Salta al contenuto principale



#NoiSiamoLeScuole racconta di due interventi, grazie a un finanziamento #PNRR, nel comune di Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone: la nuova scuola dell’infanzia e primaria della frazione La Lucca e il nuovo nido comunale Ape Maia.


La Svizzera oggi è formalmente entrata, con la firma di un accordo di partecipazione, nel programma Orizzonte Europa, Europa Digitale e Euratom di Ricerca e Formazione.


ASSOCIAZIONE DEI PALESTINESI IN ITALIA
Roma, 10 novembre 2025

Distruggere un patrimonio umano: Gaza sotto attacco
Appello politico-umanitario per la protezione della popolazione e del patrimonio culturale di Gaza

Negli ultimi due anni, la Striscia di Gaza è stata sottoposta a un’offensiva militare senza precedenti che ha colpito la popolazione civile e distrutto ogni aspetto della vita sociale palestinese.
L’aggressione ha assunto diverse forme, incidendo su tutti i settori: il genocidio dei cittadini gazawi, la distruzione totale delle infrastrutture civili, dell’istruzione, del sistema economico e industriale, dell’agricoltura, della vegetazione, dei luoghi religiosi e del patrimonio architettonico e culturale.
Moschee, chiese e siti storici — tra cui la Grande Moschea Omari e il bagno turco ottomano (Hamam al-Sammara) — sono stati gravemente danneggiati o distrutti.
Questa distruzione sistematica rappresenta una violazione della Convenzione dell’Aia del 1954 sulla protezione dei beni culturali nei conflitti armati e mina i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario.
L’Associazione dei Palestinesi in Italia chiede:
1. Un cessate il fuoco immediato e l’apertura di corridoi umanitari sicuri.
2. La protezione internazionale dei siti culturali e religiosi di Gaza, sotto supervisione UNESCO.
3. L’attivazione di sanzioni e indagini internazionali contro i responsabili della distruzione di vite umane e del patrimonio culturale.
4. Il sostegno alla ricostruzione civile, educativa e culturale del popolo palestinese.
Difendere Gaza significa difendere l’umanità, la memoria e la cultura universale.
L’Italia e l’Unione Europea hanno il dovere morale e politico di agire.

Associazione dei Palestinese in Italia (API)

Fonti principali:
• UNESCO – Preliminary Assessment of Damage to Cultural Heritage in Gaza (2024)
• Human Rights Watch – Crimini contro l’umanità a Gaza (2024)
• The Art Newspaper – Oltre 100 siti culturali distrutti nella Striscia di Gaza (2023)



Whisper Leak: il nuovo attacco side-channel che ruba i messaggi con gli LLM


Microsoft ha annunciato un nuovo attacco side-channel sui modelli linguistici remoti. Consente a un aggressore passivo, in grado di visualizzare il traffico di rete crittografato, di determinare l’argomento della conversazione di un utente con un’intelligenza artificiale, anche quando si utilizza HTTPS.

L’azienda ha spiegato che la fuga dei dati ha interessato le conversazioni con LLM in streaming, modelli che inviano risposte in più parti man mano che vengono generate. Questa modalità è comoda per gli utenti perché non devono attendere che il modello calcoli completamente una risposta lunga.

Tuttavia, è proprio da questa modalità che è possibile ricostruire il contesto della conversazione. Microsoft sottolinea che ciò rappresenta un rischio per la privacy sia per gli utenti individuali che per quelli aziendali.

I ricercatori Jonathan Bar Or e Jeff McDonald del Microsoft Defender Security Research Team hanno spiegato che l’attacco diventa possibile quando un avversario ha accesso al traffico. Potrebbe trattarsi di un avversario a livello di ISP, di qualcuno sulla stessa rete locale o persino di qualcuno connesso alla stessa rete Wi-Fi.

Questo attore malintenzionato sarà in grado di leggere il contenuto del messaggio perché TLS crittografa i dati. Tuttavia, sarà in grado di visualizzare le dimensioni dei pacchetti e gli intervalli tra di essi. Questo è sufficiente affinché un modello addestrato determini se una richiesta appartiene a uno degli argomenti predefiniti.

In sostanza, l’attacco sfrutta la sequenza di dimensioni e tempi di arrivo dei pacchetti crittografati che si verificano durante le risposte da un modello di linguaggio in streaming. Microsoft ha testato questa ipotesi nella pratica. I ricercatori hanno addestrato un classificatore binario che distingue le query su un argomento specifico da tutto il resto del rumore.

Come proof of concept, hanno utilizzato tre diversi approcci di apprendimento automatico: LightGBM, Bi-LSTM e BERT. Hanno scoperto che per una serie di modelli da Mistral, xAI, DeepSeek e OpenAI, l’accuratezza superava il 98%. Ciò significa che un aggressore che osserva semplicemente il traffico verso i chatbot più diffusi può accedere in modo abbastanza affidabile le conversazioni in cui vengono poste domande su argomenti sensibili.

Microsoft ha sottolineato che nel caso di monitoraggio di massa del traffico, ad esempio da parte di un provider o di un’agenzia governativa, questo metodo può essere utilizzato per identificare gli utenti che pongono domande su riciclaggio di denaro, dissenso politico o altri argomenti controllati, anche se l’intero scambio è crittografato.

Gli autori del documento sottolineano un dettaglio inquietante. Più a lungo l’attaccante raccoglie campioni di addestramento e più esempi di dialogo presenta, più accurata sarà la classificazione. Questo trasforma Whisper Leak da un attacco teorico a uno pratico. In seguito alla divulgazione responsabile, OpenAI, Mistral, Microsoft e xAI hanno implementato misure di protezione.

Una tecnica di sicurezza efficace consiste nell’aggiungere una sequenza casuale di testo di lunghezza variabile alla risposta. Questo offusca la relazione tra lunghezza del token e dimensione del pacchetto, rendendo il canale laterale meno informativo.

Microsoft consiglia inoltre agli utenti preoccupati per la privacy di evitare di discutere argomenti sensibili su reti non attendibili, di utilizzare una VPN quando possibile, di scegliere opzioni LLM non in streaming e di collaborare con provider che hanno già implementato misure di mitigazione.

In questo contesto, Cisco ha pubblicato una valutazione di sicurezza separata di otto modelli LLM open source di Alibaba, DeepSeek, Google, Meta , Microsoft, Mistral, OpenAI e Zhipu AI. I ricercatori hanno dimostrato che tali modelli hanno prestazioni scarse in scenari con più turni di dialogo e sono più facili da ingannare in sessioni più lunghe. Hanno anche scoperto che i modelli che davano priorità all’efficienza rispetto alla sicurezza erano più vulnerabili ad attacchi multi-step.

Ciò supporta la conclusione di Microsoft secondo cui le organizzazioni che adottano modelli open source e li integrano nei propri processi dovrebbero aggiungere le proprie difese, condurre regolarmente attività di red teaming e applicare rigorosamente i prompt di sistema.

