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La stretta della Nigeria sul cyber-crimine straniero


Dark webb

La Nigeria stringe le maglie sulle operazioni di cyber-crimine all’interno del suo territorio e sta procedendo a un’ampia operazione di espulsione dei residenti stranieri sospettati di attività illecite.

L’Organized Crime and Corruption Reporting Project (Occrp) ha segnalato l’espulsione avvenuta a ottobre di 192 sospetti con cittadinanza di Cina, Filippine, Tunisia, Malesia, Pakistan, Kirghizistan e Timor Est arrestati e condannati per cyberterrorismo, frode informatica e reati correlati.

I soggetti in questione erano accusati di contribuire a uno schema di riciclaggio internazionale connesso alla conversione di denaro “sporco” in criptovalute e alla costruzione di schemi Ponzi. La presenza tra gli espulsi di esponenti dei Paesi dell’Asia orientale e del Kirghizistan, hub centroasiatico dell’aggiramento delle sanzioni da parte della Russia tramite gli exchange di criptovalute, alimenta la solidità di questa tesi. E non finisce qui. Ad agosto 50 cittadini cinesi e 102 soggetti in totale erano stati espulsi per un’analoga violazione della legge anti-cybercrimine nel Paese più popolato dell’Africa.

Come ha ricordato la Bbc:

La Nigeria è nota per le frodi online e le truffe sentimentali sono all’ordine del giorno. Secondo la Commissione per i reati economici e finanziari (EFCC), i casi di criminalità informatica sono stati tra i reati più diffusi in Nigeria lo scorso anno.

La Nigeria sta da tempo prendendo consapevolezza di essere un epicentro di catene del valore criminali transnazionali che seguono un principio di filiera e divisione del lavoro paragonabile a quello delle attività lecite sfruttando i meccanismi, soprattutto digitali e tecnologici, della globalizzazione.

Il Nigeria Cybercrimes Act del 2024 sostenuto dal presidente Bola Tinbu offre alla polizia e alle agenzie di sicurezza nazionali la possibilità di intercettare comunicazioni riservate di molti sospetti anche prima dell’emissione di un mandato dei tribunali in casi di percepito rischio securitario. Si è chiesto alle compagnie di telecomunicazioni di estendere i tempi di conservazione dei dati, alle banche di segnalare i bonifici sospetti tempestivamente, agli operatori fintech di prevenire le transazioni non autorizzate o illegali con le cripto.

Il “Guardian” di Lagos, una delle maggiori testate del Paese, ha scritto che “la Nigeria ha promosso attivamente delle partnership, tra cui un recente accordo di cooperazione in materia di sicurezza informatica con il Regno Unito nell’aprile 2025 e un accordo con l’FBI e il governo cambogiano, per intensificare gli sforzi contro la criminalità informatica internazionale” e avviato con l’appoggio di Londra e del Commonwealth un Joint Case Team on Cybercrime che riunisce “le principali agenzie di giustizia e sicurezza per migliorare l’individuazione, l’indagine e il perseguimento dei reati informatici”.

Da un lato, dunque, Abuja sta pensando a promuovere una serie di scenari operativi finalizzati a una maggiore sicurezza internazionale e alla prevenzione del cybercrime. Dall’altro, le normative introdotte internamente appaiono assai complesse e articolate e potenzialmente sospettabili di aprire la strada a repressioni della libertà d’espressione e a una sorveglianza estesa. In parallelo, l’assenza di un ragionamento politico sul ruolo delle mafie, specie quella nazionale, nel processo e lo scaricabarile su singoli soggetti – per quanto problematici – di nazionalità straniera potrebbe ridurre la percezione di un fenomeno che, a conti fatti, è di rango globale.

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Gazzetta del Cadavere reshared this.



Una collega ha un PC portatile del 2017 che "grazie" a Windows 10 deve buttare via (non solo per il discorso della fine supporto, ma è anche lentissimo).

Le ho detto che prima di comprarne un altro possiamo provare con #linux , e che molto probabilmente le tornerà prestante quasi come da nuovo.

Nota: lei lo usa veramente solo per navigare con Chrome, è un utente davvero semplice da accontentare. Al più ogni tanto scrive una lettera e la stampa. Stop.

Io ho pensato a Mint, se non altro perché offre un supporto lungo e perché è la distribuzione che uso anch'io (versione Debian).

Pensate a quanti utenti così esistono.
Moltiplicate e avrete un'idea dello spreco.

#windows #spreco #ambiente

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in reply to Simon Perry

Anche il mio laptop è del 2017 e corcazzo che lo butto via solo perché MS ha deciso di essere iperstronza. Installato Mint ormai mesi fa, non mi manca nulla.
in reply to Floreana

@Floreana

Per un uso standard non manca davvero nulla. Cioè per la maggior parte degli utenti.

Sentiamo tanto parlare di ambiente e poi le cose basilari come questa...nulla.
Mah.



