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La delusione di Rakuten Kobo: obbligo di account per poterlo usare (+ recensione)


estratto da boicottms.blogspot.com/2025/11…
Avevo un kindle un secolo fa, poi per scappare da un sistema blindato sono passato al kobo. Prendo sempre i cosi più economici, tuttavia si vedeva bene la differenza di solidità tra kindle, molto più robusto, e quel giocattolo di Kobo, che non costa nemmeno tanto meno. Tuttavia ero contento di leggere epub invece di formati proprietari, e anche il software non era male, a cominciare dal poter avere la copertina del libro come screensaver.

I limiti erano, come dicevo, la fragilità della cassa, la plastica scivolosa e, ahimé, la preferenza (anche se potevo caricare epub) per una variante proprietaria, il kepub. Non avvisa della fine batteria in tempo utile, quando ti avvisa o metti in carica o hai finito di leggere. Dal punto di vista software abbastanza brutto era trovarsi ogni libro con dimensioni di font estremamente diverse; le voci di dizionario in un font troppo piccolo per la mia età e, sempre del dizionario, più informazioni sul dizionario medesimo che sul lemma. Inoltre quando leggi una nota esce un enorme "anteprima della nota a piè di pagina" come titolo nella nota medesima, che è invece piccina picciò, che è parecchio ridicolo. Manca la possibilità di accendere l'ora in alto o basso.

Insomma il software è anche potente ma l'interfaccia è progettata da dei caproni.

Ma veniamo ad oggi. Ne ho preso uno nuovo perché il vecchio ha tirato le cuoia. È impermeabile, il che non guasta.

La cosa che tuttavia non tollero è che sarebbe obbligatorio iscriversi ai loro servizi per poterlo usare. Ma che scherziamo? Ritengo di averti pagato abbastanza. Se vuoi che mi iscriva pagami tu.

Prossima volta mi cercherò qualcosa di veramente libero, che non obblighi a iscriversi ad alcunché.



Il muro invisibile di Taipei. Dentro la strategia del T-dome

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Nel panorama della sicurezza indo-pacifica, il T-dome rappresenta uno dei segnali più chiari della trasformazione in corso nella strategia di difesa taiwanese. Più che un sistema d’arma, è una cornice concettuale che riordina capacità esistenti e progetti futuri in un’unica architettura integrata,



L’Europa può battere la Russia, ma solo se troverà la volontà per farlo. Report Ifri

@Notizie dall'Italia e dal mondo

“Gli Stati europei hanno il potenziale economico, militare e tecnologico per affrontare la Russia entro il 2030, a condizione che trovino la volontà politica di farlo.” È questa la conclusione del rapporto Europe–Russia: Balance of Power Review, pubblicato dall’Institut français des



Furto al Louvre, password imbarazzante e Windows XP: il problema è il fattore umano


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Non era Arsenio Lupin il problema, bensì un uso scorsiderato di password super prevedibili e sistema operativo "scaduto" ovvero senza più patch disponibili. Ecco come mitigare il rischio
L'articolo Furto al Louvre, password imbarazzante



Presentazione del libro “Geografie digitali” di Gianluca Sgueo

@Politica interna, europea e internazionale

11 novembre 2025, ore 18:00 – Aula Malagodi della Fondazione Luigi Einaudi, Via della Conciliazione, 10 – roma Oltre all’autore interverranno Monica Lucarelli, Assessore alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità del Comune di Roma Layla Pavone, Coordinatrice Board Innovazione



“Democrazia alla prova”: a Genova tre giorni di analisi e dialoghi


@Politica interna, europea e internazionale
Può la democrazia, possono le democrazie, rinnovare i propri strumenti, la propria credibilità? E come? Sono queste le domande che guideranno la tre giorni “Democrazia alla prova” organizzata dal Forum Disuguaglianze e Diversità e dal Palazzo Ducale, curata da Fabrizio



Troppe domande su Gaza, giornalista licenziato


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/troppe-…
“Perché i soldi per ricostruire Gaza non li mette Israele?”: giornalista italiano cacciato dopo questa domanda “Se la Russia dovrà pagare per la ricostruzione dell’Ucraina, anche Israele dovrà farlo per Gaza?”. È la domanda posta lo



COMPORTAMENTI CHE SONO DIVENTATI ABITUDINI


(ma che anni fa incredibilmente non esistevano)

NAVIGARE IN INTERNET

La tecnologia del World Wide Web – e con essa la maggior parte dei siti web come li conosciamo oggi – è stata resa pubblica solo nel 1991. Addirittura fino al 1988 ogni uso commerciale della rete Internet era espressamente vietato. Facebook è nato nel 2004.

GUARDARE LA TV DURANTE LA NOTTE

In passato le trasmissioni televisive in Italia non erano H24 e dopo mezzanotte non c’era niente da vedere. Poi a partire dal dicembre 1991 la programmazione televisiva si è trasformata in un flusso continuo, di giorno e di notte.

PARTITE DI CALCIO QUASI OGNI GIORNO

Fino ai primi anni ’90 le partite di calcio della serie A si disputavano tutte in contemporanea e soltanto la domenica pomeriggio. Oggi si giocano in orari diversi di sabato, di domenica e di lunedì. Negli altri giorni della settimana possono capitare quelle delle Coppe Europee e della Coppa Italia.

VIAGGIARE ALL’ESTERO SENZA FARE IL CAMBIO VALUTA

Il 1° gennaio 2002 l'euro diventò la moneta degli Stati europei che aderivano all’unione monetaria. Prima di allora per viaggiare si dovevano cambiare le lire italiane in pesete (Spagna), in franchi (Francia), in marchi (Germania), in fiorini (Olanda), in dracme (Grecia), ecc. Meno poetico, ma forse più comodo.

NON FUMARE NEI LUOGHI PUBBLICI

Il divieto di fumare nei luoghi pubblici chiusi è entrato in vigore in Italia nel gennaio del 2005. Quando si andava a bere una birra in un bar, se ne usciva che sembrava di essere dei tranci di speck. Prima del 1975 addirittura si poteva fumare anche a scuola e negli ospedali.

ANDARE A FARE LA SPESA LA DOMENICA MATTINA[b][/b]

I supermercati in Italia hanno potuto aprire la domenica in modo generalizzato a partire dal 2011, a seguito della liberalizzazione degli orari di apertura stabilita dal Decreto Legge “Salva-Italia”. Fino ad allora le normative prevedevano limitazioni e l'obbligo di chiusura domenicale. La domenica mattina si andava a messa o a giocare a calcio, si andava al mare/in montagna oppure si restava a casa a spignattare.

