
Venerdì 5 dicembre, presso l’Aula Girardi del Tribunale di Napoli, si terrà il convegno “Profili dilemmatici della maternità surrogata”, promosso da AIGA Napoli, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e dal Comitato Pari Opportunità COA Napoli.
Tra i relatori, interverrà anche l’Avv. Roberto D’Andrea, dottore di ricerca in diritto penale presso la Scuola Superiore Sant’Anna e referente dell’Associazione Luca Coscioni, che porterà il punto di vista dell’associazione sui profili penali, etici e di tutela dei diritti fondamentali legati al tema.
Per l’elenco completo dei relatori consultare il sito
Sono previsti 3 crediti formativi.
L'articolo Roberto D’Andrea, interverrà al convegno “Profili dilemmatici della maternità surrogata” al Tribunale di Napoli proviene da Associazione Luca Coscioni.
Mina Welby tra i volti della mostra “Marianne d’Italia” a Montecitorio
Palazzo Montecitorio, P.zza Montecitorio 1 – Roma
Domenica 7 dicembre 2025
dalle 10 alle 13:30
Mina Welby Co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, sarà tra i volti immortalati della mostra “Marianne d’Italia”, nuovo progetto artistico del fotografo Riccardo Bagnoli, a cura di Paola Severini Melograni.
L’esposizione propone una riflessione visiva sul tema della rappresentazione femminile nell’Italia contemporanea, ispirandosi alla figura simbolica di “Marianne”, emblema universale di libertà, impegno civico e identità repubblicana, mostrando attraverso il linguaggio della fotografia, il ruolo delle donne nella società odierna e la loro centralità nei processi culturali e civili del Paese.
La mostra sarà aperta al pubblico in occasione di Montecitorio a porte aperte previa registrazione sul sito ufficiale della Camera dei deputati.
L'articolo Mina Welby tra i volti della mostra “Marianne d’Italia” a Montecitorio proviene da Associazione Luca Coscioni.
DRUETTI-MARRO: ARRESTO BLENGINO, UNA NORMA ASSURDA CHE COLPISCE CHI LAVORA NELLA LEGALITÀ
Oggi a Torino è stato arrestato Filippo Blengino, segretario dei Radicali Italiani, durante un’azione dimostrativa in cui ha ceduto cannabis CBD non drogante. Un gesto di disobbedienza civile che mette in luce l’assurdità dell’articolo 18 del Decreto Sicurezza, una norma che equipara prodotti non stupefacenti allo spaccio e espone le persone a pene fino a vent’anni di carcere.
«Solidarietà da parte di tutta Possibile a Filippo Blengino, arrestato a Torino sulla base di norme inutili e proibizioniste che non producono alcun risultato se non criminalizzare cittadini e imprenditori della cannabis CBD. È un’impostazione anti-scientifica e repressiva, pienamente fatta propria dal governo e dal ddl Sicurezza. Speriamo che la determinazione di Blengino porti l’articolo 18 davanti alla Corte Costituzionale: saremo al suo fianco», dichiara Francesca Druetti, Segretaria nazionale di Possibile.
“Quello che è accaduto a Blengino accade ogni giorno in tutta Italia: anche in Piemonte, da Cuneo in giù, negozi di cannabis legale vengono perquisiti, prodotti sequestrati e persone denunciate come spacciatori, con danni enormi a un intero comparto economico che opera nella legalità”, commenta Giulia Marro, Consigliera Regionale del Piemonte AVS.
Come Possibile e come consigliera regionale del Piemonte di Alleanza Verdi Sinistra, ribadiamo che questa norma va cambiata. Serve una legislazione basata su evidenze scientifiche, non sulla propaganda proibizionista. Serve tutelare chi lavora onestamente, non criminalizzarlo.
L'articolo DRUETTI-MARRO: ARRESTO BLENGINO, UNA NORMA ASSURDA CHE COLPISCE CHI LAVORA NELLA LEGALITÀ proviene da Possibile.
Druetti (Pos): ONU critica i centri per migranti in Albania, Meloni abbandoni il progetto
Druetti (Possibile): ONU critica i centri per migranti in Albania, Meloni abbandoni il progetto
“Mentre Meloni continua a dire che “funzioneranno”, i campi per le persone migranti di Gjadër in Albania sono finiti al centro delle preoccupazioni e critiche del comitato ONU contro la Tortura e Comportamenti Disumani e Degradanti. E la notizia già si commenta da sola sottolineando il fallimento e lo scempio etico e politico di questo progetto.”