Fastweb conferma il problema e fornisce una dichiarazione ufficiale


Nella giornata di oggi, migliaia di utenti Fastweb in tutta Italia hanno segnalato problemi di connessione alla rete fissa, con interruzioni improvvise del servizio Internet e difficoltà a navigare o accedere ai principali siti web.

Le segnalazioni, raccolte su piattaforme come DownDetector, hanno iniziato a crescere rapidamente dalle prime ore del mattino, raggiungendo oltre 35.000 segnalazioni nel giro di poche ore.
Le aree più colpite sembrano essere Milano, Roma, Torino, Bologna, Napoli, Palermo e Firenze, ma i disservizi si sono estesi anche ad altre zone del Paese.

Molti utenti hanno lamentato assenza totale di connessione, problemi di routing e DNS, oltre a difficoltà nell’accesso a servizi Google, social network e piattaforme di streaming.

Dopo la pubblicazione del nostro articolo, Fastweb ha contattato Red Hot Cyber, fornendo una comunicazione ufficiale sullo stato della situazione:

Fastweb conferma che è in corso un disservizio temporaneo su rete fissa. I tecnici sono al lavoro per ripristinare i servizi nel minor tempo possibile. Fastweb si scusa con i clienti coinvolti e provvederà ad aggiornare tempestivamente sull’avanzamento dei lavori.

Al momento, i tecnici dell’azienda stanno lavorando per individuare la causa precisa del guasto e ripristinare progressivamente i collegamenti. La società invita i clienti coinvolti a monitorare i propri canali ufficiali per ricevere aggiornamenti in tempo reale sull’avanzamento dei lavori.

Red Hot Cyber continuerà a seguire la vicenda e a fornire aggiornamenti non appena saranno disponibili nuove informazioni.

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Usa e Qatar avvertono l’Ue: “Le vostre direttive green minacciano l’export di energia”

[quote]WASHINGTON – I ministri dell’Energia di Washington e Doha hanno inviato una lettera ai leder Ue per avvertire che “il commercio, gli investimenti e le forniture energetiche subiranno danni se…
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Contrabbando a Torino, sequestrate 250 tonnellate di tabacco

[quote]Chain Smoking, l’operazione coordinata tra carabinieri e Guardia di Finanza, ha portato alla scoperta e al sequestro di cinque siti di produzione e due di stoccaggio di sigarette di contrabbando.…
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Roma in piazza per Ranucci. Il giornalista: “Se la bomba voleva zittirci, hanno sbagliato obiettivo”

[quote]ROMA – “Io non so chi ha messo quell’ordigno davanti alla mia casa, ma se il tentativo era quello di zittire me e la mia squadra, ha sbagliato obiettivo”. Lo…
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Meloni al Senato: “Non mandiamo soldati a Kiev”. Su Gaza: “Sì alla Palestina, ma senza Hamas”

[quote]ROMA – Standing ovation e applausi dalle poltrone del centro destra, critiche da parte dell’opposizione. Si sono concluse così questa mattina in Senato le comunicazioni della premier Giorgia Meloni alla…
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Medio Oriente, Vance in Israele per salvare la tregua: “Serve tempo”. Consegnati due corpi

[quote]GAZA – Nel giorno dell’incontro tra il vice-presidente degli Stati Uniti J.D. Vance e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’Idf annuncia l’identificazione dei corpi di due ostaggi restituiti ieri…
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Scoperte 131 estensioni Chrome per WhatsApp Web utilizzate per spam di massa


I ricercatori hanno scoperto 131 estensioni per automatizzare il funzionamento di WhatsApp Web nello store ufficiale di Chrome. Tutte venivano utilizzate per inviare spam di massa agli utenti brasiliani.

Secondo gli analisti di Socket, tutte queste estensioni condividono la stessa base di codice, gli stessi design pattern e la stessa infrastruttura. Insieme, contano circa 20.905 utenti attivi.

“Non si tratta di un malware classico; è una campagna di spam automatizzata ad alto rischio che viola le regole della piattaforma”, spiega Kirill Boychenko, specialista di Socket. “Il codice viene iniettato direttamente nella pagina Web di WhatsApp, collaborando con gli script di WhatsApp per automatizzare gli invii di massa e la pianificazione in modo da aggirare la protezione anti-spam.”

L’obiettivo finale di questa campagna è inviare messaggi di massa tramite WhatsApp in modo da aggirare i limiti di frequenza dei messaggi e la protezione antispam della piattaforma. I ricercatori scrivono che questa attività è in corso da almeno nove mesi, con nuovi download e aggiornamenti delle estensioni osservati solo il 17 ottobre 2025.

Ogni estensione utilizza un nome e un logo diversi, ma la maggior parte è pubblicata dagli sviluppatori WL Extensão e WLExtensao. A volte, le estensioni vengono pubblicizzate come strumenti CRM per WhatsApp, promettendo di massimizzare le vendite tramite la versione web del messenger.

