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Poltronesofà: la comunicazione in seguito a un attacco è customer care


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Cosa ha fatto bene Poltronesofà e cosa ha fatto in modo perfettibile. Un caso pratico, reale e fresco per aiutare le organizzazioni a dare le giuste attenzioni ai propri clienti in caso di attacco. Le considerazioni dell’esperto
L'articolo Poltronesofà: la comunicazione in seguito a un attacco è customer



L’Iraq mette al bando Hezbollah e Houthi e ne congela i beni


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'Iraq dichiara "organizzazioni terroristiche" i movimenti sciiti per evitare di incorrere nelle sanzioni minacciate da Washington
L'articolo L’Iraq mette al bando Hezbollah e pagineesteri.it/2025/12/04/med…



qr.ae/pC5mVE

credo che quella russa, anche riferendomi all'economia russa (e per quel che ne so in russia soffrono pure le fabbriche di armi), sia una situazione instabile destinata a un lento dissanguamento. Putin da anni ha deciso di attaccare di fatto l'europa, che piaccia o no, e tocca trovare un modo per difendersi. Serve organizzazione e deterrenza (immediatamente traducibile in fatti). a noi europei tutto sommato questo dissanguamento conviene. come conviene sostenere l'ucraina. in senso strategico. il problema è che credo che questo dissanguamento sia abbastanza lento. in economia sappiamo che superate certe soglie poi potrebbe anche velocizzarsi. credo servano più informazioni reali e certe e dettagliate su ogni ambito dell'economia russa. la russia avanza davvero lentamente ma il suo dissanguamento è lento. poco importa ovviamente quanti morti causerà tutto questo. è una questione di orgoglio e di testosterone. anche se va detto che in caso di cessazione della guerra senza una riconversione industriale ben gestita forse la russia nell'immediato avrebbe anche problemi più gravi. sono quelle situazioni che se continui così lentamente muori ma se smetti hai un collasso più immediato. brutta situazione quella russa in cui ha cacciato putin. proprio il genere di danno che riesce bene a un dittatore. davvero un grande uomo e grande stratega. e in tutto questo lo scemo del villaggio che non capisce niente: trump. certo a trump non interessa l'europa ma ci sarebbe da capire pure a lui quanto avrebbe senso trovarsi da solo. l'europa può apparire poco concreta in campo militare e divisa ma a me pare meno fragile degli stati uniti del momento, a rischio essi stessi guerra civile. conviene a trump cedere tutta l'europa a putin? pare avere problemi psicologici seri.



Rimettiamo al centro il capitale umano (e chi lo sostiene)


@Politica interna, europea e internazionale
Le vere “terre rare” del Made in Italy non sono nel sottosuolo: sono nei risparmi degli italiani. È questo patrimonio privato – unico in Europa per dimensioni e resilienza – che alimenta la forza del nostro sistema finanziario e, attraverso esso, la tenuta complessiva del



Il futuro del lavoro non è scritto dalle macchine. Parola di Massagli e Sacconi

Per vedere altri post come questo, segui la comunità @Informatica (Italy e non Italy 😁)

Il futuro del lavoro non è scritto dalle macchine, ma dalle libere scelte degli uomini. Presentazione del libro "Creatività o sottomissione? Officine d’intelligenza e libertà nel lavoro" (Marcianumpress) di Emmanuele Massagli,




BOSNIA. La lotta dei Guardiani della Pliva


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nuovo annullamento per il permesso a costruire per la mini centrale elettrica sulla Pliva nei pressi di Sipovo, in Bosnia ed Erzegovina.
L'articolo BOSNIA. La lotta dei Guardiani della Pliva proviene da Pagine Esteri.

pagineesteri.it/2025/12/04/in-…



REPORTAGE. La vita in attesa del peggio nel campo palestinese di Rashdiyeh


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dall’inizio della guerra tra Israele ed Hezbollah, i campi profughi palestinesi del Libano hanno subito bombardamenti e sfollamenti. Con il cessate il fuoco i raid non sono terminati e la popolazione si prepara a qualsiasi scenario.
L'articolo REPORTAGE. La



scusate... ma se trump dice che putin vuole un accordo, visto che a dirlo è trump e non putin, per quale ragione logica non dovrei capire la frase con "tump vuole disperatamente un accordo"? in fondo conta chi lo dice e non per chi dice di parlare trump... ma qua tutti ci credono una massa di idioti? putin fa quello che dice trump? no, semmai l'esatto contrario. chi è la donna fra i 2?




