Nuovo Maidan angloamericano sionista in Nepal
In Nepal, i manifestanti hanno incendiato il palazzo del Parlamento e la residenza del Primo Ministro. Diversi ministri del governo avrebbero lasciato la capitale e lo stesso Primo Ministro si sarebbe dimesso.
Le proteste in Nepal sono scoppiate dopo il divieto assoluto dei social media (Facebook, Instagram, WhatsApp, YouTube e altri). Le autorità hanno giustificato la misura sostenendo che le piattaforme di social media violavano le regole di registrazione, poiché il governo aveva chiesto l'apertura di uffici di rappresentanza in Nepal, richiesta che hanno ignorato. Allo stesso tempo, non è stata offerta alcuna alternativa nazionale ai social media e alle piattaforme di messaggistica vietate.
A seguito delle proteste sui "social media", almeno 19 persone sono morte. Più di 500 sono rimaste ferite in varia gravità. I dati non sono ancora definitivi.
La moglie dell'ex primo ministro nepalese Jhala Nath Khanal è morta a causa delle ustioni riportate quando i manifestanti l'hanno intrappolata nella sua residenza in fiamme, proprio come era successo alla casa dei sindacati di Odessa: è stata letteralmente bruciata viva.
Cellule dormienti dell'intelligence occidentale angloamericana-sionista si stanno muovendo in vari paesi: nei Balcani, con il tentato colpo di Stato in Serbia, ecc.
L'impero predatorio sionista anglo-americano, morente e in bancarotta, sta diventando molto pericoloso.
L'impunità di Israele, un regime di occupazione criminale, ne è un esempio: la stessa tattica-strategia fatta con l'Iran, nel momento di accordi; è successo con la false flag dell'attentato di ieri; e il bombardamento del Quatar di oggi.
Chi si fida ancora di Trump, sionista e guerrafondaio?
CONTANO I FATTI così come afferma sempre il grande giornalista Manlio Dinucci. Ovviamente lasciando perdere il fantasioso Gianfranco Landi, difensore accanito e spesso presente su Visione TV.
in quale data per la prima volta la cisgiordania ha "ospitato" militari israeliani e civili definiti "coloni"?
La presenza militare e civile israeliana in Cisgiordania ha avuto inizio in seguito alla Guerra dei Sei Giorni del giugno 1967.
In quell'anno, Israele conquistò la Cisgiordania, che era precedentemente sotto il controllo della Giordania. Subito dopo la fine del conflitto, le forze armate israeliane stabilirono un'occupazione militare del territorio.
Parallelamente, ebbero inizio i primi insediamenti civili israeliani. Già nel settembre 1967, il blocco di Etzion, vicino a Hebron, fu uno dei primi insediamenti a essere costruito nella Cisgiordania occupata, segnando l'inizio di una politica di colonizzazione che si sarebbe espansa nei decenni successivi.
Anche a Napoli letti i nomi dei giornalisti uccisi a Gaza
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/anche-a…
Mariam Abu Dagga, Hussam al-Masri, Mohammed Salama, Moaz Abu Taha e Ahmed Abu Aziz. Sono i nomi dei giornalisti uccisi nell’attacco all’ospedale Nasser dello scorso 25 agosto. Cinque nomi che si
“Operaicidio”, altri quattro morti sul lavoro in un solo giorno! E i soldi per la prevenzione vanno altrove
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/operaic…
Altri 4 operai sono morti sul lavoro. Oramai è un bollettino di
rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
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Una volta mi candidai per le comunali in un paesello (ero certo di diventare consigliere di minoranza: con 2 liste basta 1 voto) e un tipo a cui lo segnalai mi disse: "non voto, sono tutti ladri!".
"Vota me, sai che non rubo" risposi.
"E allora sei sciemo, che se ci vado io mi porto via anche le piastrelle del cesso!".
A questo punto chi sarebbero i ladri?