Gli esperti ritengono che tali differenze nel branding siano il risultato del franchising, che consente agli operatori di estensioni di inondare il Chrome Web Store con cloni dell’estensione ZapVende originale creata da DBX Tecnologia.

“Trasforma WhatsApp in un potente strumento di vendita e gestione dei contatti. Con Zap Vende avrai accesso a un CRM intuitivo, all’automazione dei messaggi, all’invio di email di massa, a un funnel di vendita visivo e molto altro”, si legge nella descrizione di un’estensione nel Chrome Web Store. “Organizza il servizio clienti, monitora i lead e pianifica i messaggi in modo pratico ed efficace.”

Secondo Socket, DBX Technology pubblicizza un programma di rivendita white-label che consente ai potenziali partner di rinnovare il marchio e vendere l’estensione WhatsApp Web con il proprio marchio. I ricercatori sottolineano che tutto ciò viola la politica antispam e antiabuso del Chrome Web Store. In particolare, agli sviluppatori e ai loro partner è vietato ospitare più estensioni con funzionalità duplicate sulla piattaforma.

Inoltre, è stato scoperto che DBX aveva pubblicato su YouTube dei video su come aggirare gli algoritmi anti-spam di WhatsApp quando si utilizzano tali estensioni.

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Comolake, Butti e la nostalgia canaglia molto innovativa

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Ha fatto proprio bene l'ex consigliere di Butti Raffaele Barberio a non organizzare più Comolake, la kermesse sul digitale vetrina del governo: ora, infatti e improvvisamente, è diventata soprattutto uno spaccio di fuffa. Parola di...



Notizie manipolate e guerre dell’informazione: come difendersi ed il ruolo del giornalista tra etica e diritto


Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – Sala ACN, Corso d’Italia, 41, 00198, Roma

Il corso formativo concernerà il fenomeno dell’information disorder (lett. disordine informativo) e delle fake news, con particolare attenzione al quadro giuridico nazionale, europeo e internazionale e ai possibili rimedi. L’obiettivo è quello di fornire ai giornalisti strumenti utili per riconoscere e contrastare tale fenomeno, nell’interesse della qualità dell’informazione e della tutela del diritto dei cittadini a ricevere notizie verificate e attendibili.

Il corso si propone di approfondire i profili giuridici legati alla libertà di espressione, alla regolamentazione dell’informazione e alle responsabilità degli attori digitali.

Verranno esaminati strumenti normativi e casi concreti, nazionali e internazionali, per aiutare i giornalisti a orientarsi in un panorama sempre più complesso e sfidante. L’argomento è di rilevante importanza giornalistica per l’impatto che ha sulla credibilità dell’informazione e sul ruolo democratico della stampa. Verrà analizzato l’articolo 21 della Costituzione italiana, che tutela della libertà di espressione e di stampa, in cui ognuno ha il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con qualsiasi mezzo di diffusione, ponendo le basi per una tutela ampia della libertà di espressione e informazione.

Con la digitalizzazione dell’informazione, le PSYOPS (psycological operations) hanno acquisito una potenza senza precedenti, diventando uno strumento chiave nei conflitti ibridi e nell’influenza mediatica globale. La manipolazione dell’informazione e dell’opinione pubblica, ingannare e arrecare danno a individui o società incide a livello multidimensionale, coinvolgendo diritto, politica, comunicazione, tecnologia, salute, cultura, sociale, ambiente e così via. Si osserverà come si può facilmente influenzare sentimenti, pensieri e azioni di un pubblico specifico, al fine di ottenere vantaggi strategici in ambito politico, militare o sociale.

Verranno illustrati diversi esempi di diffusione di fake news, alterazione di contenuti, uso strategico dei social per destabilizzare o polarizzare l’opinione pubblica. Si prenderà in esame l’articolo 19 del nuovo Codice Deontologico delle Giornaliste e dei Giornalisti che introduce una regola specifica sull’uso dell’intelligenza artificiale. In primo luogo, viene stabilito un principio fondamentale: le nuove tecnologie possono affiancare il lavoro giornalistico, ma non possono mai sostituirlo. Se una o un giornalista decide di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale, ha il dovere di dichiararlo apertamente, sia nella produzione sia nell’elaborazione di testi, immagini o materiali sonori. Resta comunque sua la piena responsabilità del contenuto e del risultato finale, e deve sempre chiarire in che modo l’IA abbia contribuito al lavoro svolto. Inoltre, anche quando fa ricorso a queste tecnologie, la giornalista o il giornalista deve continuare a verificare attentamente fonti, dati e informazioni, garantendone la veridicità. L’uso dell’intelligenza artificiale, infatti, non può mai essere invocato come giustificazione per eludere i doveri deontologici che regolano la professione.