Special Pizza LUG in Meran/o

lugbz.org/special-pizza-lug-in…

Segnalato dal LUG di #Bolzano e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia

LUGBZ-Pizza in Meran – Einladung zum Treffen am 10. Dezember Die BurgräflerInnen der LUGBZ laden zu einem gemütlichen Pizza-Abend in Meran ein.Das Treffen findet am Mittwoch, 10.12.2025, ab 19:00 Uhr in der




Nuova condanna per il regista iraniano Jafar Panahi


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/nuova-c…
Jafar Panahi, il noto regista iraniano è stato condannato in contumacia a un anno di carcere, e due anni di divieto di lasciare il paese dal Tribunale de ella Rivoluzione di Teheran. Lo ha reso noto il suo avvocato



L'Uccello Padulo volteggia attorno al sito del Garante


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/padulo-g…
L'uccello padulo è tornato a solcare i cieli di Roma e, ancora una volta, vola rasoterra in direzione del sito web del Garante. Riavvolgendo il nastro si scopre che un giorno nacque la newsletter del Garante. Bisogna tornare indietro di più di venti



Europa: guerra e paranoia


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Sondaggio veramente indecente.

"Se l'Italia entra in guerra".... un sondaggio shock del Garante agli adolescenti italiani - IN PRIMO PIANO - L'Antidiplomatico
lantidiplomatico.it/dettnews-s…



Il Golan resta siriano: l’ONU smentisce Israele e condanna nuovamente l’annessione - Kulturjam
kulturjam.it/politica-e-attual…



La lotta dei democratici contro il nazifascismo strisciante


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/la-lott…
Lo strisciante riaffacciarsi del nazifascismo sotto le forme più diverse, dalla violenza fisica alle manifestazioni di piazza, con avvenimenti quasi quotidiani, ha trovato una forma espressiva



Senza politica

@Politica interna, europea e internazionale

Pro Pal a La Stampa – Più d’uno tra i giornalisti de “La Stampa” ci è rimasto sinceramente male: «Ma come, proprio contro di noi?». In effetti, tra i quotidiani di maggior blasone “La Stampa” di Torino è stato forse il più netto nel criticare Israele e il più comprensivo delle ragioni palestinesi. Rula Jebreal, […]
L'articolo Senza politica proviene da Fondazione Luigi




mi chiedo cosa abbia portato trump ad avere la pelle del volto come un'arancia... si piace?



Washington vuole droni, e ne vuole tanti. Cos’è il Drone Dominance Program

@Notizie dall'Italia e dal mondo

1 miliardo di dollari, due anni, e centinaia di migliaia di asset. Queste sono le cifre di Drone Dominance Program, un’iniziativa lanciata dal Pentagono per rafforzare la sua capacità di acquisizione di droni, mirando a rifornirsi di centinaia di migliaia di sistemi



Protected: Podcast sullo Smartphone

Le notizie dal Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino su @Etica Digitale (Feddit)

There is no excerpt because this is a protected post.
The post Protected: Podcast sullo Smartphone appeared first on Nexa Center for Internet & Society.
nexa.polito.it/podcast-sullo-s…



Leonardo punta sul Sud Est asiatico. A Kuala Lumpur nasce un nuovo hub cyber

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Leonardo ha inaugurato a Kuala Lumpur il Regional cyber center, segnando un passaggio rilevante nella mappa della sicurezza digitale del Sud Est asiatico. L’apertura inserisce la capitale malese in un circuito internazionale dedicato alla protezione di infrastrutture




La Corte di Giustizia si pronuncia sulle responsabilità di Apple e dei siti di annunci

Per vedere altri post sull' #IntelligenzaArtificiale, segui la comunità @Intelligenza Artificiale

La Corte di Giustizia dell’Unione europea si è pronunciata ieri (2 dicembre) su due importanti casi legati all’ambito digitale. Innanzitutto su Apple,



il maschilismo in italia è così radicato, che quando dici che dati statistici alla mano una donna a parità di ruolo e competenza guadagna mediamente il 30% in meno di un uomo. eppure sono dati statistici, pubblici, non opinioni. non sono dati soggetti a dibattito. praticamente è come contestare l'evidente. nel privato di fatto lo stipendio vero dipende dalla voce "ad personam". che come dice il nome non è specificata in contratto ma varia da persona a persona. in pratica dare un aumento nel pubblico a qualcuno, significa inserire l'aumento nella voce ad personam. perché la cifra contrattuale è quasi sempre insufficiente, e spesso per convincere un lavoratore a cambiare lavoro occorre offrire un aumento, piuttosto che proporre il semplice valore previsto da contratto. così funziona. comunque poco importa da quale voce di stipendio derivi lo stipendio complessivo. alla fine quello che conta è il totale.