Nel complesso, questi studi dimostrano che la sicurezza LLM rimane un tema irrisolto. La crittografia del traffico protegge i contenuti, ma non sempre nasconde il comportamento del modello. Pertanto, sviluppatori e clienti di sistemi di intelligenza artificiale dovranno considerare questi canali collaterali, soprattutto quando lavorano su argomenti sensibili e su reti in cui il traffico può essere osservabile da terze parti.

L'articolo Whisper Leak: il nuovo attacco side-channel che ruba i messaggi con gli LLM proviene da Red Hot Cyber.



Sarà disponibile da domani in libreria il volume "Quando arriva la felicità. Un viaggio nella Bibbia per chi ha smesso di crederci" di Adrien Candiard (Libreria Editrice Vaticana).


Sono parte dell’infinito


A settant’anni dalla morte di Albert Einstein, il neuroscienziato Kieran Fox ci regala un commovente e inedito ritratto del celebre fisico, mettendo in luce il profondo senso del sacro che ha sempre contraddistinto la sua ricerca di un intimo connubio tra scienza e spiritualità del genio tedesco. Tutti i più grandi scienziati – Copernico, Keplero, Galileo, Newton – sono stati cercatori instancabili di verità, esploratori della mente divina, al di là della brillante creatività scientifica.

Einstein auspicava un risveglio etico della coscienza, in una sorta di rivoluzione interiore, guidata dalla speranza, da una severa disciplina dello spirito e da un forte desiderio di pace cosmica. Tra i suoi modelli spirituali si annoverano san Francesco d’Assisi e i saggi orientali illuminati, come il Buddha o il Mahatma Gandhi, partendo dal presupposto che la sua religiosità era l’unione di mente e materia, lontano da ogni dogmatismo. «L’immagine dell’universo fisico che ci viene presentata dalla scienza moderna – disse Einstein – è come un grande dipinto o un grande brano musicale che richiama lo spirito contemplativo, che è una caratteristica così marcata dell’anelito religioso e artistico» (p. 18).

Il grande pensatore era convinto dell’esistenza di una religione cosmica, la cui essenza si traduce nell’assunto che ogni uomo ha un valore unico ed è parte dell’infinito, cercando di scorgere in ogni dove uno spiraglio di eternità in cui si rivela il divino. «Einstein, com’è noto, sosteneva che il sentimento religioso cosmico è la spinta più forte e nobile verso la ricerca scientifica» (p. 43). Egli stimava il filosofo Schopenhauer, uno dei primi a studiare a fondo i testi della spiritualità orientale come i Veda e le Upanishad, i più antichi scritti sacri dell’India, da cui trasse ispirazione, affascinato dalla loro saggezza.

Lo straordinario potere della sua mente rende Einstein non solo un genio, ma un uomo illuminato, capace di destare stupore. Egli ci insegna che la mente umana non è in grado da sola di comprendere e spiegare l’armonia che regola l’immensità dell’universo e la meraviglia della natura, ma che c’è un oltre che sfugge alle limitate e fragili capacità umane. Lo scienziato, secondo Einstein, incarna l’archetipo del cercatore di verità e del vero esploratore della spiritualità umana, mosso dalla curiosità.

Tutta l’esistenza di Einstein fu segnata da un’appassionata ricerca della verità sia scientifica sia interiore. Pur essendo ben consapevole delle intense pratiche meditative dei monaci che aveva visto praticare in Asia e da cui era rimasto profondamente colpito, egli non si definì mai un mistico. Il genio che elaborò la teoria della relatività seguì fin da subito le orme di Pitagora, il filosofo che gettò i semi della rivoluzione scientifica: «Per i pitagorici, la matematica era più di un semplice metodo scientifico: era un sentiero mistico» (p. 99). Per Einstein, la matematica è stata il suo percorso mistico. In linea con la fede pitagorica, egli ha rappresentato un po’ una sintesi di questo antico tentativo di conciliare ragione e religione: considerava la scienza un mezzo di comunione tra microcosmo e macrocosmo, un dono che poteva elevare la nostra anima, avvicinandola all’incontro con il divino. Riprendendo l’eredità spinoziana, Einstein cercava ovunque tracce del divino e, come il filosofo olandese, credeva nel panteismo: «L’Eterna Sapienza di Dio si è manifestata in tutte le cose e specialmente nella mente umana» (p. 137).

Profondamente influenzato dall’antico ideale indiano della nonviolenza di matrice gandhiana, lo scienziato tedesco seguì gli ideali pacifisti, prerequisito di ogni vera religione: «La vita dell’individuo – egli affermava – ha senso solo nella misura in cui contribuisce a rendere più nobile e più bella la vita di ogni essere vivente» (p. 175). La vera essenza della spiritualità einsteiniana consiste nell’accettare con serenità la nostra finitezza, fragilità e ignoranza, accogliendo il mondo come un mistero e come una fonte inesauribile di meraviglia da riconoscere e amare. «Einstein ha probabilmente contribuito più di chiunque altro nella storia alla nostra comprensione del cosmo, ma ha sempre avuto un atteggiamento di umiltà riguardo ai traguardi della mente umana e delle sue potenzialità» (p. 257).

The post Sono parte dell’infinito first appeared on La Civiltà Cattolica.



La bozza interna della Commissione europea demolisce i principi fondamentali del GDPR La Commissione europea ha segretamente avviato una riforma potenzialmente massiccia del GDPR. noybs offre una prima panoramica delle modifiche proposte. mr10 November 2025


noyb.eu/it/eu-commission-about…



Palantir in Baden-Württemberg: Polizei soll mit deinen Daten Software trainieren dürfen


netzpolitik.org/2025/palantir-…



Wind Farms, Whistleblowers, and Nuclear Reactors: News from the Slovenian Pirates


As part of our ongoing effort to connect the international Pirate community, we are reviewing and translating recent news from various Pirate Parties into English. This week, we highlight important reports from the Pirate Party of Slovenia, covering issues of corruption in green energy projects, technological sovereignty, and energy policy in Europe. As will be noted, much of their news is not country specific but reflects wider European issues. We look forward to sharing more news from PPSI and all of the Pirate parties around the world.

New suspicion of abuse and corruption related to wind farms

Following a report from a civil initiative, law enforcement agencies began to investigate whether funds from a state-owned company were used for unlawful influence on local decision-makers and whether donations from the investor constituted a form of bribery.

Just as during the epidemic millions of taxpayer euros were spent under the guise of necessity, today something similar is happening in the field of green energy, which has become a major source of abuse of public funds due to poor legislation.

Instead of the Ministry of Energy increasing oversight of the use of public funds, with ever new legislative proposals the sector is being even more deregulated, expanding opportunities for corruption and manipulation.