Introduzione:

Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN);

Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio;

Carlo Bartoli, presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti;

Vittorio Rizzi, direttore generale del DIS;

Lorenzo Guerini, CPASIR (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica);

Stefano Mannino, Generale di Corpo d’Armata (Esercito Italiano) e Presidente del Centro Alti Studi Difesa/Scuola Superiore Universitaria ad Ordinamento Speciale (CASD/SSUOS)

Relatori:

Arturo Di Corinto, Public Affairs and Communication Advisor nell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN);

Ranieri Razzante, professore e avvocato, docente di Cybercrime Università di Perugia e Membro Comitato per la strategia su IA;

Federica Fabrizzi, professoressa ordinaria di Diritto dell’informazione presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma;

Oreste Pollicino, professore ordinario di Diritto costituzionale e regolamentazione dell’intelligenza artificiale alla Bocconi;

Luigi Camilloni, direttore responsabile dell’Agenparl (Agenzia parlamentare) ed esperto in PSYOPS;

Laura Camilloni, caporedattore dell’Agenparl (Agenzia parlamentare) ed esperta in information disorder;

Manuela Biancospino, consigliera dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio


dicorinto.it/formazione/notizi…




World’s Cheapest ARM Debugger Is Actually RISC-V


[bogdanthegeek] has a lot of experience with the ARM platform, and their latest escapade into working with cheap ARM chips recovered from disposable vapes involved a realization that it was just plain wrong to debug such recovered silicon with something as expensive as a Pi Pico. No, they needed to build a debugger using the super cheap CH32V003.

What follows is an interesting tour around ARM Debug Access Probe (DAP) programmers and creating a practical USB-connected device that actually works with modern toolchains. The first problem to be solved was that of host connectivity. These days, it’s USB or go home, which immediately limits the microcontrollers you can choose. Luckily for [Bogdan], they were aware of the excellent work by [cnlohr] on wedging low-speed USB support onto the RISC-V CH32v003 with the software-only bit-banging rv003usb, which provided a starting point. The next issue was to check for interrupt-driven endpoint support (needed for low-speed USB) in the Mac OS X kernel, which they knew was being dropped at an alarming rate (well, at least for full-speed). Luckily, the CMSIS-DAP standard required support for interrupt-driven USB endpoints, so kernel support was likely intact.

Next, [Bogdan] noticed that the DAPLink project had been ported to the bigger, native-USB WCH chips like the CH32V203, so it was a matter of porting this code to the diminutive CH32V003 using the rv003usb stack for the USB support using [cnlohr]’s ch32fun toolchain. There were a few bumps along the way with a lack of clarity in the DAPLink code, and some inconsistencies (across platforms) with the USB library dependencies of the upstream tool pyOCD, but they did get some tools working on at least Mac OS and some others on Linux. Which was nice.

We’ve covered the CH32V003 a fair bit, with people trying to give it all kinds of big-CPU tricks, such as speech recognition (of sorts) or even building a supercluster.


hackaday.com/2025/10/22/worlds…



Meloni: “Italia pronta a riconoscere la Palestina con Hamas disarmata e senza un ruolo”


@Politica interna, europea e internazionale
L’Italia è pronta a riconoscere lo stato di Palestina a patto che Hamas venga disarmata: lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Europeo del 23 ottobre. Secondo la premier, per un futuro di



Nessuno può mettere Google in un angolo? Forse OpenAI sì

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Se la preoccupazione degli editori è AI Overview di Google, quella di Big G è ChatGPT Atlas, il browser web di OpenAI, con cui startmag.it/innovazione/nessun…

in reply to Informa Pirata

Non c'è mai fine alle follie di OpenAI. Non è mai abbastanza per loro.
Questa voce è stata modificata (2 giorni fa)


Che bello vedere che almeno una persona invitata nel fediverso ci si trova bene 😊

@Augusto Zucchi ti scrivo da un server che non è nemmeno basato sullo stesso software di quello dal quale tu ricevi questo messaggio, ma mi consente comunque di interagire con te.

Viva la bio e la tecno diversità 🥳

mastodon.social/@AugustoZucchi…


Indicatore di pH ottenuto con il cavolo rosso #chimica #biomedico #Orte #liceoscientifico


La Commissione stabilisce un punto di riferimento per i fornitori di cloud sovrani europei

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
La Commissione ha lanciato una gara d’appalto per il cloud sovrano da 180 milioni di euro, con l’obiettivo di orientare il mercato “verso la



Tunisia in rivolta: proteste e scioperi contro l’inquinamento dell’impianto chimico


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Decine di migliaia di manifestanti bloccano scuole, mercati e negozi per denunciare la contaminazione da fosfogesso e le malattie provocate dall’impianto statale
L'articolo Tunisia in rivolta: proteste e scioperi contro l’inquinamento