Lo dichiara la Segretaria Nazionale di Possibile Francesca Druetti, commentando il report del Comitato ONU, disponibile qui: ohchr.org/en/press-releases/20…
“Il Comitato ONU — continua Druetti — ha espresso dubbi sul Protocollo Italia-Albania, in particolare sulla mancanza di chiarezza sulla giurisdizione e sul rispetto del divieto di refoulment (principio fondamentale del diritto internazionale).
Ha inoltre evidenziato dubbi riguardo la conformità alla Convenzione contro la tortura così come l’assenza di dati affidabili su torture, maltrattamenti e uso eccessivo della forza da parte della polizia. La detenzione delle persone migranti è una violazione della dignità umana, come dimostrano chiaramente le numerose prove dai nostri CPR. Deportare le persone contro la propria volontà perlopiù in un paese con cui non hanno legami, non può in alcun modo essere considerato ragionevole o sostenibile.
Noi continueremo a chiedere la chiusura non solo del CPR di Gjader ma anche di tutti quelli presenti in Italia, perché rappresentano luoghi in cui i diritti umani vengono calpestati quotidianamente.”
L'articolo Druetti (Pos): ONU critica i centri per migranti in Albania, Meloni abbandoni il progetto proviene da Possibile.
Ministero dell'Istruzione
Oggi il Ministro Giuseppe Valditara e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, hanno siglato un Protocollo d’Intesa che consente di promuovere nelle #scuole i valori dell’etica della partecipazione civile, della solidariet…Telegram
166: Maxie
Maxie Reynolds loves an adventure, especially the kind where she’s breaking into buildings (legally). In this episode, she shares stories from her time as a professional penetration tester, including high-stakes physical intrusions, red team chaos, a…
PALESTINA. Quando Ada Sereni lavorava alla “emigrazione volontaria” da Gaza
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Viaggio di solo andata per i gazawi. I piani si Israele per svuotare la Striscia sono antichi e l’icona del sionismo italiano vi partecipò da protagonista
L'articolo PALESTINA. Quando Ada Sereni lavorava alla “emigrazione volontaria” da Gaza proviene da
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Italia e Romania: scompaginata una rete rumena di traffico di esseri umani
Condotta congiuntamente da Italia e Romania, l'operazione ha preso di mira un clan familiare di cittadini rumeni con sede a Iasi, in Romania.
Il gruppo criminale organizzato, operante da oltre 20 anni, sfruttava le ragazze attraverso la coercizione, la violenza e la manipolazione psicologica e aveva forti legami con cittadini albanesi coinvolti nello sfruttamento sessuale a Roma, in Italia.
Nel corso dell'attività sono state effettuate 25 perquisizioni domiciliari condotte (20 in Romania, 5 in Italia);sequestrati 20 000 euro in contanti;
arrestati 19 sospetti rumeni; due persone poste sotto controllo giudiziario;
individuati 99 conti bancari presumibilmente utilizzati per riciclare i proventi criminali; sequestrate 7 spade, 1 ascia e 4 pistole; sequestrati in Romania 10 immobili, 8 auto di lusso, gioielli, 45 documenti, 32 telefoni cellulari e 3 computer.
La rete criminale utilizzava la tecnica del "lover boy" per reclutare e adescare le vittime, spesso a partire dalla giovane età, e costringerle a prostituirsi a Roma. Soltanto nei tempi delle indagini si sospetta che la rete criminale abbia generato un utile stimato di 1,7 milioni di euro.
#Europol ha sostenuto l'operazione facilitando lo scambio di informazioni, fornendo supporto analitico e coordinando la cooperazione transfrontaliera, mentre #Eurojust ha coordinato l'indagine internazionale istituendo una squadra investigativa congiunta e organizzando diverse riunioni presso la sede di Eurojust all'Aia.
Inoltre l'indagine è stata sostenuta dalla Rete @ON (#atON) finanziata dalla Commissione Europea, guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia Italiana (#DIA), che ha sostenuto finanziariamente le riunioni operative e il reciproco dispiegamento degli investigatori.
Prosegue la persistente minaccia posta dalle reti criminali coinvolte nella tratta di esseri umani, sì da esaltare l’importanza della #cooperazioneinternazionale nella lotta a questi crimini.
La tratta di esseri umani è un crimine grave che abusa dei diritti fondamentali e della dignità delle persone.
Implica lo sfruttamento criminale delle persone vulnerabili al solo scopo di guadagno economico.