La guida definitiva per rispondere a un post su Mastodon:

1) Inizia a scrivere una risposta impertinente, ma inizia a preoccuparti che venga fraintesa.
2) Scarta la risposta senza pubblicarla.
3) Inizia a scrivere una risposta sincera. Continua finché non avrai scritto un post di 5000 caratteri, composto da più paragrafi.
4) Scarta la risposta senza pubblicarla.
5) Inizia a scrivere una nuova risposta in cui cerchi di formulare il tuo post nel modo più succinto possibile.
6) Arrenditi e scarta la risposta senza pubblicarla.
9) Clicca semplicemente sul pulsante a forma di stella del post ⭐

Post originale di @Luftvaffel@Che succede nel Fediverso?


How to reply to a post on Fedi:

1. Begin writing a sassy reply, but start to worry that it will be misunderstood.
2. Discard reply without posting.
3. Start writing a sincere reply. Continue until you have written a 5000 character, multi paragraph screed.
4. Discard without posting.
5. Start a new reply where you try to phrase your screed as succinctly as possible.
5. Give up and discard without posting.
6. Just click the star button on the post instead ⭐

#fediverse


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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Io però ...
La stellina mi appare povera e
fraintendibile nei suoi valori .
Alle elementari ,
prima ancora dei componimenti ,
mi stimolavano a scrivere i
pensierini :
concetti semplici
senza fronzoli
brevi
senza per forza un collegamento
con l'eventuale seguito .
🫠


la lettura allo Spazio Pagliarani


la lettura del 29 allo Spazio Pagliarani, grazie al dialogo con Massimiliano Manganelli, mi ha permesso di chiarire -> noblogo.org/differx/la-lettura…

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ALGERIA. Una conferenza denuncia i crimini coloniali e chiede verità, giustizia e risarcimenti


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le delegazioni provenienti da tutta l'Africa hanno difeso la necessità di riconoscere formalmente i crimini commessi dalle potenze coloniali, di definire la colonizzazione come un "crimine contro l'umanità" e di garantire




Wago’s Online Community Is Full Of Neat Wago Tools


Wago connectors are somewhat controversial in the electrical world—beloved by some, decried by others. The company knows it has a dedicated user base, though, and has established the Wago Creators site for that very community.

The idea behind the site is simple—it’s a place to discover and share unique little tools and accessories for use with Wago’s line of electrical connectors. Most are 3D printed accessories that make working with Wago connectors easier. There are some fun and innovative ideas up there, like an ESP8266 development kit that has a Wago connector for all the important pins, as well as a tool for easily opening the lever locks. Perhaps most amusing, though, is the project entitled “Hide Your Wago From Americans”—which consists of a 3D-printed wire nut lookalike designed to slide over the connectors to keep them out of view. There’s also a cheerful attempt at Wago art, that doesn’t really look like anything recognizable at all. Oh well, they can’t all be winners.

It’s great to see Wago so openly encouraging creativity among those that use its products. The sharing of ideas has been a big part of the 3D printing movement, and Wago isn’t the first company to jump on the bandwagon in this regard. If you’ve got some neat Wago hacks of your own, you can always let us know on the tipsline!

[Thanks to Niklas for the tip!]


hackaday.com/2025/12/02/wagos-…



🍝Spaghetti Hacker👩‍💻 pensare e praticare un rapporto diverso con la tecnologia

(N.B. Il titolo dell’iniziativa non ha nulla a che vedere con il libro.)

CONDIVIDI PARTECIPA DIFFONDI

📅 Sabato 6 dicembre, ore 16:30
SERVER RIBELLI — con @giulianasorci@mastodon.world e il Collettivo @Collettivo Bida oltre a @kappazeta e altri ancora

Un percorso nella storia dell’attivismo digitale in Italia: dagli hacklab nei centri sociali agli hackmeeting degli anni ’90, fino alle nuove comunità hacker e all’esperienza di mastodon.bida.im.

📍 Via Fontanellato 69, Che Guevara Roma

✨E voi che fate? Ci sarete?

@Che succede nel Fediverso?

roma.convoca.la/event/spaghett…


SPAGHETTI HACKER
Inizia: Sabato Dicembre 06, 2025 @ 4:30 PM GMT+01:00 (Europe/Rome)
Finisce: Sabato Dicembre 06, 2025 @ 9:00 PM GMT+01:00 (Europe/Rome)

🍝Spaghetti Hacker👩‍💻

— due incontri per pensare e praticare un rapporto diverso con la tecnologia

(N.B. Il titolo dell’iniziativa non ha nulla a che vedere con il libro.)

CONDIVIDI PARTECIPA DIFFONDI

📅 Martedì 18 novembre, ore 18:00

PEDAGOGIA HACKER — con Collettivo C.I.R.C.E.

Un’esplorazione su come costruire relazioni più consapevoli con il digitale.

Rivolto a chi educa, crea, si prende cura o semplicemente vuole abitare la tecnologia con un’attitudine critica e conviviale.