Guerra alla memoria: Gaza perde i suoi monumenti


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gaza city appare oggi come una città minacciata non solo dalla distruzione materiale, ma dalla perdita della propria memoria storica ed architettonica
L'articolo Guerra alla memoria: Gaza perde i suoi monumenti pagineesteri.it/2025/10/22/med…




Carcere e suicidi: gridare all’emergenza è troppo semplice


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dal primo gennaio al 31 luglio 2025, in Italia, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (Gnpl), organo statale con il compito di monitorare i luoghi di reclusione, ha contato 46 persone recluse che si sono tolte la vita. Il conteggio
L'articolo Carcere e suicidi:



The Women I Love – Ottobre 2025
freezonemagazine.com/rubriche/…
The Women I Love – Ottobre 2025 Al ribollire dei tini anche la musica al femminile è tutta un fermento e ci consegna alcuni lavori che entreranno nella short list di fine anno. La voce femminile resta lo strumento più duttile in natura: sa piegarsi al sussurro, farsi urlo liberatorio, abbracciare territori musicali lontanissimi eppure […]
L'articolo The Women I Love – Ottobre 2025 proviene





INCENERITORE. L'UNIONE DEI COMITATI CHIEDE LO STOP ALLE SOSPETTE ATTIVITÀ DI GROSSA MOVIMENTAZIONE TERRA.


Nell'area dove dovrebbe sorgere l'inceneritore abbiamo registrato una massiccia movimentazione di terra che non sembra rientrare nell'ambito autorizzativo accordato dalla Soprintentendenza speciale.
Dalle foto si evince una attività di livellamento del terreno che comprometterebbe il lavoro di verifica Archeologica che la stessa sovrintendenza ha contrassegnato come area ad alto interesse.
Pertanto chiediamo alla soprintendenza di intervenire prontamente per verificare la legittimità delle attività di movimentazione terra i cui impatti su area vincolata appaiono evidenti e una sospensione immediata ove tali lavori siano abusivi.
L'accertata contaminazione del terreno costituisce ulteriore motivo di allarme anche per la salute dei lavoratori coinvolti.


Maccabi, hooligans e genocidio


altrenotizie.org/primo-piano/1…


La cooperazione internazionale infligge un duro colpo alla 'Ndrangheta


Mentre a Reggio Calabria è in corso un maxiprocesso che coinvolge 132 membri della 'Ndrangheta arrestati nel 2023 durante un'operazione congiunta che interessò 10 Paesi, 76 degli imputati sono già stati processati.
È stata emessa la prima sentenza, con il giudice competente che ha condannato gli imputati a una pena complessiva di 1.098 anni di carcere e a una multa di 440.000 euro. L'operazione, che coinvolse autorità di Italia, Belgio, Germania, Francia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Romania, Brasile e Panama, è considerata una delle più grandi azioni contro la rete policriminale italiana fino ad oggi. Il supporto di #Eurojust ed #Europol è stato fondamentale, dato l'elevato numero di Paesi coinvolti.

Si è trattato della prima sentenza del Tribunale di Reggio Calabria a seguito della richiesta di rito abbreviato presentata da 76 imputati, condannati per partecipazione a un'organizzazione criminale di stampo mafioso e per coinvolgimento in un'organizzazione internazionale di narcotraffico.
Eurojust considera questa la sua più grande azione contro un'organizzazione di stampo mafioso.
L'operazione fu condotta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.

L'indagine rivelò una rete guidata da diverse famiglie della 'Ndrangheta con sede principalmente a San Luca. Il caso ha confermato che i membri della 'Ndrangheta, considerata una delle reti criminali più potenti al mondo, sono responsabili di gran parte del traffico di cocaina in Europa e sono anche attivi nel riciclaggio sistematico di denaro. L'indagine è stata complessa a causa dell'utilizzo da parte dei criminali di servizi di messaggistica criptata come #Encrochat e #SkyECC, nonché del fatto che si è svolta sia all'interno che all'esterno dell'Unione Europea. Per questi motivi, il supporto di Eurojust alle autorità nazionali e il suo ruolo nel coordinamento internazionale sono stati cruciali.

Il 3 maggio 2023, le autorità di Belgio, Germania, Italia, Francia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Romania, Brasile e Panama hanno dispiegato oltre 2.700 agenti per effettuare irruzioni in diverse località e sequestrare diverse aziende, portando all'arresto di 132 membri della rete. La chiave del successo dell'operazione del 3 maggio è stata la cooperazione tra le 10 autorità durante le indagini, coordinate da Eurojust ed Europol. Attraverso il finanziamento e l'istituzione di due Squadre Investigative Congiunte (#Jic #SIC), Eurojust ha garantito lo scambio di informazioni tra le autorità e la preparazione dell'intricata operazione. La rapida ed efficace cooperazione attraverso le squadre investigative comuni è stata essenziale per smantellare con successo la pericolosa rete criminale. Eurojust istituì un centro di coordinamento per facilitare una rapida cooperazione tra le autorità giudiziarie coinvolte e per supportare la trasmissione e l'esecuzione degli ordini di indagine europei. Europol fornì agli investigatori pacchetti di intelligence, rapporti di confronto incrociato e ha dispiegato specialisti durante l'operazione.

