“Liberate Alberto Trentini”. Il 13 dicembre iniziativa a Mestre
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/liberat…
Alberto Trentini da oltre un anno è ingiustamente detenuto in Venezuela ed è sottoposto ad una carcerazione durissima, senza un’accusa, senza un motivo, senza un avvocato. Se non verrà liberato subito, sarà il
La bella notizia è che torna la Bindi sulle barricate del referendum
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/la-bell…
La bella notizia è che torna la Bindi sulle barricate del referendum per il No alla separazione delle carriere dei giudici. Bella, perché è una delle poche personalità
Sciopero generale della Cgil contro la manovra, mezzo milione in piazza
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/scioper…
Mezzo milione di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini, hanno partecipato alle oltre cinquanta manifestazioni organizzate sul
La cyber-formazione esclude il 70% delle persone
Il 70% della popolazione ha un cervello asimmetrico. Solo il 30% possiede quella configurazione cognitiva bilanciata che i manuali di formazione considerano standard. Eppure continuiamo a progettare corsi di security awareness, procedure operative e processi di sicurezza come se tutti ragionassero allo stesso modo.
Il risultato? Un fallimento sistematico che è certificato dai tanti report annuali sull’incidenza degli attacchi (in Italia e nel mondo). Non perché le persone siano stupide o disattente, ma perché stiamo addestrando cervelli che non esistono.
Il mito dell’utente medio
Le aziende spendono milioni in tecnologie di difesa, firewall sofisticati, sistemi di rilevamento delle intrusioni. Poi il ransomware entra dopo un click su un’email di phishing. Come sempre, l’anello debole è additato con vari nomignoli: “utonto”, Layer 8, “ID-10T” (idiota).
Ma il vero problema non è il fattore umano. Il problema è trattare le persone come variabili da standardizzare invece che come ecosistemi cognitivi da comprendere.
Un dipendente con ADHD non fallisce il test di phishing perché è distratto: fallisce perché la sua attenzione funziona diversamente e nessuno ha progettato contenuti adatti al suo cervello. Una persona autistica non ignora le procedure perché è rigida: le ignora perché sono scritte in modo ambiguo e il suo cervello richiede coerenza logica assoluta. Un dislessico non legge male le policy: il suo cervello privilegia informazioni visive e nessuno gliele fornisce.
Almeno il 15-20% dei dipendenti in ogni organizzazione ha qualche forma di neurodivergenza (il 70% secondo lo studio di Greenberg, Warrier, Allison e Baron-Cohen) E la formazione standard li perde sistematicamente.
La catena dell’infezione democratica
Lo stesso malware che ieri bloccava i server di una banca oggi cripta le foto della signora Pina sul suo PC di casa. Come? Con un messaggio WhatsApp dal nipote, la cui moglie lavora in quella banca e che ha preso il virus sul PC aziendale che si è diffuso automaticamente nella rete di casa. E viceversa.
La cybersecurity è profondamente democratica: le minacce non fanno distinzioni tra multinazionali e casalinghe, tra esperti e principianti. Colpiscono l’anello più debole della catena, che quasi sempre è una persona che viene colta in un momento di vulnerabilità cognitiva.
Un attimo di distrazione, un messaggio che arriva nel momento sbagliato, una richiesta urgente che bypassa ogni difesa razionale. E un link che sembra legittimo perché usa esattamente le parole giuste per il tuo profilo cognitivo.
I criminali lo sanno. Usano social engineering, messaggi di urgenza, false autorità, pressione emotiva. E funziona su tutti: dal CEO al parente che non sa distinguere tra un link buono e uno cattivo.
Il gap italiano
L’Italia è agli ultimi posti tra i Paesi UE per competenze digitali di base: solo il 45% degli italiani le possiede secondo l’indice DESI 2025 della Commissione Europea. Un gap che rallenta la diffusione di una cultura della sicurezza che dovrebbe essere educazione civile, come quella stradale o sessuale.