In Qatar c'è la più grande base militare USA nel Vicino Oriente. Gli USA hanno dato il via libera ad Israele per attaccare il Qatar, dove si stava tenendo un vertice dell'ala politica in esilio di Hamas. Il Qatar, a sua volta, non reagirà in alcun modo (salvo alcune dichiarazioni di circostanza) perché in larga parte è complice di USA e Israele. Tuttavia, questo dimostra che nessun è realmente al sicuro. Negli ultimi due anni Israele ha bombardato Siria, Libano, Yemen, Iran e Qatar (senza considerare, ovviamente, la distruzione genocida di Gaza e la silenziosa occupazione di Cipro, dove le basi britanniche vengono utilizzate a suo piacimento dall'IDF, e dove forse si prepara un attacco alla zona occupata dalla Turchia e priva di riconoscimento internazionale, cosa che renderebbe vano il ricorso all'articolo V della statuto NATO). Ribadisco, Israele rappresenta una minaccia per tutti i popoli rivieraschi del Mediterraneo. Rappresenta, insieme al suo padrino d'oltreoceano, il più evidente ostacolo alla sovranità europea su questo specchio d'acqua ed alla costruttiva cooperazione tra i popoli europei e nordafricani. Deve essere fermato prima che sia troppo tardi.
Daniele Perra
Questo articolo bisognerebbe farglielo leggere alla sig.ra Meloni...
Come ha fatto l’Italia a “perdere” 120 mila lavoratori in un mese | Pagella Politica
pagellapolitica.it/articoli/re…
India potenza navale entro il 2040? Ecco la strategia di Nuova Delhi per inserirsi tra Cina e Usa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il ministero della Difesa indiano ha recentemente pubblicato la Technology perspective capability roadmap (Tpcr) 2025, un documento che sviscera le priorità delle Forze armate di Nuova Delhi in materia di tecnologie emergenti
Difesa e innovazione. Il Dsei 2025 mette in mostra la forza dell’industria italiana
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Ha preso il via oggi a Londra il Defence and security equipment international (Dsei), considerato il più importante salone europeo e uno dei principali appuntamenti mondiali dedicati a difesa e sicurezza. L’edizione 2025, che proseguirà fino al 12
Anduril, Palantir e la nuova Rivet in corsa per rivoluzionare il kit militare americano
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nei primi giorni di settembre l’esercito statunitense ha avviato il programma Soldier borne mission command (Sbmc), concepito per superare i limiti del precedente Integrated visual augmentation system (Ivas) sviluppato da Microsoft. Sbmc è un
NEPAL. Il premier si dimette in seguito alle proteste dei giovani
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo le dimissioni del premier Oli e del ministro dell’Interno, la protesta guidata dalla Generazione Z non si ferma: i giovani chiedono lo scioglimento del Parlamento, dimissioni di massa e nuove elezioni per voltare pagina nella politica del Nepal
L'articolo NEPAL. Il premier si
Stato dell’Unione 2025, von der Leyen in bilico tra ambizione e contestazioni
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Ursula von der Leyen si prepara a pronunciare domani a Strasburgo il suo primo discorso sullo Stato dell’Unione europea del secondo mandato. Un passaggio che
Israele attacca il Qatar. Bombe contro la leadership di Hamas durante i negoziati
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Attacco senza precedenti durante i colloqui di cessate il fuoco: il Qatar denuncia una grave violazione della sua sovranità
L'articolo Israele attacca il Qatar. Bombe contro la leadership di Hamas durante i negoziati proviene da Pagine Esteri.
Così il Regno Unito trasforma la difesa in motore di potenza economica
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La difesa come motore di crescita economica e leva geopolitica. È l’assunto da cui parte la nuova Defence Industrial Strategy 2025 del governo britannico, il documento che ridisegna la relazione tra Forze Armate, industria e politica estera in un’epoca di minacce crescenti.
Centinaia di giornalisti in piazza a Roma per i colleghi uccisi a Gaza
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/centina…
Almeno 300 colleghi sono accorsi al flash mob promosso dall’Ordine dei giornalisti del Lazio e da Articolo 21 a Roma, in piazza Santi Apostoli, per ricordare i
Collegamenti tra ransomware gang: Play, Ransomhub e Dragonforce
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Un caso investigato dagli analisti di The DFIR Report all’inizio del 2025 è l’esempio perfetto della tendenza criminale a fare re-brand e accorpamenti: un’intrusione che mostrava le impronte digitali di tre grandi attori del ransomware contemporaneamente. Un’operazione in cui l’affiliato,
Grokking: quando l’intelligenza artificiale diventa un’arma dei malvertiser
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il Grokking è una tecnica malevola che sfrutta l’assistente artificiale Grok di X per diffondere pubblicità ingannevoli che nascondono truffe, malware e schemi di phishing. Ecco come funziona, le implicazioni per la sicurezza e i consigli per aumentare la
Mannaggia alla miseria questo Grok di merda! MANNAGGIA!