@Notizie dall'Italia e dal mondo

fabrizio reshared this.



Avanguardie psichedeliche australiane


Testo preparato con Peppe Brescia


La crescente attenzione agli psichedelici nell’ambito della salute mentale vede nell’Australia uno dei paesi più all’avanguardia tra quelli in cui sono in corso sperimentazioni.

Dopo che nel 2023 sono stati regolamentati gli utilizzi medici dell’MDMA, la ricerca australiana sulle molecole psichedeliche è attualmente protagonista di ulteriori e interessanti sviluppi. La principale novità arriva da Optimi Health Corp., azienda canadese produttrice di MDMA e psilocibina nel rispetto della Good Medical Practice (GMP) necessarie per il riconoscimento in quanto farmaco.

La società ha recentemen annunciato l’inclusione delle capsule di psilocibina da 5 mg di propria produzione all’interno del programma di psicoterapia sostenuto da Medibank, compagnia assicurativa australiana intenzionata a offrire ai propri clienti un’importante alternativa terapeutica. L’iniziativa, avviata già nel 2023 mediante la copertura economica della terapia per il disturbo da stress post-traumatico a base di MDMA, viene ora significativamente ampliamenta.

Le capsule di psilocibina sono state rese disponibili sulla scorta dell’Authorized Prescribers Scheme, istituto che consente al personale medico autorizzato la prescrizione di determinati medicinali non approvati in un’ottica di facilitazione all’inserimento dei pazienti in percorsi terapeutici alternativi. In un primo momento, la sperimentazione è stata limitata alla città di Perth. La responsabilità della fornitura dei servizi clinici e della selezione della coorte è stata affidata a Emyria Limited, che opererà tramite il Centro Empax, situato a Perth e di proprietà della stessa agenzia.Per quanto riguarda invece la distribuzione del farmaco, Optimi ha delegato l’incarico a Mind Medicine Australia.

Il finanziamento è il risultato della partnership tra Optimi Health e Medibank, una delle maggiori compagnie assicurative sanitarie private operanti in Australia, e il progetto si inserisce nell’ambito di un investimento da 50 milioni di dollari da parte di Medibank, attiva da oltre cinque anni nella promozione dei programmi di salute mentale nonché nello sviluppo di terapie innovative. Dall’inizio di Ottobre 2025, Brisbane si è aggiunta a Perth tra le municipalità che consentono l’accesso al programma di Medibank: nel capoluogo del Queensland il trattamento verrà erogato nel comune di Windsor presso l’Avive Health, ospedale privato specializzato in salute mentale.

In linea con i regolamenti della Therapeutic Goods Administration (TGA), la terapia assistita da psilocibina potrà essere prescritta solo a fronte della presenza di una condizione patologica di depressione resistente al trattamento e a seguito del fallimento di tutte le precedenti opzioni terapeutiche. La somministrazione avrà luogo in un ambiente clinico controllato sotto supervisione psichiatrica. Il monitoraggio delle condizioni del paziente potrà essere protratto per un periodo di tempo fino a un anno.In ragione del fatto che la realizzazione del programma ha richiesto lo stanziamento di fondi privati, le terapie non saranno coperte dal sistema sanitario pubblico australiano, e saranno esclusivamente rivolte ai clienti Medibank.I primi risultati delle sperimentazioni avvenute in Australia si sono dimostrati promettenti: secondo il primo studio nazionale in merito, portato avanti dalla Swinburn University of Technology, un trattamento di dodici settimane comprendente due sessioni di somministrazione di psilocibina si è mostrato significativamente efficace nella riduzione dei sintomi depressivi.Nell’ambito della ricerca è stato inoltre osservato come i pazienti che non hanno manifestato miglioramenti non abbiano allo stesso tempo subito effetti avversi né conseguenze negative a livello psicologico.

Dane Stevens, amministratore delegato di Optimi Health, ha dichiarato: “L’inclusione delle nostre capsule di psilocibina nel programma assicurativo di Medibank per la depressione resistente al trattamento riflette il ruolo crescente dei farmaci psichedelici standardizzati nell’assistenza sanitaria mentale assicurata”, concludendo che lo sviluppo del programma “contribuisce a garantire ai pazienti di Medibank l’accesso a terapie precedentemente fuori dalla portata finanziaria e segna un passo importante verso l’integrazione di Optimi nell’assistenza sanitaria regolamentata e garantita dalle assicurazioni”.

L'articolo Avanguardie psichedeliche australiane proviene da Associazione Luca Coscioni.



