Computer Quantistici in lenta Evoluzione. Seppur lontani, superato il millisecondo di stato di coerenza
I fisici dell’Università di Aalto (Finlandia) hanno stabilito un nuovo record mondiale per la durata dello stato coerente di un qubit superconduttore, l’elemento principale di un computer quantistico. Sono riusciti a raggiungere un tempo di coerenza massimo di 1 millisecondo, con un valore mediano di 0,5 millisecondi. Questo valore è notevolmente superiore ai valori precedenti, che raramente raggiungevano 0,6 millisecondi e risultavano solitamente instabili.
Nel calcolo quantistico, anche le frazioni di millisecondo contano. Più a lungo un qubit rimane in uno stato quantistico coerente, più operazioni possono essere svolte da un computer quantistico prima che si verifichino errori. Come sottolineano gli autori dello studio, tali progressi sono importanti non solo per il calcolo quantistico, ma anche per lo sviluppo di sensori e simulatori quantistici.
La chiave del successo sta nel miglioramento del design e dei materiali. I ricercatori hanno creato un nuovo tipo di qubit transmon, un tipo di qubit superconduttore resistente al rumore e ampiamente utilizzato nella moderna tecnologia quantistica. Hanno utilizzato film superconduttori ultrapuri e hanno prodotto il chip in un ambiente sterile. Gli elementi del circuito sono stati incisi mediante litografia a fascio di elettroni e le giunzioni Josephson, responsabili del comportamento quantistico, prodotte con elevata precisione.
Particolare attenzione è stata prestata alla purezza dei materiali e alla protezione dall’ossidazione. Anche difetti microscopici possono distruggere prematuramente lo stato quantico. Il chip è stato raffreddato a una temperatura prossima allo zero assoluto in un sistema frigorifero a diluizione, quindi è stato utilizzato uno speciale amplificatore per leggere i segnali senza distorsioni.
Dei quattro qubit sul chip, uno, denominato Q2, ha mostrato prestazioni particolarmente notevoli. Ha raggiunto costantemente una coerenza superiore al millisecondo in esperimenti ripetuti, confermando la robustezza della tecnica. Risultati simili sono già stati dimostrati da ricercatori che sono riusciti a far sì che i qubit superconduttori conservassero le informazioni 10 volte più a lungo del normale.
Sebbene il risultato rappresenti un importante passo avanti, la scalabilità rimane una sfida. Garantire una coerenza stabile su centinaia o migliaia di qubit transmon su un singolo chip è molto più difficile che con una singola istanza. Tuttavia, gli autori hanno pubblicato apertamente tutti i dettagli della tecnica, inclusi circuiti, parametri e protocolli di misura, in modo che altri gruppi di ricerca possano replicare e consolidare questo successo.
La ricerca è pubblicata sulla rivista Nature Communications e potrebbe avvicinare le tecnologie quantistiche alle applicazioni pratiche nel mondo reale.
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Un nuovo bug su macOS consente il bypass del TCC per rubare i dati utenti
Microsoft ha affermato che gli aggressori potrebbero aver sfruttato una vulnerabilità di bypass di Transparency, Consent, and Control (TCC) recentemente corretta per rubare informazioni sensibili dagli utenti macOS, inclusi i dati Apple Intelligence memorizzati nella cache.
TCC è un meccanismo e framework di sicurezza di macOS che impedisce alle app di accedere ai dati personali degli utenti, consentendo a macOS di controllare le modalità di accesso e utilizzo delle informazioni da parte delle app su tutti i dispositivi Apple. TCC ha il compito di richiedere l’autorizzazione per avviare nuove app e di visualizzare avvisi se un’app tenta di accedere a dati sensibili (inclusi contatti, foto, webcam e così via).
La vulnerabilità, identificata come CVE-2025-31199 scoperta da Microsoft, è stata risolta a marzo 2025, con il rilascio delle patch per macOS Sequoia 15.4.
Il problema era che, mentre Apple limita l’accesso TCC alle app con accesso completo al disco e blocca automaticamente l’esecuzione di codice non autorizzato, i ricercatori Microsoft hanno scoperto che gli aggressori potevano sfruttare l’accesso privilegiato dei plugin Spotlight per ottenere l’accesso a file sensibili e rubarne il contenuto.
In un rapporto appena pubblicato, i ricercatori Microsoft hanno dimostrato che la vulnerabilità (da loro denominata Sploitlight) potrebbe essere utilizzata per raccogliere dati, tra cui informazioni di Apple Intelligence e informazioni remote su altri dispositivi associati a un account iCloud.
In questo modo, gli aggressori potrebbero mettere le mani sui metadati di foto e video, sui dati di geolocalizzazione, sui dati sul riconoscimento facciale e delle persone, sulle informazioni sull’attività degli utenti, sugli album fotografici e sulle librerie condivise, sulla cronologia delle ricerche e sulle preferenze degli utenti, nonché su foto e video eliminati.
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Nuovi Attacchi di Phishing tramite Falso Meeting su Zoom vogliono rubare le credenziali aziendali
Un attacco di phishing che imita una riunione urgente su Zoom viene utilizzato dai criminali informatici per rubare credenziali aziendali, utilizzando un’interfaccia falsificata così realistica che è quasi impossibile distinguerla da una vera videoconferenza. Cofense, l’azienda che ha scoperto la campagna, afferma di utilizzare un oggetto dell’email allarmante come “Situazione critica – Riunione di emergenza”, per indurre i destinatari a cliccare immediatamente sul link.
Dopo aver cliccato sul link, l’utente vede quella che sembra una connessione alla riunione. Per un po’, vede persino una finta animazione di “partecipazione alla riunione” e un’interfaccia video con immagini di partecipanti che si suppone siano già presenti – alcuni che salutano, altri che annuiscono.
Ma poi arriva il bello: appare un messaggio di errore di connessione e una richiesta di accesso ripetuto.