Parlo da chi ha avuto la fortuna di non beccare troppe email spam...
Qualche settimana fa avevo letto un messaggio relativo ad una tastiera Open Source per Android.
Purtroppo non l'ho salvato e quindi non lo ritrovo più.
Mi dareste un paio di alternative a Gboard che avete provato voi stessi?
La caratteristica che mi interessa di più su una tastiera è il completamento delle parole, in tre lingue almeno (IT, EN, FR).
Mi piacerebbe che si potesse dettare il testo.
Grazie.
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Öcalan: il Rojava è la mia linea rossa
Pervin Buldan, esponente della delegazione di Imralı, ha affermato che Öcalan ha ripetutamente sottolineato che “il Rojava è la mia linea rossa”, aggiungendo: “Escludere i curdi ed eliminare i loro successi non porterà alcun beneficio alla Turchia”. Pervin Buldan della delegazione di Imralı del partito DEM, ha parlato a JINTV del processo di pace e della società democratica e dell’ultimo incontro con Öcalan.
Öcalan: il Rojava è la nostra linea rossa
Pervin Buldan ha affermato che Abdullah Öcalan ha espresso valutazioni sulla Siria settentrionale e orientale e sugli sviluppi in Siria. Ha spiegato che Öcalan ha discusso di questi temi con la delegazione statale, aggiungendo: “Con noi, con la delegazione del DEM, ha parlato solo di politica turca, ma so che lo ha ripetuto più volte: ‘Siria e Rojava sono la mia linea rossa. Per me, quel posto è diverso'”.
Ha sollevato questo punto sulla Siria più volte. Oltre a ciò, tuttavia, vorrei sottolineare che non ha espresso con noi valutazioni sulla Siria e sul Rojava. Ne ha discusso principalmente con la delegazione statale, ha dibattuto la questione lì e ha persino affermato che, se si fossero presentate l’opportunità e le circostanze avrebbe ritenuto importante stabilire una comunicazione anche con loro.
Sì, ha sottolineato più volte l’importanza della comunicazione con il Rojava. Ha espresso il desiderio di parlare con loro, dibattere con loro e valutare insieme quale percorso intraprendere e quale decisione prendere. “Questo non è ancora avvenuto, ma se in futuro si faranno progressi e si creerà un’opportunità del genere, magari attraverso incontri e contatti con i funzionari del Rojava, crediamo che la questione sarà risolta più facilmente”.
Pervin Buldan ha anche richiamato l’attenzione sulle dichiarazioni del governo sulla Siria settentrionale e orientale, commentando: “La Turchia, in questo senso, sulla questione del Rojava e della Siria, deve schierarsi dalla parte del popolo curdo”.
Escludere i curdi, lanciare un’operazione contro di loro o vanificare i successi del popolo curdo non porta alcun vantaggio alla Turchia, e nemmeno i curdi in Turchia lo accetteranno. Questo deve essere compreso chiaramente e credo che sia necessario pensare in modo più razionale e prendere decisioni corrette per risolvere la questione attraverso il giusto percorso e metodo.
Pertanto, anche la Turchia monitora attentamente gli sviluppi in Siria, gli accordi, i negoziati con il governo di Damasco, ecc. Ma i curdi sono estremamente sensibili a questo tema. Il Rojava è la zona più sensibile del popolo curdo. Quindi, non importa quanti passi facciamo verso la democratizzazione in Turchia, anche la più piccola perdita in Rojava, o un’operazione militare in quella zona, causerebbe una grande devastazione tra il popolo curdo. Un simile approccio non sarebbe accettato. Nessuno lo accetterebbe. Soprattutto, il signor Öcalan non lo accetterebbe. Quindi non importa quanti passi facciamo verso la democratizzazione in Turchia, anche la più piccola perdita in Rojava, o un’operazione militare in quella zona, causerebbe una grande devastazione tra il popolo curdo. Un simile approccio non sarebbe accettato. Nessuno lo accetterebbe. Soprattutto, il signor Öcalan non lo accetterebbe.