Unfortunately, what we are witnessing is not a green transition, but a diversion of millions of euros of public money into the accounts of a select few.]Here is the English translation of the requested article:

Following a report from a civil initiative, law enforcement agencies began to investigate whether funds from a state-owned company were used for unlawful influence on local decision-makers and whether donations from the investor constituted a form of bribery.

Just as during the epidemic millions of taxpayer euros were spent under the guise of necessity, today something similar is happening in the field of green energy, which has become a major source of abuse of public funds due to poor legislation.

Instead of the Ministry of Energy increasing oversight of the use of public funds, with ever new legislative proposals the sector is being even more deregulated, expanding opportunities for corruption and manipulation.

Unfortunately, what we are witnessing is not a green transition, but a diversion of millions of euros of public money into the accounts of a select few.]

piratskastranka.si/nov-sum-zlo…

In Norway, it was discovered that a manufacturer could remotely shut down 850 buses

Although Norwegian taxpayers paid for these buses, they are not completely under their control.

Such practices are not limited only to China. Many Western manufacturers, with the notorious American company John Deere being a prime example, have for years implemented similar mechanisms for remote vehicle control.

Farmers can have their tractors disabled remotely, for instance, if they are late with a leasing payment or try to repair the machine themselves without official service.

We increasingly encounter products that we physically purchase, yet manufacturers, through pre-installed software, protections, and remote control, take away real control over what we have bought.

If we buy a product, we must have full control over it. We must have the right to use, repair, and modify the product without restrictions from the manufacturer.

Such cases should be understood as a warning that Europe needs to strengthen technological sovereignty and protect the right to repair.]

piratskastranka.si/na-norveske…

Germans demolish nuclear power plant that could operate for another 30 years

German policy has decided to shut down all nuclear power plants in the country, and Grafenrheinfeld was closed as part of this plan in 2015.

The plant operated for only 33 years, although it could have easily operated for another 30 years or even longer.

During its operation, it prevented emissions of more than 300 million tons of CO2 through clean energy production.

Germany’s Green Party forced the early closure of nuclear power plants by manipulating data and reports.

Just as they rushed to shut down nuclear power plants, they are now hastily dismantling them.

This will deprive future German governments of the option to simply restore and restart the shut-down nuclear reactors.

It is a waste of the future—a climatic, economic, and energy crime.]

piratskastranka.si/nemci-rusij…


pp-international.net/2025/11/p…



Sulla separazione delle carriere


Credo che la separazione delle carriere sia un po' come i centri migranti in Albania: non servono a nulla ma sono utilissimi ai partiti di destra per eccitare il loro elettorato.

Detto questo...

La separazione delle carriere è una proposta di cui si era discusso anche nella bicamerale tra Berlusconi e D'Alema, e la sinistra mi sembra di poter dire fosse fondamentalmente d'accordo (gli interventi finali dei vari membri della Commissione Bicamerale sono qui: documenti.camera.it/leg16/doss…).

Del resto, l'utilità di evitare che chi ha lavorato anni a cercare indizi e prove di colpevolezza (il pubblico ministero) possa cambiare casacca e diventare quello che deve dare un giudizio terzo e imparziale su una persona rinviata a giudizio (il giudice) è una cosa talmente logica che non mi meraviglia si siano trovati d'accordo persino D'Alema e Berlusconi.

Poi le cose sono cambiate, Berlusconi ha iniziato la sua battaglia contro la magistratura, la riforma della giustizia (separazione delle carriere compresa) è diventato il suo randello politico, e il PD (allora PDS) ha dovuto fare marcia indietro e diventare contrario (questo per l'aurea regola che se piove e un fascista dice che piove, anche se sei bagnato fradicio tu devi dire che c'è il sole altrimenti stai dando ragione a un fascista).

Entrando nel merito, la critica secondo cui la separazione delle carriere porterebbe i PM sotto il controllo del governo a me sembra infondata. Non ho mai trovato nessuno che mi spiegasse COME potrebbe succedere nei fatti che evitando ad un PM di diventare giudice, e a un giudice di diventare PM, il PM passerebbe sotto il controllo dell'esecutivo. E nessuno riesce neanche a spiegarmi perché questa paura c'è solo per il PM; il provvedimento è perfettamente simmetrico, si vieta al giudice di diventare PM e al PM di diventare giudice, ma nella valutazione del rischio c'è una rottura di questa simmetria e l'unico rischio di cui si parla è la perdita di imparzialità del PM, il giudice ne sarebbe immune.

Altro elemento importante: la separazione delle carriere esiste già, è qui tra noi. La legge attuale prevede che un magistrato (PM o giudice) possa cambiare strada UNA VOLTA SOLA nella sua carriera e SOLO nei primi nove anni. Prima la legge era molto più permissiva ma poi Mario Draghi (anche qui... in un governo sostenuto dalla sinistra) ha ristretto le possibilità di questi cambi di carriera e da allora è possibile cambiare solo una volta e solo nei primi nove anni.

Infine, quanti magistrati ci sono ogni anno che fanno questo cambio di carriera? Una ventina su circa 10.000, ovvero circa un paio ogni mille magistrati.

Quindi in sostanza, abbiamo una parte politica che è partita lancia in resta per spostare la realtà di mezzo millimetro più in là, raccontando di chissà quali vantaggi, e una parte politica che è partita lancia in resta in direzione opposta per non fargliela spostare di mezzo millimetro più in là, paventando chissà quali disastri per la tenuta democratica del Paese.

Mi sembra tutto un po' surreale.



Perché i nuovi sottomarini pakistani cambiano gli equilibri dell’Indo-Med

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La flotta di sottomarini della classe Hangor, basata sul collaudato progetto cinese Yuan Type 39B, segna una nuova generazione rispetto ai vecchi sottomarini pakistani delle classi Khalid e Hashmat. In base all’accordo firmato nel 2015, Islamabad ha ordinato otto



LANDFALL: la nuova spia commerciale Android e la catena di exploit che colpisce i dispositivi Samsung


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Era solo questione di tempo. Dopo le rivelazioni di agosto su una sofisticata catena di exploit zero-click che sfruttava vulnerabilità nella elaborazione di immagini DNG su iOS, era inevitabile che qualcosa di



Gaffe di Daniela Santanchè: esalta un articolo pensando faccia i complimenti all’Italia ma è esattamente l’opposto


@Politica interna, europea e internazionale
Gaffe di Daniela Santanché che ha condiviso sui social un articolo del Telegraph che racconta la storia di una famiglia inglese, la quale, dopo aver girato il mondo, ha deciso di trasferirsi in Italia. Un pezzo celebrato dalla ministra del Turismo con





Ombre (pesanti) di fascismo. E il fenomeno-Colosimo


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/ombre-p…
Cosa c’entrano la Colosimo, il busto di Mussolini con la patrimoniale? Molto di più di quanto non possa sembrare. C’è chi lo fa con garbo sbarazzino (Colosimo), c’è chi lo fa con disprezzo ridanciano (La Russa), c’è chi lo fa