Il falso modulo di accesso a Zoom Workplace compila automaticamente l’indirizzo email aziendale della vittima, aumentando l’effetto di autenticità. I dati inseriti vengono immediatamente inoltrati agli aggressori.
L’attacco si è distinto per l’utilizzo di una tecnica di mascheramento dei link: la catena di reindirizzamenti inizia con l’indirizzo della legittima piattaforma Cirrus Insight CRM, ma alla fine porta a una falsa pagina Zoom ospitata su un dominio cloud poco appariscente.
Gli ideatori di questo schema sperano che la combinazione di autenticità visiva, dati precompilati e senso di urgenza riduca il livello di sospetto e porti a un rapido trasferimento di login e password. Cofense sottolinea che tali attacchi sono particolarmente efficaci quando imitano le comunicazioni aziendali o strumenti aziendali familiari, come Zoom, Teams, Slack e altri. L’elevato tasso di clic di tali email è dovuto al fatto che si integrano nei processi quotidiani, senza causare ansia nei destinatari.
Approcci simili che prevedono falsi relativi a videoconferenze o moduli di accesso sono già stati utilizzati in precedenza, ma questa campagna ne porta la sofisticatezza a nuovi livelli. Animazioni, transizioni fluide dello schermo ed elementi visivi della vera interfaccia Zoom rendono l’attacco quasi indistinguibile da una connessione di riunione legittima. Ciò è particolarmente pericoloso in un ambiente di lavoro ibrido in cui Zoom è diventato parte integrante delle operazioni aziendali.
Gli esperti raccomandano alle organizzazioni di informare ulteriormente i dipendenti su tali scenari, di rafforzare il filtraggio della posta elettronica e di limitare la possibilità di reindirizzamento a risorse esterne utilizzando policy di sicurezza interne. È inoltre importante verificare regolarmente l’autenticità degli URL utilizzati e, in caso di dubbio, aprire i link manualmente anziché cliccandoci sopra.
Come sempre, la consapevolezza al rischio degli esseri umani è l’arma più importante da sviluppare!
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Il tuo smart TV ti sta spiando? La mancata sicurezza e le vulnerabilità critiche nei dispositivi IoT
I dispositivi intelligenti in rete non sono più semplici aiutanti, ma potenziali nemici. Con ogni nuovo termostato o TV connesso a Internet, si apre una nuova falla nell’infrastruttura digitale delle nostre case.
Questo ci ricorda una nuova minaccia scoperta nei termostati WiFi Network Thermostat X-Series, ampiamente diffusi. La vulnerabilità è considerata critica: sulla scala CVSS, ha ricevuto 9,8 punti su 10 ed è monitorata con il CVE-2025-7742. Se un dispositivo di questo tipo è connesso a Internet, è indifeso. Ma anche dietro un firewall, può essere utilizzato come punto di accesso a una rete aziendale o industriale.
La CISA ha sottolineato che le telecamere vulnerabili vengono utilizzate in tutto il mondo, anche nelle infrastrutture critiche di numerose strutture commerciali.
Secondo il ricercatore di sicurezza informatica Sovik Kandar di MicroSec, il server web integrato in questi termostati non richiede autenticazione. Un aggressore deve solo essere connesso alla stessa rete o ottenere l’accesso tramite Port Forwarding per cancellare le credenziali e assumere il pieno controllo del dispositivo. Questo scenario è del tutto possibile, soprattutto in un ambiente in cui i dispositivi IoT raramente ricevono aggiornamenti e vengono spesso lasciati incustoditi.
Questo non è certo il primo attacco ai termostati. L’anno scorso, i dispositivi Bosch avevano una minaccia simile : consentivano il caricamento e la completa compromissione di firmware arbitrari. Il problema risiede nell’architettura complessiva dell’IoT. Tali dispositivi non sono protetti di default e la loro distribuzione in aree critiche, dagli uffici alla produzione, li rende un comodo trampolino di lancio per gli attacchi.
Ma non è tutto. Nello stesso rapporto, un rappresentante di MicroSec ha rivelato un’altra pericolosa vulnerabilità, questa volta nei sistemi di videosorveglianza LG Innotek. Il modello obsoleto LNV5110R è ancora attivamente utilizzato in strutture commerciali, nonostante sia già stato rimosso dal supporto. La vulnerabilità consente l’esecuzione remota di codice arbitrario a livello di amministratore. Questo bug è sufficiente per caricare una speciale richiesta HTTP POST nella memoria non volatile della telecamera. Il bug apre la strada al controllo totale del sistema di videosorveglianza, con la possibilità di installare trojan, videosorveglianza nascosta o accedere ad altri segmenti di rete.
Ma non sono questi i punti deboli, secondo Kandar. Sostiene che la Smart TV sia il principale tallone d’Achille di qualsiasi infrastruttura moderna. Quasi tutti i modelli Android dispongono di un debug aperto tramite la porta ADB, che non è protetta da password o da un avviso. Queste TV sono ovunque: dalle sale conferenze ai reparti ospedalieri, dagli aeroporti alle sale server. Il controllo può essere assunto da remoto, e questa non è più una teoria: una dimostrazione pratica è disponibile pubblicamente su YouTube. Attraverso la TV, è possibile non solo accedere alla visualizzazione dello schermo, ma anche lanciare un attacco su larga scala all’intera rete locale.
Kandar, che ha al suo attivo 21 vulnerabilità CVE, traccia una linea inquietante: i dispositivi IoT non sono solo rischi, ma vettori di attacco attivi, invisibili e familiari. Molti di essi sono inizialmente considerati affidabili dal sistema, raramente ricevono aggiornamenti e il loro hackeraggio non desta sospetti finché non è troppo tardi.