Per ridurre l’alienazione tecnica e sperimentare forme di immaginazione liberatoria.

📅 Sabato 6 dicembre, ore 16:30

SERVER RIBELLI — con Giuliana Sorci e Collettivo BIDA

Un percorso nella storia dell’attivismo digitale in Italia: dagli hacklab nei centri sociali agli hackmeeting degli anni ’90, fino alle nuove comunità hacker e all’esperienza di mastodon.bida.im.

📍 Via Fontanellato 69, @cheguevara_roma

✨vi aspettiamo.


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Con l’app Home Google ha grossi problemi in casa

Per vedere altri post come questo, segui la comunità @Informatica (Italy e non Italy 😁)

Google Home assediata da utenti inferociti per il peggioramento del servizio. Mountain View in alcuni casi ha ammesso i bug e chiesto di pazientare, ma negli Usa è stata avviata una class action. Nelle ultime ore nuova lamentela: le videocamere di prima generazione



L’eterno ritorno di Chat Control


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dopo anni di rinvii e modifiche, il Consiglio dell’Unione Europea ha votato a favore della norma contro la diffusione di materiale pedopornografico: ecco come funziona, quali sono i rischi e che cosa succederà adesso
L'articolo L’eterno ritorno di Chat Control proviene da Guerre di Rete.

L'articolo proviene da #GuerreDiRete di




Missouri’s age verification law, enacted on November 30, is the halfway mark for the sweep of age verification laws across the country. #ageverification #porn


Half of the US Now Requires You to Upload Your ID or Scan Your Face to Watch Porn


As of this week, half of the states in the U.S. are under restrictive age verification laws that require adults to hand over their biometric and personal identification to access legal porn.

Missouri became the 25th state to enact its own age verification law on Sunday. As it’s done in multiple other states, Pornhub and its network of sister sites—some of the largest adult content platforms in the world—pulled service in Missouri, replacing their homepages with a video of performer Cherie DeVille speaking about the privacy risks and chilling effects of age verification.

💡
Do you have a tip to share about age verification? I would love to hear from you. Using a non-work device, you can message me securely on Signal at sam.404. Otherwise, send me an email at sam@404media.co.

The other states include Louisiana, Utah, Mississippi, Virginia, Arkansas, Texas, Montana, North Carolina, Idaho, Kansas, Kentucky, Nebraska, Indiana, Alabama, Oklahoma, Florida, South Carolina, Tennessee, Georgia, Wyoming, South Dakota, North Dakota, Arizona, and Ohio.

“As you may know, your elected officials in Missouri are requiring us to verify your age before allowing you access to our website. While safety and compliance are at the forefront of our mission, giving your ID card every time you want to visit an adult platform is not the most effective solution for protecting our users, and in fact, will put children and your privacy at risk,” DeVille says in the video. On the blocked homepages there’s also a link to an explanation of the “Restricted to Adults,” or RTA label, which porn site administrators place on their sites to signal to device-based parental controls that the websites are inappropriate for minors.

Like most of the other 24 laws across the country, Missouri’s age verification law requires websites containing more than one third of material that’s considered “harmful to minors,” or sexual content, to perform age verification checks. Similar or more restrictive laws have swept the country since Louisiana became the first state to enact age verification legislation in 2023.

Age Verification Laws Drag Us Back to the Dark Ages of the Internet
Invasive and ineffective age verification laws that require users show government-issued ID, like a driver’s license or passport, are passing like wildfire across the U.S.
404 MediaEmanuel Maiberg


Age verification laws reach beyond porn sites, however. In Wyoming, South Dakota, Mississippi and Ohio, where the laws are written broadly enough to cover social media sites and any platform hosting adult content, Bluesky users have to submit to a face scan by the third-party company Yoti or upload a photo of their credit card to verify they’re over 18 years of age. In July, Bluesky started requiring all UK users to verify their ages in response to the Online Safety Act. We’ve previously reported on the security risks in uploading sensitive personal data to identity verification services, including the potential for hackers to then get ahold of that information themselves. In October, after Discord started requiring UK users to verify ages, the platform announced hackers breached one of its third-party vendors that handles age-related appeals, and said it identified around 70,000 users who may have had their government ID photos exposed as part of the breach.

Last week, Pornhub’s parent company Aylo sent letters to Apple, Google, and Microsoft, urging them to support device-based age verification in their app stores and operating systems, WIRED reported. “Based on our real-world experience with existing age assurance laws, we strongly support the initiative to protect minors online,” Anthony Penhale, chief legal officer for Aylo, said in the letter. “However, we have found site-based age assurance approaches to be fundamentally flawed and counterproductive.”