Ma il problema non è solo l’alfabetizzazione digitale. È l’approccio cognitivo. Continuiamo a erogare formazione come se tutti processassero le informazioni allo stesso modo, come se tutti avessero gli stessi punti deboli, come se una soluzione unica potesse proteggere configurazioni mentali diverse.
Le aziende più avanzate lo hanno capito e stanno investendo in programmi di security awareness che coinvolgono non solo i dipendenti, ma anche le loro famiglie. Perché hanno compreso che la sicurezza non si ferma al perimetro aziendale: viaggia attraverso le connessioni umane, i dispositivi e le reti personali, le abitudini domestiche.
Verso una difesa cognitivamente inclusiva
La soluzione non è fare più formazione. È fare formazione diversa. Progettata per cervelli reali, non per l’utente medio che non esiste.
Significa profilare cognitivamente le persone: capire come processano informazioni, quali sono le loro vulnerabilità specifiche, quali leve cognitive funzionano su di loro. Non per manipolarle, ma per proteggerle efficacemente.
Significa usare formati diversi per configurazioni cognitive diverse: video brevi per ADHD, procedure dettagliate e logiche per autistici, infografiche e mappe visive per dislessici. Non un corso unico per tutti, ma percorsi adattivi.
Significa applicare il principio “zero trust” anche alle persone: non fidarsi delle buone intenzioni, verificare costantemente i comportamenti, rimediare rapidamente quando qualcuno devia dal protocollo.
Significa trattare la vulnerabilità umana come si tratta la vulnerabilità tecnologica: assessment continuo, prioritizzazione del rischio, patching comportamentale, monitoraggio degli indicatori.
Il fattore umano come risorsa
La cybersecurity deve spostarsi da silos tecnologici isolati a una visione integrata che consideri come il comportamento umano dentro e fuori dall’ufficio influisca direttamente sulla protezione aziendale.
E deve smettere di vedere la diversità cognitiva come problema. Un team con membri neurodivergenti vede vulnerabilità che un team omogeneo ignora. Ma solo se i processi sono progettati per usare il cervello che hanno, non per forzarli ad adattarsi a un modello che non gli appartiene.
La domanda non è più “come addestriamo meglio le persone?”. La domanda è “come progettiamo sistemi di difesa che funzionano su cervelli reali?”.
Se vuoi approfondire come trasformare il fattore umano da vulnerabilità a risorsa attraverso modelli di security awareness cognitivamente inclusivi, il libroCYBERCOGNITIVISMO 2.0 – Manipolazione, Persuasione e Difesa Digitale(in arrivo su Amazon) propone framework operativi per gestire la vulnerabilità cognitiva come si gestisce il rischio tecnologico: con assessment, profiling, remediation e monitoraggio continuo.
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Hidden Camera Build Proves You Can’t Trust Walnuts
Typically, if you happened across a walnut lying about, you might consider eating it or throwing it to a friendly squirrel. However, as [Penguin DIY] demonstrates, it’s perfectly possible to turn the humble nut into a clandestine surveillance device. It turns out the walnut worriers were right all along.
The build starts by splitting and hollowing out the walnut. From there, small holes are machined into the mating faces of the walnut, into which [Penguin DIY] glues small neodymium magnets. These allow the walnut to be opened and snapped shut as desired, while remaining indistinguishable from a regular walnut at a distance.
The walnut shell is loaded with nine tiny lithium-polymer cells, for a total of 270 mAh of battery capacity at 3.7 volts. Charging the cells is achieved via a deadbugged TP4056 charge module to save space, with power supplied via a USB C port. Holes are machined in the walnut shell for the USB C port as well as the camera lens, though one imagines the former could have been hidden purely inside for a stealthier look. The camera itself appears to be an all-in-one module with a transmitter built in, with the antenna installed in the top half of the walnut shell and connected via pogo pins. The video signal can be picked up at a distance via a receiver hooked up to a smart phone. No word on longevity, but the included batteries would probably provide an hour or two of transmission over short ranges if you’re lucky.