Usa, Trump grazia Giuliani e gli altri alleati che negarono la sua sconfitta nel 2020

[quote]WASHINGTON – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha concesso la grazia a chi tentò di ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali nel 2020 dopo la vittoria di Joe…
L'articolo Usa, Trump grazia Giuliani e gli altri alleati che negarono la sua



Rivoluzione nel procurement Usa. Ecco cosa cambia con la riforma Hegseth

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Gli Usa procedono spediti nel rilancio della loro base industriale della Difesa. In un discorso ai vertici delle Forze armate e delle più importanti aziende del settore, il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha annunciato una delle riforme più ambiziose degli ultimi



Shutdown, accordo per lo stop al blocco del governo federale. Decisivi i voti di otto democratici

[quote]WASHINGTON – Al Senato degli Stati Uniti è stato raggiunto l’accordo bipartisan per mettere fine allo shutdown e riprendere le attività e le spese del governo. Decisivi i voti di…
L'articolo Shutdown, accordo per lo stop al blocco del governo



Guerra ibrida, la sfida permanente che chiama in causa tutti noi. Scrive Serino

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Nel presente momento storico, il confronto tra Nazioni o Alleanze, per effetto della cosiddetta guerra ibrida, è diventato permanente. Senza entrare in tecnicismi e cercando di restare comprensibili, la guerra ibrida combina modalità convenzionali – la guerra




Il rogo burocratico dell’UE antepone l’IA alla protezione della privacy

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
I piani dell’UE di ridurre il volume della propria legislazione potrebbero aiutare le aziende tecnologiche ad acquisire molti più dati per addestrare l’intelligenza artificiale, ma

Maronno Winchester reshared this.



e cosa fa putin? invade l'ucraina. e poi dice che non è vero che sia un pazzo...


Mina ferisce quattro soldati, la Thailandia sospende la tregua con la Cambogia


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il governo della Thailandia ha deciso di sospendere la tregua con la Cambogia mediata dal presidente statunitense Donald Trump, si rialza la tensione tra i due paesi
L'articolo Mina ferisce quattro soldati, la Thailandia sospende la tregua con la Cambogia



a me pare ambiguo il discorso del presidente più che l'articolo della BBC.... se uno parlando dice tutto e il contrario di tutto, nel tentativo di rendere comprensibile quanto detto da trump, è quasi inevitabile che la frase venga distorta. E' un po' come tirare la pietra e nascondere la mano... in fondo poco conta se trump dopo aver incitato i suoi sostenitori all'odio ha anche detto loro di essere corretti. e comunque sappiamo come ragiona trump: cieco odio verso chi non è bianco, ricco, uomo e etero.

in ogni caso va anche notato che per strumentalizzazioni più gravi in italia non succede mai niente a giornalisti corrotti.



Salari da fame e propaganda: il governo Meloni ignora milioni di poveri.


noblogo.org/transit/salari-da-…


Salari da fame e propaganda: il governo Meloni ignora milioni di poveri.


(178)

(Gio)

La recente affermazione del ministro Giancarlo Giorgetti secondo cui”...chi guadagna duemila euro al mese non è ricco” segna un punto di non ritorno nella distanza crescente tra la retorica economica del governo Meloni e la realtà materiale del Paese.

È una frase che, lungi dal voler interpretare la complessità sociale italiana, rivela una visione distorta e verticalista della società, nella quale la normalità economica viene definita dall’alto e mai dal vissuto reale dei cittadini. Gli indicatori ufficiali delineano un quadro desolante. L’ISTAT ha certificato nel 2024 un record di povertà assoluta che coinvolge oltre 9,8 per cento delle famiglie, un dato che traduce in cifre concrete il fallimento delle politiche redistributive degli ultimi anni.

La Banca d’Italia, nel suo più recente rapporto, evidenzia come la quota di reddito detenuta dal 10 per cento più ricco continui a crescere, mentre i salari medi, corretti per l’inflazione, hanno perso potere d’acquisto ininterrottamente dal 1990. L’OCSE conferma: l’Italia è uno dei pochi Paesi dell’area euro in cui i salari reali non solo ristagnano, ma arretrano.

(Gio2)

La comunicazione dell’esecutivo continua a insistere su un racconto trionfalistico, in cui i lievi aumenti lordi ottenuti grazie a misure temporanee vengono presentati come conquiste epocali. È una narrativa costruita più per compiacere gli elettori che per affrontare la sostanza del problema. Il lavoratore povero, colui che guadagna meno di mille euro al mese, rimane il simbolo di un’Italia abbandonata, priva di un salario minimo, sacrificata sull’altare dell’austerità e dell’ortodossia liberista.

A questa cecità strutturale si aggiunge l’opposizione ideologica alla patrimoniale, ribadita più volte dalla presidente Meloni: “Finché governerà la Destra, non ci sarà una tassa sui patrimoni.” Questa posizione, sotto le mentite spoglie della difesa del ceto medio, protegge in realtà la ricchezza accumulata e perpetua un modello fiscale regressivo, che spreme chi lavora e tutela chi possiede.

In nome di un’idea di libertà economica, si legittima l’ingiustizia.

Così il governo esibisce propagandisticamente successi inesistenti, mentre l’Italia reale affonda in una spirale di insicurezza, bassi redditi e disuguaglianze crescenti. La distanza tra la narrazione ufficiale e le condizioni concrete del Paese non è più un disallineamento etico, ma una frattura politica e morale profonda. Continuare a negarla significa non solo sbagliare analisi economica: significa schierarsi contro la dignità di chi lavora.

#Blog #Italia #Economia #GovernoMeloni #Diseguaglianze #Opinioni

Mastodon: @alda7069@mastodon.unoTelegram: t.me/transitblogFriendica: @danmatt@poliverso.orgBio Site (tutto in un posto solo, diamine): bio.site/danielemattioli

Gli scritti sono tutelati da “Creative Commons” (qui)

Tutte le opinioni qui riportate sono da considerarsi personali. Per eventuali problemi riscontrati con i testi, si prega di scrivere a: corubomatt@gmail.com





Inizia la Cop30 per l’ambiente: proteste, scarse speranze e un grande assente


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Si terrà dal 10 al 21 novembre a Belém, in Brasile. Ma i piani di contrasto al cambiamento climatico dei Paesi aderenti sembrano troppo blandi per salvare il pianeta da un disastro annunciato. Poco incisivo anche l’impegno dell’Unione Europea, che promette




QNAP risolve 7 bug critici nei sistemi NAS scoperti al Pwn2Own Ireland 2025


QNAP ha risolto sette vulnerabilità critiche di tipo zero-day nei propri sistemi operativi NAS (Network Attached Storage), dopo che un gruppo di ricercatori, partecipando al Pwn2Own Ireland 2025 che si è tenuto a Cork dal 20 al 22 ottobre, è riuscito a sfruttarle con successo.