Bitdefender, un’altra azienda di monitoraggio delle minacce, raccomanda di isolare completamente tutti i dispositivi IoT dalla rete principale, limitandone l’accesso tramite una VLAN o un router separato. È particolarmente importante eliminare qualsiasi accesso diretto a Internet. Anche le VPN, spesso utilizzate per l’accesso sicuro, possono diventare vulnerabili se non aggiornate e configurate correttamente. Come osserva CISA, la sicurezza delle VPN non è determinata tanto dalla crittografia, quanto dallo stato delle apparecchiature connesse.
La CISA non ha ancora registrato tentativi di sfruttamento delle nuove vulnerabilità ma ha emesso dei bollettini a riguardo. Ma è solo questione di tempo. L’agenzia chiede di limitare urgentemente la visibilità di rete di tutti i dispositivi industriali e IoT, eliminando l’accesso esterno e utilizzando metodi di comunicazione sicuri solo quando assolutamente necessario. Queste non sono raccomandazioni, ma istruzioni di sopravvivenza.
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7.000 server cancellati! Silent Crow e Cyberpartisans BY devastano Aeroflot in un cyberblitz storico
Mentre l’Occidente combatte contro attacchi ransomware e le aziende private investono in sicurezza difensiva, dall’altra parte del fronte digitale la guerra si gioca in modo asimmetrico. Il 28 luglio 2025, la compagnia aerea nazionale russa Aeroflot è stata colpita da un massiccio cyberattacco rivendicato dai gruppi filo-ucraini Silent Crow e Cyberpartisans BY, provocando la cancellazione di voli, un impatto finanziario diretto in borsa e – secondo le fonti underground – la compromissione e distruzione di oltre 7.000 server interni.
Il colpo rappresenta una delle operazioni offensive più devastanti subite da infrastrutture critiche russe dall’inizio del conflitto con l’Ucraina.
La dinamica dell’attacco: un anno di persistenza e compromissione totale
Secondo quanto riportato dal canale Telegram Hackmanac Cyber News e da un post sul rinnovato BreachForums, l’operazione è durata oltre un anno, durante il quale gli attaccanti hanno mantenuto un accesso persistente nei sistemi di Aeroflot, fino al momento dell’attacco distruttivo.
Il risultato?
- La cancellazione completa di 7.000 server (fisici e virtuali)
- L’esfiltrazione di 22 terabyte di dati sensibili
- 54 voli cancellati solo il 28 luglio
- Disservizi informatici su vasta scala negli aeroporti russi
Ma i dati esfiltrati non riguardano solo la logistica di volo: si parla di storico dei voli, dispositivi dei dipendenti, mail aziendali, dati da server di intercettazione e file confidenziali del top management.
I gruppi coinvolti: hacktivismo ad alta intensità
Silent Crow è un gruppo relativamente nuovo ma molto attivo nel fronte filo-ucraino della guerra cibernetica. Ha già rivendicato attacchi a istituzioni governative russe, aziende IT, telco e assicurazioni.
In questa operazione ha agito in collaborazione con i Cyberpartisans BY, gruppo bielorusso noto per le azioni di sabotaggio contro il regime di Lukashenko. Il loro obiettivo dichiarato è
“liberare la Bielorussia e aiutare l’Ucraina nella sua lotta contro l’occupante”.
Approfondimento tecnico: cosa è stato compromesso davvero?
I dettagli tecnici pubblicati dagli attaccanti forniscono una fotografia allarmante dell’IT interno di Aeroflot, che si presenta come un sistema critico ma arretrato, scarsamente protetto e gestito con superficialità.
Infrastruttura compromessa:
- 122 hypervisor
- 43 ambienti ZVIRT (virtualizzazione russa)
- Circa 100 interfacce iLO per la gestione dei server fisici
- 4 cluster Proxmox
- Accesso completo a migliaia di VM
Sistemi aziendali violati:
Gli attaccanti hanno avuto accesso a praticamente tutti i sistemi core:
- Flight management (CREW, Sabre)
- ERP e CRM (1C, Sirax, SharePoint, KASUD)
- Posta elettronica aziendale (Exchange)
- Controllo delle perdite di dati (DLP)
- Sistemi di sorveglianza e wiretapping
- Dispositivi endpoint del personale, incluso il CEO
Dati raccolti:
- 12 TB di database (storico voli, manutenzione, passeggeri)
- 8 TB da file share di rete (cartelle interne)
- 2 TB da posta elettronica
- Audio da intercettazioni e comunicazioni interne
- Dati dei sistemi di monitoraggio del personale
Secondo The Moscow Times, parte dei sistemi critici utilizzavano ancora Windows XP, mentre il CEO non cambiava password da oltre tre anni.
Il messaggio lasciato dagli attaccanti
Nell’analisi pubblicata sul sito ufficiale dei CyberPartisans, è presente un report dettagliato dell’operazione contro Aeroflot, corredato da screenshot, log delle attività malevole e riferimenti incrociati ai sistemi compromessi. Tra i contenuti rilasciati figura anche il messaggio lasciato dagli attaccanti sui terminali compromessi, un chiaro segnale della natura psicologica e politica dell’attacco.
Il messaggio, scritto in una combinazione di russo, tedesco e inglese, recita:
Secondo le stesse fonti, questo messaggio è comparso su numerosi endpoint aziendali al momento della cancellazione dei server, dimostrando che l’operazione non si è limitata all’esfiltrazione dati, ma ha incluso anche una componente di defacement e guerra psicologica.
Conseguenze economiche e reputazionali
Il danno reputazionale è solo la punta dell’iceberg:
- Il titolo Aeroflot ha perso il 3.9% in borsa
- 54 voli cancellati solo il giorno dell’attacco
- Disservizi e ritardi nelle operazioni di volo e check-in
- Potenziale danno diplomatico in caso di rilascio pubblico dei 22 TB esfiltrati
Il Roskomnadzor ha dichiarato che al momento non ci sono evidenze di fuga di dati personali, ma Silent Crow ha minacciato la pubblicazione se non riceverà attenzione mediatica e politica.