Instead of protecting minors, age verification laws spike usage of virtual private networks and send users—including, potentially, minors—to unregulated or unmoderated sites that don’t care about complying with U.S. or UK laws. In Missouri, searches for VPNs spiked following the law’s enactment.

Missouri schools are not required to teach sex education, leaving it up to local school boards to decide what, if anything, children are taught about sexual health. School districts that do teach sex ed are required to promote abstinence, a modality long recognized as ineffective at protecting children from engaging in risky sexual behaviors. Even if a district offers sex ed, parents are allowed to pull their kids out of that class altogether. But despite research showing age verification laws don’t work either, Missouri Attorney General Catherine Hanaway believes forcing adults to undergo age verification protects the children in her state. “We are proud to stand on the side of parents, families and basic decency. Missouri will not apologize for protecting children,” Hanaway said in a press release.





Giornata internazionale persone con disabilità: l’Associazione Luca Coscioni racconta le battaglie su accessibilità, ausili, assistenza con il Podcast Corpi Politici


In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità lanciamo il video podcast condotto dalla giornalista Valentina Tomirotti

Nel video podcast si raccontano le storie che cambiano i diritti


In occasione della Giornata Internazionale per i diritti delle persone con disabilità, l’Associazione lancia il podcast dal titolo “Corpi politici”, condotto dalla giornalista Valentina Tomirotti che ne ha realizzato la la narrazione costruendo un viaggio attraverso le esperienze delle persone con disabilità e le iniziative dell’Associazione Luca Coscioni. Le quattro puntate – dedicate all’accessibilità, agli ausili, all’assistenza e ai caregiver – saranno online sulle principali piattaforme di distribuzione e in video podcast su YouTube.


Podcast su Spotify

Viedo Podcast su Youtube: Episodio 1 ; Episodio 2 ; Episodio 3 ; Episodio 4


In tutti questi anni, questo metodo dell’Associazione Luca Coscioni ha portato importanti risultati, tra gli ultimi ricordiamo quello che ha consentito a Christian Durso, giovane con disabilità motoria grave, di diventare il primo studente della Sapienza a frequentare Giurisprudenza ed effettuare esami da remoto, o le recenti conquiste ottenute grazie all’impegno dell’avvocato Alessandro Gerardi sul fronte dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche, con cui sta prendendo forma un vero e proprio “diritto ai PEBA”, confermato dalle pronunce dei tribunali per i comuni di Santa Marinella e Catania che impongono l’obbligo di adottare piani di accessibilità completi e vincolanti.

Dichiara Rocco Berardo, coordinatore delle iniziative per i diritti delle persone con disabilità dell’Associazione Luca Coscioni: “Una delle puntate di questo podcast riprende il tema dell’assistenza e del caregiver familiare, tema affrontato nell’ultimo congresso dell’associazione anche attraverso il racconto di Stefano Massoli, marito di Laura Santi, che ha voluto condividere l’altra parte della loro storia. La vita quotidiana, spesso invisibile, di un caregiver familiare, preannunciando su questo il suo impegno personale.

Registriamo proprio su questo tema da parte del Governo, attraverso la Ministra Locatelli, annunci di grandi riforme. Ma la semplice definizione di caregiver familiare non lo è, e peraltro esisteva già: ciò che manca è la “definizione” di risorse adeguate. Se le risorse previste si fermassero a 250 milioni, ci troveremmo davanti a una cifra apparentemente significativa ma del tutto insufficiente a coprire il fabbisogno. Se venissero reperite sottraendole a fondi già destinati in bilancio alle persone con disabilità, sarebbe un paradosso ancora più grave, perché finirebbe per penalizzare proprio le persone che si dichiara di voler tutelare.

A questo si sommano criteri di accesso che chiamare restrittivi è dir poco, come il limite ISEE di 15.000 euro, l’obbligo di almeno 91 ore settimanali di assistenza e un reddito da lavoro non superiore a 3.000 euro annui. Peraltro con stanziamenti così esigui, i beneficiari si ridurrebbero comunque a circa 52.000 persone, a fronte dei 2,2 milioni di caregiver stimati nel nostro Paese.

Subordinare un diritto fondamentale alla scarsità delle risorse, invece di adeguare le risorse ai bisogni reali, significa capovolgere la logica espressa dalle sentenze della Corte costituzionale sul tema. E alla fine, far finta di risolvere un problema è il modo peggiore per affrontarlo”

L'articolo Giornata internazionale persone con disabilità: l’Associazione Luca Coscioni racconta le battaglie su accessibilità, ausili, assistenza con il Podcast Corpi Politici proviene da Associazione Luca Coscioni.