Credo che se la Turchia affronta questa questione con un’intesa che la vede al fianco del popolo curdo, ne rispetta i successi e ne riconosce il diritto a vivere in ogni regione con le proprie conquiste, la propria lingua, identità e cultura, e cerca di risolvere la questione su basi democratiche, legali e costituzionali, allora sarà la Turchia stessa a guadagnarci. In questo modo, non partendo da una situazione di perdita o di perdita, ma partendo da una situazione di vittoria e di aiuto agli altri, una comprensione e un consenso comuni possono effettivamente risolvere questa questione.
Tre concetti chiave
Pervin Buldan ha affermato che Öcalan ha sottolineato tre concetti chiave: “Possiamo pensare alle questioni della società democratica, della pace e dell’integrazione come a un unico pacchetto. Considerarle separatamente o scollegate l’una dall’altra sarebbe un errore, sarebbe sbagliato. Öcalan ha sottolineato l’importanza di adottare misure rapide e sincronizzate che possano intrecciare tutti questi aspetti e di garantire che l’integrazione diventi finalmente realtà”.
Mettiamola così: è stata istituita una commissione. Questa commissione ha iniziato i suoi lavori e il suo vero scopo è quello di approvare le leggi il più rapidamente possibile. Perché senza leggi sull’integrazione, nulla può essere attuato. Certo, possiamo parlare di pace, possiamo parlare di democratizzazione, possiamo certamente discutere delle ingiustizie e dell’illegalità in Turchia e di come si possano approvare nuove leggi per affrontarle. Ma l’integrazione è qualcosa di molto diverso.
Oggi ci sono migliaia di persone sulle montagne con le armi in mano. Sì, simbolicamente si è svolta una cerimonia di scioglimento. Il PKK ha dichiarato il suo scioglimento. Ma ci sono ancora persone armate. Ora, queste persone armate devono deporre le armi e tornare in Turchia, e le barriere che impediscono loro di partecipare alla politica democratica devono essere rimosse. Questo può diventare realtà solo attraverso le leggi che emergeranno dalla commissione.
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Il neocolonialismo della sorveglianza! Pakistan: la macchina della sorveglianza di massa e della censura è alimentata da aziende cinesi, europee, emiratine e nordamericane
L'espansione illegale della sorveglianza di massa e della censura in Pakistan è alimentata da una rete di aziende con sede in Germania, Francia, Emirati Arabi Uniti (EAU), Cina, Canada e Stati Uniti, ha dichiarato oggi Amnesty International nel nuovo rapporto "Shadows of Control". L'indagine, durata un anno, è stata condotta in collaborazione con Paper Trail Media, DER STANDARD, Follow the Money, The Globe and Mail, Justice For Myanmar, [b]InterSecLab[/b] e Tor Project.
L'indagine svela come le autorità pakistane abbiano ottenuto tecnologie da aziende straniere, attraverso una catena di fornitura globale segreta di sofisticati strumenti di sorveglianza e censura, in particolare il nuovo firewall (Web Monitoring System [WMS 2.0]) e il Lawful Intercept Management System (LIMS).
Il rapporto documenta come il firewall WMS si sia evoluto nel tempo, inizialmente utilizzando la tecnologia fornita dall'azienda canadese Sandvine (ora AppLogic Networks). In seguito alla cessione di Sandvine nel 2023, è stata utilizzata una nuova tecnologia della cinese Geedge Networks, che utilizza componenti hardware e software forniti da Niagara Networks dagli Stati Uniti e Thales dalla Francia, per creare una nuova versione del firewall. Il Lawful Intercept Management System (LIMS) utilizza la tecnologia dell'azienda tedesca Utimaco, tramite un'azienda emiratina chiamata Datafusion.
"Il sistema di monitoraggio web e il sistema di gestione delle intercettazioni legali del Pakistan operano come torri di guardia, spiando costantemente la vita dei cittadini comuni. In Pakistan, messaggi, email, chiamate e accesso a internet sono tutti sotto esame. Ma le persone non hanno idea di questa sorveglianza costante e della sua portata incredibile. Questa realtà distopica è estremamente pericolosa perché opera nell'ombra, limitando gravemente la libertà di espressione e l'accesso alle informazioni", ha dichiarato Agnès Callamard, Segretaria generale di Amnesty International.