In un ambiente controllato, gli exploit dimostrati mettono in lucevulnerabilità a livello del kernel e falle nell’interfaccia web, le quali potrebbero permettere a malintenzionati non autenticati di compromettere il dispositivo e di esfiltrare i dati ivi memorizzati.

A scovare le falli i team Summoning Team, DEVCORE, Team DDOS e uno stagista di CyCraft hanno concatenato questi zero-day per aggirare l’autenticazione e ottenere il controllo completo del sistema sui dispositivi QNAP NAS.

Questi difetti, identificati come ad esempio le CVE-2025-62847, CVE-2025-62848, CVE-2025-62849, consentono l’esecuzione di codice remoto (RCE) e attacchi di escalation dei privilegi contro le versioni QTS 5.2.x, QuTS hero h5.2.x e QuTS hero h5.3.x.

Le vulnerabilità principali del sistema operativo riguardano la convalida impropria degli input, che causano buffer-overflow ed errori di tipo use-after-free nei gestori CGI, i quali facilitando l’inserimento di comandi arbitrari senza privilegi utente.

I problemi storici di QNAP, come gli overflow dell’heap, sono stati il punto di partenza per queste tecniche, che si sono evolute fino a raggiungere attacchi RCE a zero click nei firmware più recenti. La categoria NAS della Zero Day Initiative (ZDI) ha offerto premi per oltre 150.000 dollari, concorrendo a un montepremi totale di 792.750 dollari per 56 vulnerabilità uniche scoperte da hacker.

QNAP ha risolto questi problemi negli aggiornamenti del firmware rilasciati il 24 ottobre 2025.

Gli utenti di QTS 5.2.x sono tenuti ad aggiornare il sistema alla versione 5.2.7.3297 build 20251024 o successive, che integra una sanificazione degli input più robusta e aggiornamenti del kernel volti a prevenire exploit di tipo overflow. Invece QuTS hero h5.2.x segue la stessa build, mentre h5.3.x richiede la build 5.3.1.3292 20251024 o successiva, risolvendo i difetti di integrazione specifici di ZFS che amplificavano i rischi RCE nelle configurazioni di storage ibride.

Nonostante alcuni punteggi CVSS siano ancora in attesa di definizione, i bug vengono considerati critici a causa del loro stato zero-day e del contesto Pwn2Own; questo le rende potenzialmente pericolose per la disponibilità del servizio, aumentando il rischio di una successiva violazione dei dati.

L'articolo QNAP risolve 7 bug critici nei sistemi NAS scoperti al Pwn2Own Ireland 2025 proviene da Red Hot Cyber.



Dall’Urbe eterna all’Urbe digitale: Roma conquista l’Europa dell’hi-tech


Maker Faire Rome, The European Edition, promossa dalla Camera di Commercio di Roma e curata da Innova Camera con il sostegno di Roma Capitale, rappresenta una manifestazione unica nel panorama nazionale dell’innovazione.

Con tredici edizioni alle spalle, Roma non si limita più ad ospitare l’innovazione: oggi ne è diventata la piattaforma permanente. Formazione, impresa e ricerca qui non si limitano a convivere ma collaborano attivamente per lo stesso traguardo. Costruire il futuro. E il modello funziona, un esempio da cui altri territori potrebbero trarre ispirazione.


Foto: Carlo Denza

Roma, capitale della creatività tecnologica


Dal 17 al 19 ottobre 2025, il Gazometro Ostiense ha ospitato la tredicesima edizione della Maker Faire Rome, trasformando dodici ettari di archeologia industriale in un grande laboratorio a cielo aperto. Tre giorni intensi con numeri impressionanti: oltre 45.000 presenze, di cui 13.000 studenti, hanno visitato più di 380 stand, tra makers, scuole, startup e centri di ricerca che hanno mostrato le tecnologie destinate a plasmare il nostro immediato futuro.

Maker Faire Rome rimane il più grande evento europeo dedicato alla cultura digitale e all’innovazione aperta. Qui formazione, sperimentazione e impresa si mescolano, e i giovani, sempre più spesso, da spettatori diventano veri protagonisti.

La novità di quest’anno è stata la Call for Schools 2025: centinaia di studenti tra i 14 e i 18 anni hanno presentato progetti di robotica, sostenibilità e intelligenza artificiale che poco avevano da invidiare a startup già affermate.
Foto: Carlo Denza

Tre macroaree tematiche


L’evento si è sviluppato su tre macroaree: Creativity (stampa 3D, arte digitale, musica, artigianato innovativo, gaming e robotica), Discovery (mobilità sostenibile, scienze applicate e progetti educativi con demo dal vivo), Innovation (manifattura digitale, IoT, intelligenza artificiale, economia circolare, agritech, e-sports, big data e aerospazio).

Tra i big presenti: ESA, ENI, STMicroelectronics, Esercito Italiano e Polizia di Stato. Suggestiva l’installazione Fusion Bloom di ENI, che ha accompagnato i visitatori in un viaggio virtuale sulla fusione a confinamento magnetico, una delle vie più promettenti verso l’energia pulita. L’Esercito ha presentato i droni del 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica, il “cane robot” del 7° Reggimento Difesa NBC e il blindato VTLM “Lince” della Brigata Granatieri di Sardegna. ENEA ha portato l’impianto Calliope, che sfrutta radiazioni gamma per sanificare cibo e beni culturali, oltre a progetti su acquaponica e stampa 3D di leghe metalliche. Intesa Sanpaolo Innovation Center ha mostrato il proprio laboratorio robotico per l’assistenza a persone fragili.
Foto: Carlo Denza

Call for Schools: i giovani protagonisti


La Call for Schools, realizzata insieme al Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha coinvolto oltre 120 istituti scolastici da tutta Italia. Licei, istituti tecnici e professionali. I ragazzi hanno presentato lavori nati nei laboratori scolastici: domotica sostenibile, droni educativi, software per comunicazione inclusiva, sistemi di risparmio energetico e piattaforme per didattica interattiva.
Foto: Carlo Denza

MakeITcircular: l’economia circolare premia l’innovazione


Momento clou: la premiazione del contest MakeITcircular allo Spazio Civico 30. Il primo premio (3.000 euro) è andato a MIKTÒS di CDC Studio, che converte scarti tessili misti in un polimero termoplastico completamente riciclato. Si tratta del primo composto al mondo ottenuto interamente da rifiuti tessili misti, in grado di rimpiazzare plastiche tradizionali in svariate applicazioni industriali.

I radioamatori: i primi maker della storia


Un brivido nostalgico ha catturato le scolaresche che sfilavano in una delle sezioni più interessanti, quella dei radioamatori. I primi makers, i veri pionieri dell’autocostruzione. Con i loro tasti verticali e il loro linguaggio “binario” formato da punti e linee. Quando la tecnologia era prevalentemente analogica, questi sperimentatori costruivano stazioni radio, progettavano antenne, comunicavano via satellite e i più audaci perfino verso le stelle, con gli astronauti sulla ISS.