La tratta di esseri umani è una forma moderna di schiavitù. È spesso di carattere internazionale e le sue vittime appartengono ad entrambi i sessi, a tutte le età e origini.
Paesi e agenzie partecipanti:
Italia: Polizia di Stato Italiana – Squadra Mobile di Roma e il Servizio Centrale Operativo (Polizia di Stato – Squadra Mobile di Roma e Servizio Centrale Operativo); Procura della Repubblica Roma (Procura Distrettuale di Roma)
Romania: Polizia rumena - Brigata per la lotta alla criminalità organizzata Iaяi (Poli Brigadiei Română - Brigada de Combaterea Criminalităii Organizate Ia Iii)
Eurojust
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Retro Style VFO Has Single-Digit Parts Count
Not every project has to be complicated– reinventing the wheel has its place, but sometimes you find a module or two that does exactly what you want, and the project is more than halfway done. That the kind of project [mircemk]’s Simple Retro Style VFO is — it’s a variable frequency oscillator for HAM and other use, built with just a couple of modules.Strictly speaking, this is all you need for the project.
The modules in question are the SI5351 Clock Generator module, which is a handy bit of kit with its own crystal reference and PLL to generate frequencies up to 150 MHz, and the Elecrow CrowPanel 1.28inch-HMI ESP32 Rotary Display. The ESP32 in the CrowPanel controls the SI5351 module via I2C; control is via the rest of the CrowPanel module. This Rotary Display is a circular touchscreen surrounded by a rotary display, so [mircmk] has all the inputs he needs to control the VFO.
To round out the parts count, he adds an appropriate connector, plus a power switch, red LED and a lithium battery. One could include a battery charger module as well, but [mircmk] didn’t have one on hand. Even if he had, that still keeps the parts count well inside the single digits. If you like video, we’ve embedded his about the project below; if not the write up on Hackaday.io is upto [mircmk]’s typical standard.
People have been using the SI5351 to make VFOs for years now, but the addition of the round display makes for a delightfully retro presentation.
Thanks to [mircmk] for the tip.
youtube.com/embed/_3T-qhv57ZI?…
Censorship by invoice: Public records cost $164,000 in Michigan township
Michigan’s Grand Blanc Township thinks it has discovered a trick to weasel out of accountability: charging a reporter more for government records than most people earn in two years.
Independent journalist Anna Matson filed two requests for records about the township’s fire chief, Jamie Jent, being placed on administrative leave. That decision — later lifted after outcry from residents and firefighters — reportedly came after he raised concerns about staffing issues following the tragic September shooting at the township’s Church of Jesus Christ of Latter-day Saints.
The government told her she’d have to pay a combined $164,000 in labor costs ($100,000 for her first request and $64,000 for a second) for finding and reviewing the records in order for them to respond to the request. That’s ridiculous. Michigan’s legislature should act to ensure that other local governments don’t get any ideas.
There’s nothing unusually burdensome about Matson’s requests. If the township’s recordkeeping is so shoddy and its search capabilities so lacking that it costs six figures’ worth of employee time to find some emails and documents, that’s the township’s problem, not Matson’s. If anything, it begs another Freedom of Information Act request to figure out how the township reached that level of incompetence, and what officials are spending money on instead of basic software.
The township doubled down on evasiveness when Matson showed up to a board meeting last week to contest the fees, and it made nonsensical excuses to enter into closed session so that it could discuss its secrecy in secret.
Maybe the township thinks the fees will discourage the press from trying to hold it accountable. More likely, it will do the opposite: inspire reporters to keep digging. Intrepid journalists see obvious obstruction tactics like these and think, “I must be on to something.” We’re confident Matson will eventually uncover whatever the township doesn’t want her and her readers to see.
Michigan’s Freedom of Information Act, like the federal FOIA and state public records laws across the country, was intended to let everyone — not just rich people — find out what their government is up to and how their money is being spent.
The law allows agencies to charge reasonable fees — copying costs, mailing expenses, and limited labor charges calculated at the hourly wage of the lowest-paid employee capable of doing the work. Agencies aren’t permitted to charge for the first two hours of labor, and they can only charge for search and review time if not doing so would result in “unreasonably high costs.”
Officials are taking advantage of the media’s weak financial position to hold accountability for ransom.