If you have a walnut tree in your backyard, please do not email us about your conspiracy theories that they are watching you. We get those more than you might think, and they are always upsetting to read. If, however, you’re interested in surveillance devices, we’ve featured projects built for detecting them before with varying levels of success. Video after the break.
youtube.com/embed/j0rs7ny2t8A?…
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Esce Kali Linux 2025.4! Miglioramenti e Novità nella Distribuzione per la Sicurezza Informatica
La recente edizione 2025.4 di Kali Linux è stata messa a disposizione del pubblico, introducendo significative migliorie per quanto riguarda gli ambienti desktop GNOME, KDE e Xfce. D’ora in poi, Wayland sarà il sistema di gestione delle finestre utilizzato di default, rappresentando un’importante novità rispetto alle precedenti versioni.
L’aggiornamento più recente trae spunto dalla versione precedente 2025.3 di settembre e vanta esperienze desktop perfezionate, un supporto guest VM potenziato in Wayland nonché una gamma di nuovi strumenti per la sicurezza offensiva.
Aggiornamenti dell’ambiente desktop
È importante sottolineare che GNOME ha abbandonato completamente il supporto per X11, spingendo Kali ad adottare Wayland come unico server Windows. Gli sviluppatori di Kali descrivono il passaggio come un’operazione fluida, grazie a test approfonditi e configurazioni aggiuntive per gli ambienti di macchine virtuali.
Tutti e tre gli ambienti desktop supportati, GNOME, KDE Plasma e Xfce, hanno ricevuto notevole attenzione. GNOME 49 introduce un’interfaccia più coerente e reattiva. Tra le modifiche più significative, una nuova categorizzazione degli strumenti nella griglia delle app, allineata alla tradizionale struttura del menu di Kali. Il lettore video Totem è stato sostituito con l’app più leggera Showtime e le scorciatoie da tastiera a lungo richieste per l’avvio dei terminali (Ctrl+Alt+T / Win+T) sono ora attive su tutti i desktop GNOME.
In Xfce, che rimane il desktop predefinito di Kali, è stato aggiunto un nuovo sistema di gestione dei colori, che finalmente raggiunge la parità con la personalizzazione visiva di GNOME e KDE. Gli utenti possono ora modificare i temi delle icone, i colori GTK/Qt e le decorazioni delle finestre tramite lo strumento Aspetto di Xfce e le utilità qt5ct / qt6ct.
Nuovi strumenti
Sono stati introdotti tre nuovi strumenti nei repository di Kali:
- bpf-linker – Un semplice linker statico per programmi BPF (Berkeley Packet Filter).
- evil-winrm-py – Una riscrittura in Python di Evil-WinRM, che consente l’esecuzione di comandi su macchine Windows remote tramite WinRM.
- hexstrike-ai – Un server MCP che facilita l’esecuzione autonoma di strumenti da parte di agenti di intelligenza artificiale.
Oltre agli aggiornamenti della toolchain, Kali Linux ha aggiornato il suo kernel alla versione 6.16, garantendo la compatibilità con nuovi hardware e funzionalità.
Supporto guest Wayland e VM completamente funzionante
Kali 2025.4 segna una pietra miliare nella transizione a Wayland, che ha sostituito X11 in tutta la distribuzione. Mentre GNOME ora impone ufficialmente sessioni esclusivamente basate su Wayland, Kali distribuiva Wayland di default per KDE già dalla versione 2023.1.
Uno dei principali ostacoli a un’adozione più ampia di Wayland è stato il supporto incompleto per le utilità guest delle VM, in particolare la condivisione degli appunti e il ridimensionamento dinamico delle finestre. Gli sviluppatori di Kali segnalano di aver risolto questi problemi in questa versione. Le installazioni virtualizzate di Kali su VirtualBox, VMware e QEMU offrono ora il supporto completo per l’aggiunta di VM guest su Wayland, allineandosi all’esperienza X11.