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Rabin trent’annidopo


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/rabin-t…
La sola colpa di Yitzhak Rabin, indimenticabile primo ministro israeliano, colui che insieme a Yasser Arafat aveva siglato gli Accordi di Oslo e riacceso le speranze si pace in una regione da sempre ridotta a una polveriera, era stata, per l’appunto, quella di credere fino in fondo nella convivenza fra popoli che

in reply to Antonella Ferrari

a me di quest'articolo quel che non va è questa forma di autogiustificazione. Perché tutta questa paura di risultare ingenui, e agli occhi di chi? Chi chiama ingenui i pacifisti sono solo gli assassini o chi campa sulla guerra e sulla violenza fatta sugli altri, ora anche basta




La riforma (al) del potere.


noblogo.org/transit/la-riforma…


La riforma (al) del potere.


(176)

(Rif)

Non è una riforma della giustizia. È un riassetto del potere, pensato per ridisegnare a vantaggio della politica l’equilibrio tra i poteri dello Stato. La riforma della magistratura voluta dal governo Meloni, dietro la facciata rassicurante della “modernizzazione” e della “separazione delle carriere”, nasconde un intento pericoloso: assoggettare i magistrati all’influenza del potere esecutivo e ridurre la loro autonomia costituzionale.

Il punto centrale è semplice e cruciale. Separare le carriere tra giudici e pubblici ministeri, creando due “Consigli superiori” distinti, significa permettere alla politica di mettere mano, anche indirettamente, alle nomine, alle valutazioni e alle carriere. Non si tratta di un rinnovamento neutro, ma di una rottura dell’equilibrio su cui poggia la democrazia italiana. Sotto il nuovo assetto, il pubblico ministero, che oggi può indagare senza dover rispondere a nessuno se non alla legge, rischierebbe di diventare parte di una catena di comando orientata dal Parlamento e dal Governo. È un passo che apre la porta a un controllo politico delle inchieste, dei processi, persino delle priorità investigative.

(Rif2)

Chi si attendeva un intervento per velocizzare i procedimenti, sfoltire l’arretrato o migliorare l’accesso dei cittadini alla giustizia resterà deluso.Qui non c’è nulla che riguardi la giustizia in senso stretto. Non un euro in più per i tribunali, nessuna riforma organizzativa, nessun piano per sbloccare l’ingolfamento delle procure. In compenso, vi è un disegno allarmante di ridefinizione del potere: la giustizia, da potere dello Stato, diventerebbe territorio di influenza del governo.

L' esecutivo la chiama riforma “costituzionale”, ma in realtà ne capovolge il senso. Perché toccare la Costituzione non significa migliorarla, se l’obiettivo è ridurre le garanzie di indipendenza nate proprio per evitare le ingerenze del potere politico.L’articolo 104, che definisce il “Consiglio superiore della magistratura” come organo autonomo e indipendente da ogni potere, verrebbe svuotato nella sostanza.

Se la riforma sarà approvata e confermata da un referendum, il risultato sarà una magistratura più debole, più esposta e meno libera. È il ritorno a un modello di giustizia controllata, in cui chi governa decide anche chi può giudicare.

La Costituzione aveva previsto esattamente il contrario: che la legge fosse lo scudo dei cittadini contro l’arbitrio del potere. Questa riforma abbatte quello scudo, lasciandoci disarmati contro lo strapotere della politica.

#Blog #RiformaDellaMagistratura #GovernoMeloni #Costituzione #Giustizia #Opinioni #Italia

Mastodon: @alda7069@mastodon.unoTelegram: t.me/transitblogFriendica: @danmatt@poliverso.orgBio Site (tutto in un posto solo, diamine): bio.site/danielemattioli

Gli scritti sono tutelati da “Creative Commons” (qui)

Tutte le opinioni qui riportate sono da considerarsi personali. Per eventuali problemi riscontrati con i testi, si prega di scrivere a: corubomatt@gmail.com




4 Novembre 2011


14 anni fa l'alluvione che devastò Genova

ilmugugnogenovese.it/4-novembr…

@genova

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Save the Children, 520 milioni di bambini vivono in zone di guerra: 1 su 5

ROMA – Un bambino su 5 vive in zone di conflitto attivo. È quanto emerge dal nuovo rapporto “Stop the war on children: Security for Whom?” di Save the Children,…
L'articolo Save the Children, 520 milioni di bambini vivono in zone di guerra: 1 su 5 su Lumsanews.


“Gli Usa puntano a un via libera Onu a una forza internazionale a Gaza”

NEW YORK – Istituire una forza internazionale a Gaza per almeno due anni. È questo l’oggetto della bozza di risoluzione inviata dagli Stati Uniti a diversi membri del Consiglio di…
L'articolo “Gli Usa puntano a un via libera Onu a una forza internazionale a Gaza” su Lumsanews.


Bullismo sul set di Stranger Things, i dubbi sollevati da un’inchiesta del Daily Mail

[quote]David Harbour accusato da Millie Bobby Brown, giovane co-star di Stranger Things: bullismo durante le riprese
L'articolo Bullismo sul set di Stranger Things, lumsanews.it/bullismo-sul-set-…



Non è letale ma può uccidere, il paradosso del taser

Sette morti dal 2023, cinque negli ultimi sei mesi. Tutte accomunate da un dettaglio: l’uso del taser da parte degli agenti. È il male minore quando non ci sono gli…
L'articolo Non è letale ma può uccidere, il paradosso del taser su Lumsanews.

lumsanews.it/non-e-letale-ma-p…



Tragedia in Nepal, morti cinque alpinisti italiani in due incidenti separati

[quote]Cinque alpinisti italiani hanno perso la vita sulle vette himalayane del Nepal, dopo le valanghe e le tempeste di neve
L'articolo Tragedia in Nepal, morti cinque alpinisti italiani in lumsanews.it/tragedia-in-nepal…



126° Nexa Lunch Seminar – Il lato oscuro dei social network

Le notizie dal Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino su @Etica Digitale (Feddit)

26 novembre 2025 | SERENA MAZZINI (Esperta di social media strategy)
The post 126° Nexa Lunch Seminar – Il lato oscuro dei social network appeared first on Nexa Center for Internet & Society.
nexa.polito.it/lunch-126/

Etica Digitale (Feddit) reshared this.





Otto 0day dal valore di 35 milioni di dollari venduti alla Russia da insider USA


L’ex direttore generale di un’azienda appaltatrice della difesa statunitense, Peter Williams, si è dichiarato colpevole di aver venduto “otto cyber-exploit sensibili e protetti” al broker russo di zero-day Operation Zero.

Documenti giudiziari e un’indagine di TechCrunch hanno rivelato come il capo di un’azienda che ha sviluppato exploit e strumenti per le operazioni informatiche dei governi occidentali abbia esportato e rivenduto segretamente i propri sviluppi interni per tre anni.

Secondo gli investigatori, un cittadino australiano di 39 anni, noto ai colleghi con il soprannome “Doogie“, ha rubato otto vulnerabilità zero-day che potrebbero essere utilizzate per hackerare dispositivi e sistemi operativi moderni. I costosi strumenti erano destinati esclusivamente alle agenzie governative statunitensi e ai loro alleati.