RISC-V: l’architettura aperta che democratizza i processori


Tra le tech emergenti, molto interesse ha suscitato interesse RISC-V: un’architettura di processori completamente open source. “Niente licenze costose: qui tutto è aperto e accessibile. L’analogia è immediata, la stessa filosofia che negli anni ’90 ha reso Linux una forza dirompente nel software sta ora investendo l’hardware.
Foto: Carlo Denza

Un melting pot tecnologico


Maker Faire Rome 2025 è molto più di una fiera tech. È il luogo in cui generazioni diverse si incontrano e confrontano le proprie visioni. Imprese, startup, università, scuole e maker indipendenti collaborano e si contaminano in un melting pot tecnologico dal linguaggio condiviso: quello dell’innovazione

Ma c’è un rovescio della medaglia. Le tecnologie presentate RISC-V, droni autonomi, IoT, AI, sollevano questioni serie di sicurezza informatica. La moltiplicazione di device connessi e l’adozione di architetture open richiedono nuovi approcci alla cybersecurity: proteggere dispositivi, reti intelligenti e infrastrutture critiche diventerà sempre più urgente. Non a caso il 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica era presente alla fiera, segno che l’attenzione su questi temi sta crescendo.

Conclusione


Roma non è più solo Caput Mundi. Oggi è anche Caput Maker: il posto dove innovazione e tradizione si parlano, e il futuro prende forma un progetto alla volta.

L'articolo Dall’Urbe eterna all’Urbe digitale: Roma conquista l’Europa dell’hi-tech proviene da Red Hot Cyber.



L’intelligenza artificiale supera l’uomo ma non su tutti i campi. L’AGI e vicina o lontana?


Secondo gli esperti, l’umanità è entrata in una nuova fase dello sviluppo dell’intelligenza artificiale: un’epoca in cui i sistemi non si limitano più ad assistere l’uomo, ma sono in grado di svolgere autonomamente compiti complessi che in passato richiedevano l’intervento umano.

Tra i relatori di un recente incontro dedicato al tema figurano alcuni dei nomi più autorevoli del settore: il CEO di Nvidia Jensen Huang, il responsabile di Meta AI Yann LeCun, e i premi Turing e Nobel Yoshua Bengio, Geoffrey Hinton, Fei-Fei Li e Bill Dalley.

Il Queen Elizabeth Prize for Engineering 2025 viene assegnato a sette ingegneri che hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo del moderno apprendimento automatico, una componente fondamentale dei progressi dell’intelligenza artificiale (IA).

Yoshua Bengio, Geoffrey Hinton, John Hopfield e Yann LeCun sostengono da tempo le reti neurali artificiali come modello efficace per l’apprendimento automatico, che ora rappresentano il paradigma dominante. Insieme, sono responsabili delle basi concettuali di questo approccio.

Jensen Huang e Bill Dally hanno guidato lo sviluppo delle piattaforme hardware che supportano il funzionamento dei moderni algoritmi di apprendimento automatico. La visione di sfruttare le unità di elaborazione grafica (GPU) e i loro successivi progressi architetturali hanno consentito la scalabilità che è stata fondamentale per il successo della loro applicazione.

Fei-Fei Li ha riconosciuto l’importanza di fornire set di dati di alta qualità, sia per valutare i progressi sia per supportare l’addestramento degli algoritmi di apprendimento automatico. Creando ImageNet, un database di immagini su larga scala utilizzato per la ricerca sui software di riconoscimento degli oggetti, ha reso possibile l’accesso a milioni di immagini etichettate, fondamentali per l’addestramento e la valutazione degli algoritmi di visione artificiale.

Nell’incontro Huang ha sottolineato che “per la prima volta, l’intelligenza artificiale sta realmente potenziando le capacità umane e permettendo la realizzazione di progetti concreti”. Secondo il CEO di Nvidia, i sistemi di IA hanno già raggiunto un livello di “intelligenza generale” sufficiente per fornire soluzioni pratiche su larga scala.

LeCun, invece, ha precisato che il raggiungimento dell’AGI (Intelligenza Artificiale Generale) non sarà un evento improvviso, ma un processo graduale: “Le capacità dei sistemi aumenteranno progressivamente, in ambiti diversi e in tempi differenti”, ha spiegato.

Non tutti gli esperti, però, concordano sul fatto che le macchine arriveranno a superare gli esseri umani in ogni campo. Fei-Fei Li ha osservato che l’intelligenza artificiale è già in grado di riconoscere decine di migliaia di oggetti e tradurre centinaia di lingue, capacità impossibili per qualsiasi individuo. Tuttavia, ha aggiunto, “l’intelligenza umana rimarrà un pilastro della società: le macchine possono essere più potenti, ma solo gli esseri umani comprendono davvero il significato e il contesto”.

Il premio Nobel Geoffrey Hinton ha invece previsto che entro vent’anni l’intelligenza artificiale sarà in grado di battere l’uomo in qualsiasi dibattito. Yoshua Bengio ha confermato questa visione, sostenendo che “non esiste alcun ostacolo concettuale al fatto che un giorno le macchine imparino a fare tutto ciò che sappiamo fare noi”.

Il dibattito si inserisce nel contesto della crescente competizione tra Stati Uniti e Cina per la conquista della cosiddetta “superintelligenza“. Colossi come OpenAI, Anthropic e altri attori del settore hanno già attratto decine di miliardi di dollari in investimenti, mentre le valutazioni delle aziende di IA continuano a crescere vertiginosamente.

Su un punto, però, gli esperti restano divisi: per alcuni, l’avvento dell’AGI è imminente, e potrebbe arrivare entro due anni; per altri, si tratta di un traguardo che richiederà decenni per essere raggiunto.

L'articolo L’intelligenza artificiale supera l’uomo ma non su tutti i campi. L’AGI e vicina o lontana? proviene da Red Hot Cyber.



Abstimmungskampagne der Piratenpartei Zürich für die Digitale Integrität


JA zur Digitale Integrität

Die Abstimmungskampagne der Piratenpartei Zürich für die Digitale Integrität [1] kommt jetzt mit dem Versand der Abstimmungsunterlagen in die intensive Phase. Die Piraten stellen sich dabei deutlich gegen den Gegenvorschlag.

Renato Sigg, Vorstand der Piratenpartei Zürich: „Der Gegenvorschlag verwässert an den entscheidenden Punkten unsere Volksinitiative und würde die Digitale Integrität zum zahnlosen Papiertiger machen.“

Mit einem JA zur Digitalen Integrität kann der Kanton Zürich an den wegweisenden Erfolg vom Kanton Genf anknüpfen, wo in der Volksabstimmung 94% der Bürger einen vergleichbaren Schutz ihrer Daten forderten. Auf dieser Basis wurde der Kanton aufgefordert, Microsoft oder Google für Schüler nicht verpflichtend zu nutzen. [2]
[3]Die griffigen Auswirkungen im Kanton Genf kommentiert Renato Sigg: „Die Digitale Integrität ist ein zentrales Element für eine menschenwürdige Digitalisierung.“

Auch die Jugendsession 2025 fordert seit Sonntag eine „Digital Governance“, welche die digitale Selbstbestimmung, den Schutz persönlicher Daten und mehr digitale Souveränität beinhaltet.