L’attacco a Aeroflot non è un semplice incidente informatico. È un’operazione su larga scala che unisce spionaggio, sabotaggio e guerra psicologica. Il livello di compromissione ottenuto suggerisce non solo una falla nella sicurezza, ma una vera e propria bancarotta culturale nella gestione dell’IT interno.
Nel mezzo di una guerra ibrida in cui l’aviazione è simbolo e infrastruttura, colpire Aeroflot significa colpire l’identità e la mobilità della Russia stessa.
Ora resta solo da vedere: cosa conterranno quei 22 TB? E quanto a lungo il Cremlino riuscirà a tenerli fuori dall’occhio dell’opinione pubblica?
Fonti:
- Ars Technica – Attacco Aeroflot
- Reuters – Cyberattack contro Aeroflot
- The Record – Ritardi e disagi in Russia
- Radio Svoboda – Hacker contro Aeroflot
- The Moscow Times – Sistemi obsoleti e password mai cambiate
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La guerra cercata
L’accordo tra ELT e L3Harris porta l’intelligence elettronica nel cuore dell’Europa. Ecco come
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un nuovo centro d’eccellenza per l’intelligence e la guerra elettronica nascerà in Italia. L3Harris Technologies, colosso statunitense della difesa e della sicurezza, ha siglato un accordo strategico con ELT Group, leader italiano
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Il comune di Feltre revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini: anche un consigliere di Fdi vota a favore
@Politica interna, europea e internazionale
Il comune di Feltre revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini anche con il voto favorevole di un consigliere di Fratelli d’Italia. Come riferisce il Corriere Veneto, il consigliere della maggioranza di centrodestra, Denis
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Le chiacchierate speciali di Epsilon - Marco Ciurcina ci parla di Privacy e data retention intervistato da @Stefano Morandi :verified:
A cosa serve l'Europa? A chiarire che i dati delle nostre comunicazioni non possono essere conservati senza limite di tempo e scopo. Ne parliamo con l'avvocato Marco Ciurcina, esperto di privacy, data retention e nuove tecnologie.
Il video presenta una "chiacchierata speciale" di Epsilon con l'avvocato Marco Ciurcina del Foro di Torino, esperto in nuove tecnologie e privacy [00:02]. L'argomento principale della discussione è la data retention, ovvero la conservazione dei dati e dei metadati delle comunicazioni [01:57].
Contesto storico e normativo della data retention:
• Eventi scatenanti: La discussione prende il via dagli attentati dell'11 settembre e quelli successivi a Madrid e Londra, che hanno spostato l'attenzione sulla sicurezza, talvolta a scapito della privacy [01:14].
• Direttive UE iniziali: Questi eventi hanno portato alla creazione di direttive europee sulla data retention, focalizzandosi sulla conservazione dei dati telefonici, email, social e altre forme di comunicazione [01:45].
• Patriot Act e normativa europea: L'avvocato Ciurcina menziona il Patriot Act negli Stati Uniti e sottolinea come in Europa l'attenzione si sia concentrata sul bilanciamento tra il diritto alla riservatezza e l'esigenza di tutelare la sicurezza [03:17].
• Metadati: Vengono spiegati i metadati come l'insieme di informazioni che circondano una comunicazione (mittente, destinatario, orario, luogo, indirizzo IP), distinguendoli dal contenuto della comunicazione stessa [05:33].
• Direttiva 2002/58: Questa direttiva era sintetica ma chiara nel richiedere che le eccezioni alla non conservazione dei metadati fossero previste per legge e con proporzionalità [06:27].
• Direttiva Frattini (2006/24): Prevedeva un'ampia possibilità di conservazione dei dati, ma è stata dichiarata invalida dalla Corte di Giustizia per mancanza di proporzionalità [08:48].
• Situazione attuale in Europa: Oggi, ci sono norme nazionali molto diverse, alcune delle quali sono state dichiarate illegittime dalla Corte di Giustizia per non conformità con l'obbligo di proporzionalità [09:38].
Nuova consultazione della Commissione Europea:
• La Commissione Europea ha avviato una consultazione per proporre una nuova direttiva che regoli l'accesso e la conservazione dei dati (e metadati) da parte delle autorità.
• L'avvocato Ciurcina vede positivamente questo intervento legislativo comunitario, poiché c'è maggiore consapevolezza sul tema e l'obiettivo è un quadro normativo uniforme e rispettoso dei principi comunitari di bilanciamento dei diritti. La consultazione pubblica si è chiusa il 18 giugno [16:02].
Problemi e sfide della data retention in Italia:
• Sicurezza vs. privacy: La sicurezza è spesso percepita come un diritto superiore, mettendo in secondo piano la privacy.
• "Ascensori legislativi": Viene criticata la pratica di inserire in leggi non correlate (come quella sulla sicurezza degli ascensori) articoli che aumentano i tempi di ritenzione dei metadati (da 2 a 6 anni) per indagini su terrorismo e mafia. Questa pratica rende la conservazione a 6 anni di fatto lo standard per gli operatori.
• La speranza è che la nuova direttiva europea porti a termini di conservazione più brevi e consideri parametri come la situazione di contesto o il rischio territoriale [18:20].
Consapevolezza e responsabilità individuale:
• C'è una crescente consapevolezza sull'importanza di limitare la conservazione e di criptare le comunicazioni, ma anche sulla natura dei metadati e su come essi rivelino "con chi parlo, quando ci parlo, da dove ci parlo".
• Quando si usano servizi gratuiti, "il guadagno del fornitore del servizio sono i nostri dati".
• L'importanza di utilizzare tecnologie e servizi che offrono garanzie più alte, come il software libero o servizi distribuiti (es. Mastodon), che non accentrano il controllo dei dati nelle mani di pochi.