La valigia della libertà – Storia di una disobbedienza civile – a Roma lo spettacolo su Sibilla Barbieri


La valigia della libertà – Storia di una disobbedienza civile


🗓 31 ottobre 2025 – ore 21.00
📍 Auditorium municipale Pasquale De Angelis
(c/o Polo Civico di Viale Aldo Ballarin – ingresso/parcheggio via Renato Cesarini 2, Municipio Roma VIII – Ottavo Colle/Tintoretto)
🎟 Ingresso gratuito

All’interno della rassegna “Città Visibile – La città diventa palcoscenico”, va in scena “La valigia della libertà. Storia di una disobbedienza civile”, uno spettacolo di e con Valentina Petrini. un racconto teatrale che restituisce voce e dignità alla vicenda di Sibilla Barbieri, Consigliera Generale di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, che ha deciso di porre fine alle proprie sofferenze attraverso il suicidio medicalmente assistito in Svizzera, accompagnata dal figlio.

📌 Con:

  • Pasquale Filastò, violoncello
  • Paola Bivona, voce e ukulele
  • Alessio Podestà, fisarmonica
    🎬 Regia di Norma Martelli

Uno spettacolo che racconta la forza della libertà e della disobbedienza civile attraverso parole, musica e storie potenti. Un evento accessibile anche a persone con disabilità, raggiungibile con i mezzi pubblici (716 / 772 – capolinea Ballarin/Cesarini).

📞 Info: 334.2022448
📧 info@cittavisibile.com
🌐 www.cittavisibile.com

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“Lasciatemi morire ridendo” arriva a Saronno (VA) – Proiezione del documentario su Stefano Gheller e tavolo informativo sul testamento biologico


“Lasciatemi morire ridendo” arriva a Saronno – Proiezione del documentario e tavolo informativo sul testamento biologico

📍 Cinema Prealpi – Saronno (VA)
🗓 Giovedì 13 novembre 2025
🕗 Ore 20:45

Giovedì 13 novembre, alle ore 20:45, presso il Cinema Prealpi di Saronno, si terrà la proiezione del documentario “Lasciatemi morire ridendo” di Massimiliano Fumagalli, che sarà presente in sala insieme a Virginia Rosaschino, produttrice del film, per introdurre la serata.

🕤 Alle ore 21:00 inizierà la proiezione del film.

Durante l’evento sarà attivo un tavolo informativo sul testamento biologico a cura della Cellula Coscioni di Varese, per fornire materiali e rispondere a domande su diritti e autodeterminazione.

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La manovra di Meloni e Giorgetti è senza politica


Iniziano a circolare in queste ore le bozze della Legge di Bilancio 2026 approvata dal Consiglio dei Ministri venerdì scorso, la prima manovra che si confronta con la modifica delle regole di bilancio europee del 2024 e che quindi dovrebbe abbracciare un periodo temporale pari almeno al triennio, ossia sino al 2028. Ma per il governo Meloni, che sinora ha tirato a campare approvando riforme nel migliore dei casi ininfluenti rispetto al ciclo economico, questo compito è di per sé insormontabile. E così il dicastero di Giorgetti ha prodotto l’ennesima legge priva di Politica, un coacervo di misure una tantum, di aggiustamenti di tiro, di bonus e di finte riforme utili più che altro agli amichetti di partito in campagna elettorale. Nulla di più. Per una paese che avanza con il freno tirato, questo approccio conservativo, persino rigorista – se teniamo presente i risultati differenziali del Bilancio dello Stato proposti con il Documento programmatico di finanza pubblica 2025, approvato dal Parlamento il 9 ottobre – rischia di essere ulteriormente regressivo. Mentre il PNRR è sostanzialmente lasciato scivolare sul suo binario, svuotato delle misure (già poche in origine) che avrebbero potuto ammodernare la nostra società, ormai prossimo alla data fatidica del 2026, anno di restituzione dei fondi non impiegati, i margini di manovra sulla spesa pubblica sono ridotti a “spigolature dei bordi”.