[4]Auch in anderen Kantonen laufen gleiche Bestrebungen, direkt oder indirekt von den Piraten gefördert. Dort sind nun Vorbereitungsarbeiten im Gange, ähnliche Initiativen umzusetzen.

Die Digitalisierung ist in der heutigen Zeit wichtig und nicht wegzudenken, jedoch wird diese über die Köpfe der Menschen hinweg und oftmals gegen ihre Interessen umgesetzt. Das Grundrecht auf Digitale Integrität sorgt hier für dringend nötige Korrekturen.

Konkret lassen sich aus der Digitalen Integrität folgende Rechte ableiten:
Das Recht auf ein Offline-Leben.
Das Recht darauf, nicht von einer Maschine beurteilt zu werden.
Das Recht darauf, nicht überwacht, vermessen und analysiert zu werden.
Das Recht auf Vergessenwerden.
Das Recht auf Informationssicherheit.
Das Recht auf Schutz vor Verwendung von Daten ohne Zustimmung, welche das digitale Leben betreffen.

Jorgo Ananiadis, Präsident der Piratenpartei: „Die Inklusion muss ernst genommen werden. Auch älteren Menschen müssen wir die Möglichkeit bewahren, ihre Billete selbst zu lösen, an einem Schalter mit Menschen zu kommunizieren oder mit Bargeld zu zahlen. Die Freiheit, nicht ständig digital erreichbar oder kontrollierbar zu sein muss bestehen bleiben.“

Pascal Fouquet, Vorstandsmitglied Piratenpartei: „Alle müssen darauf bestehen können, dass im Zweifel ein Mensch eine Entscheidung fällt. Sei es bei der Bewerbung, beim Abschluss einer Versicherung oder einer medizinischen Behandlung.“

Das Recht auf digitale Unversehrtheit sollte endlich in allen Verfassungen aufgenommen werden [5]. Das Abstimmungsergebnis aus Genf, Neuenburg und der Sammelerfolg in Zürich bestätigen das wachsende Bewusstsein für digitale Rechte und den zunehmenden Bedarf nach Schutz der Privatsphäre. Der unermüdliche Einsatz der Piratenpartei, die sich seit fast einem Jahrzehnt für dieses Thema starkmacht, zeigt Wirkung [6]. Massgeblich verantwortlich hierfür ist Alexis Roussel [7].

Alexis Roussel, ehemaliger Co-Präsident der Piratenpartei und Autor des Buches „Notre si précieuse intégrité numérique“ (Unsere so wertvolle digitale Unversehrtheit): „Dies ist eine historische Chance für Zürich. Es ist der erste Schritt in Richtung einer digitalen Gesellschaft, die die Menschen schützt. Das Recht auf digitale Integrität gibt uns das Werkzeug, um gegen Massenüberwachung zu kämpfen.“

Die Piratenpartei ruft auch andere Kantone und die Schweizer Regierung auf, dem Beispiel von Genf und Neuenburg zu folgen und die digitalen Rechte in ihre Verfassungen und Gesetze aufzunehmen. Im Bundeshaus wurde im Dezember 2023 ein solcher Vorstoss abgelehnt [8]. Inzwischen hat die Staatspolitische Kommission des Nationalrates das Thema aber erneut aufgegriffen [9]. Es ist von entscheidender Bedeutung, dass die Bürgerinnen und Bürger ihre Privatsphäre und digitale Integrität geschützt wissen.

Ivan Büchi, Piratenpartei Ostschweiz
„Das Grundrecht auf digitale Integrität sichert eine humanistische Zukunft in Freiheit und Würde.“

Quellen:
[1] https://digitaleintegrität.ch/
[2] letemps.ch/cyber/donnees-perso…
[3] rune-geneve.ch/petition-integr…
[4] jugendsession.ch/2025
[5] https://www.ge.ch/votations/20230618/cantonal/4/
[6] de.wikipedia.org/wiki/Recht_au…
[7] slatkine.com/fr/editions-slatk…
[8] parlament.ch/de/ratsbetrieb/su…
[9] parlament.ch/de/ratsbetrieb/su…


piratenpartei.ch/2025/11/09/ab…



Il #9novembre del 1989, con la caduta del #MurodiBerlino, ha inizio la fine dei regimi comunisti nell'Europa dell'Est. In questa data, simbolo della liberazione delle nazioni oppresse dal totalitarismo, celebriamo il Giorno della Libertà.




Quando un somaro pieno di soldi entra in politica, può far finta di essere un intelligente, ma alla fine la vera natura esce. Come si suol dire, un somaro può far finta di essere un cavallo, ma prima o poi raglia...


mi chiedo se desiderare all'esistenza di dio abbia senso. non avrebbe più senso desiderare l'esistenza di un dio giusto?
in reply to simona

i desideri cambiano il comportamento umano perché sono il motore primo delle azioni delle persone. per quello che dici te non ha neppure senso parlare male della chiesa o di quello perché tanto saremo comunque cenere prima di 100 anni.


New research “suggests that dark energy may no longer be a cosmological constant” and that the universe’s expansion is slowing down.#TheAbstract


A Fundamental ‘Constant’ of the Universe May Not Be Constant At All, Study Finds


Welcome back to the Abstract! Here are the studies this week that took a bite out of life, appealed to the death drive, gave a yellow light to the universe, and produced hitherto unknown levels of cute.

First, it’s the most epic ocean battle: orcas versus sharks (pro tip: you don’t want to be sharks). Then, a scientific approach to apocalyptic ideation; curbing cosmic enthusiasm; and last, the wonderful world of tadpole-less toads.

As always, for more of my work, check out my book First Contact: The Story of Our Obsession with Aliens, or subscribe to my personal newsletter the BeX Files.

Now, to the feast!

I guess that’s why they call them killer whales


Higuera-Rivas, Jesús Erick et al. “Novel evidence of interaction between killer whales (Orcinus orca) and juvenile white sharks (Carcharodon carcharias) in the Gulf of California, Mexico.” Frontiers in Marine Science.

Orcas kill young great white sharks by flipping them upside down and tearing their livers out of their bellies, which they then eat family-style, according to a new study that includes new footage of these Promethean interactions in Mexican waters.

“Here we document novel repeated predations by killer whales on juvenile white sharks in the Gulf of California,” said researchers led by Jesús Erick Higuera Rivas of the non-profit Pelagic Protection and Conservation AC.