"La sorveglianza di massa e la censura in Pakistan sono state rese possibili dalla collusione di un gran numero di attori aziendali che operano in giurisdizioni diverse come Francia, Germania, Canada, Cina ed Emirati Arabi Uniti. Si tratta di una vasta e redditizia economia di oppressione, resa possibile da aziende e Stati che non rispettano i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale.
amnesty.org/en/latest/news/202…
Pakistan: Mass surveillance and censorship machine is fueled by Chinese, European, Emirati and North American companies - Amnesty International
Pakistan’s unlawful mass surveillance and censorship expansion is powered by a nexus of companies based in Germany, France, United Arab Emirates (UAE), China, Canada, and the United States, Amnesty International said today in a new report “Shadows of…Amnesty International
L’allarme dell’Ocse: in Italia le donne rinunciano prima agli studi
ROMA – L’Italia fatica rispetto al resto del mondo, dove le donne che si iscrivono a corsi di laurea triennale hanno maggiori probabilità, rispetto ai loro colleghi uomini, di completare…
L'articolo L’allarme dell’Ocse: in Italia le donne rinunciano prima agli studi su Lumsanews.
Addio a Stefano Benni, l’autore di “Bar Sport” aveva 78 anni
[quote]ROMA – È morto a 78 anni lo scrittore, giornalista e drammaturgo Stefano Benni, stroncato da una lunga malattia. Autore di grande successo, tra i suoi libri più amati si…
L'articolo Addio a Stefano Benni, l’autore di “Bar Sport” aveva 78https://www.lumsanews.it/addio-a-stefano-benni-lautore-di-bar-sport-aveva-78-anni/
Gaza, Israele accetta la proposta di tregua di Trump. Flotilla: “Colpiti da un drone”
[quote]TEL AVIV – “Desideriamo porre fine alla guerra a Gaza”. È con questa dichiarazione del ministro degli Esteri Gideon Sa’ar che Israele ha annunciato ufficialmente l’approvazione della proposta di accordo…
L'articolo Gaza, Israele accetta la proposta di tregua di Trump.
Francia, cade il governo di Bayrou. Macron schiva gli attacchi e pensa al successore
[quote]PARIGI – È “caos” la parola del giorno, scelta dalla stampa internazionale per descrivere la situazione politica francese all’indomani della caduta del governo di François Bayrou. L’ormai ex primo ministro,…
L'articolo Francia, cade il governo di Bayrou. Macron schiva
Oggi, 9 settembre, nel 1966, la strage di Malga Sasso (Brennero). Tre finanzieri uccisi in un attentato dinamitardo
Negli anni ’60 la protesta autonimistica del Befreiungsausschuss Südtirol (BAS), (“Comitato di Liberazione del Sudtirolo”), si tradusse in una serie di azioni terroristiche contro infrastrutture e simboli della presenza italiana. La strage della caserma della Guardia di Finanza di Malga Sasso si inserisce in questa lunga catena di attacchi.
Nell’esplosione morirono tre finanzieri: Franco Petrucci, di anni 28, tenente, originario di Montecastrilli (TR), Heribert Volgger, 27enne vicebrigadiere, sudtirolese di lingua tedesca e Martino Cossu, appena 20enne.
L'immagine mostra tre fotografie in bianco e nero di giovani uomini in uniforme militare. La prima fotografia, a sinistra, ritrae un giovane con capelli scuri e corti, indossando una divisa con epaulette e una cravatta. La seconda fotografia, al centro, mostra un giovane con capelli scuri e corti, indossando una divisa con decorazioni sul collo. La terza fotografia, a destra, ritrae un giovane con un berretto militare decorato con un simbolo, indossando una divisa con epaulette. Tutti e tre i giovani hanno un'espressione seria e diretta verso la telecamera.
Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B
🌱 Energia utilizzata: 0.196 Wh
Cosa può fare (da sola) l’Italia in Libano. Parla il gen. Camporini
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le tensioni non accennano a ridursi in Medio Oriente. In Libano, nuovi incidenti hanno coinvolto la missione Onu Unifil, cui partecipano molti soldati italiani, e hanno riacceso il dibattito sul futuro della presenza internazionale nel Paese. Il Consiglio di sicurezza ha deliberato il ritiro
Global Sumud Flotilla. Un incendio danneggia un’imbarcazione, gli attivisti accusano Israele
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un incendio ha danneggiato la Family Boat nel porto tunisino di Sidi Bou Said. Gli attivisti denunciano: "è stato un drone a sganciare un ordigno". Le autorità tunisine smentiscono
L'articolo Global Sumud Flotilla. Un
L’olandese ASML investe 1,3 miliardi in Mistral AI: l’Europa punta a rafforzare la sovranità tecnologica
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Il colosso olandese ASML, leader mondiale nella produzione di macchinari per semiconduttori, ha annunciato un
Perché l’azienda di tecnologia pubblicitaria PubMatic cita in giudizio Google
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dopo la serie di sanzioni della scorsa settimana – tra cui la maxi-multa da 2,95 miliardi inflitta dall’Ue – Alphabet, la casa madre di Google, finisce di nuovo sotto accusa: la
GULMh - Il Linux Day 2025 sta per arrivare
gulmh.it/il-linux-day-2025-sta…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Anche quest’anno organizziamo il Linux Day a Macomer appuntamento che si terrà Sabato 25 Ottobre 2025 i Questo...