Altri aggiornamenti
La piattaforma NetHunter per Android ha ricevuto diversi aggiornamenti, tra cui il supporto anticipato ad Android 16 per le varianti Samsung Galaxy S10, OnePlus Nord e dispositivi Xiaomi Mi 9. Il terminale NetHunter è ora di nuovo funzionante, con supporto per la modalità interattiva Magisk, che garantisce una migliore stabilità della sessione.
Lo strumento di phishing Wifipumpkin3 è stato aggiornato con nuovi modelli per piattaforme comuni come Instagram, iCloud e Snapchat, ed è in fase di sperimentazione un nuovo terminale in-app (versione alpha).
Chi fosse interessato a provare Kali Linux 2025.4 può scaricarlo da qui . A causa delle limitazioni di Cloudflare CDN sulle dimensioni dei file (~5 GB) e del costante aumento del peso e della complessità dei pacchetti, l’immagine Live ISO è ora disponibile solo tramite BitTorrent.
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Attacco informatico ai server del Ministero dell’Interno Francese
I server di posta elettronica del Ministero dell’Interno in Francia sono stati presi di mira da un attacco informatico. L’hacker è riuscito ad accedere a “diversi file”, ma al momento non è stata rilevata alcuna “grave compromissione”.
La notizia, rivelata da BFMTV , è stata confermata dal Ministro dell’Interno Laurent Nuñez alla radio RTL.
“C’è stato un attacco informatico“, ha affermato. “Un aggressore è riuscito ad accedere a diversi file “. La natura e il numero dei file coinvolti non sono ancora noti, secondo Laurent Nuñez, che ha specificato di non avere “tracce di compromissione grave” in questa fase.
Sono state implementate procedure di sicurezza standard e il livello di sicurezza è stato rafforzato, in particolare per quanto riguarda l’accesso al sistema informativo per tutti i dipendenti pubblici, che è stato rafforzato. Ciò include l’introduzione di un’analisi proattiva dei server e delle caselle di posta elettronica e l’implementazione sistematica dell’autenticazione a due fattori, secondo il Ministero dell’Interno.
Parallelamente, è stata presentata una segnalazione al procuratore generale Laure Beccuau. È in corso un’indagine giudiziaria.
Al momento non si prospetta alcuna ipotesi. “Esistono diverse motivazioni per un attacco informatico: a volte può trattarsi di interferenze straniere, di persone che vogliono sfidare le autorità pubbliche per dimostrare di essere in grado di accedere ai sistemi, e di reati informatici. Per ora, non sappiamo di cosa si tratti “, ha spiegato il ministro.
Alla domanda sulla possibilità di una violazione dei dati su larga scala, Laurent Nuñez ha assicurato che ” è stato predisposto tutto per impedirlo ” e per ” rafforzare immediatamente il sistema “.
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#Ucraina: l'Europa in trappola
Ucraina: l’Europa in trappola
La recente intervista di Trump alla testata on-line Politico ha fatto salire l’isteria dei governi europei a livelli senza precedenti, dal momento che il presidente americano ha ribadito per una platea decisamente più ampia la marginalità del vecchio…www.altrenotizie.org
rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
Rats Get even Better at Playing DOOM
We all know that you can play DOOM on nearly anything, but what about the lesser known work being done to let other species get in on the action? For ages now, our rodent friends haven’t been able to play the 1993 masterpiece, but [Viktor Tóth] and colleagues have been working hard to fix this unfortunate oversight.
If you’ve got the feeling this isn’t the first time you’ve read about rats attempting to slay demons, it’s probably because [Victor] has been working on this mission for years now — with a previous attempt succeeding in allowing rats to navigate the DOOM landscape. Getting the rodents to actually play through the game properly has proved slightly more difficult, however.
Improving on the previous attempt, V2 has the capability to allow rats to traverse through levels, be immersed in the virtual world with a panoramic screen, and take out enemies. Rewards are given to successful behaviors in the form of sugar water through a solenoid powered dispenser.
While this current system looks promising, the rats haven’t gotten too far though the game due to time constraints. But they’ve managed to travel through the levels and shoot, which is still pretty impressive for rodents.