Roberto D’Andrea, interverrà al convegnoProfili dilemmatici della maternità surrogata” al Tribunale di Napoli

📍Tribunale di Napoli, Aula Girardi – Piazza Giovanni Falcone e Paolo Borsellino 1, Napoli
🗓Venerdì 5 dicembre 2025
🕚Ore 11:00


Venerdì 5 dicembre, presso l’Aula Girardi del Tribunale di Napoli, si terrà il convegno “Profili dilemmatici della maternità surrogata”, promosso da AIGA Napoli, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e dal Comitato Pari Opportunità COA Napoli.

Tra i relatori, interverrà anche l’Avv. Roberto D’Andrea, dottore di ricerca in diritto penale presso la Scuola Superiore Sant’Anna e referente dell’Associazione Luca Coscioni, che porterà il punto di vista dell’associazione sui profili penali, etici e di tutela dei diritti fondamentali legati al tema.

Per l’elenco completo dei relatori consultare il sito

Sono previsti 3 crediti formativi.

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Mina Welby tra i volti della mostra “Marianne d’Italia” a Montecitorio

📍Palazzo Montecitorio, P.zza Montecitorio 1 – Roma
🗓Domenica 7 dicembre 2025
🕗dalle 10 alle 13:30


Mina Welby Co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, sarà tra i volti immortalati della mostra “Marianne d’Italia”, nuovo progetto artistico del fotografo Riccardo Bagnoli, a cura di Paola Severini Melograni.

L’esposizione propone una riflessione visiva sul tema della rappresentazione femminile nell’Italia contemporanea, ispirandosi alla figura simbolica di “Marianne”, emblema universale di libertà, impegno civico e identità repubblicana, mostrando attraverso il linguaggio della fotografia, il ruolo delle donne nella società odierna e la loro centralità nei processi culturali e civili del Paese.

La mostra sarà aperta al pubblico in occasione di Montecitorio a porte aperte previa registrazione sul sito ufficiale della Camera dei deputati.

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DRUETTI-MARRO: ARRESTO BLENGINO, UNA NORMA ASSURDA CHE COLPISCE CHI LAVORA NELLA LEGALITÀ


Oggi a Torino è stato arrestato Filippo Blengino, segretario dei Radicali Italiani, durante un’azione dimostrativa in cui ha ceduto cannabis CBD non drogante. Un gesto di disobbedienza civile che mette in luce l’assurdità dell’articolo 18 del Decreto Sicurezza, una norma che equipara prodotti non stupefacenti allo spaccio e espone le persone a pene fino a vent’anni di carcere.

«Solidarietà da parte di tutta Possibile a Filippo Blengino, arrestato a Torino sulla base di norme inutili e proibizioniste che non producono alcun risultato se non criminalizzare cittadini e imprenditori della cannabis CBD. È un’impostazione anti-scientifica e repressiva, pienamente fatta propria dal governo e dal ddl Sicurezza. Speriamo che la determinazione di Blengino porti l’articolo 18 davanti alla Corte Costituzionale: saremo al suo fianco», dichiara Francesca Druetti, Segretaria nazionale di Possibile.

“Quello che è accaduto a Blengino accade ogni giorno in tutta Italia: anche in Piemonte, da Cuneo in giù, negozi di cannabis legale vengono perquisiti, prodotti sequestrati e persone denunciate come spacciatori, con danni enormi a un intero comparto economico che opera nella legalità”, commenta Giulia Marro, Consigliera Regionale del Piemonte AVS.

Come Possibile e come consigliera regionale del Piemonte di Alleanza Verdi Sinistra, ribadiamo che questa norma va cambiata. Serve una legislazione basata su evidenze scientifiche, non sulla propaganda proibizionista. Serve tutelare chi lavora onestamente, non criminalizzarlo.

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Druetti (Pos): ONU critica i centri per migranti in Albania, Meloni abbandoni il progetto


Druetti (Possibile): ONU critica i centri per migranti in Albania, Meloni abbandoni il progetto

“Mentre Meloni continua a dire che “funzioneranno”, i campi per le persone migranti di Gjadër in Albania sono finiti al centro delle preoccupazioni e critiche del comitato ONU contro la Tortura e Comportamenti Disumani e Degradanti. E la notizia già si commenta da sola sottolineando il fallimento e lo scempio etico e politico di questo progetto.”

Lo dichiara la Segretaria Nazionale di Possibile Francesca Druetti, commentando il report del Comitato ONU, disponibile qui: ohchr.org/en/press-releases/20…

“Il Comitato ONU — continua Druetti — ha espresso dubbi sul Protocollo Italia-Albania, in particolare sulla mancanza di chiarezza sulla giurisdizione e sul rispetto del divieto di refoulment (principio fondamentale del diritto internazionale).