Williams ha stimato il valore complessivo degli exploit in 35 milioni di dollari, ma ha ricevuto solo circa 1,3 milioni di dollari in criptovaluta dal broker. Le transazioni sono avvenute tra il 2022 e luglio 2025 tramite canali crittografati.

Documenti interni di L3Harris indicano che Williams deteneva lo status di “superutente” e aveva pieno accesso alla rete sicura di Trenchant con autenticazione a più fattori, dove venivano archiviati codice sorgente, strumenti e registri delle attività. L’accesso all’infrastruttura era concesso solo a un numero limitato di specialisti.

Grazie ai suoi privilegi amministrativi, poteva monitorare tutto il traffico, le attività degli sviluppatori e i progetti interni senza restrizioni. I colleghi lo descrivevano come una persona “altamente affidabile” e non soggetta a controlli interni.

Sfruttò questa fiducia. Williams copiò exploit e materiali correlati su un disco rigido esterno, li rimosse dagli uffici dell’azienda a Sydney e Washington e li trasferì su dispositivi personali. Quindi trasferì i dati a un intermediario tramite canali crittografati e app di messaggistica istantanea, utilizzando lo pseudonimo “John Taylor” e servizi di posta elettronica anonimi.

Secondo i materiali del caso, il primo acquirente fu un broker identificato nei documenti come “Società n. 3”. In seguito, i procuratori chiarirono che dietro questo nome in codice si celava la piattaforma Operation Zero, un marketplace che offriva fino a 20 milioni di dollari per exploit iOS e Android. Nel settembre 2023, Operation Zero pubblicò un annuncio che aumentava la ricompensa da 200.000 a 20 milioni di dollari per strumenti di hacking unici: fu questo post che gli investigatori identificarono come prova corrispondente nella corrispondenza di Williams.

Il primo accordo gli fruttò 240.000 dollari, incluso un bonus per il supporto al codice e gli aggiornamenti. Le parti concordarono un totale di 4 milioni di dollari, ma lui ne ricevette solo 1,3 milioni. Dopo aver consegnato gli exploit, Williams notò persino che parte del suo codice veniva utilizzato da un broker sudcoreano, sebbene ufficialmente lo avesse venduto a un altro Paese: l’origine di questa rivendita rimane poco chiara.

Nell’ottobre 2024, Trenchant scoprì una fuga di notizie su uno dei suoi prodotti: un componente software era finito nelle mani di una terza parte non autorizzata. Williams fu nominato responsabile dell’indagine interna e dichiarò che non c’erano prove di un attacco informatico, ma che un “ex dipendente” avrebbe connesso senza autorizzazione un dispositivo isolato a Internet.

Nel febbraio 2025, licenziò lo sviluppatore, accusandolo di “doppio gioco” e di furto di exploit per Chrome, nonostante lavorasse esclusivamente sulle vulnerabilità di iOS. In seguito, lo sviluppatore ricevette una notifica da Apple riguardo a un tentativo di hackerare il suo iPhone utilizzando uno spyware a pagamento. In un’intervista, lo sviluppatore dichiarò di sospettare che Williams lo avesse intenzionalmente incastrato per coprire le proprie azioni.

L’FBI rintracciò Williams nell’estate del 2025. Durante l’interrogatorio, suggerì di poter rubare prodotti da una rete protetta scaricandoli su un “air gap device”, ovvero un computer senza accesso a Internet. Come si scoprì in seguito, era esattamente ciò che aveva fatto. Ad agosto, dopo essere stato messo a confronto con le prove, Williams confessò il furto e la cessione degli strumenti a terzi.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha stimato le perdite di L3Harris in 35 milioni di dollari, osservando che il trasferimento di strumenti così sofisticati avrebbe potuto consentire a governi stranieri di condurre attacchi informatici contro “numerose vittime ignare”. Ogni accusa prevede una pena massima di 10 anni di carcere e una multa fino a 250.000 dollari o il doppio dell’importo dei profitti illeciti. Sulla base delle linee guida federali, il giudice imporrà una pena detentiva da sette anni e tre mesi a nove anni. Williams sarà inoltre condannato a pagare una multa fino a 300.000 dollari e a un risarcimento di 1,3 milioni di dollari. È agli arresti domiciliari fino a gennaio 2026, data prevista per la sentenza.

Ex dipendenti di Trenchant hanno definito le sue azioni un tradimento degli interessi statunitensi e un duro colpo alla fiducia nel settore. Un ingegnere ha affermato che il trasferimento di tali strumenti in un altro Paese “mina le fondamenta della sicurezza informatica occidentale e potrebbe essere utilizzato contro le stesse entità per cui questi sviluppi sono stati creati”.

La storia di Williams è diventata un evento di grande risonanza per l’intera comunità della sicurezza offensiva. Molti esperti riconoscono che questo incidente ha messo in luce le debolezze del sistema di controllo degli accessi interno per gli sviluppi classificati e ha dimostrato che anche un elevato livello di fiducia non protegge dalle minacce interne .

L'articolo Otto 0day dal valore di 35 milioni di dollari venduti alla Russia da insider USA proviene da Red Hot Cyber.

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Oggi è il Giorno dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Il #4novembre 1918 entrava in vigore l’armistizio che sanciva la fine della Prima Guerra Mondiale per l’Italia.


Israele: procuratrice dell’esercito arrestata per aver denunciato le torture sui palestinesi

lindipendente.online/2025/11/0…



Hanyuan-1: il computer quantistico cinese che funziona a temperatura ambiente e sfida gli USA


Il primo computer quantistico atomico cinese ha raggiunto un importante traguardo commerciale, registrando le sue prime vendite a clienti nazionali e internazionali, secondo quanto riportato dai media statali. L’Hubei Daily, quotidiano statale della provincia di Hubei in Cina, ha riportato che la prima unità commerciale Hanyuan-1è stata consegnata a una filiale del fornitore di telecomunicazioni China Mobile, con un ordine anche da parte del Pakistan. Le vendite sono state valutate in oltre 40 milioni di yuan (circa 5 milioni di euro).

Temperatura ambiente e produzione di massa


Il rapporto afferma che l’Hanyuan-1 è una delle poche macchine nel campo emergente del calcolo quantistico atomico ad aver raggiunto la produzione di massa e la spedizione in tutto il mondo. Lo sviluppo della macchina, che può essere utilizzata per eseguire calcoli complessi come la modellazione finanziaria e l’ottimizzazione logistica, è stato guidato dall’Accademia di Scienza e Innovazione Tecnologica delle Misure di Precisione dell’Accademia Cinese delle Scienze, con sede nel centro di Wuhan.

Utilizzando i principi della meccanica quantistica, i computer quantistici possono eseguire calcoli e risolvere problemi complessi molto più velocemente dei computer classici. Questo risultato si ottiene utilizzando i qubit, che possono essere simultaneamente sia 0 che 1 grazie a una proprietà chiamata sovrapposizione. Tuttavia, i ricercatori faticano ancora a eliminare gli errori nei dispositivi che gestiscono milioni di qubit.