DOOM has been an indicator of just how far we can take technology for decades. While this particular project has taken the meme into a slightly different direction, there are always surprises. You can even play DOOM in KiCad when you’re tired of using it to design PCBs.
linkiesta.it/2025/12/piano-tru…
"È proprio perché vuole la pace che Kyjiv non può accettare le condizioni imposte dai russi (al chiaro scopo di riprendere la guerra),"
non avrei saputo dirlo meglio.
"Dunque, per tradurre la discussione in termini più comprensibili, dovremmo dire che la proposta di pace russa è questa: noi smettiamo di assediarvi e tentare di entrare dentro casa vostra, a condizione che da domani voi lasciate la porta aperta, anzi la porta la dovete proprio togliere dai cardini, in cambio della nostra parola di gentiluomini che non ne approfitteremo in alcun modo. Se a questo aggiungiamo pure le richieste sul ridimensionamento dell’esercito e degli armamenti ucraini, il gioco dovrebbe essere piuttosto chiaro a chiunque non sia completamente scemo."
Spazio, Leonardo ambisce al mercato dei lanciatori? Ecco cosa lo fa pensare
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Se l’Europa politica stenta ancora a dare segnali concreti di unità, l’industria, dal canto suo, sembra avere le idee chiare sul futuro. Anche più di quanto non racconti apertamente, almeno finora. Dal palco di Atreju, Roberto Cingolani ha rivelato ulteriori dettagli su
""Pensavo fossimo molto vicini ad un accordo con la Russia e pensavo fossimo vicini ad un accordo con l'Ucraina. Al di là del presidente Zelensky, la sua gente apprezza l'idea dell'accordo"
trump non sa neppure cosa pensa la parte politica non propria negli stati uniti (e pure su quella ci sarebbe da discutere) e non rappresenta tutti i cittadini usa. figurarsi se può sapere meglio di zelensky cosa pensano gli ucraini. è improbabile. al massimo saprà cosa pensa quell'1 su 100'000 che per legge dei grandi numeri sono già fascistoni...
Dati, reti e deterrenza. Cosa emerge dall’esercitazione Cyber eagle
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Si è chiusa una delle principali esercitazioni italiane dedicate alla difesa digitale, un appuntamento che restituisce una fotografia concreta di come il dominio cibernetico sia ormai parte integrante della sicurezza nazionale. L’Aeronautica militare ha presentato i risultati di
BOLIVIA. Arrestato l’ex presidente Luis Arce, timori per Evo Morales
@Notizie dall'Italia e dal mondo
In Bolivia la procura ha arrestato l'ex presidente di centrosinistra Luis Arce per malversazione di fondi pubblici. I sostenitori di Evo Morales temono che il prossimo ad essere arrestato sia l'ex leader del Movimento al Socialismo
L'articolo BOLIVIA. Arrestato l’ex
Ministero dell'Istruzione
#ScuolaFutura, dal 12 al 15 dicembre, il campus itinerante sull’innovazione didattica promosso dal #MIM farà tappa a #Sanremo con i laboratori nazionali di orientamento dedicati alla musica e alle #STEM.Telegram
Science Channel reshared this.
Componenti cinesi nelle auto americane? L’allarme del Congresso per la sicurezza nazionale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La catena globale della produzione automobilistica è ormai diventata un fronte della competizione strategica tra Stati Uniti e Cina. E il messaggio è emerso con chiarezza durante un’audizione della House Select Committee on China, in cui i vertici della
Dal gas russo al Green Deal, passando per il riarmo: i nodi politici della plenaria di dicembre
Per vedere altri post sull' #IntelligenzaArtificiale, segui la comunità @Intelligenza Artificiale
La plenaria del Parlamento europeo che si terrà dal 16 al 18 dicembre si conferma come il passaggio istituzionale più rilevante dell’anno
CheGuevaraRoma reshared this.