• Le nuove generazioni sono più consapevoli di questi aspetti [26:50].
Impatto del GDPR e del quadro normativo europeo:
• Il GDPR è un modello normativo di successo, copiato globalmente, che ha imposto ai fornitori di servizi di adeguarsi, ad esempio permettendo di sapere dove sono localizzati i propri dati.
• Tuttavia, il GDPR non regola la data retention per finalità di indagine penale (regolata dalla direttiva 2016/680) né la sicurezza nazionale, che ha eccezioni specifiche.
• Nonostante le eccezioni, il quadro giuridico europeo (es. Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo) prevede limiti anche per i trattamenti di dati per sicurezza nazionale, richiedendo proporzionalità.
• A differenza degli Stati Uniti, dove la sorveglianza di massa sugli stranieri è più permessa, in Europa la sorveglianza di massa indiscriminata non è consentita senza violare le norme [36:52].
• Le recenti normative europee come il Data Services Act, Data Market Act e AI Act stanno mettendo in discussione il "capitalismo della sorveglianza", introducendo il concetto di "rischio sistemico" e imponendo responsabilità alle grandi piattaforme.
Partecipazione e conclusione:
• L'avvocato menziona la sua collaborazione con associazioni come Humans, che si occupano di sensibilizzazione su questi temi.
• Viene ribadito l'invito a partecipare attivamente alla consultazione pubblica dell'Unione Europea, che è accessibile a tutti [43:16].
• Il video si conclude ribadendo l'importanza di essere consapevoli di come i nostri dati vengano trattati, dato che le interazioni digitali sono quotidiane e costanti.
Qui il video completo
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AI Mode, ecco le nuova trovata di Google per affossare i giornali
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Google lancia nel Regno Unito la modalità “AI Mode”, che fornisce risposte dirette senza link a siti web, segnando un cambiamento radicale rispetto ai tradizionali “10 link blu”. L'articolo del Daily
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
Mediterraneo allargato, Italia e Stati Uniti. Il tempo delle scelte strategiche secondo Volpi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Mediterraneo non è una periferia. Non è una cerniera passiva tra l’Europa e il resto del mondo, né un’area da presidiare a distanza con droni e satelliti. Il Mediterraneo è uno spazio vivo, mutevole, attraversato da rotte storiche e tensioni contemporanee, in cui si incrociano
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La battaglia di democrazia di due attivisti perseguitati per le loro critiche al “sistema Terracina”
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/la-batt…
Nell’estate del 2022 una serie di arresti scuotono la città di Terracina, i
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
Oggi 29 luglio è la giornata mondiale della tigre. La caccia illegale e il commercio di parti (pelle, ossa e organi) rappresentano la minaccia più grave per la sua sopravvivenza. Come può intervenire la cooperazione internazionale di polizia
Lo sviluppo umano, come l'espansione dell'agricoltura, l'urbanizzazione e le infrastrutture, sta riducendo e frammentando gli habitat naturali delle tigri, limitando il loro spazio vitale. Quando le tigri entrano in contatto con le comunità umane, possono verificarsi attacchi a persone e bestiame, portando a ritorsioni e uccisioni da parte degli esseri umani.
Le tigri possono essere vulnerabili a malattie trasmesse dagli animali domestici, come cani e bestiame, presenti nelle aree circostanti i loro habitat. Alcune popolazioni di tigri hanno una bassa diversità genetica a causa di piccole dimensioni e isolamento, il che le rende più vulnerabili a malattie e cambiamenti ambientali.
I cambiamenti climatici, come l'aumento delle temperature e la modifica dei regimi di pioggia, possono influenzare negativamente gli habitat e le prede delle tigri.
La conservazione delle tigri richiede sforzi coordinati a livello internazionale per affrontare queste minacce e proteggere i loro habitat naturali.
Le tigri, insieme ad altri grandi felini, siano oggetto di una pressione crescente per il commercio delle loro parti, in particolare le ossa, principalmente destinate all'uso medicinale in Asia. Sebbene le ossa di tigre siano la materia prima più ricercata, vi è una crescente preoccupazione per la sostituzione con ossa di altri grandi felini, come leoni e giaguari, sia per aumentare l'offerta, sia per aggirare le normative.
Un aspetto cruciale per la tutela delle tigri riguarda lo sviluppo di operazioni di allevamento in cattività. Dal 1990, si è assistito a un aumento di queste strutture, create in parte per rispondere alla diminuzione delle tigri selvatiche e all'inasprimento delle restrizioni sul commercio internazionale di specie provenienti da fonti selvatiche. Sebbene il commercio internazionale di parti provenienti da allevamenti in cattività sia generalmente permesso dalla #CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione), con requisiti regolatori diversi rispetto al commercio da fonti selvatiche, le parti contraenti CITES hanno mantenuto una posizione precauzionale e restrittiva riguardo al commercio di tigri provenienti da allevamenti in cattività per scopi commerciali. Le preoccupazioni principali riguardano i rischi per le popolazioni selvatiche che potrebbero derivare dalla legalizzazione dei mercati di destinazione.
È stata osservata una fuoriuscita di ossa da allevamenti di tigri per alimentare il mercato medicinale, spesso in violazione delle leggi nazionali. Per quanto riguarda i leoni, il Sudafrica ha permesso l'esportazione legale di scheletri di leone verso il Sud-Est asiatico, derivanti da popolazioni in cattività legate all'industria della caccia sportiva. Tuttavia, questo mercato è ora sospeso e il governo sudafricano ha manifestato l'intenzione di porre fine all'industria di allevamento di leoni in cattività. La sospensione di queste esportazioni legali solleva il rischio di un aumento del traffico di ossa provenienti da fonti captive.