Ha inoltre evidenziato dubbi riguardo la conformità alla Convenzione contro la tortura così come l’assenza di dati affidabili su torture, maltrattamenti e uso eccessivo della forza da parte della polizia. La detenzione delle persone migranti è una violazione della dignità umana, come dimostrano chiaramente le numerose prove dai nostri CPR. Deportare le persone contro la propria volontà perlopiù in un paese con cui non hanno legami, non può in alcun modo essere considerato ragionevole o sostenibile.

Noi continueremo a chiedere la chiusura non solo del CPR di Gjader ma anche di tutti quelli presenti in Italia, perché rappresentano luoghi in cui i diritti umani vengono calpestati quotidianamente.”

L'articolo Druetti (Pos): ONU critica i centri per migranti in Albania, Meloni abbandoni il progetto proviene da Possibile.



Oggi il Ministro Giuseppe Valditara e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, hanno siglato un Protocollo d’Intesa che consente di promuovere nelle #scuole i valori dell’etica della partecipazione civile, della solidariet…



166: Maxie

Maxie Reynolds loves an adventure, especially the kind where she’s breaking into buildings (legally). In this episode, she shares stories from her time as a professional penetration tester, including high-stakes physical intrusions, red team chaos, a…



PALESTINA. Quando Ada Sereni lavorava alla “emigrazione volontaria” da Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Viaggio di solo andata per i gazawi. I piani si Israele per svuotare la Striscia sono antichi e l’icona del sionismo italiano vi partecipò da protagonista
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Italia e Romania: scompaginata una rete rumena di traffico di esseri umani


Condotta congiuntamente da Italia e Romania, l'operazione ha preso di mira un clan familiare di cittadini rumeni con sede a Iasi, in Romania.
Il gruppo criminale organizzato, operante da oltre 20 anni, sfruttava le ragazze attraverso la coercizione, la violenza e la manipolazione psicologica e aveva forti legami con cittadini albanesi coinvolti nello sfruttamento sessuale a Roma, in Italia.

Nel corso dell'attività sono state effettuate 25 perquisizioni domiciliari condotte (20 in Romania, 5 in Italia);sequestrati 20 000 euro in contanti;
arrestati 19 sospetti rumeni; due persone poste sotto controllo giudiziario;
individuati 99 conti bancari presumibilmente utilizzati per riciclare i proventi criminali; sequestrate 7 spade, 1 ascia e 4 pistole; sequestrati in Romania 10 immobili, 8 auto di lusso, gioielli, 45 documenti, 32 telefoni cellulari e 3 computer.

La rete criminale utilizzava la tecnica del "lover boy" per reclutare e adescare le vittime, spesso a partire dalla giovane età, e costringerle a prostituirsi a Roma. Soltanto nei tempi delle indagini si sospetta che la rete criminale abbia generato un utile stimato di 1,7 milioni di euro.

#Europol ha sostenuto l'operazione facilitando lo scambio di informazioni, fornendo supporto analitico e coordinando la cooperazione transfrontaliera, mentre #Eurojust ha coordinato l'indagine internazionale istituendo una squadra investigativa congiunta e organizzando diverse riunioni presso la sede di Eurojust all'Aia.

Inoltre l'indagine è stata sostenuta dalla Rete @ON (#atON) finanziata dalla Commissione Europea, guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia Italiana (#DIA), che ha sostenuto finanziariamente le riunioni operative e il reciproco dispiegamento degli investigatori.

Prosegue la persistente minaccia posta dalle reti criminali coinvolte nella tratta di esseri umani, sì da esaltare l’importanza della #cooperazioneinternazionale nella lotta a questi crimini.
La tratta di esseri umani è un crimine grave che abusa dei diritti fondamentali e della dignità delle persone.
Implica lo sfruttamento criminale delle persone vulnerabili al solo scopo di guadagno economico.
La tratta di esseri umani è una forma moderna di schiavitù. È spesso di carattere internazionale e le sue vittime appartengono ad entrambi i sessi, a tutte le età e origini.

Paesi e agenzie partecipanti:
Italia: Polizia di Stato Italiana – Squadra Mobile di Roma e il Servizio Centrale Operativo (Polizia di Stato – Squadra Mobile di Roma e Servizio Centrale Operativo); Procura della Repubblica Roma (Procura Distrettuale di Roma)
Romania: Polizia rumena - Brigata per la lotta alla criminalità organizzata Iaяi (Poli Brigadiei Română - Brigada de Combaterea Criminalităii Organizate Ia Iii)
Eurojust

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“Il 23 e 24 gennaio prossimi si terrà a Bari il primo simposio delle chiese cristiane in Italia, come via al cammino di dialogo e comunione”. Lo ha annunciato oggi a Venezia il card.


“In quanto ai viaggi di sicuro non c’è niente, spero di realizzare un viaggio in Africa”. Lo ha detto il Papa, rispondendo alle domande dei giornalisti, sul volo di ritorno dal Libano a Roma, riguardo ai suoi prossimi viaggi apostolici.