I conti volano ma Xiaomi tira giù le serrande dei suoi negozi
Per vedere altri post come questo, segui la comunità @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Come molte Big Tech americane, pure la cinese Xiaomi razionalizza i costi nonostante abbia conti in costante crescita. A farne le spese oltrehttps://www.startmag.it/innovazione/i-conti-volano-ma-xiaomi-tira-giu-le-serrande-dei-suoi-negozi/
CheGuevaraRoma reshared this.
56 anni fa, la strage di piazza Fontana a Milano. Strage fascista, dove morirono 17 persone e ne vennero ferite 88. Lo stato accusò gli anarchici, arrestarono il ferroviere Giuseppe Pinelli, che guarda caso morì cadendo dalla finestra della questura di Milano. Dissero che si era buttato... Una preghiera per le vittime della stage e per Pinelli, vittima innocente di un omicidio di stato.
La storia della strage di Piazza Fontana: perché cambiò l’Italia
geopop.it/strage-di-piazza-fon…
strage di Piazza Fontana, strage di Stato, strage fascista
12 dicembre, Piazza Fontana, strage di stato: non dimentichiamo
differx.noblogs.org/2025/12/12…
#piazzafontana #stragidistato #ordinenuovo #stragifasciste #stragedistato
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Ecco come Trump vieta agli Stati Usa di legiferare sull’IA
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Nonostante gli Stati Usa stiano agendo in ordine sparso per regolamentare l'IA, Trump ha stabilito che solo il governo può decidere a livello federale, privando quindi i singoli Stati del loro potere di legiferare in materia. Fatti e critiche
CheGuevaraRoma reshared this.
VERSO LA SEMPLIFICAZIONE DI PRIVACY, CYBERSECURITY E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
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Se a breve va in porto il cosiddetto “Omnibus Digitale”, smetteranno di lamentarsi tutti quelli che negli ultimi trent’anni non hanno digerito gli adempimenti in materia di riservatezza dei dati e più
CheGuevaraRoma reshared this.
BENIN. Il golpe sventato grazie all’intervento della Francia e dell’Ecowas
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Per sventare il tentato golpe in Benin sono intervenute le truppe dell'Ecowas, un'alleanza regionale fedele a Parigi. La Francia non vuole perdere la sua residua influenza in Africa dopo l'avvicinamento a Mosca di Burkina Faso, Mali e Niger
L'articolo BENIN. Il golpe sventato grazie
OSINT nell'Indagine sull'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/osint-ca…
Dopo il grande pezzo sugli ecoceronti, Claudia torna a noi per regalarci una nuova perla dedicata all'OSINT. Non è roba da nerd, anzi, è qualcosa che ci appartiene culturalmente e che abbiamo imparato fin dai tempi dell'asilo.
freezonemagazine.com/articoli/…
Quando il talento incontra lo studio e la passione, allora nascono percorsi artistici dall’alto potenziale di sviluppo. Questo è il caso di Sara Gioielli, pianista e diplomata in canto jazz in quel Sancta Sanctorum che è il conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, straordinaria fucina di artisti e compositori fin dalla sua fondazione […]
L'articolo Sara Gioielli – Gioielli neri proviene da
STATI UNITI. L’ICE perseguita i lavoratori. Datori di lavoro e sindacati reagiscono
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Quali sono le tattiche che aziende agricole, fabbriche, ristoranti e altri luoghi di lavoro utilizzano per proteggere i dipendenti immigrati dalle incursioni dell'ICE?
L'articolo STATI UNITI. L’ICE perseguita i lavoratori. Datori di lavoro e
Ministero dell'Istruzione
Ieri, al #MIM, con l’accensione dell’albero di #Natale, alla presenza del Ministro Giuseppe Valditara e del Sottosegretario Paola Frassinetti, si sono conclusi i laboratori di #NextGenArt.Telegram
Non solo Starlink, American Airlines punta ad Amazon Leo per il Wi-Fi a bordo
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Se la rivale Starlink ha già accordi con diverse compagnie aeree per fornire servizi Internet in volo, anche Amazon Leo potrebbe mettere a segno il primo accordo con il vettore American Airlines. Tutti i
CheGuevaraRoma reshared this.