Con questa sfida ancora irrisolta, gli sviluppatori hanno adottato un approccio pratico, concentrandosi inizialmente su applicazioni industriali che coinvolgono solo poche decine o poche centinaia di qubit. Queste macchine sono chiamate computer quantistici di scala intermedia (NISQ). L’Hanyuan-1 è una di queste macchine. Secondo i rapporti, il computer quantistico atomico dispone di 100 qubit e raggiunge “standard prestazionali di livello mondiale”.

A differenza di altri computer quantistici che utilizzano ioni, fotoni o “atomi artificiali”, l’Hanyuan-1 utilizza atomi con carica neutra come qubit e li manipola con laser per eseguire calcoli. L’Hanyuan-1 è stato presentato a giugno, segnando il culmine di quasi 20 anni di ricerca e impegno ingegneristico che hanno portato non solo all’indipendenza dei suoi componenti principali, ma anche a diverse scoperte scientifiche.

Focus su applicazioni avanzate reali


Dal 2018, gli Stati Uniti limitano l’accesso della Cina ad alcuni componenti per il calcolo quantistico, come i laser, stimolando i progressi della Cina in questo campo. Il rapporto afferma che il team di Wuhan ha superato diverse sfide per sviluppare un laser che soddisfi requisiti di alta precisione. Di conseguenza, il laser è significativamente più economico e utilizza solo un decimo della potenza dei laser stranieri.

“Questo risultato rompe la dipendenza della Cina dalle catene di approvvigionamento occidentali e stabilisce un vantaggio indipendente nell’hardware per il calcolo quantistico atomico”, si legge nel rapporto. Rispetto ai tradizionali computer quantistici superconduttori, il computer atomico consuma significativamente meno energia, è molto più semplice da manutenere ed è “esponenzialmente” più economico da installare.

Questo perché il sistema non richiede raffreddamento criogenico. L’intero sistema può essere integrato in tre rack standard e funziona in un ambiente di laboratorio standard. Il rapporto afferma che il team si sta preparando a costruire il primo centro cinese di calcolo quantistico atomico in grado di supportare requisiti di calcolo altamente complessi, come l’analisi del rischio finanziario per migliaia di utenti aziendali.

Il documento citava un responsabile di progetto anonimo che affermava: “La concorrenza nel settore si concentra attualmente sulla praticità del sistema e sulle capacità ingegneristiche piuttosto che sul numero di qubit. Il responsabile del progetto ha dichiarato: “Continueremo a migliorare le prestazioni complessive dei computer quantistici atomici, concentrandoci su applicazioni avanzate come la scoperta di farmaci e la progettazione di materiali”.

Dalla dipendenza all’autonomia sul quantum computing


Ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è fornire servizi di calcolo atomico scalabili entro il 2027. La commercializzazione dell’Hanyuan-1 dimostra il rapido progresso della Cina nel calcolo quantistico. Nonostante le restrizioni statunitensi sulle esportazioni di tecnologia, la Cina ha raggiunto una svolta grazie al proprio sviluppo tecnologico.

In particolare, il fatto che non richieda raffreddamento criogenico e sia a basso costo lo rende vantaggioso per l’uso commerciale. I computer quantistici superconduttori richiedono temperature estremamente basse, prossime allo zero assoluto, con conseguenti costi operativi significativi. Un esperto di calcolo quantistico ha affermato: “I computer quantistici atomici funzionano a temperatura ambiente e sono facili da manutenere, il che li rende estremamente pratici. Tuttavia, permangono le sfide nell’aumentare il numero di qubit e ridurre i tassi di errore”.

Gli esperti ritengono che la Cina abbia adottato una strategia incentrata sulla praticità del calcolo quantistico. Invece di competere sul numero di qubit, si sta concentrando sullo sviluppo di sistemi con applicazioni pratiche. L’industria prevede che il calcolo quantistico rivoluzionerà diversi campi, tra cui la finanza, lo sviluppo di farmaci, l’ottimizzazione logistica e la crittografia. Tuttavia, si prevede che la commercializzazione richiederà ancora tempo.

Nel contesto dell’intensificarsi della competizione tecnologica tra Stati Uniti e Cina, il calcolo quantistico sta diventando un altro ambito di competizione, dopo l’intelligenza artificiale e i semiconduttori. La commercializzazione dell’Hanyuan-1 da parte della Cina indica che la Cina sta iniziando a ottenere risultati tangibili in questa competizione.

L'articolo Hanyuan-1: il computer quantistico cinese che funziona a temperatura ambiente e sfida gli USA proviene da Red Hot Cyber.



Bastian’s Night #450 November, 6th


Every Thursday of the week, Bastian’s Night is broadcast from 21:30 CEST (new time).

Bastian’s Night is a live talk show in German with lots of music, a weekly round-up of news from around the world, and a glimpse into the host’s crazy week in the pirate movement.


If you want to read more about @BastianBB: –> This way


piratesonair.net/bastians-nigh…



Report Attività / Nov. 2025

pavia.ils.org/report/report-at…

Segnalato dal LUG di #Pavia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia

report attività svolte fino a Novembre 2025 dalla sede locale ILS di Pavia
L'articolo Report Attività / Nov. 2025 proviene da ILS Pavia.

GNU/Linux Italia reshared this.



Un’indagine Crowdstrike dimostra che le aziende sottostimano le cyber minacce


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Credono di essere preparate anche se non lo sono. Le aziende soffrono l’effetto Dunning Kruger e la situazione, già critica, è destinata a peggiorare perché l’AI ridefinisce le potenzialità delle minacce
L'articolo Un’indagine Crowdstrike dimostra che le aziende sottostimano le cyber minacce




Tutto sull’accordo da 38 miliardi tra OpenAi e Amazon

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
OpenAI comincerà subito a utilizzare la capacità computazionale di Amazon. Aws ha raddoppiato la sua portata negli ultimi tre anni e startmag.it/innovazione/tutto-…




L’Europa senza IA rischia di diventare un rentier senza potere

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
L’intelligenza artificiale non è più una tecnologia emergente, ma è il fondamento del potere moderno. Il controllo sull’infrastruttura dell’IA determinerà quali economie saranno leader e quali

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Mater semper certa fuit: c'è chi vende i propri ecoceronti.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/vendere-…
Claudia ci porta in luoghi lontani e che conosce bene, che sa decifrare, e ci regala una corretta interpretazione di un recente fenomeno Giaponese: la vendita degli ecoceronti. In effetti, in Giappone si commercia

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Oggi, 4 novembre, nel 1950 veniva firmata la Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo


La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nota anche come CEDU, è un trattato multilaterale redatto e adottato nell'ambito del Consiglio d'Europa, firmato a Roma il 4 novembre 1950 e entrato in vigore il 3 settembre 1953.