We’re not fans of charging any labor costs for FOIAs. Tax dollars already pay for agencies to maintain public records. Allowing the public to access them is a basic government function. But putting that aside, how does finding records about one employee during a limited time frame — which was all her first request sought — cost six figures? The $64,000 price tag for the second request for departmental records is equally absurd and also shows the arbitrariness of the whole thing — how does the broader request cost less than the narrower one?
This obstruction tactic is hardly a local innovation. Last year, Nebraska’s legislature had to step in after the state’s Department of Environment and Energy tried charging the Flatwater Free Press more than $44,000 to review environmental records. It claimed figuring out what exemptions to the public’s records law applied would be time-consuming — essentially making the press pay for their time figuring out legal arguments to not give it the records it wanted.
The Trump administration — which has attempted to close FOIA offices and fired officials who released embarrassing information pursuant to FOIAs — recently demanded journalist Brian Karem pay a $50,000 bond just to expedite a lawsuit for documents about the classified records Trump took to Mar-a-Lago. It’s far from the first instance of fee bullying by the federal government, regardless of who is president.
Trump, of course, claims he did nothing wrong by taking those documents, but doesn’t want to let the public be the judge. The situation in Grand Blanc Township is similar — the same government that may have punished a fire chief for speaking up about public safety wants to punish a journalist for asking questions about it. It’s secrecy stacked on secrecy.
It’s no coincidence that so many of these overcharging cases involve requests by independent journalists or small local outlets. The government knows the news industry is struggling economically. That’s no secret. Officials are taking advantage of the media’s weak financial position to hold accountability for ransom. If they get their way, transparency will become a luxury only affordable to major media outlets that are unlikely to have much interest in public records from Grand Blanc Township in the first place.
The township needs to rescind its invoice, apologize to Matson, and get her the records she’s entitled to right away. Beyond that, state legislators need to put politics aside and follow Nebraska’s example by narrowing what the government can charge the public for its own records and making those limits unambiguous (and of course, they should also remove absurd provisions exempting the governor and legislature from transparency).
And if agencies have the nerve to defend these shakedowns in court, judges should hold government lawyers accountable for whatever frivolous legal arguments they concoct to justify charging well over the cost of a house in Detroit for basic transparency.
White House media bias tracker: Another tired gimmick
FOR IMMEDIATE RELEASE:
The White House has launched a media bias tracker to catalog instances of supposedly distorted coverage by the press. Predictably, the site is long on hyperbole and short on substance.
The following statement can be attributed to Seth Stern, director of advocacy for Freedom of the Press Foundation (FPF):
“If Trump thinks the media is getting stories wrong or being unfair to him, he should release the public records, correspondence, and legal memoranda that prove it, instead of wasting time and taxpayer money on silly websites.“He’s got more power than anyone to correct the record with documented facts and has countless platforms on which to do so. Instead, he calls reporters ‘piggy’ and posts empty rants that don’t refute anything, while doing everything in his power to hinder Americans’ access to public records containing verifiable facts.
“Trump’s anti-speech antics are highly unpopular, and I doubt many people take his ramblings about ‘fake news’ seriously at this point. He has made it extremely clear that his beef is not with media bias but with journalists not flattering him and regurgitating his lies. It’s a safe bet that his bias tracker will not have anything to say about the influencers and propagandists he favors over serious journalists.
“People understand the obvious conflict inherent in an image-obsessed presidential administration appointing itself the arbiter of media bias. I expect that after the initial wave of publicity, few Americans will be paying attention to this latest stunt, let alone consulting it when deciding what news to consume. The gimmick is wearing thin.”
Please contact us if you would like further comment.
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Werbeanzeigen: EuGH nimmt Plattformen bei Datenschutzverstößen in die Pflicht
Quindi, caro Putin, ti diamo altri due anni ma vedi di sbrigarti con l'Ucraina perché non è che possiamo tenere il piede in due scarpe per sempre.
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MESSICO. Le insidie della legge sull’acqua: «un lupo travestito da agnello»
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo più di una settimana di dibattiti, gli esperti denunciano che la nuova proposta di legge sulle risorse idriche perpetua il modello mercantilista e centralizza il potere in una Commissione Nazionale dell’Acqua (Conagua) opaca, ignorando gli accordi
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libero
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ • • •La stellina mi appare povera e
fraintendibile nei suoi valori .
Alle elementari ,
prima ancora dei componimenti ,
mi stimolavano a scrivere i
pensierini :
concetti semplici
senza fronzoli
brevi
senza per forza un collegamento
con l'eventuale seguito .
🫠
Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ likes this.
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Che succede nel Fediverso? e Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ reshared this.