Digital Fights: Digital Lights: Wir kämpfen gegen Handydurchsuchungen bei Geflüchteten
Ma com'è sta storia che il petrolio scende di prezzo e i carburanti aumentano? 🤨🧐😠
Il petrolio chiude in calo a New York a 57,60 dollari al barile - Ultima ora - Ansa.it
ansa.it/sito/notizie/topnews/2…
Journalists warn of silenced sources
From national outlets to college newspapers, reporters are running into the same troubling trend: sources who are afraid to speak to journalists because they worry about retaliation from the federal government.
This fear, and how journalists can respond to it, was the focus of a recent panel discussion hosted by Freedom of the Press Foundation (FPF), the Association of Health Care Journalists, and the Society of Environmental Journalists. Reporters from a range of beats described how the second Trump administration has changed the way people talk to the press, and what journalists do to reassure sources and keep them safe.
youtube.com/embed/rIyRDQFEl4k?…
For journalist Grace Hussain, a solutions correspondent at Sentient Media, this shift became unmistakable when sources who relied on federal funding suddenly backed out of participating in her reporting. “Their concerns were very legitimate,” Hussain said, “It was possible that their funding could get retracted or withdrawn” for speaking to the press.
When Hussain reached out to other reporters, she found that sources’ reluctance to speak to the press for fear of federal retaliation is an increasingly widespread issue that’s already harming news coverage. “There are a lot of stories that are under-covered, and it’s just getting more difficult at this point to do that sort of coverage with the climate that we’re in,” she said.
Lizzy Lawrence, who covers the Food and Drug Administration for Stat, has seen a different but equally unsettling pattern. Lawrence has found that more government sources want to talk about what’s happening in their agencies, but often only if they’re not named. Since Trump returned to office, she said, many sources “would request only to speak on the condition of anonymity, because of fears of being fired.” As a result, her newsroom is relying more on confidential sources, with strict guardrails, like requiring multiple sources to corroborate information.
For ProPublica reporter Sharon Lerner, who’s covered health and the environment across multiple administrations, the heightened fear is impossible to miss. Some longtime sources have cut off communication with her, including one who told her they were falsely suspected of leaking.
And yet, she added, speaking to the press may be one of the last options left for employees trying to expose wrongdoing. “So many of the avenues for federal employees to seek justice or address retaliation have been shut down,” Lerner said.
This chilling effect extends beyond federal agencies. Emily Spatz, editor-in-chief of Northeastern’s independent student newspaper The Huntington News, described how fear spread among international students after federal agents detained Mahmoud Kahlil and Rümeysa Öztürk. Visa revocations of students at Northeastern only deepened the concern.
Students started asking the newspaper to take down previously published op-eds they worried could put them at risk, a step Spatz took after careful consideration. The newsroom ultimately removed six op-eds but posted a public website documenting each removal to preserve transparency.
Even as the paper worked hard to protect sources, many became reluctant to participate in their reporting. One student, for instance, insisted the newspaper remove a photo showing the back of their head, a method the paper had used specifically to avoid identifying sources.
Harlo Holmes, the chief information security officer and director of digital security at FPF, said these patterns mirror what journalists usually experience under authoritarian regimes, but — until now — have not been seen in the United States. Whistleblowing is a “humongously heroic act,” Holmes said, “and it is not always without its repercussions.”
She urged reporters to adopt rigorous threat-modeling practices and to be transparent with sources about the tools and techniques they use to keep them safe. Whether using SecureDrop, Signal, or other encrypted channels, she said journalists should make it easy for sources to find out how to contact them securely. “A little bit of education goes a long way,” she said.
For more on how journalists are working harder than ever to protect vulnerable sources, watch the full event recording here.
Covering immigration in a climate of fear
As the federal government ramps up immigration enforcement, sweeping through cities, detaining citizens and noncitizens, separating families, and carrying out deportations, journalists covering immigration have had to step up their work, too.