È considerata il principale strumento regionale di tutela dei diritti umani, dotato di un meccanismo giurisdizionale permanente che consente a ogni individuo di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell'uomo con sede a Strasburgo per ottenere la tutela dei diritti garantiti. I 46 Stati membri del Consiglio d'Europa sono parti contraenti della Convenzione (la Federazione Russa, espulsa dal Consiglio d'Europa dal 16 marzo 2022, ha cessato di essere parte della Convenzione dal 16 settembre 2022).

La Convenzione è stata successivamente integrata da 16 Protocolli aggiuntivi, che hanno ampliato la gamma dei diritti tutelati e modificato il meccanismo di controllo giurisdizionale Tra i principali diritti riconosciuti vi sono il diritto alla vita, la proibizione della tortura e dei trattamenti inumani o degradanti, la libertà e la sicurezza, il diritto a un equo processo, il rispetto della vita privata e familiare, la libertà di pensiero, di coscienza e di religione, la libertà di espressione, la libertà di riunione e di associazione, nonché il divieto di discriminazione. Il Protocollo n. 13, entrato in vigore nel 2003, ha stabilito l'abolizione della pena di morte in ogni circostanza

La Corte europea dei diritti dell'uomo, istituita dalla Convenzione, è composta da un numero di giudici pari a quello degli Stati contraenti (attualmente 47), eletti dall'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa per un mandato di nove anni. I giudici siedono a titolo individuale, garantendo indipendenza e imparzialità. La Corte può essere investita da ricorsi individuali, interstatali o da organizzazioni non governative, e le sue sentenze sono vincolanti per gli Stati parte Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa è responsabile del controllo dell'esecuzione delle sentenze della Corte.

La Convenzione è considerata uno "strumento vivente", in quanto la sua interpretazione evolve attraverso la giurisprudenza della Corte, che ha esteso la tutela a nuove situazioni, come il diritto a un ambiente salubre o alla protezione dei dati personali.

In Italia, la Convenzione è entrata in vigore il 10 ottobre 1955, e la sua cogenza è stata rafforzata dalle sentenze gemelle della Corte costituzionale del 2007, che hanno stabilito che gli enunciati convenzionali non possono essere interpretati in modo diverso da quanto previsto dalla Corte di Strasburgo. Inoltre, la legge 24 marzo 2001, n. 89 (Legge Pinto) ha introdotto il diritto a una "equa riparazione" per chi subisce violazioni della ragionevole durata del processo, come previsto dall'articolo 6 della CEDU.

@Storia

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in reply to storiaweb

L'immagine mostra un documento aperto su una superficie bianca. Il documento è composto da due pagine, che vengono visualizzate affiancate. Ogni pagina presenta blocchi di testo formattati con una spaziatura regolare e firme scritte a penna nella parte inferiore. Ci sono sigilli di ceralacca rossa, con sigilli in rilievo, attaccati lungo i bordi sinistri di ciascuna pagina. Il testo è leggibile, ma non è chiaro di cosa tratti il documento.

"Art. I. Il governo degli Stati Uniti riconosce il diritto del Popolo Navajo a formare un governo autonomo.
Art. II. Il governo degli Stati Uniti riconosce il diritto del Popolo Navajo ad esercitare la sua sovranità.
Art. III. Il governo degli Stati Uniti intraprenderà misure ragionevoli per proteggere le risorse naturali del territorio Navajo.
Art. IV. Il governo degli Stati Uniti intraprenderà misure ragionevoli per proteggere la cultura e la lingua del Popolo Navajo.
Art. V. Il governo degli Stati Uniti intraprenderà misure ragionevoli per garantire che il Popolo Navajo abbia pari opportunità di istruzione e occupazione."

Immagine in tonalità blu scuro con un motivo a griglia diagonale. Al centro c'è il testo: "CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UMANO" in grassetto. Sotto il testo principale c'è un'immagine stilizzata di due sedie, con il testo "EUROPEAN COURT OF HUMAN RIGHTS" e "COUR EUROPEENNE DES DROITS DE L'HOMME" sotto le sedie. Nell'angolo in alto a destra si trova un logo circolare con il testo "COUNCIL OF EUROPE".

Una forma rettangolare blu scuro riempie lo sfondo dell'immagine. Nella metà superiore, sopra il centro, è presente un logo bianco. Il logo consiste in una forma a spirale che si arriccia a spirale verso l'interno e poi si riapre verso l'esterno. All'interno della spirale ci sono dodici stelle a cinque punte, allineate in modo uniforme. Sopra il logo c'è il testo "COUNCIL OF EUROPE" in maiuscolo. Sotto il logo c'è il testo "CONSEIL DE L'EUROPE" in maiuscolo.

alt-text: Un rettangolo blu scuro contiene il logo bianco dell'organizzazione Council of Europe. Il logo consiste in una forma a spirale bianca con dodici stelle a cinque punte all'interno. Sopra il logo si trova il testo "COUNCIL OF EUROPE" e sotto il testo "CONSEIL DE L'EUROPE".

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NEW YORK. Il volo di Zohran Mamdani alla guida della Grande Mela


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il candidato progressista si presenta come la risposta possibile a una città afflitta da disuguaglianza, edilizia fuori controllo e servizi pubblici carenti, portando alla ribalta una generazione che vuole rompere con il potere locale
L'articolo NEW YORK. Il volo di Zohran Mamdani



Trump minaccia attacchi in Nigeria e regala il Sahara occidentale al Marocco


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Washington minaccia un intervento militare in Nigeria per "salvare i cristiani" e convince l'ONU a riconoscere l'occupazione marocchina del Sahara Occidentale
L'articolo Trump minaccia attacchi in Nigeria e regala il Sahara occidentale al Marocco proviene da Pagine Esteri.



Adding ISA Ports To Modern Motherboards


Modern motherboards don’t come with ISA slots, and almost everybody is fine with that. If you really want one, though, there are ways to get one. [TheRasteri] explains how in a forum post on the topic.

Believe it or not, some post-2010 PC hardware can still do ISA, it’s just that the slots aren’t broken out or populated on consumer hardware. However, if you know where to look, you can hack in an ISA hookup to get your old hardware going. [TheRasteri] achieves this on motherboards that have the LPC bus accessible, with the use of a custom PCB featuring the Fintek F85226 LPC-to-ISA bridge. This allows installing old ISA cards into a much more modern PC, with [TheRasteri] noting that DMA is fully functional with this setup—important for some applications. Testing thus far has involved a Socket 755 motherboard and a Socket 1155 motherboard, and [TheRasteri] believes this technique could work on newer hardware too as long as legacy BIOS or CSM is available.