“Il mio primo commento è che giusto uno o due anni fa ho pensato di andare in pensione un giorno. Mi sono arreso quando ho visto come stavano andando le cose e ho detto che questo sarebbe potuto diventare reale.



Censorship by invoice: Public records cost $164,000 in Michigan township


Michigan’s Grand Blanc Township thinks it has discovered a trick to weasel out of accountability: charging a reporter more for government records than most people earn in two years.

Independent journalist Anna Matson filed two requests for records about the township’s fire chief, Jamie Jent, being placed on administrative leave. That decision — later lifted after outcry from residents and firefighters — reportedly came after he raised concerns about staffing issues following the tragic September shooting at the township’s Church of Jesus Christ of Latter-day Saints.

The government told her she’d have to pay a combined $164,000 in labor costs ($100,000 for her first request and $64,000 for a second) for finding and reviewing the records in order for them to respond to the request. That’s ridiculous. Michigan’s legislature should act to ensure that other local governments don’t get any ideas.

There’s nothing unusually burdensome about Matson’s requests. If the township’s recordkeeping is so shoddy and its search capabilities so lacking that it costs six figures’ worth of employee time to find some emails and documents, that’s the township’s problem, not Matson’s. If anything, it begs another Freedom of Information Act request to figure out how the township reached that level of incompetence, and what officials are spending money on instead of basic software.

The township doubled down on evasiveness when Matson showed up to a board meeting last week to contest the fees, and it made nonsensical excuses to enter into closed session so that it could discuss its secrecy in secret.

Maybe the township thinks the fees will discourage the press from trying to hold it accountable. More likely, it will do the opposite: inspire reporters to keep digging. Intrepid journalists see obvious obstruction tactics like these and think, “I must be on to something.” We’re confident Matson will eventually uncover whatever the township doesn’t want her and her readers to see.

Michigan’s Freedom of Information Act, like the federal FOIA and state public records laws across the country, was intended to let everyone — not just rich people — find out what their government is up to and how their money is being spent.

The law allows agencies to charge reasonable fees — copying costs, mailing expenses, and limited labor charges calculated at the hourly wage of the lowest-paid employee capable of doing the work. Agencies aren’t permitted to charge for the first two hours of labor, and they can only charge for search and review time if not doing so would result in “unreasonably high costs.”

Officials are taking advantage of the media’s weak financial position to hold accountability for ransom.

We’re not fans of charging any labor costs for FOIAs. Tax dollars already pay for agencies to maintain public records. Allowing the public to access them is a basic government function. But putting that aside, how does finding records about one employee during a limited time frame — which was all her first request sought — cost six figures? The $64,000 price tag for the second request for departmental records is equally absurd and also shows the arbitrariness of the whole thing — how does the broader request cost less than the narrower one?

This obstruction tactic is hardly a local innovation. Last year, Nebraska’s legislature had to step in after the state’s Department of Environment and Energy tried charging the Flatwater Free Press more than $44,000 to review environmental records. It claimed figuring out what exemptions to the public’s records law applied would be time-consuming — essentially making the press pay for their time figuring out legal arguments to not give it the records it wanted.

The Trump administration — which has attempted to close FOIA offices and fired officials who released embarrassing information pursuant to FOIAs — recently demanded journalist Brian Karem pay a $50,000 bond just to expedite a lawsuit for documents about the classified records Trump took to Mar-a-Lago. It’s far from the first instance of fee bullying by the federal government, regardless of who is president.

Trump, of course, claims he did nothing wrong by taking those documents, but doesn’t want to let the public be the judge. The situation in Grand Blanc Township is similar — the same government that may have punished a fire chief for speaking up about public safety wants to punish a journalist for asking questions about it. It’s secrecy stacked on secrecy.

It’s no coincidence that so many of these overcharging cases involve requests by independent journalists or small local outlets. The government knows the news industry is struggling economically. That’s no secret. Officials are taking advantage of the media’s weak financial position to hold accountability for ransom. If they get their way, transparency will become a luxury only affordable to major media outlets that are unlikely to have much interest in public records from Grand Blanc Township in the first place.

The township needs to rescind its invoice, apologize to Matson, and get her the records she’s entitled to right away. Beyond that, state legislators need to put politics aside and follow Nebraska’s example by narrowing what the government can charge the public for its own records and making those limits unambiguous (and of course, they should also remove absurd provisions exempting the governor and legislature from transparency).

And if agencies have the nerve to defend these shakedowns in court, judges should hold government lawyers accountable for whatever frivolous legal arguments they concoct to justify charging well over the cost of a house in Detroit for basic transparency.


freedom.press/issues/censorshi…