Journalists on the immigration beat today are tasked with everything from uncovering government falsehoods to figuring out what their communities need to know and protecting their sources. Recently, Freedom of the Press Foundation (FPF) hosted a conversation with journalists Maritza Félix, the founder and director of Conecta Arizona; Arelis Hernández, a reporter for The Washington Post; and Lam Thuy Vo, an investigative reporter with Documented. They discussed the challenges they face and shared how they report on immigration with humanity and accuracy, while keeping their sources and themselves safe.
youtube.com/embed/OPPo0YzKfnA?…
Immigration reporting has grown a lot more difficult, explained Hernández, as sources increasingly fear retaliation from the government. “I spend a lot of time at the front end explaining, ‘Where will this go? What will it look like?’” Hernández said, describing her process of working with sources to ensure they participate in reporting knowingly and safely. She also outlined her own precautions, from using encrypted devices to carrying protective gear, highlighting just how unsafe conditions have become, even for U.S.-born reporters.
Like Hernández, Félix also emphasized the intense fear and uncertainty many immigrant sources experience. Other sources, however, may be unaware of the possible consequences of speaking to reporters and need to be protected as well. “I think when we’re talking about sources, particularly with immigration, we’re talking about people who are sharing their most vulnerable moments in their life, and I think the way that we treat it is going to be very decisive on their future,” she said.
Journalists who are themselves immigrants must also manage personal risk, Félix said, “but the risk is always going to be there just because of who we are and what we represent in this country.” She pointed to the arrest and deportation of journalist Mario Guevara in Georgia, saying it “made me think that could have been me” before she became a U.S. citizen. She recommended that newsrooms provide security training, mental health resources, and operational protocols for both staff and freelancers.
Both Félix and Vo, who work in newsrooms by and for immigrant communities, emphasized the need for journalists to actively listen to the people they cover. “If you’re trying to serve immigrants, build a listening mechanism, some kind of way of continuing to listen to both leaders in the community, service providers, but also community members,” Vo advised. She also recommended that journalists use risk assessments and threat modeling to plan how to protect themselves and their sources.
Watch the full discussion here.
Tempesta e freddo su 850mila sfollati vittime dello stato genocida di israele.
Rahaf, bimba di otto mesi, morta di freddo a Kahn Younis
differx.noblogs.org/2025/12/11…
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gli USA intendono passare ai raggi x i social di chiunque entri nel loro territorio
differx.noblogs.org/2025/12/11…
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un'opera di Leonora Carrington
March Sunday / Leonora Carrington. 1990
differx.noblogs.org/2025/12/10…
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‘Architects of AI’ Wins Time Person of the Year, Sends Gambling Markets Into a Meltdown#TimePersonoftheYear
Il Portogallo paralizzato dal primo sciopero generale dopo 12 anni
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I sindacati portoghesi hanno proclamato lo sciopero contro un piano del governo che faciliterà i licenziamenti ed estenderà la precarietà nel mondo del lavoro
L'articolohttps://pagineesteri.it/2025/12/11/europa/il-portogallo-paralizzato-dal-primo-sciopero-generale-dopo-12-anni/
Presentazione del libro “E sceglierai la vita. Guerra e pace lungo le strade di Yitzhak Rabin” di Adam Smulevich
@Politica interna, europea e internazionale
11 dicembre 2025, ore 18:00 – Aula Malagodi della Fondazione Luigi Einaudi, roma Oltre all’autore interverranno Piero Fassino, Deputato della Repubblica Fiamma Nirenstein, giornalista
Gelosia 2.0
noblogo.org/lalchimistadigital…
tempo iperdenso e linee di fuga
noblogo.org/differx/e-un-perio…
è un periodo in cui le scadenze di consegna di lavori (non pagati o pagati...
& slowforward (entropia gratis) + ko-fi (help, support!)...differxdiario
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Otttoz
in reply to Antonella Ferrari • • •