I documenti sottolineano la persistenza dei mercati di destinazione per le parti di grandi felini e indicano che, anche se la produzione di prodotti medicinali avviene prevalentemente nei paesi consumatori, c'è un potenziale aumento della lavorazione delle ossa più vicino alla fonte, creando paste o colle. Questa innovazione nel traffico rappresenta un rischio da monitorare attentamente per le tigri e altre specie.
Pertanto, gli aspetti chiave sono:
- Controllo rigoroso degli allevamenti in cattività: Limitare la proliferazione non regolamentata e prevenire la fuoriuscita di parti di tigri dal mercato legale.
- Contrastare la domanda di prodotti derivati da tigri: Attraverso campagne di sensibilizzazione e politiche che riducano l'uso di queste parti nella medicina tradizionale.
- Monitorare e reprimere il traffico illegale: Sia dalle popolazioni selvatiche che dagli allevamenti in cattività.
- Evitare la sostituzione con altre specie: Assicurarsi che le restrizioni sul commercio di parti di tigre non portino a un aumento del traffico di altre specie di grandi felini.
In definitiva, la necessità di preservare le tigri selvatiche richiede un approccio integrato che affronti sia la domanda di mercato che la gestione delle fonti di approvvigionamento, inclusa la rigorosa supervisione degli allevamenti in cattività.
Con riguardo alla cooperazione internazionale (inspecie di polizia) gli aspetti salienti riguardano:
- Contrasto al bracconaggio e al commercio illegale:
- Scambio di informazioni e intelligence tra le forze di polizia di diversi paesi per identificare e smantellare le reti di bracconaggio e traffico.
- Operazioni congiunte di contrasto al bracconaggio e sequestro di prodotti illegali a base di tigre.
- Rafforzamento della cooperazione doganale per impedire il contrabbando transfrontaliero.
- Applicazione della legge e perseguimento dei criminali:
- Armonizzazione e applicazione di leggi severe contro il bracconaggio e il commercio illegale di specie protette.
- Condivisione di prove e prove forensi per perseguire i trafficanti a livello internazionale.
- Formazione congiunta delle forze dell'ordine sulle tecniche di indagine e applicazione della legge.
- Protezione degli habitat delle tigri:
- Coordinamento transfrontaliero per la gestione e la protezione di aree protette condivise.
- Scambio di conoscenze e migliori pratiche sulla conservazione degli habitat delle tigri.
- Monitoraggio e sorveglianza congiunti delle aree di confine per prevenire l'intrusione e il bracconaggio.
- Sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità locali:
- Campagne di sensibilizzazione internazionali per ridurre la domanda di prodotti a base di tigre.
- Programmi di sviluppo sostenibile per le comunità che vivono vicino agli habitat delle tigri.
- Coinvolgimento delle comunità locali nella protezione e nella sorveglianza delle tigri.
Una cooperazione internazionale efficace, in particolare tra le forze di polizia, è essenziale per affrontare le minacce multidimensionali alla sopravvivenza delle tigri a livello globale.
#giornatainternazionaledellatigre
@Ambiente - Gruppo sulla sostenibilità e giustizia climatica
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#Freddure #Dadsjoke @❄️🧊 Freddure 🧊❄️
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freezonemagazine.com/articoli/…
Ci sono libri che si leggono d’un fiato, e altri che, pur nella loro brevità, si fanno strada lentamente, lasciando tracce profonde. La salita di Ludwig Hohl appartiene alla seconda categoria. È un’opera straordinaria, breve ma densissima, che merita un posto d’onore nella letteratura filosofica e letteraria del Novecento. Pubblicato per la prima volta nel […]
L'articolo Ludwig Hohl – La salita pr
Ci sono
I Paesi Bassi adottano alcune misure contro Israele
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il governo dei Paesi Bassi ha deciso di vietare l’ingresso nel paese ai ministri israeliani Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, accusati di incitamento alla violenza e sostegno alla pulizia etnica nella Striscia di Gaza
L'articolo I Paesi Bassi adottano alcune misure contro Israele proviene da Pagine Esteri.
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Dodici anni senza padre Paolo Dall’Oglio. Manca più che mai
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/dodici-…
Dosici anni fa a Raqqa il 29 luglio del 2013 veniva sequestrato padre Paolo dall’Oglio, fondatore della comunità inter-religiosa di Deir Mar Musa al-Habashio in Siria. Dodici anni senza risposte, tra
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Padre Paolo Dall’Oglio, ricordarlo è importante per la Siria e per noi
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/padre-p…
12 anni senza padre Paolo Dall’Oglio sono tantissimi, ma oggi ricordarlo è importante per la Siria, avvolta in una spirale drammatica di violenze settarie che sembra
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MESAFER YATTA. Un colono israeliano ha ucciso l’attivista palestinese Awdah Hathaleen
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo aver ferito un abitante di Umm Al Kheir, il colono, già noto per gravi violenze, ha sparato uccidendo Hathaleen
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freezonemagazine.com/articoli/…
Modulazioni d’anima e respiro collettivo, questa è la suggestione che instilla questo live album. C’è qualcosa di profondamente ancestrale, eppure modernissimo, nell’arte di Dominique Fils-Aimé. Nel suo nuovo album Live at the Montreal Jazz Festival 2024 la cantautrice canadese di origini haitiane – già vincitrice
Per combattere il monopolio delle Big Tech, “nuove forme di beni comuni digitali” La traduzione completa dell'intervista a Sébastien Broca
In che modo i sogni libertari dei pionieri di internet hanno aperto la strada agli odierni monopoli digitali? Il sociologo Sébastien Broca, già autore di "Utopia del software libero", ripercorre l'avvento del capitalismo digitale ed esplora le alternative alle Big Tech. E accenna all'enorme problema di movimenti come Anti-Tech Resistance. Grazie a @marcogiustini per la traduzione!
abcbenicomuni.it/nuove-forme-d…
ABC Associazione Beni Comuni Stefano Rodotà | Nuove forme di beni comuni digitali per combattere il monopolio delle Big Tech
In che modo i sogni libertari dei pionieri di Internet hanno aperto la strada agli odierni monopoli digitali? Il sociologo Sébastien Broca ripercorre l’avvento del capitalismo digitale ed esp…ABC Associazione Beni Comuni Stefano Rodotà
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Sulla genuflessione europea a Trump
Non c'è mai stata una reale cessione di sovranità all'UE da parte degli stati membri in materia di politica estera o di politica economica. In questo caso particolare, inoltre, l'unica cosa su cui gli stati membri erano d'accordo era ridurre i dazi del 30% minacciati da Trump.