Pensiamo alla nuova – ennesima – riforma IRPEF: il taglio di due punti percentuali (dal 35 al 33 per cento) nello scaglione da 28.000 euro e fino a 50.000 euro verrà eroso dal meccanismo del fiscal drag (stando ai dati divulgati dal Centro Studi CGIL), mentre nessuna misura è prevista per i redditi più bassi (nonostante Meloni abbia sostenuto l’esatto contrario). L’aumento dell’aliquota IRAP di due punti percentuali a carico «degli enti creditizi e le imprese di assicurazione» potrebbe essere in parte neutralizzato dall’esclusione parziale dei dividendi dalla base imponibile IRAP (stando alla bozza della manovra, i dividendi provenienti da società o enti residenti o localizzati in uno Stato membro dell’UE, non concorrono a formare il margine di intermediazione – per banche/finanziarie – o la base imponibile – per le altre società – della società ricevente per il 95 per cento del loro ammontare). La riforma dell’ADI (assegno di inclusione), che consiste nella rimozione di quell’odioso mese di attesa tra scadenza e richiesta di rinnovo, prevede un incremento di spesa che è compensato dalla riduzione del Fondo per il Sostegno alla Povertà e per l’Inclusione Attiva (Art. 1, comma 321, Legge n. 197/2022) di 1,2 miliardi tra il 2026 e il 2029. In materia previdenziale, poi, da un lato si mantengono in essere le misure preesistenti (Ape Sociale, Pensione Anticipata), dall’altro – e nonostante le bellicose intenzioni della Lega espresse in tempo di elezioni – viene ammesso che l’incremento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico dovuto alla variazione della speranza di vita, già stabilito per il 1° gennaio 2027, sia «applicato limitatamente a tale anno nella misura di un mese». Il maggiore incremento già stabilito dal decreto direttoriale del Ministero dell’economia e delle finanze è differito al 1° gennaio 2028. Insomma, ci penserà il prossimo governo.

L’impressione, poi, è quella che ci sia una modesta urgenza di fare cassa, anche mettendo a pregiudizio i capisaldi sinora intoccabili. La flat tax dei Paperoni (approvata nel 2017 dal governo Renzi…), o per meglio dire l’imposta forfettaria per il contribuente che trasferisce la propria residenza in Italia, viene aumentata da 200.000 euro a 300.000 euro e l’imposta sostitutiva dei familiari passa da 25 a 50 mila euro. In tema di affitti brevi, la cedolare secca è aumentata dal 21 al 26 per cento per le seconde case date in locazione per periodi brevi, ma nel testo della proposta di legge si precisa che, se non viene esercitata l’opzione della cedolare secca, la ritenuta è considerata operata «a titolo di acconto». Sono bastate poche ore dalla messa in circolazione del testo che questa norma è balzata agli occhi degli esponenti dei partiti di maggioranza. Statene certi, non passerà mai il vaglio del Parlamento.

E la spesa per armamenti? Non aspettatevi norme specifiche nella manovra, resterete delusi. Al netto di qualche stanziamento dedicato soprattutto al rafforzamento del personale dei Carabinieri nelle missioni e nelle sedi estere e all’incremento della dotazione delle Forze di Polizia Penitenziaria (pari a 2000 unità), è invece previsto l’adeguamento dell’età pensionabile del personale militare delle Forze armate (inclusa l’Arma dei carabinieri), del Corpo della Guardia di Finanza e delle Forze di Polizia (che aumenta di tre mesi con decorrenza dal 1° gennaio 2027) e una “Revisione Generale della Spesa” (non ancora quantificata), che tuttavia prevede la riduzione delle dotazioni di competenza e di cassa relative alle missioni e ai programmi di spesa di tutti i Ministeri (incluse le Amministrazioni centrali dello Stato) per gli anni 2026, 2027 e 2028. Staremo a vedere come questa misura verrà mediata con gli accordi politici presi dal governo in sede europea e NATO sull’incremento della spesa per armamenti.

Il governo punta poi a ottenere dei risparmi di spesa dalle Scuole Secondarie (I e II grado) “razionalizzando” le sostituzioni dei docenti su “posto comune” con personale dell’organico dell’autonomia, salvo motivate esigenze di natura didattica. Stesso discorso vale per i posti di Sostegno della Scuola Primaria: le sostituzioni per supplenze temporanee fino a dieci giorni devono essere effettuate utilizzando personale dell’organico dell’autonomia. Attenti, perché il Ministero dell’istruzione e del merito effettuerà un monitoraggio quadrimestrale delle assenze del personale docente e ATA, indicando le modalità di sostituzione e di spesa per le supplenze brevi. I risparmi così ottenuti (quanti?) andrebbero a rafforzare l’offerta formativa. Mah. L’Università, poi, si deve accontentare dell’incremento di 250 milioni di euro della dotazione del Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio (di cui al D.Lgs. 68/2012).

Dulcis in fundo, non poteva mancare un bonus agli studenti che abbiano conseguito il diploma finale entro l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età. Una bella “Carta Valore” utilizzabile per l’acquisto di biglietti per eventi culturali, libri, abbonamenti, musica, strumenti musicali e per sostenere i costi di corsi di musica, teatro, danza o lingua straniera (180 milioni di euro la spesa prevista). Ma attenti al giochino: la “Carta della cultura Giovani” e la “Carta del merito” cessano di applicarsi dal 1° gennaio 2027.

Articolo pubblicato anche su www.ossigeno.net

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Oggi a Skukuza, in occasione del #G20 Istruzione, il Ministro Giuseppe Valditara ha incontrato il Ministro dell’Istruzione generale del Sudafrica Siviwe Gwarube e il Ministro dell’Istruzione Superiore e della Formazione del Sudafrica, Buti Manamela.
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