Turning a $2 IKEA Lantern into a Stylish Enclosure
It’s fair to say that the average Hackaday reader enjoys putting together custom electronics. Some of those builds will be spaghetti on a breadboard, but at some point you’ll probably have a project that needs a permanent case. If you’re looking for a small case for your latest creation, check out [Julius Curt’s] modification of an IKEA Vårsyren lantern into a customizable enclosure!
Like most things IKEA, the Vårsyren lantern is flat pack — but rather than coming as a collection of wooden components, the lantern is made of sheet metal. It’s hexagonal in shape with a pair of three sided panels, so [Curt] simply snaps one of them off to make three sides of the final case. The other three sides are 3D printed with the STEP files provided so the case can be made to fit anything around 60x60x114 mm in size.
If flat pack hacking is up your alley, make sure to check out this IKEA 3D printer enclosure next!
youtube.com/embed/IFn1qn9qHpg?…
Thanks [Clint] for the tip!
Vulnerabilità RCE in Apache Jackrabbit: sfruttamento in atto, aggiornare subito
È stata scoperta una pericolosa vulnerabilità in Apache Jackrabbit che può causare l’esecuzione remota di codice arbitrario e la compromissione dei sistemi aziendali. Il problema è registrato come CVE-2025-58782 e colpisce due componenti chiave contemporaneamente: Jackrabbit Core e JCR Commons. L’errore è presente in tutte le versioni dalla 1.0.0 alla 2.22.1 ed è considerato importante in termini di gravità.
Il problema è legato alla deserializzazione non sicura dei dati quando si utilizzano richieste JNDI nei repository JCR. Se un’applicazione accetta parametri esterni per connettersi a un repository, un aggressore può iniettare un indirizzo JNDI dannoso. Il componente vulnerabile interpreta quindi l’oggetto codificato nel collegamento, consentendo al criminale informatico di eseguire comandi arbitrari sul server. Questo scenario apre la strada al furto di informazioni, all’installazione di backdoor o al controllo completo dell’infrastruttura.
Le distribuzioni che utilizzano JndiRepositoryFactory per trovare repository JCR sono particolarmente vulnerabili. In questo caso, un URI sostituito consente la distribuzione di un payload dannoso, che viene poi elaborato dal sistema senza un’adeguata verifica. Grazie alla deserializzazione automatica, lo sfruttamento non è impedito dai meccanismi di sicurezza integrati e il potenziale danno dipende direttamente dal livello di privilegi con cui è in esecuzione il processo Jackrabbit.
Uno degli sviluppatori principali del progetto, Marcel Reutegger, ha confermato il bug e ha esortato gli amministratori ad aggiornare immediatamente. La correzione è inclusa nella versione 2.22.2, dove le richieste JNDI sono disabilitate di default. Chi necessita della funzionalità dovrà abilitarla manualmente, controllando attentamente tutte le impostazioni. Chi non può aggiornare rapidamente alla nuova versione è invitato a disabilitare almeno le ricerche JNDI e a monitorare le connessioni sospette associate a URI esterni.
Il pericolo è che una tale falla possa essere automatizzata tramite exploit, trasformando i server non protetti in un bersaglio facile. Apache Jackrabbit è ampiamente utilizzato per la gestione dei contenuti, la ricerca aziendale e l’archiviazione di documenti, quindi la portata dei possibili attacchi è stimata come significativa. All’interno del progetto, l’errore è registrato con il numero JCR-5135 e le informazioni al riguardo sono state pubblicate nel database ufficiale di Apache e nel catalogo CVE . Il problema è stato segnalato dal ricercatore James John, che viene ringraziato nel bollettino.