Trovo abbastanza ridicolo che i governi che non hanno mai voluto un'Europa forte e che hanno dato un mandato così minimalista a Von Der Layen adesso l'accusino di essersi genuflessa a Trump.
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freezonemagazine.com/articoli/…
Modulazioni d’anima e respiro collettivo, questa è la suggestione che instilla questo live album. C’è qualcosa di profondamente ancestrale, eppure modernissimo, nell’arte di Dominique Fils-Aimé. Nel suo nuovo album Live at the Montreal Jazz Festival 2024 la cantautrice canadese di origini haitiane – già vincitrice
Lauta combustione. E non chiamateli piromani
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/lauta-c…
La mancanza d’acqua favorisce gli incendi. Invece ecco un perverso scambiarsi tra causa ed effetto: a Palermo e Messina gli incendi fanno mancare l’acqua. Una diga viene circoscritta dal fuoco nel capoluogo, rendendola inutilizzabile; nella
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Office365 ci faceva schifo, ma adesso ci piace tanto. Questo pensa la Commissione Europea
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/office/
Long story short: l'8 marzo 2024 la Commissione Europea, con il supporto dell'EDPB, il Garante Europeo, ha riscontrato una serie di criticità e violazioni, 180 pagine per descrivere minuziosamente le ragioni per le quali
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Ultimo appuntamento “Libri nel bosco” con “Giancarlo Siani” di Pietro Perone
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/ultimo-…
Dopo 5 appuntamenti, siamo arrivati al termine della rassegna letteraria “Libri nel bosco”. Il 31 luglio alle 19 sarà da Ohana, in via del Martin
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Dopo la sentenza della Consulta parla “Libera”: “I miei tempi non sono quelli della politica e della giustizia”
La 55enne, completamente paralizzata a causa della sclerosi multipla aggiunge: “Ogni giorno per me è una tortura”
Filomena Gallo commenta: “ll tempo non è una semplice variabile: diventa parte integrante del diritto stesso”
A seguito della recente sentenza della Corte costituzionale 132/2025, “Libera”, 55enne toscana completamente paralizzata a causa della sclerosi multipla, non potrà, per ora, essere aiutata da un medico nella somministrazione del farmaco letale, come aveva chiesto. Il giudice dovrà, infatti, verificare a livello nazionale l’esistenza di strumentazioni per l’autosomministrazione. Nel frattempo le condizioni di “Libera” sono peggiorate, non riesce quasi più a parlare.
Assistita dal collegio legale coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, la donna al momento non può procedere autonomamente con l’assunzione del farmaco per il fine vita: non può autosomministrarsi il farmaco letale a causa delle sue condizioni fisiche ma neanche ottenere la somministrazione del farmaco letale da parte del medico.
Queste le parole di “Libera”, affidate all’Associazione Luca Coscioni, a seguito della sentenza:
Capisco che sia difficile comprendere davvero cosa significhi per me continuare ad aspettare. Ma è proprio questo il punto: i miei tempi non sono quelli della politica. I parlamentari hanno rinviato la discussione sul fine vita a settembre, come se la mia malattia potesse prendersi una pausa estiva.I miei tempi non sono neanche quelli della giustizia. I giudici chiedono altra documentazione, altri approfondimenti. Ma ogni giorno in più, per me, è sofferenza. Ogni giorno in più è tortura, è umiliazione. Vi chiedo una sola cosa: fate presto.
“La Corte costituzionale non entra nel merito della questione di legittimità costituzionale esaminando l’articolo 579 codice penale, non chiude la porta, anzi ribadisce e rilancia alcuni principi fondamentali del diritto costituzionale: il diritto all’autodeterminazione e il ruolo attivo del Servizio sanitario nazionale nel fine vita.
Ora il procedimento su ‘Libera’ torna al tribunale di Firenze, che dovrà effettuare delle verifiche su scala nazionale, coinvolgendo anche il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità.
La Corte non elude il nucleo del problema: chiarisce che, una volta verificate tutte le condizioni stabilite dalla sentenza n. 242/2019 (caso Cappato/Dj Fabo) e ribadite nelle n. 135/2024 e 66/2025 — ovvero patologia irreversibile, sofferenze intollerabili, capacità di autodeterminazione e decisione libera e consapevole — la persona interessata si trova in una situazione soggettiva tutelata costituzionalmente.
L’urgenza è evidente: le condizioni cliniche di ‘Libera’ stanno peggiorando e ogni ulteriore rinvio rischia di trasformarsi in una concreta negazione del diritto che le è stato già riconosciuto. In questi casi, il tempo non è una semplice variabile: diventa parte integrante del diritto stesso”, ha dichiarato l’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e legale di “Libera” di cui coordina anche il collegio di studio e difesa.
L'articolo Dopo la sentenza della Consulta parla “Libera”: “I miei tempi non sono quelli della politica e della giustizia” proviene da Associazione Luca Coscioni.
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Fediquette
Forse sarebbe il caso di arricchire la Netiquette, in modo da estendere la sua ala protettrice anche sopra il Fediverso.
Serve, secondo me, un capitolo "Fediquette".