“Aerial videos indicate consistency in killer whales’ repeated assaults and strikes on the sharks,” the team added. “Once extirpated from the prey body, the target organ is shared between the members of the pods including calves.”
Sequence of the killer whales attacking the first juvenile white sharks (Carcharodon carcharias) on 15th of August 2020. In (d) The partially exposed liver is seen on the right side of the second shark attacked. Photos credit: Jesús Erick Higuera Rivas.

I’ll give you a beat to let that sink in, like orca teeth on the belly of a shark. While it's well-established that orcas are the only known predator of great white sharks aside from humans, the new study is only the second glimpse of killer whales targeting juvenile sharks.

This group of orcas, known as Moctezuma’s pod, has developed an effective strategy of working together to flip the sharks over, which interrupts the sharks’ sensory system and puts them into a state called tonic immobility. The authors describe the pod’s work as methodical and well coordinated.

“Our evidence undoubtedly shows consistency in the repeated assaults and strikes, indicating efficient maneuvering ability by the killer whales in attempting to turn the shark upside down, likely to induce tonic immobility and allow uninterrupted access to the organs for consumption, " the team said. Previous reports suggest that “the lack of bite marks or injuries anywhere other than the pectoral fins shows a novel and specialized technique of accessing the liver of the shark with minimal handling of each individual.”

An orca attacking a juvenile great white shark. Image: Marco Villegas

Sharks, by the way, do not attack orcas. Just the opposite. As you can imagine based on the horrors you have just read, sharks are so petrified of killer whales that they book it whenever they sense a nearby pod.

“Adult white sharks exhibit a memory and previous knowledge about killer whales, which enables them to activate an avoidance mechanism through behavioral risk effects; a ‘fear’- induced mass exodus from aggregations sites,” the team said. “This response may preclude repeated successful predation on adult white sharks by killer whales.”

In other words, if you’re a shark, one encounter with orcas is enough to make you watch your dorsal side for life—assuming you were lucky enough to escape with it.

In other news…

Apocalypse now plz


Albrecht, Rudolf et al. “Geopolitical, Socio-Economic and Legal Aspects of the 2024PDC25 Event.” Acta Astronautica.

You may have seen the doomer humor meme to “send the asteroid already,” a plea for sweet cosmic relief that fits our beleaguered times. As it turns out, some scientists engage in this type of apocalyptic wish fulfillment professionally.

Planetary defense experts often participate in drills involving fictional hazardous asteroids, such as the 2024PDC25, a virtual object “discovered” at the 2025 Planetary Defense Conference. In that simulation, 2024PDC25 had a possible impact date in 2041.

Now a team has used that exercise as a jumping off point to explore what might happen if it hit even earlier, channeling that “send the asteroid already” energy.. The researchers used this time-crunched scenario to speculate about the effect on geopolitics and pivotal events, such as the 2028 US Presidential elections.

“As it is very difficult to extrapolate from 2025 across 16 years in this ‘what-if’ exercise, we decided to bring the scenario forward to 2031 and examine it with today’s global background,” Rudolf Albrecht of the Austrian Space Forum. “Today would be T-6 years and the threat is becoming immediate.”

As the astro-doomers would say: Finally some good news.

Big dark energy


Son, Junhyuk et al. “Strong progenitor age bias in supernova cosmology – II. Alignment with DESI BAO and signs of a non-accelerating universe.” Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

First, we discovered the universe was expanding. Then, we discovered it was expanding at an accelerating rate. Now, a new study suggests that this acceleration might be slowing down. Universe, make up your mind!

But seriously, the possibility that the rate of cosmic expansion is slowing is a big deal, because dark energy—the term for whatever is making the universe expand—was assumed to be a constant for decades. But this consensus has been challenged by observations from the Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI) in Arizona, which became operational in 2021. In its first surveys, DESI’s observations have pointed to an expansion rate that is not fixed, but in flux.

Together with past results, the study “suggests that dark energy may no longer be a cosmological constant” and “our analysis raises the possibility that the present universe is no longer in a state of accelerated expansion,” said researchers led by Junhyuk Son of Yonsei University. “This provides a fundamentally new perspective that challenges the two central pillars of the [cold dark matter] standard cosmological model proposed 27 years ago.”

It will take more research to constrain this mystery, but for now it’s a reminder that the universe loves to surprise.

And the award for most squee goes to…


Thrane, Christian et al. “Museomics and integrative taxonomy reveal three new species of glandular viviparous tree toads (Nectophrynoides) in Tanzania’s Eastern Arc Mountains (Anura: Bufonidae).” Vertebrate Zoology

We’ll end, as all things should, with toadlets. Most frogs and toads reproduce by laying eggs that hatch into tadpoles, but scientists have discovered three new species of toad in Tanzania that give birth to live young—a very rare adaptation for any amphibian, known as ovoviviparity. The scientific term for these youngsters is in fact “toadlet.” Gods be good.

“We describe three new species from the Nectophrynoides viviparus species complex, covering the southern Eastern Arc Mountains populations,” said researchers led by Christian Thrane of the University of Copenhagen. One of the new species included “the observation of toadlets, suggesting that this species is ovoviviparous.”
One of the newly described toad species, Nectophrynoides luhomeroensis. Image: John Lyarkurwa.

Note to Nintendo: please make a very tiny Toadlet into a Mario Kart racer.

Thanks for reading! See you next week.




Maria Zakharova: Il Segretario generale della NATO Rutte ha affermato che la Russia non è sola nei suoi tentativi di indebolire le regole globali: "Come sapete, collabora con Cina, Corea del Nord, Iran e altri".

Innanzitutto, a cosa si riferiscono esattamente queste "regole globali"? Vi prego di pubblicarne l'elenco completo sul sito web della NATO. Finora, nessuno sa a quali "regole" si riferisca Rutte.

In secondo luogo, la Russia, come la Cina e la maggioranza globale, ha sempre dichiarato il proprio impegno nei confronti del diritto internazionale. È la NATO che lo ha ripetutamente violato con le sue azioni aggressive e coalizioni illegittime: invadendo l'Iraq con falsi pretesti, bombardando la Jugoslavia, ecc.

In terzo luogo, non ricordo che nessun paese membro della NATO abbia dichiarato di voler porre fine alla cooperazione, ad esempio con la Cina, menzionata da Rutte. Di recente, c'è stato un vertice tra Stati Uniti e Cina – non ho sentito Rutte criticare il Presidente degli Stati Uniti per questo.

L'antieuropeista



youtube.com/watch?v=-p-gPf-HGV…

a me ricorda un po' il moby prince.




Ancora licenziamenti nel tech: ora tocca (di nuovo) a Ibm?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Ibm non è la prima Big Tech ad avere i conti in ordine e l'esigenza di tagliare il proprio organico. Un modus operandi iniziato subito dopo il periodo post pandemico che ha avuto una accelerazione con l'arrivo di