Gli esperti avvertono: visti i tentativi di sfruttamento già registrati, ritardare l’aggiornamento è estremamente rischioso. Una transizione tempestiva alla versione 2.22.2 o la disattivazione di meccanismi non sicuri potrebbero diventare l’unica barriera tra i dati aziendali e gli aggressori.
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Deregulating digital rights: Why the EU’s war on ‘red tape’ should worry us all
The European Commission has made deregulation a top priority for the EU over the next four years. Under the banner of ‘simplifying’ EU rules, we risk seeing the entire digital rulebook – for which we have advocated for years – being stripped away. If the EU wants a healthy, competitive tech market that puts people at its center, then this deregulation push is not only bad for the protection of fundamental rights, but is also an act of self-sabotage which must be reversed.
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Le Aziende italiane dei call center lasciano online tutte le registrazioni audio
Le aziende italiane che utilizzano piattaforme di telefonia online (VoIP) basate su software open-source come Asterisk e Vicidial, si affidano a questi sistemi per contattare quotidianamente i cittadini italiani, proponendo la vendita di prodotti e servizi di varia natura.
Paragon Sec, durante una ricerca nelle underground, ha individuato numerosi call center di aziende italiane attivi in diversi settori dalla promozione di pannelli fotovoltaici alla fornitura di acqua, luce e gas, fino a prodotti di benessere.
Quello che abbiamo scoperto, però, è allarmante: una fuga di registrazioni audio private tra operatori e clienti, rese pubblicamente accessibili sul web senza alcuna protezione.
Perché è un problema di sicurezza e privacy
Le registrazioni audio dei call center non sono semplici file tecnici dentro ci sono voci, dettagli personali e informazioni quotidiane dei cittadini italiani. Se questi contenuti finiscono online senza protezione, i rischi diventano reali e immediati.
- Frodi e truffe telefoniche: chiunque ascolti questi audio può usare numeri di telefono e dettagli personali per fingere di essere un operatore, ingannare le persone e ottenere ulteriori informazioni sensibili.
- Furto di identità: i dati anagrafici, se combinati con altre informazioni pubbliche, possono essere sfruttati per aprire contratti, richiedere finanziamenti o fare acquisti a nome delle vittime.
- Phishing e social engineering: dalle registrazioni emergono abitudini, preferenze e necessità dei clienti, informazioni preziose per costruire attacchi mirati, difficili da riconoscere come falsi.
- Violazione della dignità e della fiducia: ascoltare conversazioni che avrebbero dovuto restare private mina il rapporto tra cittadini e aziende, generando un clima di sfiducia generalizzata.
Inoltre, la voce è un dato biometrico. Questo apre scenari inquietanti: truffe bancarie via telefono, ordini falsi impartiti ad assistenti virtuali, e persino manipolazioni nei contesti lavorativi o familiari.
Violazione della normativa privacy
Il GDPR (Reg. UE 2016/679) e il Codice Privacy italiano (D.lgs. 196/2003) impongono obblighi precisi:
- Consenso esplicito e informato prima di registrare le conversazioni.
- Diritto di accesso, correzione o cancellazione dei dati personali.
- Conservazione dei dati solo per il tempo strettamente necessario.
L’esposizione di questi file online, senza autenticazione, cifratura o controlli di accesso, rappresenta una violazione diretta della legge e può comportare sanzioni rilevanti.
Se non protette, queste registrazioni possono essere sfruttate per frodi, phishing e social engineering, con rischi immediati per clienti e operatori.
Come sono state trovate le registrazioni
Le registrazioni non erano custodite in archivi riservati né nel dark web: erano semplicemente disponibili online, accessibili a chiunque sapesse dove cercare.
Il nostro team di analisti ha utilizzato la piattaforma di terze parti, che hanno un motore di ricerca che indicizza dispositivi e server esposti su Internet. Attraverso query mirate è stato possibile individuare server di call center italiani che utilizzavano piattaforme come Asterisk o Vicidial.
Questi sistemi, se configurati male, espongono cartelle contenenti file .wav o .mp3 delle conversazioni tra operatori e clienti. Alcuni server mostravano anche directory web navigabili senza autenticazione, un errore di sicurezza basilare che ha reso le registrazioni accessibili a chiunque.
Molti di questi sistemi, basati su Asterisk e Vicidial, erano configurati senza autenticazione o cifratura, rendendo pubblicamente accessibili registrazioni riservate.