Per cominciare aggiungerei alla Fediquette questa regola:
- non si possono pubblicare link ad articoli, post o contenuti che per essere fruiti richiedono il pagamento di un abbonamento o l'obbligo ad accettare cookies che non siano tecnicamente necessari al funzionamento del sito.
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#Dazi USA, suicidio europeo
Dazi USA, suicidio europeo
Nel darne l’annuncio domenica, Ursula von der Leyen ha affermato che l’accordo commerciale tra Europa e Stati Uniti “crea certezza in tempi incerti”.www.altrenotizie.org
FPF sues DOJ for Trump memo on Qatari jet
FOR IMMEDIATE RELEASE:
Today, Freedom of the Press Foundation (FPF), represented by nonpartisan watchdog American Oversight, filed a Freedom of Information Act suit against the Department of Justice in the U.S. District Court for the District of Columbia for failing to release a legal memorandum that reportedly justified the Trump administration’s acceptance of a $400 million jet gifted by the Qatari government in May.
The luxury aircraft — set to be retrofitted for use as Air Force One to the tune of hundreds of millions of U.S. taxpayer dollars and later transferred to President Donald Trump’s private foundation — has raised serious legal and ethical concerns. Multiple experts and lawmakers from both parties have raised questions about whether accepting such a gift from a foreign government violates the Constitution’s Foreign Emoluments Clause and federal ethics rules. Additionally, while Trump claims Qatar reached out and offered the jet as a “gift” to him, media reports the opposite is true — his administration approached Qatar.
“It shouldn’t take 620 days to release a single, time-sensitive document,” said Lauren Harper, Freedom of the Press Foundation’s Daniel Ellsberg chair on government secrecy. “How many flights could Trump have taken on his new plane in the same amount of time it would have taken the DOJ to release this one document? The government’s inability to administer FOIA makes it too easy for agencies to keep secrets, and nonexistent disclosure rules around donations to presidential libraries provide easy cover for bad actors and potential corruption.”
“President Trump’s deal to take a $400 million luxury jet from a foreign government deserves full public scrutiny — not a stiff-arm from the Department of Justice,” said Chioma Chukwu, executive director of American Oversight, which is representing FPF in its litigation. “This is precisely the kind of corrupt arrangement that public records laws are designed to expose. The DOJ cannot sit on its hands and expect the American people to wait years for the truth while serious questions about corruption, self-dealing, and foreign influence go unanswered.”
The May 2025 memorandum, reportedly signed by Attorney General Pam Bondi, who previously lobbied on behalf of the Qatari government, purportedly concluded that the Trump administration’s acceptance of the jet was legally permissible. The administration accepted the jet just days later. The circumstances surrounding the jet deal, including reports that the transaction may have been initiated by the Trump administration and that it followed a lucrative Trump private business arrangement in Qatar, have only heightened calls for transparency.
News that the luxury jet will be donated to Trump’s private presidential library foundation after he is no longer in office follows reports that ABC News and Paramount, which was seeking government approval for a merger with Skydance, resolved litigation with President Trump by agreeing to multimillion-dollar payouts to the foundation.
FPF submitted its FOIA request for the Bondi memo on May 15. Although the DOJ granted expedited processing, the department informed FPF that the estimated time for fulfilling the request was more than 600 days. As of today, the DOJ has failed to release any responsive records or provide a further timeline for production.
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“Without these safeguards, Mr. Barber eventually developed full-blown PTSD, which he is currently still being treated for,” the former mod's lawyer said.
“Without these safeguards, Mr. Barber eventually developed full-blown PTSD, which he is currently still being treated for,” the former modx27;s lawyer said.#ContentModeration
Former Moderator Sues Chaturbate for 'Psychological Trauma'
“Without these safeguards, Mr. Barber eventually developed full-blown PTSD, which he is currently still being treated for,” the former mod's lawyer said.Samantha Cole (404 Media)
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.Telegram
This Company Wants to Bring End-to-End Encrypted Messages to Bluesky’s AT Protocol
Germ says it is the “first secure messaging service on the ATProtocol!”Joseph Cox (404 Media)
Violata l'app per la sicurezza degli incontri femminili "Tea", gli ID degli utenti pubblicati su 4chan
Gli utenti di #4chan affermano di aver scoperto un database esposto, ospitato sulla piattaforma di sviluppo app mobile di Google, Firebase, appartenente a Tea, la nuova app di sicurezza per incontri tra donne, diventata popolare di recente. Gli utenti affermano di frugare tra i dati personali e i selfie caricati sull'app, per poi pubblicarli online, secondo screenshot, post di 4chan e codice revisionato da 404 Media. In una dichiarazione a 404 Media, Tea ha confermato che la violazione ha interessato anche alcuni messaggi diretti, ma ha affermato che i dati risalgono a due anni fa.
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Gli USA condannano l’indagine francese sulla piattaforma social X
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Venerdì scorso (25 luglio) gli Stati Uniti hanno condannato duramente l’indagine penale condotta dalla Francia nei confronti della piattaforma social X, di proprietà di Elon Musk. Gli USA hanno
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#NoiSiamoLeScuole racconta 9 storie di moduli e laboratori dedicati a sport, creatività, learning by doing e alla preparazione agli Esami di Maturità, realizzati grazie al #PianoEstate2025.
Qui tutti i dettagli e i progetti attivati ▶️ https://www.
Ministero dell'Istruzione
#NoiSiamoLeScuole racconta 9 storie di moduli e laboratori dedicati a sport, creatività, learning by doing e alla preparazione agli Esami di Maturità, realizzati grazie al #PianoEstate2025. Qui tutti i dettagli e i progetti attivati ▶️ https://www.Telegram
Low res Loud audio
in reply to Max 🇪🇺🇮🇹 • • •Basta inserire l'URL della pagina con illeggibile, e la converte in una riformattata (direi senza CSS) nell'organizzazione tipografica ma ameno leggibile.