It’s edge case stuff, as few of us are trying to run Hercules graphics cards on Windows 11 machines or anything like that. But if you’re a legacy hardware nut, and you want to see what can be done, you might like to check out [TheRasteri’s] work over on Github. Video after the break.

youtube.com/embed/putHMSzu5og?…


hackaday.com/2025/11/03/adding…





Databroker Files: Das Wichtigste zur Spionage-Gefahr durch Handy-Standortdaten in der EU


netzpolitik.org/2025/databroke…



Kodak appears to be taking back control over the distribution of its film.#film #Kodak


Kodak Quietly Begins Directly Selling Kodak Gold and Ultramax Film Again


Kodak quietly acknowledged Monday that it will begin selling two famous types of film stock—Kodak Gold 200 and Kodak Ultramax 400—directly to retailers and distributors in the U.S., another indication that the historic company is taking back control over how people buy its film.

The release comes on the heels of Kodak announcing that it would make and sell two new stocks of film called Kodacolor 100 and Kodacolor 200 in October. On Monday, both Kodak Gold and Kodak Ultramax showed back up on Kodak’s website as film stocks that it makes and sells. When asked by 404 Media, a company spokesperson said that it has “launched” these film stocks and will begin to “sell the films directly to distributors in the U.S. and Canada, giving Kodak greater control over our participation in the consumer film market.”

Unlike Kodacolor, both Kodak Gold and Kodak Ultramax have been widely available to consumers for years, but the way it was distributed made little sense and was an artifact of its 2012 bankruptcy. Coming out of that bankruptcy, Eastman Kodak (the 133-year-old company) would continue to make film, but the exclusive rights to distribute and sell it were owned by a completely separate, UK-based company called Kodak Alaris. For the last decade, Kodak Alaris has sold Kodak Gold and Ultramax (as well as Portra, and a few other film stocks made by Eastman Kodak). This setup has been confusing for consumers and perhaps served as an incentive for Eastman Kodak to not experiment as much with the types of films it makes, considering that it would have to license distribution out to another company.

That all seemed to have changed with the recent announcement of Kodacolor 100 and Kodacolor 200, Kodak’s first new still film stocks in many years. Monday’s acknowledgement that both Kodak Gold and Ultramax would be sold directly by Eastman Kodak, and which come with a rebranded and redesigned box, suggests that the company has figured out how to wrest some control of its distribution away from Kodak Alaris. Eastman Kodak told 404 Media in a statement that it has “launched” these films and that they are “Kodak-marketed versions of existing films.”

"Kodak will sell the films directly to distributors in the U.S. and Canada, giving Kodak greater control over our participation in the consumer film market,” a Kodak spokesperson said in an email. “This direct channel will provide distributors, retailers and consumers with a broader, more reliable supply and help create greater stability in a market where prices have often fluctuated.”

The company called it an “extension of Kodak’s film portfolio,” which it said “is made possible by our recent investments that increased our film manufacturing capacity and, along with the introduction of our KODAK Super 8 Camera and KODAK EKTACHROME 100D Color Reversal Film, reflects Kodak’s ongoing commitment to meeting growing demand and supporting the long-term health of the film industry.”

It is probably too soon to say how big of a deal this is, but it is at least exciting for people who are in the resurgent film photography hobby, who are desperate for any sign that companies are interested in launching new products, creating new types of film, or building more production capacity in an industry where film shortages and price increases have been the norm for a few years.


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Lawmakers say AI-camera company Flock is violating federal law by not enforcing multi-factor authentication. 404 Media previously found Flock credentials included in infostealer infections.#Flock #News


Flock Logins Exposed In Malware Infections, Senator Asks FTC to Investigate the Company


Lawmakers have called on the Federal Trade Commission (FTC) to investigate Flock for allegedly violating federal law by not enforcing multi-factor authentication (MFA), according to a letter shared with 404 Media. The demand comes as a security researcher found Flock accounts for sale on a Russian cybercrime forum, and 404 Media found multiple instances of Flock-related credentials for government users in infostealer infections, potentially providing hackers or other third parties with access to at least parts of Flock’s surveillance network.

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Cornell University’s arXiv will no longer accept Computer Science reviews and position papers.#News


arXiv Changes Rules After Getting Spammed With AI-Generated 'Research' Papers


arXiv, a preprint publication for academic research that has become particularly important for AI research, has announced it will no longer accept computer science articles and papers that haven’t been vetted by an academic journal or a conference. Why? A tide of AI slop has flooded the computer science category with low-effort papers that are “little more than annotated bibliographies, with no substantial discussion of open research issues,” according to a press release about the change.

arXiv has become a critical place for preprint and open access scientific research to be published. Many major scientific discoveries are published on arXiv before they finish the peer review process and are published in other, peer-reviewed journals. For that reason, it’s become an important place for new breaking discoveries and has become particularly important for research in fast-moving fields such as AI and machine learning (though there are also sometimes preprint, non-peer-reviewed papers there that get hyped but ultimately don’t pass peer review muster). The site is a repository of knowledge where academics upload PDFs of their latest research for public consumption. It publishes papers on physics, mathematics, biology, economics, statistics, and computer science and the research is vetted by moderators who are subject matter experts.
playlist.megaphone.fm?p=TBIEA2…
But because of an onslaught of AI-generated research, specifically in the computer science (CS) section, arXiv is going to limit which papers can be published. “In the past few years, arXiv has been flooded with papers,” arXiv said in a press release. “Generative AI / large language models have added to this flood by making papers—especially papers not introducing new research results—fast and easy to write.”

The site noted that this was less a policy change and more about stepping up enforcement of old rules. “When submitting review articles or position papers, authors must include documentation of successful peer review to receive full consideration,” it said. “Review/survey articles or position papers submitted to arXiv without this documentation will be likely to be rejected and not appear on arXiv.”

According to the press release, arXiv has been inundated by "review" submissions—papers that are still pending peer review—but that CS was the worst category. “We now receive hundreds of review articles every month,” arXiv said. “The advent of large language models have made this type of content relatively easy to churn out on demand.

The plan is to enforce a blanket ban on papers still under review in the CS category and free the moderators to look at more substantive submissions. arXiv stressed that it does not often accept review articles, but had been doing so when it was of academic interest and from a known researcher. “If other categories see a similar rise in LLM-written review articles and position papers, they may choose to change their moderation practices in a similar manner to better serve arXiv authors and readers,” arXiv said.

AI-generated research articles are a pressing problem in the scientific community. Scam academic journals that run pay-to-publish schemes are an issue that plagued academic publishing long before AI, but the advent of LLMs has supercharged it. But scam journals aren’t the only ones affected. Last year, a serious scientific journal had to retract a paper that included an AI-generated image of a giant rat penis. Peer reviewers, the people who are supposed to vet scientific papers for accuracy, have also been caught cutting corners using ChatGPT in part because of the large demands placed on their time.


#News


"Advertisers are increasingly just going to be able to give us a business objective and give us a credit card or bank account, and have the AI system basically figure out everything else."#AI #Meta #Ticketmaster


The Future of Advertising Is AI Generated Ads That Are Directly Personalized to You


Do you and your human family have interest in sharing an exciting IRL experience supporting your [team of choice] with other human fans at The Big Game? In that case, don the chosen color of your [team of choice] and head to the local [iconic stadium]; Ticketmaster has exciting ticket deals, and soon you and your human family can look as happy and excited as these virtual avatars:





Ticketmaster's personalized AI slop ads are a glimpse at the future of social media advertising, a harbinger of system that Mark Zuckerberg described last week in a Meta earnings call. This future is one where AI is used both for ad targeting and for ad generation; eventually ads are going to be hyperpersonalized to individual users, further siloing the social media experience: "Advertisers are increasingly just going to be able to give us a business objective and give us a credit card or bank account, and have the AI system basically figure out everything else that’s necessary, including generating video or different types of creative that might resonate with different people that are personalized in different ways, finding who the right customers are,” Zuckerberg said.

The Ticketmaster example you see above is rudimentary and crude, but everything we've seen over the last few months suggests that the real way Meta is bringing in revenue with AI is not through its consumer-facing products but with AI ad creation and targeting products for advertisers that allows them to create many different versions of any given ad and then to show that ad only to people it is likely to be effective on.

💡
Do you work in the advertising industry and have any insight into how generative AI is changing ad creative and targeting? I would love to hear from you. Using a non-work device, you can message me securely on Signal at jason.404. Otherwise, send me an email at jason@404media.co.

Ticketmaster, in this case, has has invented several virtual families whose football team allegiances change presumably based on a series of demographic, geographic, and behavioral factors that would cause you to be targeted by one of its ads. I found these ads after I was targeted by one suggesting I join this ethnically ambiguous, dead-eyed family of generic blue hat wearers at the World Series to root on, I guess, the Dodgers. I looked Ticketmaster up in Facebook’s ad library and found that it is running a series of clearly AI-generated ads, many of which use the same templates and taglines.

“There’s nothing like a sea of gold. See Vanderbilt football live and in color.” “There’s nothing like a sea of red. See USC football live and in color.” “There’s nothing like a sea of maize. See Michigan football live and in color,” and so on and so forth. There are a couple dozen of these ads for college football, and a few others that use different AI-generated people. My favorite is this one, which features the back of AI people’s heads standing and cheering at other fans and not facing where the game or field would be.

As AI slop goes, this is relatively tame fare, but it is notable that a company as big as Ticketmaster is using generative AI for its Facebook ads. It is also an instructive example that shows a big reason why Facebook and Google are bringing in so much revenue right now, and highlights the fact that social media is not so slowly being completely drowned in low-effort AI content and ads.

Here's why you're seeing more AI ads on social media, and why Meta and its advertising clients seem intent on making this the future of advertising.

- Generative AI creative material is cheap: The effort and cost required to make this series of ads is incredibly low. Generating something like this is easy and, at most, requires just a small amount of human prompting and touchup after it is generated. But most importantly, Ticketmaster doesn’t have to worry about paying human models or photographers, does not have to worry about licensing stock photos, and, notably, there are no logos or actual places highlighted in any of these ads. There are no players, no teams, just the evocation of such. There is no need to get permission from or pay for logo licensing (this reminds me of a Wheaties box of Cal Ripken that I got as a kid in the immediate aftermath of him breaking the 2131 consecutive games record. In the boxes released immediately, he was wearing only a black t-shirt and a black helmet. A few days later, after General Mills presumably secured the rights to use Orioles logos, they started selling the same box with his Orioles jersey and helmet on them).

- Less money on creative means more budget for spend, and more varieties of ads: I’ve written about this before, but a big trend in advertising right now is AI-powered ad creative trial and error. Using AI, it is now possible to make an essentially endless number of different variations of a single ad that uses slightly different language, slightly different images, slightly different calls to actions, and different links. AI targeting also means that “successful” variations of ads will essentially automatically find the audience that they’re supposed to. This means that companies can just flood social media with zillions of variations of low-effort AI ads, put their “spend” (their ad budget) into the versions that perform best, and let the targeting algorithms do the rest. AI in this case is a scaling tactic. There is no need to spend tons of time, money, and human resources refining ad copy and designing thoughtful, clever, funny, charming, or eye-catching ads. You can simply publish tons of different versions of low-effort bullshit, and largely people will only see the ones that perform well.

- This is Meta’s business model now: Meta’s user-facing commercial generative AI tools are pretty embarrassing and in my limited experience its chatbot and image and video generation tools are more rudimentary than OpenAI’s, Google’s, and other popular AI companies’ tools. There is nothing to suggest that Meta is making any real progress on Mark Zuckerberg’s apparent goal of “superintelligence.” But its AI and machine learning-powered ad targeting and ad variation tools seem to be very successful and are resulting in companies spending way more money on ads, many of which look terrible to me but which are apparently quite successful. Meta announced its third quarter earnings on Wednesday, and in its earnings call, it highlighted both Advantage+ and Andromeda, two AI advertising products that do what I described in the bullet above.

Advantage+ is its advertiser-facing AI ad optimization platform which lets advertisers optimize targeting, but also lets them use generative AI to create a bunch of variations of ads: “Advantage+ creative generates ad variations so they are personalized to each individual viewer in your audience, based on what each person might respond to,” the company advertises.

“Within our Advantage+ creative suite, the number of advertisers using at least one of our video generation features was up 20% versus the prior quarter as adoption of image animation and video expansion continues to scale. We’ve also added more generative AI features to make it easier for advertisers to optimize their ad creatives and drive increased performance. In Q3, we introduced AI-generated music so advertisers can have music generated for their ad that aligns with the tone and message of the creative,” Meta said in its third quarter earnings report.

Susan Li, Meta's CFO, said "now advertisers running sales, app or lead campaigns have end-to-end automation turned on from the beginning, allowing our systems to look across our platform to optimize performance by automatically choosing criteria like who to show the ads to and where to show them."

Andromeda, meanwhile, is designed to “supercharge Advantage+ automation with the next-gen personalized ads retrieval engine.” It is basically a machine learning-powered ad targeting tool, which helps the platform determine which ad, and which variation of an ad, to show a specific user: “Andromeda significantly enhances Meta’s ads system by enabling the integration of AI that optimizes and improves personalization capabilities at the retrieval stage and improves return on ad spend,” the company explains.

This is all going toward a place where Meta itself is delivering hyper personalized, generative AI slop ads for each individual user. In the Meta earnings call, Mark Zuckerberg described exactly this future: “Advertisers are increasingly just going to be able to give us a business objective and give us a credit card or bank account, and have the AI system basically figure out everything else that’s necessary, including generating video or different types of creative that might resonate with different people that are personalized in different ways, finding who the right customers are.”

I don’t know if Ticketmaster used Advantage+ for this ad campaign, or if this ad campaign is successful (Ticketmaster did not respond to a request for comment). But the tactics being deployed here are an early version of what Zuckerberg is describing, and what is obviously happening to social media right now.




We speak to the creator of ICEBlock about Apple banning their app, and what this means for people trying to access information about ICE.#Podcast


The Crackdown on ICE Spotting Apps (with Joshua Aaron)


For this interview episode of the 404 Media Podcast, Joseph speaks to Joshua Aaron, the creator of ICEBlock. Apple recently removed ICEBlock from its App Store after direct pressure from the Department of Justice. Joshua and Joseph talk about how the idea for ICEBlock came about, Apple and Google’s broader crackdown on similar apps, and what this all means for people trying to access information about ICE.
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Listen to the weekly podcast on Apple Podcasts,Spotify, or YouTube. Become a paid subscriber for early access to these interview episodes and to power our journalism.If you become a paid subscriber, check your inbox for an email from our podcast host Transistor for a link to the subscribers-only version! You can also add that subscribers feed to your podcast app of choice and never miss an episode that way. The email should also contain the subscribers-only unlisted YouTube link for the extended video version too. It will also be in the show notes in your podcast player.
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Al via la Contro-Conferenza della società civile “”Sulle droghe abbiamo un piano”


Il 6, 7 e 8 novembre si tiene a Roma la Contro-Conferenza sulle droghe, autoconvocata dalla rete di associazioni della società civile, attiva da anni per riforme puntuali e onnicomprensive di leggi e politiche in materia di stupefacenti proibiti.

La tre giorni si tiene in concomitanza con la Conferenza Nazionale governativa sulle Droghe che, contrariamente a quanto propagandato, ha sistematicamente evitato qualsiasi coinvolgimento di voci critiche all’approccio proibizionista, punizionista e paternalista del Governo Meloni.

Il programma inizia giovedì 6, alla Città dell’Altra Economia, alle ore 17:30, con tre sessioni con ospiti internazionali che affronteranno quanto avviene in seno all’Onu e l’Ue in materia droghe. Ci saranno approfondimenti, esperienze e storie di successo di riduzione del danno di accesso alle cosiddette terapie psichedeliche.

Venerdì 7, alla Città dell’Altra Economia, dalle ore 9, verrà presentato il piano di politiche alternative a quelle governative. La proposta affronterà la stigmatizzazione delle persone che usano droghe, il carcere e le misure alternative alla restrizione della libertà personale, l’impatto delle nuove misure repressive sulle politiche sociali, le riforme e le sinergie necessarie tra servizi su dipendenze e salute delle persone che usano sostanze. Per finire, è previsto un confronto tra realtà provenienti da zone o quartieri nell’occhio del ciclone repressivo e mediatico.

Alle ore 21, al Cinema Troisi si terrà una puntata live del podcast Illuminismo Psichedelico, seguita dalla proiezione del film All the beauty and the Bloodshed di Laura Poitras.

Sabato 8, alla Sala della Protomoteca in Campidoglio, dalle ore 9, dopo i saluti istituzionali del Comune di Roma, si terrà un dibattito sulla regolamentazione delle sostanze a partire dalle realtà tedesche e maltesi sulla cannabis, un confronto con i membri della rete nazionale degli Enti Locali per l’Innovazione sulle Droghe (ELIDE) e una conferenza stampa di presentazione del documento finale della Contro-Conferenza e le conclusioni. Dalle 14, in piazza Ugo La Malfa, inizierà il ritrovo per la Million Marijuana March, che dal Circo Massimo arriverà in Piazza Vittorio passando per il Colosseo.

L’articolo 15 della legge 309/90 sulle droghe prevede che: “15. Ogni tre anni venga convocata una conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti, alla quale si invitano soggetti pubblici e privati che esplicano la loro attività nel campo della prevenzione e della cura della tossicodipendenza”. La chiusura del governo alle proposte e alle critiche da parte di associazioni e reti civiche ha reso necessaria l’organizzazione di un incontro che denunciasse i passi indietro istituzionali, avvenuti dalla VI Conferenza convocata dal Governo Draghi a Genova nel 2021, dove analisi e contributi indipendenti erano stati parte integrante dell’incontro ufficiale.

Il copione della Conferenza governativa appare già scritto, e da mesi, dalle norme repressive dal decreto anti-rave, dal decreto cosiddetto Caivano, che ha riempito di minori le carceri, dalla trasformazione del codice stradale in una legge che criminalizza ulteriormente i consumatori di droghe, nonché dal cosiddetto Decreto Sicurezza che restringe le libertà individuali, assimilando sostanze senza effetti psicoattivi, come la cannabis light, a sostanze psicotrope proibite. Un copione che, come a norma della legge “Fini-Giovanardi”, prevede che “le conclusioni della Conferenza vengano comunicate al Parlamento anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall’esperienza applicativa” e che quindi lascia presagire ulteriori giri di vite illiberali e criminogeni.

La Controconferenza è convocata da: A Buon Diritto, ARCI, Antigone, Associazione Luca Coscioni, CGIL, CNCA, Comunità di San Benedetto al Porto, Forum Droghe, Gruppo Abele, ItaNPUD, ITARDD, L’Altro Diritto, La Società della Ragione, L’Isola di Arran, LILA, Meglio Legale e Tutela Pazienti Cannabis Medica.

L'articolo Al via la Contro-Conferenza della società civile “”Sulle droghe abbiamo un piano” proviene da Associazione Luca Coscioni.



Anna Pompili a “50 anni di storia e storie dei consultori” – Quali presìdi di cura e di diritti


📍 Roma – Sala Consiliare del Municipio I, Circonvallazione Trionfale 19
🗓 Giovedì 7 novembre 2025
🕒 Ore 15:00


, Anna Pompili, ginecologa e Consigliera Generale dell’Associazione Luca Coscioni, interverrà in occasione dell’incontro pubblico “50 anni di storia e storie dei consultori. Quali presìdi di cura e di diritti”, organizzato dalla Commissione Pari Opportunità del Municipio I Roma Centro.

L’appuntamento sarà anche l’occasione per celebrare i 50 anni dalla nascita dei consultori in Italia, ripercorrendone la storia attraverso esperienze e testimonianze, e discutere il loro futuro come presìdi di prossimità per la salute e la libertà delle persone.

Tra gli interventi, insieme ad Anna Pompili:

  • Lorenza Bonaccorsi, Presidente del Municipio I
  • Claudia Santoloce, Assessora alle Politiche sociali e Pari opportunità del Municipio I
  • Laura Anelli, ginecologa coordinatrice dei consultori ASL RM1
  • Monica Moriconi, delegata del Sindaco ASL RM1
  • Silvia Ippolito, medico referente rapporti con le scuole del Distretto 1

Modera Daniela Spinaci, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Municipio I.

L’incontro è aperto a studenti, cittadine e cittadini, associazioni e comitati.

L'articolo Anna Pompili a “50 anni di storia e storie dei consultori” – Quali presìdi di cura e di diritti proviene da Associazione Luca Coscioni.