Impatti per le aziende italiane
Le aziende coinvolte rischiano:
- Multe salate da parte del Garante Privacy.
- Perdita di fiducia da parte dei clienti.
- Danni reputazionali difficili da recuperare.
Le registrazioni audio non espongono solo le aziende, ma soprattutto i cittadini italiani che ogni giorno ricevono telefonate dai call center. Le conversazioni trapelate contengono informazioni che possono avere conseguenze dirette e concrete.
In un contesto in cui la protezione dei dati è cruciale per la protezioni dei dati personali.
Conclusioni
Il caso delle registrazioni audio dei call center italiani trovate online non è un semplice incidente tecnico è la prova di come configurazioni errate e mancanza di controlli di base possano trasformarsi in una minaccia concreta per aziende e cittadini.
Per le aziende, significa esporsi a multe, perdita di fiducia e danni reputazionali difficili da recuperare. Per i cittadini, invece, il rischio è diretto: frodi telefoniche, furto di identità, phishing mirato e persino l’uso della propria voce come dato biometrico per creare falsi digitali.
Paragon Security, qualora contattata, mette a disposizione le informazioni acquisite alle aziende dei call center interessate.
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Open Letter: The EU weakens the rules that safeguard people and the environment
470 civil society society organisations, trade unions and public interest groups are making it clear to European Commission President Ursula von der Leyen, European Commissioners and EU Member States that our rights, planet, health and justice are not for sale. They call on EU lawmakers to protect and promote the rights enshrined in the EU Charter and international human rights law, instead of endangering them.
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REPORTAGE. Afghanistan 2025: terremoto e apartheid di genere
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gli arretramenti in tema di diritti civili sono in contrasto con gli intenti dichiarati dal governo talebano. E comunque passano sotto silenzio, dato che canali televisivi, radio e giornali sono stati chiusi o sono controllati dall’alto
L'articolo REPORTAGE. Afghanistan 2025: terremoto e
FREE ASSANGE Italia
info@freeassangeitalia.it Siamo volontari in lotta per la liberazione del coraggioso giornalista investigativo Julian Assange. Vogliamo far capire, in Italia e ovunque, che sotto processo non è soltanto Julian ma anche il nostro #DirittoDiSapere!Telegram
Michael James Pratt was sentenced to federal prison on charges of sex trafficking connected to the GirlsDoPorn crime ring. “He turned my pain into profit, my life into currency,” said one victim.#girlsdoporn
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Per chi avesse a disposizione l'indirizzo di posta elettronica certificata, e volesse fare copia-incolla di questa lettera: https://t.
Ricordiamo che su Poliverso non sono ammessi post che esprimano odio o disprezzo verso categorie di persone: questo tipo di contenuti determina la sospensione immediata!
Si possono esprimere opinioni di ogni genere, anche in controtendenza rispetto al comune sentire, ma ci sono delle regole da rispettare.
Queste sono le regole di Poliverso:
0) L'utente deve conoscere la fediquette, una netiquette del fediverso
1) L'utente che utilizza Poliverso deve sentirsi più felice, più sereno, più aperto alla discussione e più fiducioso nell'intelligenza e buona fede altrui. In caso contrario è meglio che cambi istanza
2) Poliverso è parte del fediverso e vuole continuare a farne parte: ogni atteggiamento ostile o comportamento tossico verso utenti di altre istanze comporterà la sospensione
3) E' vietata la pubblicazione di contenuti illegali, contenuti disturbanti (senza contrassegnarli come sensibili), spam, comportamenti e discorsi d'odio e disinformazione (trucchetto per individuare la disinformazione: se prima di postare un contenuto la prima domanda che vi ponete è "Come posso sapere se è disinformazione?", allora è disinformazione)
4) Sono consentiti account istituzionali, commerciali o promozionali, purché la comunicazione avvenga in italiano e non sia equiparabile allo spam
5) Friendica non dispone di un sistema di moderazione: per minimizzare i rischi di sistema, gli utenti che non seguono l'amministratore o che non gli rispondono tempestivamente, potrbbero essere espulsi dalla piattaforma.
6) Se vuoi dare un'occhiata alla timeline locale, guarda qui. Se non ti piace, puoi iscriverti altrove (qui puoi esportare il tuo account per portarlo in un'altra istanza)
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